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11 febbraio 2019

Fatemi una faccia da guerra


Roma, 11 febbraio 2019

Noi vogliamo glorificare la guerra – sola igiene del mondo – il militarismo, il patriottismo, il gesto distruttore dei libertarî, le belle idee per cui si muore e il disprezzo della donna”.
Così recita il nono comandamento del Manifesto dei Futuristi.
Prendere Filippo Tommaso Marinetti per imbecille è facile. Liberarsi dall’eco profonda delle sue rodomontate, se si possiede un animo equanime e impavido di fronte alla rivelazione della verità, molto più difficile.
Cerchiamo di comprendere.
Siamo stati educati, io e la generazione dei Settanta, nonché quelle a me seguenti, al rifiuto preciso e costante della guerra. La Costituzione Italiana, peraltro, descrive  chiaramente il ricorso alla guerra come sopraffazione. La Costituzione del 1946 anela la pace; e le costituzioni di tutti gli ammirevoli enti che ci han fatto studiare a scuola (Europa, ONU, UNESCO, UNICEF, FAO) contengono inviti solerti alla pace e al ripudio della guerra. Siamo uomini di pace, insomma. Programmati per la pace. L’arte è programmata per la pace tanto che l’antimilitarismo è divenuto cibo per ogni tizio che voglia impressionare una pellicola, lordare una tela, imbrattare un pezzo di carta.

10 marzo 2018

Fascismo eterno, Democrazia eterna


Roma, 10 marzo 2018

Il fascismo eterno è un breve saggio di Umberto Eco. Come avverte la presentazione (in Cinque saggi morali), esso fu originariamente un discorso pronunciato in versione inglese a un simposio organizzato dai dipartimenti d'italiano e francese della Columbia University, il 25 aprile 1995, per celebrare la liberazione dell'Europa ... poi apparso come Eternal Fascism su The New York Review of Books (22 giugno 1995) … ed è [poi] stato tradotto su La Rivista dei Libri di luglio-agosto 1995 come Totalitarismo fuzzy e Ur-Fascismo”.
Tale breve incursione di Eco nella delicata tessitura dell’universo morale si divide, approssimativamente, in due parti. La prima consta dei suoi ricordi d’infanzia. La seconda è quella prettamente più filosofica. La prima è interessante per il giudizio psicologico su Umberto Eco; la seconda importante per comprendere il fenomeno PolCor UDW.
Riporterò alcuni passi del saggio (in corsivo) apponendo dei commenti [fra parentesi quadre].