Amos Nattini, Lucifero tricipite nel Cocito |
Roma, Unreal City, 27 settembre 2020
Ormai ci è talmente appiccicata addosso questa ideuzza criminale da non potercela più toglier via, come una macchia di crassume dal vestito buono. I discorsi e i sillogismi, persino i più aperti e imparziali, danno per scontato il postulato, inutile girare in tondo, in senso orario e antiorario, in alto o basso; e il postulato è questo: l'umanità che oggi, settembre 2020, respira su questa terra è la migliore possibile. Certo, ha i suoi difetti, però, a ben vedere, lo si ammetta: un qualsiasi belinone del 2020, con tutte le dovute cautele, risulta in media assai più desiderabile d'un abitante della Cappadocia del 1374, delle coste africane del 322 d.C. oppure, cito a caso, dell'Iberia precristiana nel 971 a.C.; per tacere di neolitici, palafitticoli, neandertaliani: chi vorrebbe tornare indietro? Per carità! Sì, ci riteniamo migliori, i migliori. E migliori in che senso? In questo unico miserabile senso: che l'uomo del domani sarà migliore di quello dell'oggi e questi, cioè noi, assai migliori di quelli di ieri; per tacere dell'uomo dell'altroieri, un vero barbaro; un medioevale, addirittura, come se nella Svevia o nella Padania del Mille non fossero vissuti individui sani, pieni, felici. Anche tale aggettivo, medioevale, è infatti ben presente nella zucche postmoderne col suo carico di indesiderabilità.
Sarebbe bene dimenticarlo, l'uomo dello ieri e dell'altroieri, da sostituire con l'utopia del dopodomani: il dopodomani, infatti, sarà ancor migliore, il migliore di sempre, luminoso e ampio, dolce e ultimativo.
Il progresso lavora a fianco dei migliori, con i migliori, alimentato dai migliori. Ogni giorno che passa ci avviciniamo alla civiltà, perfettibile e, fra qualche decennio, assolutamente perfetta.
Mi permetto, però, dopo qualche decennio di frequentazione con i peggiori ceffi letterari e filosofici, di amaramente dissentire da tale più o meno conscia convinzione. La visione giusta, infatti, mi pare l'opposta: l'uomo decade, da sempre.
Da quando fu uomo, ovviamente: dal momento, cioè, in cui le primissime formazioni encefaliche donarono i rudimenti dell'autocoscienza. Quel giorno, maledetto dagli dei, cominciò la lunga traversata verso il deserto. E nel deserto siamo ora, e vi moriremo, inevitabilmente; e con ferrea logica rispetto alle premesse. L'uomo venne congegnato dal caso per la dissoluzione. Il caso oppure Dio, nella Sua infinita Sapienza, provvidero, tuttavia, dei katechon, credenze e fedi per ritardare, trattenere. A esempio, chi, centinaia di migliaia di anni fa, dipinse la propria mano sulla parete d'una caverna o tentò maldestro alcuni accordi su un osso d'animale, percorse inavvertitamente i sentieri della salvezza; l'arte, la bellezza, furono i primi trucchi per costituire un freno alla devianza e all'anarchia. La religione e la conoscenza metafisica, anch'esse ci donarono celesti avvertimenti. L'uomo probo, timorato di Dio, in ciò consisteva: nell'arginare sé stesso e, perciò, la fuga verso la catastrofe. La paura, l'adorazione degli idoli, la sapienza nelle mani di pochi eletti, l'arte come tecnica per generare bellezza e, soprattutto, senso, tutto questo formava il limite.Roma è una città fantasma. Sono bastati un paio di decreti per piegare ciò che rimaneva della capitale d'Italia. Di fatto questo è un colpo di Stato sotto mentite spoglie sanitarie. Gli uffici pubblici sono deserti e non rispondono più ad alcuna sollecitazione esterna; il reparto del turismo collassa lentamente; commercianti, addetti privati, professionisti si stanno mitridatizzando all'idea del sussidio: qualcuno provvederà, prima o poi. Piccole astuzie, falsità, dichiarazioni mendaci sostituiscono l'iniziativa, la creatività e l'olio di gomito; distrutto il comparto privato, dapprima sul piano economico e poi su quello mentale, si avrà via libera per i redditi digitali imperiali. Assistenzialismo universale. Il resto della cittadinanza già gravita in tali orbite da welfare doloso: statali e parastatali, innanzitutto, quindi studenti e pensionati. Gli studenti sempre meno studiosi, un gliommero di accidia, superficialità e ideuzze corrette; i pensionati in via di demolizione controllata, esposti ai refoli della negligenza e della burocrazia, confinati nei corridoi d'ospedale, con tubicini e protesi, ammucchiati nelle camere di tortura di uno Stato inesistente: vittime di una riconfigurazione antropologica che non li classifica più fra le specie da tutelare. Causa Covid, il virus necessario alla ridefinizione del mondo, tumori e angioplastiche sono trattati alla stregua di raffreddori e i raffreddori come tumori e angioplastiche; la vita media si riaccorcia, le malattie compaiono ai piedi del letto, ospiti mal accette, antichi mali accampano nuovamente la signoria. Le statistiche, però, opportunamente manipolate, ci dicono di una terra felice.
Unreal city! Dopo mesi di nullafacenza, l'Italiano ci ha preso gusto; un mesetto di lavoro e poi le ferie. Caldo, caldissimo, ma il mare è lì, a un passo ristoratore; l'autunno entra, col suo carico molle e dolcissimo e gli Italiani, inavvertitamente, son ancora in vacanza, la voglia di fare, declinante sempre quando non si ha un pungolo, scivola via dalle mani; subentra malizioso il demone dell'abbandono, dell'inerzia. É un ozio fradicio quello che serpeggia fra noi, muschioso, da ventre molle di ratto; mancando il negozio, l'attività fruttuosa che tutto sovraintende, vien meno il nec-otium e quindi il riposo; come si è spesso ripetuto è la guerra che forma la pace, e la fame la sazietà. Nulla di troppo? Macché, si rilancia. La scuola sciopera! E quando? Il giovedì e il venerdì, ovvio, così il sabato e la domenica ci si rilassa delle lotte infrasettimanali. I ministeri? Misura anti-Covid sino al 15 dicembre, tuonano i sindacati. Poi, per loro sfortuna, il subentro delle ferie natalizie ... se ne parla dopo la Befana ... ma non vorrei dare l’aria della partita IVA antistatalista ... qui l’aria mefitica dei tempi ha contagiato anche avvocati, ragionieri e commessi di drogheria. La nuova civiltà si basa sulla poltrona e sul ponte.
Da sempre appassionato di letteratura fantastica, a volte cercai di subornare qualche traduttore o editore di nicchia. “Ma come fate a trascurare Hanns Heinz Ewers? Certo, fu nazista, ma solo un pocolino ... un dandy, più che altro ... Alraune, sicuro, l’ha scritto lui quel romanzo ... fate uno sforzetto ... e poi, sono dritte da appassionato completista ... già che ci sei dai un’occhiata a Karl Strobl ... Crucco? Come no, e pure nazista ... d’acciaio, peraltro ... inferiore al primo, ma ... e che sarà mai, nel Ventunesimo Secolo! Un nazista! Come a pubblicare le memorie di Robespierre! Strobl, un tipo da Blut und Boden, ma vanta qualche raccontino di pregio ...”. Ewers l’hanno pubblicato, bene, negli ultimi anni; ora, tale lo scandalo, vede gemere i torchi anche Lemuria, silloge di racconti di Karl Hans Strobl. L’editore li ha ben stretti fra un’introduzione e una postfazione molto corretti, inutilmente corretti ... come a depotenziare l’intera operazione ... quasi a dire: ecco il nazista, ma noi siamo dall’altra parte, non sia mai ... il sandwich politicamente corretto dei due saggetti lascia tuttavia trapelare Qualcosa ... Qualcosa ... la mia maledizione, sicuramente ... l’afrore di un’intuizione completamente folle, da vero Regressore Universale.
