27 giugno 2022

CRAC! (qualche banale considerazione sulla farsa elettorale)

Quanto studio, quanta malafede e dedizione, quale puntigliosa strategia ... e soprattutto quale disgusto verso sé stessi per arrivare a questo. Un autentico capolavoro in cui sadismo, inettitudine e ansia di vendersi convivono simbiotici.

Roma, 26 giugno 2022

L’amara verità: nessuno, in una colonia, qual è quella italiana, perde o vince le elezioni. Le elezioni, infatti, servono unicamente a decidere della temporanea spoliazione di una parte della colonia stessa.
Il Potere Vero, invece, inteso come sottopotere concesso dal colonizzatore, è sempre nelle mani del traditore di fiducia.
Tali le due premesse.
Se non le avete ben comprese le posso ritradurre in termini elementari: 1. le elezioni definiscono chi deruba temporaneamente una regione, una città, una parte dell’apparato industriale; 2. Il potere reale, concesso dal padrone globale, risiede, invece, sempre, a onta di apparenti rivolgimenti elettorali, nelle mani di fiduciari prestabiliti.
Da tali premesse il sillogismo principe: lo Stato Italiano, nella sua interezza indivisa, è concesso agli eredi di spezzoni moderati di alcuni partiti (PCI, brandelli di DC et alia) variamente denominati negli ultimi trent’anni. È tale Entità, che si serve dello scheletro e dei poteri residui dello Stato, a stabilire, di volta in volta, di comune accordo col colonizzatore, la reale direzione politica.

La stessa, da trent’anni a questa parte.
Credere che le elezioni cambino la rotta è, perciò, una sciocca illusione.
Chi è al di fuori di tale Entità ha la piena libertà di concorrere alle cosiddette (inutili) elezioni, persino di governare larghe fette del Paese, ma non di decidere; infatti Lega, 5S, Fratelli Italiani e ciarpame vario non hanno assolutamente voce in capitolo sugli indirizzi essenziali dell’espressione geografica ancora chiamata Italia: programmazione energetica, welfare, scuola, politica estera et cetera et cetera
Si può dire, in parole povere, che il nucleo di riferimento del colonizzatore, l’Entità (di cui è amministratore delegato il PD), manterrà sempre il potere datogli dal colonizzatore - in barba a qualsivoglia tipo di risultato elettorale. L’Italia, insomma, andrà dove è deciso che vada, anche quando
l’Entità otterrà percentuali di voti meschine (e sembrerà, agli occhi dei micchi, sull’orlo della crisi e della dissoluzione).

La controparte elettorale dell’Entità, dalla Lega a Forza Italia ai Fratelli dell’Italia, conosce benissimo tali dinamiche. Per questo si limita esclusivamente al piccolo cabotaggio, depredando alcune risorse locali a favore delle proprie fameliche clientele. La politica nazionale, infatti, non è affar loro, come stabilito da almeno trent’anni, a chiare lettere di fuoco; tanto che, appena il blocco di centrodestra rischia una maggioranza chiara e preponderante (tale per cui l’elettorato non comprenderebbe eventuali esitazioni al governo), sono gli stessi capi e sottopanza del medesimo blocco a escogitare finte schermaglie e scontri interni tesi all’autoboicotaggio. Il loro elettorato non lo saprà mai, ma nelle riunioni essi dicono: “Ci siamo spinti troppo in là … il padrone potrebbe adontarsi … occorre, quindi, dividersi e far riguadagnare ossigeno al banco … cioè alla centrale usuraria e polcorretta cui è stato assegnato il ruolo del manovratore occulto: l’Entità …”. Da tale punto di vista si hanno chiari certi episodi altrimenti inspiegabili come l’opposizione interna al Berlusconi debordante o le sparate del Trippone in mutande agostane: in effetti Lega e 5S si erano spinti troppo in là, sull’onda dell’elettorato … necessitavano alcune scuse per dilapidare il patrimonio di voti e consensi … ed ecco l’episodio del Minchione col Mojito … minchione già segnalato per tale alle nostre scettiche latitudini

Simbolo dell’Entità inamovibile è il presidentato della Repubblica che, negli ultimi sedici anni (16) è stato garantito da due (2) individui scialbi e spietati (due!) dell’Entità stessa: con la disponibilità piena e ossequiosa dell’arco costituzionale tutto. Quando segnalai questi due individui segretamente coavvinti nel potere profondo, qualcuno mi scambiò evidentemente per un qualunquista a cinque stelle … dato che, allora, tali soggetti segnavano una moda irresistibile …

Questa visione rende conto non solo dell’inamovibilità del PD e dei satelliti, veri ascari del potere transnazionale, ma degli squilibri di fedeltà nei diversi elettorati. Se il votante medio del PD (e satelliti) vede almeno soddisfatti alcuni suoi privilegi (statali nullafacenti, sindacati e CAF, personale della scuola e dell’università, cantantucoli, scrittorucoli, televisionari), la finta opposizione, costretta dalla ragion di Stato dell’Entità a ingoiare rospi sempre più grassi e variopinti, si trova a disagio nel ribadire una linea politica contraddittoria che, a parole, fa fuoco e fiamme liberali e in concreto conculca libertà basilari: economiche, sociali e, come nel caso del green pass, di elementare umanità. Ciò non toglie che il Potere globale, per salvaguardare il teatrino politico, conceda di tanto in tanto anche a questi traditori degli zuccherini (“trionfo al Nord”, "quota 100" e altre fregnacce irrilevanti).

