04 maggio 2019

Repetita iuvant (astenersi perditempo)


Castellaccio dei Monteroni, 4 maggio 2019

Cosa vantano in comune Emma Bonino e Michel Onfray?
Tutto.
Eppure sembrano militare su fronti opposti, inconciliabili.
Coincidentia oppositorum.
L’uno è divenuto, chissà perché, il cantore dei cosiddetti Gilets Jaunes, apparentemente sovranisti e nazionalisti, almeno nel loro corpus istintivo. Il Nostro, che si occupa di filosofia gaudente, parla un po’ qui e un po’ lì, di sotto e di sopra, ma, a ben guardare, se si possiedono bisturi taglienti e lenti d’ottima gradazione, egli si occupa solo d’un evento agognato: la dissoluzione dell’Occidente. Dissoluzione in cosa? In Qualcosa d’Altro.
L’altra Tizia o Pizia è, da quarant’anni almeno, una dichiarata nemica dell’Italia, cui mai ha tributato onori, ma esclusivamente disonori; europeista, cosmopolita, aperta a ogni refolo universalista, globalista, irenista in casa sua, massacratrice in casa d’altri; il suo unico scopo, ereditato dall’ormai Salmone Ottimo Massimo, Marco Pannella, è quello di dissolvere: Italia, Europa, Occidente; dissolverli in Qualcosa d’Altro.
Dissoluzione, infatti, è termine tecnico preciso (“dis-solvere”, da cui “dis-soluto”, “dis-soluzione” o “di-sciogliere”, disfare un tutto, frantumare un’unità, scompigliare ciò che è ordinato).
In realtà, la realtà sotto i vostri piedi, i vostri occhi e la vostra labile immaginazione, Michel Onfray ed Emma Bonino sono perfettamente consonanti.
La strategia funziona, ha sempre funzionato e sempre funzionerà, almeno contro le società deboli, confuse e prive di sentieri e cippi miliari a indicare la retta via.
Il terreno comune a Michel Onfray ed Emma Bonino, o fra Emma Bonino e Michel Onfray, è il Qualcosa d’Altro.
Loro, in sé stessi, sono, infatti, intercambiabili: Onfray potrebbe vestirsi da donna, la Bonino da uomo; scambiarsi i rispettivi ambiti partitici o politici; Onfray essere vegetariano, la Bonino carnivora; oppure lei vegana e lui sbafatore compulsivo di braciole; Onfray potrebbe leggere il Ramayana, la Bonino nulla (come credo accada); entrambi, però, da opposti fronti, a ben vedere, si daranno sempre la mano: essi, infatti, operano in simbiosi; vogliono, con forza, Qualcosa d’Altro: ufficializzare  finalmente l’Utopia ovvero il risultato di secoli di devastazione culturale contro l’Occidente.
In cosa consiste il Qualcosa d’Altro lo potete trovare qui: L’Unico Nemico, l’Arcinemico.
Si tratta solo d’una paginetta. Una paginetta dell’uomo più malvagio della storia, Aleister Crowley. Che una singola pagina possa contenere il programma apocalittico sembra impossibile. Eppure è così. C’è tutto lì dentro, inutile togliere altri tomi polverosi dagli scaffali.
Il dysangelium di quei memorabili apoftegmi informa il postmoderno, l’Utopia del Nuovo Potere, la dissoluzione dell’Antico, il Transumano, Soros, Macron, le biglinate, i pacifisti, la sinistra, la destra, il centro, New York e Tokyo, Kuala Lumpur e Roma, Bergoglio e il rabbinato gerosolimitano, l’ISIS e il Libero Amore in Libero Stato.

Questa Nuova Etica la vuole far finita con tutto ciò che pre-esiste.
Le è estraneo tutto, non riconoscerà nulla.
C’è altro da spiegare? Semplice, cristallino, lampante, evidente, palese, definitivo.
Lo ripeto dal 2015, da quando ho cominciato a rilasciare nello spazio eterico queste note. Dapprima con più timidezza, poiché ero ospite, quindi con forza progressiva.
Il concetto alla base del Qualcosa d’Altro è: cancellare ciò che ci ha preceduto. Come? Rovesciando i punti di riferimento.
Il mondo al contrario.

Concettualmente elementare.
Ciò che rimane, invece, difficilissimo da “immaginare” (cioè da ricomprendere in un’unica immagine d’alta potenza iconica) è l’epocale vastità dell’operazione sottesa all’inveramento del Qualcosa d’Altro; e ancor più arduo (terrificante, direi) è rendersi conto, immediatamente, in tutto il proprio gigantesco dispiegarsi, delle conseguenze pratiche e umane che la nuova Etica (Esclusiva, Unica) avrà sul deserto a venire.
Sotto le spoglie dell’amore e della libertà, queste puttane del concetto, avremo (giustamente, ce lo meritiamo), la negazione dell’amore e della libertà.
Sopraffazione e odio domineranno l’umanità. Nella pace.

Il mondo pensato dagli Onfray e dalle Bonino vuole e canta l’infinita libertà e l’infinito amore verso donne, bambini, uomini, animali e il Creato tutto. Ne risulterà, invece, il rovesciamento dell’amore e della libertà. Il lupo dormirà con l’agnello, certo, a patto che lupi e agnelli non siano più tali, ma invereconde parodie. La trasvalutazione dei valori cui anelava Friedrich Nietzsche eccola qua: non consente, però, un superuomo, com’egli ingenuamente credeva, bensì proprio l’oggetto del suo scherno, l’Ultimo Uomo (quello che a me piace chiamare esserino del futuro, ominicchio e quant’altro).
E questo perché Nietzsche e tutti gli alfieri del Novecento (psicologi, filosofi, edonisti) si sono sbagliati. Si sono liberati dell’essenziale per la vita; e hanno liberato ciò che doveva restare prigioniero.

La libertà risiede non nell’abbattere il limite, ma nel santificarlo, ovvero nel rafforzarlo e preservarlo continuamente, a qualsiasi costo.
Il sacro è tale perché pone un limite, santo, fra Sé e L’Uomo.
Recinti e confini santi, pomerii, fossati santi, mura sante, vestali e preti e crociati, canoni, tradizioni, eredità.
La santità (non solo cristiana, ovviamente) denota quel mondo che resiste alla dis-sacrazione.
L’eliminazione di qualsiasi santità (di uomini, luoghi e oggetti) e delle sentinelle preposte alla preservazione del sacro, espone inevitabilmente alla dis-sacrazione, alla dis-soluzione, alla distruzione del sacro antico per nuove riconsacrazioni a favore dell’Unico Nemico, l’Arcinemico.

L’incendio doloso di Notre-Dame, l’irruzione della Bonino nella catacombe di San Gennaro, l’incredibile sgretolamento delle gerarchie ecclesiastiche all’interno della Chiesa, lo sbeffeggiamento continuo di ciò che fummo, l’umiliazione e il dileggio del passato italiano, oggi o negletto o riedificato su basi PolCor (Leonardo era italo-francese, o europeo: tutti hanno paura a pronunciare quella parola: italiano), servono a dissolvere e, quindi, a consentire l’unico culto che sarà possibile: il culto del Nulla.
Dissolvere, ridurre in cenere, in fango, in merda, e adorare fango e merda: ciò a cui sarà ridotta ben presto l’umanità senza più leggi, regole, tradizioni.
Il culto della melma e della merda è il bacio al culo del Demonio.
Demonio, diavolo, Lucifero sono metafore, allusioni e icone: essi simboleggiano il mondo al contrario, il culto della melma e della merda e del nulla. Melma, merda, indifferenziato, nulla, qui rilevano quali sinonimi d’un destino di morte.

Chiediamoci, ancora una volta a queste latitudini: cos’è l’umanità?
Il lentissimo distaccarsi dalla melma, dalla merda, dal nulla; e la costruzione di un mondo sacro in grado di tenere a bada il richiamo dei demoni dell’Indifferenziato ovvero del Male, sempre presente e indistruttibile, beninteso; la creazione di guardiani santi e di cippi venerabili da non oltrepassare; ecco il conosci te stesso e il nulla di troppo; la sublimazione di tali attitudini di sopravvivenza in arte, giurisprudenza, religione, lavoro, architettura.
La costruzione di un tempio o di una chiesa (mi si perdoni i ragionamenti da Italiano: purtroppo sono Italiano; altri ne faranno di diversi): ecco che in un luogo opportunamente scelto si rende omaggio alla sopravvivenza di un popolo. Un popolo, distillata un’etica e un timor dei, dopo decine di millenni d’elaborazione, rende sacro ciò che gli consente di vivere, lo circonda di accortezze, lo munisce di guardiani; a quel luogo, in cui si rinnova il patto fra deità e tradizione, si accede dopo caute intermediazioni e itinerari spirituali densi di insidie.

L’Artista, il Sapiente e il Santo sono inestricabilmente connessi. L’Artista oggettiva, il Sapiente conosce, il Santo preserva. Ciascuno vive nell’Altro pur nel rispetto dei diversi ruoli. Il fortilizio da loro costruito e guardato si prepara a ricevere assalti e ingiurie. Anche questo fa parte del corso giusto della vita e dell’esistenza di un popolo. Il Santo, l’Artista e il Sapiente sanno che un Prometeo, altrettanto intelligente, si annida all’esterno, nell’ombra, figura necessaria che impedisce la staticità e la putrefazione; egli, dunque, attacca il fortilizio, cerca di penetrare nelle mura, semina strage, poi, necessariamente, viene sconfitto. Il destino di Socrate, di Eraclito. Ed è giusto così. I difensori morti sugli spalti vengono tumulati con tutti gli onori; le mura, sbriciolate in più punti, di nuovo riedificate, ma non come prima, bensì migliori, poiché l’assalto di Prometeo ha evidenziato alcuni difetti; le mura esterne hanno, ora, un aggetto diverso, i pertugi prima sottovalutati vengono muniti, le bocche di lupo concepite con criteri più efficaci, nuovi valli e trincee sono escogitati, le merlature rafforzate. Il fortilizio è ora diverso, poiché ha inglobato in sé Prometeo, ora nel pantheon degli dei, trasfigurato come forza amica. Una sua effigie domina una delle torri. Questo è progresso.

Tale è il decorso mitologico, a esempio, di Dioniso, dapprima dissolutore nemico della chiarità apollinea, poi cauto riformatore di quell’universo dorico spietato e solare; quindi, sconfitto nei tratti più esacerbati, dio e amico.

Medesimo il destino della Gorgone o di Pitone. Arpia, Aletto e Megera, Chimera, Medusa, Echidna, Minotauro, Tifone.