Ecco qui: “Nel suo Mondo di ieri, Ricordi di un europeo (1942) Stephen Zweig guardava all’indietro, verso l’Impero asburgico della sua giovinezza, come a un eden perduto in cui popolazioni diverse convivevano in armonia all’ombra dell’aquila bicefala, ciascuna di esse integra nella propria storia e nelle proprie tradizioni e tutte insieme parte del benevolo duplice regno. Un’utopia rivolta al passato ... Per Karl Hans Strobl (quasi coetaneo di Zweig ...) il coacervo di genti, di abitudini, di costumi che l’Austria-Ungheria aveva garantito .... era un incubo che si affacciava nei tratti grotteschi di personaggi mostruosi, nelle usanze e nelle lingue incomprensibili degli altri, nell’angoscia di fronte al diverso – sconosciuto, straniero, donna – che traduceva la paura profonda di essere spazzato via, annullato nella propria sostanziale individualità.
Come scrive Marianne Wünsch, tale paura si incarna narrativamente in ciò che ella chiama ‘minaccia dell’amorfo’, regressione a uno stato indifferenziato dell’essere, sia che si manifesti, sia che si manifesti come senso del proprio retaggio culturale e di se stessi come massa informe e inindividuata, sia venga trasferita ‘su un’altra razza, in figure innaturali e amorfe, in perdita di forma della materia, fino al complesso figurativo Sumpf-Schleim-Schlamm [palude-muco-melma]’, proiettando le proprie incertezze nell’ansia di essere sostituiti da una forma non –organizzata di vita, o meglio di una vita organizzata secondo altri principi rispetto a quella consueta”.
Zweig, un agiato Ebreo della Belle Époque, prova nostalgia del tempo andato: luci scintillanti, fontane, caffè letterari, curiosità colte (fu un avido collezionista di carte autografe); Strobl, prosatore manierato, seppur vivo, pre-sente, invece, la disfatta. Proprio la Belle Époque, col carico suo di pace e benessere, le etnie formicolanti sotto la benigna potestà dell'imperatore, gli pare il prodromo della dissoluzione; anche Lovecraft, americano che rimpiange l’Impero inglese, userà qualche decennio più tardi le stesse parole di Strobl mentre assiste impotente al dissolvimento di ciò che rimane dell'antico ordine sotto i colpi dell'immigrazione e della montante industrializzazione di massa. Entrambi, Lovecraft e Strobl, sono autori marginali nel quadro generale della letteratura colta, entrambi versati nella pittura di deformità e mostruosità inemendabili. La paura dell’Ignoto coincide con quella dell’Indifferenziato. I mostri di Lovecrat, addirittura, sono eterni poiché hanno esaurito la potenzialità di corrompersi ulteriormente. Ma cosa accomuna questi tre autori? Lo sguardo al passato, ovvio; il rimpianto di Zweig, tuttavia, è proprio di chi è inserito nelle caselle ufficiali del potere. Egli lenisce la nostalgia per il mondo d’antan coi balsami del riconoscimento borghese: ed è tale “forma”, in tal caso, sotto le vesti dell’encomio e della lode ufficiale, a risarcirlo della sparizione di ciò che diede senso alla sua esistenza. Lovecraft e Strobl, invece, naturalmente eccentrici rispetto alla parabola della gloria, non hanno di tali unguenti; la "forma", per loro, risiede unicamente nel ricordo di ciò che sparisce o sta sparendo; sotto tale punto di vista, al netto dell’abilità artistica, essi possono definirsi sinceramente disperati e, perso tutto, pronti a tutto. Le impennate “naziste” di Lovecraft o il rifugiarsi nel nazionalsocialismo positivo di Strobl significano questo: resistenza. Qui, però, per non ingenerare fraintendimenti, occorre lavorare col bisturi, come l’archeologo che disseppellisce un antico scheletro; ogni particola di fango deve essere rimossa con cautela, ogni grumo spolverato col pennellino, ciascuna scheggia esaminata, il terriccio più comune setacciato con cura per tema che possa nascondere elementi d’importanza vitale. Zweig, Strobl e Lovecraft resistono. A vario modo, come si diceva. Essi cercano di trattenere la forma. Zweig con fare benpensante; Lovecraft e Strobl da veri birichini del pensiero, estranei alla riconoscibilità accademica: questi ultimi sono, proprio per ciò, maggiormente indicativi di tale vasta mozione dell’animo. Resistono. Ognuno di loro è, inconsapevolmente, un katéchon della regressione universale; il nazismo, quindi, quale temporanea aggrumazione, feroce e inconsulta, d’un sentimento universale, può considerarsi una delle innumerevoli incarnazioni della resistenza alla dissoluzione. I campi di concentramento, Hitler, la marcia su Mosca, il Fascismo latino, nient’altro che corollari di tale reazione: come di chi striscia le unghie sanguinanti sulle pareti di uno strapiombo.
Vi fu il nazismo, i fascismi; ma questi sono fenomeni conosciuti, analizzati e di cui, però, non si conosce l’esatta scaturigine psicologica. Perché?, si chiedono ancor oggi gli storici. Perché qui, in tale momento, un portaordini della Prima Guerra divenne la figura centrale del Ventesimo Secolo? Inutile negare. Hitler e il Reich costituiscono tuttora il Verbo della postmodernità: nulla può dirsi, nessuno, che sia democratico, liberale, libertario o illiberale, fascista, populista, può parlare del suo tempo senza riferirsi, pur implicitamente, alla “follia” nazionalsocialista. E questo avviene perché la follia nazionalsocialista è uno degli ultimi tentativi di rimanere nella Forma, contro la dissoluzione. Che il nazismo sia stato un regno del terrore non importa: qui si esamina la storia sub specie aeternitatis non sub specie polcorii; e di tale follie la storia ne è piena tanto che la si potrebbe riformulare, la Storia, e riscriverla e raccontarla sotto tale unico punto di vista: la resistenza alla regressione universale. Thomas Stearns Eliot ne La terra desolata si inscrive, peraltro, in tale ottica: le sue opposizioni concettuali, ben studiate da Alessandro Serpieri, a ciò rimandano; anche Goethe col suo “Fermati, sei bello!”; ogni movimento “estetizzante”, i periodici lavacri di sangue, l’inesausta ansia metafisica, paludata sotto categorie, modi e idee, la volontà di fermare gli attimi, renderli aere perennius; l’appagamento che dona la bella forma; l’intera vita dell’uomo che sfugge, da sempre, all’ordine e lì, sotto vesti menzognere, trova il suo posto eterno - come pittura, statuaria, danza; qual è in fondo l’unica aspirazione e il solo rimpianto se non quello di raggelare il momento e, in tale possente sforzo, trovare la breve felicità? La nostra epoca ridicola ha nominato la dissoluzione “progresso” quando invece era un regresso; e regresso (fascismo, restaurazione, nazismo, passatismo, estetismo) ciò che si opponeva all fuga verso il Nulla. Un vero e proprio mondo al contrario!
Per il Sapiente il nazismo e il fascismo non esistono se non come pulsioni eterne, consustanziali all'uomo, di resistere al Nulla. In altre epoche ebbero altri nomi e sfumature infinite; da notti oscure tale volontà di potenza, l'unica possibile, ci accompagna, raggrumandosi a formare improvvisate trincee e limiti sacri.
Considero la storia umana quale inevitabile crollo, rovina, distruzione; in tale moto tumultuoso, poiché dominato e condotto da leggi fisiche universali, si “formano” bolle di resistenza, imperii in cui la discesa nell’abisso (là-bas) pare arrestarsi: di qui il rimpianto di Zweig, Lovecraft, Strobl; che è, però, il rimpianto d’ogni poeta e filosofo, e persino del popolicchio che ama ripetere, da sempre, sotto le spoglie di racconti e leggende, di perdute età dell’oro.
