Il Fu Rabal
1.
Il Principe Filippo,
Duca di Edimburgo, qualche tempo fa, prima dell’incidente d’auto che ha
complicato un poco il suo lento tramonto regale, espresse un desiderio:
“If I were reincarnated I would wish to be returned to earth as a killer
virus to lower human population levels”. Essendo lui il marito di quel
gran pezzo di Regina che è Elisabetta II, il suo desiderio, che non è di
un’altra categoria rispetto ai nostri, i quali valgono solo se espressi
nel fuggente attimo del baluginio di una meteora e che possono
riguardare solo piccole questioni personali, non certo i destini del
mondo, ha avuto immediato ascolto nelle alte sfere celesti; Cherubini e
Serafini, il Grande Architetto e il buon Lucifero si sono prontamente
riuniti in conclave per decidere sul da farsi. “Immediato” ha un
significato diverso Lassù, un loro conclave può durare diversi secoli
del nostro tempo, tuttavia la questione, considerando il secolare e
fedele servizio della casa Reale Inglese alla causa “divina”, è stata
trattata con la massima urgenza, sua Maestà Lucifero stesso, tramite un
decreto esecutivo che ha trapassato la burocrazia interstellare, ha
accordato il nulla osta divino al desiderio principesco.
Fatto sta che il nostro buon Principe, che desiderava una reincarnazione, non era ancora morto al momento dell’editto. Che fare? Il buon signore della Luce ci pensa su, ma quello che è fatto è fatto e non si può disfare, qui è in gioco il prestigio del nuovo regno, che dopo tanti millenni d’attesa si è appena insediato … Il virus s’ha da fare, ora! Del resto, Filippo se lo è ben meritato, 90 anni di fedeltà assoluta contano assai … perché non conferirgli un ulteriore privilegio: reincarnarsi da vivo, la sua mente e la sua anima ancora ad abitare il corpo (seppur decrepito), e il suo spirito nel virus regale, ad aggiustare i torti e i malfatti della precedente gestione. Che il mondo sappia che il nuovo Signore è magnanimo e di larghe vedute e sa ricompensare a dovere i sui servitori, non risicato e severo come il predecessore.
Fatto sta che il nostro buon Principe, che desiderava una reincarnazione, non era ancora morto al momento dell’editto. Che fare? Il buon signore della Luce ci pensa su, ma quello che è fatto è fatto e non si può disfare, qui è in gioco il prestigio del nuovo regno, che dopo tanti millenni d’attesa si è appena insediato … Il virus s’ha da fare, ora! Del resto, Filippo se lo è ben meritato, 90 anni di fedeltà assoluta contano assai … perché non conferirgli un ulteriore privilegio: reincarnarsi da vivo, la sua mente e la sua anima ancora ad abitare il corpo (seppur decrepito), e il suo spirito nel virus regale, ad aggiustare i torti e i malfatti della precedente gestione. Che il mondo sappia che il nuovo Signore è magnanimo e di larghe vedute e sa ricompensare a dovere i sui servitori, non risicato e severo come il predecessore.