Decifrare il passato (e il presente)

Racconti e improvvisazioni

Novità sconsigliate ai puri di cuore

03 maggio 2020

Una mascherata da 50 centesimi di euro [Il Poliscriba]


 Il Poliscriba

Non è mia intenzione scrivere un pezzo di economia industriale.
Riporto dati nudi e crudi, come quelli che, un tempo, certi regimi snocciolavano alla radio come rosari di piani quinquennali di staliniana memoria.
Ognuno tragga da sé le proprie conclusioni.
Quello che si può, a ragion veduta, considerare un inganno, è sempre e solo il nascondere il vero guadagno di chi possiede i mezzi di produzione di massa.
La novità marxista, oggi accantonata come singolare teoria di un folle, aveva avuto il merito di svelare l’arcano mistero di quanto plusvalore veniva estratto dal lavoro produttivo.
Lo sfruttamento dell’uomo sull’uomo è una indefessa estorsione, programmata e meccanica, di ricchezza per pochi, oggi pochissimi se confrontati con la popolazione mondiale.
Un semplice calcolo matematico ci porta a capire qual è la sperequazione odierna di chi detiene il potere di tale sfruttamento.
Questo è il rapporto agghiacciante dell’avidità: per ogni nuovo super ricco inserito nella lista di Forbes, 100.000 persone discendono nell’abisso della povertà assoluta, senza accesso a beni e servizi primari.
Nel “ricco” Occidente, ma tranquillamente possiamo integrare l’area con India, Cina, Corea del Sud e Giappone, la proporzione tra il minimo salario garantito 200/1000 euro al mese e uno stipendio manageriale, non scende sotto l’ 1 a 300; stiamo parlando di un minimo di 60.000 euro al mese. 

Sulla questione della monetizzazione per vie interattive. Sono briciole per chi non investe grandi capitali in pubblicità; vere e proprie fortune per chi trascina con sé il pianeta degli interconnessi alla rete, inconsapevoli di essere strumenti che, oltre a pagare cara la connessione al web che credono sia un diritto inalienabile, offrono, inconsapevolmente, ore e contenuti, in maniera del tutto gratuita, ai giganti della comunicazione e della privacy sul web.

Il discorso si amplierebbe oltre lo scopo precipuo di questo articolo, ma meriterebbe un serio approfondimento.
Partiamo, ora, da alcune considerazioni inattuali, sotto forma di citazioni, quasi parabole, che si spera possano risvegliare una decina di coscienze. 

Marx, su denaro prodotto dallo Stato. "Così le città dell'Asia Minore pagavano il loro tributo annuo in denaro all'antica Roma. Con questo denaro, Roma comperava merci da esse, e le comprava a prezzo troppo caro. Gli uomini dell'Asia Minore gabbavano i Romani, sottraendo abilmente dalle loro borse, per la via del commercio, una parte del tributo.
Eppure gli abitanti dell'Asia Minore rimanevano gabbati loro. E prima e poi, le loro merci venivano pagate loro col proprio denaro. Questo non è un metodo di arricchimento o di formazione di plusvalore". 

Da L’uomo del banco dei pegni dello scrittore ebreo Edward Lewis Wallant /1.
Jesus Ortiz: “D’accordo signor Nazerman, m’insegni tutto sul denaro”.
Nazerman: “Primo. Il denaro può crescere e diminuire di valore. Secondo. Il denaro è un rischio, ma, a un certo momento uno si rende conto del suo potere. Terzo. Col denaro puoi comprarti tutto: comodità, lusso, sollievo dal dolore, a volte perfino la vita stessa. Adesso, ascoltami bene e seguimi attentamente. Dopo la velocità della luce che Einstein definisce l’unico assoluto dell’universo, subito dopo io valuto il denaro. Ecco, credimi pure, non devi imparare altro”.
Jesus Ortiz: “E la vita consiste soltanto in questo?”.
Nazerman: “Sì, la vita consiste in questo”.
Jesus Ortiz: “Insomma… il denaro sarebbe tutto?”.
Nazerman: “Il denaro è tutto … sì!”. 

Aristotele, sull’usura. "La crematistica essendo duplice, l'una commerciale l'altra economica, questa necessaria e lodevole, quella fondata sulla circolazione e giustamente biasimata (poiché non è naturale, ma fondata sull'inganno reciproco), a buon diritto si detesta l'usura poiché quivi il denaro stesso è la fonte del guadagno e non viene adoprato al fine per cui fu inventato. Poiché il denaro nacque per lo scambio di merci, ma l'usura fa del denaro più denaro, onde da questa proprietà ha anche avuto il suo nome". 

Da L’uomo del banco dei pegni dello scrittore ebreo Edward Lewis Wallant /2. 
Nazerman: “Tu vuoi imparare il segreto del nostro successo, esatto? Te lo insegnerò … Cominci con un periodo di alcune migliaia di anni durante il quale non hai niente che ti sostenga all’infuori di una grande, barbuta leggenda, non hai una terra tua dove poter coltivare grano, cacciare, non hai niente, non ti sei mai fermato abbastanza a lungo in un posto per avere confini, un esercito, una patria, hai solo un po’ di cervello e quella grande, barbuta leggenda per sostenerti e convincerti che sei un essere speciale, anche se sei povero. Ma con questo po’ di cervello compri un pezzo di stoffa, lo tagli in due e lo rivendi al doppio di quello che hai speso, poi un altro più grande e lo dividi in tre, ma durante quel periodo non devi neanche pensare di comprare del pane extra per la tavola o un giocattolo per un figlio e alla fine scoprirai una cosa, non hai più nessun desiderio, sei un commerciante, hai il commercio nel sangue, sei additato come un usuraio, uno che ha risorse segrete, uno stregone, uno strozzino, un giudeo, una carogna!”.

In queste quattro citazioni è nascosto il segreto del mondo, quel segreto svelato da un barbuto creduto da milioni di macchine biologiche che lo hanno sostituito all’altro Barbuto, operando inconsciamente il ricalco di una leggenda sopra un’altra: ma la verità si saprà in un secondo tempo che non è quello terreno … così si narra.
Intanto, nel paese delle mezze verità … si fissava un tetto al prezzo di vendita delle mascherine chirurgiche monouso a 50 centesimi di euro.
È troppo poco?
Vediamo. 

Mascherine chirurgiche. Le mascherine chirurgiche sono formate da 2 o 3 strati di tessuto non tessuto (in fibre di poliestere o polipropilene), possono pesare, comprensive di elastici e lamellina zincata da 3 a 11 gr. 

Alibaba.com. Costo al kg di poliestere ad uso misto e sanitario: fino a 50.000Kg, 2 euro al Kg negoziabili. Quantità minima d’acquisto: 1000Kg.
Peso del tessuto: 30 gr al metro quadro.
Costo medio bobina d’acciaio zincato spessore 0,15mm per tonnellata: 450 euro, negoziabili.
Costo medio bobina filo elastico: 2,50 euro al Kg, negoziabili.
Costo medio fettuccia elastica : 0,04 euro al metro, negoziabili. 

Assemblamento made in Italy. Macchina automatica per produrre mascherine facciali chirurgiche tramite sistema di saldatura con tecnologia ad ultrasuoni. Sono necessarie solo 2 persone per operare sulla linea. Il sistema base ha una efficienza produttiva: 40-60 maschere / minuto con dimensioni del prodotto (maschera): 180 mm (lunghezza) * 90 mm (larghezza).
La macchina è dotata di sistemi di piega-veli impostabili, calandre per regolazione tensionamento materiale, stazioni saldanti con tecnologia avanzata ad ultrasuoni, gruppo inserimento tratto stringi-naso e calandra di taglio.
Abbinata al primo gruppo macchina, in propria stazione dedicata, è presente il sistema per l’applicazione degli elastici fermo maschera-orecchie.
La macchina è predisposta per l’aggiunta di una seconda catenaria e saldatura filo elastico dietro orecchie in modo da raddoppiare la produttività finale della macchina dai 40-60 maschere /min ai 80-120 maschere / minuto. 

Pesce Pazzo: assemblamento made in China. Al tempo del coronavirus, Davide Petrini, proprietario dello storico ristorante di Varazze, ha deciso una inconsueta riconversione della sua attività: produrre mascherine.
Ha acquistato una macchina, per produrle in Cina, sul sito Alibaba.
Totale costo, dazi inclusi: 150.000 euro.
Produzione giornaliera 270.000 mascherine … 187 al minuto!

Costo di una mascherina per il produttore, che non scenda sotto le 120 unità al minuto, in condizioni produttive normali:

Materiale = 4 centesimi;
Manodopera= 4 centesimi (dipendenti sottopagati);
Tasse e balzelli = 5 centesimi;
Altro = 12 centesimi (energia, manutenzione, distribuzione);
Totale = 25 centesimi;
Se poi le unità al minuto salgono oltre le 175 e si producono in Cina o in altri paesi a forte impatto sulla forza-lavoro, si scende largamente sotto i 20 centesimi.
Per quanto attiene alle industrie del tessile italiano, le macchine pre-esistenti possono essere modificate per produrre mascherine con costi nettamente inferiori rispetto all’acquisto di nuove linee produttive.
Conviene produrle?

È solo un problema di prezzo al dettaglio imposto dal Governo?
Una lezione di desueta economia.

Il saggio del profitto, ovvero produrre copie infinite di uno stesso bene per ottenere il massimo in termini di ricavi netti. 