Queste resistenze alla corsa insensata richiedono tempi di preparazione, fatiche e guerre; interminabili guerre, colle conseguenze che ha ogni guerra: fame, sacrifici, sterminio. Noi, quasi sempre, arretriamo illividiti di fronte alle conseguenze: lo trovo umano. E però dobbiamo riconoscere la verità, che è riservata ai pochi, ai pochissimi: la vita si ciba della guerra, del sangue e dello scontro. Senza guerra non è la vita né ciò che rende la vita degna d'essere vissuta: l'arte, a esempio, e la bellezza che ognuno, in cuor suo, riconosce immediatamente, al di fuori d'ogni concettualizzazione. Per questo la bellezza è il discrimine fra giusto e sbagliato, per questo in ogni epoca gli artisti hanno decretato l'esatto grado di equità sociale; per tale motivo ha ragione Pound ad affermare che un quadro, un affresco o un mosaico rappresentano la prova, definitiva, dell'invadenza dell'usura e dell'iniquità in un dato momento dello sviluppo umano; per le medesime cause non dobbiamo farci scoraggiare dalle accuse di estetismo poiché l'estetica è la sola etica oggi disponibile.
Dicono: così assolvi i carnefici. Ma io non cerco colpe, analizzo il decorso della malattia. Nessuno rimprovera il medico che, per salvare un uomo, ne amputa la parte in cancrena.
Alla disperata concezione sopra accennata dà forma, inconsapevolmente, Dante Alighieri, nel canto quattordicesimo dell’Inferno, quando nel pensier si finge la ciclopica statua del Veglio di Creta:
"In
mezzo mar siede un paese guasto",
diss'elli
allora, “che s'appella Creta,
sotto
'l cui rege fu già 'l mondo casto.
Una
montagna v'è che già fu lieta
d'acqua
e di fronde, che si chiamò Ida;
or
è diserta come cosa vieta ...
Dentro
dal monte sta dritto un gran veglio,
che
tien volte le spalle inver' Dammiata
e
Roma guarda come süo speglio.
La
sua testa è di fin oro formata,
e
puro argento son le braccia e 'l petto,
poi
è di rame infino a la forcata;
da
indi in giuso è tutto ferro eletto,
salvo
che 'l destro piede è terra cotta;
e
sta 'n su quel più che 'n su l'altro, eretto.
Ciascuna
parte, fuor che l'oro, è rotta
d'una
fessura che lagrime goccia,
le
quali, accolte, fóran quella grotta.
Lor
corso in questa valle si diroccia;
fanno
Acheronte, Stige e Flegetonta;
poi
sen van giù per questa stretta doccia,
infin,
là ove più non si dismonta
fanno
Cocito ...”
Creta, una volta regno del nobile Saturno, non conosceva dolore; ora è un paese guasto, in rovina. Ognuno di voi potrà riconoscere in quel “paese guasto” la “terre guaste” del Re Pescatore e la “waste land” di Eliot: fra le tante allusioni letterarie. Creta, al centro esatto di Oriente e Occidente, tra Damietta e Roma, riassume l’umanità; nel suo grembo è ora la terribile apparizione del Veglio, metafora del regresso universale, di cui rimane, in oro, la sola testa; il resto si consuma lentamente trasformandosi in materia sempre più vile: argento, a modellare braccia e petto, rame sino all’inguine e, quindi, ferro; il piede destro è, invece, di volgare terracotta, instabile fermo su cui poggia l’immane colosso; una spaccatura attraversa il gigante: da qui sgorgano lacrime, forse lacrime di rimpianto, come quelle di Lovecraft e Strobl, a formare i fiumi infernali Acheronte, Stige e Flegetonte che scorrono impetuosi sino al lago ghiacciato Cocito, al fondo dell’Inferno. Cocito, senza moto, privo di vita, come la destinazione finale del mondo, teso alla massima entropia:
Per
ch'io mi volsi, e vidimi davante
e
sotto i piedi un lago che per gelo
avea
di vetro e non d'acqua sembiante
Leopardi, nel Cantico del Gallo Silvestre, allude a tale destino; ma ogni mente elevata, nei millenni, da Esiodo a Ovidio a Platone, sentì, nei recessi dell’animo, tale ombra gelida; sottrarvisi significa consegnarsi ad Apollo; cedervi a Dioniso; Nietzsche, giustamente, vide la composizione dei due poli nella tragedia greca delle origini ove l’elemento perturbante viene purificato e superato dall’istituzione. Da Erinni a Eumenidi, ma per poco. La civiltà greca, per quel breve tratto, fu uno dei maggiori katechon.
Cerchiamo di ricreare in noi un’immagine dell’universo. Solo alcune sane letture possono, almeno in minima parte, recare la vertigine che dona il pensiero di tale immensità. Entro la vastità inconcepibile, che tende all’entropia e al Nulla, si crea una bolla di resistenza: il nostro universo. All’interno di questi avviene un miracolo ulteriore: dal Caos emerge la civiltà umana, strutturandosi quale trincea a fronte di tale eterno moto dissolutorio della Natura. L’uomo dapprima vive in simbiosi entro tale enclave di felicità quindi la coscienza, primo atto della dissoluzione, lo rende consapevole del proprio destino di morte al quale, come il tutto che lo sovrasta, è predestinato. E, onde resistere, mette in atto tutto ciò che trattiene; ogni suo atto ora sacralizza, limita, definisce; egli si progetta e progetta per l’eternità, per ciò che in grado di dire: “Fermati, sei bello!”. Ma il nuovo avanza, i limiti cedono, il Sacro arretra, i santi posti a guardia d’Esso cadono, uno dopo l’altro: sono davvero i martiri. La parabola umana si rimette in moto; la strada è segnata: a ciò gli Ultimi Uomini daranno il nome di progresso. Invece è un avvicinamento alla morte; non alla benigna Sorella Morte di Francesco bensì alla gelida signoria del Vuoto.
Si presenta un libro nel mio quartiere. Bloccati i centri culturali causa emergenza Covid (biblioteche, teatri, municipio, sale comunali), il prete dà la piena disponibilità della chiesa. Non del teatro annesso, o dell’oratorio; della chiesa. I banchi con l’inginocchiatoio son pronti; basta spostare l’Altissimo, come si esprime l’ex cattolico, cioè l’ostia consacrata. Il rimanente spazio, ossia ciò che rimane una volta obnubilate le particole della Transustanziazione (da relegare in qualche sgabuzzino all’uopo), vale quanto una saletta da tè. Inutile lambiccarsi su secolarizzazione e dissacrazione quando la realtà (il diavolo nei dettagli) è talmente sfacciata da riderti dietro.
Un diciottenne accoltella alcuni parigini per protesta contro le vignette di Charlie Hebdo. Vi siete chiesti, voi, più accorti forse di altri, perché non si prova la minima simpatia verso tali fumettari satirici? Li si disprezza, nonostante siano vittime, a favore (ma si ha paura a dirlo) dei carnefici? Perché la satira di tali sessantottini avariati non è mai tale bensì l'arrogante dimostrazione di forza dello Spirito Nuovo dei Tempi. Al contrario, chi uccide è un resistente dell'Antico Ordine. Il Potere, al suo meglio, asettico, feroce e ripieno di ammirevoli sentimenti polcorretti, contro una religione morente, dipinta come anacronistica setta di facinorosi oscurantisti. L'Inciviltà montante contro un'autentica civiltà, ormai allo stremo. Gli sconfitti (in tal caso un ragazzetto) vengono sorpresi con le armi in pugno, additati al ludibrio, demonizzati; eppure il cuore non mente: l'uomo accorto trova difficile solidarizzare con i veri carnefici, gli sbeffeggiatori della moralità, del sacro, del senso; un sentimento oscuro lo reca dalla parte inevitabilmente giusta.
Pasquale Tridico si alza lo stipendio! Il presidente dell’Inps banchetta coi soldi dei pensionati! Uno stipendio, se proprio lo si vuole analizzare, inferiore a qualunque poltrone da consiglio regionale, spesso semianalfabeta. Ma così è il popolo, vuole essere ingannato; e chi gli sta sopra ama fargli perdere tempo in quisquilie. Achi importa, però, questo scialo di triti fatti? Cosa mi importa, ormai, di questi andirivieni meschini, della minutaglia che ingorga i minuti della vita?
