Decifrare il passato (e il presente)

Racconti e improvvisazioni

Novità sconsigliate ai puri di cuore

19 aprile 2019

Italia est divisa in partes tres (la giugulare)


Roma, 19 aprile 2019

Auguro buona Pasqua e buone feste a tutti. Vale a dire: auguro che possiate staccare dall'andirivieni assordante per un paio di giorni.
Per tale motivo vi lascio col cuor leggero.

* * * * *

L’Italia si divide in tre parti: Patriziato, Plebe, Faticatori.
Il Patriziato è assolutamente improduttivo nel godimento dei massimi privilegi. Magistratura, politica, mondo prenditoriale, appaltatori sistemici, tifosi del disastro, papaveri militari, servizievoli segreti, giornalisti e ruffiani di varia natura, vescovi, migrantisti, gangli amministrativi e cancerosi dell’ex Stato Italiano.
La Plebe produce quel che può, relegata ai margini, senza alcun diritto. Campa di escamotage, piccola sussistenza, lavoretti manuali, terziario da sottomondo. La Plebe viene spesso aizzata (con successo) contro i Faticatori quando questi cercano di rialzare la testa. La Plebe si satolla di Champions League.
I Faticatori, in veloce estinzione, rappresentano, forse, secondo stime ottimistiche, il 25% degli Italiani; son quelli che producono reddito, capitale, lavoro; più genericamente, i figuri che pongono le basi perché il carrozzone vada avanti. I Faticatori pagano tasse e imposte e non ne ricevono alcun beneficio di ritorno. Sistematicamente negletti dallo Stato, vengono accusati dei peggiori crimini: fascismo, razzismo, evasione fiscale.
 


Il Patriziato è apparentemente variegato all’interno, ma vanta alcune regole auree che, in caso di necessità, ne formano uno spirito di corpo indiscusso:
1. Il Patriziato ha l’unico scopo di rinnovellare sé stesso
2. Tale scopo giustifica la distruzione di tutto se non di sé stesso
3. Al di fuori del patriziato vi sono esclusivamente individui da combattere o manipolare
4. Il Patriziato è endogamico
5. Chi viola la regola anzidetta muore
6. Il Patriziato vive esclusivamente di danaro e privilegi pubblici (debito, tasse, imposte)
7. Il Patriziato glorifica esclusivamente i propri membri
8. Nel Patriziato si entra per appartenenza di sangue o di danaro pubblico o per (rara) cooptazione diretta
9. Il patrizio inscena periodiche e fatue lotte interne per simulare dinamismo sociale (elezioni)
10. Il patrizio ama nascondersi dietro le stoffe del Plebeo o del Faticatore

La Plebe e i Faticatori, naturalmente esterni alla classe patrizia, non hanno coscienza di sé stessi. Irretiti, continuano a sostenere i membri patrizi nell’illusione ch’essi facciano qualcosa a loro favore.
Alla base di tale illusione permangono i concetti risibili, ma ancora efficacissimi, poiché elevati a grado metafisico, di “destra” e “sinistra”.

Esempio. Un Faticatore, in buona fede peraltro, crede che la “destra” possa cambiare le cose. E perciò,
contro la sinistra, tifa “destra” e personaggi contigui a tale area fantasmatica. In realtà non fa che sostenere il patrizio che, giustamente (è la sua natura), continuerà a farsi gli affari propri. Quando arriva il disinganno (che è sistematico) il Faticatore spesso accusa la “sinistra” o alcuni personaggi “di destra” che non hanno tenuto conto dei principi della “destra”: se l’avessero fatto, ragiona il Faticatore, se fossero stati abbastanza “destri”, non avremmo avuto il disinganno. Tale forma mentis (miccus sempervirens) fa sì che l’equivoco si perpetui nella ruota del criceto della credulità.

Altro esempio. Un Plebeo, in buona fede peraltro, crede che la “sinistra” possa cambiare le cose. E perciò
, contro la destra, tifa “sinistra” e personaggi contigui a tale area fantasmatica. In realtà non fa che sostenere il patrizio che, giustamente (è la sua natura), continuerà a farsi gli affari propri. Quando arriva il disinganno (che è sistematico) il Plebeo spesso accusa la “destra” o alcuni personaggi “di sinistra” che non hanno tenuto conto dei principi della “sinistra”: se l’avessero fatto, ragiona il Plebeo, se fossero stati abbastanza “sinistri”, non avremmo avuto il disinganno. Tale forma mentis (miccus sempervirens) fa sì che l’equivoco si perpetui nella ruota del criceto della credulità.

I due esempi, è ovvio, posso variarsi con innumeri sfumature psicologiche, sino, addirittura, all’inversione (Un Plebeo, in buona fede peraltro, crede che la “destra” possa cambiare le cose … Un Faticatore, in buona fede peraltro, crede che la “sinistra” possa cambiare le cose ...).

Nessuno sfugge, a lungo andare, a tale morsa psicologica. Forse per qualche mese, un paio d'anni magari: poi ci ricasca.

Se un patrizio (esempio a caso: un giornalista sovvenzionato vita natural durante dalle mammelle pubbliche) non può affondare i canini nella giugulare di Pantalone, esso deperisce in rapidissimo tempo; sino al decorso più fatale: la morte (lo stesso si verifica, ovviamente, nei più svariati ambiti: associazionismo corretto, migrantismo, prenditoria chic, sindacati da riporto).
La rapidità con cui tale processo avviene rassomiglia il patrizio al vampiro colto dai primi raggi dell’alba sull’esanime e virginale Lucy.
La sferza della luce, ecco!, lo ferisce, egli alza le braccia, a difendersi da quelle inattese chiarità; quindi, sopraffatto, cade a terra, scosso dalle convulsioni d’un sentimento fortissimo, bestiale, in cui sono miscelati odio, costernazione, sorpresa, ansia di vendetta; quindi il corpo (in realtà un ammasso di carne putrefatta tenuta in vita dal sangue delle vittime) prende a fumigare lentamente in un olezzo pestilenziale: sino alla consunzione che null’altro lascia se non una labilissima traccia.

Il patrizio, in tale rarissimo, sventurato, caso, viene universalmente compianto dagli altri membri del Patriziato in un fragoroso e lamentevole concerto di spetezzi unissoni in cui convivono, debitamente miscelati, odio, costernazione, sorpresa, ansia di vendetta.

Non è infrequente la dissoluzione di alcuni vampiri al solo annuncio dell’alba (di cui avvertono il forte valore simbolico: a quell’ora, al contrario di loro, parecchi Plebei e Faticatori si alzano dal proprio sacello per sbarcare il lunario).

I patrizi resisteranno sin all’ultimo mattone dell’Italia, svenduto per fare cassa nell’asta delle civiltà. Poi, patteggiate le condizioni della loro resa, consegneranno al nemico le chiavi delle porte maggiori per l’aspersione del sale.

62 commenti:

  1. Caro Alceste,
    scritto molto illuminante, almeno per me. In questi termini ho compreso di essere sempre stato un Faticatore però non un "miccus sempervirens" (per mia fortuna!): nel mio cammino qualcosa, non so ancora bene quando e perchè, mi ha "trasformato" in quel che sono adesso e questo mi piace!
    Auguro buona Pasqua anche a te e ai tuoi. Resterai a Roma o farai qualche puntata nella nostra Tuscia? In ogni caso salutamele entrambe, che da tanti anni non visito a causa delle mie invalidanti "contrazioni".
    Hermannus Contractus

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    1. Secondo me tu eri uno sgobbatore ... cioè, almeno in Italia, un micco ... diverso dal miccus, beninteso! Questo giro resto a Roma ... se potessi andrei a letto venerdì sera per svegliarmi martedì mattina ... se potessi.