Ma se, in luogo di Prometeo, avessimo un Semplice Distruttore? Colui che non attacca, ma solo nega?
Un Distruttore demoniaco in grado d’iniettare dell’acido solforico nelle fondamenta stesse del fortilizio?
Avremmo il deserto.
La dissoluzione e il deserto.
Ed è così.
Il mondo al contrario è il deserto.
Non c’è libertà né amore poiché non c’è limite o forma.
Verrete dominati dall’informe.
Probabilmente i vostri nipoti si suicideranno.
Lo vedo, a ogni avanzamento dell’acido dissolutorio.
Onfray e la Bonino son solo due sciocche pedine, eppure lavorano per il deserto.
Su fronti opposti, per dividere, ingannare; il loro credo è il Nulla; il loro Vangelo è contenuto in una pagina; il loro Nemico comune è il Passato, la Santità, l’Arte, la Sapienza, la Guerra come regolatrice del battito cardiaco dell’umanità.

Essi adorano il Nulla e basta. Al Nulla, loro unico dio, mascherato da amore ecumenico e da libertà edonista, anarchica e ridanciana, sacrificano ogni fortilizio.
Onfray ha la propria ragione di esistere nell’annichilimento di tutto quanto è grande. Non a caso ha esteso una storia della filosofia in cui rigettava Aristotele e Platone. Non gli dice nulla Notre-Dame, nemmeno San Pietro; al massimo è un figlio dei fiori; sogna un’umanità redenta sulla spiaggia della Coca Cola; egli è nulla, non crede a nulla se non al Nulla; egli inganna, mistifica e basta. Scambiare tale figuro per un liberatore la dice lunga su ciò che siamo diventati: omettini sperduti. Viva i Gilet Gialli, dice Onfray, ma dietro la mascherata già si intravede l’odio per la nostra cultura, per l’Europa vera. La distruzione, ecco cosa gli interessa, la distruzione di Classicità e Cristianesimo, e dei ruoli che la Classicità e il Cristianesimo hanno ritagliato per noi nell’Occidente. Vuole meno testosterone, Michel, et pour cause: i maschi, infatti, gli rompono le uova nel paniere dell’acquiescenza. Anche i Gilet Gialli rompono un pochino: meglio raggirarli con le fanfaluche.

Una sola domanda è lecita: Onfray c’è o ci fa? Ci fa.
Anche la Bonino ci fa, ma è più sfacciata.
Date un’occhiata al manifesto. Come potrebbe quella figura sullo sfondo di +Europa essere un caso? Alla faccia di Games of Thrones! Quel ritaglio demoniaco, infatti, è voluto. Cosa richiama alla mente, almeno in tale blog? Ma certo! I demoni de Le guide del tramonto di Arthur Clarke! Non ricordate? Ne accennai, vagamente, nel post Lucifer rising. Lo dettagliai, quindi, ne La paranza dei bambini. Le guide del tramonto, romanzo fintamente fantastico, ma esoterico e politico, di Sir Arthur Clarke, riverito pedofilo.

Leggete Le guide del tramonto.

A Onfray tali pedofili non interessano, ovvio, lui ha la mente occupata da altro, dai pedofili vaticani. Questi pedofili, e i loro programmi, sono, forse, da incoraggiare.
Le guide del tramonto, Lucifero, Aleister Crowley, Lucifer rising, Massoneria, pedofilia, libertinismo, Kenneth Anger, Europa Unita, Soros, libertà, pornografia, secolarizzazione: quale il tratto comune di tale offensiva millenaria, sotto le spoglie di simbologie più o meno puerili, più o meno velate?
Siamo daccapo. La sconsacrazione definitiva, totale, in vista di una riconsacrazione al Nulla e al Re del Mondo.
Voi penserete che sia scivolato in zona complottista-millenarista? Assolutamente no. Mai stato più razionale.
Lo ripeto: questa è una battaglia condotta sui simboli. I soldi c’entrano poco o solo di sfuggita.
Per questo i Gilet Gialli non otterranno nulla e nessuna lotta verrà condotta con successo se si limita a reclamare granaglie e non una esistenza alternativa a quella pianificata.

Qui è in atto una trasvalutazione dell’umanità tutta condotta attraverso una manipolazione immane e accorta dei simboli.
L’incendio doloso di Notre-Dame, repetita iuvant, al di là delle sciocchezze sugli zolfanelli degli operai nel sottotetto, questo significa. Colpire al cuore l’immaginario. Anche la deposizione dell’imperatore giapponese, i matrimoni gay, l’aborto e il divorzio: son tutti trucchi, in nome della libertà e della giustizia, per inverare l’Utopia del Nuovo Ordine. Il diavolo è un simbolo. Non esiste il diavolo; esiste, però, il diavolo come summa concettuale del Nuovo Ordine. Egli, la guida del tramonto, reca, essenzialmente, il programma de L’unico Nemico, l’Arcinemico, una paginetta: il Potere non perde tempo. A queste verità c’erano arrivati i Padri della Chiesa; essi, tuttavia, parlavano per metafore, a volte prendendole alla lettera, ma di questo parlavano.

L’Inferno sulla Terra è il Paradiso di Soros, la metto giù piatta altrimenti non si capisce. Opporsi a quella paginetta; vivere nella negazione d'essa: hic stat busillis.

I traditori verso chi si fida, i traditori dei parenti, la dannazione dei falsari, i mentitori, i peccati contro natura, il cono dell’Inferno così minutamente illustrato da Dante Alighieri viene rovesciato dal Nuovo Ordine. Alla sommità abbiamo, perciò, Lucifero che fa vento con le ali sul lago Cocito, ghiacciato, simbolo della morte dei sentimenti e di un’umanità psicopatica; i dannati della Commedia, però, sono, oggi, a testa in su e se la ridono. Chi era in basso ora è in alto, e viceversa, in una parodia au contraire della metafisica cristiana.

La Commedia di Dante Alighieri o il Cristo di Andrej Rublëv sono le oggettivazioni limpide e cristalline della nostra salvezza. Non serve la fede. Serve un atto di conoscenza: qui, in tali minuscole isole, si riuniscono i Lari sempiterni della Santità, dell'Arte, della Sapienza a formare il Bello o il Cerchio Sacro dell'Occidente. Nessuno sa riconoscere questo?

L'idiota risponde sempre: come potrei riconoscerlo. Io non credo! Certo, tu sei un idiota! Occupati d'altro! Presto: di Qualcosa d'Altro, di niente!

Pedofilia, incesto, ignoranza, brutalità ferina, inversione dei ruoli, pornografia, fine della scuola, tecnicismo in luogo della cultura, abolizione della famiglia, abolizione delle patrie, monolinguismo, afasia, regolamentazione delle droghe e del suicidio (oltre l’eutanasia), sussunzione dei grandi capitali mafiosi all’interno delle multinazionali che prenderanno il posto degli Stati, gendarmerie continentali, abolizione dell’esercito, divieto di professare una fede, multiculturalismo imposto con la forza, ius soli come propedeutica all’informe sociale, psicofarmaci di massa.

Tutto in nome di ideali truffaldini che si servono della minoranza, del capriccio, del brutto per livellare la varietà, la ricchezza, la bella definizione, lo scontro multicolore.

Il Bello è il solo criterio per valutare compagni e avversari.

All’avversario non si deve concedere nessun credito, pur se, a volte, pare meritarlo.

Donne, io vi amo, dice Onfray. In realtà dice altro. Egli afferma: dobbiamo liberarci dai maschi (dei maschi bianchi: è sottinteso) perché appartengono a un Occidente che vogliamo lasciarci alle spalle. Sono troppo combattivi, problematici, strutturati, per essere adatti a un Mondo Nuovo che non avrà strutture, ma solo un deserto uniforme di schiavi in camiciotto d’ordinanza. E per toglierli di mezzo ci serviamo delle donne: quando le donne si renderanno conto d'essere delle schiave e null'altro cercheranno di tornare indietro senza trovare, però, alcuna porta d’entrata. Allora sarà tutto compiuto.

Il ruolo della donna-femminista-tuttidiritti lo assolve, del pari, l’animale bistrattato, il diverso, il matto, il folle, il bislacco, il vegetariano, l’iconoclasta, l’outré. Attraverso tale figure inessenziali e da sempre ai margini, il Potere ha elaborato il programma d’annientamento dell’intera umanità. E così, invece di artisti, santi e sapienti, pericolosissimi, ci troviamo con un’accozzaglia di omarini senz’arte né parte, buoni per tutti gli usi, fungibili: lo scadimento dell’arte della sapienza e della spiritualità è sotto gli occhi di tutti, a meno di non considerare arte Jeff Koons, sapiente Bill Gates e spirituale il Dalai Lama, un tizio che dispensa buoni consigli come Susanna Agnelli, già presidenta di Telethon, nell’indimenticata rubrica di “Oggi”: “Cara Ignazia, l’amore è quel che è. Ti suggerisco di tornare sui tuoi passi …”.

Dopo Hitler e il nazismo magico vorrei che qualcuno vergasse Juncker e la democrazia liberale magica. Consorterie e massonerie democratiche sono, in potenza, assai più pericolose. Ambiscono a sterminare l'umanità, infatti.

Il Castellaccio dei Monteroni ancora resiste. Qui si respira, finalmente.

65 commenti :

  1. Bellissimo scritto. Parrebbe di capire che l'Italia simboleggi questa disgregazione in modo così evidente tanto che ci si ritrova a cogliere nessi fra eventi apparentemente inconciliabili. Esiste un nesso fra la forma di governo mediatico di cui ci hanno vestito, atto a disgregare scientemente il "corpus" dello Stato (perlomeno a livello simbolico) in una serie di amministrazioni apparentemente (ovvero secondo l'immagine che suggerisce il pastone propinato all'opinione pubblica) inconciliabili e vulnerabili a ogni critica e rimbrotto da parte del dicastero di competenza...dicevo esiste un nesso fra questo e due "artisti" sotto il palco del primo maggio, nei quali sono incappato durante uno "zapping" mai visti e sentiti, con un look impresentabile che dichiarano: "siamo molto felici di essere qui, solo tre anni fa eravamo qui a lavorare come facchini e oggi condividiamo il palco con xxx xxy". Il discorso non è classista anzi...anche perchè quella "ex facchini" purtroppo non rappresenta (o non rappresenta più) una scalata sociale o artistica...che invece elogerei senza meno...e insomma io un nesso ce lo vedo...

