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18 marzo 2019

Soluzione finale


Roma, 18 marzo 2019

A me Greta Thunberg piace.
All’inizio ero scettico, ma, lo ammetto, a furia di riguardarla, nelle immagini innumerevoli, dai fotomontaggi maliziosi alle posizioni e pose più varie, mentre fa sega a scuola o parla dalle maggiori tribune mondiali, mi è divenuta simpatica.
Il facciotto aggrottato, gli occhietti dolcemente porcini, il berrettone fantozziano da cui scendono le trecce da dodicenne; soprattutto: lo spaesamento che cogliamo nei suoi tratti quando la consapevolezza - anche lei ne ha una - risale alla sua coscienza di bimba, la sensazione, terribile, che traspare da alcuni scatti in cui lei, proprio in quel momento, si rende conto, pur oscuramente, che le quinte alle sue spalle sanno un po’ di sdrucito … In fondo è una ragazzina, dai! Non si può essere così cafoni e maleducati! Strumentalizzata! Gretina! Scema! E i volgari argumenti ad mocciosam! Lasciamola stare. L’accanimento dei contrari, e la tetra stupidità dei compagni di viaggio, me la rendono amica.

Vorrei darle un casto bacio sulla fronte, e quindi prenderle la mano e accompagnarla a casa, discutendo di fatti irrilevanti, del più e del meno; le racconterei, quindi, un paio di storielle, in cui sono maestro, e, strada facendo, insinuerei il tema del clima - fa un po’ freschino qui da voi - e del mio progressivo smottamento nel vegetarianesimo - causa famiglia - pur avendo in odio sia i vegetariani militanti che i vegani:

01 luglio 2017

Facezie dalla città profonda


Pubblicato su Pauperclass il 31 marzo 2017

La mattina ci si sveglia, sempre più estenuati e senza scopo. Si dà un'occhiata di fuori, ci si rallegra se, tra la caligine urbana, possiamo intravedere un sole malato, pallidissimo. Dopo le consuete abluzioni, il rito del caffè: non vi è più un giornale davanti alla tazzina, bensì un Ipad azzurrino: si apre qualche sito controinformativo, con scarsa voglia a dir la verità, e lo si compulsa come la casalinga di Voghera o la manager in carriera fanno con l'oroscopo. L'oroscopo favorevole, lo sanno tutti i giornalai, predispone al buonumore (e all'acquisto di altra carta); la notizia controinformativa che stuzzica le nostre velleità da rivoluzionari in poltrona stimola likes, commenti e flames. Gli altri oroscopi, quelli che predicono sventura o non sono in linea con i fucili a schioppo digitali, li si sommerge di contumelie (di solito si accusa l’autore di alcolismo o di indulgere nell’uso di droghe o di somma ignoranza su alcuni concetti che il commentatore, invece, padroneggia come un domatore di leoni avendo conseguito, vent'anni prima, una laurea specialistica proprio in quella materia lì).
I gestori dei siti di controinformazione dovrebbero allinearsi alla tendenza dei giornali femminili e far sì che ogni notizia lisci il pelo al controinformato. Zerohedge come Branko. In tal modo ognuno potrebbe così alzarsi dal tavolo del caffè mattutino convinto di aver vinto la guerra (o di essere sul punto di vincerla) contro il nemico giurato (le banche, i Rothschild, l’Euro). Tutto questo senza aver versato una sola goccia di sangue, e senza aver elargito nemmeno una botta sulla zucca a qualche cellerino. Un bel sollievo. Ci pensate?