Roma, 21 novembre 2018
Compulso, con un friccico di stupefazione, un articolo di Massimo Fini su Angela Merkel.
Egli lo scrive dopo aver letto un altro articolo, pubblicato, a pagina 15, su “Il Corriere della Sera” del 14 novembre. In esso sono riportate alcune frasi di Dorothea Kasner tratte da un discorso rivolto al sedicente Parlamento Europeo; Ella vi afferma che:
- occorre un vero esercito europeo “complementare alla NATO” per “dimostrare al mondo che tra nazioni d’Europa non ci potrà mai più essere guerra”
- un bilancio europeo
- una solidarietà europea (che si annida nel DNA europeo) contro gli egoismi nazionali
- una libertà europea (di stampa e quant’altro).
Infatti, secondo la Cancelliera, “il tempo con cui potevamo contare sugli altri è finito: oggi noi europei dobbiamo prendere il destino nelle nostre mani”.
Dorothea poi tende una mano all’Italia … onde superare gli attriti … grazie al dialogo … senza l’intralcio degli egoismi nazionali … per cui è bene che ogni paese membro rispetti le regole di stabilità finanziaria … et cetera et cetera
Fini legge tutto questo e vi intravede una speranza.
La speranza di una autarchia europea che, in un prossimo futuro, ci affranchi dal giogo americano e ci ponga stabilmente - e con equidistanza - fra i due Imperi (America e Russia/Cina).
Egli lo scrive dopo aver letto un altro articolo, pubblicato, a pagina 15, su “Il Corriere della Sera” del 14 novembre. In esso sono riportate alcune frasi di Dorothea Kasner tratte da un discorso rivolto al sedicente Parlamento Europeo; Ella vi afferma che:
- occorre un vero esercito europeo “complementare alla NATO” per “dimostrare al mondo che tra nazioni d’Europa non ci potrà mai più essere guerra”
- un bilancio europeo
- una solidarietà europea (che si annida nel DNA europeo) contro gli egoismi nazionali
- una libertà europea (di stampa e quant’altro).
Infatti, secondo la Cancelliera, “il tempo con cui potevamo contare sugli altri è finito: oggi noi europei dobbiamo prendere il destino nelle nostre mani”.
Dorothea poi tende una mano all’Italia … onde superare gli attriti … grazie al dialogo … senza l’intralcio degli egoismi nazionali … per cui è bene che ogni paese membro rispetti le regole di stabilità finanziaria … et cetera et cetera
Fini legge tutto questo e vi intravede una speranza.
La speranza di una autarchia europea che, in un prossimo futuro, ci affranchi dal giogo americano e ci ponga stabilmente - e con equidistanza - fra i due Imperi (America e Russia/Cina).
Massimo Fini, purtroppo, ha compreso al contrario il discorso di Angelina. Si è lasciato sopraffare dalla superficie delle parole. Legge “più Europa” e intende “più Europa”, ma dovrebbe intendere “dissoluzione in qualcosa di assolutamente diverso dall’Europa, di povero e meschino”. Forse, lasciandosi trasportare dal suono ammaliante della parola “autarchia”, l’autosufficienza dei bei tempi andati, si è un po’ sdilinquito, come accade a Louis Prima con Angelina, la “waitress at the pizzeria” nella celebre canzone - pizzeria in cui Louis si reca a mangiare “antipasta twice” solo per vedere lei, “just because she is so nice”, ché il cuore suo trabocca amore (“I adore you … I live for you"), amore per Angelina (“you have set my heart on fire”).
Louis Prima (1910-1978) fu un siciliano di New Orleans, trombettista jazz, e poi swinger, un italiano orgoglioso d’esserlo, un po’ Armstrong e un po’ sé stesso: nel brano citato esibisce una micidiale rima (apax assoluto) in cui “alone” si bacia con “minestrone”. A Gozzano sarebbe piaciuto? Ai Surrealisti di sicuro sì. Louis Prima … un Italiano d’acciaio perché Louis Prima, come detto, è Italiano, come egli stesso teneva a rimarcare a ogni spettacolo; Fedez e J-Ax, a esempio, no.
Massimo Fini prende sul serio il discorso di Angelina: e fa bene. Slitta, tuttavia, come un pattinatore troppo fiducioso, sulla scintillante crosta delle parole. Mai fidarsi di queste bestioline, mai. Anche Creso, re di Lidia, come riporta Erodoto nelle Storie (I, 53), si fidò troppo delle parole quando richiese agli oracoli di Delfi e Anfiarao un responso sulla spedizione contro i Persiani:
“Questo [i Lidi] domandarono e le risposte di ambedue gli oracoli furono concordi nel predire a Creso che se avesse fatto guerra ai Persiani avrebbe abbattuto un grande impero”. E così fu: presso Sardi, Ciro attaccò a sorpresa l’esercito lido, sconfiggendolo; Creso fu fatto prigioniero, la Lidia annessa alla Persia: un grande impero cadde.
Gli oracoli dissero la verità, null’altro che la verità. Anche Dorothea dice la verità. Finito è il tempo delle menzogne in politica. Questa è l’epoca dei Giusti: dovrete abituarvi ai nuovi Giusti, i monarchi del futuro, poiché saranno irreprensibili.
Ma gli interpreti residui di tali accadimenti debbono stare attenti. E donare alle parole il valore che meritano. Le parole di Angelina sono vere, nei suoi riguardi e nei riguardi delle forze che rappresenta; solo nei nostri riguardi sono equivoche: vanno, perciò, soppesate e, quindi, valutate rettamente.
Le si intenda al contrario: in luogo di “solidarietà” dobbiamo leggere “egoismo”; e laddove è scritto “egoismo”, “solidarietà”. In luogo di “autarchia” è bene scorgere “monarchia”; invece di “nelle nostre mani” intravedere “nelle mani di Qualcun Altro”; in luogo di “dialogo”, “monologo”, invece di “apertura” “chiusura”, di “complementare” “alleato in subordine”, di “modificabile” “irriformabile”, di “comunitario” “oligarchico” e così via. Fate così e vedrete che tutto s’appianerà nella comprensione piena; l’equazione della geopolitica, apparentemente ardua, inaspettatamente si rivelerà nella propria essenza, tanto che esclamerete, come studentelle: “Era così facile!”.
Leggere al contrario, leggere bene. Così si evita di prender fischi per fiaschi, detto alla carlona. Si evita (è un altro esempio) di prendersela col bastone invece che col bastonatore. O di estendere articoli sull’Islam come “religione di morte” quando è indubbio che l’Islam mediorientale (Persia, Mesopotamia) rimane l’ultima roccaforte del mondo antico (la penultima è l’Italia) e che “l’Islam di morte”, che tanto piace alle Fallaci (nomen omen), è, al massimo, solo il bastone agitato da Qualcun Altro (un po’ trascurato ultimamente; i registi del blockbuster geopolitico amano usare altri randelli, evidentemente).
Non ci sarà autarchia europea, bensì Monarchia. Tutti questi sommovimenti e trasalimenti, infatti, tali contorsioni da guitti, non sono che riassestamenti interni in vista della Monarchia.
Ci salverebbe una guerra. Ma questa benedetta guerra non arriva: manovre NATO, minacce, vociferazioni, provocazioni ai confini: e poi? Calma piatta.
Spero di sbagliarmi.
Il mondo è in subbuglio! Ma l’unico subbuglio è il friccicare dell’acido solforico che scioglie i legami interni agli Stati nazionali, però. E Dorothea questo lo sa. Sciogliere Francia, Germania, Spagna, Grecia in un’unica struttura paneuropea (che di europeo ha solo il nome, però), senza riferimenti al passato; e poi arrivare a una superstruttura assime al blocco delle Americhe e a quello sinorusso: la Pace massonica sarebbe completa. Questo è ciò che vogliono e, forse, lo avranno. Il solo rumore in sottofondo che stona con tale concerto è quello di qualche banco rovesciato da isolati dissenzienti: nulla di grave. Anche in Italia si rovescia ogni tanto qualche banco, da veri discoli: oggi un discolo è a cinque stelle; l’altro, assai meno preoccupante, è un placido panzafustaro.
Sciogliere le nazioni e le identità, certo, è doloroso, ma, ogni giorno, si fanno passi avanti. Il nostro esercito è stato dismesso in trent’anni. Non era pericoloso, però ospitava parecchie teste calde del passato: e le teste calde vanno separate dalle armi. Un esercito di tecnici ci vuole: veloce, asettico, limitato, immemore, efficiente. Un Novak o un Becker quali carabinieri dell’Euroforce chiamati a domare una manifestazione a Palermo non si faranno tante domande su quelli da ricondurre all’ovile.
L’Italia da dissolvere, tuttavia, è un bel problema.
L’Italia, cor cordium, cuore dei cuori. Non è mica una palla di pelo da rimuovere col Niagara della mondializzazione. Ci vuole altro. A esempio un partito antiitaliano: quello, però, l’hanno già trovato. E qualche milione di antiitaliani: trovati anche quelli: sono gli elettori del partito suddetto (con i loro amici sinistri; e poi destri). E poi c’è da dissolvere la scuola, infiltrare le università: fatto. Distruggere le polizie (fatto). Distruggere ogni tentativo di socializzazione presso (sindacati, confraternite, chiese, partiti, corporazione artigianale e professionale): fatto anche questo. Nonostante la smobilitazione di ogni identità, l’Italia miracolosamente ancora resiste: è il cuore dei cuori, cor cordium e il cuore, dovete saperlo, è difficile da ridurre in cenere.
Il "cuore dei cuori", Percy Bysshe Shelley, Italiano d’adozione, perde la vita in mare, a causa d’un fortunale, al largo di Viareggio. È l’8 luglio 1822. Il mare ridonerà il corpo del poeta dieci giorni dopo. Sul posto arrivano gli amici Trelawney e Leigh Hunt; oltre a George Gordon Byron. La morte di Shelley è avvertita da chi sa come una perdita irredimibile. Visto lo sfacelo dei resti mortali, Byron, uomo d’azione, dopo un colloquio con l’ambasciatore inglese e doverosi, pietosi, uffici, ordina la preparazione d’un rogo direttamente sulla spiaggia, memore dei funerali virgiliani di Polidoro o, più verosimilmente, del trombettista troiano Miseno (Eneide, VI, 212-235).
Scrive il Nicolini, biografo di Byron:
“Byron da cui principalmente era mosso il pensiero di queste insolite esequie, e Odoardo Trelawney … vollero prestare in persona gli estremi tributi alla morte dell’amico … il sito trascelto era de’ più deserti della spiaggia, segnato da un tronco d’abete che arido vi sorrgeva e solitario … a fronte stendevasi immobile, azzurro e interminato il Mediterraneo, e in varia lontananza scorgevansi l’Elba, la Gorgona … Da tergo lo sguardo stendevasi fino agli Appennini che sorgean lontanissimi in fantastica e sublime apparenza: tutto intorno non altro che sterili arene senz’orma d’abitatori o abitazioni … Fra questa desolazione sorgeva la pira … la fiamma che tremula tratto tratto e ondeggiante spingevasi ad alto rendeva una luce vaghissima e di nuova e singolare apparenza pel sale, per l’incenso e pel vino gettatovi sopra … Tutta consumaron le fiamme la spoglia di Shelley, eccetto il cuore, che serbossi nello spirito di vino; e le ceneri si trasportarono a Roma …”
Le ceneri, raccolte proprio da Trelawny, verranno, infatti, portate al Cimitero degli Inglesi, di fronte alla Piramide Cestia, dove già riposava un figlioletto del poeta, William. Il sepolcro di Shelley, non lontano da quello di John Keats, può visitarsi ancor oggi: sul marmo è inciso “Cor cordium”; le date di nascita e morte, in latino; e alcuni versi scespiriani tratti da La tempesta:
Nothing of him doth fade,
but doth suffer a sea-change,
into something rich and strange
Nulla di lui svanisce,
ma un cambio nel mare patisce,
in qualcosa di ricco e strano
Sul miracolo del cuore incombusto di Shelley sorgeranno alcune leggende. Ma le leggende, come sempre, non sono che ricami su ciò che è umano, troppo umano.
Bruciare un cuore, questo straordinario impasto di tessuti, e di memoria, come voleva Aristotele, forse non del tutto a torto, è davvero arduo. Il cuore, infatti, resiste alle fiamme, alla distruzione, vuole rimanere fra noi. Ben lo sanno gli esperti in cremazione.
Il cuore di Shelley fu recato dalla moglie verso l’Inghilterra, in una scatola di legno: alla morte di Mary venne sepolto accanto a lei, nel cimitero di Bornemouth.
Sessantasette anni dopo Gabriele D’Annunzio, un Italiano, si ricorderà dell’Italiano Shelley ne Il Piacere; quando Andrea Sperelli e Maria Ferres fan visita al Cimitero degli Inglesi (“i salici versavano su le croci e su le corone il loro pianto molle”) essi recitano alcuni versi tratti da Death:
First our pleasures die - and then
our hopes, and then our fears - and when
these are dead, the debt is due,
dust claims dust - and we die too
The debt is due.
Il mondo va come deve andare.
Lo Spirito dei Tempi è il gigante terribile di Goya, ma non abbiate timore: cancellare le speranze equivale a cancellare ogni paura.
Louis Prima (1910-1978) fu un siciliano di New Orleans, trombettista jazz, e poi swinger, un italiano orgoglioso d’esserlo, un po’ Armstrong e un po’ sé stesso: nel brano citato esibisce una micidiale rima (apax assoluto) in cui “alone” si bacia con “minestrone”. A Gozzano sarebbe piaciuto? Ai Surrealisti di sicuro sì. Louis Prima … un Italiano d’acciaio perché Louis Prima, come detto, è Italiano, come egli stesso teneva a rimarcare a ogni spettacolo; Fedez e J-Ax, a esempio, no.
Massimo Fini prende sul serio il discorso di Angelina: e fa bene. Slitta, tuttavia, come un pattinatore troppo fiducioso, sulla scintillante crosta delle parole. Mai fidarsi di queste bestioline, mai. Anche Creso, re di Lidia, come riporta Erodoto nelle Storie (I, 53), si fidò troppo delle parole quando richiese agli oracoli di Delfi e Anfiarao un responso sulla spedizione contro i Persiani:
“Questo [i Lidi] domandarono e le risposte di ambedue gli oracoli furono concordi nel predire a Creso che se avesse fatto guerra ai Persiani avrebbe abbattuto un grande impero”. E così fu: presso Sardi, Ciro attaccò a sorpresa l’esercito lido, sconfiggendolo; Creso fu fatto prigioniero, la Lidia annessa alla Persia: un grande impero cadde.
Gli oracoli dissero la verità, null’altro che la verità. Anche Dorothea dice la verità. Finito è il tempo delle menzogne in politica. Questa è l’epoca dei Giusti: dovrete abituarvi ai nuovi Giusti, i monarchi del futuro, poiché saranno irreprensibili.
Ma gli interpreti residui di tali accadimenti debbono stare attenti. E donare alle parole il valore che meritano. Le parole di Angelina sono vere, nei suoi riguardi e nei riguardi delle forze che rappresenta; solo nei nostri riguardi sono equivoche: vanno, perciò, soppesate e, quindi, valutate rettamente.
Le si intenda al contrario: in luogo di “solidarietà” dobbiamo leggere “egoismo”; e laddove è scritto “egoismo”, “solidarietà”. In luogo di “autarchia” è bene scorgere “monarchia”; invece di “nelle nostre mani” intravedere “nelle mani di Qualcun Altro”; in luogo di “dialogo”, “monologo”, invece di “apertura” “chiusura”, di “complementare” “alleato in subordine”, di “modificabile” “irriformabile”, di “comunitario” “oligarchico” e così via. Fate così e vedrete che tutto s’appianerà nella comprensione piena; l’equazione della geopolitica, apparentemente ardua, inaspettatamente si rivelerà nella propria essenza, tanto che esclamerete, come studentelle: “Era così facile!”.
Leggere al contrario, leggere bene. Così si evita di prender fischi per fiaschi, detto alla carlona. Si evita (è un altro esempio) di prendersela col bastone invece che col bastonatore. O di estendere articoli sull’Islam come “religione di morte” quando è indubbio che l’Islam mediorientale (Persia, Mesopotamia) rimane l’ultima roccaforte del mondo antico (la penultima è l’Italia) e che “l’Islam di morte”, che tanto piace alle Fallaci (nomen omen), è, al massimo, solo il bastone agitato da Qualcun Altro (un po’ trascurato ultimamente; i registi del blockbuster geopolitico amano usare altri randelli, evidentemente).
Non ci sarà autarchia europea, bensì Monarchia. Tutti questi sommovimenti e trasalimenti, infatti, tali contorsioni da guitti, non sono che riassestamenti interni in vista della Monarchia.
Ci salverebbe una guerra. Ma questa benedetta guerra non arriva: manovre NATO, minacce, vociferazioni, provocazioni ai confini: e poi? Calma piatta.
Spero di sbagliarmi.
Il mondo è in subbuglio! Ma l’unico subbuglio è il friccicare dell’acido solforico che scioglie i legami interni agli Stati nazionali, però. E Dorothea questo lo sa. Sciogliere Francia, Germania, Spagna, Grecia in un’unica struttura paneuropea (che di europeo ha solo il nome, però), senza riferimenti al passato; e poi arrivare a una superstruttura assime al blocco delle Americhe e a quello sinorusso: la Pace massonica sarebbe completa. Questo è ciò che vogliono e, forse, lo avranno. Il solo rumore in sottofondo che stona con tale concerto è quello di qualche banco rovesciato da isolati dissenzienti: nulla di grave. Anche in Italia si rovescia ogni tanto qualche banco, da veri discoli: oggi un discolo è a cinque stelle; l’altro, assai meno preoccupante, è un placido panzafustaro.
Sciogliere le nazioni e le identità, certo, è doloroso, ma, ogni giorno, si fanno passi avanti. Il nostro esercito è stato dismesso in trent’anni. Non era pericoloso, però ospitava parecchie teste calde del passato: e le teste calde vanno separate dalle armi. Un esercito di tecnici ci vuole: veloce, asettico, limitato, immemore, efficiente. Un Novak o un Becker quali carabinieri dell’Euroforce chiamati a domare una manifestazione a Palermo non si faranno tante domande su quelli da ricondurre all’ovile.
L’Italia da dissolvere, tuttavia, è un bel problema.
L’Italia, cor cordium, cuore dei cuori. Non è mica una palla di pelo da rimuovere col Niagara della mondializzazione. Ci vuole altro. A esempio un partito antiitaliano: quello, però, l’hanno già trovato. E qualche milione di antiitaliani: trovati anche quelli: sono gli elettori del partito suddetto (con i loro amici sinistri; e poi destri). E poi c’è da dissolvere la scuola, infiltrare le università: fatto. Distruggere le polizie (fatto). Distruggere ogni tentativo di socializzazione presso (sindacati, confraternite, chiese, partiti, corporazione artigianale e professionale): fatto anche questo. Nonostante la smobilitazione di ogni identità, l’Italia miracolosamente ancora resiste: è il cuore dei cuori, cor cordium e il cuore, dovete saperlo, è difficile da ridurre in cenere.
Il "cuore dei cuori", Percy Bysshe Shelley, Italiano d’adozione, perde la vita in mare, a causa d’un fortunale, al largo di Viareggio. È l’8 luglio 1822. Il mare ridonerà il corpo del poeta dieci giorni dopo. Sul posto arrivano gli amici Trelawney e Leigh Hunt; oltre a George Gordon Byron. La morte di Shelley è avvertita da chi sa come una perdita irredimibile. Visto lo sfacelo dei resti mortali, Byron, uomo d’azione, dopo un colloquio con l’ambasciatore inglese e doverosi, pietosi, uffici, ordina la preparazione d’un rogo direttamente sulla spiaggia, memore dei funerali virgiliani di Polidoro o, più verosimilmente, del trombettista troiano Miseno (Eneide, VI, 212-235).
Scrive il Nicolini, biografo di Byron:
“Byron da cui principalmente era mosso il pensiero di queste insolite esequie, e Odoardo Trelawney … vollero prestare in persona gli estremi tributi alla morte dell’amico … il sito trascelto era de’ più deserti della spiaggia, segnato da un tronco d’abete che arido vi sorrgeva e solitario … a fronte stendevasi immobile, azzurro e interminato il Mediterraneo, e in varia lontananza scorgevansi l’Elba, la Gorgona … Da tergo lo sguardo stendevasi fino agli Appennini che sorgean lontanissimi in fantastica e sublime apparenza: tutto intorno non altro che sterili arene senz’orma d’abitatori o abitazioni … Fra questa desolazione sorgeva la pira … la fiamma che tremula tratto tratto e ondeggiante spingevasi ad alto rendeva una luce vaghissima e di nuova e singolare apparenza pel sale, per l’incenso e pel vino gettatovi sopra … Tutta consumaron le fiamme la spoglia di Shelley, eccetto il cuore, che serbossi nello spirito di vino; e le ceneri si trasportarono a Roma …”
Le ceneri, raccolte proprio da Trelawny, verranno, infatti, portate al Cimitero degli Inglesi, di fronte alla Piramide Cestia, dove già riposava un figlioletto del poeta, William. Il sepolcro di Shelley, non lontano da quello di John Keats, può visitarsi ancor oggi: sul marmo è inciso “Cor cordium”; le date di nascita e morte, in latino; e alcuni versi scespiriani tratti da La tempesta:
Nothing of him doth fade,
but doth suffer a sea-change,
into something rich and strange
Nulla di lui svanisce,
ma un cambio nel mare patisce,
in qualcosa di ricco e strano
Sul miracolo del cuore incombusto di Shelley sorgeranno alcune leggende. Ma le leggende, come sempre, non sono che ricami su ciò che è umano, troppo umano.
Bruciare un cuore, questo straordinario impasto di tessuti, e di memoria, come voleva Aristotele, forse non del tutto a torto, è davvero arduo. Il cuore, infatti, resiste alle fiamme, alla distruzione, vuole rimanere fra noi. Ben lo sanno gli esperti in cremazione.
Il cuore di Shelley fu recato dalla moglie verso l’Inghilterra, in una scatola di legno: alla morte di Mary venne sepolto accanto a lei, nel cimitero di Bornemouth.
Sessantasette anni dopo Gabriele D’Annunzio, un Italiano, si ricorderà dell’Italiano Shelley ne Il Piacere; quando Andrea Sperelli e Maria Ferres fan visita al Cimitero degli Inglesi (“i salici versavano su le croci e su le corone il loro pianto molle”) essi recitano alcuni versi tratti da Death:
First our pleasures die - and then
our hopes, and then our fears - and when
these are dead, the debt is due,
dust claims dust - and we die too
The debt is due.
Il mondo va come deve andare.
Lo Spirito dei Tempi è il gigante terribile di Goya, ma non abbiate timore: cancellare le speranze equivale a cancellare ogni paura.
Mi piace questa cosa che fai conoscere e riconoscere i veri italiani. Ce n'è bisogno.
RispondiEliminaFini è un grande ma ha due peccatucci mortali: questa sua ferma convinzione di volere un'Europa "unita e armata", e una certa fiducia nei 5 stelle. Ricordo ancora un suo intervento che vidi tempo fa in una conferenza prima dell'attuale governo (o agli albori) dove venne chiamato a parlare. Tutti gli interventi vertevano sulle fantastiche innovazioni e sfide tecnologiche che avrebbero aiutato il nostro paese (minchiate, perlopiù) e lui un pò imbarazzato esordì con una cosa tipo: "Ma, veramente io dico il contrario di quello che si dice qui...comunque..."
Nessuno è perfetto...
Ma sì, ho quasi tutti i suoi libri, da "La ragione aveva torto?" in poi.
EliminaQui critico solo l'aspetto che tu rimarchi: l'Europa unita ... che, come sempre accade, significa in realtà una cosa completamente diversa da quelle semplici parole, apparentemente condivisibili.
Ho letto prima l'articolo di Fini, poi Alceste. Sono più propenso a vederla come Alceste. Il grande sbaglio di Fini è continuare ad affermare che esiste l'ISIS, anche se la cosa risulta impossibile senza un mandato degli Americani e un suo foraggiamento costante. Nessuno resiste più di una settimana se combatte contro tutti i più forti eserciti del mondo.
EliminaAndiamo bene se anche l'alceste che mi sta cordialmente antipatico ripone fiducia su Fini ( ebreo ) vuol dire da ora in poi commentero' da Blondet peccato che anche li ci ho indovinato blondet scuola Ghetto chutzpah a tutto spiano resettati tutti I commenti nessuno e' degno di intervenire nel blog del satrapo Blondet cosi si fa !!! acclamato anche dai suoi commentatori divoratori di fieno Senza offesa ma lo sono e io a insistere a scorticarmi la lingua spiegare niente I suoi pavoni da tastiera mi sdegnavano
RispondiEliminaCome sempre Alceste è fonte di spunti infiniti.
RispondiEliminaLeggendo di Luis Prima non ho potuto non pensare a quanti grandi musicisti italiani hanno costituito l'ossatura portante della musica americana del novecento....cantanti, strumentisti, direttori, compositori.
Il potere vuole stanare e censire le "teste calde", vuole capire e spiare quanti e quali sono i veri nemici da temere.
Alceste invoca i diecimila, il potere sotto sotto la protervia e l'arroganza teme possano esistere.
Fenomeni resistenti come i valsusini, i forconi e i no vax, i separatisti sardi alla doddore meloni...gente mossa da istinti primordiali di repulsione all'imposizione di stato e magari disposti a pagare in prima persona, accettando le conseguenza della repressione di stato.
La monarchia sta vincendo e vincerà ma non smetterà di avere paura.
Tutto questa corsa alla sicurezza, alle blindature di strade piazze, il controllo ossessivo di internet, sono tutti sintomi delle inquietudini di gente che vive asserragliata nelle torri d'Avorio del potere.
Manzoni ci insegna, mai sottovalutare l'ira della gente
Un caro saluto
Lo spero ... però vedo, abitando a Roma, che alcuni traditori della Patria girano tranquillamente per strada.
EliminaQuello che, nel mio piccolo, potevo fare l'ho fatto.
Le rinunce, il disprezzo, l'odio sono intatti.
Mi piacerebbe sapere quanti "noms de plume" ha il già Ettore SVA Dei Manganelli. Comunque, per la sua serenità d'animo, ci tengo ad informarlo che non sono ebreo ma leggo comunque abitualmente Fini, Blondet, Lameduck e tanti altri, Alceste compreso, magari anche "giudei" a mia insaputa, però intelligenti! Mi accorgo ora di essere entrato involontariamente nel battibecco personale tra commentatori, deprecato da Blondet e giustamente bastonato, ma ormai è fatta. Parce!
RispondiEliminaHermannus Contractus
Hermannus Contractus
Adesso va di moda il kit del DNA. Puoi comprarlo anche su Amazon, credo. Si chiama Heritage qualcosa. Un altro trucco per farti sentire ciò che non sei. Sono sicuro che se Ettore si sparasse il kit verrebbe fuori una piccola percentuale giudia.
EliminaIn quello che dice la cancelliera vedo solamente un'esortazione a concludere in fretta l'assimilazione, un tempo cosi' si chiamavano certe azioni contro le minoranze etniche.
RispondiEliminaAssimilazione delle etnie europee alla cultura dominante, con conseguente perdita d'identita' e di memoria.
E' un deja vu continuo, se scrutiamo la storia. Se ad es. leggiamo le parole degli indiani d'America, potremmo anche averle dette noi, cambia solo il carnefice:
'La mia cultura dava valore all' amicizia e alla compagnia, e non guardava alla privacy come a una cosa cui tenersi aggrappati, poiche' la privacy costruisce muri su muri e promuove la sfiducia.'
'I bambini dividevano i pensieri del mondo degli adulti e si trovavano circondati da zie e zii e cugini che li amavano e non li minacciavano.'
'Come sapete l' uomo bianco è freddo, senza pieta', superbo e arrogante.'
'Le leggi dell' uomo bianco ci hanno forse mai dato un fil d'erba, un albero, un'anatra, una pernice, una trota? Egli ti deruba come il ghiottone che rubacchia la tua merce...egli confisca sempre di più. E sporca cio' che non prende.'
'Il suo guadagno impoverira' la terra e dietro di se' lascera' il deserto. La vista delle sue citta' e' un tormento agli occhi dell'uomo rosso. '
'Abbiamo perso cosi' tanto. Sebbene le circostanze fossero contro di noi, la colpa e' anche nostra. Non abbiamo saputo affrontare lo shock che l'uomo bianco ci inflisse.'
'Tra poco sara' troppo tardi per conoscere la mia cultura, poiche' l'integrazione ci sovrasta e presto non avremo valori se non i vostri. Gia' molti fra i nostri giovani hanno dimenticato le antiche usanze, anche perche' sono stati presi in giro con disprezzo e ironia e indotti a vergognarsi dei loro modi indiani.'
Ise
Ho scritto diversi post sulla questione.
EliminaLa Merkel è solo il generale Custer (vincente) degli Italiani.
Se non torniamo noi stessi ci faranno a pezzi definitivamente.
Accidenti, prima o poi ce la faro' ad aggiornarmi su tutti i post passati. In attesa, si vede che sono destinata a fungere da cassa di risonanza-ridondanza!
EliminaUn caro saluto,
Ise
Noccaro alceste il kit potra anche dire che soon nipote( I miei avi erano iscritti all fascio ) di un rabbino ma a quanto mi risulta per essere considerati ebrei I trisavoli non contano Piu soon fuori tempo limite e comunque e' l'animo che conta LA coscienza ,roger domnergue ebreo ad esempio vale piu di tanti non ebrei inutili pavidi devoti alla causa giudeo massonica ,ai suoi commentatori
RispondiEliminaRibuttanti digitate:" Giovanni preziosi o Roma o londra"tratto da LA vita Italiana leggetelo 2 minuti ne vale LA pena per infondere un po di sano spirito di ribellione visto lo stato da repubblica delle banane in cui vi trovate tra un po vi metteranno I parcheggi abusivi per cammelli
Sto ridendo di gusto: la cosa piu' bella di questo blog e' che ti risucchia nella mischia anche quando non c'hai voglia! La baruffa con tanto di stracci che volano, insulti velati o espliciti ecc., ha sempre un che di sano: e' ristoratrice dell'anima poiche' e' prodroma (me cojoni) a riconciliazione tra amicizie, odii ed amori contrastati!
EliminaSempre sgangherato e raffinato l'Ettore Sva dei M.!
L'Alceste d'altronde deve dirigere il traffico, quindi come dargli torto? Urge una ribellione planetaria! Che pero' stenta a decollare! Piu' ragiono sui fatti che urgono con sapientoni dotati di laurea, e piu' scopro che la classe "digerente" italiana e' composta di idioti funzionali! Incapaci di aprire la loro zucca piena di escrementi scolastici, intellettuali o culturali rappresi, per svuotarla e farci entrare qualcosa di utile (almeno).
Meglio l'analfabeta!
Massimo Fini? Ma mi facci il piacere! Dorothea Kasner? Ma mi facci il piacere! I Ramstein? Ma mi facci il piacere, avrebbe detto Toto', anche se devo dire che sti crucconi musicanti non sono niente male! La lingua tedesca, se verbalizzata da un maschio testosteronico, ha un timbrica cosi' maestosamente "nazi" da sconfinare nel misterico! Se pero' viene pronunciata da Frau Kasner perde molto della sua sinistra bellezza e finisce per assomigliare ai "titanici" discorsi del condottiero Hollande!
Magia di questa meravigliosa Europa di amore, amore e ancora amore. Nell'amore due diventano uno e tutto si fonde.
Quindi mi dissocio per una volta dall'arena, non prima pero' di buttar una citazione dal grande vecchio Junger Ernst, quasi si trattasse di una bomba a mano della prima guerra mondiale (tipo "ananas") innescata ed intonsa, con la sua bella polvere da sparo asciutta: esplodera? Fara' cilecca?
«L’ordine planetario, così nel tipo come nella strumentazione, s’è già com-
piuto. Attende solo di essere riconosciuto e denunciato come tale [...]. Il
progressivo estendersi dei grandi spazi fino a configurare un ordine glo-
bale, il confluire degli Stati mondiali nello Stato mondiale, o per meglio
dire nell’impero mondiale, si connette al timore che d’ora in avanti la per-
fezione attinga le sue forme definitive a spese della libera volontà».
"Lo Stato mondiale. Organismo e organizzazione"
Per ESDM: la "butade" sui "parcheggi abusivi per cammelli" e'geniale!
Per A: bello ricordare Shelley, Byron, Dannunzio.
Stasera prima di dormire provero' a recitare (se me la ricordo) almeno una preghiera cristiana.
Anonimo R
Ma non metto in dubbio LA vostra buona fede avete mille scusanti I'll lavoro I'll tempo le scie l'indottrinamento scolastico I'll lavaggio del cervello delle TV ecc ecc la cucina delle scuse assennate create ad hoc dal vostro cervello e'sempre all'opera essere ignari di chi tresca e' un vostro sacro Santo diritto altroche' le giustificazioni sono il vostro forte sono Italiano anch'io ,mi credete un cucu Ma c'e' da vedere , fossi rimasto in Italia sarei un vegetale pure io ormai siete a quello stato vi riempiono di negher e non alzate LA benche' minima protesta tutto per paura di cosa pensano di voi gli altri aspettate crozza feltri in pieno delirio ecco tutto li si riduce LA vostra protesta vedere uno che scherzando dice quello che pensa I'll popolo italiano
RispondiEliminaSia che si creda o meno a Biancaneve o al "crollo del Ponte M.", ai fini di comprendere un frammento del puzzle di chi controlla e condiziona (e come controlla e condiziona) la nostra vita, potrebbe essere utile visionare questo video su youtube di
RispondiEliminaAlba Mediterranea
https://youtu.be/ZM2SAIlV0eA
CONVEGNO SUL PONTE MORANDI INTERVENTO DI ORAZIO FRGNANISDV 0287
(Da non confondere kazaki con kazari)
"Si, d'accordo l'incontro
un'emozione che ti scoppia dentro
l'invito a cena dove c'? atmosfera
la barba fatta con maggiore cura.
la macchina a lavare ed era ora
hai voglia di far centro quella sera
si d'accordo ma poi..
tutto il resto ? noia
no, non ho detto gioia,ma noia, noia, noia,
maledetta noia..."
Il primo che indovina l'autore della citazione ricevera' in regalo: un biglietto di partecipazione al prossimo CDA di Atlantia ed il CD del cantante misterioso, con dedica del nostro (ex) Presidente del Consiglio Enrico Letta.
Anonimo R
Louis Prima scopro essere anche l'autore di "Just a gigolo" e altri brani ma che grande! E qui mi scappa un grazie Alceste!
RispondiEliminaUn classico da Armstrong bianco ...
EliminaPer Sitka
RispondiEliminaIn realtà l'autore di ''Just a gigolò'' è Leonello Casucci, detto Nello, pianista jazz degli anni '20 che la scrisse su versi tedeschi poi adattati in inglese. Louis Prima, che conosco bene perché era un "culto" di mio padre, ne fu un geniale interprete insieme a tanti altri (tra cui Louis Armstrong, Bing Crosby e Marlene Dietrich). Chiedo scusa per l'intromissione ma la precisazione deriva da una certa pignoleria acquisita con l'esercizio professionale!
Per anonimo R
Se non sbaglio è Califano. Qualora avessi indovinato desidero precisare che rinuncio a cotanto premio!
Un cordiale saluto
Hermannus Contractus
Per HC: hai stravinto!
RispondiEliminaIl Califfo li disintegra tutti sti omuncoli di Presidenti ex nei vari CDA di spoliazione. Come premio di consolazione caro Hermannus, lei vince comunque una segnalazione extra:
"Piercarlino"
https://youtu.be/KEwxC2bp0fU
dove il Califfo, volando oltre l'inesistente orbita bassa terrestre, leopardianamente va oltre la siepe e ci ricorda, nel suo album mistico
"non escludo il ritorno",
chi siamo.
Un saluto all'immenso, visionario e incompreso Califfo.
Anonimo R
Sì, un grande a suo modo. Va rilevato che è il classico italiano espatriato che recita la macchietta dell'italiano sorridente, solare e un po buffonesco che piace tanto agli stranieri. L'italiano tutto piaceri della tavola e donnaiolo impomatato che biascica la lingua del posto ma deve dire "ammore" nella sua lingua strizzando l'occhiolino. Oggi c'è uno chef italiano in Scozia "simpaticissimo" (!) che ne riproduce il prototipo.
RispondiEliminaPer Hermannus: anche se mi fidavo ho controllato per curiosità: dici il vero chiedo venia, un altro dei nostri quindi, Leonello Casucci, e poco conosciuto peraltro...
RispondiEliminaPer Adriano: certo, dici il vero, l'immagine di cui parli è made in usa. Però lui non era espatriato ma figlio di emigranti, forse non parlava (ne lui ne i genitori) italiano cosi come si studia a scuola. Figlio di emigranti come Rocco Granata, che ha scritto la canzone "Marina Marina" in Belgio dove il padre si spaccava la schiena in miniera. C'è un film su di lui, in cui si vede bene il razzismo verso gli italiani che ancora poco tempo fa (e quindi ancora oggi) alberga nei cuori dei nostri amici nordici.
È "classico" il prototipo che dici tu perché è il modello piu conosciuto e diffuso... perché viene dagli Usa...oggi che gli americani sono conpletamente rimbecilliti spargono luoghi comuni su di noi che non hanno neanche piu il famoso fondo di verità...in Brasile ci si ricorda di noi perche abbiamo costruito le città, cosi come ho scoperto che la torre principale di Porto (la torre dos clerigos) l'ha fatta un italiano...queste macchiettine qui hanno fatto tante cosettine, come sappiamo... E io anche chi come Louis o Rocco giocava con quello che alla fine gli stranieri volevano lo rispetto e lo stimo perché lo faceva con classe e stile, il famoso qualcosa in più che ci contraddistingue... come sempre...È grazie a questi che oggi andiamo a fare gli chef in giro per il mondo non ce lo dimentichiamo.
Ovviamente sempre servili coi signori. È un tratto che gli italiani non sanno scrollarsi di dosso.
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RispondiEliminaPerche' alceste non chiude I commenti come I'll Blondet ,tutte ste inscenate da vaudeville faccia cadere LA maschera una buona Volta si mostri per quel che e' vedra' che se I suoi pezzi soon cosi vitali e apprezzati LA gente glieli leggera' lo stesso ,ma ho I miei dubbi che lo siano lei scrive bene ma col freno a mano tirato eh io stupido che mi prendevo LA briga di svuotare I'll Sacco anche per lei
RispondiEliminaHai ragione Dragotta: riappropriarsi dell'Italia facendo figli, con la forza se servira' e occupando i posti di comando oggi infestati dagli "alieni" e dai traditori!
RispondiEliminaQuesta e' l'unica via!
Questi nemici ormai palesemente vogliono farci fuori! Questa e' la sola verita', e subdolamente usano (almeno da secoli) tutti i metodi. I complotti non esistono: esiste una cospirazione mostruosa contro noi europei cristiani bianchi e contro la nostra cultura. Gli artisti? Per la maggiorparte venduti a "mammona", che per un tozzo di notorieta' venderebbero anche loro madre! Esseri perlopiu' infami e ubiqui e, come tali, usati dalla macchina della propaganda! L'italiano non e' un saltimbanco!
Anonimo R
In Francia intanto i francesi bianchi (di razza bianca) si stanno incazzando, solo loro pero'!
RispondiEliminahttps://youtu.be/4vTdfKEgWzE
Anonimo R
x Ettore Sva dei Manganelli: da quel che dice Blondet stesso, ha chiuso i commenti perché "...all’indomani della immensa manifestazione dei Giubbotti Gialli in Francia, il commento tipo “chi è causa del suo mal pianga se stesso” come se questi avessero votato in massa Macron, il vostro cronista si sente spinto a pensare: “Questo non ha letto i miei pezzi precedenti sul truffaldino metodo di voto e di propaganda che ha indotto in Francia i sottoproletari a votare il prescelto da Attali, per via della campagna che indicava la Le Pen come xenofoba? ..."
RispondiEliminada https://www.maurizioblondet.it/perche-chiudo-i-commenti/
Mi pare una giustificazione, quella data da Blondet, piuttosto speciosa:
sicché il voto a Macron sarebbe una cosa in fondo comprensibile, in quanto derivato da esposizione a bombardamento mediatico, dal quale si suppone non esservi difesa per l'homme de la rue?
Allora, la stessa scusa la si potrebbe accampare per chi in Italia vota PD o Boldrini, per chi è a favore dell'invasione indiscriminata di clandestini perché bisogna aiutarli per ragioni umanitarie senza se e senza ma, per chi è a favore dell'austerità al bilancio statale perché lo Stato è come una famiglia e non si possono non pagare le conseguenze del vivere al di sopra dei propri mezzi, per chi va coi negri perché sono all'avanguardia ed è la cosa giusta da fare, come chiaramente ci mostra MTV a noi e a molti altri compatrioti dalle menti più giovani e impressionabili.
Quindi, per sommi capi, chi si espone alla propaganda mediatica e subisce per conseguenza l'ottundimento del proprio (già flebile) senso critico, è un qualcuno scusabile secondo Blondet, mentre invece chi lo fa notare è da censurare con la chiusura totale dei commenti al sito per manifesta stupidità?
Ho il sospetto che questi controinformatori di punta (Bagnai, Blondet..) provino quel disprezzo verso i propri lettori/seguaci, che tanto rimproverano ai servi delle Menti Raffinatissime tuttora al potere.
Seguo da anni il sito di Blondet, ed è disseminato di lodi sperticate ai sovranisti collegati al sistema, chiamiamolo, lega/byoblu (Bagnai Borghi Foa Fusaro..) senza che questi se lo filino di pezza, o gli diano una prebenda qualsiasi o financo un qualche riconoscimento morale per esser stato uno che ha remato contro per anni e anni.
Non ci si dimentichi che Bagnai ha per anni tentato di contattare il pd, e disprezzato lega e 5stelle. Come dimenticare il supponente denigrare i discorsi sulle radici culturali di un popolo, come afferenti alla botanica e non alla politica, da parte del pariolino sedicente fiorentino?
Mai dal Blondet, una parola su Marco Mori o CasaPound ad esempio... ed ora arriva alla chiusura dei commenti, perché qualcuno ha avuto il coraggio di scrivere che votare Macron è stata una roba da chiodi!?!?
Quando gli interessi personali soverchiano così palesemente la verità e il buon senso, veramente viene lo scoramento, si perde il coraggio.
Prima di rispondere a Barabba voglio ringraziare il nostro ospite, alla prima occasione utile dopo tanta lettura "silenziosa", per condividere le sue lucide e stimolanti analisi.
EliminaTornando a Blondet, ho paura che le vere motivazioni della chiusura dei commenti nel suo blog siano molto più meschine. Non a caso pochi giorni prima di detta chiusura Blondet ha scritto un articolo in cui, come gli capita molto spesso e sempre più di frequente, parte per la tangente e inserisce a membro di segugio, senza ne capo ne coda, il suo atavico razzismo da vetero-settentrionale per tutto ciò che è meridionale.
Pur essendo romano mi rendo conto dei difetti della "cultura" e "civiltà" meridionali ma quando realizzo che il discorso esce dalla carreggiata e prende una piega che farebbe impallidire anche Cesare Lombroso, allora, come mi succede spesso col suddetto giornalista, non riesco a tenermi e rispondo. Rispondendo do coraggio ad altri utenti che evidentemente da tempo buttavano giù bocconi amari e così Blondet e la sua claque si ritrovano in minoranza. Il guaio per il Direttore è che non potendo controbattere razionalmente si ritrova in quello che da tempo ormai ho capito essere il suo peggiore incubo: essere contestato, messo in discussione, non sentirsi adorato come l'Unico Depositario della Verità.
Stessa cosa accadde anni fa, quando era la penna principale del blog Effedieffe. In quel caso la sua cricca plaudente solleticava la sua parte da bigottoveterotestamentariocrociato.
Dietro indubbie capacità critiche e di analisi di certe persone sono sempre più convinto che non ci sia la voglia di combattere un mondo ed una realtà ed il sistema nemico che l'ha resi tali ma solo il coltivare il proprio ego ed i propri miseri interessi
Credo che la ragione di fondo per Blondet sia che non avesse poi tanta voglia di moderare un tal numero di commenti per ogni articolo. Si è aggrappato alla prima scusa, ahimé ridicola.
EliminaSul suo antimeridionalismo, credo che dietro ci siano ragioni sue.
Mi appare chiaro infatti da mia esperienza sul campo che un milanese, che so, non ha atteggiamenti meno furbeschi e rozzi di un meridionale, è solo che è più benestante e non ha tanto bisogno di ostentarli. La cultura di fondo, come la chiama Alceste "cialtronesca", è simile.
Detto questo, al nord hanno subito un processo d'immigrazione massiccia simile a quello che oggi l'Italia subisce dal terzo mondo, con stesse modalità di repressione del dissenso da parte dei media (si pensi ai film anni 50 tipo rocco e i suoi fratelli, e l'alone da buon selvaggio che hanno circonfuso attorno alla figura archetipica dell'immigrato meridionale nei centri industriali del Nord).
Quindi tenderei a giustificare Blondet da questo unto di vista, e non fargliene troppo una colpa. Non ci si può scagliare contro il politicamente corretto e poi dare del razzista a qualcuno in senso peggiorativo.
Certo, la colpa è della classe dirigente nazionale sabauda che ha impostato uno sviluppo dell'Italia tutta così sbilanciato a favore del nord, in ossequio e agli interessi mercantili del nord e a quelli latifondisti del sud. Le valli dell'Arno, del Tevere, la piana vesuviana, il tavoliere erano tutte zone dove si poteva puntare all'industrializzazione, ma si è preferito privilegiare il nord, coi risultati culturali, ma anche proprio di qualità della vita, che si vedono oggi.
Poi per esperienza personale, so che andare a lavorare in nord Italia è straniante come andare all'estero, forse anche di più, perché questi si suppone siano tuoi connazionali. Ciò contraddice quanto sostengo prima, italiani dal nord al sud "una faza una raza", ma non fatemene una colpa.
Mi sembra ovvio che dietro il suo antimeridionalismo ci siano ragioni sue, di certo non le mie. Che questo debba inficiare le analisi di un "esperto" è tutto un altro discorso però.
EliminaChissà forse da giovane un terrone gli ha fregato la donna e noi siamo qui a subirne l'onda lunga.
Giustificarlo poi. Per carità, si giustifica tutto. Pure i terroristi rossi erano solo compagni che sbagliavano però facendolo a simpatia si perde parecchio in credibilità ma va bene così.
Concorderà che se mi dichiaro contro l'invasione di clandestini nel mio territorio oggi, non posso condannare chi si lamenta per l'invasione di terroni nel suo territorio ieri. Sarei incoerente se lo facesi.
EliminaQuantitativamente l'invasione di oggi ha impatto di gran lunga più negativo, ma qualitativamente sono la stessa cosa.
Blondet ha preso la prima scusa che ha trovato per chiudere la moderazione di 400 commenti per articolo che riceveva, tempo perso perché la maggior parte dei commenti erano sconclusionati.
Molto ipocrita le motivazioni che ha addotto, parecchio arrogante il modo come si è posto. Ma anche Bagnai fa così, Bagnai ha successo, quindi Blondet avrà pensato che trattare i propri lettori come marmaglia sia una cosa ormai sdoganata e che anzi poi lo si stimi di più, sia da parte degli altri sovranisti di spicco che dei lettori stessi, persino.
Blondet, il cattolico tradizionalista ma divorziato. Chissà se ci va a messa veramente, pubblica una valanga di articoli al giorno nelle varie rubriche del suo blog.
Sull'ultima parte son d'accordo con lei. Sulla prima metà molto meno.
EliminaRiguardo alla moderazione dei messaggi non son sicuro che questa avvenisse in qualche modo visto che con disqus il messaggio appariva in maniera istantanea. Al massimo Blondet dava una letta veloce ma nel suo blog c'è una così esagerata "inflazione d'informazione" che la moderazione la fa l'enorme mole di articoli che si succedono.
Capisco che lei è "nordico" e va bene. Capisco che anche lei ha i meridionali sul gozzo e va bene. Però se lei vuole discutere seriamente su queste basi non lo capisco più.
Paragonare l'immigrazione dal sud e dall'africa oltreche palesemente assurdo è anche palesemente sospetto. Solo per citare qualche piccolo fattore: con i meridionali si condividevano razza, lingua (almeno a livello scolastico), religione e la stragrande maggioranza dei valori ed infine i terroni sono saliti per riempire le "vostre" fabbriche. Degli immigrati attuali neanche mi spreco a parlarne tanto la discussione è pretestuosa ed inutile.
La lascio alla sua coerenza.
io so romano de roma (70)!
EliminaSu disqus e la moderazione di Blondet non lo so, c'avrai ragione te.
Io poi mi sento più a mio agio con gente al di sotto della linea Massa-Senigallia, quelli al di sopra hanno modi e costumi, lingua e sensibilità che sento stranieri: https://it.wikipedia.org/wiki/Linea_Massa-Senigallia
A posto così allora. Non abbiamo altro da dirci.
EliminaAlla prossima
https://www.maurizioblondet.it/2021-la-fine-della-repubblica-italiana-nascono-gli-stati-uniti-deuropa
RispondiEliminaDi Marco Mori
Per Barabba: non per essere ne' pignolo o pedante o polemico, ma Blondet ospita Marco Mori.
Riguardo a Casa Pound, cerca su youtube il video della conferenza sulle nanoparticelle e vaccini presso Casa Pound di Roma del Dott Montanari e come e' finita: uno schiaffone in faccia a tradimento al dott. Montanari da parte di un energumeno (sembra) legato o simpatizzante di C P. Senza nessun chiarimento (da quel che risulta dalle parole del Dott. Montanari) da parte di Di Stefano o di altri responsabili.
Osservo con interesse Casa Pound, ma mi chiedo anche chi realmente essi siano e chi ci sia dietro, se dietro c'e' qualcuno. Se avete piu' notizie sul fatto, ben vengano.
Tornando a Blondet, ha anche chiarito che i commentatori finivano sempre a zuffe verbali idiote e di livello infimo. Non leggo i commenti nei suoi articoli quindi non so che dire, pero' senza Blondet (e Byoblu ecc.) ci rimarrebbero solo Repubblica, Saviano, Fazio Fabius, Mentana, Mieli, Ferrara, Travaglio ecc: "tu chiamala se vuoi, informazione..."
parafrasando Battisti.
Per carita', tutti grandi professionisti ma un tantino allineati e noiosamente prevedibili.
Certo i disinformatori o "troll" o "criptotroll" (ho inventato un neologismo?) hanno molte facce e spesso sono eccezionali nel dissimulare la loro vera azione.
Cosi', tanto per mettere il dito nella piaga.
Dal mio punto di vista, non faccio altari a messuno, nemmeno a Blondet il quale, glissando (spesso) il centro del problema, comunque sia fa un lavoro importante ed interessante. A volte mi domando perche' sia ancora vivo, ovvero quale Santo in Paradiso (o in terra) lo protegga.
Hastatotrollfintoitalicomagariblondet!
Domanda inopportuna: quanti troll intervengono in questo blog? Avranno mai le palle di dichiararsi? Allora si che il gioco si farebbe stimolante! Mi son sempre chiesto che faccia abbia un troll. Che colore di pelle. Quanti denti. Quanti passaporti. A proposito: che fine hanno fatto le armate di troll russi che minacciavano "la nostra perfetta demokrazia"? Secondo me i troll russi erano solo dei "figliditroll" (altro neologismo) apolidi. Un sospetto il mio non suffragato da alcuna prova tangibile o intangibile.
Un antitroll saluto con preghiera, invocazione ed esorcismo + esorciccio incorporato con, in omaggio, rosario di spicchi d'aglio bio.
(Fidarsi e' bene ma non fidarsi e'....)
Hastatotrollanonimo R
Gentile Hastatotrollanonimo R, l'articolo che citi di Mori nel sito di Blondet ha 7 commenti, segno che non l'ha messo nella pagina d'entrata del sito, perché sono circa 2 anni che Blondet conta centinaia di commenti per articolo.
RispondiEliminaIn più, Mori è ostracizzato e deriso sin da quando è entrato in Casa Pound e ha cominciato duelli verbali con i byobluisti. E' difficile trovare qualcun'altro che esponga i suoi articoli e le sue tesi fin da allora, da quando cioè ha mostrato irrevocabilmente di rifiutarsi di far da tirapiedi al "controsistema".
Se ha ragione lui, o i biobluisti sono effettivamente gente valida e pronta ce lo dirà il tempo e l'efficacia di questo governo.
Spero di sbagliarmi, ma molti biobluisti mi danno l'impressione di essere opportunisti (economisti che salgono sul carro del sovranismo per guadagnare visibilità che non avrebbero avuto altrimenti), Bagnai in particolare pr atteggiamenti e dichiarazioni pregresse mi sembra specialmente "sinistro".
Ancora, i biobluisti mi sembrano essere quelli che fanno 5000 euro al mese che hanno preso a ribellarsi contro le recenti strette autoritarie di chi ne fa 100 000 al mese e più.
Sono sempre impostati, moderati, si fissano sull'economia, puntate sulla geopolitica, dietrologie varie sui misteri d'Italia, ma mai niente che vada veramente contro il politicamente corretto.
In superficie tutti piuttosto modaioli e conformisti (a parte quell'intervista fatta a Blondet stesso).
L'immigrazione e la perdita di valori e d'identità sono temi per loro secondari rispetto a quelli economici o medico scientifici, che presuppongono conoscenze pregresse...le loro!, chiaramente, cosa che naturalmente li candida ai ruoli guida della contestazione-stato embrionale di rivolta, o come lo si voglia chiamare.
Ne conosco la razza, da studente universitario e poi da lavoratore sottopagato quand'ero in Italia, erano quelli che mi stavano direttamente sopra e di cui subivo l'arroganza. Narcisisti, opportunisti, ipocriti, arroganti coi più deboli e zerbini coi potenti.
Tutto sommato, se si segue la regola classica secondo cui il ceto sociale limitrofo al tuo è il tuo diretto nemico: i miei sono gli immigrati sotto e i quadri e la media borghesia piddina o biobluista sopra.
Quasi ci starebbe che i globalisti mi siano alleati naturali, in questa logica, non fosse che per la loro fregola di dissolvimento di ogni cultura e tradizione nell'unico trocolo globale cui anelano.
Comunque, Hastatotrollanonimo R, vedo che eviti di rimbrottarmi, nel tuo precedente intervento, sulla causa della chiusura dei commenti addotta da Blondet, che cito: che è ingiusto criticare i francesi per aver prima votato per Macron, e poi ora contestarlo.
Ciò è chiaramente vero, ed è demenziale giustificarli; anche supponendo che chi protesta venga dai piccoli e medi centri urbani penalizzati dalla globalizzazione, e di conseguenza si suppone lepenniani, essi comunque contano la maggioranza del paese, quindi qualcuno (molti) di loro hanno per forza votato Macron.
Magari Blondet si era rotto le scatole di moderare così tanti commenti e li ha chiusi, magri c'è un qualche altro motivo di lanciare segnali moderati ai biobluisti (includetemi!) ma l'alterigia con cui apostrofa chi adesso dileggia i francesi per la loro scarsa lungimiranza in sede elettorale, è fuori luogo, decisamente.
Caro Barabba, non era mia intenzione rimbrottarla e ne' mi permetterei.
EliminaMarco Mori e' bravissimo e coraggioso, e personalmente lo seguo. Si figuri che, sconfortato dal liquame politico italiano ho pure votato Casa Pound alle ultime elezioni: un maestoso 0,8%!
Dove si va con queste percentuali?
Poi succedono fatti come quelli del Dott. Montanari e ti chiedi se si tratti dell'ennesimo "pacco", alias, opposizione controllata.
Mi auguro di no.
Se Blondet appoggiasse esplicitamente Casa Pound penso verrebbe attaccato come "fascista" immediatamente e fatto chiudere.
Detto cio', anch'io ho a noia Borghi, Bagnai ecc. Pero' ci sono loro, e spero vivamente che qualcosa di buono lo facciano. Il futuro dell'Europa e' comunque fosco: tira aria di crisi finanziaria mondiale, di attacco finanziario all'Italia (o peggio) e forse di qualcosa di peggiore. Navigare in queste acque richiedera' leadership, carattere, coraggio, disprezzo della morte, ma soprattutto di un popolo unito e con le idee ben chiare di quanto feroce sia la lotta. Quindi un popolo disposto al sacrificio come, per es il popolo siriano.
Non dico altro.
Un caro saluto.
Anonimo R
Sono d'accordo, per quanto doti di comando, coraggio, carattere e disprezzo della morte non siano facili ad acquisire.
EliminaAlle volte mi chiedo quanto siano realmente potenti i media che plasmano subliminalmente le nostre coscienze.
Adesso tv, pubblicità ed internet inculcano ogni sorta di ideale debosciato.
Ad esempio ai tempi del Risorgimento chi sapesse leggere e scrivere veniva influenzato dai temi irredentistici dei mezzi di comunicazione di allora (giornali, letteratura, arti visive), che oggi sono vituperati come "nazionalismi fonte di ogni conflitto".
Ergo, se i media di adesso irrorassero i contenuti eroici delle etiche dei tempi che furono, la gente diventerebbe per conseguenza coraggiosa e proba, oppure invece, la decadenza melensa, postmodernista e relativista di cui si fanno megafono oggi, ha particolare presa perché legittima la naturale tendenza umana ma anche animale, alla pigrizia e al non far nulla (risparmio di energie vitali)?
Blondet mi va benissimo.
EliminaBorghi non lo leggo.
Bagnai ha un atteggiamento nettamente sinistro, da piddino snob. Ciò non inficia, naturalmente, la sua capacità di analisi macromicroeconomica.
Mi sono permesso degli amorevoli appunti a Fini e Blondet (a due loro post, peraltro, fra i migliaia che vantano) perché le idee, in parte, coincidono con le mie.
Non mi permetterei mai, al contrario, di estendere delle critiche a Maurizio Molinari, Gramellini, Lerner o Saviano: sarebbe una catastrofe.
Provi a scrivere degli articoli sui punti su cui è d'accordo con i figuri citati all'ultima riga, ne uscirà fuori qualcosa di estremamente sintetico ed eviterà la catastrofe.
EliminaIL buon Blondet le ha Chiamate Flatulenze di pancia cosi le ha chiamate le vostre perle intellettuali digitate "scie chimiche persino il tg1 ne parla"mi sa che siete sotto attacco ah ah ah ! Ma io ve l'avevo detto dovete saper leggere tra le righe fiutare come i cani dal vento ,Mai avrei creduto a un rincoglionimento generale di massa da parte degli Italiani, deve aver letto il buon blondet quello che avevo detto sui suoi commentatori ,ha lasciato quei mammalucchi senza saliva seccata di botto ,chiuso il parco buoi che vadano al bar a far LA gara dei rutti ah ah ah ! Grande blondet ,lo faccia anche lei Alceste si elevi una buona volta Tiri fuori il coraggio del leader perbacco !!! E magari ci delizi di qualche suo video ,LA protesta dei gilet gialli e' nata cosi partita cosi senza tante pretese da una donnina con un Video su Facebook
RispondiEliminaPer fortuna che c'è Lei Ettore!!! Pensavo che la Sapienza fosse stata esiliata da questo mondo ed invece ecco qua che non bisogna mai perdere la Speranza. Grazie di nuovo
EliminaL'analisi dei biobluisti di Barabba mi trova pienamente d'accordo - Inoltre,
RispondiEliminanonostante il tizio che cambia nome ogni giorno e che, se non ho capito male, vive in asia, mi stia pesantemente sul cazzo, penso anch'io che da questo splendido blog dovrebbero essere eliminata la possibilità di commentare. I nostri commenti non servono a niente; sono aria fritta, inutili, insignificanti: come povere chiacchiere al bar. Di pessima educazione è commentare lo scritto di un altro autore, qui a casa di un altro.
"Non potete immaginare quale tristezza e quale rabbia invadono tutta la vostra anima, quando di una grande idea, da voi venerata già da lungo tempo come una cosa santa, se ne impadroniscono degli ignoranti e la trascinano sulla strada verso persone altrettanto stupide e voi la ritrovate improvvisamente al mercato della roba vecchia, irriconoscibile, nel fango, male esposta, di sbieco, senza proporzioni, senza armonia, trastullo per bambini sciocchi!"
Concordo sul pessimo gusto di parlare qui di Blodnet o di Bagnai, ma dato che qui siamo tutti con pseudonimi possiamo fare a meno dei convenevoli e svuotare il sacco tutto non crede?
EliminaSecondo me entrambi disprezzano come marmaglia i propri lettori, e ne hanno data ampiamente prova; tollerano benevolmente gli adulatori e castigano le voci critiche. L'episodio di Blondet che chiude i commenti, perché uno commenta che i francesi se la sono cercata la stretta liberista votando Macron, è ridicolo in tal senso.
Comincio ad essere convinto anche io che sia meglio togliere la possibilità di commentare su questo blog soprattutto se non si discute sul merito di un commento ma solo in base al suo destinatario. Non è che alla fine per fare un commento sulle azioni di una "persona pubblica" toccherà chiamarlo al telefono? Per dirgli cosa poi?
EliminaEra uscita una piccola ed educatissima discussione sull'Innominato solo per il fatto di aver chiuso i commenti per "futili motivi" ed io li ho riportati. Stop. Meglio non scomodare la morale altrimenti c'è il rischio che non si possa toccare nessun argomento perchè vietato
per Alceste: ce la fa a mettere una sezione "Ultimi commenti" sulla barra laterale del sito? A ogni scritto nuovo si tende a troncare le discussioni in quello vecchio.
RispondiEliminaNon credo che Blogger supporti questa belal comodità ...
EliminaVedrò cosa si può fare.
è spiegato qua:
Eliminahttps://newbloggerthemes.com/blog/add-recent-comments-widget-to-blogger/
Vediamo se funziona.
Eliminaottimo
EliminaTutti I controinformatori che avete citato sono piu allineati dei normali informatori di regime ,preferisco cento volte di piu mentana che blondet, con mentana si va sul sicuro sai gia che ti tira uno sfondone LA sua tribu di spergiuri e'famosa per le palle che tira giornalmente mentre blondet non sai mai cosa ti puoi beccare in bocca un ghiacciolo o un c... E' li l'astuzia con cui vi fregano ma non mi credete allora continuate pure a vedervi I vostri siti a beccare come polli da batteria ,se non altro qui parlate di altro ve ne state lontano dai figli dell'esotico avete LA guida che riesce a rendere odioso solo me ma a me sta bene lo stesso
RispondiEliminaNon capisco l' acrimonia per il fatto che Blondet abbia deciso di chiudere i commenti, men che meno capisco l'addebitare tale scelta a una sua ipotetica appartenenza etnica.
RispondiEliminaCapisco molto meglio un certo rancore per il suo antimeridionalismo, ma non credo abbia influito su tale decisione.
Non mi stupisce invece la scelta di Blondet, non credo ci sia un profondo disprezzo per i lettori ma solo un comprensibile sfinimento. E fortuna che crede ancora che i 20,000 lettori silenziosi siano diversi da quei pochi commentatori superficiali:).
Comunque i commenti sulle elezioni francesi erano solo un esempio (quindi uno fra tanti!) dei motivi per cui si sente scoraggiato dal tenore dei commenti. Mi sembra anche un esempio calzante. Non capisco come facciate a credere che in Italia sia tutto molto diverso, cioe' che si sia davvero in grado di selezionare una classe dirigente valida tramite il nostro sistema elettorale-propagandistico. Io non credo neanche, forse a differenza di Blondet, che l'Italia sia messa meglio della Francia attualmente col presente governo 'scelto dal popolo', non tanto nella forma (Macron e' imbattibile) ma nei risultati. E se poi qualcuno (un francese per es.) dicesse 'beh ve lo meritate perche' ve li siete scelti', la riterrei una conclusione superficiale e affatto costruttiva. Un poco disfattista-narcisista. Il classico 'te l'avevo detto io!' che quando e' ripetuto all'infinito piu' che indicare una soluzione al problema, indica solo l'eccessivo narcisismo di chi lo pronuncia.
Amen per il mio commento fuori-tema.
Ise
Fossi stato uno dei 200 commentatori mi sarei offeso ,mancanza di rispetto totale ha fatto tutto un mucchio e via nella spazzatura ,e' stato un brutto gesto ,mentre invece ho dato un occhiata ai commenti il solito ciacolare educato sterile che non da fastidio a nessuno come c'e' anche qui d'altronde , anzi credevo peggio il gregge che si portava dietro il Blondet era migliorato, inciampavano magari come dei ciuchi tirati su male qualche svarione strafalcione qualche raglio in buona fede ma mica tutti possono stare a pancia all'aria ,I'll lavoro incombe
RispondiEliminaconcordo
EliminaConcordo anche io
EliminaSe il parlare qui sul Web tra noi non serve a niente mi si spieghi xche' vengono chiusi blog come stormfront olodogma thule italia ecc e con tanto di processo e di visita nel cuore Della Notte da parte di guardie nelle case degli ignari forumisti ,segno e' che qualche problemino lo creano i nostri commenti ,LA natura rancorosa di talune persone esce sempre fuori prima o poi inutile camuffarsi dietro a pipponi indigeribili citazioni prese a casaccio ,e poi esempio digitate "max Blumenthal intervista Gideon levy" chi di voi sapeva di questo atipico Ebreo che si rivolta control LA propria tribu di circoncisi !? Video che vale un peru'
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EliminaAh beh, se la giri in questi termini concordo anche io!
RispondiEliminaMa solo ai commentatori è concesso offendersi? O possiamo tollerare che anche il cronista (come si definisce Blondet) a un certo punto ne abbia fin sopra i capelli?! Lui che dirige tutto il lavoro di ricerca, scrittura e gestione del sito. Com'e' facile dare addosso senza il peso della responsabilita' Daste!
Fatto sta che poi ho letto dei commenti, dopo la sua dichiarazione di chiusura, i quali si scusavano per aver esagerato a volte (coda di paglia?) e imploravano il ripensamento. Non mi sembravano offesi. Gli offesi forse sono emigrati altrove a sfogare il rancore.
Ora se vuoi usare la vicenda per portare avanti le tue idee fa pure, rischi di geopardizzare (mi e' venuto questo inglesismo perdona) la credibilita' dei tuoi assunti secondo me.
A me quel che insegna il tutto è che continuiamo a riporre troppe aspettative all'esterno, sugli altri, gli eroi del web o della politica alternativa, e troppe poche su noi stessi, protagonisti reali. E che dovremmo apprezzare di più quel che abbiamo e disprezzare di meno quel che non abbiamo.
Mi ritiro che ho finito le cartucce del fuori-tema e fuori-tempo.
Un saluto ai pinoy, al nord e al sud Italia,
Ise
Digitate "Kenneth O'Keefe sub ita" ve ne do a badilate di queste testimonianze coraggiose comodo denigrare da star dietro a una tastiera ,le aquile da tastiera si sprecano sul Web, poi visto che vi considero piu istruiti di me non insisto lascio che il vostro cervello lavori in Santa pace quello che mi scoccia e' proprio quello di considerarvi piu istruiti di me non mi va giu
RispondiEliminaIo mi dissocio! Adoro leggere i commenti! Mediamente nei vari siti ed escluso (ovviamente e un tantino anche, lapalissianamente) questo, Tra 10 commenti idioti, tre scentrati e due fuori posto, a volte trovi vere perle. A volte trovi tracce, frammenti di indizi che ti portano lontano. I commenti sono lo spaccato della parte di umanita' che si interessa a cio' che qualcuno scrive o fa. Qui la capacita' maieutica (me cojoni), mesmerica (azzo) dell'autore, novello nocchiero, di scatenare la suburra interiore!
RispondiEliminaSpesso l'orda dei commenti surclassa e travolge, stravolgendolo ma anche no, il senso del pezzo postato ad arte, e ne diventa vero senso!
Viva il commento anche troglodita! Viva il rutto bestiale se necessario! Entrambi non escludono la gemma, il diamante grezzo, la vena d'oro...
Si sa poi, gli autori sono prime donne: a volte diventano "isteriche"!
Bisogna capirli...
Commentate finche' vi sara' dato di commentare, perche' chissa' cosa riservera' il futuro.
Anonimo R