01 ottobre 2022

2 + 2 = 5

 

Roma, 1 ottobre 2022

Ho provato, con tutto il cuore, a parlare con una sedia, ma quella - niente - non mi risponde.
Non va meglio con cani e gatti.
Nei pesci d’acquario, con quegli occhi eternamente spalancati, il ritmico boccheggiare, rinvengo tratti psicologici prossimi a quelli dell’Italiano Medio. E però non va bene; ché il pesce dà l’aria (scusate il motteggio), se lo fissi almeno un quarto d’ora, d’un baluginio di comprensione: assente, invece, nell’abitante d’Ausonia.
Con l’Italiano Medio, non più tanto medio poiché vasta e implacabile maggioranza, l’incomunicabilità è totale.
L’Italiano Medio, il Cretino 2.0, ha vinto, risucchiando nella propria sacca i cretini tradizionali e gli ex-intelligenti in una sconfinata prateria alogica e nichilista dove l’alto e il basso si equivalgono.
Per questo mi ritrovo a disperatamente interrogare caffettiere, lavatrici, barboncini e soriani e canarini: alla ricerca d’una luce di umanità ed empatia. Niente da fare, si sono rincoglioniti pure quelli: d’altra parte anche elettrodomestici e animali da compagnia, al pari del Cretino 2.0 (ora maggioritario: 90% della popolazione, almeno) sono mansuefatti. Gli dai lo zuccherino e la crocchetta o la carota e quelli ruminano. Credendosi degli strateghi, dei furbi di tre cotte. Che spettacolo. Mai avrei creduto di attraversare un cambio epocale in cui 2+2=5 e la normalità è un mostro da rifuggire.

Una volta chiesero a Bertrand Russell: “Se 2+2=5, allora dimostri che Lei è il Papa”. Russell accettò: “Se 2+2=5 allora 4=5. Da entrambi i numeri sottraiamo 3 e avremo 1=2. Io e il Papa siamo 2, ma se, come premesso, 1=2 ne consegue che io e il Papa siamo la stessa persona”. Ineccepibile, no? Ciò condensa, in una goliardata, la logica degli avvenimenti europei e mondiali. Ex falso sequitur quodlibet. Da una premessa falsa (2+2=5) consegue qualunque cosa passi per la testa. E chi ha formulato questa premessa falsa? E, soprattutto, qual è tale falsa premessa? La felicità che consegue a una libertà infinita. Una menzogna luciferina. Ci siamo liberati di tutto per lo zuccherino della felicità. Un classico scambio diabolico, da leggenda cristiana, come se ne leggevano a bizzeffe sui libri di lettura degli anni Cinquanta e Sessanta. Ci tengono prigioniere! Liberiamoci! Distruggiamo tutto! Bruciamo tutto! Le streghe son tornate! Diritti! Diritti! Verso la felicità! Ma la falsa premessa e la falsa promessa luciferine hanno solo generato delle isteriche; e delle stupide di massa. Una stupida come la Boldrini è difficile rinvenirla in ogni epoca. Ma questo è solo un esempio, non vorrei passare per misogino.

Il Benefattore, Mario Draghi, ha socialmente rinverdito la simpatica figura dell’umarell, il pensionato che, mani dietro la schiena, ama seguire i lavori in corso, spesso in gruppo con altri complici con cui scambia consigli e massimalismi politici. Proprio ieri osservavo una coppia di pensionati, marito e moglie; ingobbiti; lui con le braccia intrecciate, nella posa proverbiale, lei, occhialuta, con le mani stancamente appoggiate al manico del carrello semivuoto. Scrutavano il banco dei formaggi, sorta di inaccessibile Bengodi della Nuova Età Digitale. Caciotte, ricottine e provoloni riposavano nelle frescure del settore di competenza: nitidi, ordinati, ostili. 5,45 euri, 4,90 euri, addirittura 6 euri per un tocco di gruviera. Separare i destini dei produttori (gli Italiani) da quelli dei consumatori (gli stessi Italiani): in ciò risiede, in sintesi, l’ideologia della globalizzazione. Che si basava, evidentemente, su una falsa premessa; e una conseguente falsa promessa. 2+2=5. E quante volte siamo stati umiliati, derisi, offesi poiché si faceva notare questa menzogna? Quante università sobillate, quanti accademici, economisti, politicanti, fiancheggiatori istigati a dichiarare il falso, sempre e comunque, negli olovisori d’ogni ordine e grado? Vi ricordate? La globalizzazione … così come l’Europa … la libertà … la felicità … quante menzogne, che bolgia di stupidità … quanta arroganza si è dovuta sopportare … soprattutto da parte delle stesse vittime! I carnefici più spietati! Volete ledere i nostri diritti! Oscurantisti! Volete tornare indietro! Solo aprendoci … solo diluendo … solo rinunciando a noi …

La guerra russo-ucraina è la continuazione del COVID con altri mezzi. Mi accorgo che molti arpeggiatori alla Dugin si stanno facendo perplessi. Et pour cause …

Cosa aspettano i padroni del mondo? The Second Coming, ovviamente: l’Anticristo. Cosa sono in fondo Cristo, Lucifero, Apollo e Dioniso, l’anima e la carne se non i simboli disperati della nostra dannazione eterna d’uomini? Se io dico Cristo dico salvezza, ma non necessariamente mi riferisco all’Ebreo di 2000 anni fa. Cristo e Lucifero sono la concrezione storica di un’opposizione metafisica fra un’umanità viva e accorta e una lanciata verso la dissoluzione e l’estinzione. Due opposte pulsioni: la prima difficile da conquistare e mantenere, una fede, una lotta, una resistenza; la seconda più facile, e perciò demoniaca, che vuole tutto: ed essere il recipiente di tutto per godere del piacere supremo: l’autoannientamento. Già circolano sui videogiochi, nei telefilm, in qualche accorto filmino, le sagome del Nascituro: un neonato con le corna e la coda forcuta, il Bimbo delle Stelle del pedofilo Arthur Clarke, la Creatura nella Culla Nera di Polanski … The Second Coming: non chiedetevi se è falso o meno, poiché è proprio la menzogna a fondare i nostri tempi.

In cosa mi riconosco? Perché mi dichiaro Italiano, occidentale e desossiribonucleicamente superiore? Poiché m’incarno in una contraddizione. Questa: la certezza della morte che spinge all’azione. Per questo Nietzsche amava i Greci: la saggezza silenica sulla finitezza umana conviveva incredibilmente con una vitalità straordinaria. Questi uomini camminavano sul ghiaccio sottile dell’esistenza eppure non rinunciavano all’amore, a fondare città, a creare bellezza, spesso inavvertitamente. Tale contraddizione sublime che, in trasparenza, può scorgersi in ogni epoca artistica, è, di fatto, l’Occidente, ovvero l’Europa. Per questo motivo l’Europa deve morire. Per tale causa, ben chiara nelle mente del Distruttore, soprattutto l’Italia, cuore dell’Europa e, quindi, del mondo, deve perire irreversibilmente. Una volta spenta questa luce, le tenebre dilagheranno. Negri, gialli, andini, esquimesi e patagonici non salveranno nessuno; non possiedono i mezzi metafisici per contrastare l’Avversario. Solo noi conserviamo la forza del katéchon.

All’angolo di una strada di periferia scorgo due tizi ai lati d’un cartello pubblicitario. Offrono corsi biblici. Pioviggina, ma quelli non demordono. Dopo un’oretta son sempre lì, tetragoni. Non fanno manco proselitismo. Non parlano o fermano nessuno. Sono lì. Stanno. Non li smuoverebbe una scarica di fucileria. Al pomeriggio ripasso: vi sono altri due, un cicciottello e una bionda lungagnona. La policy è immutata: non si muovono, non fiatano: testimoniano. Se avessi dieci divisioni di uomini siffatti i nostri problemi qui sarebbero finiti da tempo.

Apocalypse now è un film pacifista! Ragazzi, quante ne ho dovute sopportare!

Quando regnava Berlusconi, mille secoli fa, un funzionario apolide disse che l’Europa guidata dall’Italia sembrava l’autobus dei Fratelli Marx. Cosa è ora, invece? Forse rassomiglia all’aereo più pazzo del mondo, pupazzo gonfiabile alla cloche e Ursula Von der Leyen nei panni dell’hostess fellatrice.

Col Miccus Italianensis occorre abbassare il livello, sempre e comunque, altrimenti non capisce o si adombra o ti accusa d’esser pieno di boria; o, addirittura, si spaventa.
Dopo le elezioni, poi, sicuro della maggioranza, è gonfio di speranza e a stuzzicarlo si rischia il rilascio improvviso delle sue certezze gassose: a spetezzare tutto il rosa che si aspetta al sorgere del sol dell’avvenire.
No, meglio non parlare con l’Italiano dopo le elezioni.
Quello deluso, all’opposto lato del ponte, è ancor peggio: ora vede nero. Prima, invece, era lui a trovare il rosa dappertutto, persino nei letamai o nelle fogne più incrostate di Calcutta. Ma ha perso. E ora tifa contro. Si è tolto le lenti color confetto e ha inforcato quelle da iettatore.
La prossima scadenza elettorale avverrà il contrario: quello che scorreggia ottimista ritornerà cupo, quello or nero seppia reinforcherà l’occhialetto tutta gioia.
E allora?
Allora parlo con le sedie. Educate, posate; vantano una benemerita compunzione.

Il tifo. Tifare. A questa è ridotta la democrazia. Il congiunto è giù di corda. Perché? Perché Salvini ha perso. E Bagnai pure, di rimando.
Abbattuto, malinconico.
Teme il futuro, la guerra mondiale, la scomparsa dell’Italia, la morte dei primogeniti?
Macché, è triste perché la squadra ha perso. Milan - Napoli 1-2. Milanesi in lutto, napoletani in festa.
Tutto qua.
Le analisi del dopo voto importano meno.
Ciò che importa - la natura della malinconia, intendo - è che la squadra ha perso.
Il tifo innanzitutto.
Il tifo giustifica ogni corbelleria dei propri giocatori. L’importante è vincere: col doping, l’arbitro corrotto, la morte del centravanti avversario. Che il campionato, poi, sia irrilevante o una farsa: non gliene frega niente.
L’importante è esclamare: abbiamo vinto, Calboni ha fatto goal.

Al cavallo scemo con la matita infilata nello zoccolo han dato lo zuccherino. E così sia. Per due anni siamo a posto. Quando la situazione si farà insostenibile psicologicamente, il lenone urlerà a tutta la sala: “Cambiare la dama!”. E nuove coppie di ballo si formeranno illudendo lo spettatore d’una mobilità sconfinata, d’una irrefrenabile vitalità. Espirazione, inspirazione. Politico-tecnico-politico-tecnico. Ma sempre la stessa aria viziata si respira, medesimo il minuetto da ballare forzatamente ché il ritmo lo impone l’altoparlante da fuori.

Hai visto? È aumentata l’astensione e cos’è cambiato? Avevi torto.
Questo è un nuovo tipo di micco. Il micco-tutto-e-subito. Per arrivare sin qui forze epocali hanno impiegato decenni: corrompendo, distruggendo, aizzando; per invertire il flusso, in condizioni ideali, servirà un secolo. Questi credono ai videogiochi: due colpi di kung-fu e il nemico è a nanna. Non abbiamo patito ancora nulla. Ci stanno togliendo i regali di Circe; fra poco, molti si accorgeranno di essersi tramutati in maiali. Poi cominceranno a grufolare. Quindi verrà l’età delle patate marce e del fango. Le vacanze a Ibiza, il mutuo facile, le discoteche, du gustis is megl che uan … credete che non avessero un prezzo? Tutto ha un prezzo. Ecco, l’unico consiglio economico che posso darvi: ogni vostra scelta ha un prezzo da pagare. Siate accorti. Il progresso c’ha il cartellino attaccato. Anche i termosifoni lo hanno. Lo sbattitore elettrico, l’asciugatrice, le bottiglie di plastica, il tetrapack. Sebbene Greta voglia convincervi che tale prezzo risieda nell’inquinamento, non dovete crederle. Il prezzo siete voi rammolliti. A brani, a tranci di carne sanguinosa avete pagato lo sbattitore elettrico, l’asciugatrice, le bottiglie di plastica, il tetrapack. E altre facilitazioni: l’aborto, il divorzio, il disimpegno nella scuola, nella patria, in famiglia. Era tutto facile. Bastava allungare la mano e staccare i pomi più succosi. Volete voi … sì, lo vogliamo! E giù sul banco dell’usuraio la moneta d’oro più sonante. Ma ora il micco piange … cos’è accaduto? Ti sei venduto, caro mio, per un piatto di lenticchie. Non ti piacciono più le lenticchie ora? No? Cosa vorresti … la normalità? La serenità? La stabilità? Ma se tu stesso le hai portate al mercato delle vacche! Mi sa che ti devi arrangiare, bello …

Sì, tutto ha un prezzo. Il difficile, nelle transazioni col diavolo, è accorgersi di ciò che c'è veramente in ballo. Lui è il Generoso per eccellenza, per questo sta tanto simpatico. Ma sì, dammi un paio di cento euro … ma no, neanche quelli, lo sai che mi frega … guarda, te lo regalo, prendilo e portalo via … non mi interessa, non voglio nulla ... Tu non credi alle tue orecchie, e ti metti sotto il braccio quel regalo insperato. Ma i regali del diavolo sono come la famigerata scacchiera del mercante. Ti spogliano di tutto.

