20 settembre 2021

Fianco, coscia o petto?


Unreal City, 19 settembre 2021

A cosa è servito il duro lockdown del 2020?
A spezzare una tradizione, una volontà.
Per quanto possa sembrare incredibile, esso ha da subito mutato le abitudini degli Italiani. Una tabula rasa psicologica su cui hanno attecchito i semi del Nuovo Mondo. Non è un caso che le conquiste PolCor abbiano accelerato a velocità einsteniane: DDL Zan, droghe leggere, ultrafemminismo, climate change, moneta virtuale. In due anni le resistenze sono state fiaccate del tutto; e, infatti, tutto si accetta, con l’occhio attonito e boccheggiante del pescame nella rete. Gli araldi delle libertà son divenuti, con fare solo apparentemente contradditorio, i propagandisti di un’ansia di sottomissione dilagante. Perché anche loro, almeno quelli in buona fede, come la maggior parte di voi, sono sfiniti. Sfiniti da quei mesi di reset, davvero eccezionali, in cui i tarlati legni dell’antico mobilio si son polverizzati in una nube tossica di rassegnazione. Alcuni conoscenti hanno smesso del tutto hobby e occupazioni che gli donavano serenità; o, perlomeno, quella blanda serenità che sprigiona la consuetudine senza pensieri. Li ritrovi cupi, asettici, scontrosi; persino andare con la mente alle minime cure del giorno dopo li atterrisce … vegetano, per dirla tutta, come piante grasse nel vaso del salotto. Sbuffi, lamenti; o, al contrario, rassicurazioni non richieste. La depressione gli ha allagato il cuore. Si preparano, tutti, a una vita dimidiata, meschina, insulsa; e il presentimento del futuro ne mina ancor più atti e gesti.

La frenesia dei vaccinati nasce da un interno rodimento. La parte sana, quella inconscia, urla che presto saranno chiamati a restituire il prezzo delle loro illusioni. La libbra di carne di Shylock. Con lubrica e dolosa cortesia, al solito, li faranno galantemente scegliere: tagliamo, sì (siam costretti!), e però a vostra totale discrezione: fianco, coscia o petto? 

Il lockdown, utilizzato come cura Ludovico Van sulla popolazione italiana, è riuscito ad annientare la maggior parte delle professioni. Non mi riferisco a bar, alberghi e settore turistico, ma alla giustizia, all’economia, alla ricerca. Come se nell’aria alcune tendenze autodistruttive fossero già disperse e non attendessero altro che la miccia corta della repressione per inverarsi nella loro pienezza. I tribunali sono aperti, ma, in realtà, chiusi; così le scuole; del pari i principali uffici amministrativi; le università si derubricano a luoghi di cauto assembramento, giusto per sbrigare l’esamificio in corso. Ognuno attende la ripresa della normalità, ma questa mai più avremo poiché il lockdown è stato pensato quale evento per sostituire il mondo in disfacimento, quello che ci illuse con le magnifiche e progressive sorti.

Perché l’Italia, perché l’Italia?

09 settembre 2021

Il sacrificio

Unreal City, 9 settembre 2021

Il lettore abbia la pazienza di leggere tale scarno e agghiacciante resumé:

"Venerdì 10 settembre, alle ore 10.30, una marionetta alta 3,5 metri arriverà in piazza San Pietro, vicino al monumento Angels Unawares, la scultura dei migranti, inaugurata due anni fa. La marionetta, Amal, rappresenta una bambina rifugiata che, partita il 27 luglio da Gaziantep, al confine turco-siriano, gira l'Europa in cerca della sua mamma fino ad arrivare a Manchester, nel Regno Unito … La diocesi di Roma, supportata dalla Sezione Migranti e Rifugiati del Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale, ha accolto l'invito degli organizzatori del Festival The Walk - progetto ideato per sensibilizzare circa la realtà dei rifugiati, in particolare dei minori - a preparare la tappa romana di Amal. Ad accogliere la marionetta in piazza San Pietro ci saranno il cardinale Michale Czerny, sotto-segretario del dicastero vaticano, e il vescovo ausiliare di Roma, Monsignor Benoni Ambarus, delegato per la Carità, per i Migranti e per la pastorale dei Rom e dei Sinti, che le daranno il benvenuto, ognuno con un breve saluto".