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    2. Beh...in fondo, a pensarci bene, hai ragione tu! D'altronde il termine "micco" era caro anche al nostro amico Per Paolo.
      Arisaluti da Hermannus Contractus

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  2. chi devo votare per italexit se non c'è candidat* no vax ateo vegano rifiutante la competizione ed autarchico? Alceste, aiutami Tu.

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    1. Non devi votare. Stai a casa con i figlioli e gioca a Shanghai o Scarabeo.

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  3. Secondo me questa volta hai dimenticato qualcosa (anche tu sei umano, benché super…)
    I dipendenti pubblici, non quelli apicali che allo pseudolavoro o giubilati fanno evidentemente parte del Patriziato, dove li mettiamo? Fra i Faticatori no di certo poichè tasse non ne pagano (le loro, tecnicamente, si chiamano "partita di giro", come quelle dei pensionati).
    Definirli Patriziato è alquanto pomposo ma forse non troppo lontano dalla realtà.

    C'è inoltre una quarta parte che non hai considerato, forse perché poco visibile ma non per questo meno numerosa e significativa: quella che militarmente può chiamarsi "forza assente".
    Sono coloro che, con vari gradi di consapevolezza, per istinto, per ragionamento o per cultura hanno tirato le somme da qualche decennio, quelle stesse condivisibili somme che tu costantemente ci esponi e si sono premuniti, senza nulla chiedere a nessuno Stato, con argini, baluardi, covi e ripari economici che consentono loro di non stare più al gioco truccato. Conosco decine e decine di questi eroi della libertà individuale, erano medici, antiquari, commercianti, artigiani, anche semplici operai che , a un certo punto, hanno detto basta e hanno staccato la spina.
    Vent'anni fa non era una scelta facile, si guadagnava e tutti credevano di essere dei Berluschini...Molti ora li puoi annoverare fra la Plebe, post fallimento.
    Ah, l'ingordigia!
    Oggi hanno messo il carro all'ombra, vivono nascostamente (laze biosas!)e al ristorante non esibiscono una Carta Oro (sconto sicuro). Arriveranno serenamente alla vecchiaia. Tanto di cappello!
    Uno di questi tali, interrogato scetticamente su come trascorresse il suo troppo tempo, così ha risposto: invecchio mentre imparo molte cose (che, se non vado errato, è di Solone e suonava circa così: gheràsco dainè pollà didascòmenos.
    Che ganzo!

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    1. Sui dipendenti pubblici: un comunale viterbese prende, lavorando un'ora scarsa al giorno, una media di 1300-1400. Nella Tuscia, ricca di orticelli, con basse assicurazioni, spostamenti nulli, piccole tangenti, stress minimo et cetera ... un mezzo tesoretto. Lo stesso dicasi per militari, paramilitari e quel mondo che vagola tra Stato e parastato. Sono patriziato. Patriziato provinciale.
      Diverso il caso di statali, comunali, provinciali, regionali delle grandi aree metroplitane: la vita è più dura, lo stress alto, gli insulti fioccano. A loro vantaggio abbiamo la mancanza di pressione fiscale, le malattie, le ferie pagate, indennizzi, facilitazioni per il mutuo. Ondeggiano tra patriziato e plebaglia pur se la plebaglia ormai viaggia (a Roma) su stipendi (!) di 900 euri circa ... senza malattie, ferie, scioperetti ...
      Sugli altri signori che si sono ritirati ... tanto di cappello, come dici: hanno accumulato il grasso come marmotte e ora se la godono da lontano ... sono stati preveggenti, ma anche fortunati vivendo in anni in cui avere un alimentari di quaranta metri quadri equivaleva a divenire largamente benestanti ...
      Il grosso della plebaglia sono i trentenni quarantenni, carne da cannone che non si accorge di esserlo poiché la coppia patrizia di ascendenti ancora gli passa la paghetta. Poi c'è la plebaglia incattivita: commessi, pulitori di cessi, guardie giurate, cameriere ai piani. Poi c'è la plebaglia migrante: sei milioni che credono di stare in America negli anni Cinquanta ... quindi la plebaglia potenziale: studenti e affini, e la plebe in pensione ... soprattutto quella che ha lavorato in nero e ora piglia la sociale.
      Fra tante categorie c'è persino chi lavora, ovvio.

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    2. Grazie per le precisazioni in replica, puntuali specie per quanto riguarda i P.Parassiti.
      Per quanto riguarda i Signori tantodicappello, la preveggenza o la semplice saggezza economica mi pare dote da riscoprire alla svelta.
      Che abbiano vissuto il periodo migliore, nel tempo e nello spazio, è indiscutibile, come altrettanto indiscutibile è però l'evidenza che, se non avessero chiuso in tempo il negozietto, oggi sarebbero percettori di reddito di sudditanza... La tempistica, come insegnano i traders, è discriminante.
      Ti faccio i sinceri auguri, anche di arrivare presto e vivo...a martedì!

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    3. Chapeau caro Loris da Faenza!

      Mi ritengo "forza assente", anche perche' effettivamente quasi fuori dai giochi/gioghi nazionali da 20 anni. Ricordo 20 anni fa, quando i miei viaggi fuori si facevano sempre piu' frequenti e sempre piu' lontani dai confini, amici che mi consideravano coraggiosa per tali scorribande nelle steppe intercontinentali, ed io che rimarcavo la mia ammirazione per il loro coraggio: come fate ad accettare tale misera vita, misere soddisfazioni, miseri lavori da posto fisso ma psicolabile, da elettore fisso ma psicoricattabile etc. etc.
      Purtroppo pero' mi rimane qualche laccio al momento irrisolvibile causa proprieta' che i figli desiderano ardentemente dato che appartengono alla loro infanzia dorata delle vacanze italiane, ormai ricordo lontano. Una storia che non si puo' raccontare qui causa copy right delle persone coinvolte, ma credo che da bravo italiano tu possa capire cosa vuol dire avere ancora copiose proprieta' da gestire oltretutto a distanza, senza poterle vendere, ed immettendo continuamente denaro per la loro sopravvivenza. Spero sempre un giorno di poterle riscattare (anche per tutto l'onore che meritano gli antenati che se le sono sudate), o che lo facciano i miei figli, ma so che liquidarle sarebbe la strada piu' sicura per dare sopravvivenza a me stessa e la mia serena vita lontana dal tram tram italiota.

      Un caro saluto,

      Ise

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    4. Buongiorno Loris,

      per come la vedo io...

      ... i primi che citi non sono patriziato, ma per rimanere al tema li chiamerei "clientes".
      I secondi, beh, i secondi sono i lupi passati al bosco. Coloro che hanno compreso che morire tanto si deve, per cui meglio secondo le loro regole.
      Costa fatica, ma forse vale il tentare.

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    5. Cara Ise, dove hai trovato rifugio? Non è curiosità, mi servono dritte e consigli…
      Certo Luigi, sono clientes ma oggi esserlo, purtroppo, è un lusso da leccarsi i gomiti. Non durerà e "finiti i soldi, finito amore", come dicono le ucraine di bella presenza.

