08 gennaio 2021

Uscite dal mondo (Washington DC, 2021.01.06)

 

Unreal City, 8 gennaio 2021

A Washington DC, il 6 gennaio, giorno dell'Epifania, o della Rivelazione di Cristo a tutti i popoli della Terra, che la Tradizione Cristiana riassume nella figura simbolica dei Magi, non poteva che essere celebrata al contrario.
Di tutto il goffo trambusto inscenato dagli attori del patriziato mondiale (ciò che i poveri gonzi derubricano ancora come destra, sinistra, liberismo, libertarianesimo) è rimasta nella vostra memoria, poiché ciò solo doveva rimanervi, l'apparizione di un Angelo Cornuto.

Un Angelo, tale Jake Angeli, ennesimo attore delegato a simboleggiare i Tempi Nuovi a Venire. Che tale Angeli sia un astuto infiltrato o un tizio inconsapevole usato per l'Opera al Nero non interessa. Ciò che conta è l'effetto finale del rituale magico: qui comandiamo noi, la Democrazia è cosa nostra.

Se noi prosciughiamo gli eventi dalle incrostazioni posticce troveremo lui: l'Angelo Caduto, Lucifero, il Contrario del Cristo, che accampa i propri ormai inalienabili diritti davanti al mondo, nella sede simbolica, universale, della Democrazia già Parigi già Londra.

Va da sé che un Lucifero nella sede riconosciuta della demo-crazia equivale a invertire i poli naturali della menzogna e della verità. Ciò che si spaccia come menzogna è verità e viceversa. Per questo motivo i cosiddetti antidemocratici sono malvisti residuando come ultimi baluardi della democrazia.

Quando si discetta di Lucifero e inversioni magico-simboliche non si sta scomodando la teologia, Don Camillo e nemmeno la sceneggiatura de L'esorcista. A scanso di equivoci.

I simboli muovono il mondo, questa verità andrebbe incisa nella carne.

L'uomo vive di simboli, si muove alla loro ricerca e su loro impulso poiché essi riassumono la nostra storia di fango per consegnarla all'eternità. L'inversione del simbolo "Madre", a esempio, in tempi in cui le multinazionali dell'inversione raggiungono simultaneamente ogni andito dell'umanità, ottiene l'effetto di annullare quella parte giusta e naturale che si richiama a un simbolo così potente e ancestrale in vista di promuovere il suo esatto contrario.
Tale procedimento di sostituzione e manipolazione è magia, magia nera in tal caso, o meglio: magia che conduce a Lucifero, al portatore di luce cioè, nel mondo al contrario, alla Tenebra, all'Abisso, al Nulla. Il nostro maggior nemico, l’Arcinemico, è, infatti, il Nulla, Luce Nera.
Manovrare i simboli equivale a manovrare il mondo. I burattinai sanno come giostrare i pezzi, re, regina, alfiere, pedoni, sulla scacchiera 8x8 che non ha alto né basso. Non più almeno.

Per assurdo Jake Angeli potrebbe persino non esistere. L'importante è che vi abbiate creduto. L'incantesimo è lanciato. Gli occhi della verità sono distolti: renderli occhi tenebrosi. La maga Alcina, sorella della malvagia Morgana, vi reca in anditi innumeri, senza scampo, da cui non v'è uscita. Anche i migliori eroi, Ruggero e Astolfo, vengono presi da tale malia, e per anni si struggono alla ricerca di una soluzione che non può esistere. Solo rinunciando a vivere l'illusione si può spezzarla.

La propaganda opera nella cronaca, la magia sub specie aeternitatis.

Per distruggere la spiritualità della famiglia la propaganda crea film e telefilm su famiglie disfunzionali o alternative o isteriche o incestuose: se ne bea, come di un elisir corroborante e ve li spaccia, quotidianamente, sotto le specie della moda e del glamour idiota. Ma il Soma che ingurgitiamo da Netflix et similia non basta a coagulare la perversione senza ritorno poiché l'umano racchiude in sé tesori a doppia mandata che implicano comunque una resistenza ultima alla capitolazione verso il Nulla. E allora occorre operare nel profondo, simbolicamente, onde sabotare l'immaginario e deviarne, proprio nel profondo, la retta via: la rappresentazione sarcastica della Natività (a cominciare da Rosemary's baby sino al presepe 2020 di San Pietro), della femmina sterile e masturbatoria, del maschio concessivo ridotto a genitore B, del Bambino delle Stelle concepito in provetta e alieno  dalle imperfezioni recategli dalla madre e dal padre.