Cosa vuoi per compenso?”, disse il re al mercante che l’aveva divertito con l’invenzione degli scacchi. “Un chicco di grano sulla prima casella, due sulla seconda, quattro sulla terza … mi accontento di poco, son solo sessantaquattro …”, fece il mercante, falsamente modesto. E il re acconsentì entusiasta: “Così sarà!”.
Computisti e reggenti dell’Annona ebbero un fremito involontario.
A metà scacchiera si era, infatti, a 4.294.967.296 chicchi.
Fu allora che un matematico entrò balbettando a corte, l’occhio umido, il cappello a cono di traverso. S’inginocchiò, deglutì e cominciò a biascicare : “Sire, Nostra Grazia … Soave Immensità … calcolando che 25 chicchi equivalgono a un grammo … ecco … saremmo già … anche a metà percorso, Nostra Meraviglia, trentadue caselle … saremmo già a … a 171798692 grammi … ovvero … ovvero a 171798 chili di grano che … Voi ben sapete tali miseri calcoli … equivalgono a 172 tonnellate … più o meno … ergo … per cui … alla quarantottesima casella … ecco … saremo a circa … circa 11.272.192 tonnellate di grano … che … certo, saprete anche questo, eccede di 3 milioni di tonnellate l’intero raccolto annuale della nostra magnifica Ausonia … possiamo anche dar fondo alle scorte … ma … non arriveremo … mai arriveremo … nemmeno … alla quarantanovesima casella …”. E qui il Nostro, abbandonata ogni ritenutezza, si mise a piangere.
Il re, insomma, sbagliò i calcoli. Il mercante gli offrì un occulto 2+2=5 e lui, minchione, accettò.
Come aveva potuto? Quando si accorse che, invece d’un banale compenso, c’era in ballo la sopravvivenza del regno e dei sudditi decise il necessario e l’inevitabile: mozzare la testa al mercante.
E decise questo perché era un buon re.
Diffidate sempre delle scacchiere. Non hanno alto e basso, capite? Come quando Iago insinua sospetti in Otello. Cassio? Quello è pericoloso … quello, lo dico e lo nego, si è già fatto Desdemona … ma come, come?, urla il Moro di Venezia … davanti dietro … sopra sotto … come volete voi, replica placido Iago. Perché una volta che si è accettata la premessa sbagliata, vale tutto … l’inganno occulto del falso amico, il 2+2=5.

Grande fu la passione dell’uomo per i viaggi spaziali. Del popolicchio, anzitutto, il cui immaginario rovente prefigurava città selenite e avamposti marziani ben prima del 2000. Le Cronache di Ray Bradbury risalgono al 1950, Il sorpasso di Dino Risi al 1962. Nella scena presso l’autogrill lungo la via Aurelia, Vittorio Gassman (1922-2000) prima rifiuta il passaggio a una autostoppista negra (“Vattene via, pallidona!”), quindi risponde ai dubbi di Jean-Louis Trintignant (1930-2022), studente di Giurisprudenza … diritto processuale? Ma quella è roba vecchia di cent’anni … io avrei studiato diritto spaziale … sì, diritto spaziale … quando due astronavi si scontrano di chi è la colpa? I terreni sulla luna sono lottizzabili? Poi prende per i fondelli Chruščëv, allora Segretario del Partito Comunista Sovietico: quando arriverà lui sulla luna ci saranno già i palazzi dell’Immobiliare … il futuro, per il Bruno Cortona di Gassman, è sconfinato; la scienza assiste la tecnica, le stelle sono a portata di mano, il politicamente corretto non esiste. Dopo sessant’anni siamo all’inversione perfetta: una società repressa nella libertà e creatività dal puritanesimo polcorretto, l’utopia ridotta al tinello delle speranze. Quell’ansia di assaltare il cielo, materiata di certezze indefettibili, si è derubricata, almeno dalle nostre parti, alle vignette quotidiane dell’ISS (International Space Station) condotte dall’ISS (Importuna Strega Siderale) Samantha Cristoforetti (1977-vivente). La capellona fa yoga, conciona sugli scarafaggi, bisboccia, viene eletta comandante (il demansionamento rispetto a James Kirk è, però, evidente): le mirabilie della scienza e della tecnica, sua ancella, giacciono sullo sfondo del cubicolo interstellare. La reductio ad tinellum è evidente, l’inganno palese. Talmente palese che spariscono dai libri e dagli atlanti popolari le immani  proporzioni del sogno spaziale … gl’infiniti mondi … i vortici galattici ... the wild blue yonder ... l’utopia, intatta, riposa oramai sulle copertine polverose di “Amazing Stories” o “Fantastic Adventures”, qui siamo all’avanspettacolo per tonti … manca solo la Littizzetto e siamo a posto … una sceneggiata napoletana (Esso, ISS e ‘o malamente) giusto per placare gli animi dei micchi e provvedergli ancora la litania del progresso: “Guardate! Siamo ancora noi! Ammirate cosa siamo capaci di fare! Oltre Giove e l’infinito!”. Vaglielo a spiegare, al ragioniere di Pizzighettone che la Cristoforetti, con quel suo facciotto rotondo alla Romano Prodi, non è nello spazio ...

Terra-Marte -   254.000.000
Terra-Sole -     149 600 000
Terra-Mercurio 77.000.000
Terra-Venere     38.200.000
Terra-Luna             384.400
Spazio                   > 10.000
Esosfera            640-10.000
Termosfera              85-640
ISS e ISS                      370
Mesosfera                  58-85
Stratosfera                 15-58
Ozono, strato d'         15-35
Troposfera                  0-15
Everest                         0-9 chilometri

… poiché l’ISS, intesa come Strega, cicala dall’ISS in media da 370 chilometri (5,5 volte il Grande Raccordo Anulare di Roma); a due passi da noi, insomma, in piena miccosfera, ben lungi da quello spazio che, nel 2022, avremmo dovuto solcare come turisti, e assolutamente remota da Luna e Sole; per tacere di Marte.
E questo perché a ogni Bruno Cortona ammannirono, a suo tempo, il 2+2=5 … con i calcoli sbagliati da sognatore che quelle false promesse e premesse racchiudevano: il nepente di tre generazioni, almeno.

Il metodo principale per portare via tutto all’uomo è la comodità. Tutto gratis, tutto comodo. La parola d’ordine del neocapitalismo demoniaco. Perché studiare il violino, perché studiare il tango, perché coltivare le rape, perché pagare tutto e subito, perché fare i conti a mano, perché leggere su carta, perché studiare lo sfumato a olio o la partita doppia o la compravendita nel diritto romano quando puoi, in tutta comodità, e gratis per giunta, addivenire agli ultimi ritrovati della tecnica e dello spettacolo, al Bignami demoniaco che con due saltelli ti proclama artista, dottore e santo?

Ricordo quando mio nonno, commerciante di vini, mi fece vedere la prima calcolatrice tascabile. Mi pareva incredibile. Quasi mezzo secolo fa. La prima operazione che tentai – lo ricordo come fosse ora – fu un banale 2 + 2. Il 4 che ne seguì fu uno shock. Diceva la verità! Certo, si era agli inizi.

Dopo quasi mezzo secolo abbiamo alcune quindicenni che non sanno scalare una cifra fissa da un numero assegnato. “1131. Scala tredici a ritroso almeno venti volte. Dai!”. La moretta ci prova, incespica, qualcosa azzecca; ma alla lunga desiste, si annoia; protesta. La mano va subito alla calcolatrice del cellulare. “Cretina! Ma com’è possibile?”. La protesta sale sui delicati toni della mia inattualità: “A che serve … è superato … ora abbiamo …”. Le solite fregnacce. Il fatto che il medesimo esame lo eseguano per accertarsi delle prime avvisaglie dell’Alzheimer al Centro Demenze dell’Ospedale San Filippo Neri non la turba. Le tabelline? Sparo a caso. Le prende, ma la risposta non è immediata. Alzo il livello con numeri a due cifre. “Non sono tabelline, queste!”. Farfuglia, si sforza, poi, alla lunga, desiste. Per noia, inadeguatezza all’attenzione, ottusità. Eppure il rendimento è medio-alto. Ma che diavolo studiano questi somari? E soprattutto: quale prezzo invisibile e inavvertito hanno pagato?
Questi sono esempi, facili, domestici. Potrei replicarli decine di volte.
La pittura, a esempio.
Perché non abbiamo più pittori?
Per la comodità.
I colori? In tubetto! Così te li puoi portare in giro e ritrarre dal vero!
Le tele! Le compri già fatte!
Le mestiche? Le compri già nella boccetta!
I fondi? A che servono?
Le velature? Ma quali velature, si dà a corpo!
Il grasso su magro? Non c’è problema, si secca subito! In due giorni il quadro è bello e fatto!
Chissà perché si spendevano anni per un dipinto. Chissà perché occorrevano altri artisti, dietro l’artista, per triturare i colori, approntare le mestiche, apparecchiare tele e tavole con fondi a base di gesso puro e colla … per tacere degli affreschi … ma a noi il progresso piace … un chicco di grano dopo l’altro … il progresso comodo, gratis … perché il prezzo non si vede … anche se, poi, vai alla Galleria d’Arte Moderna di Roma e, ai piani superiori, è una sequela di risate, almeno per l’uomo avvertito. Anche il Van Gogh e il Monet lì presenti sembrano quel che sono: croste.

Sono il primo diagnosta della demenza giovanile. I sintomi ci son tutti. La chiamerò Sindrome di Alceste o Demi (De-mentia Mi-norum).

Non credete a una sola parola. Tutto è menzogna, inversione. Il cretino 2.0 abbocca subito: l’animalismo, l’ecologismo. Sapete in quale dipinto si rinviene l’amore sconfinato, totale, avvolgente, per la natura, gli animali e il Creato tutto? In Cacciatori nella neve di Bruegel. Cacciatori, animali; affratellati in una recita destinata al sipario, eppure sublime. Bruegel riesce a coavvincere la raffinatezza del dettaglio alla calda accensione popolare. Il quadro può vedersi nella scena della levitazione di Solaris: assieme all’altro capolavoro di Bruegel, Giornata buia. Forse ve ne ho già parlato. Tendo a ripetermi, in effetti. Questi non sono quadri, ovviamente, bensì testimonianze di ciò che l’uomo europeo fu. Procuratevi una buona copia di entrambi. Meditateli. Un brano alla volta. Come i grani d’un rosario. La muta dei cani e dei cacciatori contro il nitore della neve, la casa, anch’essa delicatamente definita dall’elemento atmosferico, il focherello, gli sterpi sopravvissuti alla stagione fredda, le ramaglie e il cielo livido, l’orizzonte invernale, brumoso, il gruppo dei monti, i corvi, e il villaggio sottostante, coi pattinatori sull’acqua ghiacciata, il ponticello. Qui vive la contraddizione feconda dell’Europa di cui l’Italia è cuore: l’uomo immerso nella maestosità della creazione, che si ciba della consapevolezza della morte, simboleggiata dall’eternità dei cicli stagionali, eppure non rinuncia alla vita, la consacra, la celebra sino a ritagliarsi la felicità: i pattinatori di Bruegel non sono diversi dal tuffatore nell’eternità degli affreschi etruschi; la gioia di Keats nella descrizione dell’autunno non differisce dal dolce color azzurro lapislazzulo dell’orizzonte dantesco. Nell’apeiron ognuno trova nascita e morte secondo Necessità; l’eternità, tuttavia, si rispecchia in questa tragedia maestosa; ne afferriamo a stento solo qualche barbaglio poiché nunc per speculum videmus, ma presto vedremo faccia a faccia.

