23 ottobre 2018

Lucifer rising


Roma, 23 ottobre 2018

La controcultura degli anni Sessanta: Berkeley, hippies, droga, amore libero, il pop-rock, il femminismo, la lotta contro il sapere pregresso (tutte nozioni! tutto falso!), l’immaginazione al potere, l’omosessualismo, le Pantere Nere, le streghe son tornate, gli Indiani Cicorioni, Katanga, prima il piacere poi il dovere, la Cina è vicina, i preti operai, la chiesa del dissenso, il Concilio conciliante, diritti ai prigionieri, LSD, viva la pace, merda d’artista, teatro off, cinema off-off, Imagine, Africa über Alles.

Qual è l’elemento unificante di tale offensiva, apparentemente velleitaria?
La negazione della logica occidentale, ci tengo a precisarlo. E di tutto ciò che la logica occidentale ha costruito nel tempo: la classicità, il Cristianesimo, l’arte, la scienza. La negazione della classicità, del Cristianesimo, dell’arte e della scienza forma il meschino denominatore comune di quell’ondata inarrestabile tanto che oggi possiamo dire di vivere secondo l’etica, debitamente ripulita, dei controcultori di mezzo secolo fa.
La lotta, feroce, contro il lato apollineo, solare, controllato dell’Occidente, quello che tiene a bada la bestia delle pulsioni, la ammansisce.
Edipo che precipita la Sfinge dalle rupi, uccide il padre sottomesso e regola i conti con la regina matriarcale.
Teseo, domatore di Elena e di Arianna, il luminoso, non l’illuminato, colui che si inoltra nel labirinto e ferisce a morte il Minotauro, Asterione, signore delle stelle, incrocio di uomo e di un toro (di una deità degenerata ad animale); Minosse il padre, la bestiale e pervertita Pasifae, la madre, colei “che s’imbestiò nelle ‘mbestiate schegge” ordite da Dedalo, il tecnico par excellence, artefice dello stesso labirinto e delle ali per spiccare il volo contro il Sole, il divino.
Ulisse che sfugge ai mostri dello Stretto: Scilla, la Dilaniatrice, e Cariddi, Colei che risucchia, il Maëlstrom - Ulisse che si abbarbica per ore a un fico, perso nel vuoto, mentre Cariddi infuria sotto di lui, e vince, ritrova i fasciami della sua nave, come relitti di una tradizione perduta, resiste per giorni, nudo, affamato, risorgendo alla spiaggia di Nausicaa la bella, la luminosa.
Perseo, il giustiziere di Medusa, uccisa a ritroso, grazie a uno scudo riflettente, perché la verità salvifica è l’esatto contrario di ciò che i mostri narrano: la testa di Medusa ornerà un altro scudo, quello di Atena, la Sapiente.

Tanti secoli dopo, Macbeth, Perseo mancato, diverrà, invece, il simbolo di una sconfitta: si lascerà irretire dal lato oscuro dell’esistenza, lunare, privo di gerarchie, umidiccio, dall’ambizione vuota; negherà le regole auree dell’uomo luminoso: conosci te stesso, nulla di troppo. Istigato da una donna, una donna sterile, ricordiamolo, ucciderà a tradimento il re e il migliore amico, braccandone poi i figli. Scandagliamo la tragedia del Macbeth riducendola agli elementi essenziali: egli rinuncia alla chiarità accettando il limaccioso, l’oscuro, l’irrazionale, il magico, il demoniaco. “Il bello è brutto e il brutto è bello”, scandiscono le tre streghe; Macbeth acconsente all’inversione fatale: da allora si farà dominare da una donna, senza nome, col grembo essiccato, ucciderà il re Duncan, quindi Banquo, il fidato compagno delle battaglie, sempre ricorrendo al sotterfugio, al coltello traditore, all’oscurità. Da condottiero degenera in sicario, poi, in maniera ancor più abietta, a mandante di sicari. Il coraggio svanisce: ecco una donnicciola che ha paura delle ombre, del fruscio delle fronde di Birnam in movimento. L’ordine è infranto, come nell’Amleto dove pure un re viene ucciso, a tradimento, e sostituito da un sordido gaglioffo e da una madre incestuosa come nel mito di Edipo: the time is out of joint, c’è del marcio, i cavalli si divorano nella notte l’uno con l’altro. La donna sterile, la Donna Scarlatta, Lady Macbeth, cessato il suo ruolo di sobillatrice, verrà abbandonata dal demone che la istigava come una Erinni: sfiancata dall’enormità della colpa, ella muore, sola, senza conforto, fuori campo, come tutti coloro che vengono usati dalle forze infere. Da protagonista ribollente di volontà a nulla: un copione già visto.

