Unreal City, 10 ottobre 2021
Osservo le immagini delle devastazioni nella sede della CGIL: uno scatolone gettato a terra, la consueta scrivania arrovesciata con largo e teatrale sparnazzamento di candidi e inutili brogliacci sindacalesi, un paio di piante d'appartamento brutalmente stuprate; e, last but not least, la prevedibile ricomparsa, muta e consueta in tali scenografie apocalittiche, e pregna d'una inevitabilità inevitabile, dell'icona telegiornalizia: il pugno al vetro, ovviamente; il vetro - traumatizzato ancora una volta da un colpo ferino (eccolo lì, se ne annusa la violenza anche attraverso la mediazione digitale) attorno a cui irrora l'aureola d'una terribile craquelure: a testimoniare la bestialità dell'assalto.
Da quando si è dismessa la lotta e lo scontro e il confronto aspro, e l'odio inumano, e ci si è riconvertiti alla pace, o alla stasi eterna, ogni minimo sussulto di animosità più o meno genuina è accompagnato da quel fotogramma seriale: ad ammonire il cercopiteco italiano che il ricorso alla violenza è male, anzi: il male ... a volte mi son sorpreso a pensare che ci fosse un nucleo speciale della DIGOS preposto a rompere vetri ... a schiantarli, si badi, in quel modo e non in nessun altro ... ché la scenografia ha da essere compresa immediatamente dall'Italiano allocco ... sia mai che stenti a ricollegare quella frantumaglia al male predetto ... quando osservate quella ragnatela di crudeltà, insomma, vi voglion significare: vedete, cari, cosa succede a rompere le tasche alla pace e alla serenità ... la violenza non reca frutti, la violenza è male ... il confronto, invece, quello è bene ... non il confronto cui voi partecipate direttamente, ovvio, ma il confronto delegato ... delegato, mediato, intermediato, arruffianato ... da opportuni paraninfi dell'accordo ... come quelli sindacali, a esempio, i sensali del patto leonino ...
Le gazzette, in verità, ci informano d'un altro caduto gravissimo: un quadro del 1973, opera del pittore sociale Ennio Calabria, e raffigurante "un gruppo di lavoratori che reggono dietro un enorme paracadute rosso", ora arricchito da un bel buco; pare che le Muse non se ne siano adontate, visto il loro generale e millenario me ne frego verso le arti visive; personalmente me ne dispiace e offro, nel mio piccolo, il gratuito ristoro dell'operina (da ex artista in bolletta) nonché l'affettuoso risarcimento morale a tale trogloditica manifestazione della cancel culture.
Ma son le piante d'appartamento, signori, a impressionare in tale scenografia bosniaca: eccole lì, morte, depezzate con una ferocia inaudita ... il terriccio d'intorno a significare la cruenza dell'irruzione. E sangue, infatti, vi fu, secondo i brogliacci del nulla: "Quello che salta subito all’occhio sono le tracce di sangue. Macchiano le pareti, gli stipiti delle porte, i libri gettati per terra, il marmo che lastrica l’ingresso della sede nazionale della Cgil. Si allungano sui corridoi, sembrano tracciare un percorso: quello dell’assalto al principale sindacato italiano compiuto ieri pomeriggio da gruppi neofascisti". Ma quelle piante ... quelle piante ... qui opera, vien da dire, un istinto contrario a ogni dignità, persino alla dignità impiegatizia degli scribacchini della CGIL che, fra un dispaccio e una dichiarazione, completamente inutili per i lavoratori, anelano una lieta ergonomia borghese ... di quella borghesia appena sfiorata da tali combattenti del proletariato, attenzione ... quindi modesta, gozzaniana ... da minime nappine color pimpinella ...
Povere piante, insomma, povere palmette, vittime incolpevoli d'una novella barbarie ... anche se, mi tocca sospettarlo, Landini non c'ha mica le palmette in camera ... nella cameretta di Segretario della Confederazione Generale Italiana del Lavoro ... forse lui, oltre all'inginocchiatoio e al dispenser di fregature, vanta il ficus fantozziano: "Impiegato di settima: scrivania in mogano, poltroncina in sky o finta pelle, telefono, pianta di Ficus, simbolo del potere. Impiegato di quinta: lampada di opalina, piano di cristallo, naif jugoslavo alla parete, due piante di Ficus. Impiegato di prima: quattro piante di Ficus, tre telefoni, dittafono, sei quadri naif, tappeto e moquette per terra. Era arrivato fino alla soglia della dirigenza, vale a dire: serra di piante di Ficus e poltrona in pelle umana".
Il quasi-geometra, infatti, ha goduto di un cursus honorum d'eccezione ... da progressione geometrica ... come il virus da marzo 2020 in poi ... 128 256 512 1024 ... 65536 131072 262144 ... e pensare che ha lavorato pochino, come ebbe a rilevare velenosamente Sergio Chiamparino ... dai sedici ai ventitré? Ai venticinque? Poi, a partire dai primi anni Ottanta, delegato, mediatore, sensale ... sindacale, ovvio ... che per un confederato della confederazione del lavoro ... suona, come dirlo con tatto? ... non so dirlo, in effetti ... diciamo che, per similitudine, il fatto rammenta, almeno a un cinefilo come me, le vantardigie del capitano Geoffrey T. Spaulding, interpretato da Groucho Marx in Animal crackers (1930). Spaulding, indomito e impavido esploratore d'Africa, arriva nella magione della signora Rittenhouse in una portantina recata da quattro negri ... rifiutandosi di pagare il pedaggio, come sbagliarsi ... e poi, accerchiato dagli sguardi ammirati degli astanti, prende a raccontare, come Hemingway, le durezze del vivere nelle inestricabili e perigliose giungle equatoriali: "Appena arrivati ... iniziammo da subito una vita molto attiva ... la prima mattina ci vide in piedi, alle sei: fatta colazione, tornammo a letto; alle sette. Andammo avanti così per circa tre mesi: fatta una certa pratica, tornavamo a letto: alle sei e mezza".