Cito da homolaicus.
Che cos'è il tasso o saggio di profitto di un'impresa capitalistica? E' il rapporto (in percentuale) tra il plusvalore e tutto il capitale anticipato: quello variabile (i salari) e quello fisso o costante (macchinari, materie prime, trasporti ecc.).
Questa però non è una definizione da “Classe Dominante” ma "marxista" del profitto, in quanto la Classe Dominante si rifiuta di riconoscere l'esistenza del "plusvalore", che secondo il marxismo è una parte di lavoro non pagata.
Secondo Marx, il plusvalore viene determinato dal fatto che la forza-lavoro (i lavoratori in genere) immette nella merce prodotta un valore superiore al valore della propria stessa forza, un valore che può anche essere del 100% e oltre.
Come si fa a calcolare il plusvalore? Guardando il salario medio che occorre per riprodurre la stessa forza-lavoro. Il salario viene stabilito in maniera anticipata, in rapporto a un certo quantitativo di ore di lavoro (o, nel caso del salario a cottimo, in rapporto a un certo quantitativo di merci prodotte in un determinato tempo… come le mascherine). Questo significa che se per il capitalista sono sufficienti 4 ore di lavoro per riprodurre la forza lavorativa impiegata, le altre 4 ore costituiscono plusvalore, cioè pluslavoro non pagato, che in questo caso è del 100%. Nella vendita di merci ad alto valore aggiunto, il plusvalore può arrivare anche al 200% o 300% e oltre. Ma a questi tassi ci si può arrivare anche nei paesi dove il costo del lavoro, delle materie prime, della vita in generale è molto basso (vedi Cina, Vietnam, Cambogia, Messico, Turchia...).
Come noto la classe dominante vuol invece far credere che la forza-lavoro sia pagata al giusto prezzo e che il profitto si realizzi unicamente nel momento in cui la merce viene venduta sul mercato. Quindi esteriormente, nella società dominante, il "plusvalore" appare come "profitto", cioè come risultato finale di tutto il capitale anticipato. Alla classe dominante conviene considerare il capitale variabile (salari, contributi sociali) come parte di quello costante, cioè non come fonte di "entrata", ma come fonte di "spesa", poiché in questo modo può occultare la dinamica dello sfruttamento. Le entrate, per la classe dominante, sono soltanto quelle derivate dal capitale circolante, dalla vendita delle merci.

È chiaro il concetto?
Se alle mascherine - che a miliardi saranno prodotte nel mondo, nei prossimi mesi, sicuramente anni - si imporranno prezzi di vendita statalizzati, i produttori non potranno estrarre a sufficienza plusvalore.
Chi ci rimetterà?
I pauper, i 100.000 nuovi disgraziati che a cadenza settimanale, perché la lista dei ricchissimi dominatori si allunga di circa 50 unità all’anno, faranno la fila davanti alle fabbriche per essere assunti a meno di un euro al giorno.
Zaia l’ha capito, perché i suoi grandi elettori, molti capitani di industria del tessile ormai delocalizzata nei paesi PECO, gli hanno tirato la giacchetta e ha subito corretto il tiro, fissando l’asticella a 100 centesimi a mascherina che, in ultima analisi, rappresenta un guadagno netto di 25 centesimi al pezzo se prodotte ad Est e piazzate sul mercato Veneto e di soli, si fa per dire, 12,5 centesimi se piazzate sul resto del mercato italiano.
In soldoni cosa significa?
Solo considerando una produzione di 150 mascherine al minuto, parliamo di un netto che oscilla dai 6 ai 35 euro al minuto, a seconda del mercato di produzione, una media di 20 euro: 28.800 euro al giorno, 10,5 mln di euro l’anno.
Ma dobbiamo considerare almeno 5 miliardi di clienti che dovrebbero, indicativamente, cambiare la mascherina ogni giorno.
In prospettiva di nuove ondate di covid-19, altre pandemie, altri lockdown e altre restrizioni e obblighi di legge, la potenzialità di questo fiorente mercato, considerando il netto minimo di 5 centesimi, ha numeri da capogiro: oltre i 90mld di euro annui.
È un fatto inequivocabile: la guerra al coronavirus rende più dell’industria bellica americana.

66 commenti:

  1. Ottima introduzione Poliscriba, eloquente la scelta delle citazioni, ma ho un dubbio, non e' che hai trascurato un fattore importante di questo nostro capitalismo crepuscolare: i middle men. Betsos e' uno di loro, come alibaba, i grandi conglomerati distributivi, che dettano i prezzi sia ai produttori che ai consumatori, che controllano "il denaro" nell'economia reale. Inoltre vorrei chiederti se hai un'idea di quanto sia il margine nell'industria soft, elettronica e affini. Con stima.

    il fu rabal

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  2. Cari Italiani,
    un rapido saluto e un augurio di buone passeggiatone per domani 4 maggio.

    Io ho appena scoperto che in Giappone andra' tutto bene:
    http://fragmenta2011.blogspot.com/2020/05/e-solo-una-cartone-animato-anno-2007.html?m=1

    Ise

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    1. Ise, personalmente ritengo che queste cose abbiano solo la funzione di deprimere e alimentare (in senso letterale) certe forme pensiero, le classiche profezie che si autoavverano. La Storia è, invece, tutta da scrivere.

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    2. Nachtigall e' vero, certe cose deprimono o si rendono rafforzatori di volonta' non nostre, ma solo se ci si fa prendere dalla paura; credo che le emozioni siano potenti alimentatori inconsci. E certo come te ritengo che la diffusione di queste "profezie" serva anche a condizionare e direzionare le paure, che poi a loro volta alimentano forme pensiero dagli esiti nefasti per la persona. Questo accade con tutto cio' che i media ci vomitano addosso.

      Per gli altri, per chi non si fa abbindolare da certe narrazioni-supplementi-supposte di paura, possono invece servire giusto come "uomo avvisato mezzo salvato", o come generale indicazione delle prossime "mode" di massa. Sono insomma degli spottoni pubblicitari anticipatori di potenziali tendenze: c'e' chi ne e' condizionato e nutre e segue il trend imposto perche' cosi' fan tutti, e chi invece ne osserva la veemenza per capire il trend ed evitarlo.
      Io tendo a scegliere la seconda opzione, non era mia intenzione deprimere, non ci sono motivi per deprimersi, piuttosto volevo sottolineare l'ironia e la coerenza del potere: ce lo dicono chiaro e tondo, aspettano solo il nostro consenso.
      Il mio pensiero l'avevo espresso qualche tempo fa: certi esiti nefasti, scaturenti da farse ridicole e grottesche, azioni antiuomo e contro natura, pianificate con forme pensiero totalmente squilibrate, che ottengono momentanei successi grazie all'inganno e all'istigazione della paura, non hanno vita lunga. Tra i tanti ipnotizzati per fortuna ci sono sempre quelli immuni da certi incantesimi che, seppure in numero ridotto, operano come antivirus naturali.  
      Un saluto,
      Ise

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    3. Coglievo lo spunto della tua segnalazione per fare un'osservazione generale, non sapendo chi puo' leggere e trovando in internet molta rassegnazione.
      Figurati che sono... come dire, vaccinato... e certo non mi faccio deprimere da qualche burlone che spiattella a bella posta i suoi piani, o sogni.

      Ti ringrazio comunque per la risposta in cui metti ogni cosa a posto;
      gli squilibri, infatti, non durano a lungo.

      C'entra solo parzialmente: un Maestro una volta ha detto che il contrario di Paura non e' "coraggio", ma Amore.
      Questa banale osservazione mi ha illuminato.

      E ho controllato per curiosita' l'altra campana.
      Gli stregoni, i piccoli chimici, da parte loro confermano.
      L'ossitocina, il cosidetto ormone dell'amore, viene definita un ormone "timido", nel senso che viene secreto in condizioni in cui ci si sente al sicuro e non si prova paura.

      L'essere umano o ama, o prova paura.
      E sappiamo che e' l'Amore, non la paura, a muovere le stelle (in questo blog mi vergogno a specificarlo ma non si sa mai: non si tratta dell'amore in stile Baci Perugina).
      Cosi' pensavo, con rabbia, ad una ragazza di mia conoscenza che ha terminato la gravidanza in isolamento in ospedale, quasi due settimane, terrorizzata! Ma qualcuno le vede queste cose?! Intendo qui sulla Terra.
      E le bestie sarebbero quelli che vanno in giro senza mascherina?
      Guardate - verrebbe da dire - che non tutti hanno bisogno di nascondersi.

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    4. Caro Nachtigall,

      anche io ti ringrazio per aver sottolineato la nocivita' di certe "narrazioni auto-avverantisi". Ironicamente l'autore del blog ci ha risposto nel post successivo a quello da me riportato in cui c'era tale video, con una citazione del pensiero di Massimo Scaligero, che riporto sotto.

      Riguardo alla ragazza che ha terminato la sua gravidanza sola in ospedale, me ne rammarico. Proprio in questi giorni ci pensavo; pensavo: ma oggi se fossi in gravidanza, quanta "gioia" potrei trasmettere al bambino, e quanta paura invece? La seconda avrebbe la prevalenza. Gia' capita di dover affrontare gravidanze in totale solitudine, ma ora, a causa dei distanziamenti obbligatori, come fa una ragazza ad affrontare il momento piu' importante della sua vita senza nessuna mano amica accanto, nel chiuso di ospedali lazzaretti pieni di medici ostili? E poi con quale prospettiva? Fa parte del genocidio in atto.

      Anche secondo me l'amore e' il contrario della paura, perche' e' l'emozione contraria; il coraggio non e' un'emozione, e' solo l'azione che deriva da quell'amore nel cuore, ossia la forza morale e mentale per affrontare certe situazioni.

      Da: http://fragmenta2011.blogspot.com/2020/05/le-profetiche-parole-di-un-maestro-del.html

      L’ora presente è grave: non è una espressione retorica, questa.

      Chi conosce come realmente stiano le cose, sa che quei pochi che hanno una qualunque responsabilità interiore, non dovrebbero ormai perdere più un minuto di tempo, non dovrebbero più rimandare di un attimo la loro decisione per quei superamenti che in segreto essi veramente conoscono di quale natura debbano essere.

      Compiti del genere ormai non possono più essere rimandati.

      Occorre nella calma decisione realizzare quella stessa forza che è stato possibile evocare in taluni momenti decisivi, quando, per lo schianto di ogni resistenza umana, sembrava che dovessero venir meno le basi della vita.

      Si è alla vigilia di eventi che possono essere gravemente distruttivi per l’uomo o preludere a una rinascita nel segno dello Spirito.

      (Massimo Scaligero, “Iniziazione e Tradizione”)

      Un saluto,
      Ise

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    5. "Si è alla vigilia di eventi che possono essere gravemente distruttivi per l’uomo o preludere a una rinascita nel segno dello Spirito."

      Questo e' vero, una volta di piu' e onde evitare equivoci, a livello individuale. Scaligero si rivolge "a quei pochi", parla di "compiti".

      Non c'e' distruzione collettiva - si muore da soli, anche in una trincea - ne' puo' esserci rinascita collettiva: lasciamo volentieri queste farneticazioni alla New Age, a Q (con gli americani nel ruolo di liberatori da se' stessi) e compagnia.

      Grazie per la segnalazione.

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    6. Caro Nachtigall,

      hai esposto il concetto quasi meglio di Scaligero, complimenti.