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    6. Caro Loris,
      difficile trovare un rifugio fisso. Ho sempre peregrinato, anche se cio', forse, fu il mio miglior rifugio. Ora sono nel paese del Sol Levante in un luogo che trovo cosi' vicino ai miei ideali che quasi quasi...
      Se sei interessato a un luogo cosi' distante e vuoi chiedermi informazioni specifiche se ne puo' parlare volentieri per email.
      Se invece cerchi un rifugio in Italia, non saprei consigliarti, so dove andrei a stare io se potessi, ma non posso garantire sulla riuscita. Resta il fatto che ogni scelta va ponderata per bene e approcciata gradualmente se possibile.
      Un caro saluto,
      Ise

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  4. Io ho una teoria che chiamo “teoria del pendolo”. Il miccus acefalus vota a sinistra per anni, persino decenni. All’improvviso si accorge che tutto ciò che gli è stato detto, tutto ciò in cui ha creduto, non erano altro che fregnacce; tutte le figure politiche che ha seguito, votato, ammirato non erano altro che farabutti o nella migliore delle ipotesi imbecilli. Ecco che a quel punto il miccus ha la rivelazione: “ma allora... se tutto questo non è stato che una presa per i fondelli... aveva ragione la destra quando diceva che la sinistra è il male assoluto!”. E così il miccus si butta nelle braccia della destra. E voterà a destra per altri anni, decenni, prima di arrivare ad un’altra rivelazione: anche la destra non è altro che un ammasso di cialtroni e rubagalline. A quel punto il miccus vuol ritornare a sinistra. E così, come un pendolo che oscilla da sinistra a destra e da destra a sinistra, anche il miccus acefalus passa dalla destra alla sinistra. Da un po’ di tempo però sto notando una piccola variazione alle reazioni del miccus. Da un po’ vedo che destra e sinistra non lo convincono più. Ecco allora che invece di oscillare da destra a sinistra decide di oscillare in avanti e in dietro. “Niente più destra! Niente più sinistra!” - dice il miccus - “d’ora in poi voterò solo per i veri nemici del “Potere”: i populisti!”. E così va la vita del miccus, appagato, ma non felice, dalle sue croci fatte nelle cabine elettorali. Saluti e buona Pasqua,
    EB.

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    1. La dicotomia destra-sinistra è, però, radicata, secolare. E, dopo il 1948, la si oggettiva addirittura in croci. Una volta le croci avevano un senso poiché si "viveva" l'appartenenza, ora non so cosa significhi una croce su un pezzo di carta nell'era digitale dove il denaro e il consenso sono numeri facilmente manipolabili. E ora? Ora non rimane che il non-voto inteso come rinuncia alla democrazia liberale. Purtroppo anche il non-voto è minoranza. E lo rimarrà a lungo termine.

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  5. L'altro giorno, in un Tg rai,,hanno fatto un servizio durante un rinfresco alla Corte Costituzionale. Vedevo questi vegliardi che sorridevano tra loro parlottando, sorseggiando vini vari e mi sono detto: "ecco gli optimates"; e' stata una visione, i senatori, i patrizi della decadenza romana, intoccabili...persino le acconciature erano quelle.

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    1. Sono milionari, hanno campato bene, creperanno meglio.
      E pensare che qualcuno cita ancora Montesquieu.

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  6. Auguri di Buona Pasqua ad Alceste e a tutti i lettori di Alceste.
    Un grazie ad Alceste per offrirci questo santuario, inteso anche nell'accezione inglese di sanctuary=rifugio, degli ultimi italiani, forse non piu' patrizi, plebe e faticatori ma soprattutto "forza assente" che nel mondo al contrario vuol dire piu' presente che mai al suo ruolo e missione.
    Cari ultimi italiani, voi siete un patrimonio/tesoro nazionale, come si usa definire certi maestri giapponesi per la loro conoscenza di arti antiche. Ebbene, il semplice fatto di esservi "accorti" che l'Italia attuale e' una "fake" che ci porta verso la fine della vera cultura e storia italiana、voi tutti lettori del blog siete patrimonio nazionale! Siete come quella sferza di luce che allontana il Vampire State of Italy Inc Corp!


    Un caro saluto a tutti,

    Ise

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    1. Ci metteranno sotto teca. Auguri a tutti voi.

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    2. A quel punto meglio sotto terra che sotto teca!

      Ise

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    3. Cara "nipote" Ise,
      hai perfettamente ragione e, comunque, io sono già incamminato!
      Buona Pasqua anche ai tuoi cari.
      "Zio" Hermannus Contractus

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    4. Caro "Zio" Hermannus C.
      grazie per gli auguri che contraccambio di cuore.

      Mi sa che siamo tutti gia' avviati, chi camminando, chi zoppicando, strisciando o rotolando perche' non si regge piu' in piedi. Ho l'impressione che quel che conta e' come ci si arriva, e incamminarsi mi sembra un ottimo approccio!
      Un abbraccio
      Ise

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    5. Auguri a te Ise anche se Cristo è già risorto da un pezzo. L'etichetta di patrimonio nazionale è un tantino esagerata addosso a me, ma ammetto che il solo militare in questo Blog mi dà la presunzione di sentirmi meno scemo di quanto effettivamente sono.

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    6. Ricambio gli auguri e le etichette.
      Scemi si nasce e tali si rimane... Al massimo possiam sentirci meno soli se scopriamo che anche altri son scemi tanto quanto noi... Questo almeno per me il risultato di questo blog :).
      Ise

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  7. Cari auguri a lei è famiglia e grazie sempre per l'opportunità che ci offre di leggerla e confrontarci in modo educato e serio sulle cose della vita.
    Da quando frequento il suo blog mi è tornata la voglia di studiare, di sfoltire la biblioteca e di rispondere a tono a qualche patrizio arrogante

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    1. Sfoltire, sfoltire: libri amicizie false tramissioni televisive ... auguri a tutti voi.

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  8. Dove lavoro io (ancora per poco) sono tutti raccomandati dal PD (settore scuola). Per i dipendenti fissi (ipersindacalizzati) ci sono buoni orari, buoni stipendi e nessuno fa un cazzo. Più si sale di grado più sono raccomandati. Anche mezzi imparentati. Io che sono senza raccomandazioni dopo le feste pasquali sarò fatto fuori. Loro non si rendono neanche conto di quanto siano privilegiati. Alcuni non sono neanche particolarmente cattivi, magari solo sinistramente ignoranti (nel senso che ignorano che le persone non raccomandate a differenza di loro devono fare un lavoro vero per guadagnarsi il pane). Da queste parti il PD ha raggiunto livelli che la mafia siciliana può solo sognare. Il clientelismo mafioso instaurato dai compagni di merende è inimmaginabile anche per la stessa criminalità organizzata. Conosco anche l'altra faccia ( per modo di dire) della medaglia, cioè i forzitalioti e grullini vari: rubagalline che venderebbero la mamma per trenta denari. Provo solo disprezzo e disgusto.
    Auguro a tutti una serena Pasqua. Speriamo faccia bel tempo, almeno il sole non lo possono rubare e splende anche sui non raccomandati.

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    1. Potresti avere sulla testa la nuvola di Fantozzi, però.
      I raccomandati (i primi a lamentarsi) non hanno colore politico. A Viterbo hanno il calendario del Duce sulla parete e sbagliano le "h".

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    2. Te lo rubano anche quello se ci fai attenzione... Qualche sciatina qui e lat (licenza poetica), et voilat!
      Bel quadretto comunque. Cosa fare per uscirne? Io e la mia famiglia ci facciamo un mazzo incredibile per reggere e dar senso ad un piccolo regno, in un mondo sempre piu' ostile.
      Sorge il dubbio che esistano due Italie (piu' la terza occulta). Con le sotto-Italie, ovvio.
      Anonimo R

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    3. Caro Anonimo R,
      copio e incollo una risposta che ti avevo inviato nel post precedente di Alceste e che, evidentemente,
      è passata via "inghiottita" nel flusso generale del blog.

