Decifrare il passato (e il presente)

Racconti e improvvisazioni

Novità sconsigliate ai puri di cuore

06 dicembre 2019

Quante stupide galline che si azzuffano per niente

 

Roma, 6 dicembre 2019

A Parigi c’è lo sciopero generale.
Incendi, tumulti. Presso la Senna? Smoke on the water.
Sembra un indizio preciso di sollevazione popolare, eppure non lo è.
Tutto appare anacronistico.
La parola “sciopero” è la più datata di tutte, fuori sincrono, risibile.
Si sciopera astenendosi dal lavoro. Ma, poiché il lavoro è sempre più residuale, lo sciopero, inevitabilmente, appartiene sempre meno al corpo sociale. Senza tener conto che la maggior parte dei lavoratori, che diverranno una minoranza, non scioperano di sicuro. O perché lo ritengono inutile, o perché non gliene frega nulla o perché non possono permetterselo, per vari motivi. Chi sciopera, già oggi, è una  minoranza nella minoranza, hai voglia a spaccare qualche vetrinetta.
Lo sciopero parigino, o quel che è, fallirà, sul lungo periodo. Sul breve potrà spostare, di qualche millimetro, gli assetti già abbondantemente definiti; la funzione precipua, però, sarà quella di intortare i  micchi. Come le elezioni italiane scorse. L’impressione che “qualcosa si muova”, che “qualcosa vada nella direzione giusta” raggela nella speranza chiunque, rendendolo inoffensivo.
La fuffa da utilizzare per post, articoli di giornale e ciance assortite sarà, invece, ciclopica.

Volete, invece, conoscere una protesta capace di colpire al cuore il potere? Bibbiano.
Bibbiano poteva (poteva …) diventare il nucleo di un revanscismo difficile da soffocare. Troppi i simboli profondi, impossibili da controllare per il Potere: lì agisce il magma incandescente di un odio inestinguibile.
I bambini, non l’aumento della benzina o il lavoro che non c’è (e non ci sarà più), avrebbero coinvolto le masse (mi vergogno a usare questo termine, ma vado di fretta).
Ogni bambino rischiava di mutarsi in un aureolato San Simonino.
Purtroppo la gazzarra inscenata ha favorito le manomissioni dolose della vicenda.
Appoggiarsi al Panzafustaro o alla Regina di Picche non ha aiutato la causa; dileggiare un partitucolo come il PD, neppure; lì c’era da scavare nei simboli, da attaccare chi doveva essere attaccato: la democrazia, nel suo insieme. La democrazia “liberale” che, nel nome della libertà, annienta i ruoli di madre e padre, liberi poiché naturalmente e liberamente formatisi, già in ere antidiluviane.
E però il richiamo della foresta della "X" sulla cartapaglia della democrazia era troppo forte; e così ci si è scissi in tifoserie; l’arbitro ha assegnato il rigore (che gli diano del cornuto non gliene importa un fico secco) e la partita si è avviata mestamente al termine: del nulla di fatto.

Il problema è la democrazia. Id est: la devoluzione d’essa, già palliduccia, in istituzione totale che impone l'innaturale, la deviazione.

Un lettore (uno dei dieci) mi spedisce un link di facebook su una tizia del Partito radicale, collaboratrice, presso il Senato della Repubblica Italiana, di una "Commissione Straordinaria per la promozione e la tutela dei diritti umani".
Insomma, traduco alla buona, si occupa di niente.
Cosa sia una Commissione senatoriale credevo di saperlo; ora non lo so più.
Straordinaria, poi: perché? L’ordinarietà è troppo grigia, caracollante? Occorre spingere sull'acceleratore?
Promozione. E i saldi, allora, gli scampoli del diritto civile? Dopo la Befana?
Tutela. Arguivo, una volta, quando regnava la logica, che si dovesse tutelare una minoranza, non una debordante maggioranza.
Diritti umani. Tutto quello che passa per la testa a un perverso polimorfo: un pochino audace, anche per l’ex Senato dell’ex Repubblica Italiana. Tali sono i diritti umani: ghiribizzi. Se voglio una casa mi deridono; se reclamo il diritto di mandare a scuola il mio figliolo maschio con una tutina di organza rosa, allora, sono sicuro, interverrà qualcuno della Commissione col cipiglio trucibaldo: questa pagliacciata s’ha da fare!

Nelle more degli incunaboli digital-sociali della tizia in questione ci imbattiamo in una sua battaglia condivisa (id est: un suo post condiviso; meglio condividere le battaglie sub specie postis; ché il digitale è consustanziale all’impegno del diritto civile: in tal modo, peraltro, non ci si infangano le Prada): una battaglia norvegese, civile, per i diritti civili: a scuola (una scuola norvegese, ça va sans dire) parte, infatti, una campagna per insegnare o a drogarsi bene o ad aiutare i compagni drogati a sfangare il Signor Nonno cor Farcione.
Nel manifestino si vedono bei volti (belle le ragazze: son tutte belle, infatti, le signore dell’Occidente) di vittime scampate: perché sanno. Sanno come ci si deve drogare; sanno come aiutare i compagni vittime di droga (droga sotto varie forme: dall’eroina a GBH a MDMA: non so cosa siano, a dir la verità).
Così mi par di capire.
Di solito, però, capisco bene. Capisco così bene da non capire nulla, all’apparenza.
E questo accade perché la verità o la natura delle cose, il suo nascimento, come la natura dei fenomeni sociali, ama nascondersi.

