Roma, 22 ottobre 2017
La deriva della sinistra: la malattia mentale.
Ne parlai in due post: il primo più serioso (La sinistra schizoide ci porterà alla schiavitù), il secondo d'alleggerimento (Spigolature piddine. Da socialisti a sociopatici).
Nel primo riportavo illuminanti estratti (da wikipedia, non serve compulsare altro):
"La personalità schizoide manifesta chiusura in sé stessa o senso di lontananza, elusività o freddezza. La persona tende all’isolamento oppure ha relazioni comunicative formali o superficiali, non appare interessata a un legame profondo con altre persone, evita il coinvolgimento in relazioni intime con altri individui ... in alcuni casi [lo schizoide] manifesta 'freddezza' all'esterno con atteggiamenti di rifiuto, disagio, indifferenza o disprezzo (rivolto magari a personalità non affini a sé), o comunque altre modalità di chiusura, elusività, blocco emotivo o distacco ... il paziente schizoide si distingue nettamente dallo schizofrenico per il fatto che il disturbo schizoide non intacca le capacità logico-cognitive: il soggetto è pienamente consapevole della realtà benché non vi partecipi emotivamente".
Ero ottimista.
Qui stiamo degenerando nella psicopatia criminale.
Solo degli psicopatici (e dei criminali) possono ordire tali misfatti verso i propri cittadini e verso il territorio che hanno giurato di difendere.
Psicopatici e spergiuri.
Ecco una serie di grottini, minuscoli magazzini e cantinelle murate dai rispettivi proprietari.
Siamo nella Tuscia viterbese.
E perché sono murati, chiederete voi? Perché il fisco le considera delle cornucopie: talmente generatrici di ricchezza che ha deciso di apporvi una esazione edace. I più hanno scelto, quindi, di murarne (a proprie spese) gli accessi rendendoli inutilizzabili, anche potenzialmente, ed evitare così l'ennesimo balzello (chi possiede una seconda casa, anche una bicocca di campagna, mi comprenderà).
Siamo nella Tuscia viterbese.
E perché sono murati, chiederete voi? Perché il fisco le considera delle cornucopie: talmente generatrici di ricchezza che ha deciso di apporvi una esazione edace. I più hanno scelto, quindi, di murarne (a proprie spese) gli accessi rendendoli inutilizzabili, anche potenzialmente, ed evitare così l'ennesimo balzello (chi possiede una seconda casa, anche una bicocca di campagna, mi comprenderà).
Non solo comunali e provinciali. Anche lungo i sentieri rurali, nelle macchie e a ridosso di strade vicinali dimenticate, questo sta diventando uno spettacolo normale. Grotte tufacee abbandonate da decenni e vecchie di almeno un secolo (alcune scavate in epoche ancora più antiche: una porcilaia, oggi murata, vantava alcuni elementi medioevali) si presentano, a causa di una politica fiscale demente, come una serie di bocche mute.
Ognuno configuri il fenomeno secondo i tratti della simbologia più congeniale; o ne tragga l'insegnamento che crede.
Lo stesso trattamento si applica ai casolari abbandonati, o ai casotti per riporre gli attrezzi. Vandalizzati ripetutamente negli ultimi decenni da sciami di ladri e rapinatori impuniti e organizzatissimi, essi erano stati lasciati alla mercé della fatalità: il Fisco, però, vigilava ravvisando in essi un lucro impensabile. I proprietari, che neanche sapevano di possedere questi tesoretti, sono corsi ai ripari riducendo tali possessi a rudere. Come? Semplice: murando porte e finestre e abbattendo il tetto (a proprie spese, ovviamente).
La solerte pletora di impiegatuzzi che, piedi sul tavolo e computer spento alla destra, vegeta presso catasti, comuni, regioni e quant'altro ha "preso atto", formalmente, in un turbine di bolli e timbri inutili, della nuova realtà.
Le quattro murature di cui sopra sono concentrate in cinquanta metri di strada.
Lungo la Beresina del nostro declino ci tocca ingoiare pure questo.
Nessuno si senta assolto.
Nessuno si senta assolto.
Mai tardi ... mai tardi a farvi fuori.
Basterà Forza Nuova? Basterà Casa Pound? Basterà la Lega Nord?
RispondiEliminaNon basteranno. Ci vorrà un'alleanza con Silvio porcello. E poi Casini. E poi Alfano. E poi Verdini. E poi Mastella. E poi...PD.
Non se ne esce. Tanto vale murare tutto...muriamoci vivi.
Concordo con Anonimo 07:35. Poco fa stavo guardando un programma su rai3... cinquantenni tirocinanti, neolaureati con contratti che durano anche 4 giorni... aziende che fanno quello che vogliono (per questo si parla di MATERIALE UMANO)... il solito ministro del PD (non ho neanche fatto caso a chi fosse) che interrogato in merito rispondeva "Ma questo è il capitalismo!", con il tono di chi ti considera uno scemo (traduzione: "Questo è il capitalismo, cosa vi aspettatavate? Cosa vi aspettate che facciamo noi?").
RispondiEliminaNon c'è nulla da fare infatti, solo un meteorite potrà salvarci.
Leonardo
Il peccato più grande della sinistra è stato quello uccidere moralmente la sinistra semplice e popolare che idealmente chiedeva più equità e ridistribuzione della ricchezza all' interno dello stato di cui fa e faceva parte.Secondo me questa sinistra odierna in realtà mutua il suo fare dagli Stati uniti fine Ottocento,il verbo è il capitalismo e la competizione sfrenata.In quel tempo venne abolita la schiavitù e fini che gli schiavi ,rimasero liberi schiavi per svariati decenni ,era già un grande risultato liberarli dalla schiavitù ,ora quel gruppo doveva acculturarsi,arricchirsi,prendere posizione nella società ,in parole povere una maturazione,nel fra tempo,cioè svariate generazioni sono stati "il capitale umano da sfruttare".Oggi secondo me la sinistra fa la stessa cosa ,siamo buoni vi diamo lavoro,vi culliamo di sciocchezze ,basta che voi siate il "nostro capitale umano"che ci permetta di avere i nostri standard di vita.Ci sarà la ripresa i figli dei figli del capitale umano matureranno,nel fra tempo noi ci teniamo il nostro status.Secondo me se in una società chi ha uno status alto che molto spesso non è frutto di ,lavoro,valore,cultura,intelligenza,non ha nessun diritto di insegnare allo stato più basso,o dire impegnatevi i vostri bis nipoti staranno meglio grazie a noi,ringraziateci,siate silenti e fate quel che deve fare " il capitale umano".Questo è un atteggiamento miopr perché nella storia c'è stato sempre uno gruppo sociale basso che prima o poi chiede conto.
RispondiEliminaNon c'è niente di male nel tassare gli immobili di quasiasi tipologia si tratti, è un capitale e tassare il capitale è cosa buona e giusta. Le leggi caro Alceste non possono essere troppo dettagliate, non hanno troppo modo di distinguere la grotticella a te tanto cara, che vanta elementi medioevali, come che ce ne manchino, dalla Dacia della signora della destra liberale e illuminata: "Che ogni tantvo sentvo il bisogvno di vivere nella rustivcità". Quei rustici e quei magazzini non son murati per colpa della sinistra ma semplicemente perchè la gente sta in città, eredita in comproprietà, litiga, non vende, non utilizza, dimentica, si ricorda solo quando il fisco ... giustamente ... chiede conto. Le tasse per le grotticelle non son così elevate.
RispondiEliminaPolemicamente tuo
Puskin
Nei paesi civili si tassa il reddito. La grotticella, il capanno degli attrezzi e la casa in campagna del bisnonno di reddito non ne producono e non hanno mercato. Comincio a vedere pratiche edilizie di sola demolizione. Pronipoti che non possono pagare altre tasse (IMU etc.), e che ancora non hanno imparato a sgranocchiare travi e mattoni a colazione.
RispondiEliminaLa tassa sulla grotta è ingiusta e antipopolare perchè gli uomini delle caverne ormai sono larga maggioranza.
RispondiEliminaSe qualcuno preferisce disfarsi del bene rendendolo inutilizzabile o demolendolo, è evidente che il reddito prodotto dal bene è inferiore o assorbito in larga misura dalla tassa, come è altrettanto evidente che non è riuscito a venderlo a chi poteva , in altro modo, trarne reddito maggiore della tassazione. Quindi, qualora il bene avesse prodotto un minimo reddito, il suo mancato utilizzo distruggerà quella piccola entrata. Si tratta di un provvedimento che induce distruzione di ricchezza. Come tanti altri messi in piedi da questa "elite" dagli appetiti e dal quoziente intellettivo medio di un cinghiale. Un migliaio di imprenditori falliti e suicidati grazie alle grandi manovre macroeconomiche, non sto a contare quante partite iva utilizzate in modo marginale sono state chiuse grazie agli studi di settore.
RispondiEliminaE' tutta gente che produceva ricchezza, risorse, che ha visto scomparire il frutto del lavoro di una vita, o ha visto azzerato/ridotto il proprio reddito. Ora, finita la carne si buttano evidentemente sulle ossa. Ma forse è più adeguata un altra metafora. Quella di un gruppo di cellule impazzite, che non risponde più alle condizioni/segnali dell' organismo che le sostiene e ne consuma le risorse fino al collasso ...
Sergej
Alceste, ti consiglio di leggere il discorso di Orban, prova su Ungheria-news. Rispetti, Sitka.
RispondiEliminaP.S. Il discorso in occasione dell'anniversario del 1956. Sitka
RispondiEliminava bene faccio prima a linkarlo, chiedo scusa per i molti commenti. Sitka
RispondiEliminahttps://ungherianews.com/2017/10/26/leuropa-e-su-un-binario-morto-noi-ungheresi-sappiamo-il-perche-il-discorso-di-orban/
Per Sitka.
RispondiEliminaGrazie per la segnalazione: il discorso di Orban è straordinariamente razionale e, contemporaneamente, emotivo e coinvolgente! Non pensavo che l'uomo avesse questa caratura. Purtroppo è rivolto agli Ungheresi! Noi Italiani (cfr Mario Monicelli) la rivoluzione non la sappiamo fare: "o Franza o Spagna, purché se magna"!
PS. in quei giorni del '56 frequentavo la quinta ginnasiale e facemmo "sciopero scolastico" per manifestare lungo le strade della città al grido di "risvegliati Ungheria". Tre anni dopo, alle soglie della maturità classica, mi iscrivevo alla FGCI! E adesso...osservo e cogito e mi dolgo.
Hermannus Contractus