14 dicembre 2017

Celebrity deathmatch: Barnard vs Saviano


Roma, 14 dicembre 2017

O vs Blondet, oppure Mazzucco. Oppure contro l'ottimo Marco Della Luna.
Il risultato sarebbe un KO devastante sin dai primi pugni.
Il volto da cagnolone vittimista di Saviano non verrebbe offeso nemmeno da una scalfittura.
Perché i controinformatori ricercano la verità, o quello che ritengono la verità e credono, scioccamente, che la verità sia rivoluzionaria.
Purtroppo è vero il contrario. La bella menzogna lo è (non la verità) poiché nasce col germe della sovversione.
Ho osservato Saviano alla presentazione del suo ultimo libro. Calmo, paziente, empatico, corretto (è rimasto sin alla fine sopportando smancerie, selfie, autografi compulsivi). Le sue idee erano basiche, elementari. Risultavano, però convincenti, anzi: suadenti, esposte con la tranquillità piana e scipita d'un maestro di scuola diligente e che piace alle mamme. Dopo pochi minuti, se lo avesse voluto, avrebbe condotto il gregge dove voleva lui, magari in un fosso. Nel pubblico s'era, infatti, ingenerata da subito la certezza che lui fosse nel giusto: poiché era vittima e le vittime hanno sempre ragione; poiché era un bravo ragazzo; poiché era pulito, educato; e pugnace il giusto. Uno che accusa, ferocemente, senza circostanziare granché, ma lo fa con quella bonomia PolCor per cui tutte le vacche sono grigie.
Immaginiamo un deathmatch con Barnard: Paolino esagitato, scarmigliato, veemente, spaventevole: le nonne fuggirebbero subito. E pure le mamme. Rimarrebbe il suo pubblico, pochi gatti, in realtà. E lui, imprigionato nella torre d'avorio dell'inconcludenza: una torre isolata da cui scagliare gli anatemi dell'incomprensione come uno Sgarbi sempre più allucinato e sterile: Tech Gleba! Coglioni!! E, invece, Saviano ...
Si immagini uno scontro Blondet-Gramellini. Un massacro. Blondet racconterebbe la verità: le Twin Towers, gli ebrei danzanti, i neo con, il programma repubblicano per il nuovo secolo americano ... il pubblico si farebbe una risata. Gramellini pure. KO tecnico alla prima ripresa.
E Poletti? L'avete mai visto all'opera? La faccia più truce del governicchio Renzi è un simpatico e amabile signore dall'accento emiliano. Con gli artigli da psicopatico celati alla vista, beninteso. Un duello fra lui e Mazzucco? Mazzucco: "Non siamo andati mai sulla luna!". Al primo "Soccia!" verrebbe giù il teatro dal ridere (contro il buon Massimo, s'intende).
La Littizzetto contro chiunque di Zero Hedge: Zero finirebbe groggy con gli occhi da panda dopo pochi secondi. "Zero, ma perché invece di queste fregnacce non visiti più spesso la Iolanda?". Sghignazzi a crepapelle.
La controinformazione deve travestire il proprio assalto con le armi della menzogna. Di una bella menzogna. Un'ideologia, un'utopia. Popolare, calda, ancestrale. Solo allora potrà insinuare la verità e vincere.
La vedo dura, però.
Com'è impostata la CI non serve a nulla, non smuove nulla. Un arredo parolaio come un altro.

32 commenti :

  1. Be', già uno stile come questo potrebbe essere vincente! Hehehehe, è vero, la controinformazione è poco ironica e spesso è greve, troppi "cazzo", "porca troia" il Bottarelli, troppi "italioti" (molto meglio i tuoi "italianuzzi"), troppo millenarismo i Socci e i Blondet, fino all' insopportabile "non fate figli" di quello stronzo narciso (diciamolo!) di Barnard. Per questo, sulla scia della bellezza della lingua e del recupero delle meraviglie vituperato di questo paese ti rinnovo l'invito a farti sentire. :)

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  2. Parlo di una controinformazione "umanistica". Vuoi mettere?

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  3. Tutto tragicamente vero, anzi verissimo. E non vale solo in televisione, vale in qualunque ambito.

    Ma come si deve comunicare per avere una chance di essere creduti? come è possibile mantenere calma e flemma, quando si deve nuotare contro la corrente del pensiero comune?