Fare il delegato espone alle durezze del vivere? Sicuramente. A gastriti feroci, se lo si fa con passione. E però, chissà perché, tutti lo voglion fare, il delegato ... basta imbonire i deleganti ... e lì si ha gioco facile poiché se di una cosa l'Italia è ricca non è la bauxite, ma i cretini.
Occorre ammettere, tuttavia, che Landini il suo lavoro lo sa fare: "Abbiamo sconfitto il fascismo, non ci fanno paura". Addirittura. Abbiamo. Id est: egli, Landini, e forse qualcun altro, sconfisse il Fascismo ... probabilmente l'ha detto senza arrossire, in un'ebbrezza maiestatica non infrequente in tali soggetti ... lui stesso, e forse qualcun altro, fece scappare da Roma, a gambe levate, Herbert Kappler e i carnefici di via Tasso e della pensione Iaccarino ... egli, in quanto protomartire della CGIL ... benché il 4 giugno 1944 la CGIL nemmeno esistesse ... dacché venne fondata una settimana più tardi, mercé il nimbo di santità conferitale dal buon Bruno Buozzi, massacrato a La Storta assieme ad altri dodici apostoli ... forse Maurice Landin si riferiva alla CGL ... ma questa, che operava in contumacia, poteva sconfiggere ben poco. Ma lasciamogliela passare, tanto ormai a chi interessa la Storia ...
Qualche anno fa mi lamentavo già dei Salvini e dei Landini come attori della sinistra e della destra ... ora non c'è più nemmeno bisogno di recitare dato che la scena se la sono presa tutta, senza stare a gigioneggiare troppo ... il soccorso rosso della Meloni sta a lì a dire tanto ... il vittimismo, ricordiamo, è l'altra faccia della psicopatia del Potere ... coniati sulla stessa medaglia falsa con cui pagheranno il Caronte che ci traghetterà all'Inferno ... andate a votare, vi prego ...
Per citare, rispettivamente, gli AC/DC e i boniniani Electric Wizard: Hell ain't a bad place to be e Legalise drugs and murder ... In certi giorni, non ci crederete, mi diverto ancora.
Cosa sarebbe la Monarchia Universalis senza l'ideale della Pax Universalis? Ivi la condanna della violenza li unisce tutti: dessero a ognuno il redditino di base, l'olovisore, il cubicolo dove vegetare e già saremmo al trionfo del bene.
RispondiEliminaSicurezza è la parola d'ordine: ridurre le variabili fino a farci contemplare l'immobilismo. Ho visto molte persone cambiare idea in merito alla punturina: da che erano fortemente contrari si son trasformati in fervidi sostenitori. Plasmati dalla propaganda neanche fossero cera pongo. Quando ho occasione di interrogarli in proposito mi rispondono con un nonsense del tipo: “voglio solo tornare alla mia vita di prima” il che è impossibile senza una macchina del tempo. Paiono talmente chiusi nella loro routine programmatica da non ponderare perfino che ogni scelta ha conseguenze irreversibili. Il pensiero che l'esistenza possa essere qualcosa di dinamico basta per metterli in crisi: “macché libertà! L'importante è vivere senza rischio!” pare di sentirli esclamare in coro. Ogni volta che disgraziatamente mi imbatto su internet in un articolo a proposito del progetto Venus di Jacque Fresco lo vedo accolto dagli utenti come una splendida utopia. Per chi non lo conosce metto qui un immagine che già da sola è abbastanza esplicativa:
https://inhabitat.com/wp-content/blogs.dir/1/files/2017/02/The-Venus-Project-889x500.jpg
In pratica è il progetto per una società in cui vige la pace assoluta; un regno del nulla ove non ci sarebbe un cavolo da fare. Una specie di formicaio automatizzato. Per qualsiasi essere sano di mente trattasi di pura mostruosità eppure il sogno dell'uomo ultimo pare questo. Un esistenza di viltà e di inerzia senza limiti, una culla a dondolo per nativi digitali narcolettici desiderosi solo di sprofondare senza freno verso il paradiso della tecnica, il quale non è che una versione luminosa del nulla.
PS
Ora che ricordo, gentile Alceste, non avevi lanciato anni fa una petizione su Change.org rivolta alla Papessa Greta? Cosa proponevi? Sterilizzazione dell'umanità tramite appositi vaccini se ricordo bene. Ci scherzavi e hai finito con l'essere quasi profetico. Colpa della troppa fantascienza che hai letto.
Questi sono psicopatici all'ultimo stadio di anaffettività.
EliminaLo si nota subito ... non fanno mai (e dico mai) riferimento al passato. Come le copie de "L'invasione degli ultracorpi" o i replicanti di Blade runner (i nexi) che i ricordi se li devono fabbricare per non impazzire.
Hanno preso il potere e dominano. Basti vedere la foto odierna di Draghi che cinge la spalla di Landini per comprendere ...
La proposta - SOluzione finale era il titolo - è ancora in piedi ... hanno firmato in 27 ... finora ...
https://www.change.org/p/greta-thunberg-sterilizzazione-umanit%C3%A0-con-vaccini-adeguati?recruiter=943284316&utm_source=share_petition&utm_medium=copylink&utm_campaign=share_petition
Abbiamo sconfitto il fascismo! Già, ma come si sconfigge il fascismo, palesemente finto, da operetta, simile ad un cattivo con scritto "cattivo" sulla fronte?
