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10 giugno 2017

Lotta, vile maschio, dove vai?


Pubblicato su Pauperclass il 18 dicembre 2015

Come cambiare le cose?
Leggi d’iniziativa popolare? Se ne strafottono (parlo del potere).
Referendum? Idem come sopra (qui a strafottersene sono pure gli italioti, ormai, stremati da decenni di prese in giro e scemenze pannelliane).
Elezioni? Lo ammetto, le elezioni potrebbero cambiar qualcosa. Se non fossero truccate, aggiungo. Truccate a rigorosa norma di legge.
Basti l’esempio delle elezioni francesi. Col maggioritario non si passa (tralascio qui, per semplicità, altri due fattori potentemente inquinanti: brogli e informazione manipolata).
E non passerà mai nessuno. Col proporzionale corretto (in senso maggioritario, ovviamente) non si passa lo stesso. Strade bloccate. Destra e sinistra, avvinghiate nel nome della NATO, escogiteranno sempre una conventio ad escludendum delle forze realmente alternative.
Il maggioritario è il simbolo dello strapotere ideologico angloamericano, e infatti …
Infatti, una volta crollata l’Unione Sovietica, il vero katechon che si opponeva allo scatenamento neocapitalista, cosa si è andati subito a escogitare? Il maggioritario, ça va sans dire, ovvero il maggioritario scaturito dal referendum che aboliva, per 3/4, il proporzionale della Guerra Fredda, quello che aveva garantito, pur fra alti e bassi, la rappresentanza di Don Camillo, Peppone, fascisti, populisti, monarchici e gauche caviar.