23 ottobre 2022

Il ragionier Giuda

Quentin Massys, Gli esattori

Roma, 21 ottobre 2022

La destra ha vinto! Infatti comincia a rendersi ridicola. Predato il bottino clientelare, spingerà sempre più per la propria dissoluzione sino a riconsegnare l’Italia alla gang progressista internazionale di cui, peraltro, fa parte da almeno vent’anni. Giorgia Meloni ha un compito difficile, una parete di sesto grado spalmata di vaselina: occupare le furerie con tutte le locuste disponibili e recare al fallimento il proprio governo in tempi ragionevoli. S’intenda: ragionevolmente lunghi per far digerire all’elettore-tifoso la nuova disillusione; e il nuovo tecnico che ci salverà.

Il lascito più pericoloso dell’ingannevole democrazia 5S è stato quello di far credere che la corruzione consiste nelle tangenti, nelle valigette zeppe di contanti, nelle buste rigonfie di pezzi da venti euro. Instillare nel popolicchio l’idea che il politico sia un rubagalline, insomma, così come l’imprenditore, mentre invece il ladrocinio avviene strutturalmente, sotto gli occhi di tutti, con atti ineccepibili o per mezzo di atti omissivi talmente difficili da dimostrare che le indagini, ammesso che partano, non possono che arenarsi nelle sabbie della prescrizione. Il popolicchio vive in una casetta di marzapane, al riparo della verità. E la verità è che il patriziato ormai fa blocco al di là del bene e del male. L’intero affare dei tamponi, a esempio, così come quello dei ricoveri COVID, è stato progettato a tavolino, durante cene ricche di leccornie e vinelli, presenti imprenditori sanitari, magistrati, altolocate sezioni della gendarmeria italiaca e, ovviamente, alcuni legislatori, a livello locale e nazionale. Queste locuste non si preoccupano certo delle indagini, delle inchieste o delle cimici di Report; gli unici loro timori sono gli avversari politico-mafiosi: solo quelli possono fargli le scarpe. Un ex presidente regionale, tanto per fare un altro esempio, si scavò la fossa con le proprie mani allorché, in qualità di giornalista, mise in luce alcune anomalie; le locuste se la legarono al dito, lo fecero addirittura eleggere per poi sfruttare i suoi vizi; risultato: scomparso dalla circolazione. Ma l’Italianuzzo crede ancora a Mario Chiesa o al democristiano romano con i venti milioni di lire del barista Pancino nelle mutande.

01 ottobre 2022

2 + 2 = 5

 

Roma, 1 ottobre 2022

Ho provato, con tutto il cuore, a parlare con una sedia, ma quella - niente - non mi risponde.
Non va meglio con cani e gatti.
Nei pesci d’acquario, con quegli occhi eternamente spalancati, il ritmico boccheggiare, rinvengo tratti psicologici prossimi a quelli dell’Italiano Medio. E però non va bene; ché il pesce dà l’aria (scusate il motteggio), se lo fissi almeno un quarto d’ora, d’un baluginio di comprensione: assente, invece, nell’abitante d’Ausonia.
Con l’Italiano Medio, non più tanto medio poiché vasta e implacabile maggioranza, l’incomunicabilità è totale.
L’Italiano Medio, il Cretino 2.0, ha vinto, risucchiando nella propria sacca i cretini tradizionali e gli ex-intelligenti in una sconfinata prateria alogica e nichilista dove l’alto e il basso si equivalgono.
Per questo mi ritrovo a disperatamente interrogare caffettiere, lavatrici, barboncini e soriani e canarini: alla ricerca d’una luce di umanità ed empatia. Niente da fare, si sono rincoglioniti pure quelli: d’altra parte anche elettrodomestici e animali da compagnia, al pari del Cretino 2.0 (ora maggioritario: 90% della popolazione, almeno) sono mansuefatti. Gli dai lo zuccherino e la crocchetta o la carota e quelli ruminano. Credendosi degli strateghi, dei furbi di tre cotte. Che spettacolo. Mai avrei creduto di attraversare un cambio epocale in cui 2+2=5 e la normalità è un mostro da rifuggire.

Una volta chiesero a Bertrand Russell: “Se 2+2=5, allora dimostri che Lei è il Papa”. Russell accettò: “Se 2+2=5 allora 4=5. Da entrambi i numeri sottraiamo 3 e avremo 1=2. Io e il Papa siamo 2, ma se, come premesso, 1=2 ne consegue che io e il Papa siamo la stessa persona”. Ineccepibile, no? Ciò condensa, in una goliardata, la logica degli avvenimenti europei e mondiali. Ex falso sequitur quodlibet. Da una premessa falsa (2+2=5) consegue qualunque cosa passi per la testa. E chi ha formulato questa premessa falsa? E, soprattutto, qual è tale falsa premessa? La felicità che consegue a una libertà infinita. Una menzogna luciferina. Ci siamo liberati di tutto per lo zuccherino della felicità. Un classico scambio diabolico, da leggenda cristiana, come se ne leggevano a bizzeffe sui libri di lettura degli anni Cinquanta e Sessanta. Ci tengono prigioniere! Liberiamoci! Distruggiamo tutto! Bruciamo tutto! Le streghe son tornate! Diritti! Diritti! Verso la felicità! Ma la falsa premessa e la falsa promessa luciferine hanno solo generato delle isteriche; e delle stupide di massa. Una stupida come la Boldrini è difficile rinvenirla in ogni epoca. Ma questo è solo un esempio, non vorrei passare per misogino.