Notazione: sui temi davvero divisivi, poiché simbolici di un sentire comune universale, l’arco costituzionale dei traditori (Entità e finta opposizione) è segretamente compatto (aborto, qualità dell’insegnamento, sanità inclusiva, cultura et cetera). Solo qualche manfrina superficiale a increspare la calma piatta della perfidia epocale.

Riassumendo: le elezioni sono inutili poiché, al massimo, certificano, nel tempo, rapporti di forza inamovibili.

Ancor più inutili, e dannosissime, le elezioni locali cui gli sprovveduti recano fede; spesso invocando, poi, categorie assolutamente fuori luogo: la sinistra e la destra, il progressismo e la reazione.
Nessuno, nemmeno il concerto delle migliori intelligenze del secolo, potrebbe giustificare le elezioni comunali o regionali ovvero il sondaggio di una massa semianalfabeta che mira a nominare una rappresentanza impreparata, laida, edace; sulla base di una dicotomia anacronistica … già nata morta duecento anni fa. Una buca è di destra o di sinistra? La raccolta differenziata è progressista? Il traffico è reazionario? Sebbene vogliano vendervi queste scelte puramente tecniche come un duello metafisico tra libertari e oscurantisti, il senso comune grida come, dalla scomparsa della generazione nata dalla guerra, alle amministrazioni locali si son succeduti capiclan, dispensatori di tangenti o perfetti imbecilli. Imbecilli al pari degli elettori residuali che, con una “x”, tragico correlativo oggettivo della propria insignificanza, credono di cambiare le sorti amministrative di territori e città complesse, stratificate, di delicata architettura umana e urbanistica. Ma, nonostante le loro speranze, sempre rinnovate a ogni scadenza, com’è rinnovata la speranza del micco che assiste alla truffa delle tre carte, regioni e città persistono in una spirale di dissoluzione e sbriciolamento intellettuale senza precedenti. Persino un semaforo che fa le bizze sembra oramai divenuto un problema insormontabile contro cui si rompono gli assalti di elettricisti, ingegneri e squadre tecniche; tutti inetti e raccomandati, ovvio; la burocrazia, peraltro, scientemente ammaestrata, soffoca ogni iniziativa o tentativo di miglioria, tanto che gli apparenti mutamenti dei quadri politici locali e le baruffe partitiche giammai riguardano lo stato comatoso delle città, ma esclusivamente la lotta per il controllo mafioso degli ultimi gangli amministrativi degni di generare clientele o tangenti. “Immondizia, oggi si cambia!”, cicala il “Il Menzognero” o “Il Corriere della Serva”; e ciò significa unicamente questo: “Si cambia! Finalmente anche noi abbiamo un sottopanza tutto nostro che ci garantisce un ritorno in voti o in tangenti!”. Tutto qui. Infatti, come l’elettore micco constaterà a breve giro di realtà, il problema immondizia (o quello semaforico) non subiranno miglioramenti di sorta, se non inessenziali o di largo maquillage (segreto responsabile, quest’ultimo, di rialzi pirateschi di tariffe e imposte).

Nella mia proposta costituzionale, a esempio, non esistono elezioni locali. Le Regioni sono abolite a favore dell’assetto provinciale. Si riesumano i governatorati, con poteri quasi monarchici, tenuti da personale scelto formato presso scuole amministrative speciali cui non pare indegno sottoporre i candidati a giuramenti di fedeltà et similia. Un geometra di paese o un pupazzo di partito, insomma, non possono e non devono avvicinarsi alla patina verdastra della laguna di Venezia, alle colonne della cattedrale di Palermo o ai costoloni presbiteriali di Cefalù: ne sono indegni; loro compito, al massimo, è la minuscola amministrazione: spazzare diligentemente le piazze fiorentine, innaffiare le palme di Villa Pamphilj o provvedere alla tinteggiatura (con vernice ecologica) delle panchine del belvedere di Lubriano.

All’elettore medio, secondo la mia personale utopia, sono riservate le elezioni dei membri del Parlamento e quella del Presidente della Repubblica; oltre al bersaglio grosso: la nomina delle magistrature e dei maggiori direttori ministeriali. Il procuratore di una città di tre milioni di abitanti, a esempio, non può essere un bofonchiatore con la prostatite che, a fronte di una città impazzita, continua a sorbire cappuccini senza responsabilità saltando, se gli va male, da un incarico lucroso all’altro; deve mettere la faccia e dichiarare con quale strategia e chi intende colpire onde liberare la cosa pubblica da parassiti, mosche della merda e criminalità assortita. Il capoccia dell’Agenzia delle Entrate (altro esempio) non può dire, dopo che è stato nominato da chissà chi, ma non dal popolo, che 19.000.000 di Italiani sono evasori. Tale dichiarazione, se ha fegato, deve porgerla prima all’elettorato: “Carissima plebaglia, secondo me 19.000.000 di voi sono evasori. Vi manderò, perciò, il conto: appena mi avrete votato”. E dopo, solo dopo, conteggiare quanto riscontro ha avuto tale esibizione di esuberanza sulla percentuale di voti plebei in suo favore.