      "Appartengo alla categoria degli atei ma concordo sul fatto di essere, culturalmente ed intellettualmente, "europeo e cristiano": nulla da eccepire sul tuo scritto!
      Colgo l'occasione per l'opportunità che mi hai offerto, dottamente, di acculturarmi sull'arte della spada, sia pure orientale: nel crepuscolo sono ancora curioso di imparare più che posso.
      Sinora, a parte gli anni dell'infanzia, adolescenza e prima giovinezza, in cui praticavo scherma per rispetto ed obbedienza a mio padre (ma in realtà anelando al gioco degli scacchi!), le uniche spade che conoscevo erano Excalibur, Anduril e Pungolo, le ultime due dal "Signore degli Anelli" (nella mia vita i "Ring", Nibelunghi compresi, hanno contato qualcosa, anche se ciò, tempo addietro, ha destato l'indignazione di un commentatore di questo affascinante blog "alcestiano"!).
      Buona Pasqua a te, agli Uguccioni tutti e al raffinato e battagliero Antoine Debord (e già che ci sono anche alle tue femmine!)."
      Hermannus Contractus

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    4. A lei un saluto caloroso e maschio, nobile Hermannus: scusommi della svista imperdonabile! Non viddi, me negletto, la sua lettera sensibil: l'aggeggio infernal con cui il piu' delle volte battaglio scrivendo i feroci pensier del mio tutore, tal Anonimo R, noto gaglioffo dedito alle arti magiche amatorie e a troppo altro, invero scandalosamente, ecco tale aggeggio mi fa perdere cose, sfumature. A volte lettere pertinenti e non! I suoi scritti son sempre ben ricevuti e, normalmente, ben letti.
      Riparero' alla manchevole mancanza.
      Con fraterna e gagliarda stretta di man la saluto Hermannus, augurandole diletto sommo.
      Hidalgo Uguccione de la Sierra Cantabria, segreto Gesuita difensore del Vetusto Ordo e soldato di Dio appartenente all'ordine dei Cavalieri Teutonici.

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  9. Hai visto come ie rode er culo ai commentatori di CdC? (che poi so quasi tutti militanti M5S), oggi ho letto
    "Il respiro dei padri" m'hai
    fatti chiagne cassamorta'.

    Il genere umano si divide in tre categorie: gli inamovibili, quelli possono essere mossi, e quelli che muovono.

    Proverbio arabo

    Er controcazzari

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  10. Uno scritto bellissimo grazie Alceste. E' da un poco che la leggo.
    Mio genero ha 35 anni e porta a casa 2 mila al mese in un buon lavoro, in una città del nord come ufficio traspoorti. Prima o poi, lo sento, lo distaccano in altra sede della ditta a kabarovsk. Il suo posto lo prenderà un'app. Lui sta come d'autunno sugli alberi le foglie, ma lui non lo sa. E' un faticatore che si ritroverà imnprovvisamente bloccato nel suo desiderio di fatica, cessando anche dal percepire l'obolo sociale che chiama stipendio. Il guaio di questa situazione è che mentre ci sei dentro e anche ti rendessi conto che sta per finire, ti mancha la risorsa mentale per "staccare" un attimo e vedere se puoi campare in qualche altra maniera. Io lo vedo. Se vuoi rendere bene nell'attuale lavoro (anche se sai o sapessi già che cesserà) devi fartene prendere totalmente. Quando verraì gettato via, a 45-48 anni, sarai molto piu vecchio della tua età. totalmente privato di risorse mentali. Non sono molto d'accordo col suo recente articolo che vede i nostri padri degli eroi che hanno fatto al guerra e tante peripezie e descrive invece i nostri giovani dei mollicci incapaci. I nostri giovani sono degli eroi, vanno incontro al domani ridendo ugualmente pur bombardati da triliardi di onde radio al secondo e esposti a triliardi di pixel al secondo. Trapassati come sono da queste forze innaturali, è un miracolo che restino interi. Non si sposano? ma è il minimo che può capitare a chi è stato così denaturato fin dalla culla.

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    1. Il termine "eroi" riferito a chi ci ha preceduto non è esatto. In loro vedo dei latori di un mondo diverso in cui v'erano le risorse per comprendere e ribellarsi. Facevano parte d'una tradizione. Già mio padre fu un decadent poiché accettò la spoliazione dei diritti e della libertà in cambio di un po' di benessere. I giovani d'oggi non sono degli eroi poiché rinunciano da subito alla comprensione del reale, gli va tutto bene, hanno paura di un nonnulla: sto parlando della crema, laureati, dottorandi, ricercatori, manager. Sono immersi nel conformismo sin alle orecchie e salutano con gioia tutto ciò che li annienta.

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    2. Nessuno, almeno per ora, è obbligato a farsi bombardare da pixel e wi-fi.
      Per dirla coi fratelli Wachowski prima che diventassero sorelle, a monte c'è sempre una scelta.

      E di scelta in scelta, di sì in sì senza mai proferire un "no", si arriva al punto in cui siamo.
      Le rare volte che scendo in città, vedo solo torme di gobbi chini sullo smartphone; senza differenza di età, sesso, religione, etnia, condizione sociale, idee politiche, tifo calcistico, preferenze alimentari, gruppo sanguigno.

      C'è una legge che obbliga a tutto ciò?
      No, non c'è.

      Per rimarcare la differenza tra noi e i nostri padri, questa è la parola definitiva:
      https://www.maurizioblondet.it/le-due-vocazioni-che-dobbiamo-ritrovare/

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  11. Al ristorante vanno al cesso con lo smartfono,e a trentanni sono fisicamente finiti.

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    1. ...e non je tira manco colla pastiglia blu. E tocca a noi, cinquantenni temprati alle battaglie, faticare, ansimare su femmine mantidi insoddisfatte peggio di serpentesse diventate scarpe tacco 12!
      Mantenetevi bene: il lavoro da far e' immenso! Non vorrete mica lasciare la fanciulla confusa nelle sgrinfie dell'aborto della lesbica femminista "me too" ma vaffanculo?
      Sivvia: affilate le armi fratelli!
      Uguccione lo Spoliato di Notre Dame, ex gobbo ora pompiere emerito

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  12. Se sento dimentico, se vedo ricordo, se faccio imparo.

    https://vignette.wikia.nocookie.net/nonciclopedia/images/3/34/Vecchio_coglione.jpg/revision/latest?cb=20140113214613

    Pino

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  13. https://youtu.be/sBBagEFG4io

    Antoine Deborde vi presenta il trailer della sua ultima fatica cinematografica:
    "Botte da orbi col burka sul ponte della liberta' a Venezia, in un giorno di sole spensierato senza velature in transito"

    Opera pregna di un grande senso civico e metereologico, tralaltro patrocinata da Cei, CGL, LGBT, RAI Storia, ONG varie ecc.
    Il film sara' presentato al prossimo festival della citta' lagunare nella sezione: "Estetica del non vedo e multiculturalismo fetish nel tempo della afrofobia a tranci e delle mele".

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  14. Il Deborde Antoine segnala anche un grande cattolico ed il canale youtube relativo:

    Matteo D'Amico
    ed il video:
    https://www.youtube.com/watch?v=Tq-OXNK15IA

    (sono tutti interessanti i suoi video, nota del Deborde)

    In attesa dei sondaggi Doxa sul gradimento da parte del pubblico del capolavoro post-italianista, ispirato liberamente e poeticamente all'opera dell'immensa ed incompresa Boldrini: "Botte da orbi col burka sul ponte della liberta' a Venezia, in un giorno di sole spensierato senza velature in transito ecc.", il Deborde vi invita ad affrontare la pratica filosofica del "Più pensiero forte uguale anche meno immigrati irregolari e blocco dei vaccini obbligatori".
    Buon 25 aprile: festa della "liberazione"?