      Ho letto di Q casualmente: incredibile, stiamo ancora aspettando Godot (l'americano che ci liberera').
      I tre giorni di buio pero' personalmente credo sarebbero davvero un toccasana per neutralizzare la connessione globale (la griglia elettrica), ormai droga liberalizzata e imposta, degli apparecchi che controllano i nostri pensieri, tramite ipnosi (eccezioni a parte).
      Un saluto,
      Ise

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    7. Ise! Siamo nella mitologia americana direi quasi "classica", a suo modo. Mi rincuora sapere che la vedi anche tu cosi' perche' ti stimo molto. Con questo colgo anche l'occasione per dirtelo.

      Sai, di Q ho letto dopo, ma appena e' iniziato il 41-bis (vitto e alloggio, s'intende, esclusi) avevo pensato: se saltano le comunicazioni significa guerra.
      Chissa' perche' istintivamente ho pensato come prima cosa a quello e neanche per un istante avevo preso in considerazione il fatto che si rischiava in tanti di prenderci un bel raffreddore! "Sono proprio un cinico" - mi sono detto successivamente, resomene conto. Come se i nostri governanti non potessero agire semplicemente per il nostro bene!

      Mi chiedevo, come tanti, che fine avrebbe fatto internet. Un amico - lontano nello spazio - addirittura mi chiamo' chiedendosi come potevamo rimanere, nel caso, in contatto, quasi leggendomi nella mente. Al che lo tranquilizzai dicendogli che dal momento che gia' comunicavamo telepaticamente non c'era ragione di preoccuparsi.

      Poi sono passati i giorni e mi sono detto: ah, va be', e' la solita "shock therapy".

      Ora, con il senno di poi, ho capito (prima in effetti non ci avevo mai ragionato su): tutto il "sistema" si regge su internet, farlo saltare sarebbe stato tirarsi la zappa sui piedi, come giustamente fai capire da cio' che scrivi. Internet e' una noia da una parte, perche' bisogna continuamente censurare, far sparire siti (o magari, ed e' anche peggio, renderli visibili solo ad alcuni) etc. Pero' d'altra parte che fine farebbero Google, Amazon e compagnia e quella illusione di liberta'? Insomma mi sono convinto che il futuro (solo un futuro, in realta', tra quelli possibili) e' un internet modello cinese o perlomeno quello che c'e' sempre stato presentato come tale, io di Cina non sapendo veramente niente.
      Che poi per molti e' un'ovvieta' quella che dico ma ripeto, non mi ero mai interessato al problema e da questo punto di vista e' stato senz'altro utile rifletterci.
      Del resto in fondo al cuore lo sapevo gia': ho vissuto piu' di un anno senza telefono ne' internet ed e' stato il periodo piu' bello della mia vita.

      I tre giorni di buio sono chiaramente una parodia della Resurrezione.
      In ambienti ortodossi era circolata la voce che fosse in preparazione un grande rito satanico a Gerusalemme per la Pasqua. Il che mi ha fatto pensare se, un digiuno forzato di Quaresima come la quarantena, non potesse essere tecnicamente considerato un sacrificio deviato di "destinatario finale".
      Mi segui? Se si', sarei curioso di sapere cosa ne pensi.
      Devo dire che il dubbio, sebbene non mi risulti che a Gerusalemme sia successo niente di troppo insolito (aldila' dei travestimenti di carnevale), ce l'ho ancora.

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    8. Mi viene in mente, seguendo il filo dei miei pensieri, che tanta gente ha abdicato all'istinto. Molti fra i "dubbiosi" hanno bisogno sempre di trovare una spiegazione pseudorazionale, aspettano le statistiche, etc. Mi chiedo, se fossero saltate le comunicazioni e fosse stata loro preclusa qualsiasi informazione alternativa, avrebbero finito col credere?
      E mi rispondo di si', molti avrebbero creduto, perche' quando non si crede piu' in Dio - parafrasando non ricordo chi -, si finisce con il credere a qualsiasi altra cosa.
      Questo mi avrebbe demoralizzato in altri tempi: si aspettano informazioni "scientifiche", intanto passano i mesi. Ma a che serve smascherare l'11 settembre quando Afghanistan ed Iraq sono gia' stati invasi?
      Mi ricordero' per tutta la vita questo episodio: io ero appena un ragazzino e in televisione trasmisero il famoso "attentato".
      Mia mamma, non certo incline ad ipotesi "estreme", commento' a caldo e piangendo: se lo sono fatti loro.
      Parzialmente rientro' nei mesi successivi, come effetto del bombardamento mediatico, ma l'istinto - CHE E' QUELLO DI SOPRAVVIVENZA - non l'aveva tradita.
      Sai la cosidetta "controinformazione" ufficiale quanto ci ha messo a formulare un'accusa? Naturalmente non potevano mica essere bollati come beceri "complottisti"!
      Come se la terminologia del potere dovesse essere il metro di giudizio. Il che, per inciso, la dice lunga sul gioco a cui stanno giocando. Da Fusaro a Mazzucco.
      Un buon istinto non mente.

      Lo so, era "buon sangue non mente". Ma questo e' un proverbio razzista, e poi qui non c'azzecca per niente.

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    9. Nachtigall,
      scusa il ritardo, ci siamo fatti un bel weekend in famiglia e tra la natura; qui dalla settimana prossima riaprono le scuole superiori (elementari e medie invece da oggi) e tutto sembra che tornera' alla, ehm, normalita' (se cosi' puo' essere definita la lieve follia in cui si viveva nel BC Before Corona), incredibile; certo trattasi di normalita' solo a livello locale, mentre i rapporti con l'estero e l'economia basata su di essi sono stati annientati.
      Dato che ci sono colgo anche io l'occasione per esprimere la mia stima, anche perche' avevo gia' avuto occasione di leggere ed apprezzare tuoi commenti nel forum che avete creato dopo "l'abbandono" di CDC insieme ad alcuni commentatori; ci ero arrivata da un link su CDC proprio in quel periodo di "subbugli" ed ho continuato a leggerlo ogni tanto, piu' che il CDC nuovo formato. Tra l'altro l'ho anche segnalato in passato tra queste pagine, e un paio di volte ho qui riportato dei commenti (alcune belle citazioni di Evola in particolare).  

      Neanche io ho mai pensato che si rischiava tutti un brutto raffreddore, la cosa che a me piu' ha lasciato basita e' stata l'insistenza, ed insieme il fare minaccioso (con tanto di polizia ecc.), posta sul "restare a casa", certo una delle cose piu' ridicole ed assurde per contrastare un'epidemia (intendo contrastarla anche internamente, con un proprio sistema immunitario sano) - eppure ha funzionato, tanti vi han creduto.
      La cosa e' ora aggravata (anche nel senso del livello di ridicolaggine) in Italia, dal divieto di accesso alle spiagge (almeno dalle mie parti) e ai parchi. Miei familiari mi dicevano che pero' formalmente e' permesso nuotare in mare, percui hanno intenzione di prendersi una canoa per giungere al mare dalla foce del fiume e potersi cosi' fare una salutare nuotata, e poi una bella remata di ritorno a casa! 
      Io sinceramente all'inizio ho pensato che volessero nascondere qualcosa che si stava preparando li' fuori, ma non riuscivo ad immaginare cosa. 

      Riguardo la Quaresima, c'e' da dire che febbraio-marzo sono i tipici mesi dei raffreddori stagionali, pero' la coincidenza temporale e di significato quarantena-Quaresima ha fatto pensare pure a me, anche perche' la vera quarantena non e' certo cosi' che si applica, prigionia e' un termine piu' vicino a quello che si sta verificando in Italia. Anzi, come tu parli giustamente di 41bis, mi chiedevo se non convenisse agli italiani di farsi veri criminali ed essere cosi' spediti nelle carceri senza piu' diritti, ma almeno con vitto e alloggio garantiti. 
      Comunque questa coincidenza tra Quaresima e quarantena, considerando come appena detto che non si tratta di vera quarantena, e considerando che non si e' trattato di vera Quaresima, dato che tutta la celebrazione pasquale e' stata impedita, io l'ho interpretata solo come un'ulteriore umiliazione, sia della nostra religione che dell'uomo in generale. Una Quaresima spesa all'insegna della paura e dei sentimenti piu' vili e meschini verso altri esseri umani, avvallati da tutte le "autorita'", anche religiose, a me ha dato questa impressione. Non sapevo nulla del rito satanico a Gerusalemme per la Pasqua, non escludo nulla a priori. Purtroppo, come spesso ci diciamo, le verita' vengono a galla quando e' troppo tardi, l'arma principale del potere e' proprio il gioco "in anticipo" sul tempo rispetto a noi; perche' se lo puo' permettere, avendo in mano tutti i mezzi del controllo e del condizionamento mentale. 
      Mi fa molto piacere sapere che in fondo al cuore sai e senti certe cose, segno che l'istinto lo hai preservato. Tua madre poi, deve essere una persona estremamente intuitiva. Io non potevo credere che l'11/9 fosse tutta opera dei terribili shaykhs arabi, ma ci ho messo un po' per capire che fosse piuttosto un autogol.
      Ise

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    10. Internet e i massmedia sono divenuti un surrogato di vita, resi sempre piu' piacevoli da mille sirene. In questo frangente mi fa rabbia per due ragioni. La prima riguarda la diffusione della "pandemia". Se immagino quanto sarebbero stati differenti l'impatto, la pervasivita' e quindi le conseguenze di questa "emergenza" se non avessimo avuto i massmedia e la connessione 24h, non posso che concludere che era meglio se tali mezzi non ci fossero stati. Pazienza se non avrei potuto mantenere i contatti con persone care, come dici tu, con quelle piu' genuine si sarebbe stabilita una sorta di telepatia. I piu' avrebbero finito col crederci lo stesso solo se erano esposti ad altri mezzi di persuasione tossici, piu' di quanto il loro sistema immunitario potesse sostenere... altrimenti sarebbe stato diverso. Voglio dire: ok, scoppiava un'epidemia in Cina (sai che novita', ma va bene, facciamo finta che avrebbe spaventato davvero anche i cinesi all'inverosimile perche' "altamente letale"-sic!), in una ipotetica seppure impossibile assenza di mezzi di comunicazione quantitativa globali e pervasivi, quanto ci avremmo messo a credere che fosse tanto pericolosa da richiedere misure speciali, controllo e un cambio di vita ed abitudini paradigmatico…? Basandoci solo su quanto vedevano i nostri occhi, e non sull'informazione calataci dall'alto, non ci saremmo mai allarmati tanto. Poi certo, ogni epoca ha i suoi mezzi di condizionamento; quelli di oggi pero' si dimostrano i piu' pervasivi e ingannevoli, tanto da indurre tutti a vivere dentro l'effetto reale di cause irreali e immaginarie; in poche parole stiamo gia' vivendo in un mondo virtuale.