Sistema per riconoscere i migliori. Assumete una posa gonfia di sussiego e, con un bel grugno di convinzione superciliosa, vociferate tali parole: “Al minor numero di parlamentari corrisponderà meno democrazia e, quindi, meno libertà!”. Chi cade in terra torcendosi dalle risa ... bene, quello è un brav’uomo di sicuro.
Avete presente il detto: il diavolo si nasconde nei dettagli? Lo ritengo vero. Nei dettagli (anche Lovecraft e Strobl lo sono rispetto alla letteratura), si annida davvero il Dissolutore. Inutile leggere le gazzette; ancor più vano decrittare la realtà tramite saggi di alta geopolitica. Negli anditi lerci dell’oggi si rinviene Lucifero il Progressista: siti pornografici, fogli di istruzione del cellulare, telefilm, architetture del suburbio, fumettistica, ipermercati, packaging, pubblicità istituzionale. La verità sul nostro destino è lì, tra buone intenzioni e sorrisi, ignoranza crassa e superficialità malata.
L’apocalisse secondo Ovidio:
Si
vive di rapina: l'ospite è alla mercé di chi l'ospita,
il
suocero del genero, e concordia tra fratelli è rara.
Trama
l'uomo la morte della moglie e lei quella del coniuge;
terribili
matrigne mestano veleni lividi;
il figlio scruta anzitempo gli anni del padre.
Vinta
giace la pietà, e la vergine Astrea,
ultima
degli dei, lascia la terra madida di sangue.
Si vive di rapina: giusto. Presto
vivremo tutti di rapina cioè di niente. Tecnica e usura si combineranno per concederci
i Campi Elisi del Nulla. Ma la terra, in questo Ovidio sbaglia, non sarà madida
di sangue, ma raggelata in un Cocito senza scampo. Tutti noi, traditori del
genere, finiremo conficcati in quel lago immutabile, eternamente morto.
Ordo ab chao, il motto della Massoneria. Ma che significa, in realtà? Di quale ordine si parla se più non ne esistono? Credo che per ordine (ricordiamolo: viviamo in un mondo al contrario) s’intenda l’ordine massimo: quello entropico, bloccato, perfetto. La fine del gran casino, il gelo dello psicopatico talmente isolato dall’umanità da essersi tramutato in entità inorganica. Essere una cosa, reificarsi sino all’insensibilità: il paradiso nella massima perversione.
Al centro del lago di ghiaccio è Lucifero, il portatore di luce, l’araldo del progresso.
Capolavoro. Lo diffondo.
RispondiEliminaA tuo rischio ...
EliminaSi est ex hominibus consilium hoc aut opus hoc, dissolvetur; si vero ex Deo est, non poteritis dissolvere.
RispondiEliminaGià, occorre credere allora, come in Ordet di Dreyer. A meno, come scrissi, Dio non ci abbia messi alla prova. Come quel versetto? Non ci indurre in tentazione?
EliminaE si ci ha messo alla prova: con il libero arbitrio; cosa fare ci è stato detto, a noi decidere cosa fare.
Eliminagrazie per lo spezzone tratto da Ordet.
EliminaSono andato al funerale del figlio di un mio amico; l'atmosfera era lieve: era affetto dalla sindrome di Down; nessuno ha chiesto la sua resurrezione, le richieste inascoltate di guarigione avevano messo fuori discussione una possibile richiesta di resurrezione. Spero di no.
Il sacerdote che officiava il rito funebre indossava mascherina e guanti; quando mi ha porto l'Ostia con la mano guantata ho provato un senso di fastidio profondo per la profanazione: il suo preservativo l'aveva insozzata; il mio tacito rifiuto lo avrà indotto a pensare che non facevo parte della loro comunità. Infatti è così.
Anche il barbiere non si è voluto accostare alla mia bocca per tagliarmi la barba, ma la sua vocazione era suonare il repertorio di Vasco Rossi con chitarra basso ai matrimoni; e poi c'era la ronda delle forze dell'ordine, passato presente futuro, che girava per controllare che nei negozi fossero rispettate le norme di contenimento della pandemia; le stesse forze che fino a pochi giorni prima controllavano che lo spaccio di cocaina, proprio di fronte alla bottega del barbiere, avvenisse con discrezione: bastava avvicinarsi ad un certa siepe, infilare una mano, no il guanto non era richiesto, con pochi euro tra le dita, e subito dalla siepe spuntava una mano con una palina bianca, bianca come un'Ostia.
Quando non lavorava, la mano, sedeva al bar con il braccialetto elettronico alla caviglia ben in vista; un avventore qualsiasi, insomma.
Si chiama tacito contenimento della criminalità, in opposizione alla tolleranza zero.
EliminaLa tolleranza zero, la sola possibile (se si crede in qualcosa non si tollera), cominciò a sfumare negli anni Settanta grazie ai disobbedienti civili, prezzolati o coglioni al soldo americano (cioè universale).
La tacita sopportazione del crimine produrrà ciò che deve produrre: la legalizzazione. La legalizzazione consentirà l'onnipresenza del soldo digitale. E così sia.
Ma dai, ci sarà l'AI a deliziarci
Eliminahttps://www.youtube.com/watch?v=mVUpKIFHqZk
Sono giunto solo a circa metà dello scritto, ma voglio farti subito una domanda: hai mai letto il Vangelo? Interamente, intendo, e con attenzione. Ricordo di una volta in cui scrivesti che l'unica domanda veramente importante per te fosse relativa a come si sia potuti passare dal Cristo di Andrej Rublëv al pongo di Jeff Koons. Ma hai letto il Vangelo? Hai riflettuto sulla figura di Gesù Cristo e sulle sue parole, sulle sue azioni, sulla sua vicenda? Non c'entra nulla esser credenti o meno. Tu hai letto molto, moltissimo. E mi chiedevo se fra così tanti libri figurasse anche quello attraverso cui parla il Redentore dell'umanità, l'unico "avatar" a cui sia mai stato riconosciuto tale titolo. Faccio presente che io non l'ho letto, e che al momento ne so poco. Ci penso di tanto in tanto. Provo un poco a stare in ascolto.
RispondiEliminaHo letto il Vangelo, in tempi di candore e ingenuità, l'ho riletto alla luce della filologia, l'ho dimenticato e quindi riletto. E mi sono fatto un'idea. Questa: in Cristo si può credere o meno, ma è indubbio che il Cristo sia una statificazione concettuale e immaginifica talmente complessa da risultare sovrannaturale. Anzitutto appare sovrannaturale il riannodare le fila del mondo classico alla nuova concezione orientale: tale sincretismo ha qualcosa di miracoloso. E poi, il volto di Cristo. L'immagine che si ha di lui, sin dai primordi. San Pietro e San Marco Evangelista, suo collaboratore, erano a Roma già nei primi anni dalla morte del Maestro; nella capitale dell'Impero esisteva da tempo una comunità ebraica, la più risalente d'Europa. E quindi le catacombe: le immagini del Cristo si diversificano: barbuto, giovinetto, buon pastore, ieratico, amichevole ... Solo nei primi secoli dell'Impero Egli possiede mille volti, mille sfumature, origina migliaia di tradizioni e leggende ... che siano false o vere poco importa ... si comprende quale ricchezza sia iniziata con tale figura? Secondo me, questo è oggi il mio credo, tale multiforme e inestricabile stratificazione vanta la gloria dell'infinito: di fatto è il Cristo. A essa non so rinunciare, pur da ateo. Quando leggo la "Legenda aurea" o rimiro l'icona di Rublev sento appartenere a una tradizione vasta come l'umanità.
Elimina"Non credo che l'uomo possa mai sopportare insieme una completa indipendenza religiosa e un'intera libertà politica e sono portato a pensare che, se egli non ha fede, bisogna che serva e, se è libero, che creda". Alexis De Tocqueville
RispondiEliminaQuando lessi questa frase di De Tocqueville rimasi colpita, perché coincideva con tante delle mie considerazioni sul concetto e l'esercizio della libertà. La trascrissi allora come motto personale. I miei conoscenti "polcoristi" allora si scandalizzarono, ritenendola un'offesa all'intelletto e quantomeno ridicola. Tolsi il motto dalla vista, convinta però di aver trovato piena conferma della sua validità.
