Unreal City, 9 settembre 2021
Il lettore abbia la pazienza di leggere tale scarno e agghiacciante resumé:
"Venerdì
10 settembre, alle ore 10.30, una marionetta alta 3,5 metri arriverà in
piazza San Pietro, vicino al monumento Angels Unawares, la scultura dei
migranti, inaugurata due anni fa. La marionetta, Amal, rappresenta una
bambina rifugiata che, partita il 27 luglio da Gaziantep, al confine
turco-siriano, gira l'Europa in cerca della sua mamma fino ad arrivare a
Manchester, nel Regno Unito … La diocesi di Roma, supportata dalla
Sezione Migranti e Rifugiati del Dicastero per il Servizio dello
Sviluppo Umano Integrale, ha accolto l'invito degli organizzatori del
Festival The Walk - progetto ideato per sensibilizzare circa la realtà
dei rifugiati, in particolare dei minori - a preparare la tappa romana
di Amal. Ad accogliere la marionetta in piazza San Pietro ci saranno il
cardinale Michale Czerny, sotto-segretario del dicastero vaticano, e il
vescovo ausiliare di Roma, Monsignor Benoni Ambarus, delegato per la
Carità, per i Migranti e per la pastorale dei Rom e dei Sinti, che le
daranno il benvenuto, ognuno con un breve saluto".
Il 10.09.2021
o, a scelta, il 10.09.21, la bambola voodoo nella foto sosterà nel luogo della Cristianità e
dell’Occidente tutto.
Dopo un itinerario al contrario.
Non sarà, infatti, un Europeo a muovere
verso l’Oriente, ma l’Oriente a muovere verso
l’Occidente, sino al cuore dell’Inghilterra, architrave del Nuovo Mondo
Futuro. Siria e Occidente sono puri nomi: a rilevare qui è solo
l’essenza della profanazione cioè il viaggio al contrario.
La burattina, fra le cui costole
è imprigionato un essere umano, richiama irresistibilmente alla memoria dei cinefili la scena finale di
The wicker man, capolavoro folk-horror del 1973.
Ecco la trama, desunta da Wikipedia:
“Il
sergente Neil Howie riceve una lettera anonima che richiede la sua
presenza a Summerisle, una remota isola appartenente al gruppo delle
isole Ebridi, famosa per la sua frutta abbondante. La lettera denuncia
la scomparsa di una bambina di nome Rowan Morrison, ormai introvabile da
mesi.
Howie, un devoto cristiano episcopale celibe, si reca
sull'isola i cui abitanti venerano le antiche divinità celtiche dei loro
antenati, pratica che offende la sensibilità religiosa del sergente: le
coppie hanno rapporti sessuali all'aperto, ai bambini viene insegnato
il simbolismo fallico dell'Albero di maggio e per curarsi il mal di gola
gli abitanti mangiano le rane …
Alloggiando in un'osteria dove
incontra Willow, la figlia del barista, Howie nota una serie di
fotografie che celebrano i festival annuali del raccolto. Ogni
fotografia mostra una bambina circondata dai frutti del raccolto. Howie
nota che non c'è la foto dell'anno precedente …
Successivamente Howie
scopre il negativo della foto mancante, che mostra Rowan circondata da
uno scarso raccolto. Cosciente del fatto che le società pagane antiche
rispondevano a tali eventi con sacrifici umani, Howie deduce che Rowan è
ancora viva e che sarà sacrificata durante il periodo di calendimaggio
con l'idea di assicurare un buon raccolto … Howie scopre Rowan legata a
un palo, la libera e, dopo una breve fuga, emergono insieme da una
caverna, dove vedono [il capovillaggio] Summerisle e gli altri isolani
che li aspettano. Mentre Rowan abbraccia ignara il Lord, gli isolani
circondano Howie minacciosamente.
Lord Summerisle spiega allora ad
Howie che era stato deliberatamente invitato sull'isola con la falsa
storia della bambina scomparsa, e conferma che il raccolto dell'anno
scorso era stato disastroso. In un tale evento, la loro religione
richiede un sacrificio umano a Nuada, il dio del sole. Howie è
considerato un sacrificio ideale, perché è ancora vergine, è venuto
sull'isola di libera volontà e possiede ‘il potere di un re,
rappresentando la legge’ …
In cima alla collina, Howie viene
imprigionato in un enorme statua di vimini riempita d'animali. La statua
viene incendiata, e gli isolani cominciano a cantare Sumer is icumen
in. Howie inutilmente grida tra le fiamme che fu Dio a devastare i
raccolti, per punire il loro paganesimo. Ormai morente, recita il Salmo
23, prima di esalare l'ultimo respiro, invocando Gesù. Il film si
conclude con la testa della statua di vimini che crolla nelle fiamme,
rivelando il sole che tramonta in lontananza”.
Da
tali lumeggiamenti deduco, da vero sbarazzino, che il
10 settembre verrà sacrificata, simbolicamente, nel luogo stesso del suo
nascere, in piazza San Pietro, la Cristianità (Pietro, infatti, fu qui martirizzato e sepolto: che ciò corrisponda alla verità storica è, ai nostri fini di indagatori, del tutto secondario).
Jorge Bergoglio,
insomma, quale ultimo rappresentante di una dinastia quadrimillenaria da annientare, poiché
intrisa di troppe suggestioni, dal Classicismo alla Cristianità, brucerà, altrettanto simbolicamente,
nella carcassa della Bambola del Grano (per tale motivo, egli, come oggetto della cerimonia di dissacrazione, non sarà presente). Il suo sacrificio, di re cristiano,
paludato di bianco, segnale di virginea purezza, avverrà di propria volontà: egli,
Bergoglio, infatti, vuole questo. Tale ultimo elemento, la volontà, come spiegammo a
sazietà in altri luoghi, è fondamentale; nelle vampirizzazioni di Bram
Stoker, a esempio, solo il “no” assicura la salvezza. Bergoglio dirà sì.
L’ultima
inquadratura del film mostra il sole che tramonta in lontananza. Si
giustifica, così, l’etimologia della parola Italia proposta dal filologo eretico Giovanni Semerano: Italia, da accadico "Atalu", "terra dell’oscurità". Il tramonto dell’Antico Ordine, sancito da tale olocausto, occulto poiché sotto gli occhi di tutti, prepara
l’avvento del Novus Ordo, il sol dell’avvenire nichilista.
Il termine Amal significa, coerentemente, aspettativa, desiderio, speranza
Speranze che non sono più le nostre.
Vergo queste pericolanti illazioni alle ore 22.18, dopo una giornata in cui l'abominio si è rivelato costantemente nella mediocrità dei fatterelli quotidiani. La solitudine, di perfezione cristallina, è ora coerentemente metafisica. Nulla più mi lega a questo tempo.