Il funerale del povero, immagine custodita da Ludwig van Beethoven in ricordo di Mozart |
Il Poliscriba
2 gennaio 2020
Da alcuni anni ho preso l’abitudine, non so se sana, di leggere il Qoelet ogni primo di gennaio, in qualunque luogo mi trovi.
In genere, accompagno la lettura ascoltando la Messa di requiem in Re minore K 626 di W.A.Mozart, l’ultima sua opera incompiuta, portata a termine dal suo allievo e amico, forse l’unico vero amico, Franz Xaver Süssmayr.
Deceduto alcuni giorni dopo la stesura parziale del Requiem che, si dice, interruppe considerandola una
funesta premonizione su di sé, fu inumato in una fossa comune il 6 o il 7 dicembre 1791, secondo un decreto regio, allora vigente, voluto da Giuseppe II d’Asburgo-Lorena.
Nessuno è mai riuscito a rinvenire le spoglie del musicista, deceduto, probabilmente, a causa di una grave nefrite.
Morto a 35 anni: una bella età per lasciare il mondo quando questo è stato il tuo nemico, l’Arcinemico.
In genere, accompagno la lettura ascoltando la Messa di requiem in Re minore K 626 di W.A.Mozart, l’ultima sua opera incompiuta, portata a termine dal suo allievo e amico, forse l’unico vero amico, Franz Xaver Süssmayr.
Deceduto alcuni giorni dopo la stesura parziale del Requiem che, si dice, interruppe considerandola una
funesta premonizione su di sé, fu inumato in una fossa comune il 6 o il 7 dicembre 1791, secondo un decreto regio, allora vigente, voluto da Giuseppe II d’Asburgo-Lorena.
Nessuno è mai riuscito a rinvenire le spoglie del musicista, deceduto, probabilmente, a causa di una grave nefrite.
Morto a 35 anni: una bella età per lasciare il mondo quando questo è stato il tuo nemico, l’Arcinemico.