In tale frangente, 2022-2030, il voto è inutile sotto ogni punto di vista. Locale e nazionale.
Purtroppo l’Italiano è difficile da convincere. Gli hanno sabotato l’immaginario collettivo. Senza quella “x”, cui si è fatto a meno per millenni felici, l’italianuzzo declinante crede che non esista più una forma di governo; si è addirittura convinto, il fesso sottovuoto, che senza la pagliacciata da matita copiativa nei loculi di legno, perisca la democrazia; e con essa la libertà! Il voto è un diritto! Come se democrazia e libertà prima del Novecento non esistessero. C’è democrazia, secondo l’italiano con un cecio nella scatola cranica, solo se tutti gli analfabeti e i cialtroni da Aosta a Siracusa sono mobilitati. Non uno di meno! Le più ottuse cretine, i deficienti più esagitati, i minus habentes, i pazzi - tutti devono apporre la “x”! C’è da scegliere il sindaco, il governatore, la guida dell’Italia! Certo, come no … e la fanno scegliere a voi imbecilli … non gli basta, all’Italiano, vedersi preso regolarmente per i fondelli a ogni tornata, ne vuole sempre di più, di sbobba … perché oramai, è una perversione alogica indotta, gli gira in testa tale falso mito angloamericano … che è la massa ebete a determinare guerre e paci, carestie e opulenze, progressi e regressi … e che il governo di pochi, sapiente e aristocratico, è, invece, illiberale … meglio, insomma, permettere a un ex mediano di amministrare la città di Romeo e Giulietta o issare sullo scranno più alto di una città d’arte un leccaculo di partito … altrimenti si diventa illiberali, fascisti …

Si dice: l’astensione avanza, non sei contento?
No, perché alla prossima tornata basta un citrullo qualunque a rivitalizzare le truppe smarrite della finta opposizione … e allora ecco il quorum che s’impenna di nuovo! Oh, quanto vorrei un olovisore che in tempo reale riattualizzasse l’uragano di endorsement a favore del grasso Salvini, colui che sbatteva il rosario sui banchi della Camera come il pesto di cipolle o quelli fanatici a favore del Di Maio … per tacere del Foa liberatore della RAI … eravate gli stessi che si lamentano oggi, o sbaglio? Non eravate voi? Io no di sicuro … basta andare indietro di qualche anno e leggere i post … in chi sperate, nel prossimo capitano? Nel gilet giallo d’assalto? Nel grande sindaco verde?

Per mettermi di buonumore rileggo spesso certi resoconti degli anni Settanta dove le linee di tendenza della dabbenaggine erano già chiarissime. Nello scorrere una lista degli scontri del 1977, a esempio, m’imbatto in una sequela devastante di resoconti tragicomici: “6 febbraio, l’università occupata diventa nel pomeriggio un punto d’incontro per tutto il proletariato giovanile, con una festa a cui partecipano … gruppi musicali e di ‘Teatro Emarginato’ … fanno la loro comparsa gli Indiani Metropolitani … 10 febbraio, la Poizia indossa uno scafandro antiproiettile di nove chili e un casco di un chilo e mezzo … il segretario della Federazione dei Giovani Comunisti Italiani, Walter Veltroni, all’Università ‘La Sapienza’ invita alla mobilitazione tutti gli studenti … 14 febbraio, all’ospedale ‘San Giacomo’ si verificano incidenti tra la Polizia e un centinaio di femministe militanti del CRAC (Comitato Romano Aborto e Contraccezione) … 27 febbraio, l’assemblea nazionale del movimento: nel pomeriggio un gruppo di femministe lascia l’aula protestando contro la sopraffazione subita, seguite dagli Indiani  Metropolitani … 23 aprile, durante i funerali di un agente ucciso due donne anziane cominciano a urlare ‘assassini, ammazzateli tutti’ … poco dopo altre due vecchie provocano un tafferuglio … 12 luglio, venti giovani a viso scoperto fanno una spesa proletaria al supermercato NOR. Rubano prosciutti, formaggi e bottiglie di Johnny Walker … 

Quanto tempo sprecato, quanta stupidità!

46 commenti :

  1. Alceste, leggere i tuoi post risveglia in me, vecchio marinaio, la stessa sensazione di quando, giovane Ufficiale di Rotta, la visione notturna di un faro certificava la bontà della pianificazione e, soprattutto, certificava il fatto che esistesse ancora una costa, una terra, un approdo pronto ad accogliere una nave ed il suo stanco equipaggio... Siamo pochi? Siamo molti? Non importa. L'importante è che ci siamo
    Bruno il bruno

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    1. Citai Seneca una volta: "Nessun vento è favorevole per il marinaio che non sa a quale porto vuol approdare" ... occorre una direzione, una rotta ... un'utopia. E idee chiare, a costo di sacrificare parte delle nostre credenze.

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  2. Caro Alceste,  lei è  un volterriano. E lo sono anch'io, molto più modestamente. Il florilegio
    di grandi iniziative anni '70, essendo anche più anziano, in parte le ricordo anch'io. Purtroppo se ne desume una sola verità: che il popolo - per incultura o prepotenza o istigazione (Veltroni, ad es.) - è sempre irrazionale e, tutto sommato, immeritevole di reale progresso. Non che i miei ascendenti fossero aristocratici o abbienti.  Ma la differenza nel mio caso, e in quello di pochi altri, l'ha fatta lo studio, e l'ostinata volontà di comprendere, ma con umiltà.  Non ci sono soluzioni. Il Potere reale, probabilmente anglofono, non mollerà mai la presa. Solo una (loro) catastrofe potrebbe allentare un dominio che però verrebbe assunto da nuovi attori. Vede, secondo me, ma è solo teoria, il problema risale al 1861. Lo notò  anche Dostoevskij,  come Lei sa. Nacque un regno di secondo piano, e distrusse lo spirito italiano che paradossalmente necessitava di 'divisioni' per sopravvivere. Questo lo dobbiamo  a Disraeli e soci (Ma guarda che caso!) ed alla dabbenaggine di una vecchia signora. Questa è storia. Ma, appunto, è un'altra storia.
    Cordialità
    Walter

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    1. Probabilmente gli anglofoni stanno relegando il controllo ai Francesi ... manovre interne. Mi sono fatto questa idea: l'Italia, benché i maggiori intellettuali la anelassero unita, per nostalgia del nostro unico Impero, funzionava meglio divisa. Perché la genialità era troppa ... troppa per essere ricondotta a un solo governo. Se pensiamo che alcune famiglie aristocratiche, regnando su un'estensione provinciale, produssero più cultura dell'Italia post 1945 nella sua interezza ... Ma sono pensieri svagati.

