Roma, 21 marzo 2020
"Ignobile plebaglia!" sbraita il Nerone di Ettore Petrolini nel più sincero incipit politico d'ogni tempo. E prosegue, rivolto al popolo in tumulto dopo il famigerato rogo della Città: "Così ricompensate i sacrifici fatti per voi? Ritiratevi, dimostratevi uomini e domani Roma rinascerà più bella e più superba che pria!".
E dalle turbe gli rispondono: "Bravo!". E lui: "Grazie".
L'imperatore, quindi, rivolto alla corte: "È piaciuta questa parola, “pria”? Il popolo, quando sente le parole difficili, si affeziona. Ora glielo ridico!”
E allora: “Più bella e più superba che pria!” “Bravo!!” “Grazie”.
“Più bella e più superba che pr ...” “Bravo!!” “Grazie”.
“Più bella e più superba che ... grazie” “Bravo!!!”.
“Più bella ... grazie” “Bravo!!!”.
“Bella grazie” “Bravo!!!!”.
“Grazie!” “Bravo!!!!”.
E allora: “Più bella e più superba che pria!” “Bravo!!” “Grazie”.
“Più bella e più superba che pr ...” “Bravo!!” “Grazie”.
“Più bella e più superba che ... grazie” “Bravo!!!”.
“Più bella ... grazie” “Bravo!!!”.
“Bella grazie” “Bravo!!!!”.
“Grazie!” “Bravo!!!!”.
E va avanti così, con Nerone che si prende un "bravo!" automatico a ogni sua mossetta. E allora sentenzia: "Lo vedi? Il popolo, quando s'abitua a di' che sei bravo pure che non fai niente sei sempre bravo!".
Il popolo si affeziona, evidentemente. A parole come "asintomatico", "crescita esponenziale", "immunità di gregge".
E perché? Perché questi termini prendono il posto della parola, la mortificano, trasformandosi in simboli capaci di azzerare il ragionamento. "Esco a comprare il latte!" "E se sei asintomatico?".
E perché? Perché questi termini prendono il posto della parola, la mortificano, trasformandosi in simboli capaci di azzerare il ragionamento. "Esco a comprare il latte!" "E se sei asintomatico?".
E "l'immunità di gregge"? Lo ammetto, questa esiste.
Occorre sottilizzare, però.
Maurice Barrès affermò: "Rivestiamoci dei pregiudizî, essi ci tengono caldo". I pregiudizî, qui, non sono altro che la lenta distillazione di usi, abitudini, istinti, vizî, ascensioni celesti, infamie, forme e verbi che ci hanno tenuti in vita. Noi Italiani, intendo. Rinunciarvi significa lentamente morire. Come è già accaduto, e ciò è dimostrato, antropologicamente, per alcuni popoli; alcuni di essi compaiono nei miei post; due, in special modo, in Quando morirà l'ultimo Italiano?
[Questo lo dico per affermare che, dal 2015, il mio cammino sempre quello che è; non saltabecco di palo in frasca, di Biglino in Icke, dall'MMT al liberismo di Chicago, solo per una manciata di click d'attualità].
Il pregiudizio come valore (mos maiorum, usanza, tradizione) è venuto a essere sistematicamente posto in disvalore. E questo accade perché, privi di tradizione, siamo come foglie portate dal vento, da qualsiasi vento.
In ciò consiste la vittoria del Potere. E, tuttavia, il Potere, che ci ha tolto il passato e il pregiudizio, si leva di fronte a noi con le stimmate del più trito conformismo. Ma il conformismo non è pregiudizio? No, è cosa ben diversa.
Ecco che entra in gioco l'immunità di gregge.
Il conformismo è una droga potente, un cantuccio discreto ove poter svernare in tutta comodità. Tale il destino della controinformazione. Inevitabile. Il fallimento della controinformazione, ben presto preconizzato, si fa, oggi, devastante.
Finché v'erano cornetti e cappuccini al bar, i rivoluzionari tuonavano col modem ad alzo zero; e rilanciavano le più assurde sciocchezze, dagli Egiziani col microscopio all'ISIS al largo di Fregene, dall'America in dissoluzione ai rettiliani sin alla regina Elisabetta direttrice del traffico di stupefacenti internazionale, da Marcello Foa liberatore della RAI a Salvini contro l'Islam.
Ora, invece, che la realtà li assedia da presso, son divenuti improvvisamente cautelosi; si muovono come bradipi, lanciando occhiate furtive dietro le spalle, ridacchiano nervosamente; si disuniscono, litigano come comari.
Sparare a vanvera rodomontate è una cosa, vantare una propria ideologia (intesa come come collegamento sistematico e logico di idee sulla vita e sul mondo e sull'universo) è un'altra.
Il gregge, in fondo, rassicura; passata la buriana si riprenderà a belare quanto prima. L'informazione va e viene, come gli uomini, la logica e le cose no, resistono. E anche le superne cose de l'etternal gloria son lì, tetragone, e ci giudicano, siano o meno una nostra creazione; e son queste che decidono dei nostri gesti qui in terra perché, come ha svelato Eliot, fra movimento e atto cade l'ombra.
