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08 gennaio 2020

È presente un problema che impedisce l’avvio dello strumento di risoluzione dei problemi


Roma, 8 gennaio 2020

ERRORE. Risoluzione dei problemi. È presente un problema che impedisce l’avvio dello strumento di risoluzione dei problemi”: occorre divenire dei sommelier dell’idiozia per assaporare a pieno il retrogusto di tale notifica del PC.
Si tratta di uno dei numerosi contrattempi che ostacolano il buon vivere di ogni professionista (stavo per dire: d’ogni essere umano) postmoderno.
La sua disperazione d'uomo consiste in un calcolo assai prosaico: rispetto al 1923 o al 1672 o al 132 a.C. la giornata ammonta sempre a ore 24 (ventiquattro, pari a minuti 1440 -  millequattrocentoquaranta - e a secondi 86400 - ottantaseimilaquattrocento -). Il tempo riservato a gesti o lavori utili, però, si è drasticamente ridimensionato. Oggi si dedicano alle attività più proficue un paio d’ore al giorno, sì e no.
Le ore e i minuti perduti a favore di una sempre più pervasiva imbottitura fàtica (il cui unico scopo è di mantenere in vita un simulacro di comunicazione umana: i messaggini, le mail, i salutini whatsapp) o di ovatta digitale (password, connessioni perdute e riguadagnate, portali istituzionali e privati) salgono a percentuali spaventevoli: sino a cannibalizzare l’ex orario di lavoro o il tempo da dedicare alla libertà dal lavoro.
Per tale motivo nessuno ha più un minuto da dedicare al prossimo: l’ha già sprecato tutto. Si tenta di profanare, quindi, la notte; invece di riservarla al riposo, queste ore vanno usate per fare ciò che non si è fatto di giorno, confidando che l’ossessività diurna plachi le sue ganasce almeno durante le tenebre antimeridiane.