[Il Poliscriba]
Il circo mediatico è del tutto “incorporato” (in inglese
si direbbe embedded) nelle scelte strategiche delle oligarchie finanziarie che
dominano il pianeta, e parlare di “opinione pubblica” è del tutto illusorio
Costanzo Preve
Non farò, in questa sede, una trattazione del femminismo,
già ampiamente analizzato da pensatori più preparati e illustri del
sottoscritto.
Mi soffermerò - nell’ambito della corretta analisi di Guy
Debord ne La società dello spettacolo, a mio avviso corollario conseguente
all’uomo monodimensionale marcusiano e del post-nicciano harakiri della Scuola
di Francoforte (nel senso suicida della stessa di fronte all’impotenza che
esprimeva con i suoi metodi e il suo lessico filosofico, già anacronistici
rispetto alla filosofia stessa e ai tempi in cui si collocava, completamente e
rapidamente assorbiti dalla volontà di potenza tecnica) - sulla capacità di
consumo maschile, all’interno del Mondo Mercato Globalizzato e sulla sua
dis-funzione estetico-etologica, funzionale all’incremento della produzione di
beni effimeri a discapito di quelli
utili e duraturi.
Voglio porre l’attenzione sulla transizione da un’economia
maschile a una femminilizzante-infantilizzata, conseguenza “inevitabile” della
decostruzione antropologica del maschio occidentale
(europeo-anglo-americano-nipponico) e della caduta inevitabile del saggio di
profitto inerente alla meccanica fordista prima e taylorista dopo.
Una transizione che si affianca e poi si innesta al cedere
degli argini di una società militare, nazionalista, patriarcale, ordinativa e
di controllo statale (keynesiana o capitalismo dal volto buono) culminata con
l’esondazione della teoria giuridica e nella prassi teologica dei Diritti
Umani, con i suoi tribunali sovranazionali a imitazione di un processo farsa
iniziato a Norimberga (come sosteneva anche e non solo J.F.Kennedy).
Evoluzione o involuzione che si è nutrita di
trascendenza-esoterica-psicologica, spazzando via i vecchi credi religiosi
animisti, monoteisti e monogamici, sui quali si fondava la Sacra Famiglia, già
ampiamente vivisezionata dal pensiero marxista, dirompendo nelle strutture
parenterali con la disintegrazione della famiglia e liquefazione pansessuale
conseguente.
Ma andiamo con ordine.