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  3. Ragionamento ineccepibile e condivisibile. la massa non ha mai prodotto nulla; la massa può e deve essere gestita da una elite, politico economica, che la guidi ed indirizzi al rggiungimento degli obiettivi strategici definiti da una piattaforma ideologica: e qui sta il probelma italiano (ma tenendo conto della situazione "ucraina" direi europeo con sfacettaure e contorni certo diversi da stato a stato): l'italia fu stato unitario per volere e denaro inglese; l'italia fu stato fascista con la complicità inglese; il regime del ventennio poi, cercò, maldestramente, di svincolarsi dal giogo inglese legandosi, con una dose di spregiudicatezza e insenstezza enorme, al caporale austriaco ilquale giocava la sua partita e, se l'avesse giocata bene, ci avrebbe reso succubi suoi come lo eravamo delgi inglesi. Poi la "liberazione", passaggio avvenuto con bel voltafaccia che sa di tradimento dell'alleato, che ci ha consegnato agli Americani. Questi ultimi, per ragioni geopolitiche specifiche del periodo che va dal 1945 al 1992, ci hanno consentito una certa libertà d'azione anche per copire alle costole Inglesi e Francesi che ernao si suoi alleati vincitori della IIWW ma che dovevano essere ricondotti al ruolo di sudditi e quindi l'Italietta, nel bacino del mediterraneo, servì a questo (Alegria, Tunisia, Libia, Libano, OLP,) il tutto per demolri i residui di impero inglese e di grandeur francese. E questo ruolo Italiano Inglesi e francesi lo conoscevano benissimo: infatti quando hanno potuto ce l'hanno fatta pagare (v. morte Mattei) e, dal 2011 (Libia ed egitto) con morte Gheddafi e omicidio Regeni, ce la fanno pesantemente pagare. Ovviamente con il beneplacito Americano per il quale, oggi, non simao più strategici come tra il 1945 ed il 1992. Mala tempora currunt.

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    1. Che l'Italia sia (e fu) entro la sfera d'influenza inglese dall'Unità d'Italia non pare un azzardo. I rivoluzionari, da quelli scientifici a quelli anarchici, studiarono pure loro a Londra. Uno studioso (serio) di pop e rock afferma che l'Italia fu colonia principe delle case discografiche britanniche; per tale motivo esaltiamo i Beatles e non Bob Dylan, i Sex Pistols e i Duran Duran invece del punk americano e della dance di New York ... Purtroppo oggi è impossibile una reazione a tale deriva secolare perché non esiste materiale umano adatto alla bisogna ... forse solo selezionando una aristocrazia assai ristretta ... forse. In vent'anni, però, ho trovato solo rari candidati a essa. Quasi tutti prima o poi venivano risucchiati dal tifo partitocratico.

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    2. Stiamo attraversando il redde rationem globale: il conflitto Ucraino e solo l'inizio di un conflitto aperto (perchè quello sotto traccia è INZIATO NEL 2007/2008) tra le potenze talasscratiche (USA/UK e Israele e vassali vari tra cui noi italiani) e l'Eurasia (Russia/Cina e alleati vari che possono mutare nel tempo ingrossando le fila o assotigliandole). Un conflitto che si allargherà sempre di più ed in un tempo neppure troppo lungo. Già in autonno sperimenteremo le prime avvisaglie in termini di razionamenti e privazioni che creeranno le prime turbolenze interne ma, per carenza di elite veramente autonome, non potranno produrre alcun risultato. Ed è un peccato perchè privata della colonia europea e della proiezione italiana nel mediterraneo, la talassocrazia verbbe amputata del baluardo fondamentale per la sua proiezione aggressiva. Ne vedremo delle belle (anzi non saranno mica tanto belle).

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    3. Allo stato, la salvezza può essere solo individuale.

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    4. La salvezza individuale? Magari esistesse. Ci avviamo alla fine della civiltà occidentale così come l'intesero i filosofi greci. C'è un conflitto mondiale? Potrebbe essere tutto un teatrino. Ragioniamo: parlano di razionamenti e black out da decenni e ora, miracolosamente, il blocco sino-russo gli offre la scusa delle scuse ... non voglio complottare troppo ...

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  4. https://www.youtube.com/watch?v=3UnLMFumZiE&t=1391s

    L'intellighenzia ci prepara da qualche anno al cambio di paradigma. Cito più o meno da questa conferenza di Umberto Curi:"...occorre rivedere il concetto di democrazia senza rimozioni o censure...si tratta di un sistema non più adeguato alle sfide della modernità"; nel dettaglio lo trovate a 22'50";
    Così come Ida Magli in "Per una rivoluzione italiana" dove parla apertamente di un governo sul modello dei consigli di amministrazione delle multinazionali. Trasversalmente i "migliori" ci informano che non è possibile lasciare al volere delle maggioranze o presunte tali il destino del mondo; o si vota giusto oppure fa lo stesso, i predestinati, dall'alto del primato morale e delle loro indiscutibili competenza guideranno il gregge nel futuro.
    D'altronde in questi due anni abbiamo visto di che pasta è fatta la tribù della dissidenza panDEMonica. Un caravanserraglio eterogeneo e atomizzato di vegani, sessantottardi, harikrishna, neocatecumenali e babe con la chitarra.
    Quale senso comune? Quale mos maiorum che possa rappresentare una qualsivoglia idea di onore, fede, tradizione, lingua, musica?
    Mosse di corpo che durano il tempo di un decreto o di un pass da guarigione. Davvero poca roba, ma d'altra parte cinquant'anni di meticolosa demolizione etica e spirituale non possono che produrre questi risultati.