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    1. Secondo me i due eventi nazionali decisivi furono Tangentopoli e l'affossamento della scuola (entrambi derivano da movimenti internazionali, ovviamente). Il primo ha interrotto l'intelligenza della nazione delegando la guida del Paese a scartine manovrabili a piacimento; il secondo ha annullato il concetto stesso di merito. Notizia fresca: hanno persino abolito le note in classe ... chiunque può divenire un chitarrista, un tenore, un giornalista, uno scrittore. Un politico.

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  2. Leonardo era di Vinci. Un piccolo comune della provincia di Firenze. Credo ancora non avessero inventato il Granducato di Toscana.
    Ho letto il programma di Casa Pound per le europee. Italexit: fuori dall'euro e dall'Unione Europea. In pratica sono queste due cose. Poi dovrebbero seguire la nazionalizzazione della Banca d'Italia e l'uscita dalla Nato.
    Forse li voto o forse non vado .
    Ad ogni modo ho visto il servizio rai sui nostalgici di Predappio che ha causato le dimissioni del caporedattore del tgr. Polemiche a non finire per aver fatto un paio di minuti scarsi di cronaca senza il commento polcor stile Fabio Fazio a fare da chiosa. Non avrei mai visto quel servizio se non avessi letto delle polemiche. Sembrerà strano ,ma mi è piaciuto, mi ha fatto quasi tenerezza. Nulla di che, visita alla tomba del duce, qualche saluto romano e la nipote che ringrazia i partecipanti. Eppure mi è parso il più bel servizio di un tgr rai da anni a questa parte.
    "Annamo bene, annamo proprio bene..." avrebbe detto la sora Lella.

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    1. Credo che il Sistema non possa permettersi nessuna falla, anche se minuscola. Per questo il servizio di Predappio fa paura. Viceversa la Lega al 37% non fa paura. Dà fastidio, non paura. Ci si intende?
      Sono andato a un incontro di CPI qualche anno fa. Che dire? L'Italia è cotta.

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    2. Ottimo articolo, Alceste, come al solito…
      Mi permetto solo, timidamente ma con convinzione, di segnalarti il mio dissenso sull'argomento economico. La finalità del disegno è indubbiamente quella che tu descrivi e preconizzi magnificamente e da tempo ma trascuri il fatto che il mezzo principe per realizzarla passa attraverso la ormai secolare manipolazione del denaro. Senza libertà economica non può esistere libertà politica o di coscienza e la soppressione del denaro onesto (non fiat) porta alla attuali conseguenze, peraltro precisamente previste decine di anni or sono da von Hayeck nel suo "L'azione Umana".
      Oggi, 5 maggio, l'ONU festeggia la "giornata mondiale delle mani pulite" cioè lavate… Altro che san Pincopallo o Napoleone! E sai qual è la principale causa di contagio da germi per le mani, secondo l'Organizzazione Mondiale della Sanità (solita emanazione Onu)? Proprio il denaro contante!
      Dicono 400 volte la tazza del Water…
      Senza denaro anche gli ultimi umani non ancora divenuti ominicchi non potranno comprare, non dico un fucile, ma nemmeno una fionda. Per gli altri è stata sufficiente la propaganda. Amen.

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    3. Nel merito la penso come Marco Della Luna. Credo che il consumismo sia destinato a declinare; vi sarannno nuovi consumi, impalpabili, pagati da denaro impalpabile o da redditi di cittadinanza et similia. Il consumismo delle casalinghe e delle lavatrici è al capolinea, almeno nell'Occidente più avanzato assieme al lavoro e all'impresa. A cosa serve la burocrazia? A distruggere la libera impresa, l'iniziativa privata. Le multinazionali assorbiranno tutto. E tutto è digitale, non solo il denaro. Ogni rapporto è, di fatto, digitale e, perciò, snaturato e manipolato. La manipolazione del soldo è solo una delle tante chiavi per il dominio.
      Questa delle mani pulite o lavate pare una trovata strepitosa.

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    4. Una delle tante chiavi? Ok, prendo atto del tuo punto di vista, che stavolta non condivido, imputandolo al fatto che, anche i migliori, non sono avvezzi a leggere la storia e quindi l'attualità alla luce degli eventi economici e relative connessioni; in effetti appositamente non ci hanno abituati a farlo. Pensa al disprezzo che già nutrivano i patrizi latini (es. Cicerone), per chi si occupava di vili "negotia", mentre armavano legioni per conquistare l'oro della Dacia o per sottomettere più popoli possibile alla tassazione romana.
      " Se il la gente sapesse come funziona il denaro e l'attività bancaria, ci sarebbe una rivoluzione domattina". Lo scrisse Ford, fondatore, dell'omonima ditta, negli anni '20. Mica Bakunin...

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    5. Volevo dire: una delle due, ma, per me, è la meno importante. La tenaglia Usura-politicamente corretto. Ford l'ho letto, nel suo libro proibito. Rispetto agli anni Venti ritengo ci sia un'ulteriore accelerazione. Dire: Usura è dire parte della verità. Il gioco sotteso è più importante e viene giocato nel modo che ripeto a sazietà; regalando, peraltro, l'impressione che esista una dialettica e uno scontro, quando invece la dialettica non c'è, è puro potere che decide e avanza al di là di schemi e partiti.

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    6. Qual è il libro proibito di Ford?
      Chiedo per un amico.

      Roberto C.

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  3. Bello il richiamo a Socrate, forse un po’ forzato quello ad Eraclito. Socrate che pur sapendo di essere innocente e pur avendo la possibilità di fuggire dal carcere (l’ingiusta punizione che la sua città, Atene, gli ha inflitto) per mano dei suoi amici e rifugiarsi in campagna, rifiuta di farlo. Non può disobbedire al volere della sua città, non può violare quelle leggi che ha difeso anche sul campo di battaglia contro i Persiani. Se lo facesse, quelle stesse leggi si materializzerebbero per schernirlo. Socrate DEVE morire, è la sua Patria che glie lo impone, è la sua Tradizione che glie lo chiede. E lui lo sa. Eraclito invece è il filosofo che porta alle estreme conseguenze il “conosci te stesso”, estraniandosi totalmente dalla vita della sua città. Con (forse) troppa hybris, Eraclito che ha compreso il senso della vita, gli ha dato un suo senso (Panta Rei), non vuole avere contatti con il mondo esterno, è lui stesso che si isola disprezzando profondamente il resto dell’umanità. Sono i comportamenti che solo i sapienti (i veri sapienti) possono, e forse devono, avere. Mi permetto di consigliare due libri, che ho trovato interessantissimi e profondi, a chi voglia approcciarsi allo studio della filosofia greca e romana: “Paideia” di Werner Jaeger e “Storia della Filosofia Greca e Romana” di Giovanni Reale. ( https://www.ibs.it/paideia-formazione-dell-uomo-greco-libro-werner-jaeger/e/9788845292330 ), (https://www.ibs.it/storia-della-filosofia-greca-romana-libro-giovanni-reale/e/9788845275135?inventoryId=110618745 ). Sul resto dell’articolo non posso che essere d’accordo e non commentare, per non banalizzare gli importanti argomenti ed il mirabile modo in cui sono stati trattati. Saluti,
    Enrico Barra.

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    1. Quando Eraclito dice: "Uno per me vale diecimila se è il migliore" oppure si indigna per l'ostracismo a Ermodoro ... non fa che precedere Socrate.
      Occorre indagare l'ostracismo. Perché cacciavano alcuni, fra i migliori? Per preservare la comunità. Per non osare troppo. Per non avvelenare la comunità col genio. Il genio va assorbito come veleno nemico, con mille cautele ...
      Jaeger lo lessi da giovine. Sono legato più a "Psyche" di Rohde, ai "Frammenti" del Diels-Kranz, a Dodds. La cosa che mi piace di più è leggere alla fonte senza intermediazioni.

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  4. Per questo, per inverare il regno dell'antinomia, si è dovuto espellere dalla quotidianità il sacrificio; ovvero il far sacro ogni atto del nostro vivere.

    Inutilmente, perché alla fine l'ultimo samurai potrà comunque morire osservando come tutti i fiori di ciliegio siano perfetti.
    "Ho combattuto la buona battaglia, ho terminato la mia corsa, ho conservato la fede"

    Alla faccia di lady Voldemort.

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    1. Purtroppo siamo in falsa democrazia e vince la massa.
      L'ultimo samurai farà la fine di Mishima.
      Ritengo, tuttavia, doveroso sacrificare ogni giorno. Chi vuol capire capisca.

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    2. Eh eh, secondo me invece siamo in piena democrazia... il più basso istinto del volgo si fa legge (istinto adeguatamente instillato, è chiaro).
      L'aristocrazia del sentire e dell'agire è stata messa nell'immondezzaio.

      Ma nonostante tutto non riesco a rassegnarmi a una weltanschauung che estrometta l'ultimo scampolo di speranza.
      D'altronde Mishima non era un samurai...

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  5. tutto quello che posso dire è che s'è fatta fotoscioppare alla grande in questa foto....e ciò denota FALSITA' come coloro che mettono foto da giovani sui blogs o le rubriche giornalistiche o che tengono le loro foto giovanili esposte, manco fossero morte...forse lo sono. La trovo una cosa raccapricciante. E poi...con quella specie di serpente in testa, una cosaccia fra la kippah e il niqab...un'altra falsità a chiagnere e fottere. Mettiamola al muro...del pianto...del canto, fate Vobis

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  6. Sai che sono pienamente d’accordo con tutto quello che scrivi (anzi scrivi talmente bene che sarei d’accordo anche se non lo fossi). Ma faccio una riflessione tra me e me. L’umanità è sull’orlo della catastrofe, d’accordo, ma c’è mai stato un momento in cui non lo è stata? I grandi di ogni tempo deploravano la decadenza della loro epoca con i tuoi stessi toni. Forse l’intera storia umana è un’eterna decadenza intervallata da momenti di squisita bellezza. Qualcuno in fondo lo possiamo trovare anche in quest’epoca, come i tuoi scritti ad esempio.
    A volte mi chiedo se veramente ci sia un disegno preordinato dietro a questo “nuovo ordine” o sia solo l’epilogo inevitabile della storia, una conseguenza della digitalizzazione, della tecnica, del “progresso”. Insomma poteva andare diversamente? L’umanità, diciamocelo…non è mai stata un granché. Ma ce ne accorgiamo solo ora che è stato messo lo specchio davanti alla scimmia (internet, la televisione). Si può impedire a una scimmia di fare le boccacce davanti a uno specchio? Tu scrivi che la Bonino ci fa. Io ho il sospetto che ci sia. Questi pionieri del nuovo Eden sulla terra sono anime benintenzionate che realmente covano il desiderio di redimere il mondo. O credi che la Bonino possa capire le tue sofisticate disquisizioni antropologiche. Ha mai letto qualcosa la Bonino? Si è mai posta un dubbio in vita sua? Che poi dai piani alti qualcuno stia cavalcando il nuovo corso della storia per specularci sopra è evidente. Ma ciò accade da quando si ha memoria dell’umanità. Anzi, dirò, oggi sono persino ottimista: magari come dalla crisi trecentesca medioevale, questo secolo buio sarà il propulsore di un nuovo Rinascimento. Prima o poi l’umanità sbatterà contro qualcosa, non può filare liscia in eterno nel suo sonno comatoso. Saremmo presuntuosi a credere di sedere sul capolinea della Storia.