RispondiEliminaCon un "fascismo" vero travestito da democrazia, sommerso da tonnellate di melassa buonista.
Quindi, criminalizzando ogni dissenso ed imponendo regole poliziesche.
Ma che fascismo e fascismo ... sono tutti d'accordo ... è una fine ignominiosa per noi tutti. La libertà nemmeno sappiamo più cosa sia. Il digitale, l'automatizzazione, lo statalismo burocratico sono i chiodi sulla bara della libertà ... solo nei paesi meno sviluppati, fra gli zingari, gli Albanesi la si ritrova ancora intatta ... non solo la libertà, ma la limpida capacità di giudicare priva di ogni sciocco pregiudizio liberale. Recentemente non mi sono mai sentito più libero di quando ho pitturato una parete di periferia assieme a dei ragazzini ROM.
EliminaSe c'è un termine abusato questo è proprio la parola "fascismo"; gli alfieri del polcorretto la utilizzano spesso ed a sproposito per etichettare qualsiasi atteggiamento difforme dai loro diktat.
Eliminaè fascista Salvini se, sorseggiando un mojito, esprime un blando disappunto riguardo all'immigrazione (fascismo panza al vento e canottiera).
è fascista Giorgia Meloni ma nessuno è in grado di spiegare perché lo sia (fascismo ontologico?).
è fascista affermare l'esistenza di maschi e di femmine e non un continuum di infinite ed indefinite identità di genere (fascismo sessista).
è fascista chiunque sollevi dubbi sui "vaccini" che vaccini non sono (fascismo novax).
Putin è fascista anche se a suo tempo fu comunista (fascismo insalata russa).
è fascista definirsi in qualsiasi modo che non sia "fluido": italiano, maschio, cattolico, metalmeccanico, disoccupato... (fascismo cristallizzante)
è fascista affermare che il fascismo sia stato un movimento politico italiano morto e sepolto sin dalla caduta dell'omonimo regime (fascismo storicista).
Potrei concludere che "fascista" definisca una categoria metastorica, e azzarderei, anche metafisica... è qualcosa di afferente alla dimensione dell'essere.
PS: anche il blog di Alceste è fascista
Che nell'arco parlamentare italiano siedano dei fascisti è alquanto dubbio.
EliminaIl sottoscritto, secondo la nuova accezione di fascista, è indubbiamente fascista.
In assoluto il fascismo non esiste, lo ripeto. Sono istinti umani, cristallizzati dalla tradizione e vestiti, di volta in volta, dalla contingenza epocale.
D'altra parte, come tu stesso riconosci, il termine slitta di significato. Ciò significa che viene usato a sproposito cioè con fare strumentale per tagliare corto coi ragionamenti (la razionalità, infatti, non è bene accetta).
La logica classica, se vogliamo indagare a fondo, è assai fascista. Così come Aristotele e Platone.
Negli anni Settanta c'era un giochino cilindrico che componeva frasi bizzarre ruotando casualmente la parte di soggetto, predicato verbale, complemento.
EliminaLa versione ludica di un generatore semicasuale di tassonomie del fasciofascismo ben inculcato nelle menti degli appecoronati, uno strumento assai in voga tra la stupidenzia.
Buondì, Alceste.
RispondiEliminaSapesse come apprezzo le notazioni di nicchia, come quella sul quadro sfregiato.
Aprono un mondo (e non esagero) come spesso succede leggendo i suoi (esse maiuscola) articoli, vecchi e nuovi, che ovviamente ripasso molte volte.
Questo Ennio Calabria poi deroga pesantemente dal realismo socialista che, in ultima analisi, era assai prossimo al realismo fascista ...
EliminaEcco qui le sue opere:
http://www.cgil.it/gli-artisti-e-le-opere/ennio-calabria/?__cf_chl_jschl_tk__=pmd_j.oQwguwlQbvN7D8vXbLDgXGRDn1FnFiyOXDdl2lRDc-1633975244-0-gqNtZGzNAiWjcnBszQM9
Dalla sommaria descrizione dei giornali il quadro offeso potrebbe essere il terzo ... una tecnica mista su tavola ... non si tratta, quindi, di una tela ... il restauro dovrebbe essere semplice e veloce .. tanto più che il Calabria pare essere ancora fra noi.
La mia offerta a Landini resta valida: glielo rimetto a nuovo, garantito.
Oggi una battuta di Groucho Marx detta negli anni '30 ( quando c'erano veramente fascismo e comunismo ) sarebbe subito censurata, mentre la finta destra e la finta sinistra sfilano abbracciate benedette da tutto l'arco costituzionale. Migliaia di persone sfilano ogni sabato senza che i media ne diano notizia, ma basta l'azione dei forzanuovisti di complemento per riscoprire l'eterno nemico che verrà affrontato rispolverando le leggi speciali. Missione compiuta, governo tecnico senza opposizione né in parlamento né in piazza. Un altro passo verso il mondo nuovo degli schiavi digitalizzati, con spid e monopattino per spostarsi ( l'auto no, inquina troppo. Fantozzi ci sembrerà un miracolato tra qualche anno ).
RispondiEliminaFantozzi - oscuro travet - era un proprietario d'immobili, di automobile e si concedeva vacanze al mare e in montagna ... oltre a vagheggiare amanti ... nel suo piccolo, insomma, navigava in una solida mediocrità. Presto non ci faranno andare nemmeno in spiaggia ... consumeremmo troppo suolo ... troppa fauna ittica fritta ... secondo Loro l'uomo è inutile e deve essere posto nelle condizioni di non nuocere id est in uno stato morale, etico e fisico prossimo al coma.