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    1. Il sistema attuale è già a-democratico. L'unica legge è la capziosità della legge che tende ad aggirare meticolosamente le ultime difese costituzionali del cittadino. Non ne usciremo discorrendo tranquillamente, nemmeno eleggendo dei tizi, men che mai per via "democratica" ... per il semplice fatto che democrazia più non c'è. A dirla tutta oramai non è possibile fare pure un ricorso contro una cartella esattoriale ... poiché il SIstema è ideato non per la giustizia, ma per l'annientamento di chi ancora si ostina a credere nella giustizia. Amici miei, son tempi per nasi insanguinati e teste rotte ... Il problema è la mancanza di materiale umano.

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    2. In Italia si ride e si scherza, si puntualizza, si ironizza, e lo fanno anche i cosiddetti dissidenti, manca appunto qualcuno che a un certo punto non ride più, come il qui presente Alceste. Capisco il bisogno di sopravvivere, di stemperare, ma a un certo punto basta Anche perché, e lo dico confrontando i toni anche con l'estero, dall'altra parte non ci vanno leggeri, la "fine del sorcio" che qualcuno augurava è passata così, come una boutade...

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  5. Comunque, riguardo ai sociopatici piddini, mi chiedo sempre come fanno a mandare al macero la vita di milioni di persone, saperlo e fottersene.
    Io avrei meno problemi a fare il sicario della mafia, almeno la persona la uccidi solo una volta, loro usurano le anime e i corpi degli italiani per decenni.
    Credo veramente che abbiano la stessa forma mentis di chi faceva parte degli squadroni della morte in Argentina, in fondo devi essere un sadico per fare quello che fanno.
    Quello che mi sorprende è che ce ne siano così tanti !

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    1. Quando vengono distrutti i limiti e la morale, si sprofonda nella sociopatia come in un baratro. Sociopatici autoreferenziali, anempatici. Non esistono riferimenti se una vaga appartenenza di classe ... un piddino medio è assai più pericoloso dei massacratori del Circeo. Un essere amorale, oltre che completamente eviscerato del buon senso comune.

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  6. Ti scrivo dalla capitale pd d'Italia, la culla rinascimentale. Sono stati piazzati ovunque: quartieri, comune,città metropolitana, regione,ministeri periferici,parastato,fondazioni, associazioni,società partecipate degli enti locali. Sono dappertutto, i peggiori uomini, le più terribili donne . I compagnucci di merende non hanno vergogna: parassiti, buoni a nulla,mangiapane a tradimento,talvolta mentecatti e arroganti. Per la cronaca :tutti tridosati come voleva il partito. D'altronde il posto fisso clientelare non si molla mai,e allora fidiamoci della Scienza (di partito). Chissà che il partito questa volta non li abbia giocato un tiro mancino (ironia della sorte).

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    1. Guareschi si riferiva a loro come trinariciuti cioè con tre narici: due per respirare, una per far colare via il cervello ... da trinariciuti a tridosati il passo è breve. Ciò che sorprende è l'assenza totale di opposizione a tale presa di potere clientelare; anzi, non sorprende se hai letto il post. In ogni caso: tale assalto alla cosa pubblica ha talmente avvilito la cosa pubblica che la culla rinascimentale è degenerata in volgare mangiatoia.

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  7. Quanto tempo sprecato mio caro Alceste, davvero quanto tempo sprecato per il nulla....sono sempre più convinto che la salvezza sia un fatto strettamente personale.
    La massa, le masse sono grumi informi, un coacervo di pulsioni....e basta un capitone di turno per farle (e)ruttare
    E il rutto, ora che ci penso, è la massima espressione vocale che si possa sperare di ottenere.
    Grazie.

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    1. Al Qaeda e Isis ... a proposito di tempo sprecato ... Berlusconi ... almeno trent'anni a cianciare di antislamismo e conflitto di interesse ... mentre i tarli rodevano la Patria dall'interno preparando la reale disfatta.

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  8. Signori!
    Mi hanno segnalato questo articolo che vi giro, in quanto l'immagine di Roma che brucia rende l'idea forse piu' di tante parole:
    https://notizie.virgilio.it/roma-brucia-un-incendio-in-ogni-quartiere-grido-d-allarme-dei-vigili-del-fuoco-sistematicamente-ignorato-1534656
    Non ho potuto fare a meno di notare che tutto inizio' alla stazione di Passoscuro... mentre muore una donna, pensate un po', nel quartiere di Santa Maria del Soccorso.
    Mi sono quasi tranquillizzato leggendo del rogo della Bufalotta (vista la fonte non sarebbe strano)... Trigoria, invece, non mi dice molto, magari qualcuno di voi ne sa di piu' (tre fiumi? altri significati?).

    Credo sia davvero un brutto segno. Per ora si ammette ancora complottisticamente che "all’origine c’è stata spesso la mano dell’uomo" ma in futuro chissa'... si comincia a tastare il terreno...

