Moravagine
L'era della didattica a distanza (sociale)
L'ineffabile Lucia Azzolina, già insegnante precaria,
sindacalista ANIEF (1), preside abilitata e sottosegretario, nonché sosia di Sabina
Guzzanti, s'è trovata a ricoprire, dal 10 gennaio di quest'anno e per evidente
mancanza di concorrenti, il posto ch'era stato del “ribelle” Lorenzo Fioramonti
al ministero dell'istruzione.In tale veste, è stata costretta a prestare la sua
faccia, con quell'espressione un po' così, alle disposizioni del governo Conte
sulla scuola; fra queste, il dpcm del 4 marzo scorso, quello che ha istituito
la “didattica a distanza”.
Da allora, tutte le scuole italiane si son dovute
attrezzare per quelle che, volgarmente, vengono definite “videolezioni”.
Le videolezioni funzionano così: il docente si collega all'ora convenuta sulla piattaforma “adottata” dalla sua scuola (Google Suite for Education la più diffusa) ed a ruota lo seguono i discenti, ai quali pochi minuti prima è stato fornito un link di accesso “riservato”.
Il prof di turno fa dunque “lezione” ad una ventina di figurine rettangolari, fra problemi di connessione, stillicidio di giga e condivisioni involontarie di intimità casalinghe.
Il classismo della didattica a distanza si è immediatamente mostrato in tutto il suo fulgore: solo gli studenti con cameretta privata e pc personale potevano decentemente seguire le lezioni; gli altri dovevano contendere spazi, giga e dispositivi ad altri fratelli telestudenti ed al parentame segregato in cerca di passatempi virtuali.
Abbandonati al loro destino cinico e baro son stati poi i tanti alunni disabili e gli stranieri non alfabetizzati.
Da subito, quindi, vi è stato un altissimo assenteismo da parte degli studenti, supportato anche dalla diffusa attuazione di tattiche di sopravvivenza: fra le più praticate, quella di scollegare la telecamera facendosi in santa pace i fatti propri oppure quella, più raffinata, di sostituire alla propria immagine ripresa “in diretta” un filmato preregistrato in cui si simula attenzione.
Non han poi tardato a manifestarsi quelle dinamiche relazionali tipiche della scuola di oggi, fra le quali il grande babau dalle tasche piene d'ipocrisia: il “bullismo”, fenomeno non solo tollerato, ma di fatto incoraggiato e promosso al sempiterno grido di “Nessuno tocchi Caino!”.
Ai vari cagnolini sciolti del bullismo fai-da-te si sono presto affiancate orde di teppisti digitali organizzati: su Telegram hanno preso corpo diversi gruppi attivi nel sabotaggio sistematico delle videolezioni; inserendo il link degli incontri didattici su questi canali si permetteva l'accesso ad estranei che intralciavano la lezione con bestemmie, ingiurie, inserti pornografici (2).
Spulciando i messaggi pubblicati su canali come “Assaltiamo le videolezioni” emergono, oltre al canonico nichilismo goliardico, barlumi di un sentire diffuso: la scuola fa schifo e le videolezioni ancora di più, i professori sono ridicoli e patetici, gli “sfigati” della classe è giusto che siano massacrati.
I gestori di questi gruppi sbeffeggiano inoltre tutte le minacce di “denuncia alla polizia postale”: è gente, insomma, che sa come va il mondo.
Le videolezioni funzionano così: il docente si collega all'ora convenuta sulla piattaforma “adottata” dalla sua scuola (Google Suite for Education la più diffusa) ed a ruota lo seguono i discenti, ai quali pochi minuti prima è stato fornito un link di accesso “riservato”.
Il prof di turno fa dunque “lezione” ad una ventina di figurine rettangolari, fra problemi di connessione, stillicidio di giga e condivisioni involontarie di intimità casalinghe.
Il classismo della didattica a distanza si è immediatamente mostrato in tutto il suo fulgore: solo gli studenti con cameretta privata e pc personale potevano decentemente seguire le lezioni; gli altri dovevano contendere spazi, giga e dispositivi ad altri fratelli telestudenti ed al parentame segregato in cerca di passatempi virtuali.
Abbandonati al loro destino cinico e baro son stati poi i tanti alunni disabili e gli stranieri non alfabetizzati.
Da subito, quindi, vi è stato un altissimo assenteismo da parte degli studenti, supportato anche dalla diffusa attuazione di tattiche di sopravvivenza: fra le più praticate, quella di scollegare la telecamera facendosi in santa pace i fatti propri oppure quella, più raffinata, di sostituire alla propria immagine ripresa “in diretta” un filmato preregistrato in cui si simula attenzione.
Non han poi tardato a manifestarsi quelle dinamiche relazionali tipiche della scuola di oggi, fra le quali il grande babau dalle tasche piene d'ipocrisia: il “bullismo”, fenomeno non solo tollerato, ma di fatto incoraggiato e promosso al sempiterno grido di “Nessuno tocchi Caino!”.
Ai vari cagnolini sciolti del bullismo fai-da-te si sono presto affiancate orde di teppisti digitali organizzati: su Telegram hanno preso corpo diversi gruppi attivi nel sabotaggio sistematico delle videolezioni; inserendo il link degli incontri didattici su questi canali si permetteva l'accesso ad estranei che intralciavano la lezione con bestemmie, ingiurie, inserti pornografici (2).
Spulciando i messaggi pubblicati su canali come “Assaltiamo le videolezioni” emergono, oltre al canonico nichilismo goliardico, barlumi di un sentire diffuso: la scuola fa schifo e le videolezioni ancora di più, i professori sono ridicoli e patetici, gli “sfigati” della classe è giusto che siano massacrati.
I gestori di questi gruppi sbeffeggiano inoltre tutte le minacce di “denuncia alla polizia postale”: è gente, insomma, che sa come va il mondo.
Credere, obbedire, valutare
Se gli studenti si son dunque divisi fra apocalittici e integrati, fra privilegiati e sfigati, fra sabotatori e passivi collaborazionisti, maggiore compattezza ha invece caratterizzato il corpo insegnante.
Dopo un iniziale sbandamento legato alla scarsa dimestichezza con le piattaforme di didattica on line, infatti, gli insegnanti italiani di ogni ordine e grado “si sono fatti in quattro” (per usare le stesse parole con le quali si autorappresentano) , si sono messi al passo coi tempi e hanno abbracciato le nuove disposizioni ministeriali con la cieca devozione all'autorità che da sempre li caratterizza.
La tecnofilia, fra costoro, era già dilagante da tempo: il tanto vituperato “cellulare in classe” , formalmente vietato agli alunni, è uno strumento che viene compulsivamente usato da diversi docenti durante le ore di lezione, adducendo finalità “didattiche” o presunte urgenze personali: essendo ormai considerato un bisogno fisiologico, quasi non ci si fa più caso.
Nelle scuole dove manca la carta igienica ma ci sono le lavagne elettroniche, inoltre, l'”aggiornamento tecnologico” è imposto da anni a suon di corsi d'aggiornamento tenuti dagli amici degli amici, ed ogni istituto sfoggia alla cittadinanza il suo “portfolio digitale” e i suoi programmi avveniristici: v'è stato persino chi ha parlato dell'informatica come del “nuovo latino” (3).
E quindi, ripresi da una telecamera, tutti agghindati per apparire, con la facoltà di zittire ogni microfono disturbante con un clic, anche gli insegnanti si son sentiti figurine della società dello spettacolo.
I più telegenici hanno fatto addirittura il grande salto, diventando delle “star” di Tik Tok, il social network degli adolescenti: accumulando migliaia di seguaci, hanno probabilmente coronato il sogno di una vita (4).
Le lezioni, andato in malora il sacro “programma”, si sono poi arricchite di nuovi contenuti, recependo le direttive del governo, di Barbara D'Urso (nume tutelare delle maestre) e di Fabio Fazio (punto di riferimento delle prof di lettere): tutorial su come lavarsi le mani, terrorismo pappagallesco, magnificazione della reclusione e dell'isolamento, “andrà tutto bene” ma “niente sarà più come prima”, elogio dei cinghiali che invadono le strade deserte dei paeselli, pensose riflessioni su quegli ignorantoni del Medioevo, che morivano come mosche durante le epidemie non avendo lascienza dalla loro parte.
Il ministero, dal canto suo, approva, rilancia ed incoraggia: la propaganda del pensiero unico di Stato viene esibita (campeggia sulla piattaforma per la didattica on line “ClasseViva - La scuola del futuro, oggi” l'hashtag #iorestoacasa) e, ove possibile, diffusa in modo più diretto e capillare: alcuni istituti “d'avanguardia” hanno organizzato videoconferenze con “esperti” esterni nelle quali son stati trattati, oltre agli aspetti scientifici della pandemia, anche quelli psicologici e sociologici, fino all'immancabile “Come evitare le fake news”. Per la cronaca, sapete come si evitano? Basta un clic: “Sul sito del Ministero della Salute ci sono più di 50 esempi di fake news sul Covid-19 che tutti possono consultare per dissipare ogni dubbio” (5).
Oltre a diffondere la “corretta informazione” attraverso le lezioni a distanza, gli insegnanti son stati tenuti a partecipare, sempre per via telematica, alle riunioni collegiali che scandiscono ogni anno scolastico; tali incontri hanno avuto come principale punto all'ordine del giorno quello che è un totem per ogni prof che si rispetti: “i criteri di valutazione”.
E così, mentre le videolezioni si rivelavano un fiasco, mentre le famiglie andavano in rovina, mentre il tremendo virus, a detta loro, seminava in ogni dove la morte nera, i feticisti del voto che siedono dietro le cattedre si interrogavano su come valutare il nulla.