Quella controcultura fu l’infrazione dell’ordine. Ciò che prima aveva donato senso all’umanità fu sistematicamente sbeffeggiato, additato all’odio, sostituito, diluito, acidificato.

Le rovine egiziane di Luxor. Imponenti, evocative, dense di un mistero ancora aleggiante. Calcinate dal sole di tre millenni, testimoniano una civiltà superiore. Improvvisamente, a sovrastarle, un’astronave: nel cielo limpidissimo essa scorre sopra quei lacerti imperituri a sancire un nuovo patto fra antico e futuro: in un unico presente ch’essa incarna nella Verità: una Verità Perenne, atta a risvegliare la scintilla divina nell’uomo.

L’astronave sopra i templi egizi di Luxor è l’ultima affascinante sequenza di Lucifer rising, cortometraggio di Kenneth Anger. Lucifer rising: trenta minuti in cui gli umori della controcultura, e di tutto ciò che la precedeva, si condensano irresistibilmente. Una mezz’ora di visione che ricapitola molto di quelle disordinate ebollizioni.


Kenneth Anger, cultore di Aleister Crowley, la Bestia, colui che venerava l’Arcinemico facendo accoppiare donne e caproni sacrificali: Inauguration of the pleasurdome è un sunto, pur debole, delle tesi dell’uomo più malvagio della Terra. Anger: omosessuale, pettegolo (a lui si devono i due volumi di Hollywood Babilonia), bislacco, apparentemente contradditorio. Lucifer rising, però, è un capolavoro, c’è poco da fare. Anger opera per immagini evocative, contrasti, allusioni esoteriche, simbologie profonde. Impossibile spiegare nei dettagli. Qui si riassume una filosofia alternativa all’Occidente, sincretistica; astorica, poiché attraversa la storia senza svilupparsi: nasce già perfetta, dal culto di Osiride sino all’astronave aliena. L’uomo si riappropria di sé stesso, di ciò che di eterno rinviene nell’animo: egli si fa divino, secondo i riti di una conoscenza eterna che fu donata in epoche anteriori e poi colpevolmente dimenticata. Una gnosi tenuta viva nei millenni in conventicole e cenacoli oggi riappare: per trionfare. Il Minotauro esce dal labirinto, suborna Arianna e uccide Teseo.

La colonna sonora, un bellissimo bordone psichedelico, è di Bobby Beausoleil, l’aiutante da campo di Charles Manson. Charlie ordinava, Bobby eseguiva. O, forse, era il contrario. Manson (o Beausoleil) indirizza un gruppo di deracineés verso una villa di Bel Air: lì uccidono cinque esseri umani. Fra loro è Sharon Tate, graziosa moglie di Roman Polanski, colui che organizzò, sotto le spoglie essoteriche di un film satanista, una brillantissima parodia della Natività Cristiana: Rosemary’s baby. Anger va a trovare Bobby in galera e, fra alti e bassi, si accorda con lui; una magnifica chitarra, lucidissima, campeggia nella cella di Bobby: questo particolare lo resoconta addirittura Truman Capote, un altro invertito molto attento ai focolai di sesso e sangue, oltre che ai bei ragazzi.

Il precedente autore delle musiche, Jimmy Page, imbottito di droghe ed esoterismo spicciolo, non aveva soddisfatto il regista. I suoi venticinque minuti di lagna cacofonica, in effetti, non sono gran cosa. Notevole, invece, la copertina di Houses of the holy, quinto album dei Led Zeppelin: due bambini, un maschio e una femmina, nudi, replicati incessantemente sullo sfondo del Selciato del Gigante (Clochán na bhFomhórach), in Irlanda, una eccezionale formazione rocciosa che diede origine, giustamente, a numerose leggende su titani e giganti (come il Trilithon di Baalbek/Heliopolis). La copertina è ispirata a un romanzo fantascientifico di Arthur Clarke, Le guide del tramonto (Childhood’s end, 1953). E di cosa parla l’opera? Di una razza aliena dall’aspetto demoniaco (corna, coda, ali di pipistrello) che impone la pace alla Terra. La Terra impigrisce nel putridume dell’ozio. Sarà allora che adolescenti e bambini, la nuova razza, dotati di poteri paranormali, si staccheranno dalla vecchia umanità per fondersi telepaticamente con il padrone degli alieni-demoni: Overmind, una mente suprema che attraversa il cosmo come Etere di pura energia.
Gli adulti si suicideranno. L'umanità avrà, perciò, fine.
La condotta sessuale di Arthur Clarke vantò delle ombre; per qualcuno fu più riprovevole di quella di Crowley.

Au contraire, Mick Jagger aveva soddisfatto Anger tanto da comporre le musiche per il suo Invocation to my demon brother nella cui versione originale, forse, appariva lo stesso Beasoleil (attori certi sono, invece, il satanista Anton LaVey e gli Hells Angels, gli stessi che fecero secco un poveraccio al concerto degli Stones ad Altamont durante l'esecuzione di Sympathy for the devil; Hells Angels da non confondere con gli Straight Satan: la banda con cui avevano commerci Manson e Beausoleil). Purtroppo Mick non appare in Lucifer rising: vi avrebbe dovuto interpretare proprio Lucifero. Chris, invece, fratello di Mick, ha un piccolo ruolo; assieme a Marianne Faithfull, sacerdotessa lunare, e Donald Cammell.

Mick Jagger è l’interprete, niente male, di Performance (Sadismo), per la regia di Nicholas Roeg e Donald Cammell; vi rileva la presenza di Anita Pallenberg, già amante di Mario Schifano e Brian Jones, e quindi felice mammina di tre figli, sperma donato da Keith Richards. Va da sé che Jagger e Richards sono gli autori di Sympathy for the devil in cui è rievocato un doppio regicidio: quello dei Romanov e di JFK.

Da Charles Manson e da Marilyn Monroe, amante di JFK, trarrà il nom de plume il rockettaro di successo Marilyn Manson. Un mezzo truffatore, ma come dire?, nel paese dei ciechi l’orbo è re.

A chi fosse interessato all’omicidio Kennedy consiglio il film Azione esecutiva, con Burt Lancaster e Robert Ryan. Il complotto è visto con occhi sobri, disincantati, altamente politici. Il re non ci dà retta, uccidiamo il re. Dopo aver pianificato la morte di Kennedy, Ryan e Lancaster si ritrovano assieme. Lancaster recita alcuni versi del Riccardo II di William Shakespeare, uno degli ultimi anglosassoni a essere europei:

Nulla possiamo dir nostro se non la morte
e quel modesto calco di sterile argilla
che a mo’ di involucro protegge le ossa.
Per amor di Dio, sediamoci sulla nuda terra
a recitar le tristi storie della morte dei re

Quando ci si immerge in un mondo come quello di Lucifer rising ci si sente perduti. Troppe sollecitazioni culturali. Cabala, esoterismo egizio, psichedelia, massoneria, omicidio rituale, Mathers, Golden Dawn, Crowley, noi siamo figli delle stelle … impossibile riconnettere il guazzabuglio da pentole delle streghe in un disegno unico: per il semplice fatto che disegno unico non c’é. Tutti i libri che hanno tentato di delinearlo hanno fallito riducendosi, in ultima analisi, a un affastellamento di nomi, suggestioni e allusioni. Giusto così. Nessuno di essi, però, a quanto mi risulta, ha mai tentato di dare ordine a tale mondo in rivolta tramite una chiave semplicissima: l’inversione. Sovversione in quanto inversione. Negazione dell’antico per rifondare il nuovo. Il disegno unico sotteso consiste in ciò: la vittima di tali sommovimenti è sempre e solo una, il mondo antico e le sue leggi: classicità, Cristianesimo, arte, scienza. In Occidente. In Oriente un musulmano dirà: Islam, arte, scienza. Unicuique suum.

A questo si voleva arrivare, a questo si è arrivati.

Prima o poi scopriremo che tutti questi pagliacci non sono che i guitti a fine recita di uno sconvolgimento copernicano. E quale il fine? Il dominio dei pochi sui molti. I risultato che si otterrà: il Nulla. Sostituire la logica, la tradizione e la continenza con tale beveraggio delle streghe recherà a questo. Non vorrei, tuttavia, dare l’impressione di un gioco mistico. Questa non è mistica: è alta politica delle masse. Pervertire i miliardi tramite gigantesche sollecitazioni simboliche, continue, incessanti. Una volontà che cola giù da recessi secolari e che ha subìto un’accelerazione grazie alla tecnica, non altro. Il mondo al contrario come utopia, un sentire tutto ebraico, come spiega Nietzsche nell’Anticristo, rende ragione di tutti gli attori del calderone: massoneria, occultismo, Sessantotto, Pannella, Rosacroce, libertari; e rende ragione del fatto che parecchi esponenti siano stati ebrei (il che ci dona pure una chiave per comprendere l’antisemitismo e le destre antisemite).
Il bersaglio fu sempre l’Occidente, oggi al tramonto, ferito e devastato.
Una nuova umanità sorge, snervata, minuscola, cretina. Gli attori verranno smobilitati: non c’è più bisogno di Crowley e del Sessantotto, oggi: hanno servito egregiamente, ora si acconcino - mestamente - all’uscita, come Lady Macbeth. Exeunt omnes. Anche gli Ebrei, che hanno fornito la chiave ideologica della sovversione, dovranno mutare pelle dichiarandosi cittadini del Nuovo Mondo.

Sul palco sdrucito non vi sarà più nessuna recita.
Solo la Monarchia Universale con minuetti che girano in tondo.
Spettatori, attori e teatro si fonderanno in un eterno presente di pace.
Scrisse Nicolás Gómez Dávila: “La pace non fiorisce che tra nazioni moribonde, sotto il sole di ferre egemonie”.

Solo a pensare alle baruffe sulla RAI mi viene il voltastomaco.

15 commenti :

  1. Porno Rai Teo Kolossal.
    Ma se toccano i bambini, gli stacco la testa di netto...
    Ma li stanno gia' violando, massacrando. Aborto, veleni vaccini. Di che ti lamenti?
    Ah beh. Se la metti cosi'!
    Quindi?
    Mi costruiro' una corazza. Provero' a proteggere chi amo.
    Preparati. Stanno arrivando.
    Ok.
    Muoia Sansone e tutti i farisei!
    Ma non era "filistei"?
    Fa lo stesso: ci sara' pure un posto dove fuggire.
    Chissa' com'e' davvero la luna.
    Anonimo di nome R

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  2. Caro Alceste diventi sempre più metafisico, a leggerti sembra di vedere 2001 Odissea nello Spazio. Una volta va bene, pure due, capolavoro (non semplicissimo da capire peraltro), però non te ne approfittare. Siamo terrestri, voliamo basso, spesso rasoterra, come popolino.
    E' notizia di ora di una poverella stuprata ed uccisa a Roma da un branco di spacciatori di pensione. Nessuno farà nulla naturalmente. In altri tempi si sarebbe cominciato a sparare ed a dare fuoco alle risorse boldriniane senza se e senza ma. Furor di popolo. Nel mondo al contrario, come dici te, ci siamo debosciati a tal punto che ormai nemmeno se ci portano la giungla in casa facciamo nulla. Roma è diventata una latrina ricettacolo della peggior feccia umana del globo, è già sudamerica. Annamo bene...proprio bene.

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  3. Uno dei post precedenti si intitola Roma a puttane. Più rasoterra di così ...