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    1. La storia umana come storia di una decadenza: ne sono convinto.
      Da quando inizia? Dal formarsi del paleoncefalo ...
      Ne "Un serraglio di disperati" e nel post su Rovelli mi son chiesto: il potere è, forse, innocente?
      Il potere attuale è inevitabile, una pedina della devoluzione inscritta nei geni?
      Perché no?
      In ogni caso l'antico ordine pare irrimediabilmente superato, a meno di catastrofi che lo rimetterebbero in gioco. In ogni caso io gli rimango fedele.

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    2. Non è casuale tutto questo.
      La questione travalica il razionale.
      Anonimo R

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  7. Alceste: "Lo ripeto: questa è una battaglia condotta sui simboli. I soldi c’entrano poco o solo di sfuggita."
    E ancora: "Qui è in atto una trasvalutazione dell’umanità tutta condotta attraverso una manipolazione immane e accorta dei simboli."
    Giusto! Ma anche il denaro e' simbolo. Sono d'accordo con Loris da Faenza circa l'importanza del denaro e delle sue manipolazioni. Ma stiamo alla fine dei tempi e la manipolazione del denaro e' "cosa vecchia", data per scontata, ora lo spettacolo verte sulla distruzione della mente e dello spirito, sull'annientamento della tradizione, soprattutto quella Cristiana, sull'abbattimento della sacralita' del limite. E' uno spettacolo pantagruelico, ricco di personaggi beceri e fangosi, nel quale l'ultimo confine, quello tra realta' e finzione, sta per essere definitivamente abbattuto; e allora si avremo il nulla o l'entropia infinita, che poi sono la stessa cosa, entrambe non hanno "misura".
    Ebbene, il denaro con le sue manipolazioni credo sia il cuore di questa dissoluzione, il baco virale che ha lentamente eroso dall'interno le pareti della nostra Civilizzazione, che tra l'altro ha contribuito a creare.

    A volte capitano libri tra le mani che aprono le porte alla comprensione, che ti offrono uno sguardo profondo e chiaro di un passato che si riflette nel presente con cristallina chiarezza... In uno di questi libri mi sono appena imbattuto: ...and forgive them their debt: Lending, Foreclosure and Redemption from Bronze Age Finance To the Jubilee Year" di Michael Hudson.
    I testi piu' antichi finora ritrovati erano libri contabili. Le famigerate tavolette Sumeriche. E' il primo di una serie di pubblicazioni che ricostruiscono la storia del debito nel mondo antico e medioevale, e in questo primo libro l'autore analizza Le Civilta' Mesopotamiche, quelle che hanno inventato il debito e l'usura, ma anche le necessarie contromisure.

    Ecco qui un breve estratto: dopo aver discusso come, sia tra le civilta' antiche del medio oriente che tra i popoli indoeuropei, il concetto di debito fosse legato a un atto "peccaminoso" compiuto da un individuo o da un gruppo contro qualcun altro, un uccisione, un ferimento, un furto ecc... per cui il peccatore diventava debitore, e la vittima creditore, il quale doveva essere ricompensato col sangue o con un risarcimento, l'autore continua cosi:
    "Modern preconception tend to invert the relationship between debt and sin by stigmatizing debt. It is deem morally wrong (if not technically sinful) not to pay what one owes. Yet today debt's debt are not owed for having committed offences, but mainly to financial creditors for loans, or to merchant for goods and services. Graeber illustrates how acceptance of the moral premise that all debt should be paid - under rules drawn by creditors -leads debt in today world, including "anthropological" tribal communities, to willingly accept willingly accept slavery, sexual exploitation and other degrading treatment. It is the debtors who suffer injury, at the hands of creditors who now are the victimizers, not victims as the case when wergild (un termine Inglese antico per definire il prezzo di un uomo) claims arose from personal injury."
    Si e' passati da: il peccato che genera debito, al debito che genera peccato. Un bella inversione non c'e che dire, uno dei puntelli che sorregge il castello di carte del mondo al contrario. E non uno qualunque.

    Invito tutti a leggere il libro, ho letto appena 70 pagine, che valgo piu' di 100 libri d'economia...

    un caro saluto

    il fu rabal

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    1. Invito tutti a leggere i padri della Chiesa sui debiti ...
      La manipolazione dei concetti è determinante, oggi. Che vi siano manipolazioni del denaro è indubbio. Chiediamoci, però: perché il potere ha permesso il benessere? Questa è una domanda chiave. La manipolazione del denaro avviene anche a nostro favore. In cambio di cosa?
      Interessante Hudson.

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    2. In cambio di cosa? Semplicemente e faustianamente della nostra anima....facendo leva sulla nostra vocazione all' immortalità, alla pigrizia, all' ingordigia, alla cupidigia....insomma a tutte le nostre debolezze.
      Le religioni, tutte, nella loro antica essenza avevano capito che il male era nascosto nella debolezza dell' uomo, incapace di contenersi.
      Per questo andava governato con rigore e disciplina assolute....perso questo perso tutto.
      Personalmente non credo che la sinarchia sia così diabolicamente astuta....forse credono di esserlo....certamente possiedono la tracotanza del potere, ma per il resto sono omuncoli privi di qualsiasi qualità, pervertiti e alcolizzati

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    3. Visto che parlare di denaro sembra sia la cosa più difficile, come infatti lo è, faccio la mia ultima considerazione: non è il potere che ha permesso il benessere quanto il progresso tecnico-scientifico applicato al libero mercato; altrimenti 7 miliardi di persone non avrebbero potuto essere sfamate. Chiaro che il benessere serve al potere per ampliare il consumo, il pil, eccetera.
      Il famoso potere, poi, non è sempre stato, come appare oggi, pervasivo e unico; sono esistiti nel passato vari poteri in lotta tra loro. Ecco allora le guerre. Ma il potere non è Dio, nemmeno oggi; qualche briciola cade a terra o la fa cadere.
      La manipolazione del denaro, o meglio la sua produzione ex nihil che avviene solo da circa un secolo, non volge certo a nostro favore ma ad esclusivo uso e consumo di chi la controlla, vale a dire di coloro che sono più vicini alla stampante, la ristretta porzione che si situa nelle parte alta della Piramide. E, siccome il denaro viene emesso in forma di debito, questo ricade sui rimanenti sfigati che, non avendo capito un tubo ed essendo tenuti a ripagarlo, chiedono sempre ai politici stampa di altro denaro ( Forza Draghi!)
      Oggi il debito mondiale somma 3 volte il pil e 10 volte i beni reali…
      Insomma, caro Alceste, il tacchino si domanda perché il Padrone distribuisca il becchime... Per Natale lo capirà.
      Absit a me iniuria verbis, volevo solo essere chiaro e capito da tutti.
      Un abbraccio.

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    4. Vorrei rilanciare una minuscola considerazione: il progresso tecnico-scientifico a cosa è dovuto?
      In altre parole: perché improvvisamente la Rivoluzione Industriale in Inghilterra? In quel tempo? Era forse avvenuta una 'improvvisa' manipolazione del denaro 'in quel tempo'? Credo che ogni storico sia d'accordo che 'in quel tempo' si decide una discontinuità e il verso della modernità (Laslett vi ha scritto un bel libro: "Il mondo che abbiamo perduto"). Distruzione dell'agricoltura, latifondo, inurbazioni coatte (allora contadini, oggi migranti), sviluppo vorticoso dell'industria et cetera. Marx si reca in Inghilterra per tali motivi. Ma perché lì? Cosa era accaduto?
      L'avanzamento tecnologico aveva alle basi un'improvvisa fioritura di liquidità. La ricerca ha bisogno di soldi. Evidentemente 'in quel tempo' capitalismus facit saltus ...
      Come nella Firenze dei Medici, simpatici strozzini che permisero all'arte e al nuovo umanesimo di fare un salto straordinario.
      Son questi i busillis. Quando Marco Della Luna parla della 'nuova' produzione di danaro della Bank of England (fine Seicento inizio Settecento) io ricollego tale rivoluzione alla futura Rivoluzione Industriale e al futuro Impero Inglese che, mutatis mutandis, dura ancor oggi ...
      Parlare di soldi è difficile, basta intendersi.
      Nel 1700 ovviamente l'Inghilterra doveva scontrarsi con altri centri di potere. Indubbio, però, che li abbia sconfitti tutti (per Inghilterra non intendo solo l'amena isola della Regina, ovvio). Per questo parlo di Shakespeare come ultimo Inglese-Europeo.

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    5. Condivido il giudizio sul prevalere dell'Aglosaxonidea, poi divenuto Secolo Americano e, ovviamente, quello su Shakespeare ma mi tocca correggere M. della Luna.
      La BoI, fondata mi pare nel 1696, non creava denaro dal nulla. Ottenne dal re (Giacomo?)l'esclusiva di fare prestiti alla Corona, garantendone di quasi illimitati. Come faceva? Raccoglieva denaro da vari banchieri pagando il 4% e prestava allo Stato all'8% Ma il denaro era REALE: pezzi d'argento (Silver standard). I Medici, onesti banchieri, prestavano Fiorini d'oro 24 carati a tutt'Europa. Oggi si presta CARTA che deve essere ripagata con lavoro VERO. Che gli inglesi non creassero denaro è dimostrato dal fatto che i prezzi in sterline rimasero stabili (zero inflazione) dal Congresso di Vienna 1815 all'inizio della Prima Guerra Mondiale. 100 anni! E' in questo periodo che il capitalismo fa il suo salto; o, per meglio dire, il "Capitale" che anche Marx non sapeva distinguere dal capitalismo stesso. Il dollaro fiat negli ultimi 100 anni ha perso il 98% del suo potere di acquisto…
      Le manipolazioni monetarie nell'antichità romana (svilimento del denarius che passò in 150 anni dal 95% di argento al 3% effettivo) furono solo un modesto esperimento rispetto a oggi ma i danni furono altrettanto spaventosi e non crearono certo nessuna rivoluzione industriale ma solo miseria diffusa.
      Chi crede che stampare denaro generi ricchezza deve solo aspettare...Natale!
      Se invece si sostiene che l'attuale capitalismo finanziario globale abbia bisogno costante di stampaggio (e, aggiungerei di guerre), ne siamo tutti convinti perché è evidente.

