Ricevo e sono ben felice di pubblicare questo articolo
di Eugenio Orso
Leggo su repubblica online, turandomi il naso (e anche qualcos’altro che non dico):
Milano, Boldrini davanti al murale dei partigiani: "Sciogliere i movimenti fascisti".
Adesso,
per la prima volta, la richiesta arriva da una carica dello Stato.
Sciogliere i movimenti fascisti. L'affondo della presidente della
Camera, Laura Boldrini, arriva alle quattro del pomeriggio da Milano,
quartiere Niguarda, il luogo dove è iniziata la battaglia di Liberazione
contro il regime nazifascista. Di fronte al celebre murale ("Niguarda
antifascista") di via Majorana - dedicato alla partigiana Gina Galleotti
Bianchi (uccisa il 24 aprile 1945) e ridipinto dopo essere stato più
volte imbrattato con svastiche croci celtiche e scritte inneggianti a
Forza Nuova - la terza carica dello Stato non ha usato giri di parole:
"I gruppi che si ispirano al fascismo vanno sciolti. Non c'è posto per
loro nel nostro Paese, nella nostra Repubblica che è antifascista".
Leggo
di un appello lanciato proprio da repubblica (dello storico patron De
Benedetti, che ha inculato i lavoratori dell’Olivetti) per lo
scioglimento delle formazioni “neonazifasciste”, con adesioni corali dei
sinistroidi servi della troika, dei cinque stalle, di rappresentanti
delle istituzioni e, immancabili, delle comunità ebraiche.
Boldrini
affonda il coltello della propaganda a due settimane dal voto politico
di marzo. Sarà un caso? Il “pericolo fascista” dovrebbe far dimenticare
tutto, al popolino: dalle truffe delle compagnie telefoniche alle
delocalizzazioni dell’industria che continuano implacabili, dai cinque
milioni di poveri assoluti in Italia alla squallida vicenda del figlio
di De Luca, anche lui piddì come il babbo, eccetera, eccetera.
Come
scrive quella cloaca di repubblica, l’esaltazione dei fatti di Como e
Macerata, hanno tenuto alto il dibattito – udite, udite! – sulle derive
neofasciste, xenofobe e razziste!
Mi domando se voi, la mattina,
uscendo da casa incontrate ad ogni angolo di strada, ogni due per
quattro, squadracce in orbace armate di manganelli e spranghe, pronte a
colpire in nome del Duce buonanima, teste rasate che innalzano vessilli
con tanto di croce uncinata e aggrediscono gracili “progressisti”, a
spasso con il cagnolino, mentre intonano Die Fahne hoch! …
Non credo
proprio, ad essere sincero, perché è molto più facile incontrare
mendicanti, soggetti ridotti male e non necessariamente
extra-comunitari, uomini e donne che frugano nei cassonetti
dell’immondizia, alla ricerca di qualcosa di utile, o peggio, di
commestibile …