Roma, 18 novembre 2017
Mentre
la sinistra applica la finta di Garrincha ai propri elettori boccaloni
(cfr. Gli Italiani e la finta di Garrincha), riappare, sul palco
consunto della stupidità italiana, in abiti di stracci e senza alcuna
vergogna, la dicotomia tra fascismo e antifascismo.
Le
elezioni di Ostia hanno portato alla ribalta un movimento politico di
estrema destra, in verità assai quieto: Casapound. Tale flebile vagito,
unito all'aggressione del giornalista Piervincenzi, è bastato per
scomodare le truppe cammellate dei borghesoni: corriere repubblica il
savianame il boldriname più la pletora di neghittosi sopravvissuti della
sedicente sinistra italiana, politicamente residuale, ma sempre
petulante poiché incistata a fondo nei gangli della pubblica
amministrazione di cui succhia il latte fornito dalla popolazione tutta
(inclusi, quindi, i contribuenti che hanno votato Casapound).
Tale avvenimento innesca, inevitabile, un rimando, un auspicio e una riflessione generale.