    Bonus post:
    https://www.youtube.com/watch?v=HC8OlX2TBuc

    A. Deborde

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  15. Insigne Mr. Deborde,
    visto il video dell'amico D'Amico devo dire che secondo me lei non ha compreso la portata rivoluzionaria e le verita' ri-velate (occultate) nelle parole di sua sanita' papale papale.
    Le confesso (da miscredente occultamente redenta ri-velata senza burka pero') che mi ritrovo completamente nelle parole papali papali (pallale tanto ma fale mai niente).
    "I migranti siamo noi" dice, e infatti io lo sono, non abbiate 'paura a me'.
    Anche i delinquenti e i mafiosi siamo noi (plurale maiestatico papale papale) ... Vor di' che faro' un corso accellerato dei "valori nazionali"...
    "Tutti abbiamo la possibilita' di essere delinquenti"... voi mettere, ne abbiamo tutti diritto, ora pure sacro e santo, infatti avevo considerato questa possibilita' tra le cose che volevo fare da grande, come sono previdente!
    Sua sanita' mentale, che e' un migrante, dice che la mafia e' "nostra", ci si inculude nella sua empatia senza confini...anche se non ha mai completato il corso avanzato d'italiano ahi ahi... Ma per carita', noi si accoglie tutti, tutti abbiamo la possibilita' di essere papali papali...
    Infine il botto tanto atteso, ha sparato la piu' grande verita' che scommetto non sapevate ancora:
    "I migranti sono coloro che ci portano ricchezza, sempre." Mai cosa fu piu' vera! Me medesima migrante e forse delinquente, ormai non lavora per vivere, ne' vive per lavorare, ma vive e lavora per... pagare...le tasse... a... l'Italia. Sapeste la ricchezza che porto a Mammona nostra! E nun pre(te)ndo niente, lo giuro, manco la mancia per il voto, accidenti, nulla, lascio tutto ai vampiri che vedo ne hanno piu' bisogno senno' soffrono, non sopporto vedere la sofferenza altrui.
    Ma non finisce qui, arriva la super verita': via tutti i muri, su coi ponti (senza il sottofondo Morandi che porta sfiga), il nostro ponte-fice, costruttore di ponti, mica di muri, un vero mura-attore, col compasso e la squadra della libera muratoria, per i liberi tonti, volevo dire ponti. Non fatevi tentare dai muri per carita' e nemmeno dai muratori, meglio i pontefici murattori, ri-velatori, pur senza mura e senza burka. Finalmente Francesco ha raggiunto il mio cuore lontano e senza mura, ha captato le mie sofferenze, ha ammesso il mio contributo silenzioso... Insomma un grazie alla sua sanita' mentale papale papale e' doveroso.
    I miei ossequi,
    Ise

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  16. Mi scusi sa, Sig. A. Deborde,
    ma non mi trattengo proprio dopo aver ascoltato le parole papali papali.
    Vede, l'Europa e' stata fatta dai barbari che han portato cultura dice...
    Vede...io sto tornando barbara, mi sto imbarbarendo e mi sono anche fatta crescere la barba per questo, che oggi grazie al CielGenderFreeVelaturFreeLgbtuvz e' piu' facile che mai. E pensi a come hanno sofferto le donne nell'antichita' che non potevano imbarbarirsi (20 minuti al giorno di castigo per voi uomini solo per questa sofferenza inflitta senza motivo).
    Ora, dopo essermi imbarbarita, il mio piano e' d'invadere l'Italia. Mi dica se sbaglio ma mi sembra che tutto questo sia a norma di legge, ed io voglio solo agire in tal senso ci mancherebbe, delinquente a norma di legge.
    Dunque invadero' l'Italia, portero' cultura, mettero' a ferro e fuoco il mio paese (sembra che anche appiccare incendi sia a norma normale), faro' fuggire i neoautoctoni integrati e mi riprendero' cio' che mi appartiene per diritto genetico, prima che cio' diventi genefree e velaturburkafree.
    Mi stia bene siempre senza paura a me,
    Ise

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  17. Siamo al matriarcato rivelato.
    Mai balla piu' grande fu quella che nell'antichita' fu esistito "il matriarcato". Oggi ce l'han creato e ben ben incistato nel cervello invero fecondo di scienza, di arte e di guerra, ma non piu' di pargoli, della neofemmina capo.
    Se vuole cara Ise la scritturo nel mio prossimo Kolossal: "La Neomatriarca contro il maschio mostro, stupratore e femminicida Godzilla".
    Paga sindacale, ovvio.
    Non serve che si studi la parte: andra' benissimo una recitazione "a braccio".
    Si mantenga in forma perche' le scene di battaglia saranno girate senza controfigura e Godzilla non e' proprio un gattino castrato.
    Un caro saluto.
    Antoine Deborde

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  18. Per carita' sig. Deborde,
    non era mia intenzione istigare nuovamente all'odio. Il nocciolo del discorso metaforico verteva su tutt'altro. Parlavo in una sorta di trance plurale maiestatico per tutti quelli che sono migranti, donne o uomini che siano, e debbono pure sentire certe banalita' sui migranti e "l'incontro" di culture.

    Guardi, posso anche provare a battagliare senza controfigura se richiesto, ma per farlo devo avere in odio cio' contro cui battaglio, altrimenti e' tempo perso in partenza. A differenza di tanti e tante, non ho proprio nulla contro il maschio, che e' sempre stata una presenza benefica nella mia vita, e anzi, ora piu' che mai mi fa anche un poco pena se devo essere sincera. Per il ruolo della neomatriarca le consiglio di cercare nei circoli lgbiti, io non ci tengo, grazie.
    In attesa di nuovi fulgenti colpi di spada, le porgo i miei rispettosi omaggi,
    Ise

    RispondiElimina
  19. Mio padre per sette anni (sei prima che nascessi e uno dopo la mia nascita) ha fatto l'operaio migrante qualificato in Svizzera: da italiano, ovvio. Era un periodo dove in Patria non c'era lavoro e la vita era grama. Secondo lei Ise, in Svizzera lo hanno accolto a braccia aperte e a prescindere dalle esigenze di mera forza lavoro di cui avevano bisogno? Lo hanno accolto senza documenti e senza valutare la sua professionalita'? Secondo lei ha ricevuto poi la cittadinza svizzera e l'equivalente di 30 euro al giorno per non fare un cazzo, magari delinquere tipo spacciare, tagliar gole ad autoctoni felici o con catenina con crocifisso al collo, oppure fare a tranci belle e fragili ragazze locali e avviare nuove mafie? No, ovvio. Quando e' stato il momento non gli hanno neanche dato la pensione che gli spettava!
    Forse questo papa ha un'idea "svizzera" del "migrante"?
    Non mi pare.
    Secondo me lei non ha capito nulla di cio' che Matteo D'Amico dice in quel video e negli altri suoi interessantissimi. A parole tutti (lei compresa) a difendere la tradizione, che e' di fatto il cattolicesimo, ma poi nei fatti, appena si affronta il nodo centrale della faccenda, ovvero il rapporto uomo-donna nell'ambito di una visione cristiana tradizionale, saltano i bulloni del cervello. Soprattutto con voi donne che, purtroppo e dal mio modestissimo punto di vista pratico e mai teorico, siete al 98% fottute nel cervello. E lo dico con rimpianto perche' senza "la donna" che fa la donna in senso tradizionale (stabilizza la famiglia, fa figli e li educa in primis), il nostro mondo e' fottuto e sara' rimpiazzato da quei "migrantes" tanto amati da questo papa, ovvero gli islamici, che la donna la trattano (a questo punto giustamente?) come una capra!
    Vede Ise, e non voglio che questo si trasformi in sterile polemica fra me e lei, anche perche' nei miei precedenti interventi non mi pare di aver attaccato niente e nessuno tantomeno lei, Dio me ne guardi; ecco, vede, a forza di quest'idea della "wonderwoman" e a quell'altra idea deficente del matriarcato farlocco, derivata dalla prima, oltre che all'invasione straniera coatta di maschi testosteronici unita all'infrociamento coatto del maschio autoctono, ri-ecco, grazie a tutto cio' (ma soprattutto al primo punto), stiamo arrivando dritti dritti alle
    LEGGI NOACHIDI
    che questo "santo" papa pro migrantes e pro omo ha gia', sembra, ratificato.
    Per sua conoscenza le giro il link di un video tratto dal canale youtube "baffingtonpost", tenuto da una donna in gamba:

    https://youtu.be/IvqXN0glxwg

    Ci sono quattro video sul tema: consiglio di approfondire la cosa. Da parte mia sto riscoprendo il cristianesimo ed il cattolicesimo con i suoi valori sommi senza dei quali questo meraviglioso paese (l'Italia) non sarebbe mai stato forgiato come lo e' stato. Cosi' messi e messe (soprattutto voi donne) non andiamo da nessuna parte. E' giusto dirselo chiaramente, perche' avete "scassato o' kaz". I conti da pagare ad oggi arrivano sempre a noi uomini. Ma e' un'illusione ottica Ise: arrivera' un giorno, e sara' per voi durissimo, che vi saranno sbattuti in faccia e senza pieta' e con gli interessi usurai!
    Una sola cosa positiva questo "papa" sta facendo suo malgrado: far riscoprire il vero cristianesimo a moltissima gente.
    Un caro saluto.
    Anonimo R