Ma lasciamo queste impennate metafisiche per tempi migliori.
Chiudiamo col buonumore: ma Foa che fa, che fa Foa? Lo chiedo perché lo si è intravisto nelle prime file a Sanremo. Si diverte? Ha paura? O, imbrancato fra Amadeus e Achille Lauro, si sente nel proprio gregge, al caldo, svaniti gli ardori di un secolo fa? Un secolo? O due anni fa?
A proposito: se vi capita di guardare qualcosa su Petrolini non credete alla favola del Nerone antimussoliniano. Che Petrolini fosse un iconoclasta, come tutti i veri artisti, è indubbio (i giullari, i fools, non risparmiano il re), ma Petrolini fascista lo era, tanto da consumare cene fastose assieme alla crema dei gerarchi presso le Grotte del Piccione, un locale degli anni Venti lungo via della Pineta Sacchetti, a pochi passi da casa mia.
A quel tempo, si era nel 1930, Petrolini si diportava da eccezionale mangiapreti. Finché, una sera, proprio dalle Grotte del Piccione, non udì un canto soavissimo. Una melodia casta e soffusa d'innocenza: le bambine del vicino orfanotrofio, infatti, guidate dalle suore di Calasanzio, ringraziavano Dio. Petrolini s'incuriosì moltissimo e scese fra il popolo, quello vero: le bambine, figlie di carcerati o infanti abbandonate a causa della miseria, accolsero l'uomo con sospetto, ma poi si sciolsero. Per pochi minuti, tuttavia, perché era l'ora di andare a letto. Petrolini divenne un filantropo dell'istituto nonché intimo con alcune di loro. Sei anni dopo, sul letto di morte, le volle a sé; una gli disse di raccomandarsi per il viaggio poiché non c'era altro da fare, ora; l'occasione datagli sulla terra stava svanendo. E Petrolini disse: "Tu hai detto una grande verità!". E subito volle un prete, rassegnando l'anima a Cristo.
Queste cose, fatterelli, le so perché me le raccontò una suorina, decenni fa, quando le cose andavano meglio.
[Questo lo dico per affermare che, dal 2015, il mio cammino sempre quello che è; non saltabecco di palo in frasca, di Biglino in Icke, dall'MMT al liberismo di Chicago, solo per una manciata di click d'attualità].
Il pregiudizio come valore (mos maiorum, usanza, tradizione) è venuto a essere sistematicamente posto in disvalore. E questo accade perché, privi di tradizione, siamo come foglie portate dal vento, da qualsiasi vento.
In ciò consiste la vittoria del Potere. E, tuttavia, il Potere, che ci ha tolto il passato e il pregiudizio, si leva di fronte a noi con le stimmate del più trito conformismo. Ma il conformismo non è pregiudizio? No, è cosa ben diversa.
Ecco che entra in gioco l'immunità di gregge.
Il conformismo è una droga potente, un cantuccio discreto ove poter svernare in tutta comodità. Tale il destino della controinformazione. Inevitabile. Il fallimento della controinformazione, ben presto preconizzato, si fa, oggi, devastante.
Finché v'erano cornetti e cappuccini al bar, i rivoluzionari tuonavano col modem ad alzo zero; e rilanciavano le più assurde sciocchezze, dagli Egiziani col microscopio all'ISIS al largo di Fregene, dall'America in dissoluzione ai rettiliani sin alla regina Elisabetta direttrice del traffico di stupefacenti internazionale, da Marcello Foa liberatore della RAI a Salvini contro l'Islam.
Ora, invece, che la realtà li assedia da presso, son divenuti improvvisamente cautelosi; si muovono come bradipi, lanciando occhiate furtive dietro le spalle, ridacchiano nervosamente; si disuniscono, litigano come comari.
Sparare a vanvera rodomontate è una cosa, vantare una propria ideologia (intesa come come collegamento sistematico e logico di idee sulla vita e sul mondo e sull'universo) è un'altra.
Il gregge, in fondo, rassicura; passata la buriana si riprenderà a belare quanto prima. L'informazione va e viene, come gli uomini, la logica e le cose no, resistono. E anche le superne cose de l'etternal gloria son lì, tetragone, e ci giudicano, siano o meno una nostra creazione; e son queste che decidono dei nostri gesti qui in terra perché, come ha svelato Eliot, fra movimento e atto cade l'ombra.
Ma lasciamo queste impennate metafisiche per tempi migliori.
Chiudiamo col buonumore: ma Foa che fa, che fa Foa? Lo chiedo perché lo si è intravisto nelle prime file a Sanremo. Si diverte? Ha paura? O, imbrancato fra Amadeus e Achille Lauro, si sente nel proprio gregge, al caldo, svaniti gli ardori di un secolo fa? Un secolo? O due anni fa?
* * * * *
Sapete dove si trova il maggior centro di studi neroniano? In Romania.