Abbiate speranza vera, siate testimoni.

73 commenti :

  1. Nuovi stralci per la mia raccolta… Ho un file dedicato su cui finiscono stralci dei tuoi pezzi (più raramente i pezzi interi), e qui ve ne sono di mirabili.
    Dimmi però una cosa: perché tutta questa voluttà nel riempirsi la bocca di “negri”, “gialli” etc.? Per diversi anni mi sono trovato a viaggiare molto. In lungo e in largo. Di “negri” e “gialli” dalle profondità siderali ne ho conosciuti un po’, gente che sentivo spiritualmente più affine di molti connazionali, l’ombra degli italiani che furono. Una “negra” l’ho anche amata. E lei ha amato me. E siamo tuttora persone care l’uno all’altra. Una donna che mai ha vissuto più a lungo di qualche settimana in Italia e in cui respira tutta l’Italia, poiché l’Italia è un luogo dello spirito ancor prima che una terra. Lo dicesti in qualche modo anche tu, in un vecchio pezzo… Se dovessi immaginarmi un salvatore dell’Italia oggi, confiderei più in lei che in molti abitanti della Tuscia… Lei che ne conosce la dimensione spirituale, che ha letto i classici, a cui pietre, altari e ulivi secolari parlano una lingua conosciuta. Le dicono qualcosa. E non a caso lo dicono a lei, che nelle trappole Pol.Cor. non ci cade. Nel Black Lives Matter etc. Ma che sorriderebbe, presumo, di chi s’impegolasse in ragionamenti del tipo “Sankara era un negro, non un nero. Il nero ne è la parodia e un finto bianco, da esso generato” etc. etc. … Ciò che è, è. Si può disquisire sino alla nausea circa la natura delle ragioni che hanno condotto all’attuale percezione comune del termine “negro” come intrinsecamente dispregiativo. Fu termine neutro, quantomeno qui da noi. Ora non lo è più. E non lo è più perché la comune percezione di tale termine è mutata. Pol.Cor. o non Pol.Cor., sensatezza o insensatezza all’origine di tale mutamento, questo è. E chi lo utilizza, anche nella sua testa lo intendesse in modo del tutto neutro, sa di utilizzare un termine ritenuto comunemente dispregiativo, e che come tale sarà percepito. Alcuni tirano fuori la Négritude, Senghore etc. Io mi rifiuto di dire nero, di piegarmi al politicamente coretto, proferiscono stizziti. Alcuni sono semplicemente razzisti che devono trovare una qualche giustificazione per non guardare a se stessi come tali. Altri, invece, ci credono davvero. Ma il punto, ripeto, non è questo. Nel termine “negro” in sé non v’è niente di male. È pure corretto. I tre tipi umani sono caucasoide, mongoloide e negroide. Prova tuttavia a dare del “mongoloid” a qualcuno con tratti asiatici… L’Italia è “necessaria”, lo Zimbabwe no. Ne convengo. Il peso specifico di alcune terre è superiore a quello di altre, poiché l’universo simbolico che da esse promana costituisce una vera e propria colonna, un argine al caos e al Nulla. Ma ogni uomo, ad ogni latitudine, può essere sentinella a guardia di tali colonne, e patire il loro assalto. Una tribù aborigena, dedita (essa sì) da sempre alla conservazione, incarna lo spirito della colonna in modo assai più autentico di chi, pur con le radici che affondano in uno dei punti nevralgici della terra, ha smarrito irrimediabilmente se stesso. Su Roma e gli ex italiani c’è oggi da far poco affidamento. C’è semmai, forse, da sperare nella Terza Roma, non a caso sotto assalto pure lei, ma il cui impero è ancora in buona parte costituito da uomini di una vitalità qui sempre più rara, nonché dotati di gravitas. Cederà anch’essa? La Monarchia Universalis è l’orizzonte ineluttabile? Chissà… L’1 sposta il 99. Ecco perché l’unica rivoluzione necessaria, nonché l’unica realmente possibile in questo momento per gli uomini di buona volontà, è una rivoluzione spirituale individuale. Lo Spirito, Alceste. Il divino in noi. Ecco la chiave d’accesso alla comprensione profonda. Il resto è vagabondaggio all’interno di un recinto di cui non si intravedono i confini.

    (Yaroslav)

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    1. Lo faccio per dare fastidio ai piangina della correttezza. Quelli che bruciano i negri e poi tolgono la "g" per censurarti. Accennai fraternamente ai Kaweskar e alle tribù brasiliane descritte da Werner Herzog ... agli Aztechi, ai Pellirosse ... Sono popoli definiti ... se lo fossimo ancora non potremmo che rispettarli. Anche la guerra, da tal punto di vista, è una forma di rispetto. Dobbiamo essere noi stessi, a qualsiasi costo ... anche a costo della guerra. Purtroppo ogni popolo si è illanguidito in qualcosa di amorfo: Obama è un negro? Per fare un esempio terra terra. Il sindaco di Londra è un indiano? Un musulmano? No. Si tratta di esseri cooptati nell'inganno, castrati e usati contro l'umanità in un piano diabolico ... spero che i termini siano intesi nel loro senso più autentico ... D'altra parte anch'io ho amato una zingara ... dobbiamo renderci conto che combattiamo degli antiumani.

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    2. Con tutto il rispetto, leggo sempre gli interventi di Yaroslav con interesse, 'nero' e' un termine debole, e utilizzarlo e' l'ennesimo cedimento. C'e' di peggio, e' vero: di colore. Ma non e' un buon motivo per usare 'nero'.
      Democrazia: tanta gente da' un connotato positivo a questa parola, non per questo devo smettere di utilizzare il termine, cosi' preciso, con un connotato fortemente negativo. Basta intendersi sulle parole.
      Se l'interlocutore reagisce male alla parola 'negro', secondo me ha qualche complesso da risolvere... niente che mi interessi particolarmente.

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      Com'e' cambiata la vita dopo il coglionavirus! Questa ecatombe, a cui come si sa sono sopravvissuti solo i plurivaccinati, ci ha davvero segnato.

      Un tempo quando si facevano le guerre, chi le vinceva si annetteva territori etc. Oggi sono gli sconfitti (Dezzani parla addirittura di disfatta) ad annettersi i territori, mentre quelli vincitori evidentemente devono cederli. Poi certo si puo' concordare: la guerra come continuazione del coglionavirus con altri mezzi...

      Anche il concetto di lentezza: i superman che liberarono l'Italia da se' stessa, impiegarono un anno (!) ad arrivare a Roma.

      A proposito di invasioni e dintorni: la Meloni (e chi la vota) lo sapra' che l'Italia e' militarmente occupata? Capisco le preoccupazioni altruiste per cio' che accade ai confini dell'Europa ma cominciare dal giardino di casa propria, no?

      Il velo: avete visto che casino in Iran? E quando Conte fece mettere il velo a piccoli e grandi, ricchi e poveri, etc. invece si cantava dai balconi. Forse che il covid e' un dio piu' potente di Allah? A scommettere cosi', ci si scornera', piu' prima che poi.
      O il problema era la discriminazione delle donne?
      Giusto, quasi mi dimenticavo, noi siamo egualitari: tutti col velo!

      Lunga vita alla Femen von der Leyen!
      ...e alle zingare :)

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    3. Scusate, mi sono dimenticato della liberta'!
      La salute prima di tutto, poi le liberta'! (Italia col coglionavirus)
      La liberta' prima di tutto, poi la salute! (Italia quando c'e' da mandare a morire qualche slavo, o rimanere senza riscaldamento)
      Altroche' 2+2=5... qui siamo al 2+2= decidi tu di volta in volta, a noi non cambia nulla

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    4. Certo che la Meloni lo sa ... per il fatto lapalissiano che altrimenti non stava lì assieme ad altri cialtroni di nullo spessore. Questi li manovri come ti pare ... non c'è bisogno più dell'assassinio politico, della minaccia ... basta un joystick. Per quanto riguarda l'Iran siamo alla fase finale della liquidazione della Mesopotamia. Caduta quella rimarranno solo oasi di civiltà attorniata dal nulla - incapaci, queste oasi, di contrastare ... nonché di fare da modello culturale per qualsivoglia resistenza.

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    5. Certo che lo sa... per chiamare il partito 'FRATELLI d'Italia' deve essere anche a suo modo sveglia per la categoria, io perlomeno ho apprezzato la finezza... mi faccio domande inutili, perche' non credo a cio' che vedo e sento...
      E' tutto chiarissimo, eppure non ci credo. A volte penso di essere un alieno.

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    6. Nachtigall, prendersela o meno per essere chiamato "negro" è una questione personale. Certo è difficile che, ieri come oggi, un afroamericano, o comunque un nero dei paesi anglofoni, sorrida compiaciuto nel sentirsi chiamare "nigger", poiché quel termine ha sempre avuto un'accezione negativa e razzistica. Sappiamo benissimo di vivere in un Paese colonizzato culturalmente (in modo assai ampio) dagli USA. L'assimiliazione di "negro" con "nigger" viene in sostanza da questo. Come dicevo nel mio post, il termine "negro" non nasce spregiativo in sé. Lo è diventato nella percezione comune man mano che l'influenza culturale anglosassone aumentava (l'esplosione del Politicamente Corretto ideologico, in questo periodo di basso impero, ha poi esasperato ogni cosa). Sono contento di questo? Ma manco per niente. Tuttavia, constato il fatto e, che condivida o meno il processo che l'ha determinato, esso rimane: nella percezione comune attuale (perché è quella che conta in questi casi) il termine "negro" è spregiativo. E chi lo usa lo sa. Poi può accampare qualunque ragione nel rivendicare il suo utilizzo senza connotazioni spregiative (la logica della provocazione è invece cosa a sé), ma la migliore delle ragioni non modifica di una virgola lo stato delle cose: ormai si considera questo termine alla stregua di "nigger". E se i neri "di strada" americani, per come i più li conoscono da certi film, si chiamano fra loro "nigger" qua e là, il discorso non cambia. E' un po' come con la mamma: il figlio la può criticare come gli pare, ma gli altri devono stare ben attenti con le parole in sua presenza.
      C'entra solo indirettamente con questo tema, ma visto che da qui passano diversi appassionati di letteratura, mi permetto di segnalare il romanzo (abbastanza noto) di Chinua Achebe "Le cose crollano".
      Cari saluti.

      (Yaroslav)

      P.S.
      "Purtroppo ogni popolo si è illanguidito in qualcosa di amorfo"; "Dobbiamo renderci conto che combattiamo degli antiumani".
      Sottoscrivo in pieno.

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    7. @Yaroslav

      Seguo quello che dici, e mi fila tutto. Sinceramente avevo capito che si parlava di utilizzare il termine 'negro' in discussioni fra visi pallidi, non riferendosi direttamente ad uno di loro li' presente!
      Non mi e' mai capitato e non riesco ad immaginare una situazione in cui abbia la necessita' di rivolgermi ad una persona presente riferendomi al colore della sua pelle, se escludiamo lo scherzo. Qui sarebbe da maleducati ma non per il significato di 'negro' (o i connotati che assume la parola), e' il riferirsi ad una persona considerandola solo in un suo aspetto esteriore marginale. Utilizzare il termine 'nero' o 'di colore' ad ogni modo aggiunge alla maleducazione anche la presa in giro, per come la vedo.

      Del romanzo prendo nota, grazie, anche se al momento ho una lunga lista di libri da leggere, fra cui quello che segnalava Alceste del Palermo, a cui daro' una certa priorita' in quanto il tipo mi sembra notevole.
      La discussione mi ha fatto venire in mente un libro che ho comprato anni fa e che poi non ho mai letto: Souvenirs (Tre novelle) - Joseph-Arthur de Gobineau. Non so ma a naso direi che si collega alla discussione, sebbene per vie traverse.