EliminaE' vero, si sa che Roberto Fiore è chiacchierato essere uno strumento dei servizi segreti. Sembra apparire quando c'è bisogno dello spauracchio fascista per sviare l'attenzione pubblica dalle cose importanti, e poi scompare completamente per anni.
EliminaCasa pound fu ultimamente impiegata in tale ruolo di 'barbari alle porte', ma ora hanno ritirato fuori Forza Nuova... la dinamica ricorda Al Quaeda che esce di scena, ed ecco l'Isis che appare.
L'intero assalto alla Cgil è poi il calco esatto dell'invasione del palazzo del congresso a Washington da parte dei Trumpiani di qualche mese fa. La dinamica è uguale spiccicata, ma non credo sia che ci piglino per scemi, quanto più che altro sono questi "deep state" troppo mediocri e neghittosi da essere in grado di mimetizzare la scenata più efficacemente.
Qui c'è un video sopralluogo di La Repubblica sulle terribili devastazioni, si vede anche il quadro colpito:
https://www.youtube.com/watch?v=6cIoa9NKezs
da notare i commenti sotto al video sono tutti sprezzanti verso la repubblica e tutta questa sparata, al confronto qui siamo moderati. E questa è la Repubblica. Sono così fessi che non hanno capito che, quando è evidente che la gente ha mangiato la foglia, sarebbe bene per i loro interessi chiudessero i commenti.
Dal minuto 0:20 comincia a parlare la prima arpia: "una violenza inaudita... il sangue, hanno tagliato un quadro di Calabria...ahhh sembra come un uragano, una violenza inaudita!"
0:50 mostra l'esecrabile ed empia Fontanizzazione del quadro di Calabria, "una vera opera d'arte" e dunque molto ragionevolmente messa in esposizione senza cornice e vetro protettivo...
Quindi il giornalista di repubblica decide di distinguersi come tale, e comincia a suggerire (istigare) le risposte alle sue stesse domande:
1:08 "la fotocopiatrice usata per sfondare, come... un ariete!"
1:16 "non c'entrano i vaccini, non c'entra il green pass, questo... è un atto di violenza squadrista - voce rotta dall'emozione - perché questa violenza, non si giustifica! "Squadrismo!", suggerisce il giornalista che ha suggerito molte delle affermazioni della signora. Si, squadrismo - risponde lei - perché si può protestare, si può dissentire, come dire, democraticamente, figuriamoci insomma, ma questo non centra niente col dissenso, questo è altra cosa (voce che vira ora verso l'indignazione).
Eppure, per rispondere a 1:16 se c'è una cosa chiara in tutto questo è che i tafferugli e i vandalismi sono stati eseguiti durante la manifestazione "contro il green pass". Quindi è trasparente che la ragione delle violenze è il green pass, non una esplosione episodica del latente pericolo fascista, che ogni tanto incombe con la frequenza di una calamità naturale (e lei infatti cita l'uragano).
Questa ultima negazione della realtà mi fa pensare che non credo ci facciano, che siano dei paraculi alla borghi e salvini; queste sinistrate ci sono, nel sonno della ragione, e hanno operato una vera e propria sospensione dell'incredulità per cui applicano, ed esigono applicate, le proprie fandonie nella vita reale.
Se il fascismo è eterno, per dirla con Umberto Eco, è inevitabile che risorga periodicamente dalle ceneri ...
EliminaSupponiamo, però, che Umberto Eco & Co. abbiano una qualche ragione.
Cosa c'è di non convincente nelle loro analisi?
Primo: se il fascismo è eterno significa ch'esso non è altro che un moto dell'animo umano in difesa delle istituzioni o della tradizione o della libertà individuale; il fascismo storico, mussoliniano, non sarebbe che la vestizione occasionale di tale eterno sentimento ...
Riflettiamo: gli Assiri furono fascisti? E i Romani che sterminarono i Senoni all'ultimo uomo?
Una risposta affermativa getterebbe nel ridicolo chiunque, anche in questi tempi ridicoli.
Sono posizioni insostenibili storicamente e, soprattutto, razionalmente.
Secondo: l'obiezione massima ... se la democrazia è liberale, liberalissima, perché essa non contempla l'esistenza della propria negazione? Evidentemente perché si pone come assoluto ... cioè in senso definitivo .. quale completamento storico di un processo ormai bloccato nella pace. Si pone con arroganza fascista, potremmo dire, se non temessimo il ridicolo di cui sopra; oppure teocratico ... in realtà si è ancora nell'alveo illuminista per cui la storia non poteva che migliorare sino al paradiso, alla perfezione sociale, al sol dell'avvenire.
La destra e la sinistra e il centro oggi condividono il sol dell'avvenire.
Le loro baruffe avvengono all'interno di tale convinzione secolare.
Per uscirne dobbiamo rifiutare in toto la democrazia liberale.
Quella di Eco è la risciacquatura dei piatti della scuola di Francoforte.
EliminaLa cosa sconsolante credo è che la premessa della risposta di Alceste credo non sia corretta... la maggioranza, anche e soprattutto quella semi-colta dei laureati, mi sento dire per intuito, etichetterebbe gli Assiri e l'etica romana come fascisti, e mentalità fascistica, sulla scia e forse grazie agli ahimé fortunati scritti di Adorno ed Eco.
EliminaInteressante coincidenza, riguardo alla prossimità di Roberto Fiore al MI6 ci hanno appena fatto un servizio al Vaso di Pandora:
https://www.youtube.com/watch?v=DpcelcuFqtM
PS al mio messaggio sul Mommsen più in basso: magari Alceste vorrà espandere i suoi dubbi in un prossimo post; se è così, non si dilunghi a rispondere qui.