Su questa campagna non voglio dire nulla.
Mi sono già espresso a sazietà, odio dover tediare il lettore assiduo; l’altro, quello occasionale, dovrà, purtroppo mettersi in pari, leggendo le altre mie dispense …
Di quei volti, volti, forse, norvegesi, posso dire questo: appartengono a donne e uomini, ragazze e ragazzi che dovrebbero esser morti.
Sì, c’è troppa gente malata a questo mondo ed è doveroso, per la sanità mentale nostra e del mondo stesso, sfoltire il numero. Già Pasolini, in un suo famigerato passo (debitamente rimosso dalle apologie), accennava a questo. Il passo su Gennariello: potete trovarlo qui: Perché l'1% ci tiene in vita?
Molta gente dovrebber esser morta e sepolta, ecco la questione.
La sanità, la dirittura, la normalità,persino l'aurea mediocritas la si può negare, ma esiste; l’essere umano è ancora un bieco accumulo di fango e le leggi che lo governano promanano da tale mota divina. I diritti civili impongono l’innaturale; la natura reclama altro. Combattere la natura reca l’estinzione. Estinzione politicamente corretta, per carità.

Un mio elenco di mortammazzati lo tengo nel computer.
Non dico che dovremmo ucciderli, no. Se morissero, tuttavia, per un miracolo impossibile e reale, tutt’assieme, l’aria si farebbe più respirabile. Sì, mi manca l’aria. Mi sveglio la notte e penso, alle 2.34 antimeridiane,  quanto peso mi reca sul petto questa tenebra che cela un futuro inesistente.
Lo sfinimento del dover parlare con i cretini, del sopportare i discorsi dei cretini, le supponenze, i giri illogici, le caparbietà dell’ottuso: l’indomani mattina.
Non c’è visore, poi, o radio o scartafaccio o PC o cellulare che non tracimi di sciocchezze inutili, personaggi insulsi, venduti, teste di cazzo, imbecilli, malati di mente scambiati per stravaganti, pervertiti per audaci trasgressivi, perfetti analfabeti per promesse letterarie; le compagnie di giro si scambiano di posto sui seggioloni, dal sindacalista d’attacco al sovranista al paraculo di sinistra, intercambiabili; mignottoni col tacco sedici intervistano un invertito di prima mattina: a interrogarlo sul gusto e la moda: entrambi paludati come Cibele da discount.

C’è bisogno di morti, centinaia di milioni di morti per purificare l’aria, eppure il Potere non ce li regala. Perché?
Perché l’intelligenza deve essere diluita, sommersa, irrisa dal numero; la malattia sovrastare la sanità, il buon padre di famiglia essere dileggiato, l’anormalità posta in ostensione nelle chiese del Nulla.

Sì, mi piacerebbe (è solo un ghiribizzo, ovvio) che il Salmone Ottimo Massimo morisse, così come i Presidenti dei due rami secchi del Parlamento e l’intero corpo giornalistico di LA7; gli ermellini, i dirigenti del Comune di Roma e zone limitrofe, gli attori, in massa, del cinema italiano, Sgarbi, l’intero corpo giornalistico Mediaset, Cattelan, i soprintendenti, i poeti; Bergoglio, i discotecari, Don Matteo, il Parlamento tutto, ad avvampare nell’apocastasi liberatrice; i mignottoni, i negri che spazzano i marciapiedi, gli zingari, gli ubriaconi, gli Italiani che non parlano Italiano, chi scrive “qual'è”, la Confindustria, i Benetton, Lapo Elkann e l’intero corpo giornalistico RAI, comprese le sussidiarie e l’indotto.
Bisogna far calare il numero, non aumentarlo.
I drogati devono morire, tutti, dal primo all’ultimo; il potere non anela la carità, ma solo la volontà di dissoluzione della normalità: ansia di dominio.

Liberalizzare tutto … come se ci fosse qualcosa da liberalizzare … la droga la si trova sotto casa: sotto casa si ha una vasta scelta, almeno a Roma; nella provincia non è diverso. Ma le prefiche del Nulla hanno da sbraitare: liberalizziamo, se no il poverino muore. Il poverino, il drogatino, o il teen pusher, poverino anche lui. Come se gliene fregasse qualcosa! È tutta una farsa per colpire il reale obiettivo: chi non si droga … sì, chi mantiene la lucidità, questo non piace … potrebbe capirci qualcosa nel pantano … uno che ha fede in qualcosa, non si lascia di-vertire, per-vertire … inflessibile, di quel rigore lugubre che forma sguardi scettici e gonfi di disprezzo.


Certa gente non dovrebbe esistere, questo il dramma. La Natura prima o poi reclamerà il diritto all'aristocrazia ... che non contemplerà necessariamente la razza umana.

Uccidere, invece, non si può … pare che sia ancora reato … uno degli ultimi reati … assai poco usurata ‘sta fattispecie nell'Ausonia del 2020 … chi è che uccide oggi, in tempi di non-odio, di droga soporosa, di visori da nepente? Solo le multinazionali possono uccidere, ma, in quel caso, come affermò Monsieur Verdoux, il numero legalizza …

Se scomparisse la razza umana, annegata nella libertà e nei vizi più infami,  non mi spiacerebbe più di tanto: certo, la Flagellazione di Piero della Francesca non avrebbe più spettatori: una spina nel cuore, questa.

Se solo potessi respirare un po’ meglio …

49 commenti:

  1. Sto studiando per un concorso pubblico. Sono stanco di fare un lavoro di merda solo perchè privo di raccomandazioni.
    Ne passa uno su duecento. Una persona ogni duecento aspiranti otterrà il lavoro.
    A volte quando sento come Alceste l'aria fetida me ne vado a fare un giro in campagna. In mezzo a campi e vigneti scorgo ogni tanto una vecchia chiesetta, un antico casolare, un piccolo tabernacolo. Guardo le loro pietre e sento il passato. Poi alzo gli occhi al cielo e ai monti e mi stupisco sempre di tanta bellezza. A volte penso che questa bellezza non ha bisogno di noi. Forse è davvero il tempo di andare, anche se sarebbe bello se i primi ad andarsene fossero come diceva Lucio Dalla in una vecchia canzone:"... i troppo furbi e i cretini di ogni età".

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    1. Cosa stai studiando? "Se Francesca ha sposato Mario e Piero é il padre di Francesca"?

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    2. Si, il concorso è quello. Nella preselezione però la maggior parte dei quiz sono di matematica, statistica e logica. Devono scremare. Come la guerra di Alceste.

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    3. Dici che poi al ministero si purifica l'aria?

      Ho qualche dubbio in proposito...diciamo più di qualche...

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  2. "Liberalizzare tutto … come se ci fosse qualcosa da liberalizzare … la droga la si trova sotto casa: sotto casa si ha una vasta scelta, almeno a Roma; nella provincia non è diverso. Ma le prefiche del Nulla hanno da sbraitare: liberalizziamo, se no il poverino muore. Il poverino, il drogatino, o il teen pusher, poverino anche lui. Come se gliene fregasse qualcosa! È tutta una farsa per colpire il reale obiettivo: chi non si droga … sì, chi mantiene la lucidità, questo non piace … potrebbe capirci qualcosa nel pantano … uno che ha fede in qualcosa, non si lascia di-vertire, per-vertire … uno che beve, ma non sbevazza … inflessibile, di quel rigore lugubre che forma sguardi scettici e gonfi di disprezzo …".
    Precisamente.
    E di già che ci sono, per la serie "se c'è la goccia è Gim"), condivido anche questo, fresco fresco: https://www.donnamoderna.com/news/societa/olga-misik-putin?fbclid=IwAR0usD4AD8ZUs4se1MxiL_GGtkQP3wacvw0ZK_2vvetFrpSPI4fpP1x--ok

    Yaroslav

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  3. Il tutto risulta un poco isterico, però. Eccessivo. Si può e si deve pensarle, certe cose, ma non si dovrebbe renderle pubbliche con tanta facilità. Non per la paura d’esser censurati o per eccesso di polscor (che sarebbe politicamente scorretto) no, affatto. Non si deve cedere all’isteria collettiva, quella da web, la peggiore, la più misera. Questo post è una sparata un tanto al chilo, appesantita da quello che sembra, in questo contesto, colto nozionismo. Non è da te. Sinceramente, Crumbo.

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    1. Au contraire mon ami! Non esiste un migliore o un peggiore Alceste, esiste Alceste, il suo stile comunque declinato. Criticabili le idee, come di tutti, somma la declinazione. Almeno per me.
      Per Alceste che ama Virgilio: "tu ne cede malis sed contra audentior ito".
      Divenuta anche motto del von Mises Institute, possiamo adottarla?

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    2. Sì, il post è a tratti eccessivo (esageratamente). E no, io non credo che alcune delle cose che vi sono scritte andrebbero pensate, se non per un attimo più breve di quello che occorre a scriverle e metterle online. Novalis diceva bene: anche i nostri pensieri sono fattori efficaci dell'universo. Personalmente mi limito ad intendere tali parole (e altre qua e là in diversi scritti) come uno sfogo necessario a chi le ha scritte per ragioni che solo egli conosce, mentre altre sono ai miei occhi qualcosa di più, e mi chino a raccoglierle.

      Yaroslav

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    3. Il motto va bene ... riguardo agli eccessi posso citare NIetzsche: "La maleducazione e l'eccesso a volte divengono indizio di salute".

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  4. La tua è una lucida visione d'insieme, vorrei aggiungere che gli italiani si sono autocastrati, non fanno più figli ma allevano animali da compagnia.
    Un prodromo di quello che ci avrebbero fatto:

    https://www.google.com/url?sa=t&source=web&rct=j&url=http://www.ritaatria.it/Portals/0/Documenti/PiazzaFontana/Atti_2.pdf&ved=2ahUKEwjb3Ojw4aHmAhXEQhUIHVAxB0oQFjAHegQIBBAB&usg=AOvVaw0MZtYMBe_FP1ecRaUV8Z2O

    Il controcazzari (l'umile)

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  5. Che ne pensi? https://www.tpi.it/costume/alessandro-barbero-barbari-italia-intervista-20191201508014/

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    1. Un bravo guaglione (sulla Terra Piatta, sulle sottigliezze logiche) ... peccato che, poi, messo alle strette PolCor ceda un poco.
      Il problema, tutto suo, è che deve tenere conferenze retribuite, essere mandato in onda sulla RAI, essere retribuito dalla RAI, quindi dalla casa editrice et cetera
      Per far ciò deve rigare dritto sugli argomenti tabù.

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    2. Si, è anche molto bravo a toccare apposta certi argomenti per acchiappare pubblico, vedi immigrazione. Diciamo che riga dritto ma fa vedere la coscia, come si dice.

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    3. io non mi fiderei, tocca apposta certi punti dolenti "le migrazioni di popoli sono inevitabili, è sempre successo, non chiamatele invasioni ecc. ecc.", me lo ritrovo sempre tra i suggerimenti di youtube, quasi con la frequenza dei video di Jordan Peterson il noto gatekeeper.
      Qua c'è una sua conferenza sui longobardi, per certi versi interessante, per altri, quelli citati sopra, insopportabile:
      https://www.youtube.com/watch?v=0arwcD0Itg4

      Per me risalta come viscido imbonitore, e palesemente compiaciuto di esserlo. Quando osservo questi tronfi tipi umani che calano sui nostri schermi dal Nord Italia, non posso non notare con fastidio l'assenza di un pur minimo velo di livore, tristezza, rassegnazione o inquietudine. In completa armonia con il mondo e il sistema corrotto che lo governa.

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    4. Che é mainstream é un dato di fatto, che é filosabaudo trapela...in svariate occasioni.
      Sull'immigrazione io personalmente ho sentito altre note...comunque mi scuso per l'OT...è che a volte val la pena di parlare di fenomeni che non siano proprio di nicchia. Proprio perché anche a me compare su youtube ogni due per tre.

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  6. Glielo dico a lei alceste visto che non le piace farmi passare almeno che lo capisca lei una buona Volta : non ci si puo' battere il petto dare dei furfanti ai vari politici inveire sul web e poi non fare niente e subire passivamente LA valanga umana di cioccolatini che si stanno riversando in Italia , ma forse non lo avete Capito che questa che state subendo e' una resa incondizionata governativa e popolare peggiore di quella della 2 guerra mondiale , io a vedervi messi cosi' mi son sentito umiliato come italiano , ora lei Alceste cita San simonino , bravo , chi ha orecchi per udire oda !!! Ma con la rassegnazione non si risolvono I problemi " ricordati che sei italiano ricordati che sei imperatore " lo disse LA buonanima , farvi mettere sotto da dei subumani come juncker moscovici LA Merkel o macron o conte un signor nessuno uscito da chissa' quale retro fondo di loggia ,ma ne va del vostro didietro, non ci tenete ? pazienza ma almeno pensate a quello dei vostri discendenti futuri che si ritroveranno dei gruviera al posto del deretano xche' le risorse Della boldrini all'occorrenza sanno anche menar le Mani chiedere al ragazzo di 27 anni di Taranto aggredito da un gruppo di migranti e finito senza denti e mezzo massacrato

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  7. Caro Alceste, mi stupisce un po' che anche tu usi la definizione da neolingua "razza umana". Spero che sia una svista...

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    1. Vogliamo chiamarla "ammasso di carne umana"? Per me va bene tutto.

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  8. Ahh come post d'evasione lo comprendo.
    Evado dunque: Francesco e' venuto qui ed ha ripetuto il mantra buddista (??? Ma perche' non s'incontra col Dalai Lama? Che bella coppia sarebbero!): A-Co-Co-Co-glieteli!!!
    Ma glieli mandate a Francesco i link con la descrizione dei morti e suicidi di questo paese? E i perverts, e gli hikikomori?
    E poi ci sono i terremoti, i vulcani, gli tsunami, i tifoni, e dulcis in fundo sono tutti razzisti, perche' ancora (per poco) un'unica razza. E lasciamo stare l'evidenza: un'isola lontana migliaia di km, con una delle lingue piu' sofisticate e difficili del mondo (la cultura...altrettanto).
    Voglio dire: ma che ci venite a fare?! Per suicidarvi? O volete solo essere a-co-co-coliti!
    In piu' da 8 anni siamo pure irradiati costantemente da Fukushima, letteralmente "isola fortunata" 福島! 
    Suvvia Francesco, vai a fare un po' di meditazione col Dalai Lama che e' meglio (ma forse hanno gia' incontri segreti nelle segrete dei castelli dei loro regni...)!
    Buon fine settimana,
    Ise

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    1. Noto che qui sono un po' feddini con le signore... Autismo? misoginia? snobbismo? egocentrismo?
      ricchionismo?
      Trovo curiosi i suoi scritti, una domanda: come vedono gli uomini italiani le signore giapponesi?

      感謝 per la risposta.

      Il controcazzari inchinato a 30 gradi.

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    2. Caro controcazzari,

      di fronte a cotanta gentilezza vorrei risponderti nel dettaglio, il problema e' che non sono uomo. In verita' ho sentito versioni diverse in base alle persone e al luogo, mi viene difficile fare la media statistica e generalizzare. Tuttavia, per inaugurare il triumvirato che da tre giorni per caso si e' creato (incredibilimente ho iniziato ad avere pause caffe' con un paio di italiani che hanno un ristorante proprio dove attendo il mezzo che ogni giorno mi riporta a casa e che a volte devo attendere per 40 minuti=pausa caffe'...a breve tressette col morto e poi la reconquista dell'Italia), faro' questa domanda a chi ne sa piu' di me e nel caso riportero' la risposta qui, prendiamola come media statistica.

      Quanto all'autismo, e' un tratto comune al web, capirai che questo e' il mezzo ideale per tutte quelle cose che hai elencato. Infatti non e' il mezzo per me, e' il mezzo del potere. Poi l'ospite dopo un poco puzza, e qui si e' ospiti di un blog, il quale a sua volta e' ospite del padrone del mezzo. A me va bene anche monologare, tutto serve a leggere questa realta', qualsiasi reazione, incluso eventuale autismo. Alla fine della fiera quel che conta e' l'azione, e lo spirito con cui la si fa.
      Un controinchino a te,
      Ise

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    3. Grazie per la risposta, mi inchino e mi scappello davanti a cotanta gentilezza.