Farseschi test per corrispondenza con risposte copincollate da Wikipedia, interrogazioni col trucco ben in vista, paradossali pagellini di metà quadrimestre, studi filologici di “griglie di valutazione” per bambini di sette anni, proposte di sanzioni draconiane per chi non partecipava ai videodeliri, grotteschi complotti orditi alle spalle degli studenti per evitare che trapelasse la notizia, già di dominio pubblico, della promozione obbligatoria per tutti ... insomma, anche in quest'occasione i cattedratici intellettuali “si sono fatti in quattro”.
Per misurare il grado di adesione del corpo docente alla pedagogia di massa dei padroni del discorso, basta farsi un giro sui tanti forum ad essi riservati: per dirne una, in un thread pubblicato su un sito molto frequentato un docente si interroga sull'eventualità e sulla necessità di denunciare, da pubblico ufficiale qual è e si sente, i vicini incivili che organizzano grigliate carbonare (6).
Adepti fieri ma inconsapevoli del bispensiero orwelliano, proprio nei giorni in cui, ciclicamente, echeggiano in tutte le aule italiane le stantie tiritere su Fascismo, Nazismo, Totalitarismo, Partigianichedannolavitaperlalibertà, Shoah, Lilianasegre e compagnia cantante, gli insegnanti hanno messo in evidenza il loro ruolo di servi sciocchi di un sistema che non capiscono, ma al quale si adeguano con grande entusiasmo.
Per spiegare gli orrori del nazismo, molti professori son soliti ricorrere ad una citazione (erroneamente) attribuita a Joseph Goebbels (se non altro perché riportata da molti libri di testo):
Ripetete una bugia mille volte e diventerà una verità.
Genitori sull'orlo di una crisi di nervi
Il noto scienziato supremo Roberto Burioni ebbe a dichiarare, in tempi parzialmente non sospetti, che “I figli sono gioie, felicità etc. ma anche maligni amplificatori biologici che si infettano con virus per loro quasi innocui, li replicano potenziandoli logaritmicamente (sic) e infine li trasmettono con atroci conseguenze per l’organismo di un adulto” (7).
E così, all'alba del lockdown nazionale, i genitori, già disorientati dal terrorismo a reti unificate, furono pure messi a conoscenza di un'amara verità, quella di aver messo al mondo “maligni amplificatori biologici” che alla prima distrazione li avrebbero contagiati a morte.
Due mesi e mezzo dopo, è possibile fare un bilancio: l'ecatombe maligna non c'è stata, ed i genitori hanno dovuto affrontare problemi molto più prosaici: a chi lasciare i figli mentre si è al lavoro in attività “strategiche ed essenziali”?
Come supportarli nella didattica a distanza? Come evitare che impazziscano?
Dal governo, chiacchiere e distintivi: fantomatici bonus baby sitter, divieti di incontrare i nonni per evitare genocidi, inviti a spendere tanti dindini in nuova paccottiglia elettronica, in modo da permettere ai pargoli il massimo profitto nelle videolezioni.
In un interessante documentario intitolato Gli effetti dell'isolamento forzato sui bambini e sulle loro famiglie (8), curato dalla psicoterapeuta Marisa Persiani, sono i genitori stessi ad esprimersi sulle problematiche incontrate durante la reclusione forzata e la chiusura delle scuole; tutte le mamme, persone di diversa estrazione sociale e culturale, oltre che di diversa provenienza geografica, ricorrono ad espressioni simili per descrivere le condizioni psico-fisiche dei figli, trovandoli apatici, spossati, spenti, irritabili, paurosi, taciturni, nostalgici di scuole e campetti, ormai nauseati dai videocompiti e dalle telemaestre.
Il loro giudizio sulla scuola è impietoso, soprattutto riguardo alle ipotetiche disposizioni per il prossimo anno , ed alcune intervistate fanno esplicito riferimento alla possibilità di avvalersi dell'”homeschooling”, la “scuola a casa”, una tendenza che, se non ostacolata a dovere dai legislatori, conoscerà probabilmente una diffusione di massa.
Parallelamente e con ben altro spirito, orde genitoriali di ragazzi più grandi, organizzate militarmente nei famigerati “gruppi whatsApp”, hanno prodotto migliaia di esposti e di denunce contro i docenti rei di non dedicarsi a dovere alla didattica a distanza, di postare lezioni preregistrate, di limitarsi a scrivere i compiti sul registro elettronico (in definitiva: di fottersi lo stipendio) in quelle che sembrano essere le prime schermaglie della guerra incivile fra poveri, poverini, poveracci e miserabili.
La scuola (post-umana) che verrà
Fra le diverse “task force” istituite dal governo, ve n'è una piuttosto lontana dai riflettori mediatici: è quella che dovrà occuparsi dell' “avvio del prossimo anno scolastico, tenendo conto della situazione di emergenza epidemiologica attualmente esistente” e, chiaramente, dell' “innovazione tecnologica”.
A capo dell'ennesima commissione di esperti, la cui costituzione è stata annunciata dal ministro Azzolina lo scorso 20 aprile, è stato posto Patrizio Bianchi, tecnico di area “prodiana” già assessore regionale in Emilia-Romagna ed ex rettore dell'Università di Ferrara; ad affiancarlo, altri 17 fra luminari e luminarie (9), fra i quali Andrea Quacivi, amministratore delegato di Sogei, l'azienda statale che si occupa di promuovere la solita “innovazione tecnologica” nella pubblica amministrazione, e Cristina Pozzi, fondatrice ed amministratrice delegata di Impactscool, azienda privata che si prefigge di diffondere la robotica, l'intelligenza artificiale e le nanotecnologie ed il cui slogan è “Creiamo il migliore dei futuri possibili” (10).
Mentre Azzolina e i suoi 18 saggi lavorano alacremente per il bene della scuola e del paese, formulando progetti come quello di dividere ogni classe in due gruppi in modo tale che uno stia in aula e l'altro segua da casa, diversi suggerimenti giungono dalla nostra “società civile” e, soprattutto, dall'estero.
Ha fatto scalpore la proposta della scuola materna privata “E. Cantoni” di Castellanza, in provincia di Varese, di dotare i propri alunni di un braccialetto elettronico (11) (già in commercio) per educarli al distanziamento sociale ed evitare che diffondano, da maligni amplificatori quali sono, il letale contagio.
I varesotti hanno suscitato le inevitabili polemiche: semplicemente, si son mossi troppo presto.
Intanto, la Cina s'avvicina: dal paese della Grande Muraglia arrivano tanti spunti interessanti per grandi e piccini.
Per i grandi, “fasce cerebrali” (12) in grado di misurare il grado d'attenzione e di trasmettere in tempo reale all'insegnante i dati “prodotti” dalle loro menti; la sperimentazione di questi “cerchietti magici” risale in realtà al 2019, in epoca prepandemica, ma siamo sicuri che i membri “tecnologici” della task force governativa sapranno rielaborarla ed adattarla per i nostri svogliati studenti.
Per i piccini, invece, c'è l'imbarazzo della scelta: dai cappellini con il metro incorporato per “tenere le distanze” alle mascherine da indossare pure durante la corsa campestre, dalla “sanificazione” mattutina fino alle visiere da saldatore ... sempre rispettando il sacro principio della “distanza sociale”.
Anche l'India ci offre qualche esempio, ma di ben altra natura: in una scuola di Chennai venne organizzata, nel non sospetto 2015, una coreografia di massa (in stile nordcoreano, si sarebbe detto se l'avessero fatta altrove) per celebrare il sessantesimo compleanno di Bill Gates, con migliaia di bambini che agitavano ritratti del sommo filantropo mentre sopra di essi troneggiava una gigantografia del loro beniamino, sorridente e benevolo, completata da una sintetica descrizione del suo agire in questo mondo: “Grow rich and help others” (13).
Senza allontanarsi troppo, poi, si potrebbe guardare alla vicina Francia dove, in attesa di escogitare misure più futuristiche, hanno ridisegnato gli arredi scolastici con banchetti singoli isolati da alte paratie e ripensato gli accessi agli edifici e i giochi in cortile in funzione del distanziamento, costringendo gli alunni in cerchi e rettangoli per impedire qualunque contatto fra di loro (14).
Altra idea geniale dei cugini transalpini è stata quella di coinvolgere gli insegnanti in una sorta di censimento degli stati d'animo degli studenti: tutti coloro i quali dovessero dimostrare, dopo l'interrogatorio di rito, di subire l'influenza familiare nell'abbracciare “teorie cospirazioniste” e nel credere in “falsi rimedi” sarebbero prontamente segnalati alla sinistra figura del “Responsabile Accademico della Prevenzione dei Fenomeni Settari nell'Ambiente Scolastico”, il quale si attiverebbe, di concerto con gli immancabili psicologi ed assistenti sociali, per predisporre piani di rieducazione senza informare le famiglie (15).
Tutto questo viene fatto, ça va sans dire, per promuovere il “pensiero critico”.
Al di là dei provvedimenti di tipo pratico, è probabile comunque che i 18 salvatori della scuola italiana si stiano spremendo le meningi su come migliorare la teledidattica in vista dei futuri, inevitabili lockdown; in questa direzione, utili suggerimenti potranno arrivare dagli imprenditori e dagli economisti presenti nel comitato.
Perché, ad esempio, in tempi di vacche magre e di arresti domiciliari di massa, pagare 800000 docenti per svolgere una funzione obsoleta e, in fin dei conti, inutile?
Potrebbero bastare poche centinaia di esperti dell'”innovazione digitale” per organizzare al meglio le piattaforme già esistenti ed armonizzare i programmi e le valutazioni.