Intanto il centrosinistra ha ritirato la mozione per lo scioglimento di qualsiasi gruppo d'ispirazione fascista per farlo convergere in un ordine del giorno che lascerà decidere il governo ,sentita anche la magistratura. Insomma, il pericolo del ritorno del duce è svanito il giorno dopo i ballottaggi!
EliminaIl Duce, Hitler, Togliatti e Stalin sono scongelati sempre al momento opportuni. Poi ricongelati per il prossimo ad babbeum.
EliminaDezzani, lapidario, ci fornisce il quadro d'insieme:
Elimina"In quanto nazione sconfitta nel 1945, l’Italia è stata perfettamente “sincronizzata al secolo angloamericano”: anzi, in quanto nazione vinta ed in perenne concorrenza con gli anglosassoni nel Mediterraneo, è stata oggetto di una “amplificazione” in senso negativo delle fasi del ciclo. Il periodo del Risveglio (1964-1984) in Italia non è coinciso soltanto col ‘68 come in Francia o negli USA, ma con una lunga onda di terrorismo e violenze che, tra le altre cose, sono costate la vita anche all’ex-presidente del Consiglio Aldo Moro. Il periodo del Disfacimento (1984-2005) è stato per l’Italia l’inizio della fine: Tangentopoli, orchestrata da Londra e Washington, e lo smantellamento dell’IRI hanno privato il Paese della spina dorsale economica e politica. Un colpo da cui, come era facilmente prevedibile, l’Italia non si è mai ripresa. Il periodo della Crisi (2005-2030) vede l’Italia sicuramente come uno dei grandi epicentri mondiali del collasso politico-finanziario. Nel 2011, la NATO ha distrutto la Libia che costitutiva il retroterra africano del Paese; nel 2019, è ormai assodato, l’Italia è stato un Paese all’avanguardia nell’epidemia del Covid, forse il primo al mondo in cui è apparso il virus. Nel 2021, l’Italia è oggetto di un scientifico processo di distruzione sociale e politica, teso a fratturare il più possibile la società: il premier Mario Draghi, “l’uomo del Britannia”, adotta una draconiana politica anti-Covid, unica al mondo per severità, che produce come effetto quello di scatenare le piazze e polarizzare l’opinione pubblica su fronti opposti. Per essere certi che le divisive politiche del governo piombino il Paese in un clima da guerra civile, gli angloamericani affidano le proteste a Forza Nuova, il movimento di Roberto Fiore, che nella lunga latitanza all’estero poté avvalersi della protezione del servizio d’informazioni britannico."
http://federicodezzani.altervista.org/il-covid-la-distruzione-delle-istituzioni-e-oltre/
Sento,qualcosa nel vento,una marcia un canto d' assalto
RispondiEliminail sangue ribolle e il cuore che batte a suo tempo.
Questo è Tirteo che ci parla che ci sprona e ci guida in battaglia
questo vogliamo,è questo Spartani che siamo.
Sole che sorgi domani bacia il sangue dei trecento Spartani
che alle Termopili ascesero all'Ade mostrando un eroe che cos'è ...
Caro Alceste, lo scorso anno un conoscente si rifiutò di stringermi la mano:"sai, è pericoloso, non posso permettermi di ammalarmi, sono solo"; credo che in queste poche e tristi parole si manifesti tutto il fallimento degli ultimi cinquant'anni. Da lì parte tutto, il resto è la conseguenza, compresa la farsesca proposizione delle marionette trasversali. Un caro saluto
RispondiEliminaContinuo a chiedermi cosa avessero nelle vene i soldati (italianissimi) della Prima Guerra Mondiale. Altro che cambio di paradigma, questa è una mutazione antropologica pari a quella dell'Homo sapiens.
EliminaAlcestr, quello era alcol
EliminaUna conseguenza positiva vi è stata "nell'assalto al cuore della democrazia". Il Segretario Generale e anche quell'altro Segretario, quello rientrato dall'Île-de-France, hanno avuto come un guizzo di vita...li ho notati più reattivi, carichi a mille (o a molla)...insomma li ho visti...battaglieri! (la colonna sonora mi sembra adeguata al contesto).
RispondiEliminahttps://www.youtube.com/watch?v=ggJw1-3OLtA
Adeguata colonna sonora ... li ho sul piatto adesso ...
EliminaQuello che trovo sconfortante è la regressione bambinesca, infantilizzante dell'elettorato medio della sinistra. Manipolazione ce n'è sempre stata ma mai il un livello della messinscena fu più elementare. Mi ricorda le storie di Topolino che leggevo da bambino, dove i cattivi si chiamavano Lusky o Truffonio Imbrogliasky, così che fosse chiaro che erano i cattivi. Ma come fà una persona con un livello di istruzione medio-alto, spesso laureata, a non avere perlomeno un leggerissimo sospetto che c'è qualcosa che non torna nelle versioni ufficiali (questa della CGIL è l'ultima di una lunga serie) ?
RispondiEliminaHo notato questo fenomeno: laureati, dottorandi, superaddottorati ... gonfi di competenze ... quindi ritenuti intelligentissimi ... risultano, all'atto pratico, dei perfetti imbecilli ... sono infarciti di tecnicismi e sovrastrutture ... quando la realtà non entra nelle loro categorie vanno in confusione e la rifiutano ... è il prezzo da pagare al totale distacco dalla natura e dal commercio umano. Per questo motivo ho scritto che gli zingari sono assai più svegli, per quanto riguarda l'immediatezza della vita vissuta, di un laureato medio.
EliminaC'è sovrastruttura e sovrastruttura comunque. Anche l'ideologia marxista lo era, ma sta al POL COR come un film di Tarkovskij sta ad un episodio di Don Matteo. Probabilmente è proprio come dici tu, l'assenza di conflitti veri rimminchionisce le persone, come quel racconto di King sull'acqua magica che rendi tutti buoni e deficienti.
