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16 novembre 2017

In Italia il femminismo a volte c'è, a volte non c'è


Pubblicato il 27 novembre 2013

Il 25 novembre [2013] si è celebrata, anche in Italia, la Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne.
Il Comune di Roma, benemerito, ha esornato il Campidoglio con una gigantesca mano aperta con didascalia laterale: "Stop violence against women". Fermiamo la violenza contro le donne; e sottinteso: fermiamo, con egual vigore, la discriminazione, la disparità di trattamento sul lavoro, lo sciovinismo, lo stereotipo pubblicitario che rende la donna oggetto commerciale, la differenziazione di genere congenita alla società patriarcale et cetera.
Una conseguente e compatta legione di avvocati, presidenti, associazionisti, sindacalisti, femmine femministe e maschi femministi, paritari, identitari, priders, telegiornalisti e radiofonisti d'ogni ordine e grado, blogger, situazionisti, peltasti, facebookers, dirittumanisti, LGBH members, deputati e senatori d'ogni sfumatura dell'arco costituzionale, frombolieri delle Baleari, twittatori e maschi antimaschilisti, si è messa in moto con solerzia, garantendo alla manifestazione la inevitabile ricompensa del successo.
Giusto così; e io non asserirò mai il contrario, ovvio.

04 ottobre 2017

Angelina Jolie e i destini dell'umanità

 

Pubblicato il 25 maggio 2013

I fatti sono noti. Ecco il resoconto di una delle tante gazzette: "Angelina Jolie si è sottoposta a mastectomia bilaterale profilattica: ha la mutazione di un gene che aumenta molto la probabilità di tumore al seno, per questo (e per rassicurare i suoi figli) ha deciso di farsi togliere entrambi i seni e farli ricostruire dal chirurgo plastico con due protesi".
La notizia mi ha colpito, lo ammetto. E questo lo giudico un evento, poiché, ormai, tendo all’atarassia come un pitone nel dopocena. Ha inciso forse la notorietà internazionale del personaggio? Lo escludo. Forse la decisione, pur meditata e razionale, di amputarsi di parte della propria femminilità, tanto più importante per lei, sexy girl planetaria? In parte. E quel ‘meditata e razionale’ che sconvolge. Una tale scelta non dovrebbe suscitare ritrosie irrazionali, dilemmi antichi, spirituali?
Attenzione: non si vuole di certo sindacare il diritto dell'attrice a una vita sana e possibilmente lunga (e felice) né ad evocare norme che impediscano di disporre liberamente del proprio corpo.
Ma qui è in gioco qualcosa d’altro.

24 giugno 2017

De profundis per la vecchia umanità


Pubblicato su Pauperclass il 6 luglio 2016

Di guerre per l'Occidente ne rimangono poche.
L'Occidente ha vinto. La sua vittoria ideologica è così schiacciante che può addirittura permettersi di scomparire. La sua eredità spirituale persisterebbe comunque.
Gli unici avversari ideologici a questa avanzata sono le nazioni che assommano più storia e che, quindi, non vogliono (forse in modo inconsapevole) sottostare a tale imperio del nulla. Ho detto nazioni, ma intendevo: regioni dell'anima. La Russia e alcune parti dell'Islam resistono; la loro battaglia, però, è senza speranza. Potranno, al massimo, ritardare la sconfitta - una sconfitta, lo ripeto, della mente e dei cuori.
Il materialismo occidentale avanza come un blob immondo. E va bene a tutti. Vi saranno scontri militari, eccidi? Sicuramente, ma l'uomo del futuro (fra cui militerà il russo e l'islamico) è ormai avviato alla pace perpetua, a uno stato di torpore spirituale, all'onnipresente Nirvana: egli anela la fine della storia, non vuole più agitarsi; in fondo ha tutto disponibile: una casa di cartone, gadget da quattro soldi per cui si è indebitato a vita, una soddisfacente connessione hyper wi-fi che gli consente i giochi, la pornografia in HD e la messaggistica istantanea. 

10 giugno 2017

Son tutte belle le signore dell'Occidente



Pubblicato su Pauperclass il 3 febbraio 2016

La propaganda occidentale e filo-Nato è potente e pervasiva, ma alquanto riconoscibile (ognuno la appelli come vuole: massonica, illuminata, postmoderna).
Quando trovate una bella signora o una ragazza carina (piacenti, empatiche) che rivendicano i diritti civili; o che denunciano l'impossibilità del godimento dei diritti civili (poiché non ancora in essere); o a cui è momentaneamente o in parte impedito il libero, liberissimo, fruire dei diritti civili (a causa di paesi canaglia o gruppi ideologici retrogradi), allora lì vi è propaganda.
Aritmetico.
Fotogenia + diritto civile impedito o negato vs stato canaglia o gruppo retrogrado = propaganda Nato (occidentale, massonica, illuminata et cetera).
La bellezza e la fotogenia sono condizioni necessarie.
Facciamola breve, a costo di sacrificare qualche dettaglio teorico.
Se c'è una bella signora a cui negano o impediscono: il divorzio, il libero concubinato, il libero amore, il libero aborto, la libera sessualità, la libertà di studio, la libertà di stampa e associazione, la libertà di emigrare dove le piace, la libertà di mettersi le calze a rete e la minigonna in chiesa, la libertà dalla famiglia tradizionale, dalla pena di morte, dalla religione, allora, siatene certi, li rivendicherà, nell'ordine, contro:
1. paesi canaglia (Iran, Russia Corea, Sudamerica …)
2. la malvagia e criminogena società patriarcale premoderna
3. società strutturate secondo un'etica forte, positiva, tradizionale (residui di cattolicesimo, Islam non connivente et cetera).