      La seconda ragione riguarda invece proprio le conseguenze nefaste (la chiusura in casa, scuola e lavoro online, e l'assenza di contatto umano e con la realta' esterna) che stiamo vivendo, anche a causa dell'assenza di qualsiasi reazione, se non quella di chiedere appunto una maggiore implementazione di tali nefaste conseguenze. L'assenza di reazione secondo me e' stata possibile proprio grazie ai surrogati di vita (rapporti umani via chat, acquisti e shopping in rete, distrazioni e intrattenimento, infine lavoro e scuola) che la rete ci "regala", soddisfacendo artificialmente i nostri bisogni. Non per niente essa e' la prima cosa che lor signori si preoccupano di non farci mai mancare e di rendere sempre piu' multitask e sostitutiva del contatto con la realta' esterna, oltre che sempre piu' "comoda" e indispensabile, fino a cancellare l'utilita' e il piacere del reale (puoi pagare online, non serve piu' andare alla posta, meglio perche' cosi' eviti la fila, prima o poi non servira' piu' la posta, e cosi' via…). Altro che i posti letto in ospedale … la prima preoccupazione sara' sempre la connessione rapida e onnipresente che non deve mancare. Un tempo passare troppo tempo davanti allo schermo era indice di dipendenza, e nocivo per i bambini. Oggi e' quel che si vuole facciano esclusivamente, mah… dove sono la logica e la coerenza? Inoltre non ho dubbi sull'effetto ipnotico di tali mezzi, basta osservare come diventa un ragazzino esposto a tali mezzi per diverso tempo.
      Ise

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    11. Non si dimentichi anche come tali surrogati, in alcuni soggetti (presumo i piu' deboli o i piu' dominati dall'ego distorto dei nostri tempi, ma sempre piu' persone, perche' vi sono sempre piu' individui con problemi di relazione col prossimo) riescano a risultare piu' gratificanti dei rapporti veri, che coinvolgono piu' sensi, piu' sfide anche emozionali, piu' impiego di energia e prassi etica, oltre che il sicuro metterci la faccia.
      La mascherina sotto sotto "ri-vela" anche questo "modo di essere" anonimi ed intercambiabili, liberati dalle emozioni (o almeno dal mostrarle) e con la comunicazione resa sempre piu' misera, filtrata ed indiretta (io tra l'altro continuo a capire la meta' di quel che la gente mi dice quando parla da dietro la mascherina, se non vedo il movimento delle labbra ne' certe impercettibili espressioni del viso).  
      Se non ci fossero stati questi surrogati artificiali, non credo che uno se ne sarebbe rimasto comodamente a casa tanto a lungo, in tal caso tale obbligo si sarebbe presto potuto chiamare tortura inumana perpetrata da psicopatici. 
      Infine, sono pienamente d'accordo sulla deviazione perversa che ci porta a considerare la terminologia (e la prassi, aggiungo) del potere come unico metro di giudizio, questo pure trasformatosi in un bell' inganno a nostro danno, meglio il caro vecchio istinto. Che poi, a ben pensarci, ci viene trasmesso anche tramite il sangue, dalla memoria dei nostri avi.
      Ise

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    12. Ise,

      grazie per la tua risposta. Mi ha dato un po' da riflettere.

      Su CSP vorrei solo specificiare che non sono tra i creatori: se non sbaglio l'idea fu di un certo the_patriot, poi apparentemente scomparso; a Rasna invece si deve il fatto che il forum esista ancora, nonostante tutto.
      A giudicare da certi episodi sembra che provare ad amministrare un forum libero sia un compito piuttosto ingrato.
      Ancora l'anno scorso avevamo una sezione nascosta con diverse discussioni interessanti, ora praticamente abbandonata; peccato non averti avuta tra gli iscritti!

      Su Evola: lo incontrai nel "magic shop" di Battiato che cavalcava una tigre tenendosi con una mano sola. Rimasi ammirato: e' proprio come afferma il Vangelo.
      "Chiedete e vi sara' dato, cercate e troverete, bussate e vi sara' aperto. Perche' chi chiede ottiene, chi cerca trova, e a chi bussa sarà aperto."
      Ad Evola devo (soprattutto) un'introduzione ai Tantra tale da farmi capire cosa ci fosse realmente in gioco. Volli chiedere ancora e ancora mi venne dato; di conoscere, cioe', una donna ben addentro a certi misteri.
      Evola, e poi la pratica dei Tantra, mi salvarono la vita, almeno quella terrena.

      Quanto succede in questi giorni non ha spostato niente: non la crudelta', che al limite e' solo piu' ostentata; da conoscenti ho saputo ad esempio che in Russia e' stato chiuso il Monastero di Diveyevo, arrestate le monache colpevoli di aver celebrato la Pasqua. Ora si spera segretamente che ci scappi il morto, in modo che si possa dire: coglionavirus!
      Sempre da cio' che mi risulta, e' possibile invece visitare il Mausoleo di Lenin, l'aura del posto fungendo evidentemente da potente antisettico. Nel senso che nemmeno i batteri vogliono averci niente a che fare.

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    13. Non le assurdita' dette e poi rese Legge.
      Vorrebbero anche far passare la storia che il virus provenga da Wuhan: eppure dalla sceneggiatura (o sceneggiata) avrei scommesso tutto su Hollywood.

      No: pero' due cose mi hanno sorpreso.
      La velocita' innanzitutto con cui e' stato fatto tutto. Da "porti aperti come i nostri culi" a "io resto a casa, quindici giorni valgono una vita". Pare proprio che questi non-morti possano ripetere qualsiasi slogan venga loro instillato, ed e' a suo modo notevole.

      E poi la Russia. Fino a Nicola II manteneva un legame di sangue con Roma! Caduta l'Unione Sovietica era parso negli ultimi tempi ad alcuni (me compreso) che dovesse ergersi al ruolo di Difensore della Fede. Invece, con la pregevole eccezione della Russia Bianca e di qualche resistenza sparsa qua e la', sembra che i bolscevichi siano piu' forti ora di quanto non lo siano mai stati (alcuni sono convinti che sia un'ideologia "morta", e cio' collima con quel proverbio che vuole che il piu' grande inganno del Diavolo sia quello di aver fatto credere di non esistere).

      La considerazione che fai sul confinamento, che possa cioe' essere servito a nascondere qualche attivita' esterna, e' in linea di massima valida, se non che i maggiori crimini, per non destare sospetti, si compiono alla luce del sole. In effetti, a guardare bene, la stessa verita' viene, di sfuggita, proclamata in televisione.

      Sulla stagione dei raffreddori e' inutile secondo me persino soffermarci: avevamo pero' bisogno dei virologi (ma davvero esiste una professione del genere?) per dirci che con l'avvicinarsi dell'estate avremmo avuto meno polmoniti. Ma capisci - certo che lo capisci - come ci prendono per il culo?
      Ho appreso dall'Almanacco Carli 2020 l'etimologia di "febbraio", su cui non avevo mai ragionato.
      Febrous, mezzo di purificazione. "Presso i Romani infatti questo mese era dedicato alle purificazioni."
      Febrous, febbre.
      E infatti ora vietano la febbre...

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    14. Sai, il rito di cui parlavo aveva a che fare con il Fuoco Santo di
      Gerusalemme. Si sarebbe trattato di non rinnovare il miracolo, evento che simboleggerebbe il tempo dell'apocalisse finale.
      In fondo quanto tu descrivi e' comunque, tecnicamente, un rito satanico, se come me traduci satanico con "invertito, brutto, deforme" ed anche un po' infantile dal momento stesso che si basa, per negazione, sull'inversione. Chi sta al gioco, dal mio punto di vista sta gia' piu' di la' che di qua, quand'anche respirasse avrebbe gia' un piede nella fossa.

      Come si dice, dove c'e' il fumo c'e' anche il fuoco...

      Le tue considerazioni su internet e massmedia sono molto condivisibili, come anche quelle in generale sulle conseguenze del passare troppo tempo davanti allo schermo (videogiochi etc.).
      Effettivamente se internet da una parte da modo di "verificare" le informazioni, dall'altra e' vero che in un mondo normale, senza internet, basterebbe un sano istinto per schermirsi da certe psicosi.

      Puo' del resto essere benissimo che, come dopo la rivoluzione bolscevica in Russia e credendo ormai di aver vinto, si voglia stuzzicare il sottosuolo, in maniera controllata, per farlo uscire allo scoperto: avremmo una sorta di Terrore riaggiornato, con tamponi e TSO.
      A questo proposito credo che non sia il caso di farsi illusioni sulle armi da fuoco. Se uno puo', e la cosa lo fa dormire meglio, ne faccia pure incetta.
      Questa e' pero' una guerra che si combatte nelle coscienze.

      Vale anche dire, di contro, che non bisognerebbe mai - con Sun Tzu - comandare piu' dello stretto necessario e anche quello solo quando si ha la certezza fondata che gli ordini vengano eseguiti.
      Forse, questa volta, si e' andati oltre. Non e' detto che non possa derivarne una crepa. A me e' rimasta la sensazione che non tutto sia andato secondo i piani.

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    15. Sul non capire quelli che parlano con la mascherina, devo aggiungere che parlare con la bocca coperta e' anche un segno di gran maleducazione. Devo aver trasmesso questo concetto con il mio sguardo, oggi, chiedendo indicazioni a un passante, dal momento che prima di rispondermi si e' abbassato, con un riflesso ancora umano, la mascherina. Una scena volendo anche comica.
      Prima di parlare, non avevo mancato di dare un colpo di tosse, per schiarirmi la voce.

      Per quanto riguarda l'isolamento in se', devo dire che a determinate condizioni, non fosse stato per l'azienda, l'avrei accolto molto positivamente, come un'occasione irripetibile di dedicarsi ininterrottamente allo studio. Mi auguro che altri, potendo, ne abbiano approfittato.
      In quanto uomo la cosa piu' intollerabile mi e' sembrata una questione, in fondo, di principio: l'imposizione in se' stessa, una violazione di territorio. Infatti per mantenere una certa considerazione di me stesso mi sono sentito di dover disattendere molti dettami, anche andando contro alle mie stesse abitudini: non che mi servisse disattenderli perche' avevo bisogno di sole o altro, era una questione di non farsi castrare prima del tempo.
      Questo poi a ben vedere e' uno degli obiettivi di questa farsa: intendo la sterilita'.

      Bene, si potrebbe continuare per giorni. A presto

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    16. Nachtigall, 
      quanti argomenti interessanti, avremo modo di approfondire col tempo e magari condividere con altri lettori. Interessante la tua esperienza di pratica Tantra, mi ha messo curiosita', conosco il libro di cui parli. Alcuni libri di Evola li lessi tanto tempo fa, e non li ho qui con me, era finito nel dimenticatoio. Pero' leggere certe citazioni ha risvegliato in parte il ricordo di quel che avevo letto, ed ho anche compreso maggiormente quanto avesse ragione su molte cose. 

      Con le notizie che riporti sulla Russia riempi molte mie lacune (ma anche su Gerusalemme), ho poca comprensione della sua attuale posizione, da quanto dici non escluderei che con la caduta dell'Unione Sovietica abbia solo "cambiato il pelo ma non il vizio", come ha fatto la sua ex "compagna" Cina. Ah il mausoleo di Lenin fa il paro con quello di Mao, magari, insieme a chissa' quali altri mausolei nel mondo, fanno parte di una geografia "sacra" (nel senso inverso di dissacrante) a noi sconosciuta. 

      Su Internet e sui mezzi di comunicazione in generale Marshall McLuhan secondo me inquadro' molto bene il fenomeno generale: il medium e la tecnologia di cui si fa uso a lungo andare plasmano il paradigma in cui l'uomo e' destinato a vivere. Magari se ne riparlera'.

      Sai che e' vero, l'atmosfera e' tutta molto inversamente ritualizzata: il mantra quotidiano dei numeri mortuari, la litania dei decreti restrittivi, il lavaggio delle mani (dopo quello del cervello), la sterilizzazione, e in Italia la giustificazione autocertificata su qualsiasi cosa si faccia, poi tanti sacerdoti austeri e portentose forced tasks! Ad ogni modo l'incantesimo sta perdendo forza. Credo anch'io che la trincea sia nelle coscienze.

      Vedo che stai affrontando molte sfide nel tuo ambiente. Come nota personale, devo invece dire che il confinamento non ha cambiato molto le nostre abitudini. Abbiamo indossato le mascherine poche volte, ma per noi e' gia' normale metterle in certi frangenti. Ricordo che in un' occasione, lavorando con le autorita' locali e con l'obbligo della mascherina, non capendo cosa la controparte mi stesse biascicando da sotto la mascherina, in un ambiente gia' molto rumoroso, mi venne spontaneo tirare giu' la mia mascherina (messaggio subliminale per l'interlocutore, non recepito) e chiedere di ripetermi la frase: era come se mi si fosse comunque aperto un orecchio in piu' e capii chiaramente cosa voleva dirmi, ahah. Ci sarebbero vari studi psicologici da fare su queste cose. 
      Comunque i giapponesi era da almeno 70 anni che si stavano preparando a questa pandemia - o stavano vivendo nella reazione post-traumatica ad un'emergenza simile vissuta in tempi remoti: uso assiduo di mascherine, disinfettanti per le mani ovunque, nessun contatto fisico, saluto con inchino distanziato, isolamento sociale diffuso … qui era gia' tutto predisposto, nessun trauma o cambio di abitudini, eccetto la lunga pausa lavoro. Agli Occidentali manca solo la regola di togliersi le scarpe virulente prima di entrare in un locale (strano non lo abbiano ancora annunciato in un decretino), dopo di che potranno dire di aver sperimentato tutto il lato "sociale" dello spirito nipponico.  
      Alla prossima!
      Ise

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    17. Ise,

      mi sono accorto che parlando di introduzione ai Tantra ho dato adito ad un equivoco: infatti e' vero che c'e' un libro specifico di Evola, "L'Uomo come Potenza", rielaborato una ventina di anni dopo e diventato "Lo Yoga come Potenza"; a questo immagino che ti riferissi nella tua risposta.
      Io avevo in mente piu' una certa impostazione generale del problema, che ha trovato in me una buona risonanza e senza di cui forse non avrei proseguito nello studio: parlo soprattutto di "Cavalcare la Tigre" e "Metafisica del Sesso".
      Se ci verra' concesso il tempo, intendo cioe' se con la scusa che in internet si trasmettono i virus non venga sfoltito un po' il parco "siti visitabili", senz'altro avremmo modo di approfondire.
      Ho alcuni appunti, dovrei riprenderli e provare a costruirci delle frasi di senso compiuto, ho un'idea chiara in testa di cosa ho vissuto ma ben altro conto e' metterla per iscritto. Posso dire pero' che internamente, a livello quasi fisico, e' come se si fosse aperta una valvola. Sono anche sicuro di non aver lavorato di immaginazione, perche' la stessa cosa l'ho vista su altre persone. Lo "sblocco" raggiunge una tale intensita' che tra le reazioni piu' comuni vi sono: risate, pianti, profonda gioia o profonda tristezza, a volte dolore, non si riesce ad aprire questa valvola completamente... perche' ci sarebbe troppo da far uscire.
      La mia impressione a caldo e' stata qualcosa come: possibile che prima di oggi non abbia mai vissuto? In quello stato, persino i sensi sono piu' affinati.

      Marshall McLuhan - prendo nota, magari approfondiro' un giorno.

      Sulla ritualita', la stessa maschera nelle loro intenzioni identifica un nuovo inizio. Credo che in internet non sia difficile trovare qualcosa sul simbolismo della maschera nei rituali.
      Si forgia una nuova persona (nuovamente, l'etimo della parola "persona" indica appunto una maschera, un personaggio).
      In fondo, si tratta di un ennesimo attacco all'identita', quindi all'individuo. Tutto si deve sciogliere nell'entita'-massa.

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    18. Come dici pero' l'incantesimo perde forza, complice anche la bella stagione (che in quanto bella, dobbiamo aspettarci venga messa fuorilegge). Chissa', magari nei loro deliri vieteranno anche al sole di sorgere.

      Quanto alle sfide nel mio ambiente, in realta' faccio cose normalissime... ma forse intendi che la sfida consiste in questo? Si', ad un certo punto diventa cosi'.
      Eppero' qui abbiamo passato il segno, non e' possibile indietreggiare ancora.

      Sul Giappone dovrei aggiornarmi, tutta la mia conoscenza si basa su testi di epoca fascista, con grande enfasi ai tratti imperiali e tradizionali.
      Le mie carte di navigazione non segnano oltre l'est di Berlino Est da una parte e l'isola di Ol'khon, sul lago Baikal, dall'altra.










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    19. Ciao Nachtigall,

      avevo capito bene, mi riferivo anche io al libro "Cavalcare la Tigre", l'ho anche trovato or ora in rete. Invece non conosco "Metafisica del Sesso". Mi fara' piacere leggere la tua esperienza al riguardo qualora tu riesca a metterla per iscritto, so che non e' facile elaborare, ma si sa che la scrittura aiuti anche noi stessi a fare il punto e chiarirsi. 

      "[…] complice anche la bella stagione (che in quanto bella, dobbiamo aspettarci venga messa fuorilegge). Chissa', magari nei loro deliri vieteranno anche al sole di sorgere."

      Ahah, si sembra proprio che la loro idea sia farci vivere in un eterno tramonto, la vedo dura.

      Sulle sfide mi riferivo all'accenno sui dettami che ti sei sentito di dover disattendere. Facevo il raffronto con la mia realta' locale poiche' per molti versi qui era gia' in auge una normalita' simile a quella ora imposta in Europa (mascherina e disinfettanti ovunque in particolare), e ci avevo fatto gia' i conti tempo fa. Il non poter uscire di casa, pena autocertificazioni o pattuglie e multe invece per fortuna non viene applicato. Ma mi sa che non vuol dire che si stia meglio, solo che non e' necessario essendo la popolazione gia' sotto controllo ipnotico. 

      Pensa che io ho lo stesso tipo di conoscenza sulla Russia, ma in questo caso quella del breve periodo di amicizia con la Cina per via dello stesso pensiero, quello di falciare una parte della popolazione e martellare l'altra per livellarne pensieri ed azioni. 

      Invece ho incontrato il lago Baikal in certi studi, e ti diro' che forse se ne conosci la storia, in qualche modo sei in parte gia' a conoscenza di un altro lato dello spirito giapponese, quello legato da una linea invisibile ai popoli siberiani, mongoli, o mancesi, evenki, jurchen e quant'altro abbia attraversato il mare dalla Corea o dalla Siberia, ed abbia portato fin qui sia lo sciamanesimo, che caratterizzava il nucleo dello shintoismo e ancora un poco lo fa, sia alcuni tratti genetici, come la cosiddetta macchia mongolica, sia una certa struttura linguistica. Questo sarebbe un tratto d'unione benefico tra Russia, Cina e Giappone, peccato che sia stato sostituito dagli esperimenti politici. 
      Cari saluti,
      Ise

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  3. Le mascherine basta non comprarle.

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  4. Bravo Poliscriba, we quasi ci prendo sul prezzo di costo di produzione, nella mia totale ignoranza ho detto, settimane fa, 20 centesimi...

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  5. Come massimo, avevo detto, peraltro...perchè ipotizzavo anche 5, ma non credo ci voglia il dono dell'intuizione...vedo che dati alla mano siamo lì.

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  6. Per il Fu Rabal

    Grazie; non ho fatto una ricerca dettagliata sulla soft-economy, presumo che i margini non siano bassi, soprattutto perchè il capitalismo cognitivo, usa il sistema neoliberista e toyotista, per accaparrarsi manodopera iperspecializzata a basso costo, dove esiste. I Bezos, Alibaba e affini, sono collettori, cartelli che accentrano ed escludono sempre più lavoratori dal circuito chiuso produzione, distribuzione e consumo.Il Poliscriba.

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  7. Il mio intento non è spingere le persone a comprare le mascherine e nemmeno profetizzare uno scenario economico di immediato futuro: ma il buon detto, segui sempre l'odore dei soldi, mi sembra una guida imprescindibile nel dipanare certe matasse.Il Poliscriba.

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  8. Per Sitka

    Grazie. Bravo: a spanne anch'io ho pensato a 20 centesimi, ma ho deciso di verificare. Non ho mostrato il calcolo sottostante, roba da certosino, ci ho perso due ore buone, ma poichè in un'azienda dove lavoravo avevo il compito di controllare il consumo del materiale di produzione, relativamente alla quantità di pezzi sfornati dalle macchine, scarti inclusi, ho rispolverato vecchie applicazioni algebriche. Il Poliscriba

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  9. Più tardi prendo un bilancio reale di un'azienda reale per fare alcune considerazioni.
    Intanto voglio dire che se chi ha già problemi economici accetta questa ulteriore tassa gratuita allora se la merita: del resto a fronte della perdita del lavoro e dei danni all'economia reale parliamo di noccioline. Non vedo perché accettati questi ultimi dovrebbero rifiutare la prima!

    Non tutti si stanno facendo però troppi problemi. Se riesco parlerò dell'Ucraina, dove pure la mascherina è obbligatoria, o di quello che vedo in Polonia (dove le multe per chi non copre naso e bocca, non necessariamente con mascherina) andavano, quando ho controllato, dai 500zl ai 30000zl, circa 100-7000eur).

    Ecco per esempio cosa avrebbero potuto fare i cattolici per Pasqua in un mondo parallelo
    ‘We don’t care about coronavirus’: Thousands attend mass prayer in Afghanistan during Ramadan, defying quarantine (VIDEO)
    www.rt.com/news/487610-afghanistan-mass-prayer-quarantine/

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  10. Attendo il tuo resoconto, Nachtigall.Il Poliscriba.

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    1. Ti ho scritto sotto, mi sono reso conto rileggendo che non conoscendomi tu possa interpretare il tono come polemico; ti assicuro che e' solo il mio stile, un po' antipatico magari (del resto mi ritengo anche io un misantropo!), e colgo l'occasione per ringraziarti nuovamente per i contributi al blog: davvero uno dei pochissimi luoghi su internet dove vengo volentieri.

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  11. Gentile Poliscriba, come sempre analisi impeccabile; ci siamo detti in questo blog in tempi non sospetti le ragioni, o meglio le tracce lasciate dai soliti noti, da cercare con la perizia di un Dupin seguendo i soldi e spulciando i numeri.
    Credo proprio che i "numeri" siano l'arma usata da questo manipolo di manigoldi per suggestionare una civiltà dispersa ed incapace di raziocinare.
    I "numeri" quali simulacro di una pretesa apodittica, ai lettori di questo blog non sarà sfuggito un sorriso nel sentire il premier irretire il parlamento sfoggiando "doxa" ed "episteme";
    La matematica non mente e la statistica diventa verità assoluta con buona pace di Hume.
    Avevamo bisogno di tutto questo per giustificare esistenze lisergiche, apatiche e indiferrenziate.
    Sono convinto - mio malgrado lo sto riscontrando in diversi conoscenti - che queste abitudini vengono salutate con grande sollievo, quasi con gioia dai più.
    Il non doversi più confrontare con l'esistenza, con il prossimo, con quel fastidioso guardarsi in faccia, quelle strette di mano che una volta suggellavano impegni inderogabili.
    Ecco che la nuova umanità, passato lo spavento di rimetterci la pellaccia, si potrà finalmente godere questo nuovo umanesimo.
    Già, perché proprio di nuovo umanesimo parlava Conte qualche mese fa, mentre Grillo sfoggiava irridente una mascherina che lo proteggeva dai "vostri virus".
    Se tornassi indietro mi dedicherei alla psichiatra o alla grillomanzia, professioni che nel prossimo futuro avranno grande successo

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    1. E l'amico Bill, nello stesso tempo, creava virus o pandemie per i nostri computer, per poi venderci i suoi piu' aggiornati vaccini, oops, antivirus, consigliati per i prodotti Microsoft.
      Ise

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    2. Ora, sembra che Bill voglia brevettare l'uomo del nuovo umanesimo. Sara' il suo nuovo prodotto (o creazione?), a cui dedichera' ricerca e investimenti per poi vendergli il nuovissimo antivirus. Ma chi e' gia' un antivirus naturale non ha bisogno di quello artificiale, dovra' farsene ua ragione, dovra' trovare il modo di spiegarlo al suo capo, insieme a Conte, Grillo e compagnia.
      Ise

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  12. A me dispiace vedere gli Italiani cosi' ridotti, a versare i risparmi nelle mascherine fatte dai parenti dei loro aguzzini, o dagli aguzzini dei loro aguzzini. Io a suo tempo in queste pagine avevo messo in offerta le mie mascherine vintage ma nessuno mi ha dato fiducia, eppure sono le migliori e al tempo erano economiche, ora purtroppo il prezzo e' aumentato.

    Se si tratta di fare quei due calcoli di economia domestica, quella che un tempo si studiava alle scuole medie, forse riesco anche io. Vi informo che in Giappone in tempi normali, non di guerra, una mascherina costa circa 15 centesimi di euro, prezzo di vendita naturalmente. Sempre parlando di quelle piu' inutili, qualche strato di garza sintetica e via. Le potete fare anche in casa sovrapponendo 3 fogli di carta igienica, realizzando 2 fori per lato induriti dalla vinavil, infine inserendo un elastico in entrambi i lati, regolato sulla misura delle vostre orecchie. Alternativamente alla carta igienica si puo' usare una striscia dello sparrone da cucina, dell'altezza necessaria a coprire bocca e narici; attenzione: gli occhi e le oreccbie, e' consigliato lasciarli esposti al virus.
    Detto questo, in Giappone, in una famiglia di 4 persone, si spenderebbero 60 centesimi di euro al giorno, che fanno circa 18 euro al mese. Noi non abbiamo di questi problemi perche' le mie vintage (passate per le tre piu' terribili guerre della recente storia d'Oriente) possono durare per tutta la crisi. Per sicurezza comunque (e sempre con la speranza di vendere le restanti vintage nei periodi di scarsita' globale), noi facciamo cosi': abbiamo sempre in tasca la stessa mascherina, appena dobbiamo entrare in un luogo in cui e' obbligatoria, la stiracchiamo un poco e ce la mettiamo (i miei figli in verita' ancora si oppongono anche a tale pratica, ma quando vengono redarguiti dalle gentili (e carine) commesse si affrettano a prelevare la mascherina dalle loro tasche. Costo totale a famiglia per tutta la durata della crisi: 60 centesimi di euro in caso di acquisto di mascherina; 0 euro in caso di mascherina fatta in casa.
    Saluti e grazie a Il Poliscriba come sempre,
    Ise

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  13. Allora, ecco qui.
    Premetto che sono ignorante di economia, neanche ho finito la scuola, e nei confronti del parente di N4than M4yer R0thsch1ld, tale M0rdechai L3vy, al secolo Carlo Marx, sono anche molto prevenuto.
    Puo' essere che abbia frainteso il senso del discorso, nel qual caso chiedo scusa.

    I numeri che seguono sono presi da un bilancio di un'azienda produttrice italiana; non di mascherine ma di elementi pneumatici per automazione industriale, per il ragionamento che voglio fare va bene uguale.

    I salari e i contributi sociali sono considerati fonte di "spesa" perche' quello sono per l'azienda! Come si vorrebbe fare altrimenti?

    Dal conto economico:
    Ricavi 5,8mln
    Costi operativi 5,5mln (di cui stipendi 1,2mln)
    Oneri finanziari 60.000 eur
    Utile ante imposte 205.000 eur (i conti sopra sono arrotondati)

    L'azienda ha 60 dipendenti.

    Ora un'azienda in salute nel settore, su ricavi per 5,8mln dovrebbe avere un utile ante imposte del 10-15% per quello che e' la mia esperienza.
    Qui abbiamo un 3,5%, il che significa che le risorse per investimenti sono pochi, qualche insoluto di troppo o qualche imprevisto possono mettere a repentaglio il bilancio etc. Se l'azienda e' solida finanziariamente puo' tirare avanti, altrimenti no, nel qual caso i dipendenti ci rimettono al limite il posto di lavoro, ma in nessun caso il loro capitale! Infatti, non avevano rischiato nessun capitale e percepivano regolarmente uno stipendio, indipendentemente dal fatto che l'azienda generasse o meno utili.
    Da questo - dal rischio d'impresa - deriva il cosidetto "plusvalore".
    Una controprova?
    Facciamo finta che l'azienda volesse chiudere il bilancio sempre a zero, pagando ai dipendenti tutto quello che avanza a fine anno.
    205.000 eur / 60 dipendenti / 12 mesi = 284 eur LORDI al mese a persona, a spanne 150 eur NETTI.
    E per questi 150 eur si sta sostenendo che la forza lavoro e' sottopagata? Ma l'azienda non sopravviverebbe probabilmente neanche pagando 100 eur in piu' a testa!
    E poi cosa facciamo, se i conti sono in rosso i dipendenti ci mettono soldi di tasca loro?

    Riguardo al business delle mascherine in particolare: pensate invece a quello dell'ospedalizzazione forzata per... l'influenza. Tamponi, farmaci, psichiatri, sequestri di persona, etc. Un sogno per B1g Ph4rm4, che a differenza che sulle mascherine gioca in regime di monopolio.

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  14. Bravo Nach, puro buonsenso!
    Capire di economia non significa avere un master ma serve non avere preconcetti.
    Ancora con la teoria del plusvalore? Con conseguente sfruttamento incorporato? Ci mancano solo i proletari di tutto il mondo che non si sono mai uniti…
    Mi spiace constatare che persone intelligenti e molto più colte di noi, poveri babbei, siano ancora affascinate da bubbole marxiste già confutate e distrutte sul piano teorico da fior di intellettuali come Bohn Bawerk, Carl Menger, von Mises più di cento anni fa, ancor prima che le stesse fossero messe in pratica nei paradisi socialisti tipo URSS, Cina di Mao, Cambogia, Corea, Cuba e Venezuela…
    Diceva un tale che il socialismo comincia sempre con l'uguaglianza e finisce sempre con dei disgraziati costretti a mangiarsi i propri animali domestici.
    Se le mascherine le producesse lo stato, infatti, costerebbero non meno di 10 euro, senza nessun plusvalore, e la fabbrica farebbe la fine di Alitalia.
    Il valore della mascherina, come di qualunque altra merce poi, non è neppure costituita dal puro costo di produzione e commercializzazione ma è la risultante dell'incontro tra domanda e offerta che era normale prima del virus e che oggi è drogata dall'interventismo statale che le ha imposte senza tener conto (e ci stupiamo?) del mercato. Ed è esplosa la speculazione, destinata a finire quando domanda e offerta torneranno in equilibrio. Fine del mistero.
    Tutti i tiranni hanno pensato di risolvere i conflitti sociali con tassazione e controllo dei prezzi. Il prototipo fu Diocleziano col famoso Editto: il risultato fu che il pane sparì dall'Urbe, le campagne dell'Agro si spopolarono per mancanza di "plusvalore", cioè di valido motivo per lavorare e di lì a poco i proletari italici accolsero i barbari a braccia aperte.