EliminaAh sì, è sicuro.
EliminaProva a immergere l'Italia in una settimana tipo Kosovo e vedrai sparire per incanto i diritti civili ...
In quanto alle sovrastrutture mi hanno sempre fatto pensare alle carte geografiche: la migliore carta geografica sarebbe quella che corrisponde la territorio, ma non risulterebbe pratica; inevitabile che ogni interpretazione della realtà equivalga a tradire la totalità della realtà oggettiva ... una buona carta, perciò, tradisce, ma ci fa migliori nel buio.
Egregio,
Eliminadovrebbe dedicare una delle sue sacrosante sviolinate al tema della “Imbecillità dei competenti”, cosa di non poco conto direi. Ci sono rimasto male nel constatare questa mancanza profonda di comprensione delle dinamiche del reale da parte di amici laureati, dottorati e anche in carriera accademica. Io chiamo in causa l’ignavia. Cioè, dover riconoscere che il mondo fuori dalla loro sfera privata non è il teatrino che hanno sempre immaginato genererebbe loro angoscia, e l’angoscia porta alla depressione. Essi vogliono invece svagarsi, pensare ai viaggi, alle vacanze o alla “cultura”. Credo che però molta della “cultura” che viene loro propinata sia più entrateinment, divertissment…poco utile a capire veramente qualcosa, bastante però ad appagare il narcisismo. Di contro, gli operai che hanno vissuto per un po’ vicino a casa mia avevano una visione lucidissima delle cose, pur informandosi quel po’ solo dalla TV. Penso che un po’ di sale in zucca, scuola quanto basta ad imparare un mestiere e il girare continuamente la penisola da un cantiere all’altro, sempre tra gente e situazioni diverse, abbiamo giovato più di titoli accademici. Che del resto solitamente certificano la competenza in un campo microscopico del sapere…
Insomma, abbattere l’idolo della superiorità a priori dei competenti sarebbe opera di igiene sociale, anche perché a volte questi sinistri se ne escono con ideuzze alla Farinacci, del tipo ”Bisognerebbe far votare solo chi sa, non gli ignoranti” ecc.
Altro aneddoto in tal senso:https://ilchimicoscettico.blogspot.com/2021/10/puntate-sullo-0-by-starbuck.html
I competenti, che identifico con i "tecnici", sono solo persone indottrinate che rifuggono dalla realtà. La scienza è nata con l'osservazione della realtà e muore con la ripulsa della stessa. Per questo, a mio avviso, gli zingari o gli Africani che vivono nel mio quartiere sono assai più svegli degli altri poiché non soffocati dall'ideologia dominante che impone di non tenere conto della realtà.
EliminaPoi, come tu giustamente affermi, i tecnici o i competenti competono, per così dire, entro limiti angusti del sapere. Ciò gli preclude una visione complessiva del mondo che, se conosciuta, muterebbe il giudizio proprio entro quel piccolo recinto del sapere. Si stanno creando, cioè, dei dottissimi cretini 2.0. Ma di questo se ne riparlerà.
L'aderenza alla vulgata del Potere è uno sfoggio di virtuosità ("virtue signaling"). Tale rettitudine permette di assumere il tono del giusto, di chi "segue le regole". Ne consegue un prestigio rafforzato all'interno della propria cerchia, essendo in ogni discorso, per ogni sorriso spalleggiati dalla invisibile ma sempre presente potenza di fuoco delle tv e degli esperti.
EliminaL'università nasce come istituzione per proteggere e diffondere l'ortodossia di pensiero che di volta in volta il Sistema assume. In origine era il Cattolicesimo contro le eresie, ma ancora oggi gli anticonformisti hanno vita difficile nei circoli accademici. La medesima omologazione di pensiero si avrà, essendo i partecipanti gli stessi, in ogni ambiente di lavoro più 'rarefatto', popolato da chi ha un titolo di studio.
Fate la somma dei due effetti sopra, e vi renderete conto del perché i ceti medi istruiti sono quelli che adottano (non "si bevono", ma proprio adottano) più prontamente la vulgata del Potere, e ne sono i sostenitori più acerrimi.
C'è poi anche da aggiungere che le donne per motivi fisiologici non possono andare controcorrente, semplicemente fiutano dov'è il Potere e vi si adeguano. I babbei le seguono, ed ecco che si formano le tirannie inscalfibili.
> quando la realtà non entra nelle loro categorie
EliminaSì!
Da molto tempo osservo come le kulture non siano altro che armamentari di arzigogoli vari arcobalenghi per confutare la realtà che, bruttacattivacavcadiavolo, è difforme dalla fede ideologica dello zelota di turno. Armamentari per la propria disonestà intellettuale.
Alceste stai dunque giustificando il bieco assalto alla cgil? Allora sei un fascista o quantomeno un rossobruno! Di la verità: nascondi un busto del duce sotto il letto! O un quadro di Stalin sull’anta dell’armadio! Probabilmente alla manifestazione c’erano più agenti in borghese che manifestanti. Fra infiltrati della digos e camerati al soldo della questura, se la sono cantata e suonata da soli. I partecipanti sinceri se la sono squagliata dopo i primi spintoni: la trippa avant toute chose.
