02 marzo 2022

Una guerra spietata

 

Roma, 2 marzo 2022

Mi ferma un tizio che non posso evitare. Conoscendomi un poco, vuole, forse, stuzzicarmi.
Ma tu sei con Putin, no? Che ne pensi, ce la farà?”.
Caro mio, io sono con pochissimi, pochissimi. Quando sarò con qualcuno te lo farò sapere. Posso dirti che non sono al fianco dei cretini del tifo, quello sì. Sulla questione in oggetto posso, invece, dirti che, finora, almeno per quanto ci riguarda, la faccenda pare la continuazione di Roberto Speranza con altri mezzi … é una guerra spietata … Giudica tu, non voglio forzarti … staremo meglio o peggio? Non che a te freghi qualcosa dato che il pane te lo provvedo con imposte e tasse …”.
La prima parte non credo l’abbia compresa, l’ultima frase sicuramente sì poiché s’è impermalito subito. Uno in meno da salutare.

Mi dicono: è la guerra! Ma io non presto attenzione all’attualità. Una guerra, una guerra vera intendo, sarebbe la liberazione definitiva.
Non la guerra di qualcuno contro altri, né la guerra degli amici contro i nostri nemici.
La guerra in sé, l’amabile sofferenza, persino la disperazione, il timore fisico della morte.
Questo ripulirebbe l’animo dalle incrostazioni, farebbe rifulgere entro il petto un nuovo nuovo cuore, dorato!
Per questo, temo, non avremo guerra, ma solo il simulacro d’essa.

Ancora una volta noto come frasi additate al ludibrio come “Guerra sola igiene del mondo”, debitamente considerate, abbiano la forza di fatti indiscutibili. Al pari delle intemerate di D’Annunzio sulla sterilità della democrazia e del Céline sulla comunità di sangue come unica via di salvezza.
In altre parole: avevano ragione loro.

Ma se non é guerra cos’è?
L’ombrello sotto cui la regressione arriverà in tre anni invece che in trenta.

Una tizia, rettrice di non so cosa, interrompe un corso su Fëdor Dostoevskij, tenuto da Paolo Nori, per “evitare polemiche in un momento di forte tensione”. La rettrice, consultatasi col rettore alla didattica, ha evidentemente deciso di oscurare i riflettori su un russo (un minore della letteratura: Dostoevskij) per non alimentare polemiche durante l’attacco militare dei Russi (di cui Dostoevskij fa parte, nolente), nostri nemici acquisiti da poco, contro gli Ucraini, di cui i maggiori e più responsabili media (digitali e analogici) hanno appurato, invece, la schiettezza amicale.

Paolo Nori ha definito “ridicolo” il tutto; la rettrice, non si sa quanto in accordo col rettore, ha poi fatto marcia indietro.
L’episodio, inequivocabilmente ridicolo, cioè fonte di risa per l’essere umano dotato d’un minimo discernimento, ha bisogno, però, di una analisi più profonda.
Nel 1998 Tommaso Labranca pubblica Charlton Hescon. Fenomenologia del cialtronismo contemporaneo. Tommaso Curti così riassume il librino: “Labranca … affronta il fenomeno spinoso del massimalismo, fattispecie italica di grande attualità. Il massimalismo è una forma particolare di pigrizia intellettuale che approfitta dei luoghi comuni più squallidi (definiti ‘idee forti’) per comunicare un messaggio approssimativo. Le vittime sono i ‘sottomessi magnetici’, individui non sufficientemente dotati di sarcasmo (l’antidoto definitivo) che si lasciano convincere dalla superficialità”.
Il massimalismo cialtrone si nutre di idee raccattate qua è là e, negli individui incapaci di sceverare il grano dal loglio, s'indurisce in iperconvinzione. Come si arriva all’iperconvinzione? In due modi. Sotto l’effetto di “idee forti, concetti magari errati, ma talmente radicati da essere diventati veri e propri poli di riferimento e, come tutti i poli, fortemente magnetici [oppure sotto l'effetto di] … persone forti e meglio esposte nella scala sociale, persone le cui opinioni e le cui azioni creative o propositive hanno poi un effetto magnetico su grandi masse”.
Tommaso Labranca non è un originale; sfrutta la scia del Dwight Macdonald di Masscult e midcult, si inoltra in territori trash con notevoli cedimenti al trash (un suo titolo fu, però, memorabile: Estasi del pecoreccio): ha una vena bislacca che mi piace.
La trivialità intellettuale ch’egli annotava nel 1998 è oggi strutturale poiché condivisa dai maggiori intellettuali dei nostri giorni (presunti e sedicenti).
Dal 1998 al 2022 il cialtronismo contemporaneo, insomma, ha indossato gli stivali delle sette leghe arrivando a ghermire istituzioni, università, think tank mondialisti. L’abolizione del tertium non datur ha provocato, come nel caso di Dostoevskij, un lugubre carnevale della logica.
Per quanto riguarda l’affaire in oggetto posso supporre, più che l'anamnesi, una catabasi nell’insensatezza: 

1. Dostoevskij = russo;
2. Putin = russo = cattivo (iperconvinzione originata da idee forti [propaganda social-massiva] o da presunti uomini forti [opinionisti, esperti, competenti];
3. ergo: Dostoevskij = russo cattivo (= carnefice di ucraini innocenti).
4. Da (3) origina la catastrofica conclusione = meglio chiudere.

La resipiscenza postuma (pare che il corso verrà regolarmente svolto) poco incide sul valore simbolico della disfatta.
Se pensate che la tizia non abbia ragionato così allora farete fatica a comprendere la tragedia mondiale.

La scelta è fra libertà e fascismo!”.
X [sostituire a piacere] è il nuovo Hitler!”. Variante: “In Y [paese a piacere] sono le radici del nazismo, fascismo, comunismo, usura et cetera”.
La UE vuole imporre il comunismo!”.
Prolungano lo stato d’emergenza perché non vogliono farci votare!”.
Fate tesoro di queste perle. Abbondano, con infinite varianti, sulla bocca del cretino 2.0, di solito addottorato; figura dilagante quanto largamente prevista, causata dall’oblio doloso del principio di non contraddizione (“Non è possibile che un attributo appartenga e non appartenga a un oggetto allo stesso tempo e sotto il medesimo rispetto").
Se esso cede, allora tutto è possibile, altro che acte gratuit.

Se la contraddizione entra sistematica entro il vivere civile, allora è dismesso il vivere civile. Residuano i puri suoni - democrazia, pace, guerra, libertà - quali tintinnii ingannevoli. Di qui la regressione, l’irrazionalità, l’inevitabile autodistruzione.

Siamo alla mercé del cretin-autorevole. Spietato come un killer, egli inquadra nel mirino telescopico ogni anelito d’intelligenza. Siamo lontani dal cretino identificato da Sciascia e Longanesi. Per il cretino 2.0 non valgono confini, appartenenze, studi; egli è, indipendentemente da confini, appartenenze, studi: e si crogiola in tale supposta superiorità che altro non è se non una coltre soffice di superficiale conformismo. Il cretino 2.0 è pericoloso. In lui il discorso oggettivo, limpido, regolato da una razionalità antica, cauta e stringente, è stato sostituito dal puro accostamento trogloditico di nudi accadimenti, spesso del tutto inventati.

La solitudine, i classici, l’esperienza che deriva dall’osservazione: basilare propedeutica per una visione corretta della realtà. Purtroppo il cretino 2.0 ne rifugge, come davanti a un bubbone pestifero (o a uno starnuto da COVID: nella nostra epoca anche i pavidi sono decaduti).

Hanno talmente corrotto e inquinato l’immaginario da farci dubitare di tutto; una donna sanguinante, un discorso, un’esplosione, tutto è revocato in dubbio. La menzogna è merce comune quotidiana, il sospetto ne rappresenta il figlio degenerato, la parzialità del tifoso un altro doloroso e abnorme parto che ci divide fra cani rabbiosi, a prezzo della verità. Il caso defraudato della sua innocenza, la memorabile sentenza di Nietzsche, cade qui a proposito: abituati a sguazzare nella melma di un’informazione laida e preconcetta, ci si rifugia in un complottismo totalitario che travolge il senso comune e la vigile attenzione ai fatti. Se quello è il nemico, e il nemico mente, tutto ciò che promana dal nemico è falso: tale la logica da social che sovrintende allo spirito dei tempi. Ma il nemico afferma, inevitabilmente, anche la verità, e non sempre il nemico è nostro nemico così come gli amici non si rivelano sempre tali. Si dovrebbe scegliere con ponderazione sulle strutture profonde dell’uomo e sui movimenti storici ch’esse generano invece che su epidermiche connessioni d’attualità. Se i cosiddetti controinformatori avessero applicato tale prudente norma alle loro analisi non si ritroverebbero a disconoscere antichi sodali, presunti maestri, passati alleati. E però il digitale, per sua stessa natura, vive di attimi e superfici: per questo la barra del timone svirgola all’impazzata e nessuno ritrova più un Centro da cui giudicare con accortezza.

Le mariegiovanne e le oriane li han portati a spasso, dai tempo del terrorismo islamico, così come i mattei e i luigini sovranisti nel nome di un sovranismo immaginario quanto puerile. Giusto per fare alcuni esempi triviali. E ora? Come mai le variegate mariegiovanne e i mattei che sembrano sempre dalla parte giusta, quando nulla conta, si trovano dalla parte sbagliata, quando tutto conta? Come mai il cacciarismo quando nulla conta bercia a squarciagola e ora, quando è in gioco l’idea stessa di identità, tace o si divincola o tradisce? Come mai gli urlatori libertari quando arriva il redde rationem te li ritrovi sempre dalle parti del totalitarismo casual, contro ogni forma di naturale di libertà?
Già, perché?
Forse non si è compresa l’attualità, la puttana della verità?
Oppure è il contrario? Non sarà che i veri sommovimenti epocali si muovono ad altre velocità, nel sottosuolo, e inglobano in sé, nei decenni, sotto gli occhi di tutti, ansie apparentemente contraddittorie? Tanto da ingannare continuamente chi le equivoca come contraddittorie? Pensavate che Marco Pannella fosse un libertario? Lui, che citava sempre il socialismo Fabiano cioè il totalitarismo che oggi viviamo tutti? Pensavate che Bill Gates fosse un capitalista? Un capitalista? E di quali capitali? Follow the money? I soldi, oggi, non contano nulla, nemmeno esistono più. È il Potere la chiave, e il Potere si nutre di inganni, oltre che del vostro continuo consenso.

Ancora oggi vedo il tifo, nient’altro. Si tifa. Non si afferma mai: sono così. E sono così perché non potrei essere altrimenti, come prodotto storico, perché, nel tempo, la storia mi ha prodotto proprio così, onde sopravvivere. Affermare: “sono così”, comporta conseguenze inaccettabili per gli esserini italiani. Equivale a uccidere, a esempio. Ma chi è colui che ha il coraggio d'un simile gesto? Nessuno. Per tanti motivi. Uno di questi: la fine della comunità. Si ha il coraggio di uccidere poiché nella comunità questo atto è ritenuto valido, ineccepibile, perfetto per la conservazione della stessa. L’omettino non può dire: “sono così!”, poiché verrebbe lasciato solo di fronte al Moloch. E allora si rifugia nel mito della pace oppure si appoggia alle flatulenze del Potere, diviene il cane da guardia più feroce della propria dissoluzione. Egli fondamentalmente è un conformista, un tifoso, un essere snervato che trova riparo sotto qualche parola d’ordine del momento: tutto, pur di non riconoscere che il Bene approntato per l’occasione lo distruggerà!

Egli è divenuto una poltiglia in grado d’assumere la forma che vuole: a volte lo troviamo in una bottiglia a fare discorsi da bottiglia, altre in una coppa rotonda a digrignare proclami da coppa rotonda, spesso in una pentola a inveire in favore dei diritti delle pentole, talaltra in un bugliolo a defecare insensatezze da bugliolo sulla libertà e la tirannide. Egli è lo Zelig del ventunesimo secolo, si adatta alla bisogna del Potere a cui prima serviva da anticomunista, quindi da consumista; poi da negriero, liberaldemocratico, socialdemocratico, socialista con cautela, antiislamico, turbocapitalista, guevariano, occidentalista, giudeo, femminista, omosessualista, amico dei negri; ora onanista, perverso polimorfo e decrescista. Sì, chi si rimpinzava di viaggi a Ibiza, mentre Alceste se ne andava a Fregene, ora rampogna lo stesso Alceste sui pericoli dell’inquinamento globalista, chi era devoto al machismo ora applaude due uranisti a Sanremo, chi schiaffeggiava i figli che pigliavano sette in condotta ora applaude i nipoti che escono dal diploma incerti sulle “h” da usare, chi venerava la Milano da bere ora tiene corsi su Latouche, chi se la rideva col Drive in ora si lamenta che in televisione non c’è niente da vedere, chi si spippolava con Colpo grosso ora si smiracola nel vedere i propri discendenti ridotti a pastella da pornografia.

Potrei persino infierire: chi, da un bugliolo, defecava proclami sovranisti, col sangue agli occhi, a favore del Coglione con la Felpa, o degli Anticorruzione a 5 Staffe, o del Ragionier Clavicembalista o della Borgatara Miracolata ora viene a importunarmi perché sarei disfattista. Ragazzi, rispondo io, da un palco che è sempre lo stesso, dato che sono immune dalle mode del momento, e devoto al tertium non datur … ve l’avevo ben detto che non ci sarebbero state rivolte o rivoluzioni e avremmo accettato tutto, che il Reddito Mondiale di Sudditanza vi avrebbe relegato in un cubicolo, che il Coglione con la Felpa mentre sbracciava col Rosario in Parlamento altri non era che un imbonitore al pari di Baffo da Crema. Ve l’avevo detto o no? Il mio pessimismo deriva(va) da una blanda ricognizione dell’esistente. Quando cambierà qualcosa in meglio, non preoccupatevi, ve lo dirà proprio Alceste, da questo blog.

La cosa che ripugna nel teatrino mondiale non è solo la menzogna totalitaria che si propaga sempre più sfruttando un manicheismo da stadio. È, invece, quell’idea pervicace che si stia continuamente migliorando, che si sia uomini migliori, che il paradiso resti a portata di mano! Quando è vero l’esatto contrario! Il perfetto contrario! La verità è che tutti noi discenderemo all’inferno poiché abbiamo accettato di degradarci. Ve lo dico chiaro e tondo: cominciate finalmente ad assaporare, quando avrete un minuto di tempo libero, fra una pugnetta e una cartella esattoriale, l’etimologia di dissoluzione e degradazione. Cari miei, qui si sta risalendo la catena della civiltà, al contrario! Ecco che significa green! Presto conterete meno del bassotto di Lady Gaga, mangerete i suoi pastoni, se vi va bene, e ragionerete appena come lui; sarete pure felici di abbaiare, di quando in quando, nel segreto della cabina digitale.

Tutto questo chiacchiericcio accademico sugli stereotipi … la donna come stereotipo … l’uomo come stereotipo … cosa vuol dirci? Semplice, che si ritorna al fango primordiale, all’indistinto … le conquiste della civiltà per questi illuministi sono materiate d’orrore e sopraffazione … il fatto che ci abbiano tenuto in vita per millenni, questo è da temere, per loro! Proprio qui si nasconde il segreto dell’annientamento, della polverizzazione civile, della reductio ad limum …

Non mi ricordo chi mi disse … forse uno di voi o il solito cinefilo: non posso più recarmi a vedere un film … ne ho paura … mi trovo a disagio, mi fa ribrezzo … preferisco rilassarmi con Renegade o Walker Texas Ranger … lo capisco, è così. Anch’io mi rifugio nei cappa e spada giapponesi d’antan o in qualche filmetto anni Settanta … e perché? Perché ne è saziato il mio senso di giustizia, l’aspirazione alla rettitudine, il sentimento d’amore … sì, qui ritrovo gli stereotipi che placano le ansie, il mondo come si è formato e come dovrebbe essere … non un paradiso, che non anelo, ma la rutilante, cruente e gioiosa rappresentazione della pienezza della vita umana: vendetta, onore, lealtà, crudeltà … coi suoi opposti … perdono, infamia, tradimento, pace … il Male e il Bene, insomma, segretamente coavvinti, ma regolati da codici millenari. La forza di queste commedie metafisiche (di cui anche quei telefilm americani sono pallida emanazione) consente di rientrare nella normalità, di addolcire la depressione nichilista di cui siamo vittime, in un mondo squallido, deprivato, innaturale.

Perché credete che abbia avuto successo Il padrino? Gli elementi decisivi ci sono tutti. Quando Frankie Pentangeli ritratta di fronte alla Commissione d’Inchiesta del Senato Americano solo perché il fratello, un italiano meridionale che tutto ignora, si è presentato fisicamente in aula … qui avvertiamo un brivido! Il sangue, allora, ha la meglio … il sangue di un fratello travalica le leggi micragnose di una democrazia da quattro soldi! È la stessa esaltazione che ci prende nelle scene capitali in cui Pacino fa ammazzare il cognato o infila una pallottola nella testa di Sollozzo, traditori della famiglia. Qui la nostra anima è vivificata da qualcosa di eminente, intuisce parte di una grandezza perduta: il sangue, la forza, la comunità, il tradimento, la spietatezza. Il Male e il Bene danzano assieme, sanciti da Dio, amore e morte son fratelli, a un tempo stesso … qui il nulla è scongiurato.

Ahi ahi ahi, direbbe lo sgorbio psicanalitico, sempre quello, a confutarmi: tu affermi così perché ciò ti conferma nelle tue sicurezze … in realtà hai paura della verità … queste sono menzogne di cui tu, represso, ti servi per dominare in nome di istituzioni totalitarie … o cose del genere … La mia risposta, però, è sempre stata una, dato che non cambio piedistallo di continuo: menzogne? Forse, ma escogitate dall’uomo e rese belle per sopravvivere all’eterna notte … ogni comportamento, legge o massacro, persino quello più gratuito e sciocco e miserabile, fu lentamente distillato nel tempo, indorato e sacralizzato per rendere eterno l’uomo. Certo, mi sento più sicuro perché la vendetta, l’odio e la sopraffazione, da cui derivano il perdono, la mitezza e l’accettazione mansueta e fatidica del destino, sono polarità metafisiche fra cui la storia ha sempre oscillato: a tenerci sopra la linea di galleggiamento del nulla; donandoci atti supremi d’altruismo, bassezze, folgorazioni mistiche, tragedie universali: tutto ciò che, divinamente, vediamo catalogato, in endecasillabi di squisita fattura, nella Commedia. Ah, quanto umana!

Caro il mio sgorbio, tu sei il demone del nulla, l’autodistruzione incarnata!

Il padrino, al netto di qualche sensazionalismo da bestseller, ignorato nel film, è anche un libro ben scritto. Mario Puzo sapeva quello che faceva … egli attinse a una delle ultime mitologie … quelle che oggi si stigmatizzano come stereotipizzanti … proprio così, l’ho letto in una tesi, più di una volta: stereotipizzante …

La mitologia sottesa a Il padrino faceva così paura che dovettero inventare una serie TV per demitizzarlo … I Soprano … lì finalmente, ragionarono gli uomini al contrario, quelle accensioni barbariche si placano nell’andirivieni postmoderno: abbiamo così mafiosi sotto psicanalisi, mafiosi gay, mafiosi masochisti … non ce n’é uno dritto …

Quanti dittatori … quanti olocausti temuti … eppure Imagine sventola ancora … e noi qui a rimenarcela sulla NATO … dico: la NATO!

Un incubo: dal 1945 a oggi tutte le guerre sono state combattute da figuranti.

Trovo requie solo nella considerazione del passato; a causa della sua inesausta ricchezza. La rutilante dovizia di tesori … uomini e donne nascevano morivano soffrivano, avevano figli … entro un circolo maestoso di virtù e bellezza di cui nemmeno si rendevan conto: un panorama consueto, per loro, familiare.
L’altro giorno, verso le 2 del pomeriggio, me ne giravo in cerca di una panchina, mio saltuario sedile di mensa. Ne trovai una sgombra, in un ritaglio di verde miracolosamente intatto; entro la città irreale. Qualche albero, un’aiuola, dei sentieri battuti a ghiaia. I rumori metropolitani s’udivano a stento. Un passerotto prese a picchiettare qualche mollichella; sbriciolai, quindi, l'ultimo pezzo di pane e un biscotto, in micole adatte; e aspettai, con la larghezza di tempo concessa agli esiliati. Dopo qualche secondo ecco un primo frullare d’ali: la rapina velocissima; quindi, con maggior ardire, un planare più lento e studiato; ecco che occhi e becchi, dapprima circospetti, mossi a scatti graziosi, avevano ora a rassicurare
i compagni ancora lontani.
Si formò lesto un minuscolo popolo di uccelletti: a saltellare, beccare, scambiandosi di posizione, con brevi frullii.
Il quadretto induceva a una catena oziosa di pensieri; cose che pochi altri, oggi, ricordano o credono sia importante ricordare: le pareti affrescate dell’amabile villa di Livia Drusilla, una Vergine del Guercino, indistinta nella memoria, un mosaico bizantino, un’operetta morale (“Sono gli uccelli naturalmente le più liete creature del mondo …”); e lo pseudo-Matteo, nella forma ridotta del libro di lettura delle elementari: “Gesù prese del fango e plasmò dodici passeri … Un giudeo … disse a Giuseppe: ‘Non vedi che il fanciullo compie di sabato ciò non gli è lecito fare?’ … udito ciò Giuseppe lo rimproverò … ascoltate le parole di Giuseppe, Gesù, picchiando le mani, disse ai suoi passeri: ‘Volate’. E alla voce del suo comando presero a volare. Mentre tutti erano lì e vedevano e udivano, disse agli uccelli: ‘Andate e volate per la terra e per tutto il mondo, e vivete’ “.

Queste cose, Leopardi e il Guercino, il mosaico, tutto questo, lo ricordo “come per suonno”, come in un sogno d'un epoca perduta. Ed è giusto così poiché vediamo ora come in uno specchio, nell’enigma, e non faccia a faccia - quando ogni momento sarà presente, per sempre.
Serbo, però, nitide, le forme del disegno del bambino che dà vita a suoi uccellini di fango. Ex limo e non ad limum. A quelle figure, timidamente acquerellate da un artigiano italiano, semplice e senza domande, devo gran parte di me e quella curiosità per la ricchezza del nostro passato che mi rasserena, ogni tanto.
D’altra parte ognuno ha una propria Rosabella nel cuore.
E chi non sa cos’è Rosabella!

Chi ha orecchie per intendere, intenda.

50 commenti :

  1. Egregio,
    le parti migliori del suo narrare sono per me sempre i racconti della sue giornate, degli accadimenti che vive o che osserva. Bello il passo sulla merenda degli uccelletti.
    Non ho idea di chi sia Rosabella, mi perdo molto?
    Un saluto

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Qualcosa perdi.
      Mi sembra dovereoso andare nella tomba e aver visto "Quarto potere" di Orson Welles (in fondo sono due orette).

      Elimina
  2. Alceste!
    Quale miglior disinfettante della guerra!?
    Tutti i virologi dei miei coglioni in due anni hanno fatto a gara a chi fosse piu' impotente.
    Putin, in una settimana, ha debellato il virus!
    ONORE a Putin, lo propongo come premio Nobel per la medicina.

    Nel frattempo la situazione riguardo i "diritti umani" e la "democrazia" in Europa sembra precipitare rapidamente, i canali di informazione russi e tanti altri siti risultano inaccessibili a volte anche tramite proxy. Se la cantano e se la suonano, come sono abituati a fare.
    L'Unione Europea sfruttera' abilmente questa guerra di cui E' RESPONSABILE per perfezionare il lager a cielo aperto.

    Bei tempi quando Mattarella bombardava Belgrado. Per quest'opera umanitaria l'hanno fatto presidente!

    Ma Putin non pensi di farla franca e - come recita una vignetta che gira su internet - stia attento con noi italiani: gli abbiamo gia' dimostrato di avere i coglioni. Da Conte a Di Maio o Salvini, piu' tutti quelli che sventolano le bandiere ucraine senza neanche sapere che Israele, l'altro giorno, ha bombardato in Siria.

    Ripropongo alcune cose dal web.

    Announcement:

    In solidarity with the Ukrainian “democracy” and against Russian “operation”, we, the Crown Virus, will be ceasing all mutating activity effective immediately. It has been an enriching two year tour! But fear not, a/the show will go one.

    We would also like to give our special thanks to “fringe” forums for your unquestioning and consistent support of our campaign. We could have never done it without you!

    Posted by: TheVirus | Mar 2 2022 14:58 utc | 6


    Un buon riassunto da Voltairenet, e un'ottima analisi sulla situazione datata 16 febbraio ma di grande attualita'. Salvatele, prima che scompaiano.

    Regathering of the Russian Lands
    https://akarlin.substack.com/p/regathering-of-the-russian-lands?s=r

    Russia declares war on the Straussians
    https://www.voltairenet.org/article215879.html

    Un caro saluto

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Una guerra nostra quando la facciamo?
      Sarebbe puramente difensiva.

      Elimina
    2. "La mia battaglia" - sarebbe un titolo originale per un testo che spieghi le ragioni di una tale guerra.
      Personalmente sono in guerra da tanto tempo, in guerra totale da due anni e non ho problemi di coscienza oggi. Comunque vada, io ho la presunzione di stare facendo il mio.

      Nello specifico la guerra di Putin e' anche guerra contro la propaganda dei froci nelle scuole, contro la Monsanto e gli OGM, etc. etc.
      Tutte battaglie che possiamo tranquillamente fare nostre.

      Il tradimento, certo, e' sempre possibile, per cui dico "NON FARSI COINVOLGERE". Putin in fondo, anche se in maniera anomala (vedi Bielorussia), ha appoggiato la farsa del coglionavirus.

      Prendiamo quanto c'e' di buono, schieriamoci non con le persone ma con le idee.

      There is no man, let him be aware of it or not, who is not a combatant in this hot contest; no one who does not take an active part in the responsibility of the defeat or victory. The prisoner in his chains and the king on his throne, the poor and the rich, the healthy and the infirm, the wise and the ignorant, the captive and the free, the old man and the child, the civilized and the savage, share equally in the combat. Every word that is pronounced, is either inspired by God or by the world, and necessarily proclaims, implicitly or explicitly, but always clearly, the glory of the one or the triumph of the other. In this singular warfare we all fight through forced enlistment; here the system of substitutes or volunteers finds no place. In it is unknown the exception of sex or age; here no attention is paid to him who says, I am the son of a poor widow; nor to the mother of the paralytic, nor to the wife of the cripple. In this warfare all men born of woman are soldiers.
      And don’t tell me you don’t wish to fight; for the moment you tell me that, you are already fighting; nor that you don’t know which side to join, for while you are saying that, you have already joined a side; nor that you wish to remain neutral; for while you are thinking to be so, you are so no longer; nor that you want to be indifferent; for I will laugh at you, because on pronouncing that word you have chosen your party. Don’t tire yourself in seeking a place of security against the chances of war, for you tire yourself in vain; that war is extended as far as space, and prolonged through all time. In eternity alone, the country of the just, can you find rest, because there alone there is no combat. But do not imagine, however, that the gates of eternity shall be opened for you, unless you first show the wounds you bear; those gates are only opened for those who gloriously fought here the battles of the Lord, and were, like the Lord, crucified.

      Juan Donoso Cortes

      Come si dice dalle mie parti: Slava Cocaina. Scusate, Ucraina, un lapsus.

      Elimina
    3. Aggiungo una cosa: pare che Dugin abbia affermato che quella in corso sia la vera "rivolta contro il mondo moderno".
      La citazione e' evocativa. Senza illudersi, vale la pena a mio avviso di seguire questa strada.

      „Si lascino pure gli uomini del tempo nostro parlare, con maggiore o minore sufficienza e improntitudine, di anacronismo e di antistoria. […] Li si lascino alle loro "verità" e ad un'unica cosa si badi: a tenersi in piedi in un mondo di rovine. […] Rendere ben visibili i valori della verità, della realtà e della Tradizione a chi, oggi, non vuole il "questo" e cerca confusamente "l'altro" significa dare sostegni a che non in tutti la grande tentazione prevalga, là dove la materia sembra essere ormai più forte dello spirito.“ [Rivolta contro il mondo moderno]

      Elimina
  3. Pura prosa da sogno, analisi del profondo, sapienza reale. Grazie per tenerci ancora in rotta.

    RispondiElimina
  4. Hai detto tutto. Io ho letto prima il libro di Puzo del film, e mi piacque molto.
    Sul contenuto: si è concepito l'inconcepibile. In questo credo che i tuoi esempi cinematografici siano calzanti: se non si concepisce ancora, si sdogana piano piano.
    Perchè? Io dicevo: "Perchè no?". Mi parli di Ibiza...sono decenni di sicurezze effimere, viaggiare è sicuro, che problemi ti fai...ma cosa vuoi che succeda...qualcuno due anni fa, due giorni prima che ci rinchiudessero mi diceva: "ma figurati, non possono mica fermare i voli aerei".
    Anche l'annichilimento intrinseco di certa narrazione complottista è una cosa da me notata in verità da decenni, senza aver fatto particolari studi...argomento semplice e delicato, ma non serve leggere per poterlo capire.

    Ultimamente sto leggendo molto Don Camillo, ha la funzione di cui tu parli.

    Quanto alla "larghezza di tempo concessa agli esiliati"...come saprai è una ricchezza, che pochi comprendono.

    Sitka

    RispondiElimina
    Risposte
    1. In effetti ho molto più tempo libero.
      Meno soldi, e però, lo ammetto, anche meno spese.
      Non si sta bene. Si progetta qualcosa, tuttavia, si guardano le cose con prospettiva ariosa, senza fiato sul collo.

      Elimina
  5. Unica pecca in questo pezzo, che non ho potuto fare a meno di leggere ad alta voce come gli altri: l'accostamento del felpato (un povero buono a nulla) a Baffo da Crema, che invece onora il suo mestiere, che non è assolutamente cosa da tutti, credo...

    RispondiElimina
  6. Caro Alceste,
    notavo altrove che la fine del principio di non contraddizione coincide con l'affermazione del Bispensiero orwelliano, e che l'ideologia Covid lo ha generosamente distribuito in tutto il mondo. Ora potremmo essere nella fase di formazione di Oceania, Eurasia e Eastasia; forse dovremmo leggere “Teoria e Prassi del Collettivismo Oligarchico” per comprendere tutte le dinamiche, anche se, in fondo, sono quelle solite, metastoriche, sfruttate dal potere.

    Dici: “Equivale a uccidere, a esempio. Ma chi è colui che ha il coraggio d'un simile gesto? Nessuno.”
    Certi albanesi ancora lo fanno, nel rispetto del Kanun, il codice consuetudinario. Esso, ad esempio, prevede l'equivalente della faida. Si chiama gjakmarrja, ovvero “prendere il sangue”; sottointeso: a chi ti ha fatto un torto per primo. Con cio' si attribuisce al singolo la precedenza, rispetto allo Stato, sulla difesa della propria persona, famiglia, proprieta' o, in astratto, di tutto cio' che e' associato all'onore. Quale migliore deterrente? Il percorso da noi imboccato e' al contrario, porta all'incapacita' individuale di difendersi o difendere qualsiasi valore.
    Ma noi siamo civilizzati, non possiamo piu' ricorrere a certi riti tribali no? Che importa se l'oligarchia prende e beve il nostro sangue quotidianamente.
    La nostra guerra di difesa si poteva fare se si era mantenuta la sacralita' di istituzioni consuetudinarie come la famiglia, la comunita' di cui parli, gli antenati. Cosa vogliamo difendere ora? O meglio, cosa vuoi che voglian difendere i piu', che non si sono neanche accorti di quanto han perso? Restano le cripte interiori piene di reliquie, le Rosabelle di ciascuno, ma quelle che ci accomunavano, quelle che custodivamo in comune, sono state profanate.

    Mi sono dilungata, mi premeva scrivere a Nachtigall: benritrovato e grazie per le testimonianze dirette.
    Come stai? Che domandone, ritienilo pure retorico se vuoi.

    Visto che chiedevi come andasse a Taiwan, ti rispondo dall' Eastasia finche' posso: Taiwan sta benone, e' pronta, siamo tutti pronti.
    Avendo pero' notato che manca ancora un casus belli davvero coinvolgente per tutti gli attori, stavo quasi pensando di girare il video di un missile coreano o PRC (da non confondere con un tampone RPC) che cade sulla casa del mio vicino, usando bene la grafica digitale... col covid ho imparato che se entri subito nel business, poi ne esci illeso e meglio di prima.
    Ma tu pensa se non possa piu' esistere un luogo sul pianeta che sia indifferente a tutti gli altri, che non abbia alcuna posizione geopolitica, risorsa, minoranza oppressa, rivendicazione territoriale... ci mancava pure che l’isoletta di Taiwan fosse la sola a produrre semiconduttori, cioe' i chips (da non confondere con le patatine) che fanno funzionare tutto il mondo, e a breve tutti gli uomini. Nessuno che abbia pensato di farseli in casa, per sicurezza, fosse mai, un domani, che so, col climate change, gli tsunami... Silicon Valley o il mostro industrial-tecnologico cinese: nessuno ci ha pensato. Non c'e' nulla da scherzare lo so (non scherzo in verita'), ma abbiam capito dove andranno a parare, cosa aggiungere?
    Come disse qualcuno: we are drowning in information, while starving for wisdom.
    Cari saluti,
    Ise

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ri-benvenuta cara Ise.
      Come acutamente fai notare il bis-pensiero equivale all'accettazione della contraddizione.
      Sugli Albanesi accennai qualcosa tempo fa. Uno di loro, esperto di filologia, ogni tanto mi tampina per dirmi come la loro lingua preceda il mondo classico e lo abbia influenzato. Cosa che non mi sento di escludere.

      Elimina
    2. Ise! Che piacere, sapevo che "c'eri" e proprio l'altro giorno ho pensato a te. Raccontaci qualcosa in piu', se ti va, come sono andati questi due anni? Come stai?

      Io ti rispondo: sto finalmente bene. Man mano che la situazione esterna deteriora, ho la sensazione sempre piu' netta di un fuoco che dall'interno brucia e purifica, e riscalda, e illumina.
      Sono stati due anni intensi, non sono mancate le soddisfazioni personali, sono stati difficili magari dal punto di vista materiale e psicologico ma molto produttivi sul piano dell'essenza: attraverso le difficolta', si diventa cio' che si e' e il senso della vita viene man mano svelato.
      Da un certo punto di vista viviamo tempi molto interessanti, occasioni piu' uniche che rare.
      Spero ci sara' modo di tornare sull'argomento, nel frattempo ci tengo a segnalarti il mio blog, che ho aperto per non abusare troppo della generosita' di Alceste (ci puoi arrivare cliccando il link sul mio nickname). Non ho scritto molto, ma ci sono a grandi linee i frutti del mio "lavoro interiore". Se leggerai, mi fara' molto piacere.
      Ho intrapreso da qualche tempo lo studio delle stelle: per il niente che ho capito, mi rendo conto che il discorso e' immenso, che ci si potrebbe dedicarci una vita senza venirne pienamente a capo. Se mi sara' concesso il tempo, e' cio' che intendo fare.

      Grazie mille per le informazioni su Taiwan.

      Un abbraccio

      Elimina
    3. Grazie Alceste,
      benritrovato anche a te. Il discorso lingua albanese andrebbe approfondito. Anche io ho sentito da piu’ fonti che essa fa parte di un ceppo antecedente il nostro. Per liquidare il discorso senza dargli credito, spesso si dice che sia la lingua con piu’ “prestiti” di parole da altre lingue, ma sai, avere tanti “prestiti” non vuol dire necessariamente e soltanto che sei nato dopo e quindi hai “preso in prestito” dagli altri.

      Caro Nachtigall,
      traspariva un certo buon umore dai tuoi scritti, allora non mi sbagliavo, mi fa molto piacere. Leggero’ volentieri il tuo blog, complimenti per lo studio che hai intrapreso!
      Quanto a me, sugli ultimi due anni, che mi sembrano due giorni, la cosa sconvolgente e’ principalmente un cambiamento di percezione interiore.
      Riguardo il fuffavirus e allarmi esterni di accompagnamento, ero in qualche modo immunizzata. Inoltre, dove sono, la cosa e’ stata vissuta con moderata allerta (anche se, ovviamente, sono tutti vaccinati) e zero molestie da parte di vicini, negozianti, poliziotti o chi sia, eccetto i luoghi di lavoro. Il lato difficile da elaborare e’ ed e’ stato forse il potenziale “distacco” da persone care, incluse quelle in Italia. Tuttavia, quello piu’ sconvolgente e’ stato il percepire di non essere piu’ io ad essere “strana” in un mondo di “normali”, ma di essere piuttosto la “normale”, in un mondo di… non saprei quale definizione sia piu’ calzante.

      Un tempo potevo essere un po’ misantropa, principalmente perche’ mi sentivo io sbagliata o inadatta in un mondo di normali. Ora invece percepisco gli altri come non “normali” o inadatti a trasmettere esempi di vita, coscienza, sapienza o qualsiasi altra essenza, e questo e’ un cambio di paradigma interiore non indifferente. Infatti, prima avevo comunque trovato un buon equilibrio: se ti senti solo tu lo “strano”, non ci trovi niente di male nello scendere a compromessi con i “normali”, in fondo siamo sempre esseri empatici e la compagnia e’ pur sempre gradevole, nella giusta misura. Ora invece e’ difficile camuffare il disagio e l’insensatezza che provo di fronte a certi ragionamenti. Va da se’ che nel frattempo si e’ rafforzata l’affinita’ con alcune persone, ma si contano sulle dita di una mano. Quindi sto ricalibrando il vecchio equilibrio, come molti immagino. Concordo sul fatto che i tempi sono unici e proficui sotto moltissimi aspetti.

      PS: puo’ essere che abbiano cessato le ostilita’ e me lo auguro per voi.
      Tuttavia temo che in Italia la “guerra” dovra’ durare fino a dicembre 2022… almeno secondo le tempistiche di nuova emergenza fornite dal governo Draghi, a meno che non riescano ad agganciare nuove emergenze...tutto e' possibile, l'importante e' continuare ad avere un nemico esterno.
      Un abbraccio forte a te,
      Ise

      Elimina
    4. Ise,
      capisco le tue considerazioni, potrebbe essere giunto il momento (parere non richiesto) di essere una guida ed un esempio, nel tuo ambiente, in maniera piu' esplicita e consapevole di quanto tu non abbia fatto in precedenza. Dici, al passato, che ti sentivi "sbagliata"; per fortuna questa sensazione e' superata. Non c'e' alcun motivo di farsi mettere in soggezione dalla maggioranza: a parte il numero, che e' una superstizione moderna, non hanno davvero niente dalla loro.

      Per rispondere invece alla questione "emergenza duratura", ricopio alcune mie osservazioni da una e-mail di stamattina.

      "Qui procede tutto secondo i piani, sia a sentire Putin che a fare la tara della propaganda ucraina. Questa mappa sembra abbastanza attendibile: https://readovka.news/news/90472

      E' uno dei pochi siti che posso ancora visitare... Il mio timore e' che lascino stare gli oblast di Lviv e di Rivne dove mi trovo e si annettano il resto... diventerebbe - dove mi trovo - una sorta di Banderastan, o Kosovo. Spero che finiscano il lavoro e dall'altra parte che si arrendano per velocizzare le cose. Ma in un certo senso credo che fosse vero che la guerra era finita qualche giorno fa, almeno per noi: si tratta solo di capitolare. Viceversa come dicevo, se lo scontro si spostasse qui e la NATO mandasse aiuti, sara' un bagno di sangue... Non credo piu' che accada, comunque. In generale l'aria e' piu' leggera.

      Anche il comico, che inizialmente aveva chiesto indietro la Crimea, sembra disposto a riconoscere Crimea e Donbass come russe, segno che tutta la propaganda del mondo non cambia i risultati sul campo di una virgola... e prima o poi bisogna farci i conti.

      A Davos credo vada benone perche' alla fine tutto cio' danneggia l'Europa. E non hanno bisogno di una guerra vera per prolungare all'infinito lo stato di emergenza: possono continuare a raccontarla, tanto non c'e' piu' nemmeno contradditorio. E addossare la colpa a Goldstein di due anni di corona-minchiate e relativi effetti sull'economia.

      Su questo secondo punto spero di sbagliarmi. Come spero che la Russia si decida al piu' presto a chiudere la commedia coglionavirus a casa propria. SE non dovesse farlo o SE non dovesse aver successo in questa operazione in Ucraina - e' sufficiente che si verifichi una delle due condizioni - PER ME sarebbe un duro colpo, non avrei piu' nessun appiglio esterno.

      A presto e buon proseguimento!"

      Un caro saluto

      Elimina
    5. La Russia non annetterà la Galizia-ovest ucraina, non sono fessi, a meno che la guerra non prenda una piega inaspettata. Invece è quasi sicura, a parer mio e conosco i miei polli, l'annessione del corridoio che porta dalle Repubbliche fantoccio del Donbass fino a Odessa (lo sbocco al mare garantito alla nuova Ucraina potrebbe essere rappresentato dall'attuale lembo sud-ovest dell'attuale Ucraina, ossia la città di Izmail), ma non è da escludere che decidano proprio di tagliare fuori la nuova Ucraina dallo sbocco al mare congiungendosi alla Transnistria ( in questo caso Izmail potrebbe diventare un' enclave ucraina, visto che non credo che Valodia vada a ficcarsi in bocca alla Nato). Invece per quanto riguarda l'attuale Ucraina a est del Dnepr, verrà creata una repubblica fantoccio, uno Stato cuscinetto, mentre è incerto il destino di Kiev, che Putin vorrebbe integrare, anche per questioni religiose, ma che costerebbe enormi sacrifici. In ogni caso la guerra si protrarrà almeno un decennio, sia pure, dopo un paio d'anni di forte conflitto, essenzialmente a bassa intensità. Tu rimarrai ucraino, con tuo sommo dispiacere.
      A oggi questo è lo scenario più probabile. Poi ovviamente se dovesse allargarsi il conflitto tutto potrebbe cambiare e i russi potrebbero essere anche respinti, ma nessuno ha il coraggio di sfidare un politico spregiudicato, uso un eufemismo, come Valodia.

      Elimina
  7. Ore 19.00
    Signori, poco fa nella chiesetta locale e' circolata la notizia che la guerra' e' finita. In paese hanno acceso le luci, ancora ieri era vietato.

    Puo' essere che sia una cazzata, e non troverete conferma di cio' in nessun giornale ma qui l'aria (in realta' gia' da due giorni) sembra molto piu' leggera. Parlo dell'Oblast di Rivne, ovest Ucraina.

    Possibile che ci sia stato un accordo, almeno parziale.

    Non so che pensare, intanto ve lo segnalo.

    RispondiElimina
  8. Commento di Giuseppe che riporto personalmente poiché non riesce a postarlo:

    "- Vorrei scomparire al più presto possibile
    Ormai è veramente troppo pesante da sopportare...

    ps.1) di questi tempi mi sogno i film di Krzysztof Kieślowski, i decaloghi

    ps.2) So che nulla si versa in questo calice,
    che una luce avranno i più mendichi,
    che sarà salva l’anima che ha visto
    il sonno delle madri,
    sentito il tremito delle carni offese,
    io so e la voce mi condanna
    a un messaggio spoglio,
    a un nutrimento che non tollera la vita
    e tu che sei nei cieli
    che sei nella memoria
    con la tua ciocca rossa,
    sei e non sei
    in questa lingua radiata dalla terra,
    prega per me,
    fa’ che si compia il giorno.

    Roberto Carifi

    RispondiElimina
  9. Mi segnalano questa notizia:
    La resistenza ucraina sulle note di 'Bella Ciao'
    https://www.ansa.it/sito/notizie/mondo/2022/03/08/la-resistenza-ucraina-sulle-note-di-bella-ciao_d7d00c62-0816-4d6a-8272-fdb8497f3ec1.html

    Il che mi costringe a riportare alcune considerazioni ulteriori di questa sera, ore 22.00.

    "E' vero, scusa, non avevo notato che era l'ANSIA. Ora ci credo.

    Tu giustamente dici di aggiornarsi, il fatto e' che in Ucraina, nonostante gli ogm, se uno da' troppo a vedere di essere un po' arcobaleno, finisce che lo prendono a mazzate. Devono andarci con i piedi di argilla.

    Devo interrompermi ancora perche' mi hanno detto che la narrazione in Italia e' la seguente: le donne stanno portando i figli in salvo negli altri Stati mentre gli uomini rimangono stoicamente a difendere la loro terra.

    Non mi hanno detto che l'ha detto l'ANSIA quindi mi permetto di rettificare.

    Gli uomini... ahem... non so come dirlo... NON POSSONO USCIRE DAL PAESE. Chi si e' svegliato subito e' partito PRIMA che cominciasse la guerra, gli altri, eccetto i piu' stupidi, si sono NASCOSTI o si sono fatti assegnare compiti locali tipo guardia cittadina o cose del genere, dove possono sentirsi importanti perche' portano le armi e chiedono i documenti, ma in genere rischiano ben poco. Tutti i nostri conoscenti, eccetto il tipo che ci aiutava con i lavori a casa di cui ti ho accennato e che si e' arruolato, si sono NASCOSTI.

    Chi e' a favore della Russia, e sono tanti, ha paura di parlare (comprensibile: gli sparano). Ma anche quelli a cui non gliene frega niente hanno buoni motivi per stare zitti. Un monastero femminile qui in zona e' stato sequestrato e le suore sono state prese in ostaggio.

    Chi ha soldi, pagando una sproporzione (l'ultima volta che ho chiesto, per pura curiosita', era anche qualche migliaio di euro) puo' uscire dal Paese.

    L'importante e' che esca dalla parte occidentale, perche' a chi va verso la Russia si spara, da quanto mi risulta.

    Questo anche senza contare che l'"esercito" ucraino si fa scudo della popolazione, nascondendosi in citta'.

    Spero di non aver rovinato il mito della resistenza!

    Buon proseguimento"

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Se non ci fossero dietro l'Ucraina i criminali a stelle e strisce, gli speculatori finanziari e le femministe occidentali, io starei anima e corpo con gli ucraini, a cui Valodia ha fregato la Crimea prima, sottraendogli un'importante voce del terziario, e soprattutto il Donbass, fondamentale per le risorse energetiche. E sappiamo quanto l'Ucraina abbia bisogno come l'aria di tutte le sue risorse naturali. In Italia si pensa al Donbass come se sia una nuova guerra civile spagnola, e va dato atto a Valodia di essere un grande nel confezionare patacche buone per i rincretiniti occidentali della sinistra antagonista.
      Devo dire che questa guerra ha compattato un popolo diviso come quello ucraino. Certo a est del Dnepr e a sud diventeranno poi tutti russi al termine del conflitto (alcuni lo sono già ma molto meno di quanto sia Valodia sia il sottoscritto pensasse), intanto resistono, e questo è tanto masochista quanto ammirevole. I libri di storia renderanno giustamente onore agli ucraini.

      Elimina
    2. L'Ucraina non esiste, e' un'invenzione di Lenin. Ed e' compatta solo nei tg... si sta sgretolando tutto e molti si stanno gia' riposizionando politicamente, seppur in maniera cauta perche' vengono fisicamente eliminati se si espongono troppo. Il Donbass e' abitato da russi, cosi' come la Crimea, regalo di Krushev. Questi sono dati di fatto, non storie che si racconta Putin. La Galizia fa storia a se'.
      Militarmente e' finita, se poi la NATO decidera' di prolungare il conflitto in eterno e' un altro discorso, ma molto rischioso. Non sembra che la Russia abbia voglia di scherzare. Maidan e' stata una buffonata (visto con i miei occhi), mentre le persecuzioni che subiscono russi, russofoni, filorussi o anche solo ortodossi del Patriarcato di Mosca, sono reali.

      Sull'onore agli ucraini lasciamo proprio perdere...

      La questione Ucraina comunque e' marginale, il nocciolo e' il Great Reset.

      Elimina
    3. Ci sono due milioni circa di profughi dal Donbass in Ucraina, cioè hanno scelto di ritornare in Ucraina. Perfino lo Shaktar Donetsk da anni oggi gioca a Lvov. Questo è il grado di persecuzione degli ucraini nei confronti del Donbass.
      Sono stato dopo il 2014 a Lvov, a Rivne, in altre città in Ucraina e ho sempre parlato il russo senza mai problemi, anzi. A Kiev tantissimi parlano abitualmente il russo, ma come fai a scrivere che i russofoni, che sono ovunque in Ucraina, sono perseguitati? Certo, il russo non s'insegna più nelle scuole, ma vorrei vedere il contrario, dopo che sono stati aggrediti dal bellicoso vicino.
      Qualsiasi Paese al suo interno ha tante differenze, l'Italia, il Regno Unito, la Spagna, ecc., per non parlare della Federazione russa, questo non vuol dire che non esistano.
      Avevo deciso di non leggere più i tuoi resoconti dall'Ucraina, perchè il disprezzo che mostri verso questo popolo mi disgusta, ma alla fine ci sono cascato, ma è l'ultima volta.
      Anche sul tuo "amico" Putin evidentemente sei poco informato oppure ami i gangster. Io amo la Russia, anche quella profonda, conservatrice, ortodossa, ma so perfettamente chi è Putin, ne conosco vita, morte e miracoli.
      Con questo ho chiuso. Tanti auguri con il tuo amico Putin.

      Elimina
  10. Ripeto, ONORE a Putin in quanto le bombe sono piu' vitali della commedia sul coglionavirus. Bombe che, tra parentesi, potrebbero riguardarmi personalmente, ma che ritengo preferibili ad un gruppo armato che entra in casa per vaccinarti a forza (questa era l'aria che tirava fino a poco tempo fa).
    SE una volta ottenuto quello che vuole continuera' con la commedia del coglionavirus o simili, allora significa, per quanto mi riguarda, che sta al gioco del WEF e che e' tutto un teatrino. Viceversa, avra' fatto la cosa giusta dal punto di vista russo: comunque sia al WEF potrebbe andare benissimo lo stesso, perche' la crisi economica che ne consegue e' perfetta per proseguire il programma del Great Reset.
    Se ami la Russia, saprai senz'altro che Putin gode di ampio consenso, a differenza dei politici europei... e quelli che sono critici nei suoi confronti, spesso sono critici perche' lo ritengono troppo molle. Parlare di gangster puo' impressionare al limite qualche femminuccia: ma perche' Hunter Biden e i suoi giri d'affari in Ucraina che cosa sono, se non circoli mafiosi? Kolomoisky? La Yulia nazionale? Mattarella che bombarda la Slavia del Sud (Yugo-slavia)? Facciamo prima cosi': mi dici un politico di rilievo A LIVELLO MONDIALE che non sia un mafioso?
    Io a differenza tua non conosco vita, morte e miracoli di Putin e mi baso sulle informazioni pubblicamente disponibili sul suo conto.

    "Certo, il russo non s'insegna più nelle scuole, ma vorrei vedere il contrario, dopo che sono stati aggrediti dal bellicoso vicino."

    L'aggressione russa all'Ucraina e' un'invenzione, non esiste niente del genere, a meno che uno non sia nato ieri e quindi pensi che la Storia sia iniziata ieri.
    Esiste un'aggressione bolscevica alla Russia imperiale (Terza Roma), che va avanti - nel suo stadio finale - da almeno un secolo, questo si'. Aggressione da cui appunto deriva storicamente l'Ucraina, che come suggerisce il nome stesso NON e' una nazione, ma un territorio di confine. Poi l'ebreo Zhelensky puo' raccontare (in russo) quello che vuole, non cambiano i dati di fatto. E' Storia.
    https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/f/fd/Dismembered_Russia_%E2%80%94_Some_Fragments_%28NYT_article%2C_Feb._17%2C_1918%29.png

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Sull'aggressione o all'attacco verso la Russia storica (intesa come terza Roma) possiamo accordarci: gli elementi più pericolosi, in massima parte di ceppo ebraico, provenivano dall'Ucraina. Occorre poi accordarci sul significato da dare a questo attacco; inutile ricordare che gli elementi migliori erano socialisti in perfetta buona fede.

      Elimina
    2. Qui voglio articolare bene: appena riesco ti rispondo sul significato, non saro' brevissimo, ma a questo punto e' meglio togliersi i dubbi ed evitare fraintesi.

      Intanto un piccolo aggiornamento, da tenere presente cio' che rappresenta Gerusalemme con quanto scrivero' in seguito.
      "https://www.jpost.com/israel-news/article-701101

      Russia open to Ukraine negotiations in Jerusalem

      ...che la Russia riconosce come capitale (la parte ovest ovviamente) di Israele, anche se l'ambasciata e' rimasta a Tel Aviv.

      https://en.wikipedia.org/wiki/Status_of_Jerusalem#Russia

      Ho provato a seguire qualcosa di quello che si dice in Italia. A parte il prof Orsini, non salverei nessuno. LA7, per dire, per una volta che cita una fonte russa, traduce in maniera sbagliata alterando completamente il senso della frase: e c'e' persino da augurarsi che sia stato fatto di proposito, sinceramente ho qualche dubbio.

      In vari posti tra cui dove viviamo stanno appendendo degli striscioni con scritto "russi andatevene a fare in culo". L'iniziativa e' ovviamente pilotata dall'alto (Instagram), e' diventata una moda, nonostante ci sia chi si e' opposto, anche in citta' e paesini vicini, dove i sindaci non sono certo 'filorussi'. Da noi purtroppo li hanno messi, mia moglie si e' lamentata sulla pagina 'social' del comune dal momento che non e' proprio una bella cosa che i bambini leggano questi striscioni. Molti erano ovviamente d'accordo con lei e l'amministratore si era detto disposto a riferire al sindaco per far rimuovere gli striscioni quando sono intervenuti alcuni (pochi) indemoniati che hanno fatto abbastanza casino da far rimuovere il post originale di mia moglie! Questo te lo dico nel caso ti raccontassero che l'Ucraina e' una democrazia.

      Io sono italiano, ma il figlio del nostro vicino di casa vive a San Pietroburgo e ha moglie russa. Per fortuna vive a San Pietroburgo, perche' mi immagino a cosa potrebbe portare l'eroismo e il patriottismo dei seguaci del comico.

      Buona notte!

      P.S. C'e' della poesia in quanto sta accadendo.

      Janukovich (traduzione automatica da Wikipedia ucraina) -> Il 22 febbraio 2014 è stato riconosciuto dalla Verkhovna Rada ucraina di essersi incostituzionalmente revocato dall'esercizio dei suoi poteri costituzionali e di non adempiere ai suoi doveri

      --> 24 febbraio 2014 Recitazione Il ministro dell'Interno Arsen Avakov ha affermato che Yanukovich e un certo numero di altri funzionari ucraini erano ricercati in un procedimento penale per l'omicidio di massa di civili.[15] [16] [17] [18]

      Mentre invece abbiamo dall'altra parte 22 febbraio 2022 riconoscimento delle repubbliche Lugansk e Donetsk, 24 febbraio l'invasione.

      Elimina
    3. Caro Alceste,
      Ti chiedo scusa se non ho piu' risposto... Ho avuto due mesetti belli intensi. Non mi va piu' di articolare, al momento, sul discorso dell'aggressione verso la Russia storica perche' trovandomi fisicamente dall'altra parte della barricata cio' puo' al massimo causarmi noie inutili - i fatti storici li conosci senz'altro meglio di me. Su un piano piu' alto, che e' cio' che ci interessa - il sionismo sta sferrando l'attacco finale contro il Cristianesimo/Roma (probabilmente anche all'interno della stessa Russia, sebbene mi arrivino notizie contrastanti)... a breve, ho sentito, un terzo Papa? Siamo al Terzo Atto della Guerra, secondo la suddivisione di Pierre Pascal e, dall'altro lato, Albert Pike. Terzo Atto e Terzo Tempio.
      Sto rileggendo 'Finis Gloriae Mundi', Fulcanelli... e le Tavole di Smeraldo, oltre al Vangelo.

      Un saluto e a presto!

      Elimina
    4. Fulcanelli non l'ho mai letto ... sì, questo è l'attacco finale a Roma e alla Grecia, alla classicità di quattro millenni. Sorprende il volume di fuoco ... mai viste cose simili.

      Elimina
    5. Sul 'Finis Gloriae Mundi' ci sono dubbi che sia proprio di Fulcanelli, per una questione di date; del resto Fulcanelli e' solo uno pseudonimo che potrebbe benissimo essere 'collettivo' e rappresentare un'organizzazione.
      Come che sia, se questo libro e' un po' insolito, il suo 'Il Mistero delle Cattedrali' secondo me potrebbe piacerti. Pare di attualita', a vedere la furia con cui vengono date alle fiamme.
      Il primo link che ho trovato:
      https://www.nicolaporro.it/atlanticoquotidiano/quotidiano/il-mistero-delle-chiese-bruciate-in-francia-21-in-due-anni-e-oltre-mille-atti-anti-cristiani-nel-solo-2019/

      Elimina
  11. A prescindere da cio', le persecuzioni sono reali e non le vede solo chi si gira dall'altra parte, ucraini ne sono emigrati anche in Russia, lo spostarsi ad ovest o ad est rispetto ad una zona di guerra puo' dipendere da molti fattori, fra cui il luogo di residenza dei propri familiari.
    Per esempio, gli ortodossi del Patriarcato di Mosca non possono professare la loro fede liberamente senza ricevere intimidazioni di vario genere (e anche tacendo delle chiese confiscate dalla pseudoreligione inventata da Kiev). Il russo non solo non viene insegnato nelle scuole, non puo' essere piu' utilizzato a livello di comunicazioni ufficiali o in ambito lavorativo. Ti faccio notare - ma sicuramente lo sai - che l'ucraino, come lingua, non lo parla praticamente nessuno, prevalendo ovunque, dove non si parli proprio russo, il surzhik, tendente piu' al polacco o al russo a seconda dei casi. Chi manifesta dissenso nei territori non ancora LIBERATI, rischia di finire ammazzato: questo non da oggi ma dal dopo Maidan. Per dissenso, per dire, si puo' intendere anche, molto banalamente, considerare Zhelensky un pagliaccio e mettere in luce certe sue relazioni. Oppure far notare che i manifestanti a Maidan venivano pagati... Del resto un esempio della loro civilta' ce l'hanno mostrato subito: la strage di Odessa.
    https://it.wikipedia.org/wiki/Strage_di_Odessa
    Io vivendo qui ti posso garantire che il clima di terrore e' reale e non e' un'invenzione di Putin, l'autocensura e' la regola.

    E', infine, proprio perche' rispetto gli ucraini che vorrei che potessero vivere in condizioni molto migliori, come avviene per i popoli che abitano in Russia, senza doversi slegare dalle proprie tradizioni (come avverrebbe nell'Unione Europea) e soprattutto senza essere governati da ebrei che si fanno scudo con battaglioni pseudonazisti i quali a loro volta si fanno scudo di civili per i loro giochi di potere.

    I drogati, alcolizzati etc. che vanno al fronte a combattere non sono patrioti ne' eroi. Ne ho conosciuti personalmente e so benissimo di cosa parlo. Non combattono per l'Ucraina (questo e' cio' che si raccontano per non sentirsi dei falliti), ma per un governo corrotto fino al midollo che NON fa nella maniera piu' assoluta gli interessi del proprio popolo. Prova ne sia il fatto che in otto anni, la situazione e' solo che precipitata.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Purtroppo tu sei uno di quelli che non ha studiato seriamente, ma si è abbeverato di propaganda russofila.
      Il russo si parla tranquillamente in tutta l'Ucraina. Dopo l'aggressione russa all'Ucraina (Crimea e Donbass 2014) il nazionalismo ucraino, che io non difendo, ha deciso di bandire il russo dalle scuole. Per me è sbagliatissimo, ma capisco che un'aggressione militare possa avere delle ripercussioni a cascata, anche sotto questo profilo.
      La strage di Odessa, così come è stata ricostruita, è falsa. Ti posso postare una ricostruzione credibile, presentata da un equipe di studiosi indipendenti e presentata alla città di Odessa dove emerge chiaramente che l'assalto alla casa dei sindacati, con quello che ne è seguito, fu risposta all'uccisione da parte di bande armate filorusse, di uno, ma se ricordo bene due, nazionalisti ucraini, uccisi a sangue freddo durante una manifestazione. Anche qui? Chi ha dato fuoco alle polveri?
      Questa storia che i manifestanti di Maidan siano stati tutti pagati è una sciocchezza. Maidan è nata come movimenti spontaneo, poi infiltrata a più livelli, ma sempre da una minoranza . In Italia sento ancora parlare di Maidan come un colpo di stato: ma come si fa a presentare come golpe l'azione di 500.000 mila persone in piazza che chiedono ciò che poi ottengono? E io credo che Maidan sia stato un grave errore.
      Hai ragione quando scrivi che l'Ucraina si è ubriacata di occidentalismo. D'altronde io ho passato spesso il confine tra Ucraina e Polonia e sembrava di passare dal 1980 al 2022. Ora, io preferisco il 1980, ma capisco che il 2022 attiri tanti, purtroppo.
      I governi sono corrotti ovunque, anche da noi sono venduti, ne parlo in un precedente intervento, quindi bisognerebbe certo non combattere a loro supporto, a partire da quello russo, che è uno dei più corrotti.
      Mi fermo qui, ho già scritto troppo e non ne vale la pena. Un' ultima cosa: sapete quanti in Donbass avevano votato a favore dell'indipendenza dell'Ucraina nel libero referendum del 1991? Quasi il 90% avevano votato per sganciarsi dalla Russia, e il referendum fu molto partecipato. certo nel 2014 lo stato d'animo poteva essere anche un po' mutato, ma i numeri non mentono.

      Elimina
    2. Hai sprecato 29 righe (le ho contate) per commentare, parlardo di Ucraina e Russia, un post in cui non si parla né di Ucraina e né di Russia. Certo, il titolo è fuorviante ... però non riguarda la cronaca bellica in atto di cui m'importa quasi un fico secco. I riferimenti all'università che vieta Dostoevskij (filoputiniani? Roba da sganasciarsi dalle risa) li ho messi solo per parlare di un fenomeno attuale quanto debordante: la coglioneria.
      Questo blog non parla di cronaca, ma sostanzialmente di teste di rapa: dalle teste di rapa della cronaca si estrae un po' di sangue metafisico cioè il senso degli avvenimenti universali.
      E poi smettiamola con questo: non hai studiato ... ma tu sai in cosa sono versato io? Tu ha il dominio dello scibile? ... per carità fatela finita. Non crederai poi a un "referendum" del 1991 post Berlino? Tanto vale credere a Babbo Natale.

      Elimina
    3. Alceste, c'è stato un equivoco, rispondevo a un commento di Nachtingale ( quindi hai perfettamente ragione sulla non attinenza con l'articolo), del quale avevo letto in più occasioni le molto opinabili considerazioni sulla guerra russo-ucraina. Avrei dovuto specificarlo, quindi mi scuso per questo. Sono stato superficiale. Mi ero ripromesso di non tornare su un argomento che conosco bene ( mentre su tantissimi altri temi sono un perfetto ignorante), avendo vissuto in quei Paesi, ma ci sono cascato di nuovo.
      Ti rinnovo quindi la mia stima. Anzi, mi farebbe piacere anche incontrarti di persona. Puoi scegliere se pubblicare o no questo messaggio, ma ci tenevo a farti sapere questo. Ciao.

      Elimina
    4. I miei commenti sono stati scritti in un momento in cui temevo che sarebbero saltate le comunicazioni da un momento all'altro, con l'unico scopo di lasciare una testimonianza nel caso in cui la situazione fosse deteriorata. Ho approfittato dello spazio concesso da Alceste unicamente per questo motivo; questo mi premeva chiarirlo. Se ho aggiunto considerazioni personali e' solamente perche' non sono un robot.
      Se poi Maidan fu spontanea, con le fatine che distribuivano biscotti a Kiev, meglio cosi': si impara sempre qualcosa. Conta pero' (e' solo un mio opinabile parere) anche l'opinione della maggioranza della popolazione ucraina che non partecipo' a Maidan. Chiedo scusa per essermi fatto involontariamente portavoce della propaganda filorussa, essendo 'uno di quelli che non ha studiato seriamente', avevo le migliori intenzioni e speravo nel mio piccolo di poter contribuire ad evitare e non ad aizzare un massacro tra bianchi. I fatti hanno dimostrato che e' stato un tentativo inutile e oggi PER ME non ha piu' senso parlarne. Fa male, ho il vomito. Per cui, come avevi proposto, possiamo chiuderla qui. Buon Terzo Atto a tutti.

      What’s that you’re trumpeting about, calumniators?
      How come you threaten us with excommunication?
      What has enraged you? Lithuanian unease?
      Forget it: this is Slavic beef among their kindred,
      Domestic ancient squabble, fate has long since figured,
      A puzzle, you don’t have whatever chance to read.

      These here contiguous tribes already
      Have long been feuding up to now;
      Each party, be it ours or theirs,
      Bent under gathering storm clouds.
      Who’ll stand the ground when odds are heavy:
      A haughty Lech? A faithful Russ?
      The question is if Slavic floods will ever
      Blend in the Russian sea or it’ll reduce.

      Leave us alone: you’re unacquainted
      With suchlike bloody sacred tablets;
      This family, domestic feud
      Is alien, obscure to you;
      For all you care, Prague or Kremlin;
      Instead, you’re foolishly entranced
      By daring courage of a melee –
      And, frankly, you are hating us…

      Why? On the grounds that, on the ashes
      Of blazing Moscow, we refused
      To buy the power of the brash, who
      You trembled underneath, subdued?
      Respond: because we sent the idol,
      Who’d been predominating kingdoms, to abyss,
      Thus having paid with our lifeblood
      For Europe’s freedom, state and peace?..

      To hear you talk, you’re tough; then test yourselves in action!
      As if an aged hero, calm in relaxation,
      Can’t fix his Ismailian bayonet to a gun;
      As if the word of Russian tsar is but a trinket
      Or brawls with Europe any different
      Or Russians out of form to overcome.

      As if we’re few; as if from Taurida to Perm reels,
      From ardent Caucasus to Finnish chilly skerries,
      From Kremlin, shaken to the core,
      Up to the walls of quiescent China
      The Russian soil will never rise up
      And scintillate with her steel thorns.

      Then send your bellicose descendants,
      Defamers, over to our place!
      There’s room enough, in Russian grasslands,
      Among deserving of them graves.

      Alexander Pushkin, 1831

      Elimina
  12. Gli anni alla PACE incondizionata mi hanno sempre reso scettico, o perlomeno freddo, prima ancora di conoscerti e prima ancora di conoscere il pensiero di Celine e D'Annunzio (sul quale non posso dire di sentirmi ancore del tutto d'accordo). Allo stesso modo per le tematiche sul dover sempre dichiarare pubblicamente fascismo/nazismo come il MALE ASSOLUTO. Per quanto siano ideologie lontane anni luce da me. Ad un certo punto mi son detto : non sarà che lo fanno perchè qualunque merda ci propongano la accetteremo, purchè non sia FASCISMO/NAZISMO e in clima di PACE !?

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Il mio sforzo, assai piccolo e ristretto in questo particolare ambito, si può riassumere in questo: non parteggiate, non tifate, valutate filosoficamente fenomeni, tradizioni e uomini. Rischierete la pelle nel farlo, ma avrete quasi sempre ragione. Il nazionalsocialismo, a esempio, è un moto dell'animo che, in certe particolari condizioni, ebbe a chiamarsi in tal modo. Lo stesso per il fascismo etc Ma, ripeto, sono impulsi strutturali che inevitabilmente prendono forma nella storia del mondo (per le categorie di destra e sinistra vale lo stesso). A mio avviso il nazionalsocialismo fu uno degli ultimi tentativi, in larga parte inconscio, di salvarsi dalla dissoluzione democratica. Lo dico da ex socialista. Questa mia affermazione lascia il fianco, lo ammetto, al linciaggio dei superficiali.

      Elimina
    2. Caro Alceste,

      condivido il tuo pensiero. Al contrario del tuo percorso, non essendo mai stata socialista, sono pero' giunta a rivalutare il nazionalsocialismo, seppure con scarne conoscenze e mere intuizioni, essendo vissuta in un'epoca che lo ha reso taboo e che mi ha reso, di fatto, impossibile approfondirne la vera storia, dinamiche e finalita'.
      Saluti,
      Ise

      Elimina
  13. Caro Nachtigall,

    Apprezzo sempre i pareri non richiesti, soprattutto se fatti con grazia.
    Comunque, il mio non e’ un problema; se prima magari mi chiedevo come mai non riuscissi a capire certa gente, oggi mi chiedo come mai essi non capiscano il tutto. Te l’ho detto in un giorno in cui ho avuto una serie di incontri, e lo sconforto veniva dal constatare quali erano le loro maggiori preoccupazioni… dirle a te ora sarebbe un insulto.

    Quello che dici sulla guerra finita e’ plausibile. Tal guerra in fondo non era iniziata ieri. Noi, che non viviamo in Ucraina, stiamo comunque vedendo il film della guerra, appena iniziato, e questo durera’ il tempo che serve per stabilizzare un “nuovo ordine”, con tutte le reali conseguenze del caso.
    Zhelensky ha interpretato il ruolo di presidente ucraino in una fiction comica per 4 anni, poi ha trasferito la sua recita nel parlamento; la guerra si e’ consumata per anni in Ucraina, ed ora si trasferisce sui media per i consumatori globali. Nulla di buono verra’ da cio’, comunque vadano le cose, secondo me.
    Il problema non sarebbe tanto Putin e la sua reazione, quanto la nostra: smisurata, incoerente (fino a ieri i russi eran quelli che venivano ad aiutarci a combattere il virus), suicida, o pretestuosa per il suicidio.

    Premesso che conosco molto poco il mondo russo e Dugin stesso, devo dirti che pero’, leggendo una sua breve biografia mi son venuti dei brividi. Sebbene gran parte del suo pensiero sia condivisibile, il suo teorizzare un impero Euroasiatico e l’essere stato a capo di un partito definito nazional-bolscevico (NBP), mi rimanda, anche solo per assonanza, ad Orwell, alla Eurasia dominata dal neobolscevismo. Certo, nella pratica il neobolscevismo di Orwell non ha le caratteristiche del nazional-bolscevismo teorizzato da Dugin, ma sai, tra il dire e il fare…
    Queste cose purtroppo nascono spesso in ambiti accademici e teorici, per poi divenire mostri nella realta'. In Asia ad esempio, e' da tempo diffusa la teoria della Greater China in ambito accademico, in maniera blanda e compiacente, ma, se messa in pratica, temo che si tradurrebbe in distruzione delle altrui identita' e realizzazione della orwelliana Eastasia. Non resta che essere sempre vigili sugli sviluppi.
    Per il resto, non ho problemi a credere alla realta’ delle persecuzioni dei russi in Ucraina, per non parlare di quella sull’uso della lingua madre, che e’ sempre la prima da attuare per sterminare una minoranza, anche solo spiritualmente.

    Dici: “Bombe che, tra parentesi, potrebbero riguardarmi personalmente, ma che ritengo preferibili ad un gruppo armato che entra in casa per vaccinarti a forza (questa era l'aria che tirava fino a poco tempo fa).”
    Capisco quanto dici, massima stima per tale affermazione, siamo ridotti a cio’.
    Io, ad esempio, non credo affatto all’idea che provochino dei blackout prolungati. Oppure, se lo facessero, creerebbero comunque degli “hub” (eheh gia’ hanno abituato all’inglesismo) in cui andare in fila almeno a ricaricare il telefonino. Voglio dire… non possono lasciarci senza news che ci sfasciano quotidianamente le cervella e il buon senso, suvvia!
    Sul fatto che entravano in casa per vaccinarmi, come sentivo dalle news italiane, da tempo ho messo all’ingresso di casa una trappola per ratti… ma ancora niente, peccato.
    Un caro saluto,
    Ise

    RispondiElimina
  14. Da tempo riflettevo sull’idea che assistiamo spesso agli eventi in differita, come afferma qualche blogger.
    Lo notavo in particolare con i genocidi: essi avvengono nell'ignoranza e noncuranza dei piu', mentre sono distratti dal film del momento, che sembra toccarli piu' da vicino… dopo 20 anni si parla di genocidio, spesso perche' funzionale a qualcos'altro, come se stesse avvenendo in quel momento, ma non e' cosi': quei popoli gia' non esistono piu' o sono stati gia' sconfitti, e il loro spirito e' cambiato.

    Di qui viene la sensazione di vivere nell' irrealta', e quella dell' inesorabilita' degli accadimenti, della nostra impotenza… sono inesorabili perche' si sono gia' conclusi, mentre crediamo che stiano ancora avvenendo, hai voglia a lottare per cambiarne gli esiti! Bisognerbbe sempre vigilare sulle premesse dei processi in atto.

    Ci invitano al botteghino a lasciare la nostra scommessa sulla pellicola del momento, gli incassi vanno alle stelle, e via con un'altra storia; intanto qualcuno e' scomparso, senza lasciare memoria della sua verita'. Che tristezza.
    Personalmente sono stata testimone del genocidio uiguro, 20 anni fa, e ne parlano ora, come se gli uiguri ancora esistessero. Sempre 20 anni fa, cercai di avvicinarmi alla cultura tibetana, per capirla meglio, ma scoprii che ero arrivata tardi, non esisteva piu', eccetto piccole oasi di breve durata. Eppure, in quegli anni non si parlava altro che del Dalai Lama e dei tibetani che lottavano per i loro diritti, ahaha per il diritto di avere ognuno un mobile phone connesso e funzionante!
    Anno scorso e' toccato ai mongoli-cinesi che conservavano l'antica scrittura mongola, sapremo del loro sterminio tra 20 anni. Di quale genocidio in atto si parlera' ancora tra 20 anni? Lasciamo perdere.

    Anche per questo diviene quasi umiliante commentare, esprimersi, parlare dell’attualita’ imposta dai media. La sensazione decisa di essere presi in giro e’ costante.
    Le news concitate quotidiane, poi, ormai, sembrano come quei pezzettoni di carne fresca e sanguinante che si gettano agli squali affamati che se li contendono.
    Io tenderei al religioso silenzio, se non fosse che cosi' facendo ho sempre la sensazione di operare una sorta di silenzio assenso.
    Saluti,
    Ise

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Condivido con Ise la conclusione (oltre a ringraziarla per le sue considerazioni sui genocidi, naturalmente).
      Tiziano Terzani avrebbe sconsolatamente convenuto, credo.

      Elimina
  15. Cara Ise,
    Rispondo anche a te con enorme ritardo.
    Sulla guerra finita subito: a distanza di 3 mesi quell'impressione che allora fosse finita si e' rafforzata. Qualcosa e' effettivamente successo in quei giorni, si parlava persino di possibili incontri a Gerusalemme (!)... ma su cio' posso solo speculare.
    Evidentemente bisognava continuare... altrimenti che Great Reset sarebbe?

    Su Dugin hai probabilmente ragione, non ho mai approfondito il personaggio perche' ho i tuoi stessi dubbi. Forse, come dici, gioca all'equivoco.
    Greater China modello... Shanghai?

    A causa del clima e di vari ukaz ho promesso di non commentare piu' le questioni locali, non avrei del resto niente di essenziale da dire oltre a cio' che hai scritto tu parlando in generale: assistiamo agli eventi in differita. Interessanti le osservazioni che fai sulle tue esperienze riguardo gli uiguri, alla cultura tibetana e ai mongoli-cinesi.

    Condivido pienamente: e' umiliante parlare dell'attualita', ed allo stesso tempo 'chi tace acconsente'. Forse l'aspetto umiliante sta nel fatto che ogni volta si e' costretti a subire, o al limite reagire, passivamente. Serve, forse, piu' iniziativa - "portarsi non la dove ci si difende, ma la dove si attacca". E in realta' qualsiasi azione e' buona, se e' veramente nostra e quindi si situa fuori dall'Incantesimo.

    Un saluto

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Caro Nachtigall,
      Che piacere sentirti. Basta che passi ogni tanto per un saluto, tanto ormai ci capiamo al volo, cos’altro vogliamo aggiungere?
      In realta' mi piacerebbe dire molte cose in risposta a quanto dici, appena ho tempo articolo meglio.
      Un saluto,
      Ise

      Elimina
    2. Caro Nachtigall,

      volevo dirti che ero un po’ meravigliata del fatto che tu parlassi cosi’ “liberamente”, fai bene a fare quanto dici riguardo il commentare la situazione. In via generale abbiamo intuito cosa c’e’ dietro.

      Sulla Greater China… andrebbe eliminata la presenza Usa. Biden in Asia, alla domanda “Sarebbe favorevole ad un intervento militare in caso Taiwan fosse invasa?”, ha risposto: “Certo, abbiamo preso un impegno…”, continuano a mandare in onda questo spezzone. Pare lo stesso schema dell’Ucraina, ma saremmo giunti al Gog di Magog.
      Shanghai e’ gia’ tutta la Cina, e si ha la sensazione che cio’ li possa portare al bisogno del solito nemico esterno come detonatore delle gravi “contraddizioni interne” ormai irrisolvibili. Li’ siamo gia’ oltre il “ci vengono a stanare casa per casa”, cosa ormai normale (il tuo racconto-parte seconda sembra descrivere certe situazioni in atto li’, con la Z che campeggia “Zero Covid policy”! Presto leggero’ il seguito nel tuo diario…). Strano comunque che non si trovino resoconti sull'inferno che vi si vive, almeno per quanto ne so.
      Poi ci sarebbe la Belt and Road Initiative, progetto in sospeso, ma e’ una visione a lungo termine che non ha fretta: progetto espansionista altamente usuraio e colonizzante (gli investimenti sono di chi gestisce gli assetti mondiali). La via terrestre sembra funzionale a consolidare la connessione tra Russia ed Europa, la marittima a compattare la Greater China nel sudest asiatico. Vedremo…

      Dici: “E in realta' qualsiasi azione e' buona, se e' veramente nostra e quindi si situa fuori dall'Incantesimo.”
      Sto cercando anche io di agire in questa direzione, credo che non possiamo che fare cosi’ al momento.
      Un caro saluto,
      Ise

      Elimina
    3. Cara Ise,

      A proposito di Gog e Magog, ti segnalo, nel caso non lo conoscessi, Herbert W. Armstrong.
      Ha scritto moltissimo riguardo le profezie, per quanto concerne Russia e Cina in particolare c'e' questo pdf (1987): https://www.hwalibrary.com/cgi-bin/get/hwa.cgi?action=getbklet&InfoID=1621940611
      Ci sono diversi spunti interessanti. Naturalmente le profezie non si avverano da sole, come le guerre non avvengono in automatico: e' necessario chi produce le armi, chi le trasporta, chi va a combattere, chi spara ai disertori, chi manda i due euro al numero speciale, chi falsifica le notizie, chi le distribuisce etc. etc. - tutti dotati di libero arbitrio. Un po' come le pandemie: c'e' bisogno, insomma, di chi ci crede.
      Io vedo la profezia come un qualcosa che accadra' SE si raggiungono determinate condizioni, non qualcosa che accadra' in un tempo prestabilito, automaticamente.
      Il Terzo Tempio e' una fissazione della combricola sionista, Gesu' afferma che il Tempio NON e' qualcosa di materiale!
      "Ne' su questo monte, ne' in Gerusalemme adorerete... Ma in spirito e verita'"
      A giudicare dall'accanimento contro i cristiani, tendo a credere che abbia ragione Lui.

      Mi fa molto piacere che segui i racconti :) Penso che iniziero' a scrivere con piu' regolarita', e' - per me - l'attivita' piu' seria da svolgere.
      Resoconti dall'Inferno: non se ne trovano mai. Se dall'Inferno si potesse comunicare con l'esterno, che Inferno sarebbe?
      Sugli usurai: a giudicare dalla situazione che trovai non distante dal confine tra Russia e Mongolia, dalla parte russa, la morsa si sta stringendo rapidamente ma non senza resistenze.

      Un caro saluto a te

      Elimina
    4. Caro Nachtigall,
      non conoscevo Herbert W. Armstrong, lo leggero’ con piacere.
      C’era quel libro di Bella Dodd, “School of Darkeness”, che, se non ricordo male, sosteneva che l’inimicizia tra l’ URSS e la Cina a partire dagli anni ’60 era solo una farsa, per far credere che vi fossero divisioni nel blocco comunista, oltre ad affermare che il loro progetto era di infiltrare tutto e tutti. Anche fosse, non si tratta di un loro progetto, ma di chi tira le fila, loro sono solo Golem creati per lo scopo. Resta il fatto che per me il loro “antagonismo” e’ di facciata (beh sulla Cina ci metto la mano sul fuoco, la Russia non la conosco bene, sebbene abbia un passato familiare), dato che dietro vi e’ sempre un progetto di controllo globale ed antiumano, altrimenti neanche staremmo qui a parlarne.

      Sono d’accordo sulla profezia in generale. Ma ho un dubbio: oggi non abbiamo forse sia profezia che forzatura, quindi parodia, della profezia stessa? Altrimenti non si spiega il bisogno di condizionare e manipolare le menti, per raggiungere un minimo di risultati. Che poi e' l'incantesimo di cui parli... c'e' bisogno di questo per realizzare la profezia?! Allora si potrebbe pure chiamare progetto millenario.
      Il Terzo Tempio sara' anche causa della attuale accelerazione? Ci credo che e’ una ossessione (e si vede!), devono accogliere il loro messia, che aspettano da cosi’ tanto tempo, tutto deve essere pronto per il suo arrivo. I Cristiani, al contrario, hanno gia’ avuto il loro Messia, al massimo possono attendere un suo ritorno…
      Anche per questo credo che quel che costoro perseguono non e’ sola utopia, ma il fine ultimo della loro fede (milleranistica): solo una fede ti puo’ far perseverare in tal modo. E poi appare abbastanza chiara la cosa che e' venuta a mancare a noi, con l'arrivo di capitalisti o comunisti che fossero, la fede appunto, e la fiducia tra uomini, ossia qualsiasi impulso di spiritualita’ ed etica. Chi deridendo coloro che volevano mantenere una visione sacra della vita, chi vietandolo direttamente, alla fine la scelta e' stata solo tra materialismo individualista o collettivista … quale dei due risolveva meglio le preoccupazioni mondane dell'uomo, le uniche a cui doveva dedicarsi. E dunque... gioco facile per le emergenze, ossia le paure di perdere quanto ottenuto sul piano materiale, e quindi divenire "bestie" pur di proteggerlo.

      Se riesco faro’ io un poco la portavoce dell’Inferno 😊.
      Cari saluti,
      Ise

      Elimina
    5. Cara Ise,

      La Russia ha tante anime, se le abbia gia' vendute tutte al Diavolo non lo so, alcune certamente. Puo' essere che siano tutti d'accordo, puo' essere che siano d'accordo solo sulla direzione in generale ma non su come spartirsi la torta, puo' essere che ci siano disaccordi anche sulla visione del mondo. In un modo o nell'altro il risultato sara' la distruzione dell'Europa e forse quella fisica del Vaticano e cio' si incastra perfettamente sia con Davos che con la trama dell'Apocalisse.
      Beh, io la vedo cosi' almeno.

      Hai colto un punto fondamentale, secondo me, con il concetto di parodia della profezia.
      Ma parodia e' proprio la caratteristica peculiare dell'Anticristo! Per cui potrebbe farci anche questo scherzo, essere parodia nella parodia. Anziche' rappresentare un'unione superiore dei principi maschile e femminile nell'essere umano, sara' un travestito, i miracoli che fara', se non saranno illusioni, trucchi od ologrammi, li fara' con lo scopo di stupire ed essere ammirato, l'accumulare tesori in Cielo diventera' (e' gia' diventato) il 'non avrai niente e sarai felice', l'immortalita' un concetto del tutto fisico, etc. etc.
      Si puo' forzare una profezia? Io ti direi di no, ma chi lo sa? Il libro che ho citato in qualche commento precedente, Finis Gloriae Mundi, parla di queste fasi nei termini di un processo alchemico (cio' che l'Apocalisse sembra descrivere secondo certe interpretazioni) su scala mondiale che, se eseguito male, espone anche al rischio di esplosione del laboratorio (lo stesso Fulcanelli, nel 1999, nota una certa fretta negli 'stregoni')... Per cui, piu' che forzare, si tratterebbe di mettere in pratica delle istruzioni piu' o meno bene, piu' o meno nel tempo giusto, allo scopo di ottenere un certo risultato.
      Un tema affascinante ma anche pericoloso: il rischio e' proprio quello di rimanere 'affascinati', mentre forse mai come ora bisogna avere un atteggiamento attivo di fronte agli eventi.

      Riguardo al Terzo Tempio e alla fede incrollabile degli Ebrei: fraintendono e si rivelano in effetti devoti di Satana, quando pensano che il Tempio sia una costruzione materiale, ma va dato atto che si sono dimostrati i migliori. Il Cristianesimo, in Europa almeno, non ha piu' questa forza di pensiero e di volonta' perche' e' stato traviato dall'Illuminismo.
      Ben pochi credono davvero e non a parole che ci sia altro oltre a questa vita.
      Insomma, tutto secondo i Protocolli, lavarsi le mani etc.
      Eppure e' evidente che questo Universo e' stato costruito e non e' nato per caso, nell'ammoniaca o qualsiasi altra stronzata si dica ora; questo non ci sarebbe bisogno di dirsi cristiani per riconoscerlo...

      Grazie per i tuoi spunti di riflessione
      Un abbraccio

      Elimina
  16. Ciao Nachtigall,

    Grazie per la splendida risposta, sposo l’idea delle tante anime russe, vedremo quale prevarra’. Avevo letto degli estratti de Il Mistero delle Cattedrali di Fulcanelli in occasione dell’incendio a Notre-Dame, ma non conoscevo Finis Gloriae Mundi.
    Quando parlavo del ”loro messia”, mi riferivo proprio all’Anticristo, Satana o suo rappresentante, nei termini della nostra tradizione. Molto probabilmente si vuole fare beffe delle profezie. E si’, mi sa proprio che verra’/ e’ venuto nelle vesti di Benefattore, o filantropo, come ce lo descrisse anche Soloviev nel suo racconto.
    Ma il ruolo piu’ decisivo e’ il nostro. Trovo incredibile la velocita’ con cui anche in Occidente ormai l’uomo si consideri alla stregua di un “accidente”, un relitto di nessuna utilita’, anzi nocivo per il resto del creato, ed accetti il suicidio come una sorta di opera di bene, di liberazione dal male. Comunque, sembra proprio qualcosa che si ripete ciclicamente, un po’ come l’oroboro (palindromo), ad un certo punto coda e testa sono insieme, l’una termina dentro l’altra; Anticristo e Cristo ad un certo punto sono contemporanei. Poi credo che nulla sara’ pienamente visibile e comprensibile. Tuttavia, come disse qualcuno, l’uomo ha davvero bisogno di re-incontrare il suo archetipo per tornare ad essere se stesso, o almeno tornare ad avere una visione di se stesso che non sia solo antiumana. Altrimenti non sa piu’ chi imitare, e sceglie il modello sbagliato. Di certo, mai come ora ho visto uomini coi’ sviliti e svuotati di umanita’, essenza vitale, ecc.

    Concordo anche sul rischio del fascino. Ti diro’ che guardo con sempre piu’ distacco a questi “avvenimenti”, senza abbassare la guardia, ma piu’ concentrata e motivata a non buttare via il tempo. Sono appunto anche in una fase di cambiamenti vari.
    Comunque il “film” della guerra sta prendendo sempre piu’ piede anche qua. Il Giappone costruisce basi missilistiche nelle isole adiacenti a Taiwan, Taiwan dice che deve prendere lezioni dall’Ucraina riguardo la tattica e gli armamenti (ahah glieli mandera' l'Italia?), ha pure creato una squadra di esperti per studiare la strategia ucraina, manca solo che Z. venga a fare da consulente. La Cina, intanto, sta entrando nel dark side of the moon! Nel senso che nulla sapremo piu’ di cosa vi accade davvero (ok, ci sono i social, ma se scompare la realta’ che descrivono, sara’ vero tutto e tutto il suo contrario). Dall’ultimo contatto avuto: l’Inferno. Ma restera’ l’ultimo contatto per molto perche’ questa favolosa tecnologia li’ e’ gia’ il perfetto panopticon.
    Alla prossima!
    Ise

    RispondiElimina
  17. Ise,
    Grazie per le ulteriori riflessioni.
    Mi immagino gia' i titoli dei giornali in Occidente, in caso di attacco a Taiwan: la Cina ha scorte di missili per ancora 3 giorni, l'economia cinese prossima al default, ambienti vicini a Xi Jinping starebbero organizzando un colpo di Stato, Xi Jinping sempre piu' solo, Xi Jinping ha il covid, Xi Jinping ha il long-covid, Xi Jinping ha un cancro, Xi Jinping ha l'Alzheimer, Xi Jinping ha il Parkinson, Draghi: volete l'acqua potabile o la pace? (tutti in coro: la pace!!!), Taiwan resiste eroicamente, portavoce del Ministero della Difesa di Taiwan: conquisteremo Pechino!, Taiwan chiede urgentemente nuove armi, l'esercito cinese e' tecnologicamente arretrato, uccisi 172 generali di Xi - riporta Taiwan's Truth, il renmibi si scambiera' a 200 per un dollaro e cosi' via. Hasta la victoria.
    Spero di non aver rovinato la sorpresa.
    A presto











    RispondiElimina

Siate gentili ...