Caro Alceste, condivido appieno le tue considerazioni ma sono anche convinta della irrecuperabilità della situazione. Il Medioevo, con la sua "religiosità", fu l'ultimo, efficace, tentativo di frenare il declino dell'umanità, l'Illuminismo probabilmente la condanna al declino. Il discorso meriterebbe una migliore argomentazione, ma con il tempo mi sono stancata di ripetere e ripercorrere le mie considerazioni, quasi mai condivise e intese nel giusto modo. Per questo sono grata a te, e a molti dei tuoi lettori, di esprimerle in modo diverso e più sfaccettato del mio e di renderle comprensibili a molte persone.
Krisia
Tocqueville, a mio avviso, è uno degli uomini più intelligenti di ogni tempo. Preciso, chiaro, assolutamente irrefutabile. L'ho già detto, la libertà passa attraverso il rispetto d'una tradizione o, addirittura, d'una sottomissione. A un'idea, anche. Il mondo metafisico, colla sua dolce costrizione, libera davvero l'uomo dalle pastoie del quotidiano, lo rende disponibile per la felicità e le cose de l'etternal gloria. Oggi che, a parole, siamo liberi di far tutto non facciamo nulla, depressi, immalinconiti, ansanti, senza tempo.
Eliminagrazie per le tue parole e per avermi fatto scoprire Amos Nattini. Una scelta più che azzeccata
RispondiEliminaGrazie a te. Mi ricordavo di un'altra immagine ancor più efficace (non quella di Doré, per carità), ma non sono riuscito a far mente locale ... forse Goya?
Eliminadi Goya ce ne sono parecchie di opere luciferine ma penso che tu abbia scelto molto bene. Doré riesce sempre ad affascinarmi, invidio il suo inarrivabile talento. Goya è indubbiamente capace ma l'eleganza di Doré non la batte nessuno. Questo Nattini, ribadisco, mi ha colpito positivamente.
EliminaForse, il Pater noster di Alphonse Mucha, il massone pittore, adoratore del sincretismo e quindi della dissoluzione della Tradizione cristiana. https://www.italialiberty.it/mucha-massone/#jp-carousel-10507
EliminaPer Flavia: sembra che il papa l'abbia preso sul serio questo Pater Noster di Mucha ... quando si parla di fratellanza universale siamo dalle parti degli impostori, quasi sempre.
Eliminanon ero a conoscenza di questo Pater Noster. Mi ha affascinato ma gli elementi satanici nemmeno tanto velati presenti nell'opera dimostrano la sua vera natura. Grazie per questa lezione
EliminaCaro Alceste, in questi anni mi sono reso conto che sono circondato da "uomini" buoni;
RispondiEliminaLontani anni luce dagli "italiani brava gente" di De Santis, incapaci di incazzarsi, rassegnati, sprovveduti e piegati.
Qualche volta ho tentato di smuovere questi involtini primavera di bontà, non dico facendogli leggere Alceste - sarebbe troppo e comunque non capirebbero un cappero - ma quanto meno di instillare il seme del dubbio.
Tutto inutile, l'ebetitudine si è trasformata ormai in bontà...Non odiano, non amano, non si indignano, vegetano nei loro loculi, senza figli, scapoli, nubili o divorziati ma sempre tragicamente e irreparabilmente soli.
Un caro saluto
Un cinico, ieri, avrebbe potuto dire: sono buoni poiché incapaci di essere cattivi. Si sceglie di essere buoni per incapacità.
EliminaMa oggi?
Sono davvero buoni? A me sembra che vogliano rintanarsi in casa e basta. Li ripugna la realtà, ogni oggetto o mozione che possa ricordargli la realtà. Per tale motivo (orrore!) diverranno quasi tutti vegetariani o omosessuali: un pollo scannato, la femmina (tutti quegli umori!) o il maschio (i peli, la puzza) si son trasformati in orrore. Il digitale si presta perfettamente allo scopo. C'è poco da fare la rivoluzione qui ... altro che Gilet Gialli ... in questo ha ragione il commentatore Sed Vaste: non si riesce nemmeno a protestare per una multa ingiusta, fiuriamoci il resto ... Pare una china inarrestabile, la bontà di questi zombi presto sommergerà il mondo (compreso Sed Vaste).
io quando vedo una manifestazione automaticamente penso che sono sostenuti dal governo. Non ci si riunisce quando si è con le pezze al culo, figuriamoci quando i "manifestanti" (notasi virgolette) si occupano di tematiche di marginale importanza. Io penso che non vi sia un vero malcontento perché la stragrande maggioranza delle persone usa la tecnica del chiagni e fotti, ovvero si lamenta ma in realtà preferisce che le cose vadano sempre così o anche peggio. Il decadimento morale e culturale ha creato milioni e milioni di sfruttatori, infami di questura, usurai, depravati; costoro hanno tutti i motivi del mondo per proteggere questa società. E' brutto da dire (persino da pensare) ma è così.
EliminaHai detto bene: si manifesta per le scemenze. Si parla di fatterelli, ci si scandalizza per minuzie. I migliori sono stati tacitati, esiliati, cacciati; oppure si sono ritirati sui monti sottraendosi al pubblico dibattito per non essere scambiati da coglioni. Così continua il cicaleccio. E, nel cicaleccio, ci si compiace del peggio poiché i mediocri o i pervertiti o la feccia si trovano a loro agio nel peggio, nel tanto peggio tanto meglio, nelle pozzanghere concettuali.
Eliminaperfetto, non occorre aggiungere altro
EliminaMa a dire il vero la multa me la meritavo solo l'intercessione di una donzella che si vedeva svanire la paga mi ha fatto evitare la galera,
RispondiEliminama difatti dall'italia sento levare sempre delle grida di rimanere qui altrimenti poveri noi torna lo tsunami asiatico,Sed Vaste dall'indochina con furore rampage !
invece no magari finirei subito in ospedale per un bel l'infarto dopo una discussione con qualche paladino Troglodita oppure magari finirei in galera xche'stare a quelle regole da infermi mentali non ci sto meglio la morte col filo interdentale, non riuscirei a vedermi uscire con la mascherina per andare al lavoro per strada per negozi e che e'chernobyl e'scoppiata qualche centrale nucleare, magari la centrale dell'idiozia,
non riuscirei a badare solo alla mia situazione voi invece state facendo proprio cosi vi conosco cercate maniere astute per evitare lo scontro
ma ormai siete nell'arena non potete uscirne anzi si' o da vivi e da uomini liberi o da morti,
non sono un panciafichista e non lo siete neppure voi quindi a maggior ragione basta attendere e non piegarsi alle regole e'una farsa che non sta più in piedi perde i pezzi, non ci sara'nessun nuovo ordine mondiale e'stata studiata troppo male questa e'stata solo un Anteprima hanno voluto fare una prova voi italia e Spagna siete ancora sotto esperimento mentre per gli altri e'gia finito tutto basta guardare solo in Svizzera che gia'non si vedono più mascerinomani mettetevi il cuore in pace siete solo voi il seme della follia non ha attecchito dappertutto come invece vi vogliono far credere i vostri media venduti
mi duole contraddirti ma sono costretto a farlo. Questo cretinismo è stato importato dall'estero, basti pensare che la società imbastardita molte nazioni la conoscono da molto prima di noi.
EliminaIdem per quanto riguarda la museruola che in oriente è una presenza costante ancor prima che uscisse la pagliacciata del coglionavirus e ora è un'imposizione mondiale
Allora in thailandia l'imposizione della mascherina e'molto blanda ( lo so ci vivo) e poi li'non c'e'stato nessun lockdown come da voi inoltre la thailandia non fa testo xche'e'una Dittatura militare,
Eliminanel 2014 in diretta TV si sono presentati a reti unificate 4 Militari che hanno preso il potere assoluto hanno annullato la costituzione e hanno imposto la legge marziale veda un po'lei... siamo nel 2020 e ci sta ancora quel generale !
