Cosa
dire su Uscii presto? Inizia con un moto infantile, fiabesco, e diviene una
metafora sessuale ardita, quasi esplicita, ma priva di qualsiasi goffa malizia
- malizia spenta sul nascere dal suo innato e raffinatissimo istinto per l'alta
mediazione lirica.
Uscii di casa presto, col mio cane,
feci visita al mare;
e le sirene, dalle sue cantine
uscirono a vedermi,
E i vascelli del piano di sopra
tesero mani di canapa,
credendo fossi un topo
rimasto giù, arenato.
Ma non mi mossi finché la marea
non venne oltre i miei umili sandali,
e oltre il mio grembiale e la cintura,
e oltre il mio corpetto,
e parve che volesse divorarmi
tutta, come una goccia di rugiada
sopra la veste di un ranuncolo -
allora anch'io mi mossi.
E il mare fu incalzante alle mie spalle;
sentivo il suo tallone argenteo
sopra la mia caviglia - ed i miei sandali
allora traboccarono di perle.
Finché incontrammo il solido paese,
dov'egli non aveva conoscenti;
inchinatosi allora, col suo sguardo possente,
il mare tornò indietro.
Da Emily Dickinson, Tutte le poesie (traduzione di Marisa Bulgheroni)
Uscii di casa presto, col mio cane,
feci visita al mare;
e le sirene, dalle sue cantine
uscirono a vedermi,
E i vascelli del piano di sopra
tesero mani di canapa,
credendo fossi un topo
rimasto giù, arenato.
Ma non mi mossi finché la marea
non venne oltre i miei umili sandali,
e oltre il mio grembiale e la cintura,
e oltre il mio corpetto,
e parve che volesse divorarmi
tutta, come una goccia di rugiada
sopra la veste di un ranuncolo -
allora anch'io mi mossi.
E il mare fu incalzante alle mie spalle;
sentivo il suo tallone argenteo
sopra la mia caviglia - ed i miei sandali
allora traboccarono di perle.
Finché incontrammo il solido paese,
dov'egli non aveva conoscenti;
inchinatosi allora, col suo sguardo possente,
il mare tornò indietro.
Da Emily Dickinson, Tutte le poesie (traduzione di Marisa Bulgheroni)
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