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  2. " Il metodo principale per portare via tutto all’uomo è la comodità.."
    A proposito di questo, tra i tardi anni '90 e i primi del nuovo millennio si è toccato l'apice delle occupazioni farlocche. Erano anni in cui si sentiva dire : " ma lo sai che a Londra e a New York esiste la figura del consulente Feng Shui per le aziende ? Insegna a riposizionare i mobili da ufficio lungo le linee energetiche vitali del pianeta. E c'è gente che si guadagna da vivere così ! Noi italiani siamo troppo indietro ! ". Oppure il "personal shopper", il " web designer", il pubblicitario e altre amenità. Oggi chi ha provato queste strade rimpiange di non avere imparato a fare l'idraulico. Supportati da una pubblicistica prevalentemente anglo-americana (a proposito, che fine hanno fatto i Rifkin e i Negroponte ? Non se li caga più nessuno da almeno 15 anni ), ci siamo fatti infinocchiare per bene, con il risultato che oggi non funziona più niente. Caro Alceste, per curiosità, ma tu vent'anni fà avevi già capito l'andazzo ? Io per niente.

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    1. Per curiosità, ti ricordi la serie di vasto successo planetario "Friends": abitavano a New York non facendo una cippa se non lavoricchi qua e là. Ecco, quel telefilm (il più riuscito fra cento altri) fornì l'immaginario collettivo al miccame di oggi ... quello che cerca il sogno a Londra o Berlino o vuol fare la start up ... Il marcio più che capirlo l'avevo vissuto in casa cioè nella sinistra: pochi sanno della guerra interna al PCI degli anni Ottanta quando la congiura dei traditori (compresi i berlingueriani, sorta di M5S in salsa rossa) liquidò ciò che rimaneva delle istanze socialiste. ANche il PSI era della partita. Ricordo vividamente una intemerata di Intini, portavoce di Craxi, contro i portuali di Genova che rappresentavano, assieme ai metalmeccanici, l'industria pesante e paleocomunista che stava affossando l'Italia ... secondo Intini, e secondo Craxi, si doveva puntare, invece, sul terziario ... come la moda ... leggera, fluttuante, al passo coi tempi migliori ... Quando si parla di Craxi occorre ricordare pure questo ... Allora presagivo ... d'altra parte ho sempre odiato il consumismo, la scorciatoia ... la comprensione piena mi venne, però, proprio dalla sottocultura televisiva e cinematografica. A riguardarla oggi si capisce tutto. Rifkin e l'altro coglione mai entrarono in casa mia, comunque. Soprattutto l'altro coglione.

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    2. Friends,E.R. e più recentemente Modern family sono a tutti gli effetti da considerarsi come armi di distruzioni di massa. Hanno fatto più vittime loro del sempreverde AK-47. Cito Alceste: "Signori, qui siamo di fronte a un Moloch in grado di far parlare con voce unanime, in breve volgere di tempo, la pubblicità delle multinazionali e Barbara D’Urso, l’ONU e il festival del cinema di Venezia, le associazioni culturali di Pizzighettone e il Gay Pride di Vienna … dalla Disney al Times a Repubblica alla Treccani tutti ballano lo stesso identico motivetto …" I programmi televisivi come i programmi informatici servono ad installare il software corpontamentale che l'idiota medio deve far correre (prima nel suo cervello-lobotomizzato poi tra i suoi simili) in funzione dell'emozione che si vuole scatenare a livello di massa. Impressionante notare la velocità di riprogrammazione anche in ambiti diversi (sanità,guerra,siccità,ecc..) alla quale sono giunti.
      Sono giunto alla convinzione che tutto il filone "poliziesco" delle serie tv abbia un'unico scopo: eliminare il contante

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    3. Tra l'altro il simbolo di Friends è quel sucido DIVANO parcheggiato in mezzo al bar, lo vedi caro Alceste che tutto torna? Asofalipse now..... https://alcesteilblog.blogspot.com/2020/03/per-lo-sciocco-il-sole-e-nuovo-ogni.html#more

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    4. Caro anonimo, vedi giusto per il divano di "Friends". D'altra parte anche in una recente commedia apocalittica ("Don't look up") aspettano la fine del mondo o sul divano o attorno a un tavolo ... Vedi giusto anche sui polizieschi. Ne accennai anche in un post perduto nel tempo: i contanti li usano i criminali e i Soprano, il denaro tracciabile, anche se magari serve per comprarsi un killer, è il mezzo dei giusti ...

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    5. A proposito di polizieschi, un episodio dell'ultima stagione dello storico NCIS comincia con un terrorista cattivissimo russo (o serbo ? non ricordo) colpevole di aver sterminato decine di migliaia di persone nel mondo che si trova in un drugstore americano di notte e fa una strage di decine di persone. Scena dopo arriva la scientifica che isola la scena del crimine coi nastri gialli e compare l'inossidabile Gibbs, insieme ad un'agente donna dell'FBI, la quale lo affianca nelle indagini. Agente FBI che ha già avuto a che fare in passato con il terrorista cattivissimo e quando Gibbs gli chiede che tipo sia (ripeto: un uomo che ha sterminato decine di migliaia di persone nella sua carriera di terrorista ) lei risponde : " è un mostro, è un SESSISTA ! " ....

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    6. Non mi piace commentare in Anonimo: sono Andrea da Brescia Anonimo 5 ottobre 2022 08:17 Anonimo 5 ottobre 2022 08:25

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    7. a proposito del divano di Friends, mi sono sempre chiesto come trovassero sempre posto per tutti e sei in un locale sovraffollato della sovraffollata Manthattan, e a farsi durare una tazza di caffè tutta la sera. In posti simili quando smetti di consumare ti cacciano a pedate nel culo per far posto ad altri clienti paganti.

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    8. Alias, NCIS ... tutti i telefilm hanno il terrorista incorporato con messaggi subliminali. In una puntata che non ricordo alcuni terroristi usavano bici verdi e nere cioè i colori della bandiera palestinese ... tanto per fare un esempio. Russi, nordcoreani, iraniani, iracheni ... una poltiglia di fanatici con gli occhi fuori delle orbite ... il loro numero è legione ... tutti contro la giustizia occidentale devota alla correttezza. Il bello è che questi fanatici poi crollano con due schiaffi, forse perché il telefilm dura quaranta minuti e si deve chiudere. Gli sceneggiatori hanno pudicizia perché i messaggi ormai più passano quanto più sono grossolani e didascalici ... per qualcuno appena intelligente vale il subliminale di cui sopra.

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  3. Sulla fantascienza anni 50 invece non penso fosse soltanto manipolazione propagandistica, anche chi stava al potere ci credeva genuinamente. Visti i progressi tecnologici succedutisi in così poco tempo, le astronavi su Alfa Centauri sembravano una naturale conseguenza, era solo questione di tempo. In questo caso più che l'addizione 2+2 = 5 si trattava di una proporzione: l'automobile sta al carretto a cavallo come la colonia su Marte sta all'automobile. Che poi non si sia avverato è un un'altro discorso.

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  4. Tutto va per il meglio nel peggiore dei mondi possibili...
    d.c.

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  5. devo complimentarmi per una verve rinnovata, alceste, bravo bravissimo!

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  6. Carlo Palermo: "Dalla P2 ai Rosacroce, c'è una loggia massonica che opera per il Governo Mondiale"
    https://www.youtube.com/watch?v=syh0lnVDPNk

    Segnalo questo video, e' dell'anno scorso e magari lo conoscete gia'... a me e' arrivato oggi. Mi sembra la ricostruzione piu' completa dello stato delle cose, considerato che e' condensata in poco piu' di un'ora e mezza.
    Manca ancora qualche pezzo, ma gia' collegare Omero, Platone e Dante al Nuovo Ordine Mondiale e' un bel passo in avanti, rispetto a molti siti e blog della cosidetta controinformazione.

    Due opinioni personali:
    - il tipo, sulla cui buona fede non ho motivo di dubitare, viene lasciato parlare perche' queste informazioni devono essere reperibili da chi le vuole trovare
    - la speranza di risolvere il problema 'democraticamente' (la stessa democrazia e' una creazione massonica) e' solo un'illusione, ma e' condivisibile l'invito all'azione, secondo le possibilita'.

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  7. Una piccola aggiunta, visto che nel libro per ragioni cronologiche non si trovera' niente, almeno del secondo: affondamento Titanic 14-15 aprile 1912, affondamento Moskva 14-15 aprile 2022. A proposito di anniversari, il 28 ottobre abbiamo la marcia su Roma. Certo vien da ridere a pensare alla Meloni, a Salvini etc. Ma chi lo sa'...

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  8. Questa notte ho avuto un incubo. Ho sognato i Diecimila, e novemila di loro erano persone che erano entrate nel numero solo perche' non gli era riuscito di fare nient'altro nella vita... Vabbe', ho commentato molto, torno nel mio eremo.

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    1. Ai novemila daremo un reddito di cittadinanza ... basta che aiutino ...

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    2. Ahahah!
      Brigate di Cittadinanza, a rapporto!
      https://beppegrillo.it/brigate-di-cittadinanza-a-rapporto/

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  9. Caro Alceste,

    la guerra è la continuazione del COVID soprattutto nella modalita’ del nemico invisibile: virus, radiazioni… ideali per terrorizzare e condurre la popolazione in stato di psicosi distopica, e cosi’ introdurre, senza possibilita’ di dissenso, la pozione magico-tecnologica antiumana, che trasforma tutti in tanti maialini. La irrealta’, la virtualita’, il paradosso della nuova normalita’ avanzano a grandi passi sotto traccia, mentre la realta’ viene negletta ed abbandonata.

    Ho un ottimo vademecum sul “terrore radioattivo” andato in onda a Fukushima; magari verra’ utile, almeno per capirne la versione teatrale, se dovesse ripetersi. Intanto la trama certa, simile alla attuale:
    All’inizio i tg diranno che e' tutto sotto controllo, la controinformazione dira' che e' un evento di estinzione globale, o viceversa. Dopo qualche tempo, i tg diranno che potrebbe essere un evento di estinzione globale, la controinformazione dira' che i tg danno fake news allarmanti per deprimere la popolazione, o viceversa.
    Chi si sente confuso, potra' sempre acquistare i libri dei rispettivi luminari, dai titoli omofoni tra loro, su Amazon; la stessa che avra' gia' arricchito con acquisto compulsivo di cibi "incontaminati", mascherine, pasticche di iodio, alghette chelanti, contatori geiser, kit di sopravvivenza, arca di Noe', etc. Alla fine, la vita continua, come sempre. Si e’ pero' vista un' inchiesta parlamentare seria? Indagini? Analisi inconfutabili e verificabili? Le tasse versate da Amazon? E via dicendo.

    Sulla Cristoforetti, che come Ghebreyesus ha un cognomen da fine dei tempi, gia’ dal suo curriculum vitae destava sospetti… madre di diversi pargoli, giovane insignita di diversi titoli e premi e gradi e posizioni in diversi luoghi gegografici… mancava solo ci dicesse che tutto era iniziato dal garage di casa sua. Ora che mangia le barrette proteiche di grilli c’e’ da aspettarsi un'escalation delle sue prestazioni.
    Volevo anche scrivere alcune riflessioni serie ma lo spirito dei tempi ha prevalso.

    Saluti,
    Ise

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    1. Cristoforetti è diminutivo-parodia di Cristoforo, il latore di Cristo bambino, giusto. La controinformazione è la continuazione dei fumetti con altri mezzi. In quindici anni che la compulso raramente ho trovato un articolo dai fondamenti metafisici. Tutta cronaca, chiacchiericcio, polemicuzza ... che, come si è visto alle elezioni, ha il fiato cortissimo. Certe volte sembra essi parlani di un essere invisibile ... o meglio: di un essere che vedono solo loro. Come la guerra russo-ucraina ... non nego che ci sia, ma cos'è? Una guerra? O un grimaldello di diversa fattura?
      Nella controinformazione solo la Tampieri organizza qualcosa di diverso su youtube (ne consiglio il canale); Mazzucco, invece, mi diverte molto quando parla di truffe interplanetarie.

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    2. Un grimaldello, un cavallo di Troia pieno zeppo di sorprese: la carenza energetica, alimentare, la minaccia nucleare, la cessione e il riassetto dell’Europa e degli europei, e tanto altro… che tempistica, che coincidenza con le dichiarate volonta’ di taluni; del resto Gog e Magog non possono nascere dall'oggi al domani come una pandemia, vedremo...