      Il controcazzari

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    4. Caro Il controcazzari,

      mi scusi se le do del "tu", ma per impostazione predefinita do del "lei" a chi e' piu' anziano di me e del "tu" a chi e' piu' giovane, e lei mi sembra piu' giovane, almeno a giudicare dal nome con cui si firma, poi potrei sbagliare, pero' ormai sono partita con quel registro e vi ritorno se non le spiace, lieta di essere ricambiata.

      Dunque ho fatto la tua domanda a due italiani sposati con donne giapponesi, a cui si e' aggiunto un altro uomo: la presenza della compagna di quest'ultimo e della sua bella amica giapponese ha fatto scatenare il gallo insito in loro.
      La media statistica e' la seguente: le donne giapponesi servono l'uomo ritenendolo un loro dovere, e questo li fa sentire uomini. Poi non rompono i maroni come le italiane e questo li fa sentire bene; sono loro che scelgono e sono loro che dirigono, ma ci tengono a far apparire che sia il contrario, e questo li fa sentire appagati. Nella realta' sono molto piu' forti delle italiane, che si arrendono alle prime difficolta', e mentre le italiane cercano di cambiare l'uomo con cui stanno lamentandosene sempre, le giapponesi riescono a farlo piu' efficacemente col potere del silenzio.
      Cari saluti,
      Ise

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  9. Bello e godibile come al solito. Io peraltro manco di quel sentimento comune, di quell'ipocrita rispetto per i morti che, da vivi, si disprezzavano. La domanda retorica di Foscolo (...è forse il sonno della morte men duro?) ha solo il no come risposta, il morto è assolutamente disinteressato a stare all'ombra dei cipressi, che stanno lì per i vivi. E uno stronzo che muore altro non è che uno stronzo morto.
    Quindi condivido, anche l'elenco, Cattelan, Confindustria, La7, tutto.
    Ma una cosa mi sfugge, qual è, pardon, 'sarebbe il problema con 'qual è'?

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  10. Ateismo, Vegansimo, rifiuto della competizione. Non rivoluzione, Evoluzione. O Morte.
    Maledettiiiiii loro !

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  11. Caro Alceste, a proposito di Bibbiano, ti invito a visionare le simpatiche avventure di Piccolo Uovo, scritto da Francesca Pardi, attivista LGBT e disegnato ,aimè, da Altan, alla ricerca della famiglia ideale https://www.youtube.com/watch?v=wqhfJ6duyH4 . Tieni presente che questo libro viene letto nelle scuole materne italiane. Direi che il tuo file Excel è da aggiornare.

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  12. Vi aggiorno sulla situazione italiana (amaramente ironicamente parlando)!
    Un'amica mi dice che vuole vendere tutto e lasciare l'Italia. Il marito non ce la fa più: più del 70% del guadagno va in tasse; ha chiesto un condono, e gli è arrivata una tassa di 4000 euro; fa il suo lavoro da quando aveva 12 anni, ma gli hanno chiesto di fare un corso di 2000 euro per un diploma che attestasse la capacità di fare il lavoro che fa da 40 anni. Vuole vivere onestamente, ma gli viene impedito.
    Suo figlio ha voglia di studiare ed ha una grande passione, ha scelto una scuola considerata un'eccellenza nel settore: causa terremoto i laboratori sono ancora chiusi e non può far pratica, si ritrova a seguire lezioni sterili e noiose: vuol cambiare scuola. Un ragazzo in gamba che vorrebbe imparare a costo di sacrifici non può farlo.
    La piccola va in un asilo privato che da marzo è obbligato a rifiutare bimbi non vaccinati, quindi se la terrà a casa. La bimba ha un problema di salute e necessita di terapie continue: mi dice di essere delusa dalla sanità pubblica, dopo anni di terapie nessun risultato; è stata da uno che visita privatamente e con due sedute ha ottenuto risultati mai visti in tanti anni. Mi dice: “A che mi serve allora la sanità pubblica?” La mamma vuole far star bene la figlia ma si scontra con interessi contrari.
    Lei, per una serie di eventi assurdi, rischia il pignoramento della casa: “Sono andata al comune e ho scoperto che asilo e affitto sono gratuiti per gli extracomunitari. Allora ho capito che è meglio andare a fare la extracomunitaria da qualche parte!”
    “La cultura e la civiltà italiane? Roma soffoca nei rifiuti, le nostre provincie si sono rifiutate di continuare a riceverli. Dicono che andranno in Olanda dove verranno trasformati in energia elettrica. Ti rendi conto?
    Gli italiani di oggi invece sai cosa hanno ereditato dai romani? Solo una cosa: i circenses. Sai la via dove abitiamo? Ora è chiusa da una cancellata enorme in ferro, e così tutte le vie del vicinato. Viviamo in gabbie e sai perché? Per proteggerci dal vandalismo dei tifosi durante le partite. Un tempo erano solo la domenica, ora sono tre volte a settimana più la domenica. Ti rendi conto? Noi dobbiamo vivere ingabbiati perchè dei coglioni vengono a sfogare le loro frustrazioni qui più volte a settimana invece di andare a prendersela con chi dovrebbero.”
    L’asticella del limite è stata superata da tempo, ora ci vorrebbe una forza sovrumana per riportare le cose al loro giusto ordine, oppure un bravo dittatore al contrario, ossia un vero patriota, se ne esistono ancora.
    Ise

