Il Poliscriba
Poiché tanto del savio quanto dello stolto non
rimane
ricordo eterno;
giacché, nei giorni a venire, tutto sarà da
tempo dimenticato
Qoelet
In
una città del Nord, 8 luglio 2018
Odore
di merda, non della propria merda che si sente ogni giorno nel proprio cesso,
l’odore di quella degli altri, il fetore di quella dei tuoi vecchi, dei vecchi
altrui … flebo, cerotti arrotolati su farfalline idrauliche, tubicini, sponde
di letti dove si aggrappano abbandonate braccia d’ossa e pelle smorta.
Guardo
mio padre e i padri d’altri, quel che resta di lui, di noi, di questa società.
È
domenica.
Fuori
è estate, un’estate rovente che asfalta il cielo di luce; dentro... un inverno
senza fine.
È qui
che l’Occidente muore giorno per giorno …
radiografato, sottoposto a TAC, RMN, ecografie, chemioterapia, trapianti
d’organo, ablazioni cardiache, bypass arteriosi… finché la privatizzazione del
sistema non fagociterà tutto, scagliandoci in un incubo assicurativo
all’americana.
È qui che i figli della mia generazione non
conoscono il vero amore, la vera pietà, pensando di esser vicini a chi li ha
generati o adottati, vomitando audiomessaggi whatsapp in sorde orecchie, con
bocche da ventriloqui vacanzieri, mentre le labbra grinzose che non sono in
grado di rispondere, vomitano umori giallastri, espulsi da fegati marci, sui
touchscreen.