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    1. Trigoria, secondo il mio modesto avviso, è un trivio cioè un incrocio, ma è soprattutto il luogo dove si allena la AS Roma ... non mi sforzerei a trovare dei segni quando lo si ha uno incontrovertibile: la Croce che si muta in Ancora ovvero il logo del Giubileo 2025 ovvero il Cristianesimo che si muta in Massoneria ... in un tripudio arcobalenato. Basta poco per comprendere che Bergoglio vuole andarsene col botto ...

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    2. Caro Alceste,
      Dopo aver letto la tua risposta, mi hanno girato, neanche a farlo apposta, un altro link.
      https://www.agi.it/cronaca/news/2022-07-02/elon-musk-twitter-foto-con-i-figli-e-il-papa-17307648/
      Elon Musk e i suoi figli hanno incontrato il Papa

      Alcuni considerano che se il 31.12.2025 e' il termine per la riduzione drastica della popolazione, come appariva nelle previsioni demografiche di un sito militare, poi scomparse, il conto dei tre anni e mezzo dell'Apocalisse sarebbe iniziato ieri.
      Magari sono tutte idiozie, speriamo, ad ogni modo considerata la situazione non mi sento di escludere nulla.

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    3. Rispondimi sinceramente: quante persone vedi effettivamente vive ogni giorno? Che bisogno c'è, quindi, di ipotizzare una ecatombe su vasta scala in pochi anni (irrealizzabile per vari motivi logistici-igienici, di ordine pubblico etc) quando i vivi assommano forse all'1%? Darei più credito ai messaggi subliminali, ai simbolismi. Quel logo, a esempio, è una resa totale della Chiesa cristiana. L'ancora è l'equivalente massonico della croce. La stabilità, la difesa etc Perché ipotizzare massacri di massa quando tali massacri sono già fra noi?

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  9. Alceste, sono assolutamente d'accordo, nel senso che anche io non ne vedo il senso: sta andando tutto liscio come l'olio.
    Pero' mi chiedo anche: perche' ingigantire e drammatizzare ora la guerra nella ex Ucraina, che va avanti da anni nella totale indifferenza? Con tutte le guerre che ci sono nel mondo? Che sia perche', essendo 'vicina' e fra bianchi e' molto piu' coinvolgente e ora, dopo i vaccini, serve coinvolgimento? Si sta facendo di tutto per allargare il conflitto. Magari e' solo un modo per vendere armi e paura, mentre gli slavi si ammazzano fra di loro. Pero' non ci metto la mano sul fuoco...
    E' evidente che ogni scelta dell'UE fin da principio, e' fatta per creare il massimo danno... agli europei. Ora si e' arrivati persino a dire che manca l'acqua...
    Io non 'credo' necessariamente che si vada verso una drastica riduzione della popolazione, ma tanto tranquillo non sono. I campi di concentramento sono una realta' anche in Italia. Per questo, non mi sento di escludere nulla.

    Da un punto di vista razionale non ha senso un ecatombe se i vivi assommano forse all'1%. Ma da un punto di vista sovrarazionale e' proprio quando i vivi sono pochissimi, che arriva l'ecatombe, come a Sodoma. Forse c'e' qualche dato che non consideriamo.

    Ripeto, non significa che 'creda' a questa ipotesi, solo che non la liquiderei con tanta leggerezza.

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    1. Le guerre, anche dure, come la mitica guerra al "terrore islamico" non serve a uccidere e nemmeno a invadere. Serve a dominare. Come? Inquinando irreparabilmente le fonti di civiltà. Afghanistan=la terra ariana per eccellenza (qui non entra, però, nessuna elucubrazione di destra) e l'Iraq (la Mesopotamia) sono stati invasi per inquinare e definitivamente spegnere queste sorgenti di civiltà. Inutile parlare della Grecia e dell'Italia. Ora si attacca l'Oriente, ultima Thule dell'Antico Ordine. Noi dovremmo solo stabilire "se" è tutta una manfrina oppure no (in tal senso: Putin si difende o reca solo una scusa per una piano prestabilito?). A ogni modo, ritengo questo un rovello secondario. Ma vorrei chiarire cosa intendo per inquinare e spegnere; è lo stesso delle sorgenti. Se vengono chiuse, il loro corso deviato oppure fatte passare per un terreno paludoso esse cessano di esistere letteralmente. Tutto quello cui davano vita e senso muore assieme a loro. In tal modo è morta la civiltà occidentale classica, seguita da quella mediorientale; ora si punta all'ultimo bersaglio. Quando tutto sarà stato trasformato in pappetta, dissacrato, smerdato e svuotato, sarà la stessa umanità a chiedere il coltello del carnefice. Vedrai ... ci sarà la fila presso gli altari aztechi. L'ansia di autoestinguersi diverrà un virus.

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    2. Si', perfetto, mi fila il discorso. In fondo si tratta di cio' in ogni caso, a prescindere da quale sara' la manifestazione esteriore (guerre, cataclismi o aborti, eutanasia, metaverso e droghe). Anche il cercare della date precise, come quelle che ho indicato sopra, e' forse piu' un esercizio/passatempo mentale... eppero' se il crollo deve essere prima un po' alla volta, poi tutto in un botto, non escluderei accelerazioni repentine. Il coglionavirus in questo senso e' stato una prova generale.
      Grazie per l'approfondimento.