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  13. Alceste afferma che Bibbiano era una protesta capace di colpire al cuore il potere.
    Certamente, ma come molte altre molto prima.
    Sinceramente sono colpita dall'accelerazione con cui certe oscenità (tutte quelle che la controinformazione continua a denunciare facendo dire a tutti “OHH! Stavolta è troppo! Il re è nudo!” ogni volta, prima di passare alla prossima) divengono normalità accettata dai più o con un po' di fastidio rancoroso dai meno che ancora ne percepiscono vagamente la bestialità o l'ingiustizia di fondo. Col tempo si entra in una nuova normalità deviata che, chi è stato assente nel lasso di tempo in cui si è imposta ed è stata gradualmente accettata, nota in maniera quasi traumatica, dovendo elaborarla in cinque minuti anziché cinque anni, per dire. Oscenità che si manifestano ovviamente anche nei ragionamenti e nei pensieri che le giustificano, prima o dopo che vengano suggellate dagli applausi scroscianti degli “uomini di spettacolo” (giornalisti, politici, intellettuali ruffiani, feisbucchiani e bocconiani…chiunque appaia su uno schermo: golem senz'anima capaci di creare altri golem col solo potere della parola, tenuti in vita artificialmente da uno schermo luminoso). Si vive in un Bestiario al contrario: spettacolarizzazione ed esaltazione di vizi e perversioni.

    Ahhh a proposito di dittatori, pare che il nostro avesse lanciato questa profezia:
    “Con l’8 settembre si è perduto qualcosa di molto prezioso: che l’Italia faticherà duramente a riconquistare: l’onore nazionale e il rispetto che sino ad ieri essa aveva in tutto il mondo. Un popolo senza rispetto e senza onore diventa un giocattolo nelle spire degli interessi politici dei vincitori. Non sarà difficile all’ipocrisia del tradizionalismo britannico trovare dei pretesti con cui mascherare i suoi sentimenti di vendetta e tutto sarà fatto nel nome della democrazia, delle giustizia e della libertà: un paravento dietro il quale si nascondono gli interessi del più sudicio capitalismo, venga questo da Londra o da New York o da Mosca. Il popolo italiano vivrà un periodo amarissimo, che vedrà scardinati e travolti tutti i principi dell’onestà e della morale… Probabilmente nei paesi vinti si provvederà immediatamente a imporre una così detta costituzione democratica: ne seguiranno liti parlamentari, scandali politici e turpitudini morali senza fine, da cui ci si potrà attendere di tutto eccetto che qualcosa di buono e di costruttivo”.
    Saluti,
    Ise

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  14. L'anima, quello che diciamo l'anima e non è
    che una fitta di rimorso,
    lenta deplorazione sull'ombra dell'addio
    mi rimbrottò dall'argine.

    Ero, come sempre, in ritardo
    e il funerale a mezza strada, la sua furia
    nera ben dentro il cuore del paese.
    Il posto: quello, non cambiato - con memoria
    di grilli e rane, di acquitrino e selva
    di campane sfatte -­
    ora in polvere, in secco fango, ricettacolo
    di spettri di treni in manovra
    il pubblico macello discosto dal paese
    di quel tanto...

    In che rapporto con l'eterno?
    Mi volsi per chiederlo alla detta anima, cosiddetta.
    Immobile, uniforme
    rispose per lei (per me) una siepe di fuoco
    crepitante lieve, come di vetro liquido

    indolore con dolore.
    Gettai nel riverbero il mio perché l'hai fatto?
    Ma non svettarono voci lingueggianti in fiamma,
    non la storia d'un uomo:
    simulacri,
    e nemmeno, figure della vita.

    La porta
    carraia, e là di colpo nasce la cosa atroce,
    la carretta degli arsi da lanciafiamme...
    rinvenni, pare, anni dopo nel grigiore di qui
    tra cassette di gerani, polvere o fango
    dove tutto sbiadiva, anche
    - potrei giurarlo, sorrideva nel fuoco -
    ­anche... e parlando ornato:
    «mia donna venne a me di Val di Pado»
    sicché (non quaglia con me - ripetendomi -
    ­non quagliano acque lacustri e commoventi pioppi

    non papaveri e fiori di brughiera)
    ebbi un cane, anche troppo mi ci ero affezionato,
    tanto da distinguere tra i colpi del qui vicino mattatoio
    il colpo che me lo aveva finito.
    In quanto all'ammanco di cui facevano discorsi
    sul sasso o altrove puoi scriverlo, come vuoi:

    NON NELLE CASSE DEL COMUNE
    L'AMMANCO
    ERA NEL SUO CUORE

    Decresceva alla vista, spariva per l'eterno.
    Era l'eterno stesso
    puerile, dei terrori
    rosso su rosso, famelico sbadiglio
    della noia
    col suono della pioggia sui sagrati...
    Ma venti trent'anni
    fa lo stesso, il tempo di turbarsi
    tornare in pace gli steli
    se corre un motore la campagna,
    si passano la voce dell'evento

    ma non se ne curano, la sanno lunga
    le acque falsamente ora limpide tra questi
    oggi diritti regolari argini,
    lo spazio
    si copre di case popolari, di un altro
    segregato squallore dentro le forme del vuoto.
    ...Pensare
    cosa può essere - voi che fate
    lamenti dal cuore delle città
    sulle città senza cuore -­
    cosa può essere un uomo in un paese,

    sotto il pennino dello scriba una pagina frusciante
    e dopo
    dentro una polvere di archivi
    nulla nessuno in nessun luogo mai.