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    6. Caro Alceste, non ho letto molto direttamente dei Padri della Chiesa (cerchero' di rimediare), ma ne sono stato istruito dal libro di Hoffman sull'usura, nel quale ci sono quasi 100 pagine di citazioni e discussioni dai loro testi. Del resto la Chiesa del V secolo proibi' l'usura (che s'intende come ogni prestito con interesse, qualsiasi sia la percentuale), emancipo' gli schiavi del debito, e proibi' lo schiavismo tout court, anche quello dei prigionieri. Avevano le idee chiare costoro.

      Riguardo alle tue domande fondamentali, rispondo ritornando all'antica Mesopotamia sul sentiero tracciato da Hudson: nelle antiche citta' sumere il tempio affidava alla popolazione rurale terreni da coltivare, chiedendo in cambio un terzo del raccolto annuale. Ovvero i contadini erano in debito con il tempio, e oltre a pagare lo loro quota erano tenuti ad offrire servizi militari e civili (costruzioni di templi e manutenzione/ampliamento del complesso sistema d'irrigazione. Non sempre le annate erano buone e spesso alcuni di questi coltivatori si trovavano in difficolta' e non riuscivano a pagare l loro quota annuale al Tempio, o peggio erano costretti a chiedere dei prestiti a una classe di proto-finanzieri gia' in fioritura a quel tempo. Cadere in debito significava quasi matematicamente perdere il diritto sui loro appezzamenti che venivano confiscati dai loro creditori privati. Una volta schiavizzati o peggio estromessi dalla loro terra, non erano piu' in grado di pagare la loro quota al tempio, e neanche potevano piu' prestare la loro opera ai servizi militari e civili richiesti dal potere istituzionale. Naturalmente i re Sumeri erano ben consci di tali conseguenze e della minaccia che questi finanzieri privati portavo al loro potere e alla sopravvivenza della regno. La soluzione era il Giubileo, ad ogni inaugurazione di un re, o dopo una vittoriosa campagna militare, il re proclamava il giubileo, cancellando tutti i debiti agrari, liberando chi era stato schiavizzato, restituendogli la terra e i mezzi per lavorarla. Ripristinando l'ordine nel regno. Naturalmente non era un atto di bonta', ma solo il modo piu' razionale ed efficace per mantenere la stabilita' e la prosperita' del regno. Un sistema di produzione arcaico, anche se molto sofisticato, come quello sumero non poteva fare a meno del supporto dei suoi sudditi, quindi doveva preoccuparsi del loro benessere.
      Facciamo un salto di 5000 anni, oggi quella classe di proto-finanzieri ha completamente sradicato il potere regale, o magari ci ha fatto comunella, e la religione del "debitismo" terminale e' al centro della nostra civilta' morente. La TurboCiberTecnocrazia dei nostri giorni non sa quasi piu' che farsene dell'apporto degli esseri umani, attrezzi obsoleti, destinati a mendicare un reddito di sudditanza. Il nostro benessere non e' piu' prioritario, e neanche secondario o terziario...

      La lezione che se ne ricava si puo' riassumere cosi': maggiore e' l'efficenza di un sistema produttivo, piu' facile e' ridurre in schiavitu' gli esseri umani. Cosa che i Luddisti avevano ben capito, e che oggi sembra nessuno ricordi piu'... I robot ci renderanno liberi... certamente!

      Ci stiamo risvegliando nel Paese dei Balocchi dopo una bella sbornia e tante squisitezze, e nello specchio rimiriamo le nostre belle orecchie d'asino...

      un caro saluto

      il fu rabal

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    7. Loris: dove possiamo trovare ciò che tu esponi? A meno che non tu voglia fare un piccolo sunto personale da pubblicare qui.

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    8. quello che scrive loris lo trovate egregiamente esemplificato in maniera artistica nel seguente documentario, che ha anche i sottotitoli in italiano

      https://www.youtube.com/watch?v=p5Ac7ap_MAY

      applicazione del potere delle banche centrali a un caso singolo, il Giappone. Come il dirigismo economico alla base delle fortune industriali del paese nel dopoguerra sia stato consapevolmente sabotato negli anni 80 con la creazione dapprima di una bolla immobiliare, sfociata poi nella stagnazione in cui quel paese versa da 30 anni. Causa e colpa del fatto, l'inazione della banca centrale, che propone non meglio precisate "riforme strutturali" da raggiungere attraverso l'imposizione della crisi. Inquietante similarità con ciò che accade ora nell'unione monetaria europea, decenni prima. Lo zampino di un certo potentato che siede in occupazione del Giappone e dell'Europa fin dalla fine della guerra - e che si ritrova le mani libere dall'assenza di nemici pericolosi proprio dagli anni 80 in poi - a questo punto mi pare sia lecito sospettarlo.

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    9. Video interessante.
      Anonimo R

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    10. Caro Alceste,
      ti ringrazio per la fiducia, completamente immeritata, che mi accordi ma un "sunto" è in questo caso è impossibile per chiunque, figurati per me, povero dilettante in materia e totalmente autodidatta. Sulle pagine di un blog poi...
      Bisognerebbe conoscere gli interlocutori, non dico vederli in faccia, ma almeno sapere quali sono le loro nozioni di base: sanno cos'è il denaro? cosa ha rappresentato nella Storia? Come si è evoluto/involuto? E, ancor prima di dissertare di macroeconomia, di Banche Centrali, conoscono la differenza fra tasso ufficiale di sconto e tasso bancario? Fra un deposito e un credito? Fra un'obbligazione e un'azione? Non dico fra un Cds o un Cdo...
      Mi sembra, qua e là leggendo, che l'unico interesse che le persone nutrono per l'economia consista in quell'alone di misteri e di grovigli che l'avviluppano, stimolatrice tragica delle solite teorie complottistiche monomaniacali e stucchevoli, quand'anche in parte motivate.
      Non vedo vera volontà di capire l'argomento (i grafici sono ostici, spesso truccati ma se non li sai leggere…)
      Posso altresì confidarti una cosa: una volta mi capitò di leggere una frase che ora non so attribuire; suonava più o meno così: "Se anche non hai voglia di occupati di economia, devi sapere però che l'economia si occuperà di te".
      Ecco, mi disturbava sapere che uno sconosciuto si occupasse di me.
      E allora via: Smith, Mill, Ricardo, Hobbes ( la teoria economica classica), Goethe ( se ti sembra strano, rileggi il Faust, opera economica profetica); Marx e compagni, per capirne la nullità presuntuosa, Bastiat: E finalmente la Scuola Austriaca, un'illuminazione: Bohm-Bawerk, Shumpeter, Von Mises, Von Hayek (l'ultimo Nobel meritato e subito dimenticato).
      Poi Keynes ed epigoni, Chicago Boys, devastatori dell'ultimo secolo e forse del prossimo. E, fra i nostri validissimi, Ricossa ma soprattutto, come già ti dissi, Alvi che ti rifà il panorama completo in prosa affascinante e mirabile sintesi.
      Poi c'è lo studio della numismatica e della Storia ma qui tu m'insegni…
      Tutto questo non inteso come nobile esercizio intellettuale o sterile curiosità ma
      praticissimo viatico alla mia individuale salvezza, diciamo con un'iperbole, finanziaria...

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    11. Intendevo un sunto da "non" rinchiudere in un post: magari un dizionario del diavolo dell'economia. I riferimenti bibliografici che hai disseminato sono validi, tuttavia. Non basta che leggerli.

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    12. Caro Marco (nel commento sopra)
      parole sante le tue!
      Le nostre debolezze sono il vero nemico. Le religioni tutte ce lo hanno detto e ci hanno indicato la via, prima che diventassero anche loro vittime del regno della quantita', del business delle anime...allora hanno indicato la via della menzogna, in cui bastava essere devoti, "credere" per salvarsi, nonostante peccatori costanti e incuranti, sempre perdonati se preganti e credenti... quanto basta, una volta a settimana, o una al mese, a seconda dei propri impegni...
      In realta', quando esse erano ancora sentieri stretti pieni di trappole e sfide, insegnavano ad agire su se stessi continuamente con la disciplina e il rigore. E' un po' la differenza abissale che passa tra avere un credo ed esserlo, tra credere in una dottrina religiosa e vivere in maniera religiosa...
      Un caro saluto,
      Ise

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    13. Gentile Ise, ricambio il saluto approfittando per esprimere la mia stima per i suoi interventi sempre interessanti e ricchi di spunti di approfondimento.
      Sono convinto che l'uomo sin dalla notte dei tempi si sia posto la questione del "governo" ovvero di come recintare l'atavica vocazione alla dissoluzione spesso riportata in questo blog.
      In questo senso le religioni sono state un'invenzione geniale, un balsamo buono per tutte le occasioni, lenire le sofferenze, i lutti e contenere debolezze e vizi così tremendamente umani.
      Ovviamente il tutto al prezzo di una ortodossia che non ammette cedimenti, altrimenti crolla tutto l'impalcato.
      Il relativismo, come denunciò Ratzinger in uno dei suoi primi interventi da Papa, è un tarlo che insinuato nella polpa della società produce effetti devastanti, divorandone la struttura portante, anche se apparentemente all' esterno sembra tutto intatto.
      Un caro saluto

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  8. Caro Alceste,
    "coincidentia oppositorum" e' proprio un bel sunto. Con l'opposto che e' dunque un rassodante e integratore energetico per l'alter ego coincidente.

    Riguardo a "Questa Nuova Etica la vuole far finita con tutto ciò che pre-esiste. Le è estraneo tutto, non riconoscerà nulla.
    C’è altro da spiegare? Semplice, cristallino, lampante, evidente, palese, definitivo."...
    Hai ragione. Hai solo dimenticato un aggettivo: papale papale!

