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13 luglio 2019

Kill Pill


Roma, 12 luglio 2019

Ho recentemente letto, nel breve spiraglio di luce della follia digitale che, ogni tanto, mi concedo, lasciando filtrare la parte d’irrealtà che mi circonda, dell’introduzione di una nuova pillola della “buona morte”, riservata agli over seventies, sani o insani che siano: in Olanda.
In Olanda, par di capire, un settantenne, o su di lì, nel pieno possesso delle sue facoltà mentali, pur non affetto da particolari infermità, e nemmeno agonizzante quindi, anzi, forse anche in buona salute, se non arzillo, vanta ora la piena capacità giuridica di recare a sé stesso la morte: previo, languido, accertamento (par sempre di capire) dello Stato (olandese, in tal caso).
Tali notizie non le approfondisco mai. Leggo due o tre righe, velocemente. Mi ci soffermo un poco, poi le elimino dal cerchio della coscienza per non rimanere invischiato da tale brago di meschinità, dal pantano asettico a cui hanno ridotto una civiltà.
La prima domanda che l’ingenuo si pone a fronte di tanta devastazione è quella più inutile: “Questa notizia è vera o è falsa? È una suggestione spettacolare, una provocazione o davvero l’ennesima catabasi nella piena Libertà Nichilista, paludata da riforma liberaldemocratica?”.
Chi ha ben compreso l’essenza dell’informe, del pensiero debole e dell’aleatorio che dominano incontrastati i cieli dell’Occidente e, quindi, del mondo tutto, sa, con indefettibile certezza, che il vero e il falso sono ormai categorie inservibili per giudicare il Potere.

05 aprile 2019

Martino Vu (divagazioni)


Roma, 5 aprile 2019

Un ragazzotto sui vent’anni o poco più mi ferma per la strada: “Mi scusi, sa dov’è il ci a ef … sta in zona … qui mi dà via martino vu, non so …”. “Il CAF di via Papa Martino Quinto, vuoi dire?”. Lui acconsente con un mezzo sorriso, come a dire: “Perché no, mi sa che è proprio quello!”. “Raggiungi la chiesa, quindi a sinistra, cinquanta metri e sei arrivato”. “Grazie!”. “Ciao, buona giornata”.

Di cosa si comporranno, poi, le buone giornate dell’omettino del futuro proprio non riesco a immaginarmelo.

Il CAF, acronimo di Centro Assistenza Fiscale, da non confondere col vero CAF, Craxi Andreotti Forlani, oggi in dimenticanza, come l’infimo rudere d’un palazzo creduto magnificente - il CAF sindacale, intendo, il bancoposta fraudolento donato dal potere in cambio dei lavoratori e dell’articolo 18 e di altri tranci legislativi che servivano a campare, nobilitato da una “ef”, pronunzia buona per il pidgin angloamericano dei micchi. “Si es ai”, CSI ovvero: “Crime Scene Investigation”; e allora “ci a ef”. Sempre meglio di “si ei ef”.

12 febbraio 2018

Guerra e pace


Roma, 12 febbraio 2018

Fassbinder. Il Capitalista e il Poliziotto, maschere brechtiane, si scambiano facezie. Il Poliziotto: “Un po' di tempo fa ho sognato ... ho sognato che i capitalisti avevano inventato il terrorismo per costringere lo Stato a difendere i loro interessi ... é buffo, no?” E tutti e due se la ridono di cuore. Una scena da La terza generazione (Die dritte Generation), di Rainer Werner Fassbinder. Il vecchio Fassbinder aveva alti e bassi, ma qui scala inconsuete cime sarcastiche, innevate dalla verità.

Terrorismo. Il terrorismo neanche esiste. Quanti sono morti di "terrorismo" in Occidente? In realtà, a ben osservare, è la violenza nel suo insieme a decrescere costantemente. Consultiamo la Cronaca di Roma in un quotidiano dell’immediato dopoguerra: suicidi terribili, morti bianche, omicidi dell'ignoranza e della fame, coltellate date per amore, vendette incrociate, avvelenamenti, bruti. Oggi? Dilavate ogni evento dalla grancassa (venti telegiornali su ogni canale, speciali, servizi esclusivi, congreghe di matres lacrimarum) e vi resterà in mano ben poco.
Se proprio vogliamo dare scandalo diciamo: la violenza esplode per la mancanza di violenza. In Occidente.
Questa non è una società basata sulla violenza fisica, ormai in via di sparizione, bensì sull'indottrinamento psicologico, sulla suasione coatta, questi sì violentissimi, coercitivi, perentori.
La nostra vita scorre anonima, eguale a quella di ognuno, intercambiabile, senza sofferenze visibili. Solo la malattia ci insidia. A questo abbiamo rimediato raccattando dal cesto delle regalie un edonismo a bassa tensione. Funziona.