    Vittorio Sereni, Intervista a un suicida - da "Gli strumenti umani

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  15. "Bisogna liberarsi dal vecchio uomo, dall'uomo moderno
    e fare della terra un deserto invece che un letamaio,
    poichè meglio è un deserto vivo che un mondo morto"

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  16. Alceste cosa ne pensi di Rudolf Steiner?
    Hai letto niente di lui?

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    1. Purtroppo no anche se amo la letteratura di quel periodo e di quel territorio.

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    2. « A nulla giova il solo fatto di essere intelligenti in un qualche campo della vita. Se le circostanze allontanano una persona dall'esperienza diretta di quel che c'è da esperire nella vita, nessuna idea intelligente può giovarle. E che proprio in campo economico, come pure in altri campi, si sia stati sviati dalla vita reale, è un portato dell'intera civiltà moderna, dovuto al fatto che i tre ambiti basilari della vita (vita spirituale, vita politica o giuridica e vita economica) sempre più sono stati saldati insieme in uno stato unico.»
      Dallo Stato Unico all'Organismo Sociale Triarticolato —
      Rudolf Steiner, Basilea 1920
      Solo un assaggio per invogliarti...
      E scriveva 100 anni fa, non solo di teosofia.

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  17. "La ragione sarà sostituita dalla rivelazione...
    La conoscenza degenerera' in un tumulto di visioni soggettive.
    Compiute cosmogonie nasceranno da dimenticati rancori personali, intere epopee saranno scritte in idiomi privati, gli scarabocchi dei bambini innalzati al di sopra dei più grandi capolavori...
    L'idealismo sarà scalzato dal materialismo.
    Sviato dal normale sfogo nell'orgoglio civico o familiare, il bisogno delle masse di un "Idolo" visibile da venerare si incanalera' in alvei totalmente asociali, dove nessuna forma di istruzione potrà raggiungerlo.
    Onori divini saranno saranno resi a lievi depressioni del terreno, ad animali domestici, a mulini a vento diroccati.
    La Giustizia, come virtù cardinale, sarà rimpiazzata dalla Pietà e svanirà ogni timore di castigo.
    Ogni scapestrato si congratulera' con se stesso: "sono un tal peccatore che Dio è sceso di persona per salvarmi"...
    La nuova aristocrazia consisterà esclusivamente di eremiti, vagabondi e invalidi permanenti; il becero dal cuore d'oro, la prostituta consunta dalla tisi, il bandito affettuoso con sua madre, la ragazza epilettica che comunica con gli animali saranno gli eroi e le eroine della Nuova Tragedia, mentre il generale, lo statista e il filosofo diverranno zimbello di satire e farse".

    W.H Auden, Oratorio di Natale, 1964.

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  18. "… uno che ha fede in qualcosa, non si lascia di-vertire, per-vertire … inflessibile, di quel rigore lugubre che forma sguardi scettici e gonfi di disprezzo. "

    ebbè ho capito subito chi dici:

    https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/a/ae/Bundesarchiv_Bild_183-R06610%2C_Oswald_Spengler.jpg

    io mi ci alleno 5 minuti ogni giorno allo specchio a fare quella faccia là tiene lontani i cretini dice si ma in realtà è un dono di natura non si attaglia a tutti

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  19. Un solo appunto ad un articolo da incorniciare,
    dettato dalla rabbia repressa, lievitata in anni di abusi, visti e subiti.
    Non è corretto definire il PD un 'partitucolo'.
    Il PD È Bibbiano; il PD È quel metodo usurpatore, arrogante ed impunito.
    Non voglio fare un discorso ideologico perchè il punto non è questo, non solo.
    La realtà è che il PD governa intere aree ininterrottamente dal dopoguerra;
    ha esteso le sue radici cancerose in ogni settore dell'amministrazione pubblica, nominato tutte le cariche possibili, dal netturbino ai dirigenti, fino a radicare nella giustizia a tutti i livelli. Ora si pasce, con una tracotanza insopportabile, dei privilegi costruiti in anni di infiltrazioni silenti.
    Ci vivo, in una di queste regioni e non riesco ad bituarmi a quel sistema.
    Ho visto compilare verbali talmente falsi, che persino la luce del sole provava vergogna a illuminarli; ho visto negare cure sanitarie di vitale importanza, togliere personale medico fino a costringerlo a turni di 24 decennali, da dirigenti che hanno dragato le casse per agghingare gli uffici... e fare carriera per questo; ho visto rifiutare aiuto minimo, inventando cavilli inesistenti a chi ha perso tutto per motivi familiari, mentre centinaia di virgulti africani si pascevano in resort a quattro stelle, arricchendo cooperativa, personale e mediatori culturali; ho visto ignorare illeciti grandi come palazzi e trattare con tracotante disprezzo chi andava a denunciarli.
    Il PD è il mezzo con il quale ometti senza valore possono acquisire un potere dispotico, una putrida rete fungina che si è sostituita nei decenni a quella sociale e che ormai è impossibile da bonificare.
    Il PD è sadica sfacciataggine, ostentata impunità; una gangrena che ci decompone.
    Il PD NON È un 'partitucolo', è un sistema mafioso.