    "Il concetto alla base del Qualcosa d’Altro è: cancellare ciò che ci ha preceduto. Come? Rovesciando i punti di riferimento."
    Esatto. Ed hanno rovesciato i punti di riferimento ridicolizzando sempre piu' cio' che era giusto e sensato. Il bisogno di essere parte della massa ha poi fatto si' che nessuno volesse piu' cadere nel ridicolo. Pero' dentro di se' da qualche parte, voglio credere che tutti sanno ancora cosa sia giusto e sensato e cosa no, varia solo la distanza che hanno messo da tale consapevolezza, per vantaggio immediato, illusione, delusione...

    "Ma se, in luogo di Prometeo, avessimo un Semplice Distruttore? Colui che non attacca, ma solo nega?"
    Per questo si rende necessario affermare piu' che contrastare, riempire il vuoto anziche' attaccarlo inutilmente... per questo pero', ahime', hanno elevato l'inettitudine a valore, come notavi nel caso della scuola che non insegna piu' nulla di valore, o di tutta la societa' che non trasmette piu' alcun valore riempitivo e affermativo, solo quelli negativi dei vecchi punti di riferimento.

    La donna e le altre parodie subumane non torneranno piu' indietro perche' non avranno piu' nulla a cui tornare. Han colto la palla al balzo dell'abuso di un potere concesso sotto il travestimento dei diritti e han valicato l'ultimo confine del sacro.
    Al massimo, come accennavi qualche tempo fa, ci si puo' fermare dove si e' ora, per fare meno danni.

    Come ben spiegava M. Della Luna in un suo post, siamo parte di un disegno che e' difficile capire finche' non si configura, quindi a cose fatte, quando non si puo' far altro che prenderne atto.
    Il disegno sembra ineluttabile, ma credo che la nostra partecipazione ad esso non lo sia affatto. Quindi, anche solo individualmente, c'e' molto da fare.
    Un saluto a tutti,
    Ise

    PS: certo che la Bonino con quel copricapo perenne di cui disconosco le ragioni sembra proprio nascondere...lo spuntare delle corna caprine. Dunque non sbagliavo nel credere che avesse acquisito il potere di trans-formarsi!

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    1. Il gioco secondo me è molto chiaro ormai.
      Mancano però gli intellettuali. Ciò che ho sempre contestato alla controinformazione. Inutile mettere su statistiche e grafici che leggono in quattro. Occorre scrivere bene, bei libri, concepire bei film, ottima arte, ottimo teatro, contrastare la mercificazione della scienza, il tecnicismo idiota.

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    2. Infatti questo e' il motivo precipuo per cui non leggo molto quel tipo di controinformazione.
      Grafici e statistiche poi sono pur sempre soggetti al mutare delle condizioni esterne, meglio sviscerare i simboli e i meccanismi permanenti con cui si catalizzano i cambiamenti che subiamo senza accorgercene.

      Oltre agli intellettuali poi bisognerebbe trovare il giusto coagulante (da solve et coagula!), tra intellettuali e con il loro seguito. Si puo' ancora usare la cultura come coagulante? O e' ormai troppo ridicolizzata? Il sentirsi italiani? La morale? I valori cristiani?! Forse il "restare umani" potrebbe ancora funzionare, ma temo sara' ridicolizzato nel vicino futuro...insomma e' pure arduo trovare un coagulante di lunga durata.
      Ise

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    3. Per Ise "Il bisogno di essere parte della massa ha poi fatto si' che nessuno volesse piu' cadere nel ridicolo". Su questa stessa faccenda ho scritto due righe al lato ospiti, nella "Retorica del fesso".
      Ma molto più banalmente, basti vedere come funzionano le reti sociali più note, la rete sociale non è una piazza dove si può dire quello che si vuole, si dice istintivamente ciò che piace, anche perchè hanno financo stigmatizzato attraverso un segnino che una cosa può piacere, e basta (non c'è il tasto "non mi piace"), il pollice verso è cosa brutta brutta...e questo già pregiudica molto le finaltà e lo scopo di quello che andrai a dire (sempre che uno ne abbia voglia, si spera di no) perchè dentro di te già sai quali sono le reazioni possibili e agisci di conseguenza: like o indifferenza. A quel punto il linguaggio muta profondamente e alla lunga anche il pensiero.

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    4. Cari Alceste, Ise e Sitka,
      ho apprezzato molto i vostri interventi, che condivido. Proprio in questi giorni sto rileggendo, dopo quasi 40 anni, gli "Scritti corsari" di Pasolini: aveva già visto tutto!!
      Un caro saluto
      Hermannus Contractus

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    5. Caro Sitka,
      Mi era sfuggito il tuo scritto. La retorica del fesso e' particolarmente vera in Italia, ed e' apparentemente strano per un paese da sempre diviso e in cui sembra vigere "l'anarchia" del pensiero; tale realta' cozza con lo spirito di adattamento e la mentalita' elastica che citi e ci dovrebbero contraddistinguere. Invece siamo gran bigotti/pecore nel pensare. In un paese omologante come il Giappone, in cui esiste ed e' praticato il detto "il chiodo che sporge va preso a martellate", alla fin fine si riesce ad esprimere anche pensieri molto originali senza subire ridicolarizzazione, l'omologazione e' piu' sotto l'aspetto etico e del comportamento, della forma...Tali discorsi si potrebbero allacciare alla figura del genio ostracizzato per proteggere la comunita' di cui parlava Alceste. Da noi pero' non occorre piu' nessuno che ostracizzi o dia martellate perche' ce le diamo da soli. Si pratica attivamente l'autocensura (come anche l'autolesionismo) del pensiero. Cio' e' legato anche alla maggiore solitudine e fragilita' dell'uomo, al bisogno di gonfiare dunque l'ego ipertrofico.
      Ci si esprime per come possono reagire gli altri, si agisce sotto tale condizionamento, l'ebbrezza del potere sugli altri, o del loro su di noi...reti sociali vere e proprie gabbie psico-sociali!
      Ise

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  9. Alceste, ieri ho letto lo sterminio dei kulaki e ho pensato le sofferenze fisiche inimmaginabili che l'umanitá ha sopportato nella storia. Infondo adesso ci stanno sterminando totalmente con l'annientamento cerebrale e anestesia lenta. Non ci sará più nulla poi, nessun ricordo dopo di noi, infondo .. anche noi cosa ne sappiamo della vita del passato? Siamo all'inizio di un altro periodo di transizione, e non sapremo il progetto dei demoni quali perversioni per il futuro per le masse acefale - non arrabbiarti troppo, addio - riki

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  10. Su Biglino. Fatevi due risate "aliene".

    https://www.youtube.com/watch?v=_5kuApYumCs

    Anonimo R

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  11. Quando ho letto l'articolo di Onfray ho pensato: "ecco un imbecille".
    Pero' sull'immagine scelta dalla Bonino e sul consorzio di cui la signora fa parte tendere a credere che non considerano il "volatile" rappresentato solamente una metafora.

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    1. Sono messaggi endogamici, segnali. Eyes wide shut insegna.

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    2. Saranno endogamici, ma secondo me si servono di 'noi' per espanderli e renderli (cioe' rendersi) dominanti.
      "Segnali" e' la parola giusta. Se non altro ho l'impressione che noi ne siamo i "ripetitori". Le mode fra l'altro mi sembra servano a questo...tutte ossessive che inculcano gli stessi simboli. Potrebbero diversificare di piu', giadagnerebbero meglio, invece usano un monolinguaggio simbolico per rafforzare il segnale. Qualche tempo fa ad esempio notavo come sono diffusi capi di abbigliamento o accessori con stampati uno o piu' teschi, a volte con un design che a prima vista non ti permette di distinguerli per quel che sono. Mah, puo' anche essere che mi sbagli e che ci sia domanda solo di questo ormai!
      Ise

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  12. Ho visto un'altra esponente di Più Europa. Io non credo nel demonio , ma questa gente anche se non è figlia di satana è certamente figlia di mignot...
    Sarebbe bello poter formare un manipolo di guastatori con delle piccole cellule in ogni comune del regno. E attraverso missioni tipo ninja stanare casa per casa tutti i servi polcor che si annidano nel sacro suolo che fu di Enea.
    Quanto vorrei che per una volta si cacassero tutti addosso dalla paura di essere i prossimi a passare alla cassa per pagare il prezzo della loro crassa idiozia.

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  13. Uno scritto molto ispirato. E certo duro, come al solito, radicale, come al solito, disperato (in qualche modo), come al solito.
    Penso di afferrare molto del suo contenuto, fosse anche solo a livello intuitivo. E scorrendo le righe mi è capitato spesso di pesare "sì, ha senso; è proprio così". Nondimeno, mi farebbe piacere venisse chiarito per bene un punto, magari in uno dei prossimi scritti (troppa grazia). Ci ho pensato nel leggere il termine "biglinate", in chiaro riferimento a Mauro Biglino, di cui avevi parlato altrove. Ora, chi scrive non è un estimatore di Biglino, né, a dire il vero, ha mai letto un suo libro. Ho visto qualche breve video, un paio d'interviste, e letto un suo articolo. Tutto qui. E ciò perché un amico e studioso di mia conoscenza, delle cui capacità di compenetrazione di certi problemi relativi al percorso del genere umano non ho modo di dubitare, me ne ha parlato qualche volta dicendomi chiaramente che Biglino, in parte, ha ragione. Me l'ha detto ovviamente alla sua maniera, la maniera di chi percepisce la verità a livello "soprarazionale", e quindi con una buona dose di convinzione. E questo, sia ben chiaro, senza essere lui stesso un estimatore di Biglino, senza aver partecipato a conferenze o aver letto molto di suo.
    Il punto allora è questo: lasciando a parte il perché lo faccia, chi sia, cosa voglia eccetera eccetera eccetera, se Biglino, quantomeno sull'origine del genere umano, avesse ragione, se avesse intuito correttamente la faccenda attraverso la propria analisi delle scritture, cosa che ne tu ne io possiamo escludere aprioristicamente, tale verità andrebbe forse rifiutata? Sarebbe saggio farlo? Vedi, è un po' la questione del capitolo del grande inquisitore su cui tanti si sono interrogati leggendo i Karamazov di Dostoevskij. Forse ricorderai che in quel capitolo viene detto pressappoco "se Dio non è la Verità, io sto con Dio e non con la Verità". E allora io ti chiedo: se Dio non fosse la Verità (e qui sarai tu, intimamente, a stabilire cosa significhi e rappresenti "Dio" in questa domanda), tu staresti comunque con Dio o con la Verità?