      Avevo ascoltato circa un anno fa Mario Iannaccone da Barbara Tampieri e mi era piaciuto in quanto aveva anche citato, unico per ora che io sappia, certi luoghi della Svizzera di alto valore diciamo esoterico. Poi ho smesso di seguire il canale, ma ci ripassero’. Coincidenza, proprio un paio di giorni fa ho ritrovato lo stesso Iannaccone in un video insieme a Massimo Viglione, non sapevo neanche andassero cosi' d’accordo nel pensiero, questo:
      https://www.youtube.com/watch?v=mZWTak2Jeno
      Ho seguito qualche video di analisi storica di Viglione sul suo canale e trovo le sue idee in parte condivisibili, se ti e’ capitato di sentirlo, mi piacerebbe sapere la tua impressione.

      Un canale di altro stampo che ho cominciato a visitare, esclusivamente per le lunghe chiacchierate con Alessandro De Felice, e' TeleCroceDue. De Felice e' uno storico che mi piace ascoltare per la proprieta’ di linguaggio, la preparazione, l’indipendenza accademica e per colmare mie lacune; piu’ volte mi ha permesso di unire dei puntini, come si suol dire. Ha anche un sito con del materiale interessante, e per inciso e’ il primo scrittore che incontro che non vende le sue opere su Amazon o altri grandi portali. La storia di cui si occupa sarebbe proprio quella che abbiamo rimosso dalla nostra memoria di italiani e che andrebbe reintegrata, in un modo o nell’altro, se vogliamo tornare ad essere appunto un minimo integri, cosa sempre piu' difficile.

      Saluti,
      Ise

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    3. Nella Svizzera e nell'Olanda c'è poco di esoterico. In Olanda nasce l'illuminismo radicale massonico, Zurigo è la culla degli antizaristi e dei socialisti ad alzo zero (abolizione della proprietà, della successione, del matrimonio etc). Tutto nero su bianco, colato giù da Saint-Simon e compagnia ... lo Zar, infatti, revocò il valore legale ai corsi di laurea per i cittadini dell'Impero russo (nel 1874 mi sembra di ricordare ... troppo tardi a ogni modo). Questo De Felice mi manca, lo andrò a recuperare.

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    4. Ho omesso di dire, ma forse si capiva, che e' il nipote di Renzo De Felice.
      Ise

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  10. Caro Alceste dici "Separare i destini dei produttori da quelli dei consumatori" se ho capito bene intendi che uno degli scopi e' stato distruggere il senso di comunita', nel senso che anche i beni prodotti danno un pericoloso senso di appartenenza se scambiati localmente. Sul mito delle conquiste spaziale faccio notare che stanno mandando nello spazio (vero) manichini pieni di sensori per misurare le radiazioni, ma 50 anni fa tutto bene(sono belle storie) . Luca da Vicenza

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    1. Intendo molto semplicemento questo: prima se tua madre, la mattina alle sette, ti preparava un uovo sbattuto potevi star sicuro che quell'uomo era stato cacato da un cul di gallina italiana. Ora, invece, consumi uova espulse da culi tunisini, spagnoli, svizzeri ... CI hanno detto che tale modo di intendere l'economia era quello vincente. Ma, in realtà, ciò che hanno propinato era un 2+2=5. La globalizzazione consiste nel separare consumo e produzione finché la produzione non sarà, inevitabilmente, nelle mani di due multinazionali. E fine. La conseguenza di ciò è stata la distruzione sistematica e totale anche della comunità, del vicendevole scambio fra provincia e città, tra campagna e città. La provincia oggi è un accumulo di statali, disoccupati, drogati e redditi di cittadinanza. Del pari anche i piccoli centri sono decaduti, a livello da invasione barbarica. Spopolati, senza senso, svuotati dal di dentro della loro essenza.

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  11. Ormai lei, caro Alceste, mi spaventa. Perché dà corpo ai più funerei tra i miei pensieri. Perché, di tutto il suo pur eccellente articolo, la parte più interessante, e agghiacciante, è quella in cui testimonia - è il caso di dirlo - la più sconvolgente verità, peraltro sostenuta da anni da Andreoli: l' Italia è folle. "Se Basaglia non li avesse chiusi, starebbe (staremmo) da anni in un manicomio". E a questa evidenza, tangibile e terrificante, non si può far fronte in alcun modo, lei lo sa. È tutto qui, e può andare solo peggio. Vorrei solo sapere come ha potuto tutto un popolo smarrire completamente il senno. Se vuol rifletterci sopra, apprezzerei una sua disamina. Grazie.
    Walter

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    1. La follia, se ci fai caso, è la stessa che ottenebra i negri o gli indigeni fuori del loro elemento natale, la terra dei padri. Gli Italiani sono stati privati della lora terra, la terra dei padri, e sono impazziti. Recidere i legami con la terra, il passato, con ciò che si è sempre stati ha prodotto decine di milioni di psicopatici. Oltre che di cretini 2.0.

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  12. Hai ragione perfettamente. Non avevo mai considerato lo straniamento - crescente - che attanaglia la popolazione, di fatto confinata in una riserva, fisica, spirituale, morale,etc. etc, da decenni, e sempre più angusta Com'è noto l'asfissia produce ipossia, con quel che ne consegue. Tuttavia ti chiedo, Alceste, le cause non sono rimovibili, vero?! Penso di no. Rassegniamoci ad una fine squallida.
    Cari saluti
    Walter

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    1. Per ora è un miracolo rimanere sani di mente. Occorre resistere, come detto.

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  13. E' da oltre un anno che seguo questo blog ed è uno dei pochissimi non luoghi fisici (quelli fisici sono spacciati da anni) dove si riesce sempre ad imparare qualcosa di utile, scremando qualsiasi tipo di polemica o di polarizzazione (il male del nostro tempo).
    Guardiamo alla realtà: i dettami di Carl Schmitt, quello del "noi contro loro", utili alla creazione della perfetta forma di Stato dove il consociato (visto che si parla di un giurista attingiamo all'arsenale del settore) rinuncia a pezzi della propria sovranità non per farsi proteggere (dal Leviatano, secondo Hobbes), bensì per farsi dominare da esso senza neanche l'ardire di poter mettere in discussione il manovratore, sono sotto gli occhi di tutti (ma in pochi lo notano).
    "Nessuno osi disturbare chi produce" (dice la biondina), nessuno disturbi i migliori (c'hanno detto per un anno e mezzo), nessuno provi a mettere in dubbio i sacri dogmi (ci dicono da 40 anni); tutto quello che c'è rimasto (o ci hanno volutamente lasciato) è la guerra intestina tra noi, ridefinita appositamente in guerra "tra noi e loro": giovani vs vecchi, greenpassati vs non greenpassati, lavoratori del settore privato vs lavoratori del settore pubblico, lavoratori dipendenti vs partite iva, comunisti vs fascisti, euristi vs no euro, pro nato vs pro russia ecc ecc; è tutto e solo tifo (per ricollegarsi al contenuto del post).

    I lavoratori non conoscono i loro diritti, i cittadini non conoscono la loro Costituzione (tutti felici della backdoor chiamata art.11 che ha minato la gerarchia delle fonti, mentre a nessuno pare interessare il dettato dell'art. 47), i consumatori plaudono ai loro carnefici (chi ha raddoppiato i prezzi con l'avvento dell'euro? Chi ha esposto con fierezza l'avviso di divieto d'entrata agli sprovvisti di greenpass, salvo, ora, esporre in sostituzione di quel cartello le bollette dell'energia?).
    L'unico vero e storicamente motivato scontro tra due poli, quello tra classe subalterna e classe dominante, è stato letteralmente livellato con i primi supini ai secondi e tutto questo perchè saremmo nell'epoca post ideologica? Menzogne, come ricordato da Carlo Galli che altro sarebbe il liberismo (neo o ordo sceglietelo voi) se non una ideologia essa stessa? Come si fa a mettere in dubbio Francis Fukuyama ed il suo saggio sulla fine della storia (narrante la vittoria totale del liberismo) quando esso si è invece ormai compiuto definitivamente al di fuori di alcune sacche di resistenza capeggiate da due ex imperi come Iran e Cina (non di certo la Russia)?

    Si vada a sovrapporre il citato saggio di Fukuyama con gli obiettivi fissati dai neocon del Project for a New American Century e si vada a coglierne l'essenza filosofica attraverso l'approfondimento dei suoi padri fondatori; tutto risulterebbe più chiaro e forse potremmo preoccuparci meno per i problemi dell'oggi, poichè il peggio deve ancora arrivare (e non potrà essere fermato).

    Curiosità personale: ho letto un commento di un utente, in calce a questo post, che cita Federico Dezzani (Alceste, lo leggi mai?). Beh, sono un assiduo lettore anche di quest'ultimo e devo dire che, ibridando la capacità di analisi socio-culturale di Alceste a quella geopolitica di Dezzani, mi passa veramente la voglia di confrontarmi con chi sta là fuori, nel mondo reale, tutto preso dall'organizzazione delle prossime vacanze estive (anzi no, prima c'è da programmare il Capodanno, non sia mai) o dall'acquisto di nuovi gingilli tecnologici utilizzati per mostrare al mondo quanto sia (falsamente) bella la propria vita fatta di ristoranti, gite domenicali fuori porta ed auto scatti edonistici alla specchio.

    Siamo morti e non lo sappiamo.

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    1. Sono in larga parte d'accordo con la tua analisi. A differenza di Federico Dezzani (che, mi hanno detto, si è rifugiato su Telegram o simili), non sto lì a esaminare ogni mossa del nemico o del presunto amico. Mi basta sapere che, oggettivamente, una volta esaurita la spinta psicologia del COVID, c'era bisogno di un altro grande evento per continuare il programma di schiavizzazione. Ed ecco che Putin lo fornisce su un piatto d'argento. Cosa dovrei pensare? Non sono un esperto di geopolitica, ma vedo ciò che accade tutti i giorni e tutti i giorni confermano che si è passati da almeno due anni di silenzio ad (almeno) altri due anni in cui il Piano andrà avanti assolutamente indisturbato grazie alla copertura (psicologica) di una guerra che pochissimi hanno davvero compreso ... in Iraq vi erano macerie, soldati bruciati ... qui sembra un set allestito da un produttore horror di terz'ordine ... per quanto riguarda l'esterno mi limito alla vita "doppia": fingo normalità per non litigare ogni cinque minuti, acconsento alle cretinaggini più cretine ... poi, finalmente, tronco ogni rapporto e mi ritiro a casa, per dialogare con gli "antiqui huomini" come Macchiavelli faceva con Svetonio e Tito Livio. La vita quotidiana, a parte rarissime eccezioni, non m'interessa.

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    2. A proposito delle sacche di resistenza:
      Iran: https://irangov.ir/detail/369455
      Cina (compleanno del Levi): https://www.youtube.com/watch?v=qZhB6cLabw8
      Levi con il mal di pancia: https://i.pinimg.com/736x/b3/43/1d/b3431d7dcf9de9c6471448440ff74f2a.jpg
      Cina 2 (il primo link che ho trovato sull'argomento): https://www.youtube.com/watch?v=xPpbXbOCJiw

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    3. Non posso che essere d'accordo sul buen retiro tra le mura domestiche, avvolto tra libri e conferenze streaming (ce ne sono di davvero valide, sapendole cercare bene). Da questo punto di vista sarò forse l'unico folle a pensarla così, ma ringrazio il covid perchè ha posto fine a quell'orribile tran-tran quotidiano che mi risultava ormai insopportabile a fine 2019. Ho imparato più cose in questi due anni e mezzo, tagliando tutto il superfluo (del quale già non ero amante da un decennio buono) che in tutto il resto della vita.

      Su Dezzani: si, pubblica a manetta su Telegram anche se in modo ridondante, tuttavia i suoi articoli di approdondimento pubblicati sul blog sono sempre un piacere per la mente ed anche se "spinge" abbastanza (la sua teoria sulla guerra russo-ucraina è tanto azzardata quanto affascinante) reputo che chi sa abbia il dovere di spingersi ai limiti dell'esagerazione per stimolare un ragionamento più complesso nel lettore (la normalizzazione lasciamola pure ai talk televisivi).
      Non ho citato Fukuyama ed il PNAC a caso, poichè osservando bene gli eventi recenti il covid è risultato utile a colpevolizzare la Cina tanto quanto la guerra ha esposto negativamente la Russia (e chi viene colpito in primis dalle sanzioni? Quell'Italia che, come anche tu ricordi, si trova, insieme alla Grecia già demolita nel post 2011, ad essere depositaria della Storia).
      Quando la Storia sarà stata archiviata e le ultime Nazioni non liberali saranno state standardizzate, allora si passerà al Mondo Nuovo tanto caro ad Huxley.