Il programma di grammatica di prima media, per dire, potrebbe essere diviso in 20 asettici “item” uguali per tutti ed ovviamente fruibili da remoto; al termine dello “studio” di ciascuno di essi, ogni studente sarebbe tenuto a superare un test simbolico per passare allo “step” successivo.
E intanto, prima di essere sostituiti dalle piattaforme di e-learning, per gli insegnanti italiani si profila all'orizzonte una bella lezione di greco: nel paese ellenico salvato dalla troika, infatti, il personale della scuola ha visto dimezzare i propri effettivi nell'arco di un decennio, subendo al contempo pesanti sforbiciate del salario fino a sprofondare negli abissi dei “nuovi poveri”.
Quest'ultima, tuttavia, pare essere questione secondaria per il nobile e disinteressato professorame di casa nostra.
Del resto, guai a dire che si lavora per lo stipendio, per quel 23 del mese che si farà sempre più lontano: il bravo professore è un missionario, insegna per vocazione e sarà ben lieto di accettare, in nome del virus, dell'Europa e della democrazia, il martirio che gli si prospetta.
Nel frattempo, si scolpisca pure nelle menti illuminate dei docenti d'ogni grado il primo principio del Ministero della Verità (ripetuto più volte che non si sa mai):
L'ignoranza è forza! L'ignoranza è forza! L'ignoranza è forza!
* * * * *
1. ANIEF - Associazione Nazionale Insegnanti e Formatori
4. https://www.vice.com/it/ article/bvg93v/professori- italiani-famosi-su-tiktok (Nota della nota: trovo Vice raccapricciante, ma anche la notizia lo è)
6. https://www. orizzontescuolaforum.net/ t169376-obblighi-del-pubblico- ufficiale-in-tempi-di- coronavirus
9. http://www.vita.it/it/article/ 2020/04/21/18-esperti-nella- task-force-per-riaprire-le- scuole/155120/
Questa roba sulla scuola è angosciante da leggere.
RispondiEliminaTra tutti quelli della controinformazione, è il tema più deprimente.
Veramente, sfibra la mia tempra morale.
Vogliono tagliarci via dai figli, è abbastanza chiaro. E prenderseli loro, per modellarli a proprio piacimento. E farne cosa? Camerieri, puttane, prostituti, servi, polpette, chi lo sa.
EliminaAh ecco, proprio nell'articolo precedente avevo commentato: "se vedessi i nuovi professori..." appunto.
RispondiEliminaPost che denota una capacità di ricerca non comune, e poi quella domandina sul protocollo ETACS (di cui conoscevi la risposta)...
RispondiEliminaAnni 80 Torino, nel sottopassagio della stazione un'uomo che somiglia ad uno dei tre tre (quello con gli occhiali) è intento a manipolare le campanelle in attesa del pollo da spennare, i finti giocatori e il palo non si accorgono che sta per sopraggiungere un maresciallo di PS in borghese con altri al seguito che urla: "a che gioco giochiamo?".
"Alceste" A CHE GIOCO GIOCHIAMO?
Bubba
Cioé?
Eliminahttps://youtu.be/9ujdj_9Uh_E
EliminaBubba
Bubba me li ricordo i tre del sottopassaggio di Porta Nuova! Mi hai rimandato indietro nel tempo di una vita! Lì sotto c’era anche un bel negozietto di dischi. Che bella Torino a quei tempi. Ciao, Crumbo.
EliminaUno di loro è mio amico e non esercita più da un lustro, con quel mestierruccio ha sistemato la famiglia ed ora si gode la vecchiaia non non del tutto serena (ha qualche rimorso), godo a prenderlo per il c..o quando me lo racconta dicendogli di asciugarsi le lacrime coi centoni che ha in tasca.
EliminaBubba
Grazie, era proprio quello di cui avevo bisogno per capire questa storia delle lezioni online, con anche la giusta ironia per quattro amare risate.
RispondiEliminaNon avevo mai pensato al lato narcisista della questione, dove gli insegnanti possono divenire una sorta di youtuber di successo del momento, date le numerose visualizzazioni, tutto in linea coi tempi, ed anche funzionale per distrarli dalla brutta sorpresa finale sul futuro del loro lavoro che li attende. Sul come valutare il nulla invece ci ero arrivata; Azzolina pero' aveva assicurato che cio' non avrebbe portato alla promozione obbligatoria per tutti, ma forse si riferiva agli assenteisti, ben fanno allora i ragazzi che mandano a scuola l'avatar-filmato di se stessi che simulano attenzione.
Davvero distopica invece la task force, che fa temere il peggio, quanto a "sperimentazione". Non posso credere che la Francia si dedichi ai Fenomeni Settari nell'Ambiente Scolastico. Davvero ormai anche nella terminologia stiamo andando persino oltre al sistema cinese. Sembra una copia dell'esperimento della Rivoluzione Culturale: i ragazzini che perderanno mesi o anni di vera istruzione, ne risentiranno da adulti, come accadde in Cina in quel periodo. Per questo io mi organizzerei con altri per la "scuola a casa" se possibile.
Bisogna sempre ricordare poi che al di la' di tutto il trambusto e le opzioni, resta il fatto che tutte queste modifiche, imposizioni, task force, ecc. non sono giustificate da nulla, non sono opportune ne' necessarie, sono solo dispendiose, stressanti per le famiglie, dannose per gli studenti e particolarmente ridicole per il genere umano tutto. Lo scopo "altro" e' palese, quindi andrebbero rifiutate in blocco, ma vedo che ci sono ancora troppi entusiasti…
Ise
Cara Ise,
Eliminanon credo che ci siano troppi entusiasti ma che si siano troppi collaborazionisti, alcuni, è vero, ideologizzati e quindi irrecuperabili, la maggioranza invece proni al Potere (Stato) per convenienza e necessità economica. Si segue il pifferaio che ti promette la pappatoria. La libertà, la dignità, il ragionamento che si fottano!
Cosa aspettarsi di diverso nel paese dei venti milioni di pensionati, dei quattro milioni di servitori (meglio servi) dello stato, degli svariati milioni di percettori di reddito di cittadinanza, cassa integrazione ordinaria e speciale a vita, finti imprenditori attaccati alla pubblica mammella, cooperative, onlus, noprofit, fondazioni, redditi di esistenza in vita? Che si vergognino del loro modo di esistere?
Tutto il peggio sarà accettato, inutile discuterci sopra. Seguire il denaro; magari sarò fissato ma chi si guadagna la vita solo con le sue forze e il suo ingegno non si può cooptare con facilità. Per questo va eliminato, lo si diceva chiaro e tondo già ai tempi di Lenin…
Per questo le nostre finissime discussioni rimarranno sterili, almeno fino a che la Mucca non finirà disidratata e dalla mammella uscirà solo il nulla.
Anche come intellettuali non abbiamo futuro in quando non disponiamo di mecenati e protettori in grado di garantirci la pagnotta. Lo stesso Ariosto o Tasso non avrebbero potuto scrivere una riga…
Il Programma intanto va avanti, questo sì….
Caro Loris,
Eliminahai parlato come farebbe un vecchio saggio, hai proprio ragione. Non mi sono mai illusa su soluzioni "collettive", ma su quelle individuali o di piccoli gruppi riservo speranza. In effetti ora stanno eliminando proprio chi si guadagnava la vita con le proprie forze, vietandogli di lavorare, od obbligandolo a passare alle dipendenze-servitu' del Potere.
A dire il vero anche il Vecchio Saggio, per me spesso profetico, disse:
"Il movimento della Via è ciclico
ed il suo motore è la decadenza,
perché tutto nasce dall’essere
e questo nasce dal non-essere."
Non resta che assistere ai battiti finali di questa decadenza, fino alla disidratazione totale della mammella; chissa' se assisteremo anche alla rinascita del ciclo, quando si tornera' a dare forma e nomi alle "10000 cose" che scaturiranno dal motore messo a nuovo. Forse tale motore e' la coscienza, come dice Alceste, la pulsione verso l'Essere, che col tempo ha bisogno di rinascere purificata. Allora possiamo consolarci: il prossimo ciclo tornera' a girare in senso umano, anziche' antiumano come questo al tramonto da noi vissuto.
A proposito di esistere, due giorni fa han dato la notizia di rivolte in Cina contro il governo per la gestione dell'emergenza, naturalmente soppresse e silenziate, ed hanno mostrato il video di un dissidente che concludeva il suo discorso cosi': "Siamo venuti al mondo per esistere, ma se non ci e' piu' dato di esistere, che ci veniamo a fare?" Ho pensato: un cinese contemporaneo esistenzialista, siamo davvero alla frutta! Certo che il cambiamento potrebbe venire solo da loro, quasi due miliardi di cavie elette dal progetto antiuomo, ma non mi faccio illusioni. Intanto il Programma va avanti… e tirano anche venti di guerra, chissa' che non venga la purga finale, sara' la volta buona che Di Maio mi debba venire a prendere, sperando che non m'imponga il burqa come condizione per il rimpatrio.
Un caro saluto,
Ise
Onorato dell'apprezzamento, provo ad entrare nel merito rispetto a due questioni sollevate nel tuo intervento.
EliminaSulla promozione "obbligatoria": per salvare le apparenze e venire incontro alla frustrazione di molti docenti, hanno infine stabilito di ammettere sì tutti all'anno successivo, ma obbligando i "debitori".
(coloro che hanno insufficienze)a frequentare corsi di recupero (a distanza? in classe?)nei primi giorni di settembre; sul piano pratico, ben pochi saranno questi "rimandati", sia perché gli insegnanti non hanno voglia di sobbarcarsi dell'inutile lavoro extra, sia perché basta che il tale alunno dica di non avere la connessione per fargli avere d'ufficio tutte le sufficienze "politiche" del caso.