A proposito: se vi capita di guardare qualcosa su Petrolini non credete alla favola del Nerone antimussoliniano. Che Petrolini fosse un iconoclasta, come tutti i veri artisti, è indubbio (i giullari, i fools, non risparmiano il re), ma Petrolini fascista lo era, tanto da consumare cene fastose assieme alla crema dei gerarchi presso le Grotte del Piccione, un locale degli anni Venti lungo via della Pineta Sacchetti, a pochi passi da casa mia.
A quel tempo, si era nel 1930, Petrolini si diportava da eccezionale mangiapreti. Finché, una sera, proprio dalle Grotte del Piccione, non udì un canto soavissimo. Una melodia casta e soffusa d'innocenza: le bambine del vicino orfanotrofio, infatti, guidate dalle suore di Calasanzio, ringraziavano Dio. Petrolini s'incuriosì moltissimo e scese fra il popolo, quello vero: le bambine, figlie di carcerati o infanti abbandonate a causa della miseria, accolsero l'uomo con sospetto, ma poi si sciolsero. Per pochi minuti, tuttavia, perché era l'ora di andare a letto. Petrolini divenne un filantropo dell'istituto nonché intimo con alcune di loro. Sei anni dopo, sul letto di morte, le volle a sé; una gli disse di raccomandarsi per il viaggio poiché non c'era altro da fare, ora; l'occasione datagli sulla terra stava svanendo. E Petrolini disse: "Tu hai detto una grande verità!". E subito volle un prete, rassegnando l'anima a Cristo.
Queste cose, fatterelli, le so perché me le raccontò una suorina, decenni fa, quando le cose andavano meglio.
Forse non c'entra niente, ma mentre leggo Alceste mi ascolto la meravigliosa voce del recanatese Beniamino Gigli.
RispondiEliminaIl tenore del ventennio e di un Italia che non è e non sarà più:
https://youtu.be/O7JSGdHcgjQ
Qui nell' Adriana Lecouvreur di Cilea.
Petrolini, Gigli, Wanda Osiris, Totò, Nunzio Filogamo, Gorni Kramer, Walter Chiari.
Scusate ma oggi sono nostalgico
Io provo nostalgia pure per Bombolo e Lino Banfi.
EliminaCaro Marco, ormai siamo rimasti in poacchierata "da bar", con Cesare Valletti che era venuto in visita al fratello, mio insegnante di lettere al ginnasio. Oggi tutti quelli che dicono di amare l'Opera vanno nei teatri, organizzando autobus, solo per "mirare ed esser mirati"!
EliminaUn fraterno abbraccio.
Hermannus Contractus
PS. Ti sei ristabilito in salute?
Caro Hermannus, Valletti è stata una delle più belle e sicure voci di tenore del novecento.
EliminaPur essendo considerato un tenore di "grazia" era capace di grandi interpretazioni drammatiche...tra tutte direi la mirabile "Quando le sere al placido".
Uomini, fisici e voci d'altri tempi.
Un vecchio corista dell' Arena mi raccontava degli acuti di Galliano Masini proiettati fino ai caffè di piazza Bra.
Ringraziando il cielo la salute va meglio.
Grazie del pensiero a risentirci presto.
Un caro abbraccio
Quando la tragedia è del singolo a nessuna frega, adesso che tutti si sta peggio stranamente diventano tutti più solidali, un vecchio mi fa "ma la gente è morta per il Corona Virus " e gli rispondo " si moriva anche ieri ma ha nessuno interessava"
RispondiEliminaMi son visto il grandissimo Addio Zio Tom di Prosperi e Jacopetti che una linea di dialogo bellissima in cui una schiavo era contento di essere comprato e comparava la situazione ai lavoratori cosidetti liberi, in altra scena c'erano dei neri assieme agli indiani lo schiavista diceva " gli indiani non parlano e ne fanno l'amore stanno zitti, mentre i negri fottono in continuazione" il significato penso che sia questo io indiano sarò sfruttato da te ma non ti rivolgerò parola e ne mettero al mondo altri figli per farne tuoi schiavi, piuttosto spariurò che essere per sempre sottomesso, almeno la leggo cosi la scena.
E l'immigrazione fatta dalla Sinistra. la risposta e nelle affissioni della gente morta, in sostanza L'Italia è un paese vecchio, gli anziani morendo tolgono guadagni ai servizi sociali e la resto della cumpa per questo si fanno venire i migranti.
Ultimo detto cinese " Quando un cane abbaia a un'ombra, altri mille canni abbaieranno alla stesso ombra"
Saluti Alceste
Ma sì, è tutto materiale per cooperative, magistrati, psicologi falliti, sinistrati vari. Esistono, a esser equanimi, anche interessi di destra molto forti.
EliminaColpisci nel segno. Ogni speranza di un cambiamento, penso a quanti come me ritenevano Foa in grado di cambiare la tv di stato, cade inesorabilmente. Forse gli americani fanno bene a svaligiare discount per la carta igienica e armerie per i fucili d'assalto.
RispondiEliminaAntonio
Noi dobbiamo contentarci della carta igienica.
EliminaNoi abbiamo il bidè, non succederà come in america.
Elimina"September morning 2050:
EliminaMr. Johnson opened the last package of toilet paper bought by his parents in 2020."
Ise
Ma quello che sorprende e'la mancanza di reazione da parte vostra e quello che fa cadere le braccia e che fa perdere ogni speranza a chi ancora crede nell'Italia, ho telefonato in Italia chiedendo come vanno gli arresti domiciliari... , vi hanno confinato in casa come dei delinquenti e adesso e'arrivato pure l'esercito a vigilare han chiuso il parlamento non potete più uscire liberamente non potete incontrarvi in pubblico minkia non so cos'altro devono fare per dichiarare che e'in corso un colpo di stato, se non e'dichiarato e'sottinteso vi stanno togliendo tutte le liberta' e voi niente state li'a fare a gara di autocommiserazione bela te, ma uscite cazzo 3-4-5 alla volta non vi si chiede mica di imbracciare dei mitra vi di chiede solo di essere ancora italiani padroni in casa propria e non schiavi che si terrorizzano per uno starnuto, ma che italiani siete! I vostri nonni sono andati in afrika scalzi in guerra contro gli anglo americani che erano 1000 volte più forti e sono riusciti a tenergli testa mentre voi vi rintanate come conigli per un tiro di Starnuto ma andate affan...
RispondiEliminaSed Vaste, per la serie armiamoci e partite, comincia tu. Ma sei veramente ingenuo o come minimo illuso. Secondo te i lettori di questo blog quanti sono? 60 milioni, 6 milioni? Intanto non può trattarsi di colpo di Stato perchè manca l'ingrediente principale. Di stato qua c'è solo quello di coma. E tutti son contenti di trovarvisi. A nessuno importa se si tratta di colpo di Stato, ipnosi collettiva, gigantesco esperimento di ingegneria sociale coordinato. La "gente" si lamenta di non essere stata protetta prima, se gli avessero ordinato di strisciare come lombrichi e seppellirsi sottoterra già a dicembre, stai tranquillo, lo avrebbero fatto, contenti di poter postare selfie scattati tra talpe e radici. Prendiamo le cose positive di questa situazione: la gente si sta rintanata in casa e non si toccano nemmeno con un dito figuriamoci se trombano. Una bella accelerata verso l'estinzione. E non trombano nemmeno gli immigrati, infatti questi sono stati i primi a munirsi di mascherine e guanti. E poi ci lamentiamo che l'integrazione non funziona...
RispondiEliminaCome fanno a resistere gli italiani agli arresti domiciliari?
RispondiEliminaPosso capire il Berlusca che ha una villa gigantesca con parco di decine di ettari e mignotte assortite, ma chi vive in un appartamento pulcioso in un condominio di periferia?
Come disse la moglie di Verdone socio Aci :"Non ce la faccio più!".
In questo momento, non si può non parlare di Coronavirus.
RispondiEliminaNella regione dove vivo, la Lombardia, chiusura pressochè totale delle fabbriche e ulteriori limitazioni delle libertà individuali, finalmente quella faccia da zoombie che ci ritroviamo come presidente, sarà soddisfatto. Uomini morti, come lui, decidono per la vita di tutti noi.
Anna
La situazione, par di capire, è disperata, ma non seria.
RispondiEliminaSì, in effetti, non è proprio seria, anzi, talvolta sfiora il ridicolo.
EliminaNei giorni scorsi, mio marito ha visto a Milano due donne sudamericane che avevano entrambe sulla bocca, a protezione dal virus, un pannolone da incontinenza (quelli per vecchi, insomma) con dei fori laterali, nei quali avevano infilate le orecchie che, in tal modo, divenivano delle belle orecchie a sventola. Al ritorno dal lavoro, quando me l’ha raccontato, abbiamo riso per dieci minuti.
Avrei anche un episodio tragico per chi lo ha vissuto, ma assolutamente esilarante per chi lo vede da fuori, magari in altra occasione avrò modo di raccontarlo. Per il momento chiudo per dedicarmi alle faccende domestiche; cerchiamo di non farci rubare totalmente la nostra quotidianità.
Anna
Qui da me, nel meraviglioso (far) Northwest Americano, la frase d'ordine e simbolo dell'autocensura e' "social distancing" e beccateve sta' definizione: "Social distancing is a set of nonpharmaceutical infection control actions intended to stop or slow down the spread of a contagious disease."
RispondiEliminaWashington e' uno Stato governato dai Democratici, e la loro attittudine e' la "gentile" persuasione della popolazione a seguire comportamenti consoni alla situazione, tante carote diffuse dalla stampa e dai politici... ma il bastone sta arrivando, notizia di oggi, hanno messo in quarantena Everett, una citta' di 100.000 abitanti; se non sara’ la legge marziale per la salute pubblica, sara’ comunque una crisi economica come non si e’ mai vista.
Dal punto di vista del potere il ricorso aprovvedimenti di costrizione e'una sconfitta, seppur minima, il mecccanismo non e' ancora perfetto, l'idea dell'autocensura non completamente assimilata... ma si, dategli ancora un po' di tempo e vedrete, la paura e' grande e se necessario, crescera'.
Per quanto riguarda la mia famiglia, niente e' cambiato, facciamo la vita di sempre, traiamo il meglio da questa vacanza forzata, passeggiate nei boschi, o lunghe camminate in spiaggia, ci si sveglia alle 6 e si val a letto al tramonto. I pochi amici che abbiamo, in nome della summenzionata dottrina, ci evitano... una pace transitoria certo.
Chiudo con un proverbio russo, citato da Solzhenitsyn nel suo ultimo libro (100 anni insieme), che riassume in una breve sentenza lo spirito di questo blog:
“vai avanti ma guarda sempre indietro”.
Il libro citato e’ interamente dedicato alla “questione ebraica” in Russia, ma allo stesso tempo parla di noi, del conflitto tra tradizione e internazionalismo, il vecchio nome della Globalizzazione. E’ una lettura lunga, affascinate e sorprendente. E’ ironico come un gran numero di membri del popolo ebraico, il piu’ tradizionalista e nazionalista (entnocetrico, diremmo noi), siano i piu’ grandi negatori di ogni nazionalismo e di ogni tradizione.
“Stranamente” non e’ mai stato pubblicato in Inglese da nessuna casa editrice, tuttavia un gruppo di volontari lo ha tradotto di recente e reso disponibile a tutti su internet. Non ho il link sottomano, e se qualcuno e’ interessato e non riesce a trovarlo puo’ scrivermi tramite Alceste, oppure puo comprarlo nell’edizione italiana pubblicata da Controcorrente, un piccolo e volenteroso editore napoletano.
Un caro salute a tutti
Il fu rabal
Il libro dovrei averlo da qualche parte. Nessuna sorpresa per il doppio registro del popolo ebraico. All'interno sono tradizionalisti, all'esterno rivoluzionari. Il loro spirito di inversione, riservato agli Altri, deriva da un sistema di sopravvivenza distillato nei millenni. Un Davide contro Golia che ritroviamo anche nella cinematografia, letteratura, psicologia et cetera. Ne ho parlato a sazietà.
EliminaPer quanto riguarda l'America ci sarà da ridere. Il dopo 2001 non gli basta, allora.
Povero Solženicyn ! Da martire della dittatura comunista osannato da tutti i liberals del pianeta a nemico pubblico della filosofia polcor! Nel suo " Ritorno in Russia" critica tutti i dogmi del nuovo Potere, dalla globalizzazione al nichilismo individualista , pochi anni dopo la caduta del muro di Berlino. Arrivarono ad affibiargli la pena massima per cercare di screditarlo, l'accusa di antisemitismo! E qui in Italia abboccò all'amo la cultura progressista dei paginoni di Repubblica, Espresso e compagnia cantante.
EliminaAntonio
Quando servirono alla causa vennero considerati dei geniali perseguitati (con sopravvalutazioni, in alcuni casi, imbarazzanti).
EliminaQuando i migliori continuarono l'opera contro l'Occidente li gettarono nel cestino della carta straccia. Propaganda ...
Ci sta un libro " il non agire pdf" tolstoy, a sentirvi sembra che vi sia il colera in piena attivita' che sta facendo sfaceli stragi di lombardo veneti ed emiliani m'immagino l'aria irrespirabile pestilenziale da lebbrosario che si respira dalle mie parti nelle mie valli oehhhh! ma voi siete matti curatevi alla testa altro che capravirus io giro in mezzo ai cinesi dalla mattina alla sera in mezzo ai Cambogiani che tanto gentleman non sono e nemmeno puliti eppure non mi sembra di aver visto moribondi o file accatastate di corpi e neppure gente impazzita che si chiude in casa anzi! Qui lo sputare per terra tirare qualche scaracchio bello sonoro da far girare tutti e' d'obbligo per legge e'un vanto un arte da passare al figlio e voi invece siete lì in preda al panico per uno che da un colpo di tosse, ma si può 'essere così pagliacci, stasera facevo il mio bagnetto al chiaro di luna placidamente e tutto d' un tratto ho cominciato a ridere pensando a voi non riuscivo a smetterla non la finivo più ci stavano i khmer impauriti raccoglitori di granchi che mi giravano alla lontana avran pensato questo e'matto! Ormai il pensiero di appartenere ad un popolo di deficenti si e'incarnato in me prima avevo un po di ripulsa non lo volevo ammettere ma adesso con questo capravirus non ho più dubbi
RispondiEliminaDigitate"Stefano Montanari a radio studio 54 video " siamo difronte al nulla!!!! Minuto 11:00 'così dice uno scienziato! Mica conte uscito da chissa' quale fondo di retrologgia purulenta, ma se a voi piace farvi di Barbara D'urso e altri burattini ventiloqui televisivi in combutta fate pure
RispondiElimina"Questo lo dico per affermare che, dal 2015, il mio cammino sempre quello che è; non saltabecco di palo in frasca, di Biglino in Icke, dall'MMT al liberismo di Chicago, solo per una manciata di click d'attualità"
RispondiEliminaPersonalmente e‘ proprio questo che apprezzo di questo blog, oltre al fatto che si tiene distante dal “popolo di Facebook” (l’unico che non e’ in estinzione), ed oltre alla scrittura di Alceste sempre cosi’ “piena di grazia”.
“Sapete dove si trova il maggior centro di studi neroniano? In Romania.”
Questa cosa notavo in Asia: quando una civilta’ scompariva, le sue migliori vestigia restavano in quelle che un tempo sembravano le sue piu' insignificanti periferie.
"Ecco che entra in gioco l'immunità di gregge. Il conformismo è una droga potente [...]"
Il fatto e’ che per avere immunita’ di gregge, bisogna prima avere il gregge, quindi…
Caro Alceste, io sono venuta pensando alla tua curiosita’ sul rapporto che i cinesi hanno col loro passato, en passant ho pure girato la domanda a una cinese del vecchio ordine e ad una del nuovo.
Ma sai, ora dobbiamo restare ipnotizzat...sintonizzati sul segnale radio che porta gli aggiornamenti sul Coronavirus, che tanto se non lo fai da solo ci pensano le persone che ti vogliono bene a farlo, quindi ho desistito dallo scrivere qualche pensiero su cio’, per paura di essere accusata dalla Santa Inquisizione di distrarre le masse con questioni di nessuna importanza. Comunque, quando ritieni sia giunto il momento, basta far schioccare le dita e pronunciare la parola magica che interrompe l’ipnosi, ed io obbediro’ al nuovo comando, cosi’, se le mie divagazioni saranno inopportune, la colpa sara’ tua.
Saluti,
Ise
Nel mio gruppo archeologico c'è una ragazza di Tokyo. Anche loro pian pianino stanno scoprendo il culto del passato ... riguardo alla differenza fra Oriente e Occidente riguardo al passato, uno studioso (presto me ne ricorderò il nome) notava come noi fossimo sotto shock, come civiltà, a causa del crollo dell'Impero Romano e che la nostalgia per ciò che non è più ci venisse dalla coesistenza con tali immani rovine.
EliminaSchiocco le dita. Il virus mi ha esaurito.
EliminaObbedisco. A presto.
EliminaIse
Siccome qualcuno ha apprezzato le mie modestissime analisi economiche, lascio provvisoriamente ad altri il discorrere sui Massimi Sistemi e mi permetto, considerata la situazione, sia essa reale o illusoria, fatale o provocata, di accennare alcuni consigli inerenti alla mera SOPRAVVIVENZA (primum vivere…) rivolti agli amici del blog (perché tali li considero):
RispondiElimina1) Fate scorte alimentari che vi consentano l'autosussistenza per almeno 6 mesi. Comprenderanno cibi pronti a lunga conservazione, pasta, riso, scatolame, sale, zucchero, caffè, miele, marmellate ma anche farina e lievito.
2) Se vivete in città procurate pure acqua e candele…
3) Se avete un'auto vi ricordo che serve il carburante…
4) E' pure necessaria una buona provvista di denaro contante (Grecia docet… Cipro idem)
Per possedere oro, bisognava pensarci prima.
5) Cercate nei cassetti di casa un cellulare di prima generazione (con batterie estraibili e senza connessione web) Chi non capisce il perché è già perduto.
Se qualcuno ora vi deride state certi che non riderà per ultimo.
Meglio comunque che non si sappia in giro…
Vale sempre la regola di fare il contrario di ciò che si sente dire.
I ringraziamenti a profezia avverata (e, alla peggio, potete sempre mangiarvi tutto…).
Sperando di riprendere, prima o poi, a filosofeggiare con nuovo gusto.
Ho due Nokia di prima generazione. Oro puro, in un certo senso.
EliminaCaro Loris, punto 1 e punto 4 ci siamo...per quanto attiene il metallo prezioso la buonanima del nonno ci aveva pensato per noi (a proposito di vecchio ordine).
EliminaL'auto è vecchia, ma possiedo un'ottima bicicletta e buone gambe.
I più non hanno realizzato la portata di ciò che sta capitando, ma credo sia un male di questa epoca, vivere il qui ed ora senza mai alzare gli occhi scrutando l'orizzonte e il temporale che arriverà.
Quando con mio padre si andava per la laguna, mi insegnava a cogliere gli avvertimenti del tempo, ma erano tempi dove ci si sentiva ancora piccole parti di una natura grande e matrigna.
Volevo chiederle se ritiene praticabile e possibile che si affianchi all'euro una moneta "secondaria" a corso nazionale per far fronte a quelle che presto saranno necessità di sopravvivenza?
Lo Statuto fondativo della BCE vieta espressamente alle banche centrali nazionali di emettere valuta diversa dall'euro. Per aggirare l'articolo infatti qualche economista fantasioso proponeva i mini-bond, Impossibile anche quelli a meno di uscire dall'Eurosistem...con tutto quello che comporta. Non dimentichiamo mai che la BCE è una SPA che ha per azionisti proprio le banche centrali nazionali.
EliminaLe uniche monete alternative sono le crittovalute (bitcoin, ethereum ecc) che non hanno un emittente statale ma qui il discorso si farebbe complesso...e non è certo questa la sede opportuna.
Inoltre la prossima crisi sarà economica (di economia reale bloccata dal debito pubblico e privato) e solo secondariamente finanziaria,
Non esistono scorciatoie alla realtà.
