Decifrare il passato (e il presente)

Racconti e improvvisazioni

Novità sconsigliate ai puri di cuore

09 maggio 2019

L’uso improprio di Pito Pito ... l’uso appropriato di Cicciolina [Il Poliscriba]


[Il Poliscriba]

La signora Staller non ha mai avuto nessun rapporto sessuale con cavalli o altri equini come per anni si è voluto far credere
Lorenzo Croce, nota gola profonda del porno all’italiana

Azz! … la liberazione sessuale.
Odio le statistiche sull’attività sessuale degli umani.
L’uomo è l’unico mammifero che conteggia i propri accoppiamenti, l’unica bestia che li suddivide in base agli orientamenti contro la sua stessa natura, santificando quelli più perversi, demonizzando quelli etologicamente normali che, contro la verginità e la castrazione morale, riempiono le culle e svuotano il paradiso.
L’uomo è un edema sulla crosta terrestre, un’eccezione animale che conosce la via della distorsione sensoriale, lastricandola di cattive intenzioni, cattivi pensieri, farneticando di uguaglianze laddove si ravvisano solo differenze, riscontrando omogeneità nel ricolmo fiorire di diversità biologiche, mentali, sociali, genetiche che definire razziali sarebbe uso corretto dell’intelletto e del sano osservare incontaminato da propaganda politica o scientifica.
Cicciolina si dimenava sui palchi e i maschi si masturbavano.


Moana Pozzi si offriva a mezzo Parlamento, scopata dai potenti, mentre gli ominicchi nel girone degli impotenti si smanettavano ancora, silloge di  un’ erezione collettiva previagra.
Le pornostar italiane sculettavano davanti agli ultimi fuochi d’artificio virile, segnanti la prossima fine del maschio latino; mentre le colleghe importate d’Ungheria, l’imminente crollo dell’URSS e la nascita della pornomafia balcanica che, antisemiti seminatori d’odio imputavano essere un obiettivo dello ZOG ebraico, viste le ascendenze giudaiche della Henger e la storia “sentimentale” con il noto filonazista, poi ritornato all’Islam, Dagoberto Husayn Bellucci …  e le contraddizioni incalzano.
La testa di ca ... ops! di ponte di questo affare miliardario, dai risvolti fortemente orientati verso la decostruzione del maschio occidentale, di cui si è largamente parlato in questo blog, sarebbe stato lo smunto anemico Schicchi, quello della massima erotica: “La pornografia è lo specchio della società”, il frontman rivoluzionario della band a luci rosse, il Larry Flynt de' noantri, il Casaleggio della vulva, aureolato da tutti i santi liberatori d’Italia dal giogo clericale, bacchettone e sessuofobo presessantottino.
Che tristezza; se interrogati, quasi nessuno dei segaioli che lo ha reso ricco e con lui schiere di acrobati del kamasutra più maniacale, lo ricorda se non per l’appena citata signora Fottemberg, della parodia dell’Ispettore Derrick,  triturata dal sarcasmo pecoreccio a doppio senso dei due Max, Tortora e Giusti: “Harry, chi è meglio: io o il tenente Colombo? Sempre lei, ispettore. Bravo, Harry! Si vede il tupè? No, ispettore”.
Madame, che oggi si è riciclata, come altre sue note colleghe, nei format per meteore spente, ricollocate per motivi di portafoglio e per evitare alienazioni di beni immobili duramente conquistati a colpi di marchette, minacciati da esproprio fiscale, attraverso il sapiente riciclo che i loro pasciuti agenti sanno spremere dai vecchi fasti, in ossequio alle rimembranze ormonali degli onanisti tutti che, dopo anni di inveterate prugne, hanno imboccato le strade solite dei mariti comuni, collocandosi sui vari gradini della decadente, frustrata società occidentale: divorzista, abortista, genderista, sessualmente liberata e sterilmente iperattiva.
È  di poche settimane fa l’ingresso della Ilona radicale, ex deputata vantante il triste primato di prima pornodiva al mondo ad entrare in un Parlamento, che non poteva che essere quello italiano, nel gossip per sciacquette vegane radicalanimaliste, scandalizzate per la brutta fine del boa constrictor Pito Pito che ella usava  per i suoi spettacoli rompitabù, al limite della zoofilia o zoerestia che dir si voglia.
Un’entrée evidentemente studiata che io condivido, perché la Staller ha ragione da vendere a voler indietro il suo vitalizio “sudato” sugli scranni della democrazia; obolo per obolo, non vedo perché la sua rivendicazione dovrebbe essere meno forte di quella di una Iervolino.
Biondissima paladina dell’ossitocina, idealista gaudente, amante incondizionata del puro atto benefico del coito, pulzella di Budapest,  ebete femen antelitteram, non  ha dovuto impegnarsi cerebralmente in un distinguo filosofico tra prostituzione mediatica e politica, tra offerta di corpo e di prebende: il mestiere non cambia, mutano solo tariffe e clienti.
Piena di debiti e non più di liquidi seminali o scaglie d’ofide, per non divenire preda del fisco o dell’ufficiale giudiziario, ingegnandosi di salvare dal sequestro il suo attico sulla Cassia, oggi è disposta a incontrare a cena, face to face, ciò che rimane dei suoi sfatti adoratori,  decisa a mettere all’asta una collezione di mutandine usate.
Lo scandalo fa notizia, o semplicemente letame improduttivo; Cicciolina fa quello che sa fare meglio: si vende, vende tutto, fa uso appropriato della fine di se stessa come sempre ha fatto.
La signora Staller, imborghesita dal vecchio successo, sodomizzata dalla vita fuori dal set, è rimasta senza mutande, e di dar via il didietro, chissà perché, non ha più nessuna fregola.
Sfama chi deve sfamare, arricchisce ancora un pochino chi si nutre delle carcasse dