Roma, 21 settembre 2018
Novanta (90) suicidi all’ora. Nel mondo. Circa 800.000 all’anno, quindi. 800.000/8.000.000.000: il conto fatelo voi. Ancora pochi. La crisi, la paranoia, l’austerità, le guerre, la disoccupazione, la distruzione dei ruoli sociali, la folle competizione postmoderna, il narcisismo eretto a sistema. Ci si aspetterebbero dati più alti: alienazione, claustrofobia metropolitana, sovraffollamento, stress post-traumatici. E invece … e invece il suicidio appare, come già scrissi, più una soluzione razionale che una soluzione effettivamente praticata … Il suicidio, per chi abbia a cuore sé stesso e l’Italia e l’uomo, per chi sia umanista integrale, è una risposta naturale. Di fronte al deserto i disperati non possono che togliersi la vita. Eppure … eppure non è così, per il fatto, semplicissimo, che l’umanità ha trovato una parvenza di felicità, la distrazione.
[Qui dobbiamo intenderci. Il suicidio, diretto, senechiano, morselliano, da fine dell’epoca, il suicidio per troppa sapienza, è questione che attiene agli aristocratici: “non enim vivere bonum est, sed bene vivere”. Il resto dell’umanità ha scelto - o è stata scelta - per la dissoluzione suicida, che è altra cosa. Terrificante nella sua ineluttabile vastità.]
La felicità. Un inganno, naturalmente. Ma l’uomo riesce a resistere in condizioni impervie, e resistere in condizioni psicologiche impervie non gli è da meno. Sin allo smiagolare dell’Ottocento esistevano nuclei familiari, a un tiro di schioppo da Roma, che vivevano nelle paludi, letteralmente. Il grado di miseria era incredibile. Anche loro, però, dicevano: vogliamo vivere! L’essere umano è come il fico infestante, più lo tagli più ricresce, non sente manco il diserbante. Così è, vuole vivere, a qualsiasi costo, a costo stesso della vita vien da dire, della vita intesa nella sua pienezza - a costo di posare un momento dopo l’altro un respiro dopo l’altro in maniera meschina, laida, da abitante del sottosuolo. Ma lo stesso vale per l’homo novissimus: liberato dall’ansia del pane (un tozzo di pane lo si trova sempre), deprivato di qualsiasi anelito celeste, ignorante, piccolo, monodimensionale, sciocco, bamboleggiante, senza diritti materiali, senza un lavoro, ma ricco di diritti inconsistenti. Ma son proprio quei diritti da quattro soldi, i diritti civili novissimi, a rendergli sopportabile lo strisciare da vermi quotidiano.
Il Mondo Nuovo apparentemente gli piace, insomma. Il potere escogita, e l’individuo escogita del pari, ogni trucco possibile per mentire o occultare la propria malattia interiore. Essere malati, irreversibilmente malati, di una malattia che progressivamente manda in putrefazione la propria integrità di essere umano … questo il nichilismo, non altro … via, tale malattia è sopportabile. Al fondo si è sempre disperati. Un serraglio di disperati. La verità, tuttavia, non è mai rivelata poiché rivestita di un tegumento edonista spesso e resiliente. L’Apocalisse, quale rivelazione, non sembra, infatti, alle porte, nonostante qualche buccinatore annunci, un giorno sì e l’altro pure, olocausti nucleari, schianti economici, terze guerre. L’Apocalisse, se avverrà, ci prenderà alle spalle, dolcemente, quando non ci sarà più nulla da fare. Probabilmente in poltrona.
666 non è un individuo, ma un destino.
In quei tempi mirabili non ci sarò più; tutto ciò che avrò prodotto sarà stato cancellato, come certi mandala buddisti, pazientemente costruiti, e distrutti in un attimo, a ricordare la vanità del transeunte ai superbi.
Anche le parole che leggete non ci saranno più, riassorbite nell’apeiron digitale dalla multinazionale Google, che, ora, non si sa perché, me le permette gratis. D’altra parte, a meno di non tirare fuori penna d’oca e calamaio (la BIC è una multinazionale, pure lei), e spedire il manoscritto a Pietro Giordani, le mie brevi intemperanze sono rese possibili da multinazionali. È il padrone, insomma, che, nella sua melliflua bontà, lascia campo libero ai moscerini, rinunciando al DDT della censura: purché i detti moscerini ronzino attorno alla merda dell’aia, ovviamente, senza infastidire l’Alto Fattore. Sono un traditore, alla fine della fiera: scrivo con un Ipad Apple, poi spedisco lo scritto bruto, ruvidamente congegnato nei ritagli di tempo, alla mail di Google; indi copio e incollo su Word (Microsoft), organizzo i concetti, elimino qualche ripetizione paludandola con nuovi timbri da cattivone, giustifico e indoro paragrafi e concetti, finalmente, pubblico: pubblico su Blogger (Google, again), esornando la sbobba con video Youtube (Google, e dagli). Mi son sempre ritratto schifato dai social: e però devo riconoscere che i post di maggior successo son quelli che alcuni lettori, a me ignoti, condividono su Twitter e Facebook. Ci siamo capiti?
Novanta (90) suicidi all’ora. Nel mondo. Circa 800.000 all’anno, quindi. 800.000/8.000.000.000: il conto fatelo voi. Ancora pochi. La crisi, la paranoia, l’austerità, le guerre, la disoccupazione, la distruzione dei ruoli sociali, la folle competizione postmoderna, il narcisismo eretto a sistema. Ci si aspetterebbero dati più alti: alienazione, claustrofobia metropolitana, sovraffollamento, stress post-traumatici. E invece … e invece il suicidio appare, come già scrissi, più una soluzione razionale che una soluzione effettivamente praticata … Il suicidio, per chi abbia a cuore sé stesso e l’Italia e l’uomo, per chi sia umanista integrale, è una risposta naturale. Di fronte al deserto i disperati non possono che togliersi la vita. Eppure … eppure non è così, per il fatto, semplicissimo, che l’umanità ha trovato una parvenza di felicità, la distrazione.
[Qui dobbiamo intenderci. Il suicidio, diretto, senechiano, morselliano, da fine dell’epoca, il suicidio per troppa sapienza, è questione che attiene agli aristocratici: “non enim vivere bonum est, sed bene vivere”. Il resto dell’umanità ha scelto - o è stata scelta - per la dissoluzione suicida, che è altra cosa. Terrificante nella sua ineluttabile vastità.]
La felicità. Un inganno, naturalmente. Ma l’uomo riesce a resistere in condizioni impervie, e resistere in condizioni psicologiche impervie non gli è da meno. Sin allo smiagolare dell’Ottocento esistevano nuclei familiari, a un tiro di schioppo da Roma, che vivevano nelle paludi, letteralmente. Il grado di miseria era incredibile. Anche loro, però, dicevano: vogliamo vivere! L’essere umano è come il fico infestante, più lo tagli più ricresce, non sente manco il diserbante. Così è, vuole vivere, a qualsiasi costo, a costo stesso della vita vien da dire, della vita intesa nella sua pienezza - a costo di posare un momento dopo l’altro un respiro dopo l’altro in maniera meschina, laida, da abitante del sottosuolo. Ma lo stesso vale per l’homo novissimus: liberato dall’ansia del pane (un tozzo di pane lo si trova sempre), deprivato di qualsiasi anelito celeste, ignorante, piccolo, monodimensionale, sciocco, bamboleggiante, senza diritti materiali, senza un lavoro, ma ricco di diritti inconsistenti. Ma son proprio quei diritti da quattro soldi, i diritti civili novissimi, a rendergli sopportabile lo strisciare da vermi quotidiano.
Il Mondo Nuovo apparentemente gli piace, insomma. Il potere escogita, e l’individuo escogita del pari, ogni trucco possibile per mentire o occultare la propria malattia interiore. Essere malati, irreversibilmente malati, di una malattia che progressivamente manda in putrefazione la propria integrità di essere umano … questo il nichilismo, non altro … via, tale malattia è sopportabile. Al fondo si è sempre disperati. Un serraglio di disperati. La verità, tuttavia, non è mai rivelata poiché rivestita di un tegumento edonista spesso e resiliente. L’Apocalisse, quale rivelazione, non sembra, infatti, alle porte, nonostante qualche buccinatore annunci, un giorno sì e l’altro pure, olocausti nucleari, schianti economici, terze guerre. L’Apocalisse, se avverrà, ci prenderà alle spalle, dolcemente, quando non ci sarà più nulla da fare. Probabilmente in poltrona.
666 non è un individuo, ma un destino.
In quei tempi mirabili non ci sarò più; tutto ciò che avrò prodotto sarà stato cancellato, come certi mandala buddisti, pazientemente costruiti, e distrutti in un attimo, a ricordare la vanità del transeunte ai superbi.
Anche le parole che leggete non ci saranno più, riassorbite nell’apeiron digitale dalla multinazionale Google, che, ora, non si sa perché, me le permette gratis. D’altra parte, a meno di non tirare fuori penna d’oca e calamaio (la BIC è una multinazionale, pure lei), e spedire il manoscritto a Pietro Giordani, le mie brevi intemperanze sono rese possibili da multinazionali. È il padrone, insomma, che, nella sua melliflua bontà, lascia campo libero ai moscerini, rinunciando al DDT della censura: purché i detti moscerini ronzino attorno alla merda dell’aia, ovviamente, senza infastidire l’Alto Fattore. Sono un traditore, alla fine della fiera: scrivo con un Ipad Apple, poi spedisco lo scritto bruto, ruvidamente congegnato nei ritagli di tempo, alla mail di Google; indi copio e incollo su Word (Microsoft), organizzo i concetti, elimino qualche ripetizione paludandola con nuovi timbri da cattivone, giustifico e indoro paragrafi e concetti, finalmente, pubblico: pubblico su Blogger (Google, again), esornando la sbobba con video Youtube (Google, e dagli). Mi son sempre ritratto schifato dai social: e però devo riconoscere che i post di maggior successo son quelli che alcuni lettori, a me ignoti, condividono su Twitter e Facebook. Ci siamo capiti?
Questa
la vita del rivoluzionario da tastiera.
Ma
torniamo ai teneri esserini del futuro.
Disperati,
certo, poiché non riconoscono più le antiche costellazioni, sostituite da cieli
di cartapesta; putrefatti, lebbrosi: il loro cuore più non pulsa da quando è
costretto alla piattezza del deserto ove non sono i rifugi, le vallette, i
verdi saliscendi e le fioriture improvvise che donano la vera felicità e
l’autentico dolore; castrati degli aneliti migliori, del proprio esser umani; e
del proprio essere italiani, africani, francesi, algonchini; una cancrena purulenta
ne ha divorato le profondità: tale l’uomo degli ultimi tempi. E tale resterà,
altro che Übermensch.
E
come potrà, tale aborto, proseguire la favola dell’uomo, alemno per qualche tempo? Grazie all’infinita
libertà. Il potere non ha fatto altro che trasvalutare i valori nel loro
contrario e operare di conseguenza, con l’accortezza del tarlo e del ratto.
La
pazzia? Non esiste, esistono solo sfumature di pazzia.
La
perversione? Siamo tutti pervertiti.
L’innocenza
dei bambini? Sono perversi polimorfi.
Il
maschio? Un predatore assassino.
I
gay? Sono i veri uomini.
La
donna? Deve essere liberata dal patriarcato, e lavorare, e liberarsi dei figli
e poi liberarsi, ancora, non sappiamo da cosa, ma liberarsi …
Il
mangiatore di bistecche? Un malato.
Immigrati?
Siamo tutti immigrati.
La
scuola? Non serve.
La tesi? Non serve.
La tesi? Non serve.
La
violenza? Ma quale violenza! Il numero dei suicidi è maggiore degli omicidi.
Qui tutto è amore.
La
cultura nazionale? Non esiste, è un coacervo di imprestiti.
L’Occidente?
Non esiste. Anche Minerva, la dea che presiedeva alla razionalità e alla
filosofia, era negra.
Il
passato, il futuro? Macché, cogli l’attimo.
I
figli? Disturbano al ristorante.
L’amore?
Meglio non farlo o farlo al contrario.
L’arte?
Provochi! Disgusti! Un immondezzaio, a ben vedere, è già arte.
La
famiglia? Incubatrice di disturbi psicologici.
La
comunità? Razzista.
La
terra? Per carità, Blut
und Boden.
La
morale? L’hanno costruita i reazionari, i razzisti, i nazisti.
La
legge? Aboliremo il processo penale.
Le
bestie? No, il sangue delle bestie, no! Meglio i cappottini ai cani.
L’Arena
di Verona? Dobbiamo farci i concerti.
Le
droghe? Legalizziamole.
Il
crimine organizzato? Legalizziamolo.
La
guerra? Imagine all the people …
I
soldi? Te li diamo noi, digitali.
Il
lavoro? A che serve, ormai, se i soldi te li diamo noi? Non costano nulla.
L’artigianato?
Queste sculture in resina sono fantastiche.
Il
piccolo imprenditore? Facciamo tutto noi, in grande, si metta in poltrona.
Puskin?
Era negro.
Leonardo
da Vinci? Era di madre cinese. Non avete visto la Gioconda?
L’Italia?
Un’espressione geografica.
Il
culto dei morti? Una bella fiammata e ci liberiamo pure da questa seccatura.
I
panorami, le valli, i torrenti? Ci facciamo il bed and breakfast, con pannelli
solari, riscaldamento geotermico ecologico et cetera et cetera.
Le
biblioteche? Si leggano i pdf.
La
Storia? Dimentichiamola: è una sequela d’infamie.
Pregare?
Pregare chi?
Il
serraglio di disperati accede alla libertà infinita: pederastia, zoofilia,
droga, pedofilia, incesto … tutto è già nelle cucine imperiali a bollire … il
beveraggio delle streghe …. nella pornografia tutti questi comportamenti sono
già sdoganati … la pornografia è, infatti, protetta dal Primo Emendamento Massonico
… e, si sa, gli attori hanno tutti più di diciotto anni …
Tale
esplosione di falsa libertà, ovviamente, avrà il proprio culmine orgiastico, da
Carnevale idiota … sarà il saturnale universale degli schiavi … poi i sensi, arroventati
al massimo, si rilasceranno … lo spirito, esacerbato sino al grado di fusione
psicologica, svaporerà del tutto … si darà fondo a tutti gli istinti, a tutte
le bestialità represse del proprio animo … svuotandosi d’ogni capriccio
possibile. Rotto il vaso di Pandora, sperimentato ogni atto, anche il più
ignobile e basso, come il Dorian Gray di Wilde, l’umanità (un dieci-dodici
miliardi, ma in regressione) tornerà a guardarsi allo specchio … rabbrividendo
un po’ … ma non troppo, poiché la vitalità avrà raggiunto il nadir, incapace il
desiderio a rinnovarsi … che la brama, la volontà, per condurre la danza del
progresso, hanno bisogno di limiti … del verboten continuo … è la castità, in
ogni campo, a generare le voglie, non certo Mary Quant … a quel punto non
resterà che la poltrona, all’umanità … e mangiucchiare pop corn … magari le
tavolette della Soylent Green, al gusto di cadavere … sarà un suicidio di
massa, spettacolare: not a bang, but a whimper … Thomas Eliot, quale
conservatore, e cristiano, aveva visto giusto … non perché fosse conservatore e
cristiano, ma poiché traeva da esperienze storiche profonde, millenarie, la
sapienza del futuro. Nella sua ricognizione sulla terra devastata previde lo
sconvolgimento dei cicli vitali, e pure gli hikikomori, gli adolescenti
eremiti: oggi adolescenti, domani adulti: “Leggo,
gran parte della notte/e vado a sud d’inverno”.
Anche i nipoti dell’1% si lasceranno morire … pian piano, ammollati nelle piscine del centoduesimo piano dei grattacieli di Lagoon West o di Vermilion Sands … calde pozze protozoiche da cui lasciarsi cullare … in perfetto romitaggio digitale … attorniati da choro-piante musicali … mentre le mirabili creazioni dei nubiscultori, che li lasciano indifferenti, sovrastano le loro regge, innervate da ascensori immobili … annoiati … annoiati a morte … le tartarughe ingemmate non soddisfano più, né le Salomè undicenni di cui hanno bevuto il sangue … nemmeno le torture, né lo sfogo nella santità, incomprensibile oramai … troppo tempo è passato per ritrovare la chiave psicologica dell’enigma della santità … la carne, poi, è ora talmente disfatta da rendere impossibile sostenere una liturgia, un calvario di purificazione … il veleno finale, distillato dagli alambicchi della libertà assoluta, è in corpo ... mortifero … se solo avessero il coraggio di ammazzarsi …
Anche i nipoti dell’1% si lasceranno morire … pian piano, ammollati nelle piscine del centoduesimo piano dei grattacieli di Lagoon West o di Vermilion Sands … calde pozze protozoiche da cui lasciarsi cullare … in perfetto romitaggio digitale … attorniati da choro-piante musicali … mentre le mirabili creazioni dei nubiscultori, che li lasciano indifferenti, sovrastano le loro regge, innervate da ascensori immobili … annoiati … annoiati a morte … le tartarughe ingemmate non soddisfano più, né le Salomè undicenni di cui hanno bevuto il sangue … nemmeno le torture, né lo sfogo nella santità, incomprensibile oramai … troppo tempo è passato per ritrovare la chiave psicologica dell’enigma della santità … la carne, poi, è ora talmente disfatta da rendere impossibile sostenere una liturgia, un calvario di purificazione … il veleno finale, distillato dagli alambicchi della libertà assoluta, è in corpo ... mortifero … se solo avessero il coraggio di ammazzarsi …
Al liceo(primi anni 90) dove io ero il più scarso,i secchioni appesero al muro un poster di Micheletto(che il negretto nu vo fà)Gecson,rimasi basito,ma almeno capii subito che eravamo fottuti.
RispondiEliminaAlmeno noi avevamo Samantha Fox ...
EliminaTutto dunque è perduto?
RispondiEliminaNiente fuoco purificatore?
Temo non vi sia più alcuna speranza. Speravo Putin bombardasse Israele dopo l'ultima carognata sionista ed invece nulla. E allora nisba. Hanno vinto loro. Ha vinto il male. Abbiamo tutti una paura maledetta di perdere quel poco che abbiamo. Nessuno si lancerà al galoppo con la spada in pugno con cuore impavido senza paura della morte. È il mondo sinistro giudaico massonico che trionfa facendosi forza sulle nostre rispettive ridicole miserie.
Oggi mi sono fatto 8 minuti di attesa al semaforo che incrociava la nuova tramvia cittadina. Uno scempio urbano devastante che serve solo ai negri e simili senza biglietto per arrivare prima a vendere la droga-rubare-stuprare-parassitare. 8 minuti di attesa semaforica. Ho avuto il tempo di chiacchierare con lo scooterista accanto a me sulle prossime elezioni comunali. Manderemo a casa il maledetto che ha rovinato la città?
Non lo so. Non me ne frega più niente. Non me ne frega più niente. Verde! Via si riparte.
Nell'agosto del 1918 Gabriele D'Annunzio decise di celebrare il quarto anniversario della guerra scatenata dall'Austria, con un atto di straordinaria audacia che sarebbe valso a precisare il mutamento ormai avvenuto nella situazione generale (sulla Marna i tedeschi erano entrati in grave crisi) e il mutamento avvenuto in quella italiana -dopo le umiliazioni inflitte a Conrad e a Boerovic nelle settimane precedenti- per affermare la superiorità del nuovo spirito aggressivo dell'esercito grigioverde, e per sconquassare l'anima del nemico ormai indotto a disperare di una vittoria invano cercata con l'offensiva dei due comandanti.
RispondiEliminaEra l'alba del 9 agosto, quando - alle 5,30 - gli agili apparecchi della battezzata squadriglia "Serenissima" comandata dal maggiore Gabriele D'Annunzio e dal capitano Natale Palli, si levavano in volo dall'aeroscalo posto nelle immediate vicinanze di Padova
Componevano l'avventuroso stormo sette Sva monoposti pilotati da GIORDANO GRANZAROLO, GINO ALLEGRI, ANTONIO LOCATELLI, PIETRO MASSONI, ALDO FINZI, GIUSEPPE SARTI e LUDOVICO CENSI e uno Sva a due posti, guidato dal capitano PALLI, nel quale si trovava il poeta. Ogni apparecchio portava un carico di venti chilogrammi di carta stampata; erano dei manifestini, i cosiddetti "l'arme lunga della gesta inerme"
Venti minuti dopo le 9, la Serenissima ridotta a sette apparecchi giungeva sopra la Capitale e prendeva a volteggiare nel cielo viennese, sconcertando ma anche meravigliando la folla immensa, accorsa nelle vie e nelle piazze a vedere lo stupendo e superbo spettacolo.
La limpidezza di questa giornata, con gli audaci discesi a quota inferiore agli ottocento metri consentiva loro di distinguere nitidamente gli edifici, i giardini, le spianate, la folla nelle piazze e nelle larghe vie; e mentre prendevano numerose fotografie, lasciavano cadere, a decine e decine di migliaia di copie, due messaggi stampati - con il testo italiano e tedesco - su volantini che recavano impressa una piccola bandiera tricolore.
Dopo aver fatto queste evoluzioni per oltre venti minuti nel cielo viennese, gli audaci aquilotti, sempre stretti intorno alla carlinga del loro comandante, si allontanavano verso sud-ovest.
Alle 12 e 40, gli eroi dell'epico volo su Vienna atterravano al campo di partenza dopo aver percorso - in sette ore e dieci minuti - mille chilometri, e oltre ottocento su territorio nemico a sfida di ogni avversità balistica ed aerea.
Il primo messaggio diceva:
RispondiElimina"Viennesi! imparate a conoscere gli Italiani.
Noi voliamo su Vienna, potremmo lanciare bombe a tonnellate. Non vi lanciamo che un saluto a tre colori: i tre colori della libertà.
Noi non facciamo la guerra ai bambini, ai vecchi, alle donne. Noi facciamo la guerra al vostro governo nemico delle libertà nazionali, al vostro cieco testardo crudele governo che non sa darvi né pace né pane, e vi nutre d'odio e d'illusioni.
Viennesi!
Voi avete fama d'essere intelligenti. Ma perché vi siete messa l'uniforme prussiana? Ormai, lo vedete, tutto il mondo si è volto contro di voi.
Volete continuare la guerra? Continuatela. E' il vostro suicidio. Che sperate? La vittoria decisiva promessavi dai generali prussiani? La loro vittoria è come il pane dell'Ucraina: si muore aspettandolo.
Popolo di Vienna, pensa ai tuoi casi. Svegliati!
Viva la libertà!
Viva l'Italia!
Viva l'Intesa!
Il secondo messaggio:
"In questo mattino d'agosto, mentre si compie il quarto
anno della vostra convulsione disperata e luminosamente comincia l'anno della nostra piena potenza, l'ala tricolore vi apparisce all'improvviso, come l'indizio del destino che si volge. Il destino si volge. Si volge verso di noi con una certezza di ferro. E' passata, per sempre l'ora di quella Germania che vi trascina, vi umilia e vi infetta.
La vostra ora è passata.
Come la nostra fede fu la più forte, ecco che la nostra volontà predomina.
Predominerà sino alla fine. I combattenti vittoriosi del Piave, i combattenti vittoriosi della Marna lo sentono, lo sanno con un'ebbrezza che moltiplica l'impeto; ma se l'impeto non bastasse, basterebbe il numero, e questo è detto
Per coloro che usano combattere dieci contro uno.
L'Atlantico è una via che non si chiude ed è una via eroica come dimostrano i novissimi inseguitori che hanno colorato l'Ourcq di sangue tedesco.
Sul vento la vittoria che si leva dai fiumi della libertà, non siamo venuti se non per la gioia dell'arditezza, non siamo venuti se non per la prova di quel che potremo osare e fare quando vorremo, nell'ora che sceglieremo.
Il rombo della giovine ala italiana non somiglia quello del bronzo funebre nel cielo mattutino.
Tuttavia la lieta audacia sorprende fra Santo Stefano e il Graben una sentenza non revocabile, o viennesi. Viva l'Italia!
GABRIELE D'ANNUNZIO
Proseguire la favola dell'uomo... La favola dell'uomo non morira' mai, perche' vive recondita anche negli anfratti delle cellule dell'uomo piu' abbietto. Satana o chi per esso, ed i suoi accoliti, non sono che derivati del vero "Uno". Hanno invero gia' perso a tavolino, anche se oggi sembra che la vittoria sia dalla loro parte. Certo vivremo tragedie immani. Importa come affrontare queste tragedie: se a fronte alta o da imbelli. Perche' la tragedia arrivera'. In fondo la favola dell'uomo e' la favola di una tragedia. I dadi furono lanciati millenni fa.
RispondiEliminaAd majora e a rivederci nei Campi Elisi. Nel frattempo, sterminate quanti piu' nemici potete!
Anonimo di nome R
"… a quel punto non resterà che la poltrona, all’umanità … e mangiucchiare pop corn …"
RispondiEliminaSembra che descrivi questo finale per l'umanita'
https://www.youtube.com/watch?v=h1BQPV-iCkU
Ise
“Non ci vedo nulla di sconveniente a scomparire con la mia epoca”, Paul Morand. Ho sempre creduto di essere idealmente fascista e invece ora mi accorgo di essere liberale. Mi accorgo di non provare nessuna emozione, nessuna pena, nel vedere il degrado e la distruzione, morale, culturale e materiale avanzante. È come se ne fossi totalmente staccato. Bene, volete distruggere tutto? Fate pure. Annichilite, annientate, incenerite, incendiate, seminate sale. Non lasciatevi nulla alle spalle. Io non ne voglio sapere più nulla, lasciatemi in pace e distruggete tutto. Se potessi mi ritirerei sulla cima di una montagna o in un convento di clausura, uno di quelli totalmente separati dal resto del mondo, dove non ci sono neanche calendari e non si porta nemmeno il conteggio degli anni, ma non ho la vocazione; la chiesa Cattolica ha fatto tutto ciò che le era possibile per allevarmi alla acristianità. Si può essere più liberali di così? Si può essere più individualisti e staccati, separati dal resto della società e comunità (sempre che queste parole abbiano un senso ormai) di così? Purtroppo però non so fare nulla, non mi è stato insegnato nulla e sono costretto a convivere con tutto ciò che ci circonda. Mio nonno era contadino. Classe 1930, durante la guerra portava gli animali a pascolare dietro le linee inglesi e ogni volta che passava gli regalavano gomme, cioccolatini e stecche di sigarette; è così che ha iniziato a fumare. Il recinto delle galline era fatto con la rete usata dagli americani per non fare affondare i carri armati nella sabbia, durante lo sbarco di Salerno. Mio padre invece ha fatto l’università; nonostante sia cresciuto in campagna, questo ha ovviamente generato uno iato tra lui e mio nonno, tra la sua mentalità e quella di suo padre. Gli studi, la sua celata idea di superiorità rispetto al padre (è pur sempre un figlio di contadini; ha sempre portato rispetto per mio nonno), l’inurbamento e le relative “comodità” ne hanno fatto un uomo totalmente diverso dal padre. Ovviamente, morto mio nonno, la campagna è andata in malora. Il terreno dopo essere stato inutilizzato per anni è stato affittato a un’azienda che coltiva fiori esotici intensivamente. Un albero di limoni che si stagliava fiero e solitario in mezzo al terreno è stato tagliato, “troppo ingombrante, serve spazio” e poi i limoni li compriamo dalla Tunisia; dura lex sed lex, del mercato, s’intende. Francamente se mi avessero allevato in campagna sarei un contadino. A guardare il degrado circostante viene voglia di sperare di non avere figli. Tanto cosa gli lascerei? Non potrei insegnargli nulla; nella migliore delle ipotesi avrebbero una vita perennemente alla canna del gas, nonostante tutti i titoli e titoluzzi scolastici (fra un pò non avranno nessun valore; è la legge dell’inflazione: più un bene è diffuso e facilmente reperibile, e più il suo valore si abbassa; tra un po’ in giro ci saranno solo ingegneri, economisti, avvocati, medici e tutti gli altri mestieri saranno svolti da macchine o schiavi veri e propri). Perciò voglio solo essere lasciato in pace; pagare il mio obolo lavorativo giornaliero di otto ore e poi non saperne più di niente e di nessuno. Che gli altri si avvoltolino pure nello sterco, ma vedano di non schizzarmi nulla addosso. Sia chiaro che questa non è una guerra, non è nemmeno una battaglia, siamo un esercito in rotta. Mi vedo come uno di quei soldati giapponesi sparsi nelle isolette del Pacifico, che quando la guerra finì nel ‘45 non vennero avvisati, e per decenni continuarono a combattere una guerra che non sapevano essere perduta; continuarono a resistere sulle loro isole vivendo allo stato brado senza neanche pensare ad arrendersi. Ecco, io voglio essere più o meno come loro, voglio continuare a resistere nella mia isoletta spirituale. L’unica differenza è che io so che la guerra è già perduta, e resisto solo per la memoria di ciò che è già morto. Non mi interessa. Sono un figlio d’Italia nato da un cadavere.
RispondiEliminaEnrico Barra.
Ciao grazie per la sua sincerità (in un sito di eroi!...). Anche io mi rattristo di non sapere fare niente. Ma la mia scelta è così: invece di buttarmi ad apprendere qualche disciplina artistica di portata esistenziale, faccio tutte le stupide cose di ogni giorno come se fossero importantissime con il massimo impegno possibile. Non vuole essere un consiglio solo la mia esperienza. Ringrazio Alcesteche, che ci lascia questo spazio per le nostre intemperanze, e qualche volta tristezze S.
EliminaDigitate:" I protocolli dei savi di sion 1937" e' in PDF gratis il best sellers dei complottisti altrimenti continuate a brancolare ,parlare di aria fritta ad una Certa eta fa male
RispondiEliminaCaro Ettore SDM, utile consiglio per gli acquisti. Al di la pero' di ebraismo e massoneria, forse bisogna aprire gli occhi (e le coscienze) sul fatto che dopo 70 anni di propaganda e di distruzione della tradizione (e dopo il carnaio della seconda guerra mondiale), le menti europee, ovvero le nostre menti, sono totalmente ebraicizzate e massoniche. Ovvero scristianizzate. E questa e' la reale vittoria del nemico! Perche' e' il cristianesimo aderente al Vangelo che nei secoli blocco' il nemico dell'uomo, non il cristianesimo scismatico o modernista o infiltrato e post Conciliare. Tutte queste sono espressioni dell'Anticristo. Bisogna recuperare il centro, e per recuperare il centro bisogna recuperare la memoria, recuperare la di verita' di chi eravamo e ancora siamo. E molto di piu'! Non e' un'operazione semplice. 70 anni di menzogne e milioni di morti ammazzati in guerre bestiali non si cancellano per magia. Questo blog (mi corregga se sbaglio caro Alceste) suggerisce dei percorsi. Sta all'occorto lettore cogliere gli spunti utili, che sono tanti e gratis, e provare a guarire. O anche rifiutare tali suggerimenti e continuare come se niente fosse. L'umanita' pero' ha capito che qualcuno la sta fottendo e questo "qualcuno" fa paura. Bene quindi suggerimenti di testi importanti e controversi. Necessario anche ricordare chi eravamo. Un caro saluto.
RispondiEliminaAnonimo di nome R
Minkia ho letto il Barra ma come siete messi e' proprio quello che ho trovato li dalle mie parti, egoismo ,egoismo Puro che pagheranno poi I vostri figli e nipoti invasi dalle orde fameliche inculomani afro-asiatiche in vena di saccheggio se non vi svegliate alla svelta , ognuno pensa al proprio carboncino e che gli altri italiani si fottano ,ah ma e' proprio un bel programma,Proprio un bello spettacolo avvilente ,visto che con internet si puo persuadere e cercare di cambiare Certe teste in standby gridare sul WEB puo sempre tornare utile ,ad esempio LA lettura di digitate " un mondo impossibile Alfredo bonatesta " il grande parassita ( e ' tedioso che lo dica io chi e' ) scritto bene chiaro alla blondet anzi meglio ! Da una qualche parte bisogna pur battere LA testa
RispondiEliminaSe facciamo tutti come il Barra stiamo Freschi , possiamo dire addio alla Bella e civilizzata Italia ,le orde afro asiatiche non vedono l'ora di spaccare tutto arrivano piene di Pretese e noi stiamo li a guardare il nostro carboncino ognuno a guardare il proprio carboncino e che gli altri Italian I si fottano ,proprio una Bella tattica ,una tattica suicida ,visto che l'osso del collo preme a tutti e visto che ancora un po di liberta sul WEB e' concessa almeno cercate di gridare un po sul WEB puo tornare comodo e' sempre una buona azione svegliare qualche pecorella ,dare qualche video qualche libro ad esempio :" le tre domande di akmadinejad video" Svegliare dal torpore I cervelli puo essere Opera gratificante
RispondiEliminahttps://youtu.be/SzvH40UTDqQ
RispondiEliminaSilvana De Mari spiega cos'e' realmente l'aborto
Buona visione
Anonimo di nome R
Ciao ti ringrazio ne avevo sentito parlare ma meglio vederlo qui, che su facebook ci si sente più liberi. Per me son tutte cose vere quelle che dice ma è una verità che non si trasmette con l'intelletto (illusioni e prevaricazioni degli scienziati) ma ci vuole tutta una vita, tutta non nel senso tanti anni, ma tutti gli aspetti, quotidiani e ideali, della vita. Io ero rimasta incinta in un brutto momento perché mio figlio aveva avuto un incidente ed era da due mesi che era in sedia a rotelle. Inutile mi son detta sono andata dalla mia amica ostetrica e le ho chiesto come fare per abortire subito. Ancora non lo sai quello che dovrai affrontare mi ha detto, con degli occhi che non dimenticherò mai. Le parole per me non sono quasi niente. Poi il bambino l'ho perso ugualmente ho una certa età. Ma quella mia amica mi ha dato una vera lezione, una verità per una volta nella vita: Veneta e anti vaccinista... però credo che quelli che vanno a mettere gli striscioni dove fanno gli aborti farmacologici abbiano una cattiveria esagerata dentro di sé alla faccia della loro pretesa santità S.
EliminaCara Anonimo, qualsiasi azione o scritto finisce per ferire qualcuno. La mia seconda compagna al quinto mese della prima gravidanza ebbe un aborto spontaneo per una infezione. Ha partorita viva una femmina sana. L' ha vista. Da li e' partita una depressione che forse non e' mai guarita. Poi decidemmo di riprovarci e nacque mia figlia, splendida. Poi vennero tutti i disastri inspiegabili tra me e lei. Detto cio' la natura ha un suo corso che bisogna accettare. Un'altra cosa e' far fuori un feto che e' gia' un essere umano, spesso perfettamente formato ma indifeso. Non volete quel bambino? Fatelo, poi aspettate che cresca (diciamo fino a 18 anni) e poi ammazzatelo affrontandolo a mani nude o con un coltello (anche a lui un coltello: parita' d'armi)! Dategli la chance di sopravvivere e di farvi fuori lui! Non c'avete le palle? Troppo comodo ammazzare chi non si puo' ribellare, chi non puo' rivoltare il forcipe piantandovelo in gola!
EliminaIo la vedo cosi'.
Un caro saluto.
Anonimo di nome R
Aggoungo anche questo:
RispondiEliminahttps://youtu.be/9CCNfLRUzgI
Silvana De Mari: "La Spectre della lobby gay"
Buona visione
Anonimo di nome R
Dai su presto leggiamo sti protocolli e andiamo a rivoltare questo mondo,chi finisce per primo avra'i gradi di federmaresciallo!
RispondiEliminaFinalmente liberi!in fondo ci voleva cosi poco..
Non c'e' bisogno di denigrare ,LA consapevolezza deve per forza passare attraverso la conoscenza se non si leggono certi libri Temuti e tenuti nascosti non si sapra mai chi sara mai a trescare alle spalle del popolino.Quando I vostri imbonitori da quattro soldi (Tutti) . vi parlano di 1,7 del Debito da non sforare e di altre amenita ricordate che ci sta sempre Un giudeo in ascolto che di Nascosto se ne spara una sorniona,brinda alla vostra coglioneria ci caccia dei lughi gemiti di piacere parlate di Numeri ( soldi)e di progresso,Non vi sto neanche a dirvi che LA Stella polare per i massoni impestati e' il progresso ,se poi il popolo si rivolta come un ossesso dalla fame il canagliume che ci governa va in Estasi
RispondiEliminaNoto ormai da un po' di tempo che alcuni commenti del blog tendono a buttarla in caciara, come si dice. Quello che differenzia questo blog dal resto della cosiddetta controinformazione è l'ampio respiro e lo sguardo profondo e lontano sulle cose. Vi si respira un certo classicismo che su internet è come un refolo d'aria fresca e pura nel gravoso e permeante olezzo di quasi tutto il resto. Amo e seguo il blog di Alceste per questi motivi. Vediamo di non ridurlo alla bassezza di qualsivoglia altro sito controinformativo/alternativo/barricadero/complottista per favore e vediamo di non scendere fino al livello di quelli che individuano un nemico purchessia e quindi daje ggiù. E' troppo facile e per questo genere di cose ci sono altre centinaia di siti. Poi, una curiosutà: perché tutti quelli che qui e in altri siti postano un certo tipo di commenti - sempre straconvinti d'aver individuato il nemico e quindi esaltati - sbagliano puntualmente sintassi, punteggiatura e via discorrendo? L'ho notato molto spesso questo fatto. Aff. Anonimo
RispondiEliminaBen detto Ettore SDM. Aprire le coscienze e cominciare a resistere e' d'obbligo. In pratica come? Facendo figli in primis. In secundis tentando di stabilizzare la famiglia. Mi soffermo su questi due punti. Sotto i 2,3 figli a donna una nazione scompare in pochi decenni. Noi siamo a 1,3, ma penso che il dato sia truccato: dai figli fatti dalle donne straniere in territorio italiano. Il dato piu' attendibile e' 0,7. Ovvero? Tempo 20 anni e siamo minoranza! Ricordate Pannella, la Bonino ecc, tutti ferventi sionisti e per es. la campagna per l'aborto satanico? In Italia le donne (spesso senza dire un cazzo all'uomo con cui concepiscono: e' chiaro l'uomo ormai e' un souvenir) praticano l'aborto, ovvero "fanno fuori" legalmente piu' o meno 100.000 esseri umani!!! E ci rompono ogni giorno i cogliono rai 33 mediafuch la7+24=33 ecc con i ... femminicidi perpetrati dall'orrido maschio! 100.000 a 100? Siamo 1 a 1000 riguardo a capacita' mortifera uomo - donna! In vent'anni grazie all'aborto mancano 6/7 milioni di italiani all'appello! Pero' contemporaneamente sempre le solite rai ecc. hanno stipato il cervello delle galline che il mondo si stava sovrappopolando e che quindi non bisognava fare figli... Oggi pero' con piroetta disinvolta, ci dicono (sempre loro e con papa Stalin in testa) che ci stiamo estinguendo e che quindi abbiamo bisogno VITALE del nigeriano, anche se squartatore part-time. L'altro part-time spacciatore. Ogni anno piu' di 6.000 infami madri accusano falsamente i padri dei loro figli di aver sessualmemte abusato dei figli! Questi padri spesso si suicidano, vengono inquisiti poliziescamente e penalmente, vengono allontanati dai loro figli, finiscono in carcere dove vengono ammazzati (in carcere un pedofilo predunto ha vita difficilissima) o si trovano con vita e lavoro finiti! E rai 33 e tutti i media collusi zitti! ZITTI!!! Per non parlare di tutte le altre false accuse che le mamme moderne fanno ai padri. Questo per dire che o la donna italiana ed europea cambia direzione, ovvero ricomincia a far figli e a svolgere il proprio ruolo fondamentale di madre e compagna leale (non azzardo il termine tabu' "fedele"), o gia' nel breve periodo tutto e' perduto. Certo qualcuno provera' a resistere. Nel lungo periodo, senza figli siamo fottuti. Ed e' fondamentale per le donne che capiscano di essere state loro per prime manipolate dal potere occulto per raggiungere la loro e nostra totale distruzione. Amen e che gli stupidi e le stupide vadano all'inferno!
RispondiEliminaAnonimo di nome R
Sugli sbagli di punteggiatura e ' oltremodo sgradevole lo so ma il mio cellulars thai con scheda Khmer fa quel qul che puo',sul conformismo dei miei commenti equiparandoli a quelli che fanno in tanti blog mi sembra uno sbaglio , escluso free animals e l'alceste adesso ,mi schifano tutti come un appestato sono tutti dei pavidi dei temerari che parlano di Correnti d'aria dei coraggiosi da poltrona ," LA felicita' sta nel parlare di nulla" svegliare il gregge da Tastiera e' un sacrilegio ,LA liturgia olocaustica e I discorsi da tastiera non vanno disturbati al gregge vanno dati svaghi mica altro ,ah dimenticavo anche ereticamente uno dei pochi commenti che mi ha fatto passare e' finito dritto dritto all'osservatorio antisemitismo ,Sono soddisfazioni... dal mio scranno asiatico me ne impipo altamente continuo imperterrito a svelare CIO che voi non potete ,altrimenti alle 5 del mattino TOC TOC !
RispondiEliminaCaro Aff. Anonimo, anche Celine scriveva spesso "accazzo". L'uso dell'infernale telefonino poi non aiuta a cesellare con imprevia perfezione la frase. Riguardo al suicidio (tema carsico negli scritti appassionati) le consiglio lo studio dell'arte del suicidio, come la tradizione classica insegna nelle sue accademie piu' alte e segrete, quelle che non ammettono sbavature nella sintassi della forma. La tradizione dei legionari romani per esempio, o quella dei samurai. Sulla seconda qualcosa ho faticosamente appreso. Posso condividere con chiunqui desideri accedere alla conoscenza di questo linguaggio supremo ed eterno.
RispondiEliminaUn caro saluto. Anonimo di nome R
Beh insomma, sul fatto che Celine scrivesse accazzo ce ne sarebbe da dire ma lasciamo stare. Il fatto, per il resto, è che mi danno un po' di noia certe esaltazioni ed esacerbazioni ormai trite. IL gregge da tastiera siamo anche noi qui, c'è poco da illudersi. Amo il blog di Alceste, attendo con impazienza i suoi scritti come penso molti altri ma ciò non toglie che siamo gregge da tastiera. Sul web non è molto importante ciò che si dice, piuttosto che lo si dica. Le censure, le minacce, i controlli non son altro che corollario. Uno dei massimi trionfi del potere degli ultimi 30 anni è stato quello di metterci tutti quanti, uno per uno, dietro ad uno schermo. L'obbligo a mediare la realtà tramite lo schermo. Non importa in qual modo il singolo fruitore medii la propria realtà tramite lo schermo, ciò che è importante è che lo faccia, che voglia farlo. Aff. An.
RispondiEliminaPer Aff. An. Importante e' che lo schermo (per come la vedo) non diventi il solo mezzo. E neanche il privilegiato. Allenare corpo e mente, legare le cose tra loro, decidere, conoscere il ferro ed il suo uso... La realta' e' una buona maestra. Il blog di Alceste una notevole palestra mentale.
RispondiEliminaUn caro saluto.
Anonimo di nome R
Non disdegno la politica "radio libera". Certo se fosse una radio sarebbe meglio.