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  4. e mo che c'hai tutta Roma contro… il cimitero dei cimiteri - dove anche i vecchi cimiteri vengono sepolti. Chi li piange? Nessuno è l'Eufemismo. Nessuno è l'assente protagonista. Noi, mezzi fantasmi e mezzi (post) umani, una scarpa sporca nel e del sozzo passato e l'altra, ammesso che sia ancora scarpa, nostro compiacente malgrado in quel che per abitudine chiamiamo ancora futuro. Le suggestioni pseudo esoteriche? Bah… Crowley era una pantomima, voleva esserlo. Incarnare il presente, il futuro e il passato. Un antesignano. Oggi siamo buoni tutti e lui fu tra quelli che ce lo insegnarono. Il nuovo Eone: eccotelo, inventato da Nessuno 250 anni fa, ma senza la colpa di nessuno. L'ebraismo, gli Elohim, Sabbatai Zevi e soci… 'tacci loro! C'hanno la Colpa? Sarebbe bello! ---imparare si impara e sbagliare si sbaglia, 'tacci vostri… potreste e potremmo sucarlo, come si fa da tempo, piuttosto in silenzio, al massimo tra bisbigli e singulti. Protopseudocreare abbagli di sovramondo muffo, ecco lo spasso! Ci si vede e ci si sente, l'odore lontano. Mandarsi affanculo? Un veccchio privilegio. crumbo

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  5. Ottimo articolo come sempre.
    Mi consenta un piccolo omaggio ai
    nostri marinai caduti affinché noi non diventassimo schiavi.

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  6. https://youtu.be/zafaYmCFcwA

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  7. Film per disturbati mentali da Nerd sul viale del tramonto pure il pezzo da autoflagellarsi ball stretching povero Alceste che momentaccio che deve passare e' dovuto fin andare in cantina a rispolverare i vecchi canovacci ,Alceste procacciatore di sciagure, dov'e' finito piuttosto quel raggio di speranza dell'ettore dei manganelli lui si un puro uno che sa l'affar suo

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    1. Ah ah ah.... (rido di gusto)! Si, chissa' dove e' finito il "puro che sa l'affar suo"! Se vede Ettore, caro Max, gli dica da parte mia che qui, in questo cenacolo, i puri troveranno sempre un letto e un pasto caldo! E se l'Alceste per qualsiasi motivo (antitetico alla naturale simpatia che sento, percepisco, prova per il Manganelli-magari mi sbaglio), dovesse "snobbarlo", le giuro che protestero' vibratamente ai "piani alti" e con chi di dovere: i cavalli di razza vanno fatti correre per Dio, e talvolta anche scorrazzare!
      I brocchi lasciamoli alle truppe cammellate e ai loro mammalucchi.
      Mi saluti, se li vede, l'Ettore, il Seb e tutti i puri di questo blog.
      Anonimo di nome R

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  8. Spero che ai brocchi come me per qualche tempo ancora questo blog glielo facciate leggere....io cmq l'avo con medaglia d'argento al valore civile ce l'ho ma non so degli altri super purosangue ...

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  9. Caro Giuseppe per brocco intendevo chi non frequenta per sua scelta questo blog!
    Ad majora!
    R

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  10. io pensavo che Ettore per saper tutte quelle cose, fosse un chierico allineato con la parte più segreta del vaticano, da qui, un certo rumore. magari mi sbaglio. io questo blog lo leggo per scelta e con attenzione, ma sono anche una fan di Lady GaGa, edella sua voce,Serena

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  11. Non sono ahimé così colto, quindi non so cogliere granché le ragioni dell'accostamento dei Rosacroce a Pannella e al Sessantotto. E anche il riferimento alla massoneria mi lascia perplesso, poiché la massoneria è infinitamente variegata (alcuni personaggi di grande profilo, anche del mondo letterario, e che non si possono certo ricondurre alla genesi dell'attuale decadenza, facevano parte di un qualche ordine massonico).
    Ci terrei ad un chiarimento.

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  12. Yaroslav:

    Ovviamente Pannella i Rosacroce e il Sessantotto hanno - apparentemente - poche attinenze fra di loro. Sono accomunati, però, dalla rivolta contro il mondo occidentale: arte scienza classicità Cristianesimo. Una guerra che attraversa i secoli e che pare giunta, durante il Novecento, allo scontro finale. Oggi assistiamo alla disfatta dell'antico mondo e all'instaurazione di quello nuovo.

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  13. caro Alceste, so che non è proprio il tuo autore preferito, ma Houellebecq, nelle Particelle Elementari, tratta proprio questi argomenti, arrivando alle tue stesse conclusioni.

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    1. Lo lessi a suo tempo. Il nichilismo dell'autore è condivisibile; le sue analisi del reale - l'epicureismo antislamico, a esempio, che rivela l'incapacità a comprendere le cause prime di tale nichilismo - inaccettabili.

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Siate gentili ...