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    3. A proposito, dopo Roma:
      https://www.ilmessaggero.it/mondo/mosca_incendio_capital_towers_torri_cosa_succede-6791675.html

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    4. "A Roma un nuovo incendio, esplosioni e una nube di fumo"
      https://www.ansa.it/sito/notizie/cronaca/2022/07/09/incendio-a-roma-la-nube-di-fumo-visibile-in-vari-quartieri_f4d586ee-12aa-4db4-bdd3-223d42e0ce92.html

      Le mascherine ormai sono multiuso:
      "Poi il rumore di boati ed esplosioni ripetute e l'invito ai residenti della zona più colpita di chiudere le finestre e utilizzare le mascherine anche in strada"

      Nel frattempo, sempre dall'ANSIA:
      "Maneskin in concerto a Roma, energia di Zitti e Buoni dà il via allo show"
      https://www.ansa.it/sito/notizie/cultura/musica/2022/07/08/maneskin-il-grande-giorno-al-circo-massimo_dffec3bc-9b58-43b0-9cdb-21757b6a8a84.html

      Zitti e buoni, mi raccomando...

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  10. https://debernardi.wordpress.com/2022/07/02/i-nuovi-curricula-scolastici/
    https://www.travelhoppers.com/2011/03/21/finding-the-green-man-in-the-churches-of-europe/

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    1. Questo il link che funziona: https://debernardi.wordpress.com/2022/07/02/i-nuovi-curricula-scolastici/

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  11. Scusa ho fatto un po' di confusione; stavo cercando un sito francese in cui è possibile testare, in modo interattivo, le politiche per il controllo della popolazione e che ti da sostanzialmente ragione: non c'è bisogno di sterminare proprio nessuno, moriamo naturalmente e basta; insomma stavo pensando ad altro, se ti è possibile cancella la scemenza che ho scritto. L'altro link su mio pc funziona ... faccio un po' di prove
    al limite ti mando solo immagine del green man ( e anche due che mi hanno mandato: hanno intercettato il post e me ne hanno mando altre, una non è un green man, ma è interessante ugualmente). Spero di trovare il link francese. A dopo. Grazie

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  12. il sito francese di cui ti devo è questo
    https://www.ined.fr/
    lo hanno cambiato in peggio, questo è una copia con finalità divulgative del
    sito di statistica francese: la verità te la raccontiamo noi; nell'altra edizione
    potevi fare delle ipotesi di politica demografica e simularne l'effetto (es. ritardando
    la nascita del primo figlio: nel tempo si è passati dal primo parto a 14 anni - e quindi
    di partorire 16-17 volte nell'arco di una vita - al primo parto a ridosso della menopausa)
    peccato era molto più interessante la versione precedente.

    Il demone della rivoluzione verde
    Green Man https://postimg.cc/fSNzC7dB

    Come ci vorrebbero https://postimg.cc/fSNzC7dB
    https://postimg.cc/T5DkdmHM
    Il fine https://postimg.cc/7bn9VH8N
    Altrimenti https://postimg.cc/4nsqZFXB

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  13. "amara verità", ma Verità: l'avevo capita già undici anni fa, salvo poi ricaderci nel 2018 (speravo che, su temi limitati e condivisi, la tratta in corso nel mediterraneo, si potesse ottenere un qualche risultato). Il pezzo non si sottrae dalla ricetta salvifica di un sistema di "democrazia diretta", con elezione delle alte cariche e persino della magistratura. Ma è ricetta che perpetua il mezzo (le elezioni) e, soprattutto, è chiaramente anglofono. Ho compreso bene?! Il dialogo sottostante il pezzo, invece, fa solo un fugace cenno ("son tempi per nasi insanguinati e teste rotte") ad altro tipo di soluzione. Ho letto e riletto, ma sono confuso: ammesso che lo si possa, che fare?!

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    1. In primis, la nostra condotta privata deve essere esemplare. A esempio: scrivere un post di twitter e facebook è già una concessione al Nemico; estenderlo con sgrammaticature, turpiloqui gratuiti e barzellette significa agitare la definitiva bandiera bianca; anche le nostre più banali scelte influenzano lo Spirito dei Tempi: rifiutare una marca, una canzone, un film; opporsi alla sciatteria sui luoghi di lavoro, nelle istituzioni, nell'intimità; maturare un gusto estetico duro, profondo: ogni minimo atto contribuisce alla sconfitta o alla vittoria.
      Evitare un anacoluto è più importante che votare Bagnai? Certo, e i fatti son lì, stesi sul tavolo autoptico.
      E poi c'è l'azione. Per me rimane fondamentale votare chi ha diritto di vita e di morte sul cittadino: un giudice, un magistrato contabile, il capo della polizia. E il Presidente della Repubblica poiché assomma l'immaginario collettivo di un Paese. Ciò non significa che sia a favore di tale "riforma" costituzionale (se tornasse Federico di Svevia delegherei a lui ogni decisione, ciecamente): la ritengo "fattibile", dopo un adeguato numero di morti ... che dovranno esserci, inevitabilmente. Il patriziato che ci ha venduti non si lascerà scalzare facilmente ... potrai osservare agevolmente come, con splendida psicopatia, lasci morire gli Italiani, ormai psicologicamente annientati e pronti al suicidio di massa.
      Il problema, purtroppo, è sempre e solo il materiale umano adatto alla bisogna ... che non esiste, di fatto.