RispondiEliminaVisto che ho il privilegio di accedere a siti che il da voi sono sotto censura come olodogma allarme ebreata Storm front webnostrum Thule ecc ,siti censurati Dalla vostra magnanima addomesticatrice psicopolizia cosi Democratica che si ricorda Sempre di voi ( LA Cina e' l' Italia) credete ci sia liberta' di pensiero in Italia?
RispondiEliminacol piffero che c'e' comunque vi do qualche dritta ,uno dei siti piu apprezzati dai ragazzacci di Stormfrontitalia e':" l'uomo libero .com" libro invece : " le forze occulte che manovrano il mondo PDF" consigliato e premiato fin da un minstro Della repubblica ,roba da pazzi un martire chissa ' com'e' finito
Belle e crude verita' quelle di Silvana De Mari sull'aborto. Gli animali doomestici hanno sostituito i figli. E sai perche' secondo me, perche' loro ti danno amore incondizionato e tu non sei tenuto a ricambiarlo, quel tanto che basta. E sono prevedibili. La deresponsabilizzazione appunto.
RispondiEliminaUn figlio e' dare sempre amore incondizionato, e questo spaventa. E mica puoi dare amore senza avere niente in cambio, deve esserci un fine utilitaristico anche nell'avere figli, devono diventare quel che dico io, essere perfetti, fare quel che mi aspetto, come un cagnolino appunto. E poi come un cagnolino ce li teniamo legati e dipendenti a vita. Poi secondo me i figli non sono solo nostri ma della comunita', quindi anche i figli degli altri sono figli nostri. Se si applica questo semplice assunto, alle ragazze che pensano all'aborto perche' "oddio come faccio" , non manchera' il supporto di chi le sta attorno.
Anche senza che qualcuno ce lo dica, se una si fa un esame di coscienza puo' ben capire da sola che la probabilita' di rimpiangere una scelta come l'aborto e' altissima (se non quasi certa), mentre quella di rimpiangere la scelta di aver messo al mondo un figlio e'...non so neanche se esiste. Se esiste fa parte di quelle donne che anche dopo la nascita sono rimaste col pensiero che devono fare carriera e realizzarsi (sic!) e un figlio e' un ostacolo a tutto questo (sic!). Questa e' la realta' dei bisogni indotti e della intercambiabilita' tra cose essenziali e cose opzionali.
Ise
Ciao Ise. Quando vado in Russia io vedo tante giovani coppie con figli. In Italia tanti soli con cani (si svegliano alle 5 del mattino per portare a far la cacca il cane e se la mettono anche in tasca) o coppie con cani. Di tutte le risme e taglie. Tantissime donne con cane. La zoofilia e' (o sara' presto) derubricata. A quando matrimoni benedetti dal Santo padre tra uomini o donne e cani, o asini o ratti (tanto per citare qualche animale: prego la lega in difesa dei diritti all'amore degli animali non mi citi per "negazione al diritto d'amore delle povere bestiole, anche loro figlie di Dio"). I nostri maschietti portano a spasso i barboncini. Questo fanno i giovani in Russia, per allenarsi. Ovunque.
Eliminahttps://youtu.be/-tD129aSDjo
Stamattina parto da casa e alla prima fermata dell'autobus 5 bambini in attesa del mezzo: un autoctono, un cinese e 3 africani.
W i cani ed i capottini per i cani.
Un caro saluto a chi si incazza!
Anonimo di nome R
La cacca se la mettono in tasca e se la portano a casa perche', se sono italiani, rischiano anche la multa. Sta arrivando la dittatura del cane, l'unico tra l'altro che gode di vaccini molto piu' puliti di quelli destinati all'uomo.
EliminaAttento che il quinto bambino non fosse rumeno, senno' rischi l'accusa di razzismo per aver usato il termine altamente denigratorio autoctono.
Ciao, Ise
Video memorabile.
RispondiEliminahttps://youtu.be/YhACMXxV2p0
Silvana De Mari in LA GENERAZIONE DEL GENERE
con tanto di instruzioni di ribellione al grottesco "pensiero unico" dominante.
Anonimo di nome R
Aveva ragione Dostoevskij, se Dio non c'è tutto è lecito. Aborto compreso. Ci ha provato Nietzsche, ha tentato disperatamente di salvare capra e cavoli... una nuova morale per l'uomo del futuro. Per poi crollare davanti ad un povero cavallo maltrattato. Fine perfetta, direi una resa gloriosa.
RispondiEliminaChi è così pazzo da scoprire l'ultimo velo che nasconde la verità, o fa finta di niente e si anestetizza con qualche cazzata che ci offre questo circo equestre o si suicida... magari di alcool, di tabacco e magari se gli va bene pure di Venere :)
Alceste lei che e' una vecchia pellaccia del Web cosa dice digiti:" no massoneria nwo macerata marcello foa modera un incontro" ci Sara' mica del vero ,comunque a me sta scentrata mi ha fatto aumentare LA salivazione piu che xhamster
RispondiEliminaQuando, invece di ragionare, si tifa ... di solito si finisce per tifare quelli sbagliati.
EliminaFree animals mi ha appena rimbrottato di lasciar perder quel troll ,purtroppo anche io sono una bestiaccia 2 parole 2 un po sconce e parte l'acquolina pero' una sbirciata a quei siti CE LA Do se non altro per rispetto al Berlusca noto Massone Faccendiere Corruttore palazzinaro Della P2 propaganda 2 loggia secrets eversiva da associations a delinquere non credo che I suoi consanguinei possano essere immacolati ,anzi , l'unica cosa che conta in Italia e' il "passaggio del martelletto "
RispondiEliminaA volte si puo imparare molto di piu da chi ti vuol male piuttosto che da chi ti vuol bene e ti da sempre ragione, ragion per cui anche dai troll Talvolta si puo imparare ,quel presunto troll di cui prima le accennavo riguardo ai suicidi o omicidi indicava " bastaitalia Giorgio Panto incidente" e poi " Paolo alberti incidente" Celine lo diceva a volte si ricevono dei segnali che noi manco CE ne accorgiamo , dieci minuti fa ero davanti ad un monumento con scritto km 0 rotary club dedicato a tutti I fratelli massoni che hanno pensato guidato e combattuto LA rivoluzione del popolo pinoy , l'italia e' guidata dalla stessa setta stesse teste solo che LA gente comune il popolino crede ancora ai partiti, Specchi per le allodole creati ad arte
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