    Yaroslav

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    1. Io sarei con Dio. Come ho scritto anche in questo post la vita si sviluppa sulla dimenticanza della verità: ciò che chiamo la "bella menzogna". Allo stesso tempo, però, il Sapiente, conosce la verità. Egli è sdoppiato fra la bellezza delle costruzioni umane (arte, morale, legge) e la consapevolezza profonda che l'uomo è fango. Tale sdoppiamento "è" la tragedia. La tragedia greca in ciò consiste: sapere il nulla e, tuttavia, vivere, continuare a vivere nonostante tutto e appagarsi della bellezza transeunte delle cose. Tale è la giustificazione estetica dell'esistenza, un luogo comune a moltissimi letterati, filosofi e mattacchioni assortiti.
      Su Biglino valgono le cose che dico per tutti costoro, compresi i terrapiattari: è possibile che si sia ingannata una generazione, ma è impossibile averne ingannate cento. Secondo questi signori l'intera storia della conoscenza umana sarebbe un complotto: mi sembra ridicolo.

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    2. Mi inserisco nel discorso. Fendente obliquo. L'umanita' e' cogliona ed e' un'attimo fotterla. Anche per generazioni e oltre. Biglino e' un intelligentissimo mistificatore che pesca nel ventre molle fatto cervello di chi ama la fantascienza e pensa che essa sia una possibile versione del reale. Messo alle corde da veri studiosi Biglino viene fatto pesto. La sua forza deriva dalla stupidita' media del popolo, dalla sua ignoranza e dalla quasi totale avvenuta distruzione della religione dei padri e della Chiesa, struttura che lo (il popolo) preservava dal suo annientamento che avverra' a breve. Riguardo alla forma del mondo e dell'universo, caro Alceste, non esserne cosi' sicuro: io per esempio non sono un "terrapiattista", nel senso spregiativo del termine. Sono uno che penetra nella carne delle cose. Il mondo non e' come ci e' stato insegnato essere. Se lo fosse ne avremmo le prove inconfutabili. Invece abbiamo solo dei falsi, tralaltro goffi e buoni solo per gonzi. Che per la stragrande maggioranza delle persone (anche "colte") sia impossibile "processare" tante informazioni contemporaneamente cosi' da ottenere un chiaro quadro "olografico-mentale" del reale, quindi accettare la voce della propria intelligenza sorgiva, ecco, su questo ci troviamo d'accordo. Per il resto comprendo anche la tua posizione: un nudo scoglio con qualche granchio per cena e un filmone spaziale a Capodanno e' sempre meglio del sempre in agguato naufragio nell'infinito mare della ricerca. Naufragio magari della pazzia. O nel ridicolo. O nel TSO. Io non sono un dandy. Quando ho realizzato (scientificamente) che qualcosa non tornava nel modello copernicano-spazial popolare-televisivo-kubrikiano-einsteiniano-newtoniano-galileiano-hollywood ecc. ecc., non c'ho voluto credere per un anno e piu'. Non ho voluto credere a me stesso (dura dubitare di se stessi). Certo, bisogna (passami il termine) "rompersi tanto i coglioni" per farsi un'idea del mondo materiale in cui siamo immersi. Figuriamoci del sovramondo immateriale. Siamo in una prigione da cui fisicamente e' impossibile fuggire. Ci sono i secondini ed i carcerati. C'e' anche il direttore. Ma va?
      Siete tutti persone intelligenti: ce la potete fare ad evadere (almeno mentalmente, magari spiritualmente), dalla prigione mentale che vi hanno costruito con l'inganno ed il photoshop! Ce la potete fare! Forse...
      Ricordate il film "Papillon"? A che genere umano appartenete? A quello impersonato da Dustin Hoffman o a quello impersonato da Steve Mc Queen? Pensate che quella storia riguardasse due carcerati? No. Riguarda voi!
      Un ultima cosa. Accettare l'errore, accettare il ridicolo e' il primo passo per il risveglio. Il ridicolo e la paura (la paura del ridicolo) sono i collanti del gregge umano, che ha il terrore di pensare indipendente. Di evadere. Di innalzarsi.
      Onore e forza!
      Anonimo R

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    3. Non mi piace fare il tuttologo ma mi tocca…
      Anonimo R: belle parole, ma, ragazzi, rimettiamo i piedi in... terra, tonda o piatta che sia. Enigma facilmente risolvibile tra pochi anni quando, purtroppo o per fortuna, potrai andare in ferie in orbita (sei hai quattrini, solita discriminante) e verificare. O credi che ti faranno vedere un film, dal finestrino?
      Quanto a Biglino, a parte alcuni eccessi e furberie commerciali varie, credo stia conducendo una ricerca valida, quella sui testi antichi, non solo ebraici. Il tempo dirà meglio. Anche lui sostiene che viviamo dentro a un recinto appositamente costruito e l'obiezione di Alceste (quella per cui non si può ingannare tutti per 3000 anni) mi pare debolina perché tale lasso di tempo è insignificante quando parliamo di origini del mondo. In fondo l'uso della scrittura non è di molto più antico e anche le testimonianza materiali. Il nostro recinto è recentissimo quindi, il volo di una mosca.
      Anche Biglino invita a tenere la mente aperta, ad evadere , innalzarsi.
      Belle parole ma sempre vaghe, e non nel senso delle Stelle dell'Orsa…
      Tornando invece agli scogli a cui aggrapparsi (ognuno ha i suoi, se è fortunato),
      evidenzio che non trovo dicotomia alcuna fra le due tipologie proposte; entrambe valide in momenti diversi della nostra vita.
      Anche se forse il tempo non esiste e siamo noi che mutiamo.

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    4. Il commento di risposta di Alceste é talmente "bello" nel senso più profondo del termine, che mi complimento con chi lo ha provocato, perchè anche la domanda é bella e profonda.

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    5. Bravo Yaroslav, le domande giuste sono rare (perché sono poche)

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    6. Caro Loris, torno personalmente per un'ultima volta sulla faccenda: terrapiatta? Un'analisi molto pertinente sul "lavoro" di Biglino la trovi, per esempio, su tre recenti video del canale youtube Il Decomo Toro.
      Terrapiatta: se uno parte dal punto di vista: "beh, lo dice la "scienza" (vedi Burioni su altro tema), la televisione, i libri, mi e' stato insegnato da quando sono nato ecc, quindi deve essere cosi (terra sferica che viaggia a velocita' pazzesche in uno spazio vuoto soggetto alla "forza di gravita'")", ok, partita chiusa. Io invito invece ad approfondire la faccenda, facendolo molto seriamente e, ovvio, spendendo un sacco di energie. I risultati (per me, ma anche per un numero sempre piu' grande di persone che non sono, ti assicuro, semplici scemotti) sono incredibili nel vero senso del termine. Pensate che a noi servi il potere rifili il "filetto", soprattutto riguardo alla vera conoscenza? Illusi! No, ovvio. Il potere da decenni e con sommo dispendio di mezzi (invero fascinosi) ci sta gia' rifilando bistecca sintetica (pure bona anche se velenosa). In fondo la "terra sferica" fu sdoganata con l'"atto magico" dello sbarco (ah, ah, ah me pija un colpo) dell'uomo sulla luna.
      Scoprirai Loris, per esempio, che non esiste una (dico una) foto reale della terra dallo spazio. Che la gravita' non e' mai stata provata mentre qualcos'altro spiega cio' che pretende di spiegare la cosi detta forza di gravita'. Scoprirai che non e' mai stata rilevata (scientificamente) la rotazione della terra sul suo asse mentre e' stata (scientificamente) rilevata la sua stazionarieta'. Scoprirai che con i mezzi attuali a nostra disposizione il concetto di "curvatura della terra" viene demolito in favore della sua planarita'. Se studierai l'ingegneria delle ferrovie, delle strade, dei canali, dei ponti, l'avionica degli aerei scoprirai che tutti... assumono come dato di base una terra piana e statica. Scoprirai che (orrore), mai nessuno e' andato oltre i 30, forse 50 km di altezza dal suolo terrestre. La fisica dei gas ti verra' in grande aiuto. La scienza dei materiali terra' sponda a cio' che piano piano si insinuera' nella tua mente.
      Se poi comincerai a studiare la subacquea e a praticarla, mettendola in relazione a pressioni, gas, fluidi ecc. allora apriti cielo!
      Io son partito anni fa per scherzo, per caso e controvoglia a studiare la faccenda. Per me, allora, la questione "terrapiana" era l'ennesima stronzata alla Biglino buttata li da qualcuno per creare confusione e i terrapiattari dei malati mentali.
      Scoprii un'altro mondo. Letteralmente.
      Cio' e' pazzesco? Si, lo e' e lo riconosco. Riconosco che, quando qualcosa mette a repentaglio le nostre certezze, la mente reagisce o con violenza o con scherno. Ovvio: studiare cio' vuol dire anche entrare in un'area di pertinenza del potere. E questo e' dannatamente pericoloso. Meglio il ridicolo: si, lo ammetto. Sono un ridicolissimo cretino! In fondo confido che qualcuno un giorno mi dimostri che il bellissimo "globone", oggi photoshop dichiarato, sia vero e quindi che anche le fascinose scene di Odissea 2001 che amo siano realta' e non illusione! Oppure assisteremo, prima o poi, all'epidemia di suicidi piu' colossale della storia!
      Pero' se ne avete le palle cari, approfondite la faccenda seriamente senza trinciar superficiali sentenze preconfezionate e precotte dallo "chef" di turno che vi propina anche l'ultimo oroscopo politico oltre ai gossip sull'ultimo flirt di X. Senno' limitatevi a leggere Topolino, Focus, Stop ecc (giornali invero godibilissimi in certe situazioni), e quindi a parlare di Qui Quo Qua, Paperino, Di Maio, Berlusconi, Salvini, Renzi, gli astronauti, la De Filippi, i migranti, Fusaro, il fascismo ecc.
      Un caro saluto dall'empireo dell'umano oltre umano, quindi oltrecretino dichiarato.
      Anonimo R

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    7. Le Ultime Parole Famose! E Definitive.
      Ognuno credo sia libero di sproloquiare sotto il velo della scrittura creativa ma, quando si offende, io non mi diverto più.
      Trattare gli altri da fessi ignoranti, in anonimo, qualifica.
      No ho mai commentato su un blog, tranne questo. Una ragione c'era. Sono io il vero cretino. Rimedieremo.
      Mi spiace per Alceste che continuerò a leggere, ignorando i gitoni armati di katana (o come c... si chiama). Leggerò anche Topolino.