Sulle modifiche e sul malcontento: nella giornata di sabato vi sono state diverse manifestazioni per chiedere di "tornare in classe in sicurezza" a settembre, iniziative prese da organizzazioni vicine al PD e alle sardine; il giorno dopo, i giornaloni hanno annunciato gli ultimi piani di ministero e task force, annunciando proprio il ritorno in "sicurezza" auspicato dai manifestanti, con obbligo di mascherine per docenti, bidelli e discenti da 6 a 18 anni, distanza sociale di un metro (due fra prof e alunni) e manicomio assicurato per tutti.
Saluti, Moravagine.
Caro Moravagine,
Eliminati ringrazio per l'interessante aggiornamento. Non ho dubbi sul fatto che la scuola pietista e buonista provvedera' ad elargire tutte le sufficienze necessarie per far felici mamme e bambini in questo periodo di difficolta'. Sul ritorno a scuola in sicurezza di cui ci dai notizia, per il concepimento del quale non metto in dubbio servisse una poderosa task force di cervelli eccelsi (a me in effetti tali misure portentose non sarebbero mai venute in mente), io opterei ancora per la "scuola a casa"; e' un po' come decidere se vaccinare i propri figli o no: molto meglio ignoranti (sani) che indottrinati a vita (malati).
Saranno graditi ulteriori aggiornamenti, di qui a settembre tutto puo' ancora succedere.
Cari saluti,
Ise
Cara Ise,
Eliminala scuola a casa è un fenomeno marginale nell'Italia di oggi: coinvolge appena un migliaio di famiglie ed è proprio per questo che è stata sinora "tollerata" dallo Stato.
All'atto pratico, poi, il numero degli aderenti va riducendosi con il progredire dell'età anagrafica: "tanti" alle elementari, pochi alle medie, nessuno alle superiori.
Due i fattori che scoraggiano anche i più motivati: il fatto che gli educati a casa debbano sottoporsi ad esami rigorossimi per attestare le loro conoscenze (mentre per i coetanei "normali" gli esami sono macchiettistiche farse) ed il fatto che siano ostracizzati da insegnanti e dirigenti che considerano i genitori, nei migliori dei casi, degli eccentrici.
E' probabile che l'introduzione di norme assurde e postumane per il rientro a scuola a settembre porti ad un relativo "boom" della scuola a csa, ma, se da un lato resterà appannaggio di "chi se lo può permettere", dall'altro lo Stato farà di tutto per arginare questa "ribellione".
Saluti, Moravagine
Caro Moravagine,
Eliminatemo che sara' proprio come dici tu.
Ise
Vede Loris lei dice tutte cose giuste e risapute ma tralascia un particolare, la volontà di potenza dei pochi italiani che ancora si sentono superiori nello Spirito e nella razza, il Duce diceva" se sapessi quali sono gli italiani che Discendono dagli schiavi li marchierei per farli fuori tutti " e' probabile che tanti appartengano a quella categoria che abbiano nel DNA una discendenza di schiavitu', resta il fatto pero'che in piazza San sepolcro non si adunarono migliaia di persone e nemmeno per andare a Roma ci fu bisogno di milioni di persone per far cadere il governo di Bonomi,bastano poche migliaia!! tutto e'marcio come un tronco bello dal di fuori ma fradicio dentro e poi avete un vantaggio enoooorme! che non vi rendete conto nemmeno voi, corsi e ricorsi della storia, vi ricordate "la notte dei lunghi coltelli" cribbio fate muovere le rotelline non vedete le somiglianze , i twink hanno delle lacune mentali sono dei menomati mentali lo so ci vivo insieme lì conosco, himmler ci ha fatto un discorso storico impeccabile , bisogna sfruttare questi loro difetti di fabbrica
RispondiEliminaPero' Sed, come spesso ci diciamo qui, va considerato che quelli erano trentenni, cresciuti nel dopoguerra. Non e' esattamente lo stesso pubblico a cui ti rivolgi ora.
EliminaIse
Caro Sed Vaste,
RispondiEliminapremesso che ove contasse qualcosa io sarei disposto anche a stringere alleanza col Demonio pur di eliminare certa marmaglia, italica e non, pur tuttavia da buon libertario (non liberale o liberista) diffido sempre di tutto ciò che sprigiona olezzo di dittatura social-statalista. Non per nulla il Benito dirigeva l'Avanti!...e i cugini tedeschi si definivano nazionalsocialisti.
Non le nascondo che considero pure l'attuale democrazia una specie di dittatura della maggioranza e come tale deprecabile.
La verità è che purtroppo le cose oggi sono molto più intricate rispetto a un secolo fa e lo dimostra anche il variegato dibattito che leggiamo con piacere su queste pagine: opinioni in fondo simili, diversamente espresse e confezionate ma che presentano
inevitabilmente un comune vulnus, la totale impotenza sul piano dell'atto pratico, dell'Azione, come si sarebbe detto in tempi di mazziniana memoria.
Rispetto, quindi, e dire invidio sarebbe troppo, chi possiede certezze granitiche come le tue ma, come scriveva Prezzolini in una incredibile corrispondenza con Paolo VI:
"All'infelicità dell'uomo nessuno Stato può dare conforto. Nessuno Stato è buono, né cerca di fare il bene degli uomini. Soltanto la Chiesa si propone la bontà ed il suo compito consiste proprio nel creare dei buoni in mezzo a una massa di dolenti, di cattivi, e, in somma, secondo la dottrina cristiana, in mezzo a un mondo di peccatori".
Giuseppe Prezzolini, ateo ma non stupido, è morto quasi centenario. Il suo amico Papa ha tentato di inutilmente di convertirlo. E' morto prima Lui…
Erano i tempi i cui i papi discutevano con grandi intellettuali. Oggi discutono con i Barbapapà.
I francesi sono i cugini, i tedeschi non sono cugini, ma altro, non hanno cultura latina.
EliminaNon può aversi una buona società industriale senza una qualche forma di socialismo.
Infatti il sostentamento non viene più dalla terra; i cicli economici sono inevitabili e prevedono alti e bassi. Quindi è inevitabile che una parte di popolazione finisca per non avere accesso al reddito.
Il libero mercato divide tra vittime e carnefici, perché non è mai libero: cartelli e monopoli si formano naturalmente e sbarrano l'accesso ai piccoli. Chi ha attività proprie, in questa situazione, è un privilegiato.
Il libertarianesimo poi, è un'americanata, non tiene conto della reltà fattuale delle cose: un'economia interamente privata con Stato minimo si ridurrebbe hobbesianamente alla legge della giungla, cane mangia cane.
L'individualismo non può essere applicato finché le risorse sono limitate ed esistono potenziali minacce esterne, un grado di coesione interna è indispensabile, i singoli rinuncino a parte della propria libertà per puntellare il collettivo.
Non per convincere socialisti, che è impossibile, ma per chiarezza:
Elimina1) Se per avere un buona società industriale (?) è necessario un qualche socialismo allora viviamo in un mondo perfetto. Finiamola di lamentarci.
2) I cicli economici erano ancora più potenti nella società preindustriale, infatti carestie, siccità, cavallette varie producevano morti veri in quantità e non percettori di reddito di cittadinanza,
3) Nel mercato libero i monopoli sono sempre temporanei perché la concorrenza inevitabilmente li abbatte. I grandi monopoli attuali, specie quelli tecnologici,
sono nati, cresciuti e affermati in complicità con gli stati.
4) Tutti possono avere un'attività propria basta aprire una partita iva e fare debiti ipotecando la casa. Va bene anche quella dei genitori. Poi vediamo se il privilegiato riesce a salvarla. Strano che tutti facciano concorsi pubblici…
5) Lo stato minimo è esistito per 5000 anni, forse qualcosa di più. Lo stato massimo, distruggendo risorse, blocca lo sviluppo della civiltà ossia della sana economia, della cultura, dell'arte, dell'etica. Quello che vediamo oggi, insomma.
6) Proprio perché le risorse sono limitate e bisogna guadagnarsele, una persona sana non è disponibile a farsi derubare da nessuno. Stato in primis.
7) Cristianamente esiste il mio prossimo col quale sono solidale, nei limiti delle mie possibilità che sono scarse.
Il collettivo esiste solo nelle menti malate dei pianificatori; un concetto che serve a far morire la gente nelle trincee, nei gulag, nei campi di sterminio.
8) Le vittime sono i derubati del frutto del loro lavoro, in percentuale sempre crescente, da un secolo a questa parte. I carnefici coloro che banchettano grazie a tale estorsione.
9) Le americanate di cui preoccuparsi, e molto, sono purtroppo altre...
10 ) Se acconsento alla perdita di una parte della mia libertà, l'esito finale sarà che la perderò tutta. I parassiti sono ingordi e si moltiplicano come conigli.
I Pellerossa americani si meritarono rispetto perché preferivano morire che vivere da schiavi, i neri invece...
Non ho capito in che senso l'Impero Romano, il feudalesimo e le monarchie assolute dell'Ancien Régime vengano considerate "Stato minimo". Certamente non erano Stati moderni (che peraltro nascono come Stati liberali), ma l'espressione "Stato minimo" che senso ha per quelle organizzazioni?
EliminaAl massimo si può dire che prima del'900 non esisteva la società di massa
EliminaCon l'avvento della produzione industriale si è avuto l'inurbamento di masse contadine e la nascita del proletariato. Mentre in passato, da tempo immemore, le comunità agricole erano solidali (si viveva con tutta la famiglia allargata in un podere, si avevano stretti legami con i vicini) il proletario urbano è atomizzato e senza diritti. Di qui nasce il socialismo, come tentativo di ricreare una comunità di interesse, sia pure più impersonale ed allargata (nel senso, non puoi conoscere ogni membro del sindacato o del partito) rispetto alle antiche comunità agricola e patriarcale, che fosse in grado di difendere l'individuo, debole in quanto singolo, dagli abusi e dalle sperequazioni dei nuovi potenti, la borghesia in possesso dei mezzi di produzione.
EliminaLe società umane sono, per l'appunto, società, collettivi. Una delle più grandi, storiche balle è quella raccontataci dagli illuministi circa i diritti naturali dell'individuo. L'uomo non è in grado di sopravvivere in natura da solo. Sin da quando era un primate, ha bisogno della forza del gruppo sia per protezione che per aggressione. A parità del resto, un gruppo più coeso sempre la spunterà su di uno più diviso.
- Otzi, la mummia delle nevi del tirolo, fu trovato morto ammazzato, con punte di frecce nel corpo. Dalle perizie risultò fosse sterile, avesse una quarantina d'anni e qualche acciacco. Si ipotizza sia stato fatto fuori perché poco utile alla sua comunità paleolitica.
- L'oggetto delle prepotenze dei ragazzini è il compagno meno integrato, quello la cui accettazione all'interno del gruppo ne minerebbe la coesione interna. L'istinto che muove l'inconsapevole comitiva di bambini gradassi è che sia meglio attaccare il non-omologato, e quindi difendere, e anzi ulteriormente rinsaldare per mezzo dell'azione, tale coesione interna di gruppo, piuttosto che disperderla.
Questi erano esempi in situazioni dove la spontaneità degli impulsi naturali è più evidente, e li qualifica come rivolti più al collettivo che non all'individuale.
Dunque un'etica dei diritti dell'individuo di tipo illuministico è del tutto artificiale, fasulla, slegata dalla realtà. Solamente strumentale, nei fatti, a fare da stampella a parafilosofie giustificatorie dell'ordine esistente come quelle di ayn rand, e della thatcher che mi pare parafrasi.
L'individualismo è un ripiegarsi su se stessi, un cul de sac che non porta da nessuna parte. 'Navigare è indispensabile, vivere no', diceva gneo pompeo.
Detto questo, cioè dimostrata l'inconsistenza delle fondamenta delle americanate giudeo-protestanti a cui dai dignità di filosofia etica e battezzi "libertarie", direi mi posso permettere di non dilungarmi su tutti quei punti, capziosi o del tutto falsi se presi uno per uno, di esaltazione della durezza del vivere che proponi sopra, e a cui indubbiamente la buonanima, o i suoi attuali epigoni alla bocconi benevolmente assentirebbero.
In particolare però la fantomatica esistenza dello stato minimo da 5000 anni in qua, dai faraoni a babilonia a diocleziano ai re di francia, è affermazione particolarmente ridanciana che avendo il tempo o la voglia mi piacerebbe con un excursus confutare.
Scusate se insisto ma i comuni in italia sono 7904, ora io dico ci sara'
RispondiElimina1 persona per ogni comune che abbia leggermente le Balle girate adirata e Incazzata giusto un pochino ,no xche'se credete in un ritorno lento e graduale alla normalità 'voi state Delirando, la nequizia sconfinata di questi massoni satanisti e' qualcosa di inenarrabili
inarrivabile, ad una forza bisogna contrapporre un altra forza inutile cercare di Portare alla Ragione energumeni in divisa armati fino ai denti e con diritto D'impunita', invece di pensare a come fare le provviste come i sorci che si rubano il cibo Di Nascosto piano piano senza essere visti cercate piuttosto di raccogliere sto sparuto gruppo di maschi adulti belligeranti e di Peso 90 kg in su ,Non e'tempo di discorsi chiacchiere esempi eloquenti persuasioni letterarie ecc Questa gente non sente ragioni, potete
arrovellarvi la testa fin che volete ma nessuno vi ascoltera', potete girare anche col megafono nessuno vi ascoltera' avete visto la fine di quel ragazzo in Sicilia mah! diverso era una macchinata di forza novisti 90 kg cadauno, allora li cambia tutto... Li' i puffi possono aver bisogno di qualche odontotecnico... O qualche problema di taglia e cuci Capite? A Roma sono bastate poche migliaia 20000 persone ma determinate, non hanno sparato un colpo!
Quello che dici tu in pratica è che ci vuole un partito armato, che costituisca in sé il nucleo di tutte le funzioni statali (macchina organizzativa propria, milizia interna) che si affianchi alle funzioni statali sempre più scadenti e quindi delegittimate agli occhi del pubblico, e col tempo le sostituisca. Parlo di ospedali di partito, polizia propria, scuole proprie ecc ecc. Per fare questa cosa non bastano i Diecimila, occorre sconfiggere il più formidabile apparato propagandistico mai realizzato, i media odierni, che mantiene la popolazione in soggezione e gli impedisce di vedere lo sfacelo attuale causato dal sistema, e a cui la propaganda li mantiene fedeli.
EliminaMa si vede che trattasi di Una Menzogna creata ad arte questa finta pandemia xche'stranamente ha colpito soloCerte Nazioni
RispondiEliminale nazioni più ricche d'Europa mentre quelle dell'est che si barcamenano tra la poverta'e la miseria niente stanno tutti bene, strano virus, anche quelle del nord 4 Gatti in croce niente stanno tutti Bene , ma la cartina al tornasole che solo i buongustai possono riconoscere e' la mancanza di spazio che trova il Capravirus nei siti dei miei amici semiti col becco a Fontana, provi alceste "informazione corretta" Su 10 titoli ce ne stanno 0 zero sul capravirus,che strano... Ed e' sempre così! sara'mica che Gli ebrei lo sanno che si tratta Di una Bufala, io non so più che Dio chiamare xche'tra la bellanova che vi regola e vi regala 600000 nuovi futuri Italiani colorati e i presidenti di regione della lega che tra un po 've li ritroverete anche a casa per controllare se avete indosso la mascherina anche sotto le coperte non si sa più quale sia il limite Umano all' idiozia di questa Gente, sul fatto dei tempi che sono diversi rispetto al 1922 io direi che voi siete messi molto ma molto Meglio in quanto a possibilita'di riuscita, prima altro che multe E sanzioni o ricorsi ! i celerini ti ricorrevano o sparavano ad altezza uomo sia ai rossi che ai neri, in quei tempi pareva imminente la presa del potere dei comunisti bolscevichi nostrani e invece con questa prova di Forza IL Duce ha preso il potere e ripeto senza sparare un colpo contro l'esercito Regio formato da milioni di soldati fedeli al Re, saro'un illuso ma io confido nella Voglia di non morire di questi ultimi indomiti italiani Di Leonida qualche migliaiata basta un niente, ho visto i Vostri pizzardoni nel 2018 sono delle
mezze calzette lo hanno capito anche gli afrikani per quello girano cosi' impunemente
sentono di essere i più forti loro lo sanno vengono dalla giungla sanno riconoscere quando uno e'piu forte al volo e'la loro natura di selvaggi che glielo fa capire Captano le onde
si la cosa strana di questo virus è che non contagia, ci sono posti che se lo beccano e posti che rimangono illesi, quando la propagazione dovrebbe essere inesorabilmente più uniforme, con le vie di traffico che esistono oggi, e non esistevano all'epoca della peste bubbonica. Secondo me nei vari siti infetti hanno spedito l'agente segreto untore con la fialetta liberata nel fiume locale, o le scie chimiche...
EliminaPer il resto, il regio esercito si scansò per volere del re che ha fatto formare il governo Mussolini per stroncare il pericolo bolscevico, con l'intenzione in futuro di mettere la museruola a mussolini e riprendere le redini. Infatti Mussolini ha avuto sempre un'autorità subordianta a quella del re a cui era fedele l'esercito. Questo a differenza di Hitler, che ebbe il colpo di fortuna della morte di Hindemburg pochi mesi dopo essere andato al governo, che gli consentì di accorpare con un colpo di mano le funzioni di presidente della repubblica e autoproclamarsi fuhrer.
Gli africani senza quintali di propaganda a loro favore non farebbero un accidente, altro che captano le onde. I poliziotti sanno che se osano anche solo toccarli mentre rubano e maramaldeggiano rischiano radiazione e galera. Hanno paura dei sinistri, giornalisti e giudici, non delle risorse.
Ma barabba lei lo sa che tutta l'indochina cioe'laos cambodia e Vietnam hanno avuto 0 decessi e dire che confinano con la China !e dire che Sono 150 milioni possibile? La thailandia 70 milioni di popolazione e 57 morti di coronavirus
RispondiEliminaE voi credete Ancora a sti cialtroni in Italia vestiti da medici? Ma sapete quanti cinesi ci stanno qui da me milioni! Eppure 0 morti, ma com'e'possibile, "i grandi bugiardi sono dei grandi maghi " frase di Adolfo riferita ai Giudei! Ma se sono riusciti a creare la religione olocaustica alla quale bisogna credere per legge ma volete che non riescano a farvi credere ad una finta pandemia con l'aiuto delle Varie massonerie sparse per ogni stato ! Vi do un cadeaux digitate" ben klassen la bibbia dell'uomo bianco pdf " una volta scaricato il libro digitate le parole chiavi" marcus eli ravage "leggete cosa ha il coraggio di dirvi in Faccia questo giudeo, vi si aprira'un mondo, anche all'alceste che duole dirlo ma non ha ancora assaporato tutto fino in fondo l'amaro calice della Giudaglia
grazie del cadeau, con me lei sfonda una porta aperta
Eliminahttps://uploads.disquscdn.com/images/00bd408a5570fb53db1ab61e01b8ad16d131388c037cf3e11f9627efff76b03d.jpg?w=800&h=333
EliminaSecondo me non siamo messi meglio perche':
RispondiElimina1. Intrinsecamente piu' deboli, fisicamente e psicologicamente. La volonta' ridotta al pane quotidiano, senza alcun rigurgito visionario di lungo termine.
2. Ricattabili piu' di prima, perche' divisi, monadi, diffidenti e incapaci di vivere con le nostre sole forze.
3. L'Italia non pullula di giovani come la Tailandia. Come Alceste notava, i giovani sono quelli piu' idonei a lasciarsi andare a grandi ideali; ancora non hanno nulla da perdere e tutto da guadagnare, e posseggono una sana incoscienza trainante. La miccia l'accendono loro, anche se poi rischiano di essere strumentalizzati. Infatti le nostre ultime miccie son state consumate dal m5s, ne ho viste tante bruciare fatuamente nei cimiteri del movimento.
Lor signori quando vogliono possono far scattare di nuovo l'emergenza virus o diffonderne uno ex novo, hanno in mano tutte le centraline del potere e la maggioranza ipnotizzata e servile che li segue; solo con quest'arma hanno gia' immobilizzato il mondo, ma di armi a disposizione ne hanno mille altre.
A me facevan sorridere coloro che dicevano: appena finisce il lockdown gliela facciamo vedere! Ma se quando vogliono ti rimettono in lockdown cosa gli fai vedere? Perche' aspetti la fine del lockdown? E' prima o nel mezzo di esso che bisogna agire, altrimenti dai solo prova di essere totalmente asservito e ricattabile: basta un ordine di lockdown per immobilizzarti di nuovo. In pratica ci controllano gia' da remoto, da un pezzo, non serve il chip. Il Re e' nudo, ma anche i sudditi lo sono, dobbiamo prenderne atto, perche' siamo speculari. Mi piacerebbe sbagliarmi, ma i fatti parlano, con il bastone e la carota, tutto il peggio viene accettato, come dice Loris, e per ora siamo impotenti.
Personalmente, preferisco vivere ai margini con meno illusioni, condizionamenti e ricatti possibili. Anche perche' non mi diverte piu' giocare al loro giogo truccato in partenza e sempre prevedibile (sempre loro i vincitori); ora e' diventato cosi' puerile e schizofrenico che non serve piu' neanche da palestra. Trovo poi ridicolo venire bombardata da menzogne piu' ingombranti di un elefante nella cristalleria e dover pure essere io a provare che sono menzogne, e non loro che sono verita' (ah ma il fatto che me le ripetono a bomba dimostra che sono verita', secondo la psicologia dei malati).
Quanto ai signori del disordine, l'accelerazione che stanno imprimendo al piano li catapultera' ancor piu' violentemente fuori dalla ruota della vita. L'illusione di controllare l'umanita' e divenire immortali in questo mondo tramite supporti esterni, che violano la natura umana e le leggi biologiche, e' di per se' un insulto alla vita, che reca con se la maggiore distruzione (tutte le illusioni portano distruzione; le cose ottenute con magie ed incantesimi poi sono le illusioni piu' deleterie, piu' durano, e maggiore sara' la distruzione).
Ise
Quante cose condivisibili che hai scritto! "Il re è nudo, ma anche i sudditi lo sono" è, nel suo piccolo, da incorniciare.
EliminaUna sola obiezione sui giovani: difettiamo di qualità oltre che di quantità; togliamoci dalla testa il mito del "giovane ribelle" (con tutte le glosse del caso) dei nostri anni belli, oggi il giovane è il soggetto in assoluto più integrato nella società postumana.
Una volta mi censuravo a pensar queste cose: non son forse di questa natura i pensieri espressi dai vecchi di tutte le epoche?
Poi ho dovuto fare i conti con una realtà che vede i cosiddetti "nativi digitali" perfettamente educati all'omologazione, alla "virtualità", al consumismo più parossistico.
Appena pochi giorni fa mi meravigliavo ancora di non trovare alcun ventenne per strada: ne avrò visti due in tutto il mese di aprile, ed abito in una città universitaria.
Fai anche caso all'età di chi frequenta siti e forum di controinformazione: il più giovane avrà 35 anni.
Artefice di questo sfacelo è stata (anche) la scuola, un luogo in cui, fondamentalmente, si imparano due cose: opprimere ed essere oppressi, mentre ogni forma di intelligenza critica viene semplicemente annichilita. E' stato sempre così? E' stato il '68 col suo strascico appiccicaticcio? Intanto, questi sono gli italiani di domani.
Saluti, Moravagine.
L'ho notato, c'e' un appiattimento dei giovani, seppure non tutti. La scuola ha contribuito, forse da quando anche gli insegnanti si sono dovuti appiattire tra i dirigenti-Ceo e i genitori-clienti; per non parlare dei genitori stessi (appiattiti ad eterni bambini viziati), complice la propaganda che orienta il modo di trattare i figli e viceversa, e il mondo virtuale, isolante perfetto per evitare la comunicazione. Ai miei tempi si passava piu' tempo in famiglia che fuori (nel senso di scuola e attivita' extra), oggi e' il contrario, oppure non si comunica, nei casi in cui esiste una famiglia.
EliminaIn generale ho l'impressione che sia saltato qualsiasi tipo di autorevolezza e che i ragazzi non vedano piu' nei genitori, ne' negli insegnanti, alcun tipo di autorita' (il polcor poi non permette piu' neanche d'imporla), quindi e' difficile che sentano il bisogno di ribellarsi, gli e' indifferente, come se sapessero di essere ormai un mondo a parte.
Sono andata a vedere di cosa parla "Le guide del tramonto" menzionato da Alceste; ricordo tempo fa sentivo spesso parlare di bambini Indaco, credo una delle tante derive della New Age, sono simili a quelli de "Le guide del tramonto"; si vuole trattarli sempre piu' come un'altra "razza". Da quando poi la psicologia e' entrata a gamba tesa a "risolvere" i "problemi" dei ragazzi, li abbiamo messi nelle peggiori mani, a mio parere. Vedremo come si metteranno le cose…
Cari saluti,
Ise
Oggi e morto Peter Sloan, un' inglese che amava l'Italia:
RispondiEliminahttps://m.dagospia.com/sloan-a-dotto-in-sicilia-sono-rinato-a-milano-stavo-andando-in-pazzia-bevevo-troppo-237541
Bubba
Paragonare GLI ITALIANI a ste mezze seghe asiatiche mi sembra azzardato se non offensivo verso gli italiani, almeno per quanto mi riguarda sti babbuini non valgono un unghia rispetto agli europei, aggiungo che a volte parlando con persone di diversi continenti sento al contrario che tutti o la quasi Totalita'delle persone hanno coscienza e sono a conoscenza che l'Italy il Brand, la storia la cultura le spiagge ecc Sono qualcosa Di speciale, l'essere italiani si erge ad essere Qualcosa di unico, siete anche unici nella vostra unicità 'tragica odierna delle multe, 500 euro sono sanzioni da extraterrestri, qui strabuzzavano gli occhi, nella tragicita' siete chic, non ditemi che avete il nord Europa Come cruccio come modello culturale e sociale per piacere queste fesserie ve le potete risparmiare leggetevele in Silenzio nei vostri giornalacci quotidiani ebraici che vi vogliono fare il lavaggio del cervello vi vogliono vedere grufofolare e correre nei cortili , avete pure il privilegio di Avere la Sede Del Papa, gradirei che prendeste cognizione della vostra Natura Da aquile e che buttaste giù Al più presto quell'ultimo Muro
RispondiEliminarimasto ancora su, se non lo fate voi mi riprometto di farlo io in un altra vita
Non c'è bisogno di persecuzioni, guerre e guerriglie quando si ha la coscienza di essere italiani, basterebbe solo non prestarsi al gioco, ignorare e disprezzare.
EliminaBubba
ma perché 'voi' italiani? Lei ha abdicato dall'anagrafe scusi? Ma che è, armiamoci e partite??
EliminaAdolfo diceva che l'eta'giusta per interessarsi alla politica era non prima di aver compiuto 30 anni quindi più o meno ci siamo, non vorrete avere la pretesa che siano dei Ragazzetti di 20 anni ad andare in piazza per voi, ma un minimo di decenza , a parte che a 20 Anni tanti non hanno finito nemmeno lo sviluppo Fisico non parliamo del cervello, sulla scuola che insegna l'ateismo il materialismo il liberismo al parossismo il multiculturalismo ecc ecc queste sono tutte eredita' che dovete alla famosa breccia di porta pia, e'da lì 'che nascono tutti i guai moderni della scuola, solo durante il ventennio si ritorno' alla religione di stato alle riforme della Scuola ancor oggi adottate riforme di Giovanni gentile altro che la cazzoLina, cazzo da una Ministra
RispondiEliminacon un nome del genere cosa si può pretendere come pure dalla bellanova! che quando Si muove sta donna sembra un tendone da circo in movimento
spunto interessante, hitler cominciò a 'partecipare' attivamente a 30 anni, cioè a concionare nelle birrerie dal '19, ma il suo 'interesse' per la politica risale almeno a dieci anni prima, quando viveva in povertà a Vienna e maturava le sue convinzioni discutendo con i suoi pari condizioni
EliminaRagazzi, mi avete rattristato... Sono in Argentina, figlia di torinese e sono vissuta 9 anni in Italia. A Pinerolo ho fatto la maturitá al Magistrale Rayneri. Pensare che ho imparato tanto, mi sono goduta con tantissimo piacere delle lezioni e degli insegnanti dei quali ricordo ancora la voce, i volti, le parole e certe sedute memorabili... Erano gli ottanta. Sono poi tornata a vivere nel mio paese di nascita, pur essendo cittadina italiana. Mi spacca il cuore questo fresco sulla decadenza della scuola nel belpaese, l'altra patria mia. Fate qualcosa.