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    4. Piccolo addendum che, secondo me, potresti gradire e sviscerare. A proposito di colui che definisci "micco" e che si fregia dell'accettazione della propria comunità attraverso la condivisione giornaliera di pensieri, comportamenti e parole standardizzate e calate dall'alto (si accenda la tv e si conti in 10 minuti quante volte termini come "ripartenza", "resilienza", "normalità", "speranza" vengono ripetuti..e sul concetto di speranza il buon Monicelli si espresse in modo netto anni fa), ti riporto qui un passaggio tratto da un dialogo avvenuto durante la quarta stagione (settima puntata) della serie tv Stranger Things.

      "Dove gli altri vedono ordine io vedo una camicia di forza; un mondo crudele ed opprimente fatto di regole inventate..secondi, minuti, ore, giorni, settimane, mesi, anni, decenni..ogni vita è come una copia sbiadita della vita precedente. Svegliati, mangia, lavora, dormi, riproduciti e muori. Ciascuno di loro non fa che attendere che tutto finisca, e lo fa mentre si esibisce in una sciocca, terribile commedia, giorno dopo giorno".

      Ora, si sono scordati di inserire "consuma", ma trattandosi di una piattaforma consumistica li posso capire; oltre ad esserci del vero nel virgolettato sopra riportato, un non detto che tanti pensano, bisognerebbe capire perchè una piattaforma mainstream si lanci in questo modo. Ecco la riflessione: attenzione a mal interpretare questo invito a spazzare via leggi e consuetudini (senza proporre un'alternativa valida), perchè il limite tra anticonformismo costruttivo ed il "fa ciò che vuoi" (meramente distruttivo) di crowleyana memoria è piuttosto sottile (temo che l'intento di questa produzione hollywoodiana sia proprio spingere lo spettatore verso la seconda opzione, quella del caos e dello stato di natura, disordinato, descritto da Hobbes).

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    5. Anonimo 01.36: c'è un dettaglio da considerare. E il diavolo si nasconde nei dettagli. Ciò che si riprova nell'ordine (ciò che riprova il personaggio di "Stranger things") è il "Produci consuma crepa ..." oppure il borghese "Ho misurato la mia esistenza con cucchiaini da caffè" di memoria eliotiana. Un mondo mono-tono, senza luce. Apocalittico. E tuttavia il mondo che abbiamo perduto, quello, non a caso, dell'Antico Ordine, era altrettanto mono-tono. Cosa, dunque, li differenzia? Sicuramente il primo è oscuro e opprimente, il secondo, invece, illuminato da un alone metafisico; ne consegue, per il secondo, che ogni particolare, anche infimo, persino triviale, assume un chiarore simbolico e di straordinaria ricchezza poiché tutto addita a tutto nella Totalità. Il mondo che abbiamo perduto. Qui l'ordine è, inconsapevolmente, una gioia sottile, una fonte inesauribile di sfumature su un unico motivo musicale.

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    6. Anonimo 01.08. Pubblicare a manetta non è mai consigliabile. A rivedere ciò che si è scritto anni dopo di solito vengono i brividi ... anche perché a manetta si finisce per pubblicare tutto e il suo contrario ... per tacere delle goffe esagerazioni. Che la guerra russo-ucraina possa essere usata quale continuazione del Piano di annientamento è logico e plausibile, l'abbiamo qui accennato senza scomodare la geopolitica, Kissinger, Cassibile e Jacinta Arden.

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    7. La guerra civile russa ha dato alla testa a molti, Dezzani mi pare molto emotivo.
      Che cosa rimprovera' precisamente a Putin? Di non aver scatenato da subito una guerra totale? E' per questo che e' un traditore? Hanno tutti fretta di vedere dei risultati, e quando pure ci sono li ignorano deliberatamente perche' non sono abbastanza, per loro, da dietro la loro scrivania, convinti forse che una guerra totale non li riguarderebbe...
      Mentalita' da videogiocatori. L'Occidente, analisti inclusi, e' gia' psicologicamente esausto perche' e' stato bombardato per mesi di... NOTIZIE (inventate) sulla guerra... Figuriamoci se dovesse esserci una mobilizzazione nell'Unione Europea. La NATO nel momento decisivo potra' contare sul battaglione Unicorno e su armi di distruzione di massa... piu' che 'disfatta' russa sarebbe una 'disfatta' per tutti. Quando si chiede alla Russia di usare la mano pesante, di fatto si sta chiedendo uno scenario simile. E siccome in genere si ottiene sempre cio' che si desidera... ci penserei due o tre volte.

      La mancanza di una visione a medio e lungo termine, di una visione di insieme (il conflitto nella ex Ucraina NON riguarda la ex Ucraina) e' il principale male del nostro tempo.

      La geopolitica considera il mondo diviso in Stati, quando in realta' e' diviso in logge e lobby varie, per cui le analisi geopolitiche tendono sempre a creare una certa confusione, piu' che spiegare.

      Se la Russia e' complice del piano per la religione unica mondiale di Astana (non degli 'anglosassoni'), come a me personalmente sembra, non necessariamente cio' presuppone una disfatta, anzi. La Russia come istituzioni potrebbe persino avere un ruolo di prestigio nel nuovo mondo (Gog e Magog, appunto).

      In Cina si venera il Levy, a Mosca il faraone Ulyanov (sebbene bisogna dare atto a Putin di essere sempre stato critico nei suoi confronti, il mausoleo non e' stato rimosso... sempre che non sia un'operazione Trust). Siamo li'...

      https://www.youtube.com/watch?v=z77JFw2D6f8

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    8. "In Cina si venera il Levy, a Mosca il faraone Ulyanov"

      In effetti, due mummie sembrano vegliare sulle anime assopite di Gog e Magog.
      La mummia cinese riposa in pace di fronte all’obelisco di granito chiamato Monumento agli eroi, su cui e’ scolpita la storia dalla prima guerra dell’oppio dei mercanti di droga e diamanti Sassoon & co. (i cui profitti servirono per fondare la banca HSBC), alla fondazione della repubblica cinque stelle. In sostanza tutte le fasi della distruzione della Cina imperiale, dette anche liberazione o rivoluzione del popolo… curioso file rouge dall’Oppio a Mao.
      Che strano scegliere di rappresentare la liberazione del popolo a partire da una guerra che si e’ persa miseramente contro la British East India Company, operante in UK tramite la City of London, e in Cina tramite la Triade, mafia poi mutata in loggia massonica, per il contrabbandando illecito dopo il divieto imperiale (https://archive.ph/OnshP).
      Strano pure che la fondazione del PCC avvenne, con l’ausilio di consiglieri inviati dal faraone russo, proprio nel quartiere-zona franca di Shanghai concesso ai francesi a seguito della sconfitta nelle guerre cosiddette imperialiste dell’oppio, poi divenuto quello piu’ popolare di residenza per stranieri e ricchi cinesi. Mi inchino di fronte a questi misteri e saluto.
      Ise

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    9. Ise,
      Grazie mille per le preziose informazioni. Davos invece, per fortuna, ha una visione originale per l'UE e satelliti: abolizione della famiglia, abolizione della proprieta' privata, etc. etc.
      Aspetta... sono le stesse cose che diceva il Levy... uhm... Non puo' essere...

      Al faraone russo va il merito anche della creazione del Jewish Autonomous Oblast (che per la posizione geografica e' l'anello di congiunzione tra Gog e Magog). L'Imperatore Z. (che penso verra' imbalsamato anche lui, dopo morto) si sta invece dando da fare per liberare la terra della Khazaria dai goy.
      A proposito, ogni anno vengono in pellegrinaggio decine di migliaia di ebrei ortodossi alla tomba del Rebbe Nachman di Breslav... In quei giorni piove sempre che Dio la manda...


      Al momento ho la corrente elettrica ma a quanto pare sembra che la pacchia non durera' ancora a lungo... che l'Imperatore Z. voglia essere anche lui imbalsamato dopo la morte, per aver liberato la terra dai goy e

      "In Cina si venera il Levy, a Mosca il faraone Ulyanov"

      In effetti, due mummie sembrano vegliare sulle anime assopite di Gog e Magog.
      La mummia cinese riposa in pace di fronte all’obelisco di granito chiamato Monumento agli eroi, su cui e’ scolpita la storia dalla prima guerra dell’oppio dei mercanti di droga e diamanti Sassoon & co. (i cui profitti servirono per fondare la banca HSBC), alla fondazione della repubblica cinque stelle. In sostanza tutte le fasi della distruzione della Cina imperiale, dette anche liberazione o rivoluzione del popolo… curioso file rouge dall’Oppio a Mao.
      Che strano scegliere di rappresentare la liberazione del popolo a partire da una guerra che si e’ persa miseramente contro la British East India Company, operante in UK tramite la City of London, e in Cina tramite la Triade, mafia poi mutata in loggia massonica, per il contrabbandando illecito dopo il divieto imperiale (https://archive.ph/OnshP).
      Strano pure che la fondazione del PCC avvenne, con l’ausilio di consiglieri inviati dal faraone russo, proprio nel quartiere-zona franca di Shanghai concesso ai francesi a seguito della sconfitta nelle guerre cosiddette imperialiste dell’oppio, poi divenuto quello piu’ popolare di residenza per stranieri e ricchi cinesi. Mi inchino di fronte a questi misteri e saluto.
      Ise

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    10. Ho inviato per errore il messaggio senza aver finito di scriverlo. Non so se nella bozza avevo aggiunto la questione dell'elettricita' perche' non ho modo di recuperare il messaggio finche' non e' pubblicato, volevo solo aggiungere che se sparisco all'improvviso questa volta potrebbe essere per quel motivo, al momento qui da me funziona tutto ma credo non per molto. In ogni caso e' stato un piacere :)

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    11. Caro Nacthigall,

      "Davos invece, per fortuna, ha una visione originale per l'UE" ...
      Sara' perche' si va verso il mondo, ahem, multipolare... tipo tre poli uniti ad un vertice.

      "volevo solo aggiungere che se sparisco all'improvviso questa volta potrebbe essere per quel motivo"...
      Mah, dopo che hai trovato l'anello di congiunzione (interessante), puo' anche darsi che taglino la connessione solo a te, se non decidono di aspettare a metterlo sul tuo conto di credito sociale. Mi sa che siamo nelle stesse acque, chi prima chi dopo...

      Cercando in rete vedevo che l'oblast e' stato opera dell'altro faraone, quello poi rimosso dalla piramide, che pare non fosse di buona compagnia per il faraone primo. Carina la bandiera arcobaleno di cui si era dotato l'oblast...
      Sorgeva proprio, a mo' di spina sul fianco, a ridosso del manciukuo, dove poco prima i giapponesi avevano "riabilitato" l'ultimo imperatore, anche se pure loro poi han fatto una cosa simile all'oblast con la operazione Fugu, pesce palla velenoso da maneggiare con cura...
      Chissa' quanti punti ho perso a 'sto giro, forse domani non riusciro' a ricaricare l'auto, ne' ad accendere la luce, ma e' stato un piacere anche per me.

      Ise

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    12. Ise,
      Secondo me non avro' neanche un conto di credito sociale, essendo stato responsabile di vari focolai di infezione in vari uffici della burocrazia, ai tempi, come mi fu detto, in quanto non indossavo il velo. A peggiorare le cose, devo confessare di aver avuto clienti e amici in Russia e in casa ho diversi libri messi all'indice. Poi, non fidandomi troppo del futuro, mi sono costruito una stufa a legna, sara' legale? In Italia, perlomeno in alcuni regioni, mi hanno detto di no... sinceramente non ho verificato...

      Si', prima o poi temo che tocchera' a tutti.