Però Loris la finanza e conseguente finanziarizzazione d’ogni aspetto della vita umana non hanno nulla di reale, se per reale intendiamo la vita con le sue necessità. La finanza è illusione, pura sublimazione di ciò che una volta era detto “capitale”. La finanza è come la polvere sul cappotto: basterebbe una buona spazzolata per disfarsene. L’aver elevato a rango di deità un fastidioso polverone come la finanza è uno degli errori più stupidi che questa epoca abbia fatto. Attenzione a non confondere il posticcio col reale. Crumbo
EliminaCaro Crumbo,
Eliminaforse non mi sono spiegato bene ma ogni mio intervento cerca proprio di essere un richiamo alla "realtà".
La finanziarizzazione dell'economia, lungi da essere un errore, è un geniale truffone appositamente architettato per mascherare e intermediare la sostanza reale dell'economia e sfruttare conseguentemente il tutto, in modo assolutamente concreto.
Prova a farti prestare denaro ipotecando la casa, per poi giocarti il tutto in Borsa e perdere: quando arriveranno l'ufficiale giudiziario e la pula a buttarti fuori capirai che non si tratta di un granello di polvere.
Bisognerebbe che tutti avessero fatto i traders per qualche anno per capire la finanza e aver avuto la partita IVA per capire l'economia.
Ma, se interpreto bene il tuo pensiero, nella sostanza sono d'accordo.
Loris lo so che la finanza è un truffone ma anche le truffe possono esser veraci o posticce: l’errore l’ha commesso la gente comune, diciamo così, attribuendo alla finanza lo statuto di deità. Negli ultimi quindici anni almeno gente che non ne sapeva nulla e stava bene così ha cominciato a leggere, studiare, controllare l’andamento dei mercati borsistici etc... persone che manco sapevano dove stava la Cina cominciarono a parlare di mercati asiatici, cambi monetari, rapporto dei prezzi etc.. E’ servito a qualcosa? A nulla di nulla, escludendo il fatto che la finanza, questo lontano polverone, s’e’ impadronito delle case e delle menti di molti. Quel che mi interessa non è quello che combinano i grandi speculatori, quanto l’interesse delle persone comuni nei confronti dei suddetti. Questo è l’errore. Meglio una sana ignoranza che una conoscenza illusoria e inutile. Crumbo
EliminaAhhh ma Loris si e'dimenticato di citare "l'aggeggio" principale senza il quale niente funziona e tutto se ne va in malora e che Montanari vi ha spiegato nel video così esaurientemente, in questa emergenza l'unica cosa che avete dimenticato di portare e' il discernimento, la Testa!!! a sentir Loris pare di sentire la storiella che ho letto di certuni soldati che prima di andare in guerra a combattere si preparavano di tutto punto non si facevano mancare niente armi sfavillanti scorte di cibo sufficienti per sfamare un plotone vestiario sgargiante e di quei soldati invece che partivano senza niente nudi allo sbaraglio magari perché ' poveri in canna dei cafoni buzzurri forniti solo di cuore, indovinate chi tornava a casa nella maggior parte dei casi!
RispondiEliminaDiceva quello: non discuter mai con dei cretini perché prima ti fanno scendere al loro livello e poi vincono loro.
EliminaDico io: se mi piacessero gli indovinelli me ne sceglierei di più intelligenti.
Alceste non censurarmi, sono stato il primo a essere offeso...
Mi inchino alle menti superiori.
EliminaE tanti auguri.
Guarda che non ti ascolta ...
EliminaHai ragione. Ma mi irritano i dischi rotti...
Eliminacome al solito offtopic propongo un video in inglese bestiario su quanto devastante sia il politically correct praticato dalle donne
RispondiEliminahttps://www.youtube.com/watch?v=bR1PFxQ38a0
un paio di decenni ancora di accoglienza e netflix e ci saranno le condizioni perché questa roba attecchisca pure in Italia l'andazzo è quello anzi la protagonista del prologo potrebbe essere una milanese, Alceste, Sed Veste che ne penzate
Ahh ma quanto bene mi conosce alceste... comunque qualcosa di strano nell'aria li' da voi ci deve essere di sicuro se pure alceste mi sdogana a questa maniera... Mi sento come una volpe presa dalla smania di aver trovato il pollaio aperto, Se barabba mi dice di che si tratta cosa devo digitare a lettere xche'non riesco col mio cellulare da cavernicolo e poi vorrei farvi notare il video del Duomo di Milano la piazza vuota bellissimo ah ah ah! vi ha preso a tutti l' agorafobia ma come siete messi non vi riconosco più !cosa vi ha preso siete dei pazzi! mi e'venuto in mente proprio quel film " la migliore offerta film completo" il tempo non vi manca visto che ne avete a iosa usatelo! ormai vivete da reclusi state diventando dei "john rambo" da sofa' vivete con il terrore di uno starnuto del vicino ah ah ah siete fantastici vi hanno trasformati in 60 milioni di fantozzi ormai vi fanno mandar giù tutto, dei fantozzi da frittatona e rutto libero , piuttosto dateci un occhiata a quel film molto carino
RispondiEliminaCari amici,
RispondiEliminala realta' in Italia e' quella che si vede uscendo (solo sul terrazzo, anche questa una realta' di cui prendere atto): citta' deserte, attivita' abbandonate, gente terrorizzata e l'una contro l'altra, chiusa in casa come se l'aria fosse una malattia, controllata e minacciata da pattuglie come si fa coi criminali, senza piu' lavoro ne' prospettiva se non quella di essere "curata" o assistita da qualcuno (chi non si sa, al massimo quelli che la vogliono vedere alla fame). Tutto questo "per" scelta politica, "con" il coronavirus quale leva massmediatica e psicologica.
