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12 dicembre 2016

Ahi serva Italia, prigioniera della falsa coscienza e della paura


Pubblicato su Pauperclass il 27 agosto 2016

Non c'è nulla da fare.
Non si muove foglia.
L'Italia è ferma, irrigidita, bloccata.
In egual modo raggelata da una falsa coscienza; e dalla paura.
Sì, l'Italia non si ribellerà: morirà, molto semplicemente. Pian piano, rassegnata, e ferma, inchiodata alla visione masochista della propria disfatta da una coscienza non sua - abilmente instillata nei decenni - e dal terrore, un terrore abietto, il terrore di infrangere i comandamenti di questa coscienza posticcia.
Il cuore antico dell'Italia, i suoi usi, le tradizioni, la psicologia di un popolo, tutto ciò che, in ultima analisi, è contrassegnato come cultura giace negli strati profondi dell'animo del paese, dimenticato; ogni tanto emana bagliori, sussurri inquieti, echi quasi inaudibili. È la nostra coscienza, quella vera, ciò che noi siamo stati, quello che ci ha fatto sopravvivere come entità attraverso i millenni. È una voce che vorrebbe stimolarci all'azione, alla verità (non c'è azione senza verità), che vorrebbe salvarci, perché in quella voce ci sono le esistenze di chi ci ha preceduto, e in qualche modo amato ... ma noi siamo sordi, la rifiutiamo ... oppure la tradiamo ... perché abbiamo paura.
E chi tacita questi richiami dal profondo che potrebbero farci scampare un destino da reietti?
La falsa coscienza.