RispondiEliminaRicordo un articolo di qualche mese fa, che parlava dei famigerati fascisti novax che stavano organizzando attentati su telegram. Il giornalista, accorato e preoccupatissimo, parlava delle minacce che tali rivoluzionari in ciabatte avevano indirizzato al parlamento. La digos aveva anche ritrovato delle armi nelle loro case. E quali erano queste armi? Due coltelli a serramanico. A quel punto pensai che io stesso a casa ho più di due coltelli a serramanico, compresi vari coltelli da caccia ed anche un machete (che uso per esfoliare i rami in autunno) e che perciò non ci vorrebbe nulla per mandarmi al gabbio come estremista violento nemico della democrazia, potenzialmente pericoloso. Ma la cosa che mi colpì era il fatto che il giornalista fosse seriamente preoccupato perché in giro per l’Italia ci sono “fascisti” armati (di coltello a serramanico). Come se con un coltellino di dieci centimetri fosse possibile fare una strage di centinaia di morti. E pensare che fino agli anni ‘60/’70 in giro c’erano non pochi fucili ed armamenti vari risalenti alle due guerre, senza che nessuno si scandalizzasse (probabilmente se si rovistasse nelle cantine e nelle soffitte delle case di campagna, si ritroverebbe qualche modello ’91 o mab ’38).
PS. Hai visto com’era felice il sindacalista di sinistra, abbracciato al banchiere internazionale che non ha nessun problema a togliere il salario e reprimere i diritti di milioni di lavoratori?
https://www.farodiroma.it/wp-content/uploads/2021/10/draghi_landini_afp.jpg
Quella foto è studiata: un atto di sottomissione.
EliminaE Landini lo sa: basta confrontarne lo sguardo di un anno fa rispetto a quello di oggi ... oggi pare trasfigurato ... dopo la deflorazione non si è mai più gli stessi.
In quanto al busto del duce (o Duce) ce l'ho: un piccolo busto in legno che scolpì non mi ricordo chi ... assieme a uno, più impegnativo artigianalmente, di Giulio Cesare ... se la DIGOS irrompe sono fritto. Il bello è che sulla scrivania, proprio ora, giace una Storia del marxismo, vol. I ... chissà cosa penseranno di me. Rossobrunismo?
Ragionare grazie alle bussole truccate degli storici è facile, ragionare sub specie aeternitatis espone alle denunce penali. Sono le bellurie dei nuovi tempi.
Ma sai che hai proprio ragione: dopo la deflorazione non si è più gli stessi Ti racconto la mia deflorazione (mica posso sempre parlarti di papere)
RispondiEliminaL'azione, inizialmente, si svolge in uno dei licei più prestigiosi d'Italia, ultimo anno, quello della maturità; poco dopo Natale si sparge la voce che una ragazza è incinta; presto individuato il colpevole, si erano scambiate troppe occhiate innamorate poco furtive, si riunisce il consiglio di classe; senza ascoltare cosa avessero da dire i due, che so' ci "vogliamo bene", "tra poco è primavera ...", li condannano: lui ad un rimprovero, lei ad interrompere gli studi perché "arrecava scandalo" (sic), se lo desiderava poteva presentarsi a sostenere la maturità come privatista. Questa fu la perdita della mia verginità: assistere ad una condanna senza un "equo processo", sia formale che sostanziale; scoprire che una ragazzina incinta è scandalosa; assistere alla messa a rischio del loro futuro quando più avevano bisogno di aiuto. Sapevo che avrei dovuto fare qualcosa, ma non sapevo cosa, stetti a guardare.
Il tempo passa: mi maturo (sapevo in che giorno era morto Nerone, più maturo di così !), mi laureo, faccio il concorso per insegnare, come assistente, all'Università presso la cattedra di Matematica, lo vinco e inizio ad insegnare. E la vita mi propone il problema che non ero stato un grado di risolvere anni prima: un pomeriggio mi si presenta un ragazzo che zoppicava vistosamente, era un brigatista, la polizia gli aveva sparato in una gamba durante una manifestazione, era in attesa di giudizio; aveva sostenuto tutti gli esami, gli mancava solo la tesi di laurea, ma nessuno gliela voleva assegnare; dopo aver girato tutti i professori importanti, era infine approdato a me; mi è venuta subito in mente la mia perdita della verginità, mi procurava ancora fastidio, e gli ho assegnato la tesi.
Tutte le menti più sensibili hanno avuto una scena primaria: morale, civile. E attendono l'occasione per il risarcimento, kairos ...
EliminaNel frattempo, un paraculo ...
RispondiElimina@borghi_claudio :"La creazione delle disuguaglianze economiche sta minando il senso stesso della nostra società. Queste disuguaglianze solitamente finiscono con una rivoluzione". #goofy10
https://twitter.com/AsimmetrieOrg/status/1449039663927283714
"Corriere: Vivere di rendita a trentotto anni. Vuol dire che aveva guadagnato davvero tanto. Quantifichiamo.
Claudio Borghi: «Ho fatto qualche anno a un milione di euro all’anno. Quando pianifichi di vivere di rendita devi considerare di arrivare alla cassa di mogano a zero euro»."
https://www.corriere.it/sette/18_luglio_19/italia-prima-o-poi-uscira-dall-euro-ne-sono-convintissimo-31655b5e-890f-11e8-b6ba-4bfe4aefe0a3.shtml
Le rivoluzioni, inevitabilmente, si fanno dall'alto.
EliminaE,in effetti, la stanno realizzando ... contro di noi.
Tale essere, che vive di rendita, lo sa ... per questo si diletta di scarabocchi e arte postmoderna: non ama l'Italia, anzi gli fa ribrezzo.
Lui stesso è un'opera postmoderna di snobismo antitaliano.
Ma c'è gente che ancora lo sta ad ascoltare.
Potrei vergare un intero 'guest-post' su come ogni singola dichiarazione del nostro sul proprio passato, nell'articolo del corriere che ho allegato, mascheri una verità che produrebbe l'impressione esattamente contraria a quella che lui si propone di dare.