    Scusate lo sfogo, ma non ho potuto trattenermi.

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    1. Certo, è così. Intendevo partitucolo rispetto all'ingegneria sociale internazionale.

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  20. Chi si mette contro le multinazionali muore.

    http://www.ansa.it/canale_saluteebenessere/notizie/sanita/2019/12/10/stamina-e-morto-davide-vannoni_35247d1c-7b23-45a4-ae90-5fa93ed54dba.html

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  21. So che non è un autore che apprezzi, ma c'è una definizione di Naipaul che si addice perfettamente ai funzionari del PD, e ai politici di professione in generale "..Carlo Piccinini
    12 ottobre ·
    " ... uomini senza talento ne merito, se non quello, per così dire, di esercitare il controllo su certi segmenti della popolazione; uomini sterili, senza idee, spinti alla ribalta dall'eccesso di quel rancore che covano in silenzio gli impiegati privi di talento"
    " I Mimi" di V.D. Naipaul

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  22. Alcune notizie edificanti dalla fine del mondo (occidentale) :

    Il governo di Seattle ha legalizzato una pratica mortuaria, "inventata" da giovane designer (lesbica ovviamente) Katherina Spade (che significa "vanga", un nome un destino): non piu'sepoltura, non piu' cremazione, procedimenti troppo poco eco-friendly, ma compostaggio dei cadaveri dei nostri cari. Alla fine del processo di decomposizione, durante il quale, e' stato promesso, gli afrori saranno tenui, quasi profumati, i parenti potranno ritirare un il il residuo fertile del loro congiunto, da riciclare nel giardino dietro casa.
    https://www.thestranger.com/slog/2019/01/03/37654919/human-composting-could-be-coming-to-seattle
    https://www.thestranger.com/features/feature/2015/03/03/21792773/the-architect-who-wants-to-redesign-being-dead

    Il governo di Seattle finanzia le iniziative di un Gruppo chiamato ‘People’s Harm Reduction Alliance” il cui leader, tal Shilo Murphy, sostiene apertamente che il loro obbiettivo e’ la normalizzazione della dipendenza da droghe (qui si trova vermente di tutto, eronia, metanfentamine, cocaine, crack, ecc. Sono state di fatto gia’ legalizzate, la quantita’ massima di droga permessa equivale a trenta dosi… un paradiso per gli spaciatori). Il loro manifesto e’ perfettamente illustrato dalle magliette che producono e orgoglisamente indossano: “Proud to Be a Drug User,” “Nice People Take Drugs,” and “Meth Pipes! Because Crack Pipes Are So Five Years Ago.”
    https://www.city-journal.org/seattle-homelessness

    A Portland la Planning and Sustainability Commission ha approvato una delibera in cui si afferma che tutti i proprietari (di case, attivita’ coomerciali) sono obbligati (they must) a offrire opportunita’ di riparo e riposo ai senza tetto… praticamente devono permettere a chiunque non ha una casa di accamparsi nel loro giardino…
    https://katu.com/news/local/portland-commissions-plan-to-allow-room-to-rest-sparks-controversy

    da Seattle… il fu rabal

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    1. Lo trovo coerente; allucinante e coerente.
      Se il capitalismo finisce pure a Portland (Oregon, USA) ...

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    2. Nel remoto occidente, la decomposizione del capitalismo e’ piu’ avanzata, la puzza piu’ intensa, qui giace la testa della bestia del nuovo millenio. Se e’ vero che al lvello individuale c’e’ancora tanta energia e numerose opportunita’, una certa’ liberta’ di intraprendere (lentamente in via di soppressione), e’ anche vero le istituzioni pubble e private sono state infettare dal virus della dissoluzione, un epidemia che si e’ gia’ diffusa ad una larga fascia della popolazione, i polcor abbienti, i servitori pubblici I techie boys and girls…
      Uno dei tanti articoli uscito oggi sul Seattle Times:
      https://www.seattletimes.com/seattle-news/politics/in-seattle-we-like-voting-socialist-but-how-much-do-we-mean-it-were-about-to-find-out/
      Considera poi che Seattle, come San Francisco, Portland, Los Angeles ha un enorme numero di senzatetto, oltre 12000, che bivaccano nel centro citta’ all’ombra dei grattacieli e “risiedono” negli interstizi tossici delle Highways. C’e’ chi nel governo della citta’ vorrebbe (e penso ci riuscira’) normalizzare la situazione, istituzionalizzare accattonaggio e crimini a bassa intensita’. Nel frattempo i Bill Gates e i Bezos vivono sul’altra sponda di Lake Washington, a Bellevue, dove i senzatetto non sono benvenuti (almeno per ora).

      Il fu rabal

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    3. http://www.romatoday.it/politica/poverta-caritas-dossier-roma-2018.html

      Per la caritas 14000, su wikipedia 8000 e io sapevo 12000. Diciamo che seguiamo il modello, pare.

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  23. Grazie! Non ho parole, in poche righe e riuscita ad essere esaustiva.
    Comunque non sono giovane, sono del 71, e ne dimostro 10 in più.
    Un caro saluto a lei Ise.

    Il controcazzari

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  24. Allora sono piu' giovane io. Meglio se Le do del Lei e Lei mi da del tu, speriamo stavolta senza confusione.
    Buona giornata,
    Ise

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  25. 2000 meno 1971 = 29
    29 + 20 = 49
    e così a 49 anni non si è più giovani
    mah !

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Siate gentili ...