    "Siamo socialisti, siamo nemici mortali del sistema economico capitalista attuale perché sfrutta chi è economicamente più debole con i suoi salari ingiusti, con le sue valutazioni dell'essere umano in base alla ricchezza e alla proprietà... e siamo determinati a distruggere quel sistema in qualsiasi modo".
    Marx? Lenin? Il Che?
    Macché: ADOLF HITLER
    Tratto da Hermann Roth -Die Natiolnasozialistische Betriebszellenorganisation

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  15. Per Loris e Nachtigall

    Il mio era soltanto un discorso da babbeo per babbei, nessuna acrimonia per carità. Il Poliscriba.




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    1. Poliscriba, come ha scritto sotto anche Loris, nessuna acrimonia nemmeno da parte mia. E' solo allergia a certi nomi, che infatti devo scrivere con certe precauzioni per non infettare la tastiera.


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  16. Pregiato Poliscriba, qui non è questione di acrimonia, impossibile fra persone che non si conoscono nemmeno. Forse bisognerebbe parlare a voce, come dice Alceste, forse non basterebbe.
    Il fatto è che tutti noi, autori e commentatori, siamo ormai d'accordo sulla "diagnosi" della malattia che ci piaga, la avvertiamo chiaramente morderci le carni vive, ma ci dividiamo quando si tratta di indagarne l"eziologia", per non parlare poi di approntare una plausibile "terapia" e di abbozzare una credibile "prognosi".
    In questo senso forse, chi più chi meno, siamo tutti babbei, consapevoli ma impotenti.
    Se ci fosse da combattere un nemico fisico, ben individuato e di combattere avessimo cuore e voglia, si potrebbe fare come nel '45 quando socialisti, comunisti, cattolici, liberali misero da parte le loro differenze per poi spararsi fra loro nel '46 (chi sparava erano sempre i comunisti…).
    Potendo invece fare solo chiacchere (raffinate o ineleganti), ecco che emergono le differenze, mai la visione comune.
    Io, solo per esempio, quando vedo rosso mi trasformo in un Minotauro anche perché so con ragionevole certezza che coloro che conservano una mentalità socialista, nel conflitto civile prossimo venturo saranno i primi traditori, delatori, spie a danno di chi combatte per la libertà individuale.
    Non per una loro intrinseca natura maligna ma per il loro essere ancora ideologizzati e sociopatici.
    Ma mi rammarico specialmente quando vedo coloro che poterebbero essere amici e compagni d'armi, delinearsi come promettenti collaborazionisti.
    E se sbaglio, chiedo anticipatamente venia.

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  17. Apro Il capitale, che lessi secoli fa, ad una pagina qualsiasi (tutte le pagine offrono spunti di riflessione) ... "Crisi dell'industria del cotone. Tutti i rappresentanti dell'economia politica forniti di una certa serietà riconoscono che un nuovo impiego di macchine agisce come una pestilenza sugli artigiani e sugli operai delle manifatture tradizionali con le quali esse si pongono direttamente in concorrenza. Quasi tutti deplorano la schiavitù dell'operaio di fabbrica. E qual è la carta su cui giuocano tutti? Che le macchine, una volta passati i malanni del periodo del loro primo uso e del loro sviluppo, in ultima istanza accrescono il numero degli schiavi del lavoro, anzichè abbassarlo!"
    Già nel secolo XIX le macchine accrescevano il numero degli schiavi, ora mi viene in mente, fra le tante, una categoria che, a seguito della svolta impressa dal virus, non servirà quasi più: gli insegnanti.
    So che una ragazzina delle medie sta facendo 3 ore di lezione al giorno in rete e quanto alla ginnastica ha fatto una sola volta qualche esercizio, sempre on-line.
    Che fine faranno gli insegnanti di educazione fisica, per primi quelli che non hanno molta dimestichezza con la tecnologia? La mia è una domanda retorica perchè probabilmente saranno soppiantati tutti quanti da computer.
    Mi viene anche in mente una frase di Rabindranath Tagore: l'insegnamenteo non ha lo scopo di spiegare le cose, ma di bussare alle porte della mente.
    Chi busserà alla mente dei ragazzi? Forse dare ripetizioni, anche gratuite per chi può permetterselo, potrebbe essere un lumicino da tenere in vita.

    Anna

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    1. Gli insegnanti son già in via di sparizione.
      Le lezion online di queste settimane sono la morte dell'insegnamento.
      Abolire la scuola è uno dei punti fermi del progresso.

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    2. E qui torniamo al L3vy e chiudiamo il cerchio.
      Si ha avuto l'ardire di definire "filosofia" quell'accozzaglia di aborti di idee che il Nostro ha vomitato nel suo "Manifesto".
      Ebbene in cosa consiste tanta "filosofia"?

      Egli dichiarava, neanche fosse stato un grillino ante-litteram, che andavano abolite, anche se non necessariamente in quest'ordine:
      1) La proprieta' privata
      2) La Famiglia
      3) L'Individualita'
      4) La Verita'
      5) Il Passato

      E ci si stupisce dell'abolizione della scuola? Ma questo e' proprio il programma bolscevico!
      Un assaggio concreto lo abbiamo avuto quando la NOSTRA piu' importante cerimonia religiosa e' stata messa fuorilegge con la scusa del raffreddore.

      Qui io devo concordare con Loris fin nelle virgole. Siamo in guerra ed e' il caso di guardarsi bene le spalle.

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    3. La brevità con cui voglio esprimere i concetti, per non occupare troppo spazio dove sono ospite, può far nascere fraintendimenti.
      Io mi riferivo a Il capitale, che denuncia le condizioni di sfruttamento dell'uomo sull'uomo e che è un libro anche di storia sociale, da lì le riflessioni di cui parlavo; quanto al Manifesto e alla sua conseguente ideologia, è ben noto il fallimento del comunismo storico, non c'è altro da dire e tanto meno da resuscitare.
      Non ho mai pensato a Marx come ad un filosofo, così pure come pure a quella filosofia che rifiuta la metafisica.

      La distruzione della scuola è già in atto da tempo, lo so, ma mi piacerebbe che chi ha la vocazione di essere maestro, facesse nel suo privato scuola -ripeto scuola, non lezioni - per tenere in vita anche solo un lumicino di umanità.

      Anna

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    4. Le questioni, cara Anna e cari tutti, vanno discusse dal vivo.
      Magari, come insegnava Nietzsche, camminando poiché passeggiando vengono le idee migliori. Dobbiamo farci peripatetici.

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    5. Una buona notizia da Taiwan: la vita e'"normale". I ragazzi vanno regolarmente a scuola, ce lo testimonia un amico di mio figlio. Taiwan e' stata astuta: in barba ai regolamenti internazionali e diritti umani quando fan comodo a "loro", ha chiuso subito l'isola e si e' cosi' risparmiata la saga del paziente zero, che incontra il paziente uno, che passa al supermercato e fa la strage due, ecc. Paziente zero rispedito quasi subito a casa, problema internazionale di contagi fake risolto.
      Qui un assaggio: https://it.insideover.com/politica/taiwan-ha-sconfitto-il-covid-19-ma-il-suo-modello-imbarazza-loms.html

      Dal canto mio, devo dire che sto profittando di questa "vacanza" anche per fare contro-lavaggio del cervello ai figli. Per fortuna non e' ancora in vigore la scuola online, per ora qui ci consigliano il self-study; quindi possiamo dedicarci alla famosa home schooling. Sinceramente ero infastidita dal tempo sequestrato ai miei figli dalla scuola nozionistica inutile, o utile al 40%. Ora ne posso approfittare per nozioni di vita vera: pulire, cucinare, tagliare l'erba e, ora che ci assiste il bel tempo, delle belle nuotate. Presto, se continua cosi', dovranno imaparare a pescare o curare l'orto... certo me lo posso permettere perche' sanno gia' leggere e scrivere, altrimenti avrei allestito un corso di scrittura e lettura.

      Ise

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    6. Ottimo Alceste!
      Stringiamo subito giuramento e patto solenne che le passeggiate inizieranno appena possibile…
      Per intanto cerchiamo di resistere a chi invece ci sta trasformando in peripatetiche...

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    7. Infatti la cosa che mi manca di più sono le passeggiate "filosofiche"...su e giù per i ponti di Venezia, semplicemente mettendo ordine ai pensieri.
      Nulla è casuale di ciò che stiamo vivendo...museruole, intorpidimento fisico, morale e umano.
      Mi manca la messa tridentina, anche se non sono certo il prototipo del buon fedele, ma quel rito lustrale e austero mi fa stare bene.
      Per Anna
      Parlo da insegnante di musica in una realtà privata, quindi in un contesto "privilegiato" rispetto alla scuola pubblica; ciò nonostante e malgrado lo sforzo di non deflettere da un certo tipo di rigore e di philia per il metodo antico, mi devo rassegnare ad ammettere la sconfitta.
      Ormai tutto è immiserito in un rapporto fornitore cliente, l'insegnante dispensa un "servizio" e questo viene pagato.
      Adam Smith sarebbe felice di assistere alla mercificazione del sapere, con tutte le conseguenza che questo approccio comporta.
      Oggi chiunque sia in grado di pagare può fare qualsiasi cosa...ballare, suonare, scrivere, giocare a pallone, con buona pace della vocazione, a mio avviso unico vero propellente atto a raggiungere le virtù.
      Un caro saluto

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    8. Ottima Anna! La filosofia che rifiuta la metafisica semplicemente non è filosofia. Trattasi di surrogato: molti “filosofi” novecenteschi ci si sono gettati a capofitto. Certi autori sono anche interessanti sulle prime ma poi ti accorgi che fanno, anche loro, metafisica. Dei rimasugli però. Trattati da centinaia di pagine sui rimasugli della materia e sui rimasugli dei pensieri sulla materia. Crumbo

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    9. Anna, ho visto ora la tua risposta. Non volevo urtare nessuno, spesso colgo degli spunti per divagare, non stavo precisamente rispondendo a te, ma quasi concludendo un ragionamento fra me e me.
      Specifico a scanso di equivoci.
      Su "Il Capitale" non entro nel merito ribadendo la mia ignoranza in materia.