EliminaVisto che ti piace tanto l'Italia, ne allego una gradevole descrizione perché l'ho appena letta:
"La penisola italica partecipa colla greca dei benefici d'un clima temperato e dell'aria salubre e vivificante delle valli e del piano. L'Italia è inferiore alla Grecia per numero di porti e le manca segnatamente quell'arcipelago che fece degli Elleni un popolo di navigatori, ma in compenso essa è superiore alla sua vicina per le pianure ricche di corsi d'acqua, per le fertili ed erbose chine de' monti tanto acconcie all'agricoltura ed alla pastorizia. Insomma, come la Grecia, l'Italia è un bel paese che stimola e ricompensa l'attività dell'uomo e che apre le vie tanto alle irrequiete aspirazioni verso lidi ignoti, come alla pacifica solerzia dell'interno. Se però la penisola greca ha rivolto i suoi occhi verso oriente, l'italica li ha rivolti verso occidente. Quella secondaria importanza che le spiagge dell'Epiro e dell'Acarnania hanno per l'Ellade, hanno per l'Italia le spiagge della Puglia e della Messapia; e se l'Attica e la Macedonia, paesi sui quali si fondò l'evoluzione storica della Grecia, tendono i loro sguardi verso oriente, l'Etruria, il Lazio e la Campania li volgono verso l'occidente. E così le vicine penisole, quasi sorelle, si trovano colle spalle l'una all'altra rivolte; e, benchè da Otranto si scorgano a occhio nudo i monti Acroceraunici, gli Italici e gli Elleni si sono incontrati più presto e più da vicino su tutte le altre vie, fuorché su quella più prossima attraverso il mare Adriatico. La vocazione storica dei popoli, qui come ovunque, era presegnata nelle condizioni del suolo, e i due grandi ceppi, dai quali crebbe la civiltà del vecchio mondo, proiettarono le loro ombre e gettarono le loro sementi l'uno verso oriente, l'altro verso occidente."
E scrivilo questo guest post ...
EliminaSono d'accordo a metà con Mommsen.
E' dura, pensavo di dedicare al cripto in questione una cosa tipo quel saggio satirico di Eco, "fenomenologia di Mike Bongiorno", ma all'università non mi facevano scrivere un temino a settimana quindi mi manca la dimistichezza colla penna, tua o del Mommsen. Immagino la mia dimensione ideale siano i commenti in calce agli scritti di altri.
EliminaPer commentare bene serve aver letto molti pezzi, per scrivere buoni pezzi serve aver letto molti libri, per scrivere un libro serve aver ... ?
Non so cosa ci sia da dissentire con la panoramica sull'Italia del Mommsen riportata sopra, mi pare piuttosto oggettiva... più che altro mi piaceva lo stile. Non per nulla la traduzione è ormai centenaria, chissà che sciatteria che uscirebbe fuori se osassero una traduzione contemporanea.
Per scrivere un libro occorre averli dimenticati e ricordarli come in sogno.
EliminaSIa la traduzione che lo stile sono eccezionali, come spesso accade; solo quel riferimento all'Oriente mi lascia un po' perplesso. La Grecia è, invece, almeno per me, la quintessenza dell'Occidente tanto che le sue crisi vengon tutte da Oriente. Ma sicuramente mi sbaglio.
Sul piano ideale sicuramente, la Grecia è la culla della civiltà occidentale.
EliminaPiù prosaicamente Mommsen era uno storico e credo magari si riferisse semplicemente al fatto che a seguito delle conquiste di Alessandro la civiltà greca si diffuse nel medio oriente. Il latino invece si impose nella parte occidentale dell'impero romano, dato che la parte ad est rimase fondamentalmente greca. Da qui la sua osservazione - piuttosto piatta e fattuale, se è così - che la Grecia influenzò l'oriente, l'Italia l'occidente?
Può darsi, ma Alessandro (che sicuramente influenzò l'Oriente tanto che Semerano ravvede nell'indoeuropeo un riflesso della lingua greca da lui portata sino in India) è quasi tardo.
EliminaLa fioritura della grecità profonda è quella di Eschilo o di Ermodoro, l'Ermodoro di cui parla Eraclito, che sostanziò la prima legislazione romana.
I Greci li associo sempre a quell'impasto di fatalismo stoico e azione tipici anche del nordico. Intendo: un fatalismo tragico e che, però, non preclude l'azione.
La Grecia ebbe una componente che potremmo definire orientale nella tradizione orfica e pitagorica; tracce di queste tradizioni si possono ravvisare ancora nei presocratici, riemergono occasionalmente in Platone (il mito di Er, ad esempio) e sono ancora palesi nei neoplatonici.
EliminaSuccessivamente queste tracce scomparvero ma le possiamo ritrovare nell'interpretazione del cristianesimo che, nella versione greco-ortodossa, è più giovannea che petrina come quella romana; lo schema petrino è decisamente occidentalizzante e impone il primato della politica e del sociale sugli altri aspetti della religione, quello giovanneo, per contro, è molto orientaleggiante ed incline alla mistica individuale.
La latinità questa duplicità non la visse, Roma incontrò una cultura greca già post socratica e questa, successivamente, si fuse con il cristianesimo romano. In questa fusione possiamo riconoscere le radici culturali di tutto l'occidente.
Il fatto che la Grecia abbia influenzato l'oriente penso che sia vero solo in parte. Sarebbe da approfondire, invece, una possibile influenza dell'oriente sulla Grecia antica.
Questa settimana, caro Alceste, ho speso i miei primi 45 euro di penetrazione otorinolaringoiatrica, cioè 0,3125 centesimi di euro all'ora per ...esistere.
RispondiEliminaL'avevo detto che si sarebbe divenuti abusivi ... il nostro mondo più non esiste. Si è prigionieri di guerra, caro mio, e occorre sorbire la zuppa per noi approntata. Ci attendono anni terribili.
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