      Riguardo il JAO, il progetto subi' delle modifiche ma l'idea originaria penso fu proprio partorita dalla testolina vuota del Nostro. Prendo, per esempio Wikipedia:
      Soviet policies with respect to minorities and Jews

      Although Judaism as a religion ran counter to the Bolshevik party's policy of atheism, Vladimir Lenin wanted to appease minority groups to gain their support and provide examples of tolerance.[21]

      In 1924, the unemployment rate among Jews exceeded 30%, partially as a result of pogroms[22] but also as a result of the policies of the USSR, which prohibited them from being craftspeople and small businessmen.[23] With the goal of getting Jews back to work to be more productive members of society, the government established Komzet, the committee for the agricultural settlement of Jews.[22] The Soviet government entertained the idea of resettling all Jews in the USSR in a designated territory where they would be able to pursue a lifestyle that was "socialist in content and national in form". The Soviets also wanted to offer an alternative to Zionism, the establishment of Mandate of Palestine as a Jewish homeland. Socialist Zionists such as Ber Borochov were gaining followers at that time, and Zionism was the favored ideology in the world's political economy to the Yiddish interpretations which were essentially incompatible with the USSR because of the Yiddish movement's growing opposition (e.g. Emma Goldman) to the very ethno-nationalism which constituted and structured Soviet states.[18]

      The location that was initially considered in the early 1920s was Crimea, which already had a significant Jewish population.[18] Two Jewish districts (raiony) were formed in Crimea and three in south Ukraine.[22][24] However, an alternative scheme, perceived as more advantageous, was put into practice.[18]

      Mi fa piacere che hai notato la bandiera, non avevo voluto infierire troppo...

      Non sapevo di queste prelibatezze culinarie giapponesi! Grazie mille, pian piano tutti i pezzi del puzzle vanno apposto.

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    13. Per fortuna hai risposto Nachtigall, mi stavo preoccupando... io scherzo quando so con chi posso permettermelo, ma la situazione e'... quella che e'.
      Si avverte una certa accelerazione, come sempre poi. Scambiarci opinioni sul web sta diventando ormai un lusso. Fortuna che le opinioni non contano, come dice spesso il signore del sito che mi suggeristi... ho seguito ed apprezzato i suoi ultimi interventi, son quasi tentata a scrivergli.

      Per quanto riguarda i libri proibiti, puoi sempre infilarli nella stufa, ma la stufa in se' potrebbe in effetti essere... reato contro i diritti di Pachamama o astrazioni varie. Saremo soli di fronte all'abominio, questo e' chiaro, e mi sembra anche giusto.

      Nel mio solito ritardo, sto leggendo ora qualche nota sul Rebbe Nachman di Breslav che citavi, a me sconosciuto, interessante, graze per le dritte. Poi passero' alla voce "Soviet policies with respect to minorities". Capisco e immagino che la questione si pose sin dall'inizio.
      La Crimea la conosco un poco tramite le parole di un amico Tataro del Xinjiang, nostalgico della sua terra d'origine, tanto che si scelse una moglie da quelle parti. Matrimonio a distanza, o matrimonio Dad, che chissa' se e' giunto a ricongiungimento o a separazione perpetua. Ci hanno tagliato i contatti, il PCC ha messo lo Xinjiang in lockdown ed oscuramento internet e telefonico nel 2009, ed anche i nostri scambi in codice terminarono per sempre. Forse e' stata la mia migliore scuola per quel che verra'.

      Tutti i pezzi del puzzle vanno apposto nel disegno originale, per chi lo vuol vedere, quindi e' assicurato che noi ne vedremo di brutte e di belle.
      Ammiro il tuo ardimento. Ah Taiwan ha appena detto che non tollerera' piu' le incursioni navali o aeree cinesi nel suo territorio, la prossima volta reagira'... sono 20 anni che sento notizie quasi quotidiane di incursioni e violazioni etc., ma e' ovvio che stavolta e' diverso, perche' cosi' e' stato deciso. Un grazie come sempre ad Alceste che ci sopporta.
      Cari saluti,
      Ise

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    14. @Ise

      Riguardo le frequentazioni internettiane sono incostante di mio anche senza problemi vari aggiuntivi, non c'e' motivo di preoccuparsi. In questo caso poi sembra - non vorrei tirarmela addosso - che la mia zona sia stata risparmiata, meglio cosi'... a parte ovviamente il razionamento, dicono massimo 16 gradi negli appartamenti, quest'inverno, ma quello del resto lo fanno anche i governi migliori... Vediamo se abbassano ancora, secondo me c'e' ampio spazio di manovra.
      Nel caso tocchera' lavorare sui libri di Richard Feynman.
      Mario di Come La Vita Quanto Ti Sorride e' uno dei migliori, fai benissimo a scrivergli finche' c'e' questa possibilita'.

      Libri nella stufa: sinceramente mi dispiace per le belle copertine, nell'eventualita' mi dichiarero' colpevole.

      Mi dispiace anche per il tuo amico tataro. Lockdaun + oscuramento comunicazioni nel 2009: praticamente fu un pioniere della post-modernita'...

      Taiwan: no comment.

      Un caro saluto

      @Alceste (rispondo al commento piu' sotto)

      Hai ragione, meglio occupare il tempo in altro modo. Grazie per lo spazio e per il blog!

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  14. Perfetta immagine quella della terra dei padri caro Alceste.
    Come ho spesso qui raccontato, ho vissuto in Cina negli anni della sua transizione definitiva, quelli in cui il vecchio cedeva definitivamente il posto al nuovo, prima con resistenza, in alcuni casi con violenza, poi con rassegnazione, infine con giubili di gioia e rinnovato spirito imprenditoriale per i nuovi business temporanei da cui poter parassitare altri anni di vita (da zombie). La vita da zombie era stata pianificata e realizzata da una fase precedente, senza la quale la sottrazione della terra dei padri non sarebbe potuta avvenire. La fase di cui sono stata testimone invece, ha visto la normalizzazione dell’assenza di logica e di alcuni abomini del pensiero, e l’omologazione delle uniche aspirazioni individuali possibili, per realizzare le quali bastava obbedire. E’ stata dura, perche’ i cinesi avevano menti sopraffine e grandi risorse interiori per non soccombere definitivamente, eppure…

    Negli ultimi tempi si stava espandendo la follia (oggi e’ un manicomio-zoo a cielo aperto)... esito maturo di quanto testimoniato sopra e della devastazione totale del territorio, inteso sia in senso geografico-fisico, che spirituale. Abbattendo tutti i punti di riferimento tradizionali, storici, architettonici, culturali, mentali e naturali, che davano senso alla continuita’ vitale cinese, quando quelli futili e volatili che ti hanno inculcato cederanno, andrai allo sbando.

    Ripensando alle cose viste li’, da qualche anno mi trovo spesso a pensare con inquietudine se e quando verra’ il momento in cui, ad esempio, i cittadini di Milano saranno felici di avere le guglie del Duomo spianate, per farci un parcheggio droni o cose di questo genere… da li’ capiro’ che e’ arrivato il punto di non ritorno.
    Negli ultimi mesi sento poi una certa urgenza di tornare per la veccha biblioteca di mio padre, per la cui elimnazione fisica definitiva tutto sembra cospirare, per vedere se riesco a salvare il salvabile, o solo per il saluto finale. So che lo shock sara’ piu’ grande del solito; sono cinque anni che manco e forse non riconoscero’ piu’ niente e nessuno, proprio come accadeva al protagonista di "Pechino e' in Coma" dello scrittore Ma Jian.
    Consiglio proprio questa bella intervista a Ma Jian dove spiega in parte la follia cinese, la stessa vissuta da me allora: https://www.wuz.it/intervista-libro/3412/majian-autore-pechino-coma.html
    L'unica cosa che ha sbagliato e' dove dice: "Secondo me questa assurdità non potrebbe accadere in Occidente"... Occidente e Oriente, come destra e sinistra, concetti senza piu' identita'.
    Saluti,
    Ise

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    1. Accadrà ovunque ... non vi sono oasi se non quelle secondarie e terziarie che il Potere non ha interesse ora a colpire ovvero le zone sottosviluppate, come certi angoli remoti dell'Albania. E però anche questi destinati a soccombere per naturale allargamento del decorso tumorale. La Cina è cotta, la Russia non sta bene (settant'anni di materialismo e omicidi politici ti segnano) ... le uniche luci spirituali rimangono la Mesopotamia e alcuni settori occulti dell'ex Impero Romano. Occulti perché, a prima vista, sembrano spenti ... ma potrebbero riaccendersi. Anche il Potere fa calcoli sbagliati. Un'occhiata alla biblioteca paterna la darei ... per me la lettura sta divenendo un'attività futile. Più che leggere, di solito rileggo ... sono nella fase della cernita epocale: ogni tanto mi piglia un raptus e getto via decine di testi che reputo non fondamentali ... alla fine, come scrissi da qualche parte, ne rimarranno un paio ... una volta anelavo a essere sepolto con essi, ora mi rendo conto che la sepoltura in una bara è politicamente assai scorretta ... credo che, tempo pochi decenni, e i cimiteri scompariranno ... mi useranno per concime, altro che rinchiudermi nel sacello con i libri della vita ...

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    2. quando mio pare mori', 21 anni fa, prima di chiudere definitivamente la bara, posi "le anime morte" di Gogol tra le sue mani incrociate. Era il libro che ci legava piu' intimamente (Un amico dentro le cose "spiritiche" mi disse che quell'atto avrebbe vincolato la sua anima senza pace a me, con conseguenze imprevedibili; in effetti tre volte invocai il suo nome e tre volte ebbi delle sue epifanie, sempre benevole. 5 anni fa decisi di non invocarlo piu', spero riposi in pace.)
      Ho letto tanta immondizia d'allora, con qualche eccezione. E' tempo di fare una nuova cernita ora... Ne feci una quando lasciai l'italia nel 2008, portai un solo libro con me, un libro orribile, spudoratamente nichilista, come ero io in quei giorni.
      il fu rabal

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    3. Ben ritrovato a il fu rabal. Mi avete quasi letto nel pensiero. Pensavo a un ritorno non solo per i libri, alcuni dei quali porterei via con me ben volentieri, e per gli altri spererei in qualcuno interessato, quanto anche per un saluto (che credo finale) alle tombe degli avi, che sento hanno bisogno di una pulitina, soprattutto quella di mia nonna in una zona remota. Poi volevo recuperare un albero genealogico di cui ho sempre sentito parlare, mio padre aveva anche chiesto l'albero di mio marito per aggiungerlo, ma che nessuno ha mai visto. Si tratta di rovistare tra tante scartoffie, carte e documenti, prima che vengano inceneriti. Infine, un oggetto appartenuto a mia nonna, che avevo conservato, idealmente per portarlo con me sino alla fine. Tutto qui, ma per riuscirci a breve dovrebbe miracolosamente aprirsi un varco spazio-temporale tra le emergenze occidentali e quelle orientali, le restrizioni e i prezzi fluttuanti dei voli aerei + un reddito di cittadinanza in omaggio anche a me (non chiedo tanto)... se si apre tale varco mi ci infilo, altrimenti se ne riparla alla fine della fine del mondo, o after The Second Coming, per dirla con Alceste.

      Comunque Alceste, sei troppo ottimista a pensare che ci useranno solo per concime. Se pensi che ora ci fanno mangiare insetti, e che le nostre vite saranno sempre piu' simili a quelle degli insetti, vivremo in citta'-alveari e saremo trattati da insetti... 2+2 = ...
      Saluti,
      Ise

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    4. Cara Ise,
      L'alveare e' l'immagine esatta. Tanti esagoni, una regina... che altro?
      Ah si, leggo da Wikipedia:
      "La regina si sviluppa più completamente delle operaie, sessualmente immature, poiché le viene fornita, per un lungo periodo di tempo, la pappa reale, una secrezione delle ghiandole presenti sul capo delle giovani operaie."
      Capito?
      L'ultima volta che misi piede in Russia, nel febbraio 2020, si sentiva spesso alla radio questa canzone:
      https://www.youtube.com/watch?v=9knYNjp95bs

      Qualcuno ha notizie di barabba?

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    5. L'alveare mi e' tornato in mente in relazione alle nuove smart cities in costruzione, dette anche citta' verticali.
      Basta guardare il video nel link per capire che solo un'ape o un calabrone ci si puo' muovere dentro.
      https://www.google.com/amp/s/www.teleambiente.it/the-line-citta-arabia-saudita/amp/
      Del resto, se dobbiam occupare meno spazio possibile per non toglierlo alla natura (che non meriteremo piu'), e' comprovato che l'esagono sia la forma geometrica piu' efficace per salvare spazio su una superficie piana. Scommetto che le nostre celle, che verranno chiamate dimore di lusso, saranno a forma esagonale estese in verticale su tutta la parete cittadina.