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  20. Caro Anonimo R,

    Stavo per introdurre un link interessante quando ho visto il suo commento. Le rispondo senza aver visto ancora i video.
    Tranquillo non c'e' voglia di polemica neanche da parte mia. Puo' darsi che non abbia capito D'Amico, ero piu' concentrata sulle parole insulse (scusi l'eresia) papali papali, che mi hanno spinta all'ilarita' e all'ironia.
    Le donne han scassato, non lo metto in dubbio, a me ha scassato tutta sta storia delle donne e dei maschi e i dettagli su cio' che si dovrebbe fare e dire, non fare e non dire. Basta essere realmente se stessi con buon senso, vedra' che cosi' ci si capisce bene.
    A me di wonderwoman e matriarcato non importa nulla, e neanche del potere che cio' puo' dare, non e' l'ebrezza di cui mi nutro. Come cercai di dire tempo fa, neanche delle amiche che frequento. Se la figura della wonderwoman vuole essere quella dominante, facciano come vogliono lor signore dominanti. Secondo me stiamo intellettualizzando tutto troppo, dico in generale, e in occidente in particolare. Vedo etichette ovunque nelle teste delle persone.
    La mia "barbarizzazione" e "invasione" erano ironiche sull'onda delle affermazioni papali, seppure devo ammettere che se nessuno fa nulla mi tocchera' pensarci seriamente.
    Secondo me comunque non sara' il modello islamico a dominare il futuro, ma quello sterile asesssuato. La donna femminile e' in via d'estinzione come l'uomo maschile.
    Detto cio', capisco bene il suo sentire e mi dispiace non avere ne' parole ne' strumenti per "resettarlo". Essendo frutto della sua esperienza, per lei e' innegabile realta' ed e' giusto che lei pensi quel che pensa, e si comporti di conseguenza. Ha ancora tempo per elaborare piu' in profondita' e avere esperienze positive, o magari volgere in positivo quelle passate, glielo auguro di cuore.

    Il link che volevo comunicare e' il seguente, a conferma delle parole papali papali "i migranti portano ricchezza, sempre!"
    https://www.mittdolcino.com/2019/04/22/senza-parole-la-regiine-toscana-paga-gli-italiani-per-emigrare/

    Un caro saluto,
    Ise

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  21. Il prezzo della nostra avventatezza lo pagheranno i nostri figli purtroppo. L'unica cosa che si può dire è che la propaganda dellà wonder woman e stata incessante! Le assicuro che una neomadre viene incoraggiata in ogni modo a non farsi assorbire troppo dal bambino. A cercare di realizzarsi e compagnia bella. Come se fosse una cosa da niente crescere un figlio. Forse solo le donne ferite possono riappropriarsi di un proprio sguardo. Ma stanno parecchio in silenzio! È proprio un peccato. La miseria e l'ignoranza non sarebbero niente in confronto a questa devastazione esaltata. L'ammiro per il suo ritorno alle radici cristiane. Io ho perduto la fede vedendo le sofferenze assolutamente non meritate, i carichi di sopportazione che a qualcuno è toccato: non a me, io son stata molto fortunata perché ho avuto tutto quel che desideravo anche se non sono affatto brava o perfetta. La saluto cordialmente e abbraccio Ise sempre da così lontano. Serena

    RispondiElimina
  22. Cara Serena,
    molto belle e vere le tue parole.
    E' innegabile la devastazione sociale, ma solo a me non viene da attribuire colpe esclusive? Mi fan pena anche alcune wonderwoman, vittime della propaganda, dell' ignoranza (di se stesse). Non mi sembrano felici ne' realizzate, molto estranee a se stesse. Alcune diventano carnefici, pagheranno il prezzo che pagano tutti i carnefici. Alcune lo sono di piu' perche' hanno la complicita' dei tribunali e dei massmedia, la seduzione del potere. E' la violenza dell'abuso di potere da cui si son fatte prendere, dopo che e' stato loro offerto con il benefit dell'impunita'...sono pericolose devastatrici si.
    Le altre stanno in silenzio? Non so, di certo sono meno rumorose e visibili in confronto alle prime. Si sono ritirate dal banchetto cannibale, spesso son sole perche' l'uomo che vorrebbero e' in estinzione anche per loro, non credete?
    Anch'io da giovane mi lasciai irretire dalla propaganda wonderwoman e quando stavo per "realizzarmi" venne un bambino inaspettato che cambio' il mio mondo. A quel tempo, nonostante sola all'estero, ebbi la fortuna di incontrare donne fantastiche senza il cui aiuto non so come avrei fatto.
    Se non avessi avuto quella sorpresina forse sarei diventata una wonderwoman in carriera, magari senza figli (come ho visto tutte finire) o alla loro ricerca ritardata, chissa'...perche' prima di averli neanche ti rendi conto del dono imperdibile che sono. Ma questo fa parte dei piani stabiliti per noi dall'alto no? Non e' sempre facile vederli, soprattutto se si e' molto giovani, a meno che non c'inciampi per sbaglio.
    Un caro saluto,
    Ise

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    1. "E' innegabile la devastazione sociale, ma solo a me non viene da attribuire colpe esclusive?"

      Ma no, solo che ognuno ha la sua prospettiva.
      Osservo, in particolare, che la propaganda ossessiva che ci martella non è certo rivolta a demonizzare le donne, ma proprio gli uomini.

      "Le altre stanno in silenzio? Non so, di certo sono meno rumorose e visibili in confronto alle prime. Si sono ritirate dal banchetto cannibale, spesso son sole perche' l'uomo che vorrebbero e' in estinzione anche per loro, non credete?"

      Ma sì, è certo così, però... con una postilla bella grande.
      Da che mondo è mondo, sono le donne a scegliere gli uomini; salvo far credere al fessacchiotto di turno di esser state da lui sedotte :-)

      Il modello antico di uomo è in estinzione, quindi, per precipua responsabilità femminile. Le donne, scegliendo, configurano l'offerta.
      Che poi anche il modello antico di donna sia in estinzione, è una semplice conseguenza di ciò (ovviamente il maschio debole si accompagna alla femmina debole. Pares cum paribus facillime congregantur!).

      Il problema è che la quasi totalità delle donne occidentali tende a seguire le mode, spesso inconsapevolmente.
      La moda impone l'uomo debosciato; e nonostante tutto, questo premiano le donne. Anche e soprattutto quelle che si vorrebbero "diverse", "fuori dal coro", "romantiche", etc. etc. etc.

      Contente loro, contenti tutti, mi verrebbe da chiosare.
      Solo che, in tutta evidenza, contente non sono. Ma piuttosto di scardinare le convenzioni, fingono di esserlo...

      Il tutto sine ira et studio, ovviamente.
      A me non competono giudizi e condanne, per cui mi son limitato a elencare i fatti banali.