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  14. "Quanto tempo sprecato, quanta stupidità!"...
    A 20 anni non si capisce niente, o perlomeno la maggior parte non capisce, non può capire - vieni usato, sei carne da macello; solo quando arrivi a 60 anni, e anche grazie a internet che ti permette di scoprire tante cose, il tuo passato, chi eri, che cosa ti facevano fare, che puoi dire quanto tempo sprecato...che idiota sono stato.
    In mezzo agli indiani metropolitani e a quelli che c'avevano L.C. piegato nella tasca di dietro, ci stavo pure io ...che idioti siamo stati.
    E pensare che certi ci sono pure rimasti per terra...
    Giuseppe

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    1. Ci siamo passati tutti. Sui caduti, in senso reale e non metaforico, sto scrivendo qualcosa adesso. Caduti dell'una e dell'altra parte ... ciò che colpisce, a distanza di tanti anni, è il misero raccolto culturale e politico di quella stagione ... solo qualche capo ne trasse beneficio, imbucato nei giornali, nelle regioni, negli uffici pubblici ...

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  15. Credo che sia proprio in quel " ci siamo passati tutti " l'errore metafisico - non dovevamo passarci

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  16. Ci siamo passati tutti....e chissà se proprio questo sia l'Errore! il metafisico errore dell'omuncolo che vive sulla faccia della terra...

    Il nemico marcia in testa a te
    Ma anche alle tue spalle
    Il nemico marcia con i piedi
    Nelle tue stesse scarpe
    Quindi anche se le tracce non le vedi
    È sempre alla tua testa

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  17. Ci siamo passati tutti ...e se fosse questo l'Errore Metafisico? passarci, compromettersi con lo spirito falso e non riconoscere lo spirito vero del tempo...Non bisogna passarci

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    1. Per "tutti" ovviamente mi riferivo alla generazione che ha creduto di cambiare qualcosa. Non è facile sfuggire al proprio tempo quando non si hanno maestri. Ci siamo caduti "tutti", in tal senso ... riconosco di aver fallito.
      Alcuni sono guariti, la schiacciante maggioranza persiste nell'errore.

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  18. ...generazione che stava la sera in piazza maggiore con anna di francia e pure con loro ...https://www.youtube.com/watch?v=7jXPwBMxizA

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    1. Rispetto a oggi anche Loy e Altomare sono ingigantiti a classici.

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  19. Negli anni della maturità pochi uomini sanno, in fondo, come son giunti a se stessi, ai propri piaceri, alla propria concezione del mondo, alla propria moglie, al proprio carattere e mestiere e loro conseguenze, ma sentono di non poter più cambiare di molto. Si potrebbe sostenere persino, che sono stati ingannati; infatti è impossibile scoprire una ragione sufficiente per cui tutto sia andato proprio così come è andato; avrebbe anche potuto andare diversamente; essi hanno influito pochissimo sugli avvenimenti, che per lo più sono dipesi da circostanze svariate, dall’umore, dalla vita, dalla morte di tutt’altri individui; e solo in quel dato momento si sono abbattuti su di loro.
    R. Musil

    https://www.youtube.com/watch?v=ZH7dG0qyzyg

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    1. Sono in parte d'accordo. Nei tempi dei nonni, tuttavia, arrivare a una certa età rispettando la tradizione (senza sapere, quindi, come e perché si fosse arrivati lì) era sintomo di salute ... certezza di aver evitato le scelte individuali ... quelle scelte che, quasi sempre, recano all'infelicità. Oggi sono tutti liberi ... scelgo io, dicono. Il corpo è mio! E infatti sono disperati.

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  20. Grazie per le risposte...

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  21. Le coincidenze della vita: Dugin aveva iniziato a parlare del problema ebraico e salta in aria sua figlia.
    Nel frattempo se avete 180 euro da investire, mi permetto di consigliarvi l'acquisto di questo set di otto monete:
    https://www.cfn.va/en/home/2631-20-05-2022-euro-coin-set-proof-version-year-2022.html

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  22. Si parlava in qualche post precedente del numero otto, e ora pensando alla Dugina ho collegato con i fenici, gli ebrei di Dnepropetrovsk, e questo video che linko piu' sotto (molto spinto ma ne vale la pena, chiedo anticipatamente scusa).

    Prima Dnepropetrovsk. Mesi fa mi capito' di ascoltare questa canzoncina, non recentissima (si puo' tradurre con un traduttore automatico, ne vale la pena):
    https://gorelikmark.wixsite.com/vspominaudom/kabare-vesyolyj-pesec-obrashenie-dn

    (SPOILER: Parlando di Dnepropetrovsk e Gerusalemme la canzone recita "fra di noi ci sono molti paralleli, ma un solo meridiano"...)

    Guardate attentamente il video della canzone, riguardatelo dopo aver visto il video spinto di cui il link a breve... il finale poi e' spettacolare. Quella fontana che si riflette sull'acqua...

    Ah, quasi mi dimenticavo... Perche' ho collegato tutto cio' con la Dugina? Questo e' il simbolo del partito Eurasia di Dugin:
    https://en.wikipedia.org/wiki/Eurasia_Party

    Bene, il video e' questo, incredibilmente in italiano:
    https://www.youtube.com/watch?v=3DxJjZYJ5p0
    Non conosco l'autore, mi sembra uno studioso in buona fede (almeno a differenza di Biglino e tanti altri non ha la faccia da massone), del resto le sue ipotesi potrebbero essere completamente sbagliate. Non si tratta di questo, non voglio vendervi un 'pacchetto all-inclusive'. Secondo me, se ci si sforza di vederlo fino in fondo NONOSTANTE le proprie convinzioni, se ne puo' ricavare qualche spunto veramente utile, eventualmente raddrizzando il tiro.

    Cosi', pourparler.

    Un saluto

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Siate gentili ...