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  18. Caro Loris, io sono completamente fuori da ogni schema, adesione e pratica ideologica. Ciò non toglie che io abbia sempre investigato, e, nel torbido di ogni colore, ho anche trovato... cosa? Dettagli, coincidenze significative, inezie, narrazioni, mitologie, mistica... spettri. Un caro saluto. Il Poliscriba

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    1. Ho il pranzo da preparare ... pace e bene a tutti voi.

      Anna

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  19. Scusate , non voglio né commentare e/o aggiungere nulla.Solamente trovo questo blog molto, ma molto,interessante...anche tutti i "commentatori".
    Grazie

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  20. Scavando nella web-spazzatura ho trovato questo articolo del 2014:
    https://m.ilgiornale.it/news/mondo/ecco-chi-tira-i-fili-terrore-sovvertire-lordine-mondiale-1050906.html

    Bubba

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  21. io sono manager e ti posso dire che per fare 10k ti fai il culo, x 50-60k mensili devi stare ammanicato ed avere appalti statali o para...statali, sempre di corruzione si parla aka emilio solfrizzi

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  22. ho letto con estremo interesse sia l'articolo sia i commenti. Comincerò dall'inizio, la rete. Seppur sia stato per anni interi un assiduo commentatore di vari forum, oggi ne sono disintossicato per una semplice ragione, ovvero, l'onnipresenza di troll o semplicemente decerebrati di turno che mi hanno fatto passare la voglia di navigare ma ne gioisco perché la rete è il problema, non la soluzione. Devo alla rete l'aver "conosciuto" persone speciali come il qui presente Nachtigall ma credo che il Destino me lo avrebbe fatto conoscere comunque anche senza una connessione. Oggi come oggi, se non si vuole finire ancor peggio di così (consideriamo che la museruola obbligatoria ha una valenza simbolica che vale più di mille parole) occorre andare al nocciolo della questione altrimenti saremo sempre in svantaggio. Quale sarebbe il nocciolo? Semplicissimo, lo diceva Voltaire : "Per scoprire chi comanda basta cercare chi non si può criticare".
    Io sono più che certo di sapere la risposta. Voi?

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    1. Anche l''ebreo Norman Mailer diceva la stessa cosa.
      Sui forum: Dio ce ne scampi. Il chiacchiericcio continuo annienta la ragione. Occorre portarsi lontano dalla cronaca e dall'attualità.
      Il tuo metodo per comprendere il Potere può essere valido, ma va usato con molta cautela.
      Femminismo, omosessualismo, migrazionismo, a esempio, non si possono criticare, ma dubito che le femministe, i gay o i migranti dominino il mondo. Sono solo categorie sfruttate contro di noi id est l'Occidente razionale e storico. Più utile comprendere il cuore del Potere come lo si sta delineando in questo blog da qualche anno.
      Comprendo, tuttavia, la tua allusione.

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    2. Alceste, per quanto mi riguarda ci siamo capiti al volo e non occorre aggiungere nient'altro.
      L'immigrato come il sodomita o la sclerotica femminista, sono strumenti del "nocciolo", criticar loro porta inevitabilmente agli innominabili. Per questa ragione penso che la citazione Volteriana sia più che mai azzeccata.
      Tra i commenti mi è capitato di leggere una critica allo Statalismo e, onestamente, mi è nata una risata ironica. Seppur siamo in una società dittatoriale di stampo sovietico, non vi è alcuna traccia di Statalismo ma solo di completo asservimento al cartello bancario internaZionale rigorosamente P R I V A T O, proprio come avveniva nell'unione sovietica. Tecnicamente lo Statalismo è diretto da autoctoni e per gli autoctoni, noi, come l'urss, siamo governati da marrani.

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    3. Spadaccino Nero,
      bentrovato, ti avevo citato nel commento sopra. Colgo dunque l'occasione per salutarti di persona. 
      Ise

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    4. Nel mio piccolo sono giunta alla conclusione che piu' che le critiche mancano le persone disposte ad ascoltarle senza pregiudizi. Chi crede alle narrazioni dominanti senza porsi dubbi, non verra' a leggere qui, ad esempio. Quelli che lo fanno e poi muovono critiche in maniera non argomentata ed onesta, quindi costruttiva, sono troll. Quelli che portano contributi, sono spesso persone che gia' si sono poste dubbi e desiderano condividere. Siamo un po' tutti chiusi entro "reti" isolate. Concentrandosi sull'identita' degli innominabili mi sembra pero' che ci si alieni ancor piu' chi non vede le cose con gli stessi nostri occhi. Per non parlare del fatto che puntare su certi innominabili qui (sulla rete) creerebbe cosi' tanti problemi, al gestore o agli utenti trollazzati ecc. che renderebbe impossibile anche lo scambio di idee. Il fatto e' che ai massimi livelli si parla di un Innominato che si nasconde ed agisce globalmente dall'Olimpo tramite i suoi secondini (i Bravi) e il condizionamento esercitato sul pensiero in maniera piramidale. Tale dispiegamento camaleontico del Potere (che non ha dispositivi di tracciamento) a fronte della nostra totale schedatura e tracciabilita', rende il confronto su questo piano impari: in un secondo essi san tutto di noi, noi poco o nulla. Forse e' preferibile spostare il focus sui "meccanismi" (l'inversione della realta', la morale, la logica, di cui si vedono gli effetti intorno a noi) come ricordo li defini' anche Alceste, con cui il Potere agisce e che gli permettono di esercitare il controllo. Sarebbe bello anche agire sui mezzi con cui lo esercita (mezzi di dipendenza di massa calati dall'alto: denaro, informazione globalizzata, successo ed altre droghe…), ma anche li', avendoci illuso che tali mezzi siano dispensatori di sopravvivenza reale, mentre lo sono solo di quella virtuale in mano loro, sarebbe ancora una lotta impari che ci porterebbe ad un maggiore divide et impera. Tutto questo e' opinabile naturalmente, lo dico solo perche' sarebbe prioritario unire le persone per depotenziare l'azione-ricatto del Potere su di noi. Infine concordo che esiste solo un cartello privato che dispensa elemosine pure virtuali come bonus e detrazioni, qe e tassi d'interesse, anziche' una sana creazione e distribuzione di ricchezza reale senza orpelli ed usura.
      Ise

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    5. Grazie per il tuo intervento e per i saluti, ricambio Ise ^^
      Guarda io sono abituato a farla il più semplice possibile è un metodo a cui sono particolarmente legato. Credo fermamente che per dare una scossa all'innominato basterebbe cominciare con dei passi semplicissimi. Il primo, ovviamente è non votare, il secondo è quello di ritirare (chi ne ha ovviamente) tutti i soldi depositati in banca, il terzo (questo è già più complesso) sarebbe quello di scambiarsi i favori come vera e propria moneta alternativa (nei limiti del possibile ovviamente). Basterebbe davvero poco per alzare la testa e senza nemmeno l'utilizzo della forza. Nel mio passato politico ho sempre proposto queste iniziative ma ho sempre trovato di fronte a me il cosiddetto "muro di gomma" che non mi ha mai permesso di diffonderle. Questa è una delle ragioni per cui sono fermamente convinto che ogni personaggio che spunta dal nulla è opposizione controllata donata e gestita direttamente dai piani alti.

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    6. @Ise
      cito : "bentrovato, ti avevo citato nel commento sopra."
      perdona se appaio imbranato, mi sono forse perso un tuo commento dove mi evochi?

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    7. Ciao Spadaccino,
      Sono io che sono imbranata, non avevo citato te in particolare ma solo CDC e CSP in generale. Quando si e' creato CSP l'ho seguito tramite link da CDC, ho letto anche molti tuoi commenti come anche di Nachtigall, ne accennavo con lui nei commenti sopra.
      Avevo seguito un poco la diatriba nata su CDC perche' allora lo leggevo spesso e come voi rimasi delusa dalla linea sempre piu' pentastellata che prendeva.
      A differenza tua sono stata solo lettrice per anni, poi qui ho ricominciato a commentare per via della rapida scomparsa dell'Italia che fu, di cui non mi daro' pace fino alla fine, cioe' fin quando si riprendera'.
      L'unica ed ultima volta che ero stata assidua commentatrice prima di questo spazio fu ben 11 anni fa (credo di essere piu' vecia di voi, di Nachtigall di sicuro data l'eta' che ho appreso da un suo commento), per pochi mesi, su di un blog di un giornalista allora sempre piu' tendente al pentastellato (a me da subito era andato di traverso il M5s e soprattutto il modo acritico in cui tanti vi aderivano, in quanto dall'inizio mostrava gia' molte delle sue aberranti contraddizioni). In tale blog mi "divertii" a smontare tutte le sue marchette fatte a destra e a manca (M5s, Israele, ecc). Ne segui' dopo pochi mesi la chiusura. Da allora preferii il silenzio e la vita reale. Tuttavia fu una buona palestra per capire i tentacoli del potere, la censura, i troll, le strategie dell'informazione come quella di scrivere articoli all'apparenza logici e veritieri, affini al potere, grazie all'omissione di fatti e dettagli che ne smonterebbero l'impianto in un secondo.
      Questo anche per dire che mi trovi pienamente d'accordo sull'opposizione controllata. Alla fine credo che a noi non occorra neanche creare opposizione, che ci metterebbe al livello degli psicopatici, essendo una reazione alla loro azione e poi soluzione, insomma un ulteriore divide et impera. Ci basterebbe creare un'alternativa, come un altro vertice distaccato basato su altre premesse, un po' come quelle che hai menzionato.
      Saluti,
      Ise

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    8. Da parte mia concordo pienamente con entrambi sulla controproduttivita' dell'opposizione frontale.

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  23. @Ise
    grazie per il tuo esaustivo commento ^^
    a rileggerti

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  24. E' stato un piacere Spadaccino,
    grazie a te per la condivisione delle tue idee, semplici chiare ed efficaci.
    Ise

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Siate gentili ...