      Ed ora che mi ci fai pensare, la regina e' anche l'unica ad essere fertile e produrre uova, tutte le altre sono sterili.

      Cari saluti,
      Ise

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    6. A me la regina cosi' connotata aveva, chissa' perche', fatto pensare a Babilonia.
      Al link vedo un'immagine non un video, ad ogni modo rende bene l'idea...
      "Siamo solo api, pronte a tutto"...

      Un saluto

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  15. Io, nella mia immagine intricata, avanzo su due piani,
    Modellato con minerali d’uomo, oratore d’ottone,
    Costringo il mio spettro nel metallo,
    Mi bilancio sui due piatti di questo mondo gemello,
    Il mio mezzo spettro in armatura tengo saldo nel corridoio della morte,
    Al mio uomo di ferro mi avvicino di sghembo.
    Iniziando con la condanna nel bulbo, la primavera svolge i fili,
    Raggiante come i suoi arcolai, stagione degli spasmi
    Ricamata su un mondo di petali;
    Infila linfa ed aghi, annoda sangue e bollicine
    Alle radici del pino, suscita l’uomo come un monte
    Dalle viscere nude.
    Iniziando con la condanna nello spettro, nelle nascenti meraviglie,
    Immagine di immagini, mio fantasma di metallo
    Che urge attraverso il convolvolo.
    Mio uomo di foglie e radice di bronzo, mortale, immortale,
    Io, fusione di rosa e maschio impeto,
    Creo questo miracolo gemello.
    Questa è la sorte della maturità, il naturale pericolo,
    Una torre da conciatetti, recinta d’osso e senza padrone,
    Non c’è morte più naturale;
    Cosi l’uomo senz’ombra o il bove, e il diavolo dipinto,
    In un accesso di silenzio arrecano il danno mortale:
    Il naturale parallelo.
    Le mie immagini incedono negli alberi e nell’obliqua galleria della linfa,
    Non c’è andatura più rischiosa, i verdi gradini e la guglia
    Salgono sul rumore dei passi dell’uomo.
    Io con l’insetto del legno nella pianta d’ortica,
    Nel letto vitreo dell’uva con la chiocciola e il fiore,
    Ascoltando il cadere del tempo.
    Intricata maturità della fine, i due avversari invalidi,
    Diretti in senso orario fuori del porto simboleggiato,
    Ritrovando la conclusione d’acqua,
    Sul terrazzo dei tisici prendendo il duplice commiato,
    Salpano fianco a fianco, avventura di chi parte,
    Verso l’arrivo soffiato dal mare.
    Dylan Thomas

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  16. Inizia presto all' alba o tardi al pomeriggio
    Ma in questo non c'è alcuna differenza
    Le ore che hai davanti son le stesse, son tante
    Stesso coraggio chiede l'esistenza
    La vita quotidiana ti ha visto e già succhiato
    Come il caffè che bevi appena alzato
    E l'acqua fredda in faccia cancella già i tuoi sogni
    E col bisogno annega la speranza
    E mentre la dolcezza del sonno si allontana
    Inizia la tua vita quotidiana
    E subito ti affanni in cose in cui non credi
    La testa piena di vacanze ed ozio
    E non sono peggiori i mali dei rimedi
    La malattia e la noia del lavoro
    Fatiche senza scopo, furiose e vane corse
    Angosce senza un forse, senza un dopo
    Un giorno dopo l'altro il tuo deserto annuale
    Con le oasi in ferragosto e per Natale
    Ma anno dopo anno, li conti e sono tanti
    Quei giorni nella vita che hai davanti
    Ipocrisie leggere, rabbie da poco prezzo
    Risposte argute date sempre tardi
    Saluti caldi d'ansia, di noia o di disprezzo
    O senza che s'incrocino gli sguardi
    Le usate confidenze di malattie o di sesso
    Dove ciascuno ascolta sol sé stesso
    Finzioni naturali in cui ci adoperiamo
    Per non sembrar di esser quel che siamo
    Consolati pensando che inizia e già è finita
    Questa che tutti i giorni è la tua vita
    Amori disperati, amori fatti in fretta
    Consumati per rabbia o per dovere
    Che spengono in stanchezza con una sigaretta
    I desideri nati in tante sere
    Amori fatti in furia, ridicolo contrasto
    Dopo quei film di fasto e di lussuria
    Rivincita notturna dove, per esser vero
    L'uno tradisce l'altro col pensiero
    Son questi che tu vedi, che vivi e che hai d'attorno
    Gli amori della vita d'ogni giorno
    Le tue paure assidue, le gioie solitarie
    I drammi che commuovon te soltanto
    Le soluzioni ambigue, i compromessi vari
    Glorie vantate poi di tanto in tanto
    I piccoli malanni sempre più numerosi
    Più dolorosi col passar degli anni
    La lotta vuota e vana, patetico tentare
    Di rimandare un poco la vecchiaia
    E poi ti trovi vecchio e ancor non hai capito
    Che la vita quotidiana ti ha tradito...

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  17. Da guido mandami un recapito che ti invio il filmetto del mio caffè al mattino con accensione parallela della stufa a legna warm morning ciao

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  18. Gli ippopotami vivono: e non sono molto contenti
    a fotografarli mostrano tutti i denti
    e dimenano i sederi
    oggi molto più di ieri
    gli ippopotami ti sorridono volentieri.
    Si racconta che un tempo eran pallidi ed impulsivi
    ma era il tempo che c'erano i buoni e i cattivi
    i più vecchi ogni tanto
    rimpiangono la fanghiglia
    i più giovani stanno benissimo in famiglia.

    Gli ippopotami non hanno pensieri, ma sembrano meditare
    e si dicono tutti che ogni ippopotamo è uguale
    anche tra loro c'è chi suda
    chi scende e chi sale
    ma un ippopotamo vero resta normale
    ma un ippopotamo serio resta normale.

    Ippopotami, pà pà potami
    Ippopotami, pà pà potami
    d'estate in montagna, d'inverno in riviera
    li vedi passare vestiti da sera
    Ippopotami, pà pà potami
    Ippopotami, pà pà potami
    discendono il fiume se c'è la corrente
    si stancano poco, pochissimo o niente...

    Gli ippopotami ballano quando nessuno li vede
    e ogni tanto ballando ballando si pestano un piede
    ma si chiedono scusa perché
    maleducati non son
    e poi quelli che sanno il francese dicon pardon.

    Gli ippopotami non fanno niente, basta la presenza
    ippopotami non si nasce, si diventa
    e se li vedi con gli occhi socchiusi
    non è vero che stanno a dormire
    fanno finta per non farsi infastidire.

    Gli ippopotami una volta litigavano con le jene
    ma anche quelle per loro oramai sono bestie per bene
    e poi questa è una libera scelta
    e va rispettata
    perché l'acqua che hanno bevuto è acqua passata
    tutta l'acqua che hanno bevuto è acqua passata.

    Ippopotami, pà pà potami
    Ippopotami, pà pà potami
    galleggiano lenti, rotondi e contenti
    la faccia però è solo quella coi denti
    Ippopotami, pà pà potami
    Ippopotami, pà pà potami
    annusano il vento di terre lontane
    si accoppiano stanchi contando le lune...

    Gli ippopotami li puoi dividere in padri, madri e figli
    però in fondo non ce n'è uno che si assomigli
    quando mangiano è l'ora più bella
    mangiano di tutto
    solo un altro ippopotamo può dire a un ippopotamo: "Sei brutto".

    E alla fine si riuniscono tutti a guardare le stelle
    perché uno gli ha detto una volta:"Noi veniamo da quelle".
    Ma siccome non hanno le mani
    per farsi una scala
    tornan tutti nell'acqua aspettando la prossima sera
    tornan tutti nell'acqua aspettando la prossima sera.

    Ippopotami, pà pà potami
    Ippopotami, pà pà potami
    il primo dell'anno van tutti in crociera
    e cantando in coro "bel tempo di spera".
    Ippopotami, pà pà potami
    Ippopotami, pà pà potami
    e sognano dietro gli occhiali da sole
    domani si cambia, domani si vola.
    Ippopotami, pà pà potami
    Ippopotami, pà pà potami
    dichiarano seri alla televisione
    che i giovani vogliono un mondo migliore
    Ippopotami, pà Pà potami
    Ippopotami, pà Pà potami
    distesi nel sole sbadigliano piano
    e sembrano fermi, ma vanno lontano...

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  19. https://youtu.be/tg0jOpr1Uhk

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  20. Alceste! Tendevo a darti ragione sulla guerra come continuazione del covid con altri mezzi. Ad ogni modo, sembra sempre piu' una continuazione del covid... con gli s t e s s i mezzi.
    Questo in Polonia: https://www.youtube.com/watch?v=h-YlBqWb95s
    Che la Melona intenda questo con 'UE modello Polonia'?
    Approfitto ancora dello spazio perche' mi sembra un aggiornamento importante.

    Utilizzo del clima come arma (piu' di quanto gia' non si faccia), invasioni di ultracorpi (piu' di quanti gia' non ve ne siano ora), esplosioni nucleari simulate... a questo punto mi aspetto di tutto e rimarro' stupito se non accadra' nulla di eclatante.

    A presto


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    1. Caro Nachtigall e cara Ise, non accade nulla e accade tutto. Non è accaduto nulla, eppure il cratere dell'esplosione termonucleare è davanti a noi. Inutile perder tempo con la cronachetta del giorno ... guardiamo alle tendenze fondamentali del nostro tempo ... illustrate, fra gli altri, dal blog di Alceste ...

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  21. Sono venuto al mondo in una stagione calma.
    Molte porte si aprivano che ora si sono chiuse.
    L’ Alma Mater dormiva. Chi ha deciso
    di risvegliarla ?
    Eppure
    non furono così orrendi gli uragani del poi
    se ancora si poteva andare, tenersi per mano,
    riconoscersi.
    E se non era facile muoversi tra gli eroi
    della guerra, del vizio, della jattura,
    essi avevano un viso, ora non c’è neppure
    il modo di evitare le trappole. Sono troppe.
    Le infinite chiusure e aperture
    possono avere un senso per chi è dalla parte
    che sola conta, del burattinaio.
    Ma quello non domanda la collaborazione
    di chi ignora i suoi fini e la sua arte.
    E chi è da quella parte ? Se c’è, credo
    che si annoi più di noi. Con altri occhi
    ne vedremmo più d’uno passeggiare
    tra noi con meno noia e più disgusto...
    E.M.

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  22. Da un certo tempo buona parte dell'umanità occidentale considera come cosa naturale che l'esistenza sia priva di ogni vero significato e non debba essere ordinata a nessun principio superiore, per cui si è acconciata a viverla nel modo più sopportabile, meno spiacevole possibile. Ciò ha tuttavia come controparte e conseguenza inevitabili una vita interiore sempre più ridotta, informe, labile e sfuggente, una crescente dissoluzione di ogni dirittura e di ogni qualità di carattere.
    J.E.

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  23. Ho commesso il peggiore dei peccati che un uomo possa commettere.
    Non sono stato felice.
    Che i ghiacciai dell'oblio possano travolgermi e disperdermi, senza pietà.
    I miei mi generarono per il gioco rischioso e stupendo della vita, per la terra, l'acqua, l'aria, il fuoco.
    Li frodai.
    Non fui felice.
    Realizzata non fu la giovane loro volontà.
    La mia mente si applicò alle simmetriche ostinatezze dell'arte che intreccia inezie. Ereditai valore.
    Non fui valoroso.
    Non mi abbandona, mi sta sempre a lato l'ombra d'essere stato un disgraziato.

    Sandro per voce di Borghes

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  24. Da tempo ti devo parole d'amore:
    o sono forse quelle che ogni giorno
    sfuggono rapide appena percosse
    e la memoria le teme, che muta
    i segni inevitabili in dialogo
    nemico a picco con l'anima. Forse
    il tonfo nella mente non fa udire
    le mie parole d'amore o la paura
    dell'eco arbitraria che sfoca
    l'immagine più debole d'un suono
    affettuoso: o toccano l'invisibile
    ironia, la sua natura di scure
    o la mia vita già accerchiata, amore.
    O forse è il colore che le abbaglia
    se urtano con la luce
    del tempo che verrà a te quando il mio
    non potrà più chiamare amore oscuro
    amore già piangendo
    la bellezza, la rottura impetuosa
    con la terra impareggiabile, amore.
    S.Q.

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Siate gentili ...