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    2. Si, potrebbe essere come osservi tu.
      Da quando le donne hanno cominciato a scegliere uomini debosciati e perche'?
      Non me ne sono accorta, sul serio...pero' quelli si, son quelli che indicavo come facentimi (dico bene in italiano?!) pena. Se ne vedono tanti, almeno in Italia.
      Lor signore invece non vogliono scardinare le convenzioni? E allora si puo' proprio ben dire contente loro...Fanno a gara a chi ha il cagnolino piu' mansueto insomma! Infatti li vedo spesso camminare un passo indietro alle signore portando tutti i pacchetti della spesa e dello shopping. Sara' iniziato tutto da quando e' nato lo shopping...
      Un caro saluto,
      Ise

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    3. "Da quando le donne hanno cominciato a scegliere uomini debosciati e perche'?"

      Da quando la femmina vollesi "uguale" al maschio (*).
      Per evidenti motivi di auspicata facile vittoria, la rana tende a scegliere buoi macilenti, patiti e denutriti da emulare; sperando di dover faticare di meno nel gonfiarsi.
      In ogni caso, sforzi inutili. La natura non si può cambiare, onde per cui lo scoppio arriva ineluttabile.

      A scanso di equivoci, non ho maggior stima del maschio occidentale medio rispetto alla sua omologa femminile.
      Non perdono ai miei "colleghi" di aver svenduto millenni di onore, coraggio, fedeltà, intraprese virili e sodalizi castrensi per il nulla.
      Ma del resto il bue è castrato anzichenò :-D

      (*) questo l'assunto ufficiale del femminismo. In realtà quello ufficioso, sempre meno celato, è che la donna sia semplicemente superiore all'uomo; quasi un'altra specie: homo erectus, homo sapiens, foemina foeminista.
      Ottimo esempio di questa asserzione seminascosta è quel manifesto dell'odio antivirile che fu "Gli uomini non cambiano", di tale Mia Martini.
      Non ci si stupisca se morì suicida.

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    4. Caro Luigi,
      allora bisogna capire perche' ella vollesi uguale al maschio...a volte domanda e offerta nascono insieme, pilotate e apparecchiate. C'e' responsabilita' da entrambe le parti nel processo che ha portato a questo (a volersi uguale), anche se ora il piatto del potere pende da una sola parte, la quale se ne approfitta senza scrupoli avendo perso se stessa.

      L'uguaglianza e' una sciocchezza evidente, essendo i due poli non 'uguali e opposti', ma diversi e complementari, cioe' si completano a vicenda come e' chiaro dal disegno di madre natura.
      Parlarne in termini opposti (e uguali), e' assurdo. Chi la vede in questo modo ha abdicato alla sua funzione di conplementarieta' nel disegno naturale (infatti e' ormai un artefatto fisico e di pensieri piu' artificiale che naturale!), e chi s'inasprisce su tali insanabili opposizioni (nella realta' inesistenti, ho detto nella realta', non certo nelle menti manipolate) si mette nella stesso loop senza uscita...si tratta di un'ideologia che come tale si nutre di tifo pro e contro, etichette, santificazioni e taboo come da copione. Non certo una tradizione che nasce dal rispetto di un equilibrio naturale, ma ideologia partorita dal desiderio di dominio.
      Capisco che dati i tamburi battenti della propaganda si cerchi di contrastarli con un suono uguale e contrario, ma questo ormai sembra solo l'eco che rafforza il primo!
      Un caro saluto,
      Ise

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    5. "allora bisogna capire perche' ella vollesi uguale al maschio..."

      Perché il serpente antico mormora sempre la solita lusinga: eritis sicut dei.
      Ma lo dice a Eva, perché solo con lei può usare il verbo alla seconda persona plurale.

      Il contraltare di questo è che sarà però la donna, purché vestita di sole, a schiacciargli la testa (al serpe, non al maschio :-D)
      Lameduck scrisse poco tempo fa un breve intervento molto profondo, in merito.

      "Capisco che dati i tamburi battenti della propaganda si cerchi di contrastarli con un suono uguale e contrario, ma questo ormai sembra solo l'eco che rafforza il primo!"

      Infatti non sono io a battere il tamburo con suono uguale e contrario.
      Mi permettevo solo di indicare la via della comprensione dei motivi, non la loro giustificazione.
      Del resto, lette poche pagine del "movimento per i diritti maschili", me ne fuggii inorridito.

      Rimane, però, che "femminista" è volgarmente considerato un complimento e "maschilista" un'offesa.
      Pochissimi/e si sottraggono a tale convenzione.

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    6. Sono d'accordo che c'entra il serpente tentatore. Credo pero' che se ci fossero rimasti in giro piu' uomini la parola "femminista" non veniva neanche coniata, almeno non come complimento.
      Quel che si vede dal lato opposto, e da non poco tempo, e' pure una creatura che si fa fatica a chiamare maschio, con declino speculare a quello femminile... ben venga dunque il "movimento per i diritti maschili", just on time haha, magari fosse solo una questione di diritti! E i doveri dove sono andati?!

      Il conflitto e l'odio reciproco spinti oltre la ragione, almeno per come vedo ora in occidente, rischiano di portare all'impossibilita' di relazione e riproduzione etero. Ci si dovra' affidare a un nuovo dio per la continuazione della specie?!
      Un caro saluto,
      Ise

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    7. "Credo pero' che se ci fossero rimasti in giro piu' uomini la parola "femminista" non veniva neanche coniata"

      Certo.
      Tanti maschi si son fatti tentare dal Paese dei balocchi... salvo trovarsi, due mesi dopo, con le orecchie d'asino.

      Come ha scritto Lameduck, l'assassinio della madre è oggi possibile perché mezzo secolo fa ci fu quello del padre.
      Prima di far scempio di donne e bambini, doveva togliersi di mezzo il katechon...

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    8. Esattamente Luigi.
      La donna, per la sua natura 'mobile' tanto generatrice quanto distruttrice, ha bisogno della guida dell'uomo, piu' strutturato come piace chiamarlo qui. Non a caso le manca spesso la capacita' di orientamento che nell'uomo e' piu' naturale, almeno dalla mia esperienza.

      Purtroppo questa bussola e' venuta a mancare, disorientato lui dall'inettutudine fattasi valore e l'edonismo che lo incoraggiava a divertirsi e non prendersi responsabilita' fino ai 40 e passa anni. Svanito il senso di sicurezza e autorita' che la figura maschile donava, tutto e' divenuto possibile...e il peggio ha avuto la meglio. Il potere ha offerto la sicurezza e l'autorita' della legge, il consenso e il tifo sociale massmediatico, i modelli di successo che indicano la via e la donna vi si e' rifugiata senza pensarci due volte.
      Cerchero' il post di Lameduck.
      Grazie dello scambio sempre piacevole. Saluti,
      Ise

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    9. Non avrei saputo dir meglio, gentile Ise.

