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17 giugno 2019

Sono un mostro


Roma, 17 giugno 2019

Leggo il portale online de “Il Fatto Quotidiano”.
In sequenza la celebrazione dei buoni.
Quelli che ci condurranno alla Terra Promessa. Il roveto ardente dell’agape nichilista mette in fila le perle del nuovo rosario:

Disabili più discriminati
Femministe antiabortiste
Ritrovati residui di marijuana in Cina (500 a. C.)
Aggrediti quattro antifascisti con le magliette del cinema America
Giornata Mondiale del Rifugiato
Le detenute raccontano l'amore omosessuale
Docente di giorno, drag queen di notte. Storia di Gianmarco: "Così in discoteca racconto il dramma dei migranti" (due al prezzo di uno)


Il bordone della lacrima è quello di un vittimismo revanscista: sistematico, vendicativo. Che le vittime reclamino l’identica agenda del Potere è un puro caso. La libertà assoluta, l’eliminazione del vincolo. Li si devono pasturare questi feti fascisti, a ridurli a bigattini per pescare sempre più libertà, la droga è un incentivo alla creatività, il diverso è da preferire al normale, il verso è il recto. Chi non è d’accordo è, ovviamente, un nazista, un violento, un abusatore, il residuo protervo di un’età buia e fredda.
Il sole, invece, il sol dell’avvenire, scalda i cuori e ci avvia all’Israele della pace.
Mosè, sotto il gran sole bianco del deserto, reca infine le tribù alla spianata definitiva.
Sotto queste notiziole, vere o false o verosimili, antipasti o julienne di ex verità o stuzzichini vegani alla menzogna, spicca la gran portata trimalcionica del banchetto informativo: l’Islam cattivo.

01 luglio 2017

Anno nuovo vecchi trucchi?


Pubblicato il 4 gennaio 2017

A Capodanno abbiamo avuto due attentati: uno in Turchia, l’altro a Firenze (a dir la verità non escludo che, nel mondo, ce ne siano stati altri, di massacri, ma l’attenzione dei media va dove la porta la sciatteria e la NATO).
Mentre il primo assorbiva occhi, orecchie e cuore della platea mondiale, il secondo (una bomba contro un centro culturale di Casapound) ha avuto una distratta e annoiata notazione a pie’ di pagina (e, se l’ha avuta, ciò si deve unicamente al grave ferimento di un artificiere; altri due episodi consimili nel 2016 pare siano passati sotto traccia).
L’attentato contro Casapound è da valutarsi con cura. Potrebbe essere nulla o un primo focherello.
Appena l’ho saputo mi si sono accesi gli special dell’irrazionalità, come un vecchio flipper complottista. È stata una folgorazione istintuale, prelogica; indipendente da ogni cogitazione; in un secondo mi si è aperto, come un Paolo di Tarso degli anni Settanta, l’antico ventaglio delle possibilità (che sono sempre quelle, dagli anni Settanta, appunto):

Sono stati i rossi
Sono stati i neri
Sono stati i servizi