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16 dicembre 2018

Einstein on the beach


Roma, 16 dicembre 2018

Ho recentemente riletto, per merito di Massimo Fini, che l’ha riproposta, la famigerata “Lettera su Dio” di Albert Einstein.
Non intendo certo parlare della multiforme grandezza di Einstein come fisico né inoltrarmi nell’attento soppesamento delle benemerenze (gli apporti della moglie e dei predecessori) bensì esaminare un limitatissimo campo della sua azione di pensiero.
Come “politico” e “uomo dell’ordine civile”, a esempio, Einstein è, concettualmente, un mio nemico.
Egli, infatti, è un pacifista; un pacifista che vuole assicurare la pace tramite un governo mondiale:
L'unica speranza di protezione sta nell'assicurare la pace mediante organi sovranazionali … Occorre creare un governo mondiale che sia in grado di risolvere i contrasti fra le nazioni con decisioni vincolanti: un governo fondato su una costituzione non ambigua che sia approvata da tutti gli Stati e che conferisca solo ad esso la disponibilità di armi d'offesa. Si è davvero amanti della pace solo se si è disposti a cedere la propria forza militare alle autorità internazionali e a rinunciare ad ogni tentativo o addirittura ai mezzi per far valere i propri interessi con la forza”.

07 maggio 2018

Totalitarismo casual


Palestrina, 6 maggio 2018

Utopia maior. Il potere ha un'utopia, noi no. Noi continuiamo a trastullarci con le apparenti formazioni in campo, sperando in un risultato a nostro vantaggio. Le squadre, però, hanno lo stesso presidente. L'Impero ha una sola mira: sé stesso. L'inverarsi storico, definitivo, irreversibile di sé stesso, senza null'altro al di fuori di sé stesso. L'annientamento della storia e del passato serve a questo, solo a questo. I resistenti in campo sono pochi; forse, di fatto, residua la sola Mesopotamia. Non l'Islam, che ha già ceduto al nemico larghe porzioni di civiltà e si appresta a uno sbalorditivo e ormai prossimo sventolio di bandiera bianca. Sull'Impero non tramonta mai il sole, infatti. Un sole diverso. Turistico, eterno. Aveva ragione Nietzsche sull'ultimo uomo, apparso a mezzogiorno, "quand'ombra non rendono gli alberi". Tale ominicchio, questa scimmietta che si gratta la capoccia stupefatta dagli accadimenti, resterà, purtroppo, una scimmia. Se la vecchia Testa Matta fosse viva ... vedrebbe che il superuomo è davvero un super-uomo, ma al contrario. Una regressione o devoluzione che lo recherà, con lo sguardo assente e un sorriso beota, dominato, sbandato e miserabile, alle pozze primordiali dell'essere. Tutto quello che Nietzsche amava è in rovina. Trionfa proprio il basso, lo squallido, l'ameboide ...

12 febbraio 2018

Guerra e pace


Roma, 12 febbraio 2018

Fassbinder. Il Capitalista e il Poliziotto, maschere brechtiane, si scambiano facezie. Il Poliziotto: “Un po' di tempo fa ho sognato ... ho sognato che i capitalisti avevano inventato il terrorismo per costringere lo Stato a difendere i loro interessi ... é buffo, no?” E tutti e due se la ridono di cuore. Una scena da La terza generazione (Die dritte Generation), di Rainer Werner Fassbinder. Il vecchio Fassbinder aveva alti e bassi, ma qui scala inconsuete cime sarcastiche, innevate dalla verità.

Terrorismo. Il terrorismo neanche esiste. Quanti sono morti di "terrorismo" in Occidente? In realtà, a ben osservare, è la violenza nel suo insieme a decrescere costantemente. Consultiamo la Cronaca di Roma in un quotidiano dell’immediato dopoguerra: suicidi terribili, morti bianche, omicidi dell'ignoranza e della fame, coltellate date per amore, vendette incrociate, avvelenamenti, bruti. Oggi? Dilavate ogni evento dalla grancassa (venti telegiornali su ogni canale, speciali, servizi esclusivi, congreghe di matres lacrimarum) e vi resterà in mano ben poco.
Se proprio vogliamo dare scandalo diciamo: la violenza esplode per la mancanza di violenza. In Occidente.
Questa non è una società basata sulla violenza fisica, ormai in via di sparizione, bensì sull'indottrinamento psicologico, sulla suasione coatta, questi sì violentissimi, coercitivi, perentori.
La nostra vita scorre anonima, eguale a quella di ognuno, intercambiabile, senza sofferenze visibili. Solo la malattia ci insidia. A questo abbiamo rimediato raccattando dal cesto delle regalie un edonismo a bassa tensione. Funziona.