      Per ringraziare ho messo una dozzina di risorse boldriniane a spalar carbone - ovviamente in nero! - così che perfino il mio PC a vapore è riuscito a tirar fuori il collegamento allo scritto di Lameduck:

      http://ilblogdilameduck.blogspot.com/2019/03/maria-piena-di-grazia-e-le-serpente.html

      A presto.
      Luigi

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  23. Per Ise e per tutte le lettrici. Io non sono un uomo ferito o un uomo che scrive "in base alla propria esperienza". Io sono un uomo che da anni entra sempre piu' nel profondo della sua natura di maschio e di, appunto, uomo. Un uomo si costruisce attraverso sfide, vittorie e sconfitte, In questa "via", do, vedo con sempre piu' chiarezza la distruzione incredibile fatta ai due poli del tutto: la donna e l'uomo. Questi due poli se ben coordinati (uso questo termine improprio e sgraziato) sono fonte di vita, ordine, vero potere e giustizia, ma se minati sono fonte solo di distruzione e morte. Premesso che il maschio e' stato in tutti i modi devirilizzato e neutralizzato anche giuridicamente, dal mio punto di vista e' la donna che, sotto la balla ad arte dei "diritti", e' stata tra le due la parte piu' devastata anche se sembra il contrario. Mica e' scemo il nemico! E la devastazione e' tale che la donna (parlo in senso generale ovvio, escluse le moltissime vere donne) non comprende e ne accetta piu' il vero maschio, il vero uomo: ne e' attratta ma poi con lui entra, piu' o meno presto, in competizione distruttiva: dissonanza cognitiva. E' un cancro in metastasi, ed e' il centro della strategia del nemico che prima ci ha divisi, inserendo sospetto e pornografia tra uomo e donna, poi depopolati con la denatalita' frutto di aborto, divorzio e carrierismo della donna ed adesso ci rimpiazza con tagliagole islamici.
    Cazzo! Ma quando, donne, aprirete gli occhi? Il rapporto uomo-donna non e' mai stato una "questione d'amore" o una "questione di sesso" o "una questione di diritti": E' SEMPRE STATA UNA FACCENDA MILITARE!!!!
    Ma questo, poiche' nella storia di guerre la donna non ne fatta nessuna (a parte subirle e a parte le recenti guerre in contesti particolari e comunque in un'ottica di "donne soldato" in se' negazione della stessa natura femminile), per voi e' impossibile capirlo. Ed in questo vulnus e' penetrato il nemico che ci sta militarmente distruggendo impedendo ad arte alle donne di far figli ed avere una stabile famiglia.
    Ovvio anche l'uomo deve darsi una svegliata e smetterla di piangersi addosso: ad ogni caduta ci sia un immediato rialzarsi, piu' forti di prima.
    Da parte mia, il giorno in cui definitivamente constatero' la totale impossibilita' di relazione tra la mia natura di uomo sempre piu' antico e la natura aliena della donna moderna, ovvero quel giorno in cui realizzero' che siamo ormai due codici tra loro incompatibili quindi inservibili, quel giorno mi faro' monaco.
    Nelle mie notti insonni immaginero' la donna estinta: femminile, accogliente, fonte di vita, di stabilita' e di trascendenza. Fonte di epopea e di meravigliosi poemi, come nel fecondo medioevo cristiano, epoca dove si costruirono cattedrali incredibili che oggi vengono incendiate nella totale indifferenza.
    I muezzin mi sveglieranno al mattino in un letto vuoto ma santificato dalla solitudine e dalla preghiera.
    Ma non voglio che finisca cosi', cazzo!
    Un caro saluto e in alto i cuor.
    Anonimo R

    RispondiElimina
  24. https://torino.corriere.it/cronaca/19_aprile_26/sfogo-web-poliziotto-che-irrita-procura-il-pm-mi-ordino-liberare-senegalese-aggressore-9f8fb474-67fa-11e9-9924-a3f7289eca7e.shtml?refresh_ce-cp

    Il Deborde vi invita ad ospitare a casa vostra un migrantes risorsa "oro" care e cari...

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  25. Per Serena: perche' le donne o stanno in silenzio o satanicamente strillano e operano attivamente in prima fila per la distruzione? Che tipo di software malefico e' stato inserito nel cervello della donna? Le balle infiocchettate ad arte non reggono piu': chi mai si opporra' alla dissoluzione? Mussulmani, antifa e affini, pare perfino la rivista Rollingstone hanno esultato di fronte alla distruzione (ovviamente dolosa ma arrivera'il solito cretino a dire che bla bla...) di Notre Dame: vi ricostruiranno una cattedrale per il neoculto mondiale. Chi si opporra' a tutto cio'? Per depopolare il pianeta su chi vuole che agiscano? Su di voi ovvio, in primis. Anche su di noi, ma noi maschi siamo piu' cazzuti e basici, piu' adusi a tattica e strategia: ecco la distruzione del maschio per via divorzi, per via calunnie, per via del precariato, del linciaggio mediatico quotidiano. Sa cosa prova un padre quando gli vengono tolti i figli, viene cacciato di casa e poi vede che a casa sua e con i suoi figli si incista un coglione che, ovvio, girera' per casa nudo dopo la doccia? Ma quale escremento di societa' ha mai nel passato accettato come normale cio?
    Riuscite care donne almeno ad abbozzare l'abominio dove siamo giunti?
    Alla fine, fatti fuori noi uomini e padri, magari capitani di qualcosa ma non necessariamente, magari guerrieri o padri di famiglia, voi sarete alla loro totale merce'.
    E' una faccenda bellica, niente di piu'. Ma come potete capirlo ormai? Gia' il maschio medio non ha contezza di cio'!
    Detto questo, voi donne avete il segreto della vita: l'unica cosa che gli stronzi non avranno mai! E' il segreto dell'universo: aprite gli occhi per Dio! Non barattate il vostro oro con liquame di maiali come da troppo tempo ormai state facendo!
    Il cristianesimo, il cattolicesimo non e' quello che ci e' stato ficcato in testa da (piu' o meno) quando siamo nati.
    Giro il link di un film documentario straordinario, almeno per me:

    Monsignor Lefebvre, un vescovo nella tempesta

    https://youtu.be/TiaKJ_FA0b8

    Un caro saluto e scusate l'enfasi. Non tornero' piu' sull'argomento.
    Anonimo R

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    1. Molto vero quanto hai scritto.
      E bello che citi monsignor Lefebvre.

      Rispetto a questo:

      "Sa cosa prova un padre quando gli vengono tolti i figli, viene cacciato di casa e poi vede che a casa sua e con i suoi figli si incista un coglione che, ovvio, girera' per casa nudo dopo la doccia?"

      mi limito a osservare come in altri tempi, più civili, il coglione avrebbe celermente concluso la sua esistenza in modo violento ma giusto...

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    2. ciao non lo posso sapere che cosa prova un padre separato dai figli, ma da quello che ho visto, un ragazzo non smetterà mai di cercare il proprio padre anche se non l'ha mai potuto frequentare o nemmeno conosciuto, purtroppo lo cercherà disperatamente in ogni adulto che troverà, professori o ragazzi più grandi, bisognerà vedere se questi saranno all'altezza! E' una sofferenza inaudita che viene inflitta stoltamente, "per moda" talvolta: io non so se è un bene o è un male, talvolta si tratterà di pezzi di m. sul serio? ma questi "padri cancellati" dalle madri vivono ogni momento nell'anima dei figli… io auguro con tutto il cuore a questi padri di essere forti e non perdere la fiducia, restano sempre importanti punti di riferimento per i ragazzi anche se non li hanno potuti veder crescere. con il cuore, serena. grazie per Lefebvre, guarderò il video

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  26. Caro Anonimo R,
    si puo' anche tornare ciclicamente sull'argomento, perche' no, e' d'interesse nazionale direi!
    E' tutto vero quel che scrivi. Purtroppo il salto verso il vuoto, da parte di tante e tanti, e' gia' stato fatto, quindi dubito che si possa mai tornare indietro. La cosa invece avanzera', gli altri possono solo resistere finche', si spera, non si autodistruggera'. Questo almeno quel che ho concluso nel mio piccolo.
    Approvo in pieno l'obbrobrio:
    "Sa cosa prova un padre quando gli vengono tolti i figli, viene cacciato di casa e poi vede che a casa sua e con i suoi figli si incista un coglione che, ovvio, girera' per casa nudo dopo la doccia? Ma quale escremento di societa' ha mai nel passato accettato come normale cio?"
    E non voglio pensare alle varianti-variabili che si prospettano o in certi casi gia' realta': coppie gay o lesbiche, relazione di gruppo, transintrasessuale... poveri bambini che dovranno assimilare e saranno indotti persino ad imitare simili oscenita'.
    Resistiamo e rendiamoli forti per resistere a loro volta.
    Un caro saluto,
    Ise

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