Il 10.09.2021 o, a scelta, il 10.09.21, la bambola voodoo nella foto sosterà nel luogo della Cristianità e dell’Occidente tutto.
Dopo un itinerario al contrario.
Non sarà, infatti, un Europeo a muovere verso l’Oriente, ma l’Oriente a muovere verso l’Occidente, sino al cuore dell’Inghilterra, architrave del Nuovo Mondo Futuro. Siria e Occidente sono puri nomi: a rilevare qui è solo l’essenza della profanazione cioè il viaggio al contrario.
La burattina, fra le cui costole è imprigionato un essere umano, richiama irresistibilmente alla memoria dei cinefili la scena finale di The wicker man, capolavoro folk-horror del 1973.
Ecco la trama, desunta da Wikipedia:

Il sergente Neil Howie riceve una lettera anonima che richiede la sua presenza a Summerisle, una remota isola appartenente al gruppo delle isole Ebridi, famosa per la sua frutta abbondante. La lettera denuncia la scomparsa di una bambina di nome Rowan Morrison, ormai introvabile da mesi.
Howie, un devoto cristiano episcopale celibe, si reca sull'isola i cui abitanti venerano le antiche divinità celtiche dei loro antenati, pratica che offende la sensibilità religiosa del sergente: le coppie hanno rapporti sessuali all'aperto, ai bambini viene insegnato il simbolismo fallico dell'Albero di maggio e per curarsi il mal di gola gli abitanti mangiano le rane …
Alloggiando in un'osteria dove incontra Willow, la figlia del barista, Howie nota una serie di fotografie che celebrano i festival annuali del raccolto. Ogni fotografia mostra una bambina circondata dai frutti del raccolto. Howie nota che non c'è la foto dell'anno precedente …
Successivamente Howie scopre il negativo della foto mancante, che mostra Rowan circondata da uno scarso raccolto. Cosciente del fatto che le società pagane antiche rispondevano a tali eventi con sacrifici umani, Howie deduce che Rowan è ancora viva e che sarà sacrificata durante il periodo di calendimaggio con l'idea di assicurare un buon raccolto … Howie scopre Rowan legata a un palo, la libera e, dopo una breve fuga, emergono insieme da una caverna, dove vedono [il capovillaggio] Summerisle e gli altri isolani che li aspettano. Mentre Rowan abbraccia ignara il Lord, gli isolani circondano Howie minacciosamente.
Lord Summerisle spiega allora ad Howie che era stato deliberatamente invitato sull'isola con la falsa storia della bambina scomparsa, e conferma che il raccolto dell'anno scorso era stato disastroso. In un tale evento, la loro religione richiede un sacrificio umano a Nuada, il dio del sole. Howie è considerato un sacrificio ideale, perché è ancora vergine, è venuto sull'isola di libera volontà e possiede ‘il potere di un re, rappresentando la legge’ …
In cima alla collina, Howie viene imprigionato in un enorme statua di vimini riempita d'animali. La statua viene incendiata, e gli isolani cominciano a cantare Sumer is icumen in. Howie inutilmente grida tra le fiamme che fu Dio a devastare i raccolti, per punire il loro paganesimo. Ormai morente, recita il Salmo 23, prima di esalare l'ultimo respiro, invocando Gesù. Il film si conclude con la testa della statua di vimini che crolla nelle fiamme, rivelando il sole che tramonta in lontananza
”.

Da tali lumeggiamenti deduco, da vero sbarazzino, che il 10 settembre verrà sacrificata, simbolicamente, nel luogo stesso del suo nascere, in piazza San Pietro, la Cristianità (Pietro, infatti, fu qui martirizzato e sepolto: che ciò corrisponda alla verità storica è, ai nostri fini di indagatori, del tutto secondario).
Jorge Bergoglio, insomma, quale ultimo rappresentante di una dinastia quadrimillenaria da annientare, poiché intrisa di troppe suggestioni, dal Classicismo alla Cristianità, brucerà, altrettanto simbolicamente, nella carcassa della Bambola del Grano (per tale motivo, egli, come oggetto della cerimonia di dissacrazione, non sarà presente). Il suo sacrificio, di re cristiano, paludato di bianco, segnale di virginea purezza, avverrà di propria volontà: egli, Bergoglio, infatti, vuole questo. Tale ultimo elemento, la volontà, come spiegammo a sazietà in altri luoghi, è fondamentale; nelle vampirizzazioni di Bram Stoker, a esempio, solo il “no” assicura la salvezza. Bergoglio dirà sì.

L’ultima inquadratura del film mostra il sole che tramonta in lontananza. Si giustifica, così, l’etimologia della parola Italia proposta dal filologo eretico Giovanni Semerano: Italia, da accadico "Atalu", "terra dell’oscurità". Il tramonto dell’Antico Ordine, sancito da tale olocausto, occulto poiché sotto gli occhi di tutti, prepara l’avvento del Novus Ordo, il sol dell’avvenire nichilista.
Il termine Amal significa, coerentemente, aspettativa, desiderio, speranza
Speranze che non sono più le nostre.

Vergo queste pericolanti illazioni alle ore 22.18, dopo una giornata in cui l'abominio si è rivelato costantemente nella mediocrità dei fatterelli quotidiani. La solitudine, di perfezione cristallina, è ora coerentemente metafisica. Nulla più mi lega a questo tempo.