RispondiEliminaBell'articolo, tanto brioso nella forma quanto sconcertante nel contenuto. Omette, però, di menzionare la notizia che forse più di tutte mi ha fatto inorridire in questi mesi, ossia quella di Andrew Cuomo che suggerisce di eliminare tutti i luoghi fisici dell'istruzione, perché "con tutta la tecnologia che abbiamo" sicuramente si può far meglio... ed affida il compito di "reimmaginare la scuola del futuro" nientepopodimeno che al Sig. Google Eric Schmidt e al Sig. Tutto Bill Gates:
RispondiEliminahttps://www.washingtonpost.com/education/2020/05/06/cuomo-questions-why-school-buildings-still-exist-says-new-york-will-work-with-bill-gates-reimagine-education/ https://www.vox.com/recode/2020/5/6/21249410/coronavirus-andrew-cuomo-bill-gates-eric-schmidt-tech-billionaires
https://www.businessinsider.com/andrew-cuomo-bill-gates-reimagine-new-york-schools-coronavirus-2020-5?IR=T
https://www.theguardian.com/commentisfree/2020/may/14/andrew-cuomo-bill-gates-eric-schmidt-coronavirus
https://www.forbes.com/sites/petergreene/2020/05/08/why-bill-gates-is-not-the-man-to-reimagine-new-york-education/#45bdb48c79cc
La notizia ha avuto ampia diffusione sui media Americani, ma “stranamente” quasi nessuna sui nostri, se non su “pericolosi siti complottisti” come i seguenti:
https://www.nogeoingegneria.com/news/bill-gates-e-stato-incaricato-di-rivoluzionare-listruzione-nello-stato-di-ny/
https://leganerd.com/2020/05/08/bill-gates-e-stato-incaricato-di-rivoluzionare-listruzione-nello-stato-di-ny/
Fortunatamente, l'idea è stata accolta con orrore quasi da tutti – genitori, studenti, insegnanti. Ma intanto, il primo chiodino è stato piantato nella mente collettiva. E l'accordo con Gates è stato firmato. Un'altro paio di “ondate” o di “pandemie” (che CERTAMENTE arriveranno, dicono i sommi conoscitori), e il gioco sarà fatto.
Egregia Diva D.,
RispondiEliminapreziosissima integrazione la tua; la notizia sarebbe stata certamente da menzionare, ma mi è colpevolmente sfuggita.
Sorprende il fatto che si sia manifestata una tale ostilità: con la giusta dose di mirata propaganda sapranno far passare anche questa.
Saluti, Moravagine.
Sempre a proposito dall'ottima analisi di cui sopra, un punto che bisogna evidenziare, come giustamente fatto dall'autore, è il totale abbandono dei bambini e ragazzi disabili da parte dello Stato. Non solo la scuola ha scaricato l'incombenza del blocco delle lezioni sulle famiglie ma tutto l'apparato statale è fuggito davanti al problema dell'assistenza educativa,sociale sanitaria dei disabili rinunciando in alcuni casi addirittura alle cure per non " sprecare " preziose risorse finanziarie da centellinare nel pieno della pandemia. Genitori,spesso anziani, hanno preferito nemmeno allertare le strutture preposte tramite numero verde per non rischiare di vedere sparire i figli non autosufficienti nei meandri dell'ospedalizzazione. Per restare sul discorso delle lezioni on line, esse sono diventate un supplizio per tutti i ragazzi con deficit cognitivo condannati a restare delle ore davanti a delle figure che si sovrapponevano sul computer, anche con la presenza di un familiare che sostituiva l'insegnante di sostegno. Fa riflettere come il governo dei " buoni " delle task force intergovernative abbia affrontato il fenomeno e risolto la questione ricalcando in versione politicamente corretta il progetto di lenta espulsione dal consesso civile dei portatori di handicap proprio della Germania degli anni 30, arrivando ad esaltare scelte di suicidio assistito per disabili mentali ,già in essere in civilissimi paesi del nord europa, in alcune frange più esaltate dei cosiddetti democratici al potere. Per ironia della Storia, i " giusti " di tutto il mondo non accettano l'idea che possano esistere famiglie unite che combattono quotidianamente per garantire un futuro ai propri figli più sfortunati ma azzoppando ogni tipo di assistenza economica, scolastica, sanitaria e sottobanco consigliando la " bella morte " come alternativa ,in pratica attivano una soluzione finale del problema, stile aktion T4, però con le lenti rosa degli umanitari. Tolte di mezzo le aule scolastiche, virtualizzato il mondo, annullate le reti sociali , famiglia in primis, si lascia al proprio destino il figlio malato e ci si prepara al Nuovo Mondo senza inutili zavorre.
RispondiEliminaAntonio
Signor Antonio, evidentemente le statistiche e le indagini di mercato di cui si servono questi smidollati di politicanti, hanno portato ai loro occhi famelici di consenso la notizia che la maggior parte di queste persone innocenti non vota.
EliminaBubba
Penso che il progetto sia eugenetico e multirazziale Sig. Bubba, allo stesso tempo. Una purificazione della razza al contrario nella miscellanea di ogni colore ma rigorosamente sana e utilizzabile per il sacrosanto profitto delle multinazionali onnipotenti nel Mercato Globale. Chi porta su di sé le stimmate della imperfezione della natura umana viene lasciato da parte ,lontano da sguardi indiscreti e con il solo conforto dei familiari, per quelli che ancora ce li hanno. Però l'importante è creare le fiction con ragazzi paralizzati o autistici per propagandare la società " giusta " mentre nella realtà si persegue l'obiettivo opposto, come da manuale del controllo mentale della popolazione. Basti l'esempio dell'altissimo numero di suicidi nelle famiglie con disabili o il numero esorbitante di depressioni o malattie cardiovascolari spesso legate allo smottamento verso la povertà economica delle stesse.
EliminaEgregio Antonio,
Eliminatrovo le tue osservazioni ineccepibili, oltre che condivisibili.
Il paradosso dei "liberal" che si fanno nazisti è, credo, un dato acquisito per tutti i lettori di questo blog.
Il bello, se così si può dire, è che anche "prima" l'attenzione ai disabili era solo di facciata: ogni alunno "certificato", infatti, produceva stipendi e consulenze varie, generando un piccolo, prezioso indotto; per questa ragione, l'ente pubblico aveva tutto l'interesse a impedire l'uscita da questo stato di "bisogno" e ad acquisire nuova carne per alimentare i loro carrozzoni.
Inoltre, questa politica di fatto "eugenetica" si è estesa drammaticamente ai disabili adulti, laciati ancor più soli di quanto già non fossero.
Saluti, Moravagine
A me risulta che abbiano chiuso in casa per mesi l'intera popolazione, quindi anche i sani. Altro che "miscellanea rigorosamente sana ed utilizzabile". Beati voi che avete una visione chiara e nitida di quello che vogliono questi pazzi che ci governano a tutti i livelli, a me pare tutto insensato e contraddittorio
EliminaLa fine delle idiologie ci ha portato politicanti e partiti di mercato con i loro marchi di fabbrica, presto queste facce di materia fognaria verranno sostituite da supercomputer (oracoli) che decideranno cosa è meglio per tutti.
RispondiEliminaBubba
Gli oracoli saranno cosi' premurosi da prendersi cura di noi, come fa il figlio devoto verso il genitore anziano con alzheimer. Sara' molto commovente, avranno anche a disposizione due sacchettini di lacrime per esternare la loro commozione.
Eliminahttps://it.finance.yahoo.com/notizie/coronavirus-ginsberg-vivremo-sempre-più-sul-cloud-110917719.html
"le vendite del cloud di Microsoft, Azure, sono aumentate del 59%"
"possiamo notare come grazie al lockdown in tutto il mondo, tra marzo e aprile il numero di nuovi utenti dei servizi Microsoft, un potente indicatore dell'andamento del settore, sia cresciuto quanto nel corso degli ultimi 2 anni".
Chi vorra' lavorare in futuro, potra' farlo trasferendosi nel cloud del re degli angeli, che rilascera' il passaporto vaccinale digitale a chi ha i requisiti. Vivremo tra le nuvole, creati dalle nuvole. Solo un blackout definitivo ci potra' salvare, e a quel punto cadremo a terra come gli angeli caduti del passato, le scapole leggere e un po' rotte senza piu' ali. Alcuni torneranno a vivere anelando il ritorno verso un creatore nei cieli, uno zeus ex machina di vaga memoria ram; altri invece attingeranno alla memoria rom e ritroveranno se stessi e il vero Padre.
Il popolo rom, parola che vuol dire "uomo", forse capi' che la civilta' e il progresso come da noi intesi erano abbagli, e preferi' continuare a vivere come tramandato dagli avi, seppure nel disprezzo altrui, ah che strane associazioni mi vengono….
Questa la storia dell'uomo: piu' lunga e' la vita, piu' corta la memoria. Peccato perche' avevamo gia' un cloud perfetto nel nostro cervello, e lo abbiamo reso obsoleto ed inutilizzato.