Su dove sto io ora in indochina guardi ieri mi sono affacciato dal mio Balconcino Rococo' affacciato sulla strada ho fatto la conta responso 1 donna incinta con mascherina e 199 senza mascherina a voi il verdetto qui non c'e'niente e non venitemi a dire che l'indochina sono 4 gatti xche'sono 150 milioni come Spagna Francia e Italia messe assieme,
siete voi sotto attacco Spagna e Italia fatevene una ragione basta andare in Svizzera Olanda Austria Svezia ecc e la situazione e' molto ma molto ma molto più vivibile e assennata diversa insomma , non parlo a vanvera parlo xche'ho conoscenti in Svizzera Svezia ecc non c'e'un cazzo di imposizione, sulle società imbastardite anche li' non concordo, lo sa alceste che se io mi sposo o faccio una covata di meticci con una thailandese non potrò mai avere la cittadinanza o il passaporto thailandese anche se stessi qui 60 anni a lavorare, niente, mentre voi dopo 10 anni e un negro del Burundi ha il passaporto italiano, come la mettiamo! Chi e'il governo più dissennato e imbastardito nel cervello ? Voi !!!
non metto in dubbio quel che dici, anzi sto leggendo con interesse tutti i tuoi commenti. Comprendo e condivido il concetto che Nazioni come Italia e Spagna (ma aggiungiamoci anche Germania e Giappone) hanno una sorta di peccato originale sulle spalle e che gli innominabili hanno un occhio di riguardo su di loro ma questa dittatura comunista si sta espandendo in ogni luogo del globo, eventuali nazioni indietro sulla tabella di marcia si metteranno in riga a breve
EliminaDannazione per piccoli passi...piccole cose...piccole sciocchezze...
RispondiEliminahttps://www.youtube.com/watch?v=4AQnV3sGC3Y
Già, proprio così ... e forse peggio.
EliminaRipeto il mio presentimento, da oracolo di Delfi vi dico che
RispondiEliminavi sta accadendo qualcosa di esoterico avete visto i politici che s'inginocchiano! i poliziotti pure ecc a chi si inginocchiano al morto di colore americano ? O forse al principe di questo mondo ? Il figlio della perdizione forse e'gia'qui ? Sembrate tutti in attesa di qualcosa o di qualcuno un attesa snervante non vorrei fosse proprio in arrivo lui... per questa messinscena planetaria si sono messe in moto tutte le massonerie del mondo han fatto una cosa in grande stile stile ricevimento... Io dico che da qui a breve si svelera'il figlio della perdizione xche 'quella ormai c'e'gia 'stanno attaccando la famiglia i figli i valori ecc in tutti i modi, aggiungo che Roma e l' Italia assieme alla Spagna sono le 2 nazioni più odiate da quelli la'... Gli eletti hanno concentrato tutto il fuoco su voi 2, qui sento odore di zolfo e di resa dei conti
Interessante, ma perché Italia e Spagna?
EliminaInteressante. Perché mai Italia e Spagna?
RispondiEliminaMa lo sapete che non Passano neanche sotto l'arco di Tito quelli la '... Intendo quelli con la presina da the in testa
RispondiEliminaSe la sono presa a male E A distanza di 2000 anni ce l' hanno ancora con lui, loro non se lo sono dimenticati il mitico Tito , per colpa sua sono ancora li' che girano errabondi per la terra disprezzati da Tutti in cerca della loro hometown ,
Poi il Vaticano di Roma e'la loro ossessione il loro nemico mortale quando sentono parlare di Cristo degli angeli ecc diventano verdi dalla rabbia si tetanizzano sbudellerebbero il primo intonacato di passaggio
, la Spagna invece e'stata quella che per prima li ha Cacciati via tutti. .. Le alternative erano "O che ve ne andate o che ve ne andate non avevano alternative anzi si convertirsi falsamente così davano lavoro a torquemada impaziente di stiracchiarli un po ',un umiliazione mica da poco dover lasciare tutti i propri averi in Spagna xche' considerati degli indesiderabili delle spie dei Truffatori degli strozzini ecc ecc spagna che comprendeva tutto il regno di Spagna quindi raus pure dal regno di Sicilia,
finche'Roma sara'la sede del Papa l'Italia sara'sempre vittoriosa ma sempre attaccata ahh e poi uno smacco mica da poco sapete chi ha scoperto l'america!? I marevindi gli sghei mica se li e' stampati da solo colombo mica ha portato il vangelo e la cristianità in America come ludico passatempo, a oliare tutto c'e'stato uno che fa Innocenzo VIII ,
voi italioti avete un difetto vi sottovalutate se solo per un attimo non ci pensaste al vostro difetto sareste il Gotha indiscusso avete il 70 % dei beni artistici al mondo avete fondato tutte le città più importanti Parigi Londra Barcellona ecc
E adesso sclerate per uno che vi starnutisce vicino
Oppure vi fermate a sentire Conte! come no quando sono sulla tazza così mi facilita l'evacuazione ah ah ah ! Voi italiani siete malati alla testa e' li 'il problema il busillis altro che Il raffreddore fatto passare come peste bubbonica ah ah ah
Maravedi moneta, la Spagna e l'Italia inoltre sono state le 2 nazioni Fasciste più importanti ad aver sfidato la rete mafioso giud... Massonica internazionale Bancaria ecc ecc Mafia che ha poi vinto la guerra, Italia e Spagna presto o tardi dovevano essere punite e ora la Giud... Si sta prendendo la rivincita, quando leggo davanti ai negozi "non si entra senza mascherina" non posso non pensare per riflesso a quando ai giud.. Veniva vietato l'ingresso nei negozi ariani oppure il distanziamento sociale, stanno facendovi provare e sentire
RispondiEliminaquello che hanno provato loro ! discriminati evitati distanziati ecc sono dei genii ! hanno messo delle pedine ubbidienti al comando dei vostri governi e ora si riprendono la rivincita geniale !
No, no e poi no
Eliminanon farebbero mai cose del genere; ora sono dediti alla produzione di giocattoli divertenti
https://vigilantcitizen.com/latestnews/something-is-terribly-wrong-with-l-o-l-dolls/
Il problema è che li comprano ...
EliminaSo che c'entra poco con questo articolo (ma è in linea con i temi del blog), ma vorrei segnalare questa conferenza di Stella: https://www.youtube.com/watch?v=Mv2HH-KXcM4 . Anche se il relatore è del PD è molto interessante. Saluti.
RispondiEliminaInteressante. Peccato che il tale abbia equivocato, in passato, sull'identità dei vandali.
EliminaInteressante, grazie.