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    8. Ah ah Alceste: non sono un grande affare, lo so. Piu' rogne che altro: chi mi regge? Poi le virili svirgolate vengono regolarmente prese per offese, quando da me stesso mi do del pirla! Ti autorizzo a schiaffarmi in una lista di proscrizione, compreso il Deborde e gli Uguccione tutti, anche se molti di loro non hanno colpa alcuna!
      Anonimo R

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    9. Caro Loris da Faenza,
      a volte ci sono commenti ad hominem o ad personam rivolti ai singoli commentatori... forse non sono intenzionali, sono proiezioni, forse e' ricerca di bagarre, o chissa' cosa...non lo sapremo mai. Fatto sta che se ti va di commentare sentiti sempre libero di farlo, tanto chi vuol capire capisce e chi non vuol capire, non capira' mai! Ho sempre letto con piacere i tuoi commenti. Anche per me questo e' l'unico blog in cui commento.
      Lasciamiti anche dire che la tua gitonata e' piu' letale di qualsiasi katanata!
      Un caro saluto,
      Ise

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    10. Grazie Ise per i cinque righi di quella saggezza cui ti accennai.
      Ci penserò. Magari commentando esclusivamente per citazioni o in perfetto soliloquio
      simil-autistico, come ci insegnano…
      Grazie ancora.

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  14. In effetti, il turbante della Bonino ricorda quello di Aleister Crowley.

    Fico della Girandola

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    1. all'inizio del 2015 la Bonino disse, ai microfoni di radio radicale, che aveva un cancro ai polmoni; forse la chemio le ha fatto cadere i capelli e nasconde la loro caduta con quel turbante.

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  15. Ho letto ora "la paranza dei bambini" di Alceste, che al tempo avevo letto solo di sfuggita... molto profondo e condivisibile.

    Non capisco pero' come facciate a ritenervi provenienti 'solo' dal fango... per me bellezza, verita' e mettiamoci anche Dio (per definire la scintilla di vita) sono un'unica cosa, nulla di opposto.
    Guardando un bambino, o un neonato, dovremmo almeno intuirlo un poco.
    Quello non e' fango... ma quello a cui e' destinato, tramite sottili continue manipolazioni, diventa fango per default se non adeguatamente protetto.
    L'accanimento ora e' sui bambini, ultimo recinto sacro condiviso.
    Guarda quest'altro esponente di +Europa cosa dice senza vergogna:
    https://vocecontrocorrente.it/io-frullo-i-bambini-ecco-chi-e-il-medico-abortista-candidato-con-europa/

    E tanto per stare in tema di ripetitori simbolici dei demoni 'frullatori di bambini', dalla figura sulla testa della Bonino (capra cornuta), ai demoni de 'Le guide del tramonto', c'e' anche questa "opera" di Ontani, che gia' conoscerete: un demone (un poco ibrido) che porta un bambino (un poco ibrido)...mai avrei pensato che ci sarebbe toccato anche lottare contro una fontana. E il bello e' che per misteriosi motivi, nonostante l'opposizione di molti e l'indifferenza di altri, son sicura che restera' dove e' per irradiare il messaggio di cui e' portatrice:
    http://m.ilgiornale.it/news/2019/05/05/opera-di-luigi-ontani-finisce-nella-bufera-e-un-inno-a-satana/1689277/

    Qui la si puo' vedere per intero:
    https://corrieredibologna.corriere.it/bologna/cronaca/19_maggio_07/bologna-06-documentoacorrierebologna-web-bologna-83d9ff78-70a1-11e9-ab18-19d98e87436a_amp.html

    Concordo sul fatto che la nostra storia e' pari al 'volo di una mosca'. Gli antichi di cui ci e' giunta testimonianza ne sapevano quanto noi sull'origine della vita, niente piu' ne' meno a mio parere.
    Ora sembra esserci una riconfigurazione della scenografia, l'entropia di cui parliamo qui.
    Le polarita' si stanno sciogliendo per confluire verso il centro del vortice, da dove con accelerazione saranno inghiottite nel foro dell'imbuto e si ritroveranno come Alice nel paese delle meraviglie dopo essere precipitata nel buco del bianconiglio... Un nuovo scenario con personaggi bizzarri a cui non puo' piu' essere applicata la vecchia 'logica'. Il gender simbolizza questo. Non e' piu' femminismo, si chiama gender equalility, riguarda entrambi i sessi che devono abbandonare la loro polarita' per assomigliarsi sempre piu' fluidamente in quella zona grigia al centro del vortice che li inghiottira' per il reset finale. Gli uomini effeminati sponsorizzati dalle lobby lgbt, le donne maschilizzate sponsorizzate dalle quote rosa...e dulcis in fondo i bambini disforici, gia' nati arcobaleno (grigio), sponsorizzati dai gruppi sopra citati.
    Ise

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  16. Per me la storia umana e' un mistero e sono rispettabili tutte le opinioni al riguardo.
    Comunque in quest'epoca sembra essere in atto proprio una cancellazione della Ram (umana) necessaria all'elaborazione di questa realta', in via di sostituzione. Anche la natura che fa parte della vecchia Ram sta morendo sotto attacco come noi.
    Non mi meraviglierebbe se nel nuovo ordine gli ex-umani non avessero piu' necessita' di respirare ossigeno e nutrirsi di cibo...vivranno in atmosfera solforosa e gireranno con una coda biforcuta che funge da presa elettrica per ricaricare la propria batteria cardiaca al litio e continuare ad essere bio-tecnologicamente vivi. Oppure due corna caprine che fungono da antenna per sintonizzarsi con la nuova realta'. Magari non dipenderanno piu' dal cibo e dai capricci della natura, ma dalla scheda elettronica e dai capricci di un algoritmo.
    Qualcuno dice che e' in atto un terra-forming per ospitare specie aliene, ma puo' darsi che gli alieni da ospitare siamo noi, irriconoscibili mutanti unisex dall'anima metallizzata...

    Biglino sta diffondendo proprio la narrazione del prossimo paradigma, come a farcelo meglio accettare, anzi quasi legittimandolo come parte del nostro passato (dopo che quello attuale sara' del tutto cancellato): la manipolazione genetica sull'uomo, la tecnologia avanzata che porta potere a chi la detiene, ossia gli alieni, esseri superiori che ci schiavizzano grazie alla superiorita' tecnologica... Per questo Biglino non m'ispira affatto, e' proprio il vate del nuovo mondo basato su un nuovo passato da legittimare.
    E poi per me, di tutto abbiam bisogno ora tranne che degli alieni. Un altro elemento fuori dalla nostra portata che ci distrae, a cui delegare il bene e il male, tanto per continuare a non fare nulla da noi.

    Comunque nonostante gli incubi distopici credo ancora che se ne possa uscire, mollare la presa (ahh anche quella elettrica), staccare la spina...smettere di fare da ripetitori automatici...essere il bug nel programma...ognuno trovi il modo che piu' gli si addice...
    Saluti,
    Ise

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  17. Sulla questione "deriviamo dal fango" mi trovi d'accordo Ise. Fa parte di rimasugli culturali ateisti, marxisti, scientologici, fantascientifici ecc che sono stati piantati nel cervello dall'eliminazione, sempre via fantascienza e scienza teoretica (la mia teoria dell'"universo mastice" a forma di tubolare bucato ha la stessa dignita' del big bang). Darwin con la sua idiota teoria dell'evoluzione ha fatto il resto, assieme alla saga spazial-globesca "inverata" da Hollywood.
    In realta' basterebbe studiare documenti scientifici di importanti biologi (vedi per es. il Prof. Sermonti) per comprendere che la casualita' nella nostra creazione e' la coglionata piu' colossale da sostenere tra tutte le coglionate a cui siamo stati educati.
    Ovvio, se tolgo Darwin devo rimettere in gioco la Bibbia, e se si scopre che la terra non e' un globo... Tornano di nuovo in auge la Bibbia e gli altri antichi testi sacri che, piu' o meno, dicono tutti la stessa cosa. Ovvero, si distrugge il lavoro secolare di massonerie ed controllori per instaurare il Governo Mondiale: ateo, new age, controllato da show cinematografici, "politici", "buonisti-migrantisti", spazial-globeschi ecc.

    Ma la gente educata al comumismo, al globo, a Darwin, alla democrazia, alla "liberta'", alla storia come film western "ammaricano", al femminismo, a SpaceX e ad Alien, all'idea di derivare da un lombrico ecc. come fa a rinunciare a tutte le cazzate che ha in testa senza suicidarsi?

    "Vi sono tre storie: quella ufficiale, menzognera, quella ad uso delphini e la storia segreta, dove si trovano le csuse ultime degli avvenimenti, una storia vergognosa"
    Honore de Balzac

    Questa frase si addice perfettamente anche per, la cosi' spacciata alle masse, "scienza".

    Nel mio precedente post (in molti invero) pongo un metodo di ricerca: lungi dal pretendere di avere verita' in tasca! Un metodo da uomo rinascimentale, forse anche piu' antico.
    Chi onora il fango dal fango sara' onorato!
    Onore veri e vera gloria! Studiate con mente aperta e feconda, cazzo!
    Anonimo R

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  18. Scienza totalitaria. Storia totalitaria. Democrazia totalitaria. Libri totalitari. Saloni del libro totalitari. Pisciate totalitarie.
    Tutto lo stesso liquido puzzolente, che pare però piaccia a tantissimi.

    https://www.maurizioblondet.it/salone-del-libro-la-democrazia-totalitaria/

    Un bell'articolo di Pecchioli (l'avrete di sicuro letto, vabbè) sulle recenti "performances" dei nostri "eroi-avengers-difensoridellinermemigrantesdalfascistaitalico" al Salone del libro di Torino.
    Interessante come l'apparato cultural-mediatico-poilitico-modernista-progressista-scientista si stia ricompattando nell'idea del NeoSovietPravdaKavodEuropa (e ci butto dentro pure Biglino).
    Per molti aspetti è anche esilarante il tutto. Da non confondersi "tutto" con "rutto".

    Antonine Deborde, introduzione al suo prossimo saggio:
    "Il libro: questo innocuo, asessuato, piacevole compagno"

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  19. Lo scopo di tutto ciò, che è chiaramente pessimo, è quello di farci tornare dai preti, e però stavolta con la coda tra le gambe, pentiti e contriti. Al solito, anzi, come sempre, e tanto per cambiare, dalla padella alla brace e dalla brace alla padella.....

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  20. Alceste senti non so se ti può interessare ma mi piacerebbe che scrivessi qualcosa sulle serie tv, netflix et similia (io non ne so quasi nulla ma è impressionante che praticamente ormai tutti nel mondo vedano la stessa roba)

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    1. Ne ho viste parecchie, da anni sono in astinenza ... vediamo

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Siate gentili ...