E' ora di lasciare la in-civilta', il mio avatar e' stato preimpostato per mandare commenti automatici (in effetti recentemente un poco ripetitivi), per gratificare l'ego della IA in modo che pensi sia sempre connessa, come fanno gli studenti coi loro insegnanti digitali. La mia memoria e' depositata nel fondale oceanico, con rito di abbraccio con il piu' grande cervello di mare della zona, conosciuto anche come Diploria labyrinthiformis, sclerattina, hexacorallia. Il corallo e' l'animale piu' antico del pianeta (migliaia, milioni di anni) un ermafrodita che si riproduce con la luna piena, quando i gameti e le uova rilasciati negli abissi comunicano tramite telepatia. Quando cio' avviene, in questo mese, le piccole isole della zona vengono appestate da un odore di uova marce. Egli ha la memoria piu' longeva del mondo e dei suoi cambiamenti: dice che l'attuale cambiamento durera' un battito d'ali, il tempo per gli angeli di cadere al suolo con le ali spezzate. Sara' a discrezione degli ultimi rom-uomini decidere se soccorrerli o meno. Anche io credo che le cose andranno piu' o meno cosi'.
Ise
Lezione on-line, senza parole...
RispondiEliminahttp://www.torinotoday.it/cronaca/bambino-ustionato-gobetti-collegno.html
Una notizia allucinante...l'elemento più angosciante è dato dal fatto che la maestra coinvolta in tale "progetto" si sarà sentita "innovativa", "stimolante", "partecipativa".
EliminaSaluti, Moravagine.
Purtroppo ritengo che quel che si doveva e poteva fare, lo si doveva fare prima della chiusura e confinamento, che non era certo una quarantena (quando mai fu fatta in tal modo), ma un sequestro della popolazione, con conseguente rovina psicologica ed economica di essa. Avvenuto cio' senza ostacolo, la dittatura e' stabile e forte del consenso, perche' sempre piu' gli impotenti e traumatizzati amano il loro carnefice. Solo il tempo ora potra' consumarla. Le dimensioni di questa sembrano essere quelle di un ciclo storico (o cosmico) ma anche il tempo ha accelerato il suo avanzamento, durera' un battito d'ali.
RispondiEliminaA giudicare dal dibattito sulla scuola, come dalle forme sempre piu' regressive delle discussioni o dei comportamenti (vedo che ci si fa il bagno al mare con la mascherina), siamo all'interno di qualcosa d'irrecuperabile che deve volgere al suo esito finale e fatale senza che lo si possa fermare. Nel momento in cui ci obbligano a discutere se sia meglio la scuola online o quella in classe "in sicurezza", senza piu' considerare quella sempre esistita, siamo gia' persi. Presto si discutera' se sia meglio la mascherina da chirurgo sotto a quella da sub per quando si fanno le immersioni o quella di cotone che pero' si appesantisce con l'acqua. Alla fine ci si dimentichera' la ragione di tutte queste preoccupazioni, ma aumenteranno le discussioni su sempre maggiori ridicole restrizioni e nuove abitudini da adottare in ottemperanza al dogma del distanziamento biologico e zero contatto umano. Il senso di colpa per essere nati va inculcato con ogni mezzo.
E' dunque giunto il tempo di prendere le distanze da tutto cio', lasciare che la follia faccia il suo corso fino alla deflagrazione finale. I ragazzi dovrebbero ascoltare la storia dei loro genitori, dei nonni, bisnonni e trisavoli prima di ogni altra "storia" per essere pronti a vivere. Il cammino dell'uomo, e' un cammino a ritroso, prima che in avanti, sebbene in pochi ci credano.
In Oriente e' ancora praticata la pieta' filiale ed il culto degli antenati. Quando si e' in difficolta', prima di rivolgersi a qualunque divinita', ci si rivolge agli antenati, quelli conosciuti, o visti in foto, venerati e rispettati nell'altare di famiglia in ogni casa e nei vari rituali ogni anno. Di essi si puo' sempre sentire la protezione e l'insegnamento, finanche nelle vene. Qualsiasi nuova generazione non dovrebbe mai perdere cio', poi, chi vuole, puo' andare ancora piu' indietro, fino al Padre, o spingersi avanti con coraggio senza temere alcunche'.
Ise
Un consiglio per Ise (per meglio prendere le distanze) :
Elimina"E' sano che ci si adoperi a fare un giardino, e per esso si incontrino affanni e si peni sin di bel mattino, inseguendo l'intento vegetale e un'umiltà, per cui il restante della vita si ammette servito a poco o niente, e ci affidi al gesto di servire la vita, tenendosi da parte. E' il primigenio ritorno al posto cercato, in quel giardino di Adamo, dove ci sono animali, piante, pietre, e l'odore che le rose destano nel cuore".
Scritto da un tizio che faceva l'economista, finchè...
Certo che capirai,
saluto devotamente.
Caro Loris,
Eliminasplendido consiglio, da autorevole fonte. Mi sa tanto che mi adoperero' a fare cio', in fondo era sempre stato tra i miei desideri da bambina.
Un caro saluto,
Ise
Risposta per il Sig. Antonio:
RispondiElimina"Chi porta su di sé le stimmate della imperfezione della natura umana viene lasciato da parte ,lontano da sguardi indiscreti e con il solo conforto dei familiari, per quelli che ancora ce li hanno. Però l'importante è creare le fiction con ragazzi paralizzati o autistici per propagandare la società " giusta " mentre nella realtà si persegue l'obiettivo opposto, come da manuale del controllo mentale della popolazione".
Esattamente, aggiungo che i futuri emarginati saranno gli individui consapevoli non alienabili, essi non si potranno più mimetizzare perché il grande occhio tutto vede.
P.S.
Donna Ise: risposta profonda la sua, a volte penso che i commenti siano pubblicati da una sovramente che spia ed elabora, non riesco a spiegarmi in altro modo il fatto che molte cose dette le pensavo e le consultavo un' attimo prima, come non mi spiego, che per la seconda volta il mio scemofono e affetto da 2 trojan (l'altro l'ho buttato, a nulla sono serviti reset e altro).
Ma non diciamolo troppo in giro, altrimenti si crea la psicosi degli scemofoni infetti con conseguente imposizione di app e sistemi operativi certificati, ed addio alle cure fai da te (open source, e altro).
Bubba nella casa di vetro.
Signor Bubba nella casa di vetro,
EliminaPotrebbe essere lei ad essere sensibile e un poco telepatico, da anticipare o addirittura influenzare i commenti che verranno, e la macchina si sintonizza col suo pensiero.
A me da piccola, quando usavo sempre la radio di casa per ascoltare musica, accadeva che mi mettevo a cercare tra le stazioni radio, spostando la levetta per sintonizzarmi; a volte desideravo tanto ascoltare una canzone e… puff, usciva fuori proprio quella canzone. Certo non erano canzoni rare, magari era il tormentone della stagione, quindi vabbe', niente di eccezionale; pero' devo dire che a volte succedeva anche con le canzoni rare, alla fine smisi di credere che fosse solo una coincidenza!
Certo che buttare uno scemofono per colpa di due trojan ahaha, non la dice tutta del mondo in cui viviamo?
Cari saluti,
Ise
Donna Ise, quando rientra a casa ed accende la tv, un contatore elettronico gestito dal suo fornitore di energia elettrica, registra che a tal ora lei ha acceso la tv, se la tv stessa è una smart tv, vuol dire che ha microfono e CAM integrati, un collegamento ad internet e un sistema operativo, quindi non dico un hacker, ma persino un ragazzino che abbia buone conoscenze di informatica, può da remoto controllare la sua smart tv, attivando CAM e microfono per ficcare il naso in casa sua.
EliminaGli scemofoni sono estremamente vulnerabili, personalmente poco o nulla mi interessa se a ficcare il naso nella mia vita siano servizi segreti o polizie, la cosa diventa antipatica quando ad agire sono altri soggetti senza alcun titolo.
Bubba
Signor Bubba,
RispondiEliminaQuella sullo scemofono era una battuta riferita al linguaggio "scemofono, trojan"…
Sul fatto che siamo da sempre controllati per mezzo della tecnologia attuale mi trova del tutto d'accordo. Il digitale sara' piu' vulnerabile che mai, ne abbiamo conferma continuamente, eppure… Il principio di precauzione viene sempre deriso a fronte del progresso e delle "garanzie" degli esperti. Come i vaccini, i prodotti sono a norma, dunque sicuri. Ma chi controlla i controllori? Nessuno, oppure ciascuno solo se in grado di avvalersi del principio di precauzione in caso di criticita' non chiare e dannose, il minimo indispensabile per un rapporto di fiducia. Invece non dobbiamo farci domande, non dobbiamo proteggerci, dobbiamo fidarci dei dogmi, finche' i danni non si potranno piu' nascondere e sara' necessario creare artificialmente una "crisi sistemica", nei casi piu' gravi, o un capro espiatorio in quelli piu' semplici, per dare una soluzione-svolta che nasconda il filo diretto con le premesse fasulle propagandate, e poter cosi' ricominciare la presa per i fondelli da parte delle stesse elite al vertice. Tra gli effetti collaterali: rinnovata fiducia nel sistema che elargisce soluzioni, e implicita sfiducia nella capacita' dei singoli di forgiare la propria esistenza in maniera autonoma.
Ad esempio, ne approfitto per sfogarmi, per dire, non era risaputo che la capacita' manifatturiera e di produzione di componenti essenziali dell'Occidente era stata del tutto delegata alla Cina? O che gran parte degli studenti e lavoratori cinesi in Usa (come in Europa e altrove in Asia) nei settori strategici erano legati al settore militare cinese? Pero' allora queste cose venivano minimizzate per esaltare i lati "positivi" della faccenda (resi tali dalla propaganda), mentre oggi, toh, il jocker Trump tira fuori dal cappello le criticita' (prima trascurate), perche' serve tale "nuova" percezione.
Ma che vadano a ramengo no?!
Saluti,
Ise