EliminaUna guida romana mi ha confidato che l'80% delle agenzie turistiche che opera sui grandi numeri nella capitale è straniera e non versa una lira in Italia (soprattuto americane e inglesi). Stella, 2013...che tenerezza...già allora imperversavano le classifiche (che erano anche spot) sul fatto che il Portogallo e la Spagna ci "stracciavano" (del resto, è vero, andate a vedere la pulizia delle città spagnole o portoghesi e poi fatevi un giro nella capitale...) però come sempre nelle loro opere diciamo...non mi sembra si vada "al monte"(https://www.facebook.com/EsidauInternational/videos/3468457709864290 PS...gli italiani erano anche questo). Cosa ci dice infatti Stella qui? Risponde alla domanda che dà motivo di essere a tutta la ricerca e a tutti i "numeri della vergogna" che sciorina fra un'immagine di Berlusconi e l'altra (certe volte penso che se non ci fosse stato il "cavaliere" questi qui sarebbero stati disoccupati)? Se risponde alla domanda fatidica, ovvero "cui prodest", chiedo venia, ho visto superficialmente. Ma a me non sembra che lo faccia, a me sembra che lui e Travaglio con quei tomi illeggibili pubblicati durante gli anni d'oro del cavaliere (che era l'unico che lavorava e quindi, inevitabilmente, sbagliava) abbiano dato il via a quella narrativa insopportabile di ostentazione del dato che anche oggi ci sfracella i cosidetti per poi approdare inevitabilmente a una blanda strumentalizzazione politica di tifoseria, spacciandosi peraltro per imparziale...praticamente la quasi totalità dei nostri "talk show"...ha fatto scuola, il che è ancora più grave. Fa tenerezza anche il fatto della critica per par condicio anche al PD...e tuttavia ritualmente non si può non imputare lo svacco nazionale al cavaliere appena dismesso, il quale secondo il narrante è reo di aver fatto uno spot che le nazioni che nelle classifiche "ci stracciavano" già facevano in tutte le salse anche per la chiesupola diroccata di campagna...poi però ci si affretta a parlare delle "forze buone" del PD...eh...cari miei...2013 ancora stavano a dare fuoco al feticcio del cavaliere appena dismesso, con Monti al governo...a chiedersi perchè mai l'Italia fatturava meno sul PIL di Germania e Francia...e poi parliamoci chiaro, i libri le conferenze di questi soggetti, dovevano avere un movente di odio politico, di tifoseria, per esistere e fare assistere almeno uhn esiguo pubblico, altrimenti sarebbero state di una noia mortale...ma io mi concentrerei sul linguaggio... asettico funzionale furbo. I numeri, la valanga di numeri ...(vecchia intuizione del qui presente Alceste...che vede lontano come gli Inuit).
I numeri servono, per carità. Mi piacciono, persino tanto che vagheggiavo l'iscrizione alla Facoltà di Matematica, nientemeno ... ma questi non sono numeri, la statistica non è numero ... solo un pasticcio modellabile a piacere. Quando si vedono statistiche e numeri da statistiche l'oggettività è già cadavere nello sgabuzzino del "Come Volevasi Dimostrare", altrimenti detto CVD ... Gli Americani nei numeri e nelle statistiche ci sguazzano tanto da essere maestri nel dimostrare irrefutabilmente il contrario della realtà sotto gli occhi di tutti. Sull'antiberlusconismo meglio tacere ... mi ha fatto divenire simpatico Silvio, pensate un po'.
EliminaBuongiorno. Guardi io ho condiviso questa piccola conferenza perché trovo che affronti dei temi interessantissimi, fondamentali. Lo stesso atteggiamento del relatore, la sua mentalità dell’ “investiamo in cultura perché conviene”, “se investiamo nei musei tiriamo su x percentuale di pil”. Questi discorsi li trovo disgustosi. L’idea che bisogni tutelare il nostro patrimonio per “venderlo” al cinese con la macchina fotografica o all’americano flaccido, capace solo di abboffarsi di amburgher, mi fa ribollire il sangue. Sia chiaro che non intendo criticare il settore turistico e chi ci lavora. È la mentalità che c’è dietro che attacco. L’idea di basare l’economia di un intero stato su ristoranti, alberghi e negozi di souvenir. Non ricordo chi una volta disse, più o meno, che chi campa facendo vedere le rovine della sua storia è un po’ come se vivesse facendo vedere il cadavere di sua madre a pagamento. Detto ciò, il discorso di fondo dello Stella comunque lo condivido. La denuncia dello stato di degrado ed abbruttimento di una nazione come l’Italia è un crimine capitale. Quando ho visto lo stato del mosaico del “cave canem”, ho avuto un mancamento, un male fisico. Ovviamente poi lo Stella ha attaccato il pippone filo pidiota, antiberlusconiano. Alla fine ci si fa l’abitudine. I numeri sciorinati poi sono solo sciocchezze. Se si va al fondo si vede immediatamente che il numero di turisti della Spagna o della Francia, tanto per fare un esempio, sono “drogati”. Chi fa un viaggio in Spagna, la stragrande maggioranza delle volte, alla fine va o alle Baleari (minorca, maiorca, ecc.) o alle canarie (cioè al mare). Mentre chi va in Francia dove va? A Parigi (che poi la maggior parte dei turisti parigini vanno a Disneyland, e ho detto tutto)! E dove vuoi andare in Francia? Cosa c’è di veramente importante da vedere? Alla fine niente. Solo Parigi e Marsiglia (forse). È il turismo idiota: mare e parchi divertimenti. Vuoi mettere con l’Italia?
EliminaP.S. chiedo scusa al nostro anfitrione se gli dovessero arrivare più volte i miei commenti, ma ho un problema con firefox/chrome e tutte le altre diavolerie. Ancora saluti.
vagheggiavo l'iscrizione alla Facoltà di Matematica, nientemeno ...
Eliminaquesto ti dovrebbe interessare:
https://www.youtube.com/watch?v=Fu3xWGd9KiQ
qui è spiegato bene perché non credo nell'AI (sono laureato in Matematica e ho una specializzazione in AI)
La struttura in unità di consapevolezza crescenti l'ho incontrata 30-40 anni fa nella descrizione della sua visione del mondo fatta da uno sciamano ... (non sto minimamente dicendo che Faggin abbia scopiazzato lo sciamano: sono solo arrivati a conclusioni simili; direi che hanno strutturato le relazioni tra Ego, Es e SuperIo, la struttura, questa, di congiunzione tra la consapevolezza a livello del singolo uomo e la consapevolezza al livello successivo
Altro lo puoi trovare in Fondazione Faggin
Tutti hanno un problema con browser et similia.
EliminaIo trovo Stella in malafede, tutto qua.
Sulla tifoseria destra-sinistra non ho da dire nulla: mi sembra ripugnante; per malafede o per stupidità o per entrambe le cose.
Sul disastro del nostro sistema culturale c'è da dire questo: non coinvolge il settore archeologico o storico o artistico bensì tra-volge ogni settore della vita italiana. Un diplomato, oggi, in Italia, è praticamente semianalfabeta. Inutile poi lagnarsi.
Credo, poi, e ne sono fermamente convinto, che alla radice di tale disastro che ci tra-volge ci sia la democrazia elettiva. Non puoi affidare tremila anni di storia al geometra di paese eletto con le clientele. Punto e basta. Per "di paese" intendo pure città come Bologna o Sorrento. Cadute le dinastie nobiliari e la Chiesa (realtà "conservatrici"), abbiamo la non conservazione garantita dal ragioner Filini che dei mosaici romani non sa che farsene o, se ha un piano di valorizzazione, vuole solo organizzare una porchettata di partito (che ospiterà Stella: feste de L'Unità, feste de La Destra del Buongoverno).
I sinistronzi di tutto l'Occidente hanno creato il brodo "culturale" per devastare il nostro patrimonio artistico. Pochi mesi fa è partito l'attacco alle statue, in vari Stati occidentali dove il "melting pot" è già avanzato e il British Museum ha appoggiato l'imbrattamento di alcune statue di colonialisti. Tra poco questi abomini arriveranno anche da noi (anzi ci sono già, basta vedere le città con i muri imbrattati e il menefreghismo generale), attraverso trattati internazionali (i giornali pdioti si apprestano a dirci che in realtà la "convenzione di Faro" non mette a rischio nulla, ma come al solito quando si arriverà al dunque diranno che la rimozione del David di Michelangelo sarà cosa buona e giusta). Il fatto che anni fa facessero credere che la colpa di tutto il degrado fosse di Berlusconi (quando loro nel degrado ci sguazzano, anzi sono essi stessi il degrado, basta guardarli in faccia) li rende ancor più ripugnanti.
EliminaCon questo non voglio difendere il centrodestra. Anche il tifo per quell'accozzaglia sarebbe ridicolo, basta vedere che l'imposizione del bavaglio in varie regioni sta avvenendo in modo del tutto bipartisan, in una gara dell'idiozia al rialzo.
EliminaCaro Stefanov, è il traditore che traccia il solco e un altro traditore lo difende. La sinistra fa il gioco sporco, la destra lo conserva vestendo i panni del falso restauratore. Sono tutti contenti: i sinistrati perché sono appagati nel loro buonismo indotto; i destri perché sembrano sempre sul punto di fare la rivoluzione. Ma non la fanno mai.
EliminaAssolutamente. Poi i centrodestri fanno i moderati, ovvero si adeguano alla rivoluzione (cioè alla degenerazione) dei sinistronzi, poiché, se volessero tornare indietro su certe cose, verrebbero accusati delle peggiori nefandezze. Per esempio un conservatore oggi non potrebbe mai essere sindaco, poiché potrebbe trovarsi costretto a presenziare ad un'unione civile
EliminaLei alceste mi inquieta ! Ma mi ha sdoganato per caso !? No xche'se si' io ci prendo gusto e vengo a fare danni più spesso qui da lei altrimenti massacro freeanimals che non ne può più,
RispondiEliminabeh visto che siete in vena di suggerimenti video digitate "borghi show video " sembra il solito ebetino sempre col sorriso in bocca un innocuo logorroico petulante pletorico come non mai
mentre invece ve le ha spiattellate lì 'in faccia le verita' magari un po' di soppiatto in modo educato "hanno occupato i ministeri militarmente" e assieme "con l'arte non si mangia" cosa vi ricorda ! A me sa tanto di dittatura giudaico comunista massonica, siete fottuti alla grande non vi libererete tanto facilmente da sto mostro briareo quest'idra, fateci caso poi ai siparietti in TV tengono aperto sempre il dialogo vogliono la polemica, ma non vogliono la divisione! vogliono tenervi occupati il cervello con questa finta pandemia a ci scolare inutilmente di qualcosa che non esiste, capite ? mentre intanto si sistemano al comando di tutto, vi siete beccati un bel colpo di stato e il covid e'il famoso pretesto il nemico immaginario, l'ho capito xche'nelle filippine sentivo di Duterte noto pazzo dittatore messo dagli Usa indaffarato come non mai a fare la lotta alla droga, esecuzioni di spacciatori ecc ecc ora io che sono stato lì per mesi e mesi l'unica vera lotta che ho notato improrogabile e impellente da fare e 'la lotta alla fame ! Capite ? Questi si inventano dei nemici immaginari per giustificare i loro disegni dittatoriali e' qualcosa di geniale e malvagio nello stesso tempo
Sdoganato ... ma se hai più commenti degli altri messi insieme ... comunque non siamo fottuti, siete fottuti ... per usare i termini vastesi ... se dice "siete" mi assomigli pericolosamente al noto "cane di Mustafà".
EliminaSarebbe anche ora per me di essere"il cane di mustafa" me lo merito!
EliminaCeline diceva che la malattia del secolo scorso e'stata"l'insensibilita'" ecco purtroppo mio malgrado non sono affetto da quella malattia anzi la mia se proprio devo scegliere la chiamerei empatia (a parole) e pensare che non mi siete mai piaciuti difatti non ho mai girato in italia non ho visto neanche una città' manco Bologna il mio capoluogo regionale, la cicogna con me a sbagliato indirizzo o magari epoca ,
le feste de l'unità che impazzavano dalle mie parti uhhhh mai messo piede un odio a pelle viscerale robaccia grottesca gente finta , Roma poi ! E i film di tomas milan Montagnani bombolo Banfi ecc roba da degenerati aggiungici Pasolini Fellini Visconti ecc tutti fedeli alle direttive di loggia e dopo si capisce xche'siete sprofondati a questi livelli di bassezza culturale, lei lo sa gia' alceste che "nel regno dei caduti nella merda i dementi sono i Re" percio'se avete casalino de luca zaia fontana Zingaretti ecc ecc non lamentatevi e'tutto logico e giusto che accada, ah una scoperta che ho fatto Zingaretti nonno ebreo e Borghi noto maitre a penser della lega che non sta zitto un attimo pure lui cognome Kosher al 100%, siete voi che ce l'avete nel popo'e non sapete di chi e'l'ammennicolo, io almeno lo so
Dica la verità Alceste, il grande burattinaio è lei oppure novello Tiresia ha interpellato l'oracolo.
RispondiEliminaIl cerchio si stringe, l'unione europea è pronta a lanciare l'euro digitale, Giuseppi ha parlato di cassa integrazione universale e il puzzone biondo con la mogliettina pagano anche loro pedaggio all'anticristico golem virale...uniamo i puntini.
Senza dimenticare le parentele chabad lubavitch giusto per restare in tema con Sed Vaste.
Che il sabba abbia inizio
L'oracolo? Tacabanda! Macché oracolo, è sotto gli occhi di tutti ... ma l'ho detto e ridetto: l'anamorfosi ... sembra uno sgorbio e invece ... basta guardare da una prospettiva appena diversa e appare la figura inequivocabile, netta, precisa, definitiva ... A destra, poiché a destra resistono ancora cervelli, basterebbe lasciar perdere nasi adunchi e anticomunismo da quattro soldi per vederla in pieno volto, l'anamorfosi rivelata ...
EliminaComunque Alceste, credo di aver raggiunto il massimo grado di disperazione. Non che prima le cose andassero alla grande, ma adesso siamo da otto mesi in totale balia di questi mentecatti. Mi pare chiaro che non ne usciremo più (questo era chiaro già ad aprile, se non a fine marzo). Non esiste più il vivere civile, qui il primo stronzo che passa ti impone una garza sul muso e la gente si adegua (in Centro a Torino ho visto una buona metà dei passanti che la portava, pur essendo, credo ancora per poco, non obbligatoria qui). Come si fa ad andare avanti così?
RispondiEliminaInfatti si va indietro. Il conformismo ha assunto toni da Zelig (quello di Woody Allen, per capirci) e una nullità come Speranza basta a mansuefare un intero Paese. In trent'anni il lavoro è stato eccezionale.
Eliminacomprendo il tuo stato d'animo StefanoV. Io resto a combattere ma sono molto pessimista circa il futuro, specie ora dove il nemico non è più nel palazzo del potere ma il vicino spione che chiama le guardie se non rispetti queste inutili e stupide regole
EliminaVisto che e'domenica vorrei farvi notare come i Padroni Con la presina da the in testa vi mettono sotto gli occhi la vostra esorbitante coglioneria,
RispondiEliminastadi vuoti nessun spettatore nessun biglietto venduto eppure tutti i giocatori continuano a percepire salari Faraonici, solo a vedere la Juve sul "sun salary Juventus" c'e'da strabuzzare gli occhi, ma nessuno che si domanda Ma se non ci sono spettatori da dove viene quell'incredibile fortuna sottoforma di un fiume di Denaro inesauribile ! Chi E'che continua a far andare avanti la Giostra del calcio ?
Non vi sembra grottesco vedere gente che guadagna 6-7 milioni di euro giocare con lo stadio vuoto. Il messaggio e'talmente chiaro " facciamo senza i vostri 2 soldini da morti di fame, morto di fame operaio impiegato rappresentante di dildo dottore in falloplasica (un allungatina fa sempre comodo) piccolo industriale ecc
Trattasi di un messaggio subliminale" siete inutili l'unica cosa che potete fare di sensato in futuro a partire da adesso e' coricarvi nel vostro ossario domestico accendere la TV o il web e non romperci più i coglioni facendovi vedere in giro!
xche'siete talmente indecenti e brutti alla vista che se vi azzardate a uscire vi dovete mettere anche la maschera. Vi trattano come dei lebbrosi come in India
io penso che meriti un applauso. Domenica scorsa ero ad una cena di famiglia (è stata una tortura), guardavano la juventus, notai subito come i fisici dei calciatori siano diventati molto più femminili, poi intervistarono un calciatore e questo indossava un top da donna e io saltai dal divano... Un parente mi disse che fosse "normale" quella maglia in quanto "tecnica"...
Eliminatecnica un paio di palle, quello era proprio una maglietta da donna
Buonasera sig. Alceste, accludo link ad un recente scritto di agamben che ho reputato alquanto alcestiano:
RispondiEliminahttps://www.quodlibet.it/giorgio-agamben-quando-la-casa-brucia