Ciò non significa che il Potere crei sistematicamente ogni icona sovvertitrice. Esso, a volte, si limita a selezionare ciò che può arricchire la propria diabolica Wunderkammer. Le foto ossessive del corpicino di Aylan rientrano in tale modus operandi.

Contro la manipolazione profonda a nulla serve il fact checking o la puntuale disamina dei fatti per il semplice motivo che, recato nell'irrazionale più profondo, l'individuo rifiuta coerentemente la propria salvezza. Alcuni esserini negherebbero sé stessi pur di vellicare il falso istinto che gli è stato inoculato. Di fatto la maggior parte di noi è nelle condizioni psicofisiche di un candidato manciuriano.

Per comprendere come il Potere operi nella stringente attualità occorre prosciugare gli eventi dai fatterelli e dagli es-agitatori seriali sino a far emergere il tessuto essenziale, ciò che si imprime davvero nel fondo dell'anima. Tutti, entro poco tempo, dimenticheranno gli scontri, i morti, i feriti, le parole, gli insulti, i reportage, Trump, Mentana e la Botteri, i post e i tweet, POTUS, Kamala, Pence e Biden poiché tutto ciò rileva come inessenziale. A sopravvivere nel cuore, inconsciamente, sarà l'Angelo Cornuto, Lucifero: il sigillo impresso dallo shock ci marchierà a fuoco per sempre. L’unica Epifania da indagare nella poltiglia del 6 gennaio è lui, Cavaliere di una rivoluzione inumana che ci schiaccia. E questa Epifania, onde comprenderla a pieno, occorre rovesciarla, perché in un mondo capovolto, solo il rovescio assume la propria fisionomia giusta e naturale.
Medesime accortezze le profondeva lo storico dell'arte Federico Zeri quando subodorava una falsa tela: o la esaminava scrupolosamente in riproduzioni bianco e nero onde rilevare, nell’esaltazione della bicromia, le forme principali ignorando gli orpelli e le distrazioni delle vistose accensioni di colore, degli svolazzi o dei colpi di bravura; oppure la rovesciava onde coglierne eventuali incongruenze; gli anacronismi, le sviste: perché un falso osservato al contrario rivela il filo diritto e tagliente del vero.

Quando mi si dice: che fare? ... di solito confesso: non lo so. E tuttavia vi dico sinceramente: uscite dal mondo, rientrate nella vita. È una conditio sine qua non; non sufficiente, ma assolutamente necessaria. Uscite dal mondo, dalla cronaca, dai fatti sbriciolati in mille frammenti di specchi, dalle ciarle, dai ridicoli risentimenti e vendette, dalle repliche e dalle correzioni, fraintendimenti, accuse, cattiverie: uscite dai social, facebook, instagram, pinterest. Rientriamo nella vita, purifichiamoci coi classici; una fede ardita verrà a noi, conseguente, e incontreremo i migliori, per vie misteriose.

Del pari rifiutate il voto democratico, lo schierarsi su destra e sinistra, liberismo e pianificazione, libertà e servaggio. Il linguaggio è talmente consunto che qualsiasi termine oscilla fra i suoi estremi. L’enantiosemia in linguistica indica il fenomeno per cui una parola perde il significato iniziale per assumerne uno opposto. Democrazia suona sempre come democrazia, ma si tratta di un flatus vocis; in realtà chi parla di democrazia oggi è un'oligarchia che reprime qualsivoglia anelito democratico; chi parla di libertà cela i cappi del gendarme; chi parla di cultura propina inservibile imparaticcio tecnico; chi parla di sanità o amore è uno psicopatico raggelato nell’animo.

A cosa servono le elezioni? A raggrumare di volta in volta la dissidenza per poi bruciarla nella disillusione.

Usciamo da questo incanto, fuggiamo dall’isola di Alcina, dalla sua prigione perfetta e sterile. Si può esser sconfitti, perdersi, morire, ma conservare nel petto il lamento di Iperione:

Io non ho nulla di cui dire:
è mio
Lontani e morti sono i miei cari ...
più nessuna voce ...
il mio compito sulla terra è finito.
Oscuramente
solo
vago per la mia patria che mi sta come sepolta intorno
ma tu risplendi ancora! ... sole! ... del cielo!

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