Ma la follia e' globale, non vi preoccupate. Qui ora arriva il messaggio che gli italiani non stanno prendendo le precauzioni seriamente, bisogna imporre piu' restrizioni!
E' bene essere pronti a tutti i possibili scenari, anche quelli sottolineati da Loris. Vi e mi auguro che non sia la tempesta perfetta, quella che si porta via tutto, ma un ciclone passeggero: dopo l'11/3/2011 tutti dicevano "Japan is doomed!" ("il Giappone e' spacciato!"), eppure c'e' ancora, anche se piu' "domato" di prima, serve un gregge compatto.
Riguardo i punti suggeriti da Loris, personalmente sono gia' passata per la derisione quando, dalla civilta' urbana annunciai di andare nella terra dei bifolchi… per non dover sempre comprare il mio tempo. I bifolchi hanno ancora una natura che dona loro sostentamento, per chi lo sa prendere, anche senza bisogno del punto 4. Nelle acque salate vicino casa ci sono anche tanti lingottini d'oro che luccicano. Nella terra dei bifolchi ci si aiuta perche' cosi' e' sempre stato: i bifolchi infatti non sono particolarmente simpatici, belli, buoni, o intelligenti, ma riescono ad essere ancora Vivi contando sul loro essere umani. Le provviste minime ci sono perche' con i tifoni si puo' restare "agli arresti domiciliari" per giorni. Il punto 5, sinceramente, essendo gia' orfana e, se necessario, disposta a congedarmi dal mondo civilizzato lontano da me senza drammi, lo evito volentieri in qualsiasi formato. Non voglio disturbare neanche le squadre di soccorso se dovesse arrivare la tempesta perfetta, quella che potrebbe far restare in vita i bifolchi senza piu' contare sul loro essere umani. "Non mi cercate. L'oceano e' la mia migliore destinazione", lascio' scritto mesi fa un cinese prima di lanciarsi dalla nave che stava arrivando sulle nostre coste. Il mio messaggio sarebbe simile, senza necessariamente voler dire che non sia piu' in vita. Ma a quel punto spero che la follia che si e' impossessata anche degli ultimi uomini faccia loro dire: "Ise is doomed" e li faccia desistere dal cercarmi.
Il tutto ironicamente parlando, ma non senza barlumi luccicanti di sincerita'.
Qual che sia il nostro destino, potremmo scambiarci la promessa che chi sara' l'ultimo Italiano del blog avra' l'onere e l'onore di essere il cantore dei suoi ex-compagni di sventura.
Un abbraccio,
Ise
Non interessa a Lor Signori distruggere uomini e donne fisicamente. Per un semplice problema, questo sì, igienico-sanitario: dove mettiamo miliardi di cadaveri. Più ragionevole spingerli lentamente a una sottomissione totale. Ci penseranno poi loro a eliminarsi in silenzio, muniti di mascherine e tamponi spirituali.
EliminaSi fa presto a dare dei cretini agli altri, per me potete anche svuotare tutta l'esselunga e anche tutte le standa della zona ma non e'li 'che sta la soluzione ai vostri problemi non e' rimpinzadovi fino a scoppiare o riempiendo le cantine di cibo che i vostri problemi se ne vanno e si risolvono,a metterla sul piano materiale sulla materia siete gia' fottuti in partenza sono le armi del vostro padrone figuriamoci! come dice Celine "l'uomo che si lega alla materia e'gia'condannato in partenza " come prima cosa non bisogna credere a sta baggianata a sta burla planetaria ormai lo hanno compreso tutti che trattasi di una truffa ma il popolo si sa e'femmina adora essere maltrattato vituperato adora il Padrone forte autoritario dispotico e magari anche crudele e poi e'inutile lascio ad altri la continuazione del mio pensiero evirante scontato da disco rotto sono stanco anch'io di ripetere le stesse cose, mi eclisso vi lascio in pace per un po ' vado a svuotare qualche 7/11 si sa mai che Loris avesse ragione!
RispondiEliminaTi rivolgi a noi come se fossimo dei coglioni.
EliminaC'è l'Italia intera cui dare addosso, proprio qui dove ci sono una dozzina di persone col sale in zucca vieni a rompere le tasche?
E poi lo ripeto: non sbraitate contro gli altri.
Nell'epoca coronavirus le pulizie di Pasqua si fanno col lanciafiamme.
EliminaEvviva!!!
https://youtu.be/wZRq3MAMiTE
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