    Chi si muove contro il pensiero comune non può essere calmo per definizione, altrimenti verrebbe travolto dal gregge. Deve essere esagitato, per riuscire a muoversi in maniera indipendente: deve faticare 100 volte di più

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  4. https://www.youtube.com/watch?v=bX3EZCVj2XA

    ci aveva avvisato

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  5. ho visto una volta sola in vita mia vincere il popolo il movimento la controinformazione ed era a bologna nel 1977 quando una mattina durante una manifestazione gli indiani metropolitani arrivarono ad un passo dalla polizia schierata con le trombe e i tamburi, suonando e ballando fragorosamente; furono momenti quasi drammatici ma alla fine sul viso di qualche poliziotto fulmineo passò qualcosa di simile a un sorriso - Quel giorno avevamo vinto veramente -

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  6. Barnard non riesco a leggerlo per via del suo egocentrismo e della sua anglofilia (però ha ragione quando dice di non figliare). Anche la controinformazione "alla Blondet" mi deprime e alla fine di ogni articolo ci sarebbe da segarsi i coglioni. Comunque per qualcosa di stampo umanistico c'è sempre "l'intellettuale dissidente", sebbene talvolta gli autori diano un'eccessiva importanza a politicanti di basso rango. Personalmente, dalla chiusura dell'ottima rivista "la voce del ribelle" (a cui ero abbonato negli ultimi mesi di pubblicazione), leggo Alceste, "Conflitti e strategie" (anche se a volte il cinismo e l'antiumanesimo di Petrosillo non mi vanno proprio a genio) e poco altro.

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    1. In realtà alcuni scritti di Blondet sono sublimi (anche dal punto di vista letterario), il punto di vista cattolico di Socci è interessante e lui è una bella persona, Bottarelli quando è ispirato scrive cose anche belle, Barnard è stato un grande, Pecchioli è scrittore formidabile. Alceste ha una scrittura speciale, uno sguardo antropologico, artistico in qualche modo, mi piacerebbe, se già non lo fa (agli effetti non lo so), che venisse allo scoperto, che potesse esporre le sue idee in luoghi pubblici, fisici.

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    2. Qui non voglio analizzare la validità dei vari controinformatori e dei loro argomenti ... solo la loro mancanza d'una vera eco popolare degli scritti CI. E la sottovalutazione della bontà propagandistica dei prodotti mainstream.

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  7. Su Blondet: ammetto di aver letto poco, però il fatto che racconti la Rivoluzione russa in quel modo superficiale (per non dire peggio) mi fa storcere non poco il naso, non perché io ne sia un cantore, ma perché è il modo sbagliato di leggere la storia (capisco che un cristiano sia antibolscevico, però non si possono adattare i fatti alle opinioni). Su Barnard: il suo più grande merito è stato quello di essere tra i primi a smascherare i patetici "anticasta" (alla Grillo) e i pericolosissimi cacciatori di ladri di polli (Travaglio e affini) che hanno fatto danni enormi all'opinione pubblica di questo martoriato paese. Ancora adesso il dibattito "politico" (ridicolo definirlo tale) è improntato sui vitalizi e altre fesserie di questo tipo (nel mentre sprofondiamo sempre più)

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  8. Alceste (te lo avranno già chiesto): sai qualcosa di Eugenio Orso?

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    1. Non ho più contatti.
      Forse vuole rimanere in ombra un po'.

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  9. Ottimo articolo ALCESTE! La lettura di un tuo scritto spalanca sempre qualche nuova porta! Grazie! Però... mi domando: come può essere possibile usare lo stesso linguaggio dei PolCor? Alceste, loro hanno già la meglio da Anni oramai! Hanno dalla loro PARTE i Media di regime, RAI e Immondizia AD LIBITUM. Perederemmo comunque in partenza. La tua analisi è impeccabile, tuttavia! Non riesco a vedere un (grande) Paolo Barnard sbarbato e moccolone parlare e conversare alla stregua di un ltanico ROSARIO pre-messale. Neanche il più composto e pacato MARCO DELLA LUNA ! Perderemmo sempre. Come dicevi tu: "Il potere va per le spicce" ... L'unico scenario (utopisticamente) possibile sai qual'è? IL MITRA! Un esercito di volontari per la resistenza NAZIONALE!

    Ciao Alceste

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    Cari saluti

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    1. Se la CI si alleasse a temi più profondi e popolari ...

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  10. Diciamo che questa verità è più vera delle altre. Perché riconosce una sconfitta intanto. Ne abbiamo per tutti i gusti, tutti cercano di trovare un proprio stile narrativo, dal cristiano al punk al sarcastico al sardonico. Ognuno ha la sua verità vera. Pero senza il sentire comune con la tua verita ci gai poco. Tutto giusto. Quindi stante il fatto che tutto ciò è verissimo chiedo: quali sono i temi popolari oggi?

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    1. Occorre scegliere la narrazione giusta.
      Se vuoi andare, per esempio, contro l'Europa devi costruire un santino sui bambini e le famiglie italiane uccise dall'austerità.
      Ti ricordi Aylan?

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  11. Come no. Ma viene fatto. La vecchina terremotata buttata fuori da casa? È di pochi mesi fa...aylan era comodo. Non impegnativo. E poi ce un altro problema ed è proprio la natura degli italiani, nostra, che rende difficile un sentire comune profondo.

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  12. Quindi mi dici più vecchine, meno pistolotti? Effettivamente...

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    1. Ma la vecchina non l'ha inventata la CI. Sempre roba loro. Fa parte del genere "indignazione contro i politici". Qui occorre costruire narrazioni originali che accompagnino un discorso sovversivo dell'esistente. Le statistiche arrivano dopo, molto dopo.

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  13. Esatto, fa parte di quello e infatti ha avuto un certo seguito, non sono statistiche, sono dati di fatto...se parli del terremoto a due passi da Roma a un Romano non solo se ne sbatte ma ti dice pure che se lo meritano nel peggiore dei casi. E non per scherzo. Odio l'autorazzismo, per carità, ma già che facciamo un bilancio delle sconfitte mettiamocela la nostra incapacità di pensare a una collettività.

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  14. buongiorno schiavi....se volete, potete seguire i consigli per gli acquisti del sole24ore e pensare che niente è cambiato tra il trattamento degli indios e quello riservato a noi...

    http://www.ilsole24ore.com/art/tecnologie/2017-12-16/i-gadget-tech-2017-carta-regalo-amazon-111816.shtml?uuid=AEpERXTD&nmll=2707

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  15. almeno qualcuno risponde...:
    https://www.loccidentale.it/articoli/146345/biotestamento-mons-crepaldi-per-litalia-un-futuro-privo-di-speranza

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  16. tra poco in libreria :
    Jonathan Friedman
    Politicamente Corretto, il conformismo morale come regime (Meltemi ed.).

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  17. E' tornato !
    https://comedonchisciotte.org/contro-la-democrazia/

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  18. ho trovato adesso per caso questa notizia:
    https://www.marsicalive.it/?p=156424
    16 dicembre 2017 - Balsorano. L’ultimo saluto alla bellissima Oana Maria Cioponea, la ragazza con origini romene impiegata fino a poco tempo fa in un supermercato di Sora. Si è tolta la vita nel bagno di casa e tra le ipotesi la più attendibile è che non abbia retto al mancato rinnovo del contratto di lavoro. Il corpo senza vita della ragazza è stato trovano nella sua abitazione nella frazione Case Alfonsi a Balsorano.
    DIO li massacrerà per tutto questo?

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    1. E l'emendamento PD per cui si può alienare l'Italia a chiunque? È vero? Siamo già in zona Grecia.

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  19. Alceste, si può bestemmiare? non vivo letto; ti prego...

    " Nell’aprile del 1917, prima del Ottobre Rosso, la Pravda pubblicò un articolo di Lenin dal titolo Sui compiti del proletariato nella rivoluzione attuale, noto come Tesi d’Aprile e per lo slogan “Tutto il potere ai Soviet”. In questo articolo, il grande rivoluzionario annunciò il superamento della democrazia borghese di allora, sostituita dai Soviet: “Spiegare alle masse che i Soviet dei deputati operai sono l’unica forma possibile di governo rivoluzionario e che, pertanto, fino a che questo governo sarà sottomesso all’influenza della borghesia, il nostro compito potrà consistere soltanto nello spiegare alle masse in modo paziente, sistematico, perseverante, conforme ai loro bisogni pratici, agli errori della loro tattica. [ … ] Niente repubblica parlamentare – ritornare ad essa dopo i Soviet dei deputati operai sarebbe un passo indietro – ma Repubblica dei Soviet di deputati degli operai, dei salariati agricoli e dei contadini in tutto il paese, dal basso in alto.”

    È importante comprendere che il successo di una rivoluzione di portata storica, come quella guidata da Vladimir Lenin, ha richiesto il superamento della forma di governo democratica, la cui natura lo stesso Lenin ha svelato, quale strumento di dominazione dell’allora borghesia imperialista: “La società capitalistica, considerata nelle sue condizioni di sviluppo più favorevoli, ci offre nella repubblica democratica una democrazia più o meno completa. Ma questa democrazia è sempre compressa nel ristretto quadro dello sfruttamento capitalistico, e rimane sempre, in fondo, una democrazia per la minoranza, per le sole classi possidenti, per i soli ricchi. La libertà, nella società capitalistica, rimane sempre, approssimativamente quella che fu nelle repubbliche dell’antica Grecia: la libertà per i proprietari di schiavi.” [da Stato e Rivoluzione, 1917/1918] Il riferimento alla Rivoluzione Bolscevica non è ozioso, ma utile a comprendere che non bastano un partito di quadri rivoluzionari e un programma politico opposto a quello veicolato dal potere vigente, ma è necessario, per avere successo, opporre una forma di governo alternativa a quella adottata dalla classe dominante, per tutelare i suoi interessi e controllare le classi inferiori"
    Contro la democrazia – (Il popolo “populista” Versus la democrazia elitista)

    E' tornato ma avrebbe fatto meglio a rimanere dove stava - come cazzo si fa a fare ancora riferimento alla repubblica dei soviet e a lenin ???????????
    quella cazzo di repubblica dei soviet ha fatto 100 milioni di morti !!!!!!!!!
    Urss, 20 milioni di morti,
    Cina, 65 milioni di morti,
    Vietnam, 1 milione di morti,
    Corea del Nord, 2 milioni di morti,
    Cambogia, 2 milioni di morti,
    Europa dell’Est, 1 milione di morti,
    America Latina, 150.000 morti,
    Africa, 1 milione 700.000 morti,
    Afghanistan, 1 milione 500.000 morti
    e ancora a prenderla ad esempio e ancora a parlare di comunismo ???????????
    porco zio basta !!!

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    1. Ho letto l'articolo. In questo momento ti dico che no, meglio lasciar stare comunismo fascismo e compagnia. Questi sono solo travestimenti dell'animo. Dobbiamo annientare ogni residuo ideologico dei Sessanta, questo sì. Non c'è bisogno di essere comunisti o fascisti per farlo.

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  20. Incredibile, è tornato due giorni dopo che ne avevo chiesto notizie. Comunque deve avere qualche problema con Pauperclass perché lì non compare l'articolo. Per quanto riguarda le vittime del comunismo: i numeri in URSS e Cina non hanno riscontri storiografici, ma sono utilizzati dai liberali destroterminali e filoamericani per giustificare il loro potere marcio e servile (esattamente come l'antifascismo dei "sinistri" liberal-progressisti) . Questo non significa che non ci siano stati parecchi morti, probabilmente svariati milioni (i difensori dello "status quo" sono sempre, anche legittimamente, parecchi). Il fatto è che le rivoluzioni necessitano che venga versato parecchio sangue, altrimenti non sarebbero tali. Fatte queste premesse si possono avere diverse posizioni: essere contro qualsiasi forma di rivoluzione perché si aborra la violenza (posizione legittima, che non condivido, però chi parla di milioni di morti abbia la forza di sostenerla fino in fondo) oppure criticare i contenuti delle varie rivoluzioni (posizione in cui mi ritrovo abbastanza, pur sapendo che chi si sporca le mani e rischia la vita per un obiettivo, condivisibile o meno, merita rispetto)

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  21. CI OCCORRE UNA TREGUA. CONTEMPLATIVA.
    purtroppo -

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  22. https://www.youtube.com/watch?v=a0ExxoWXCxU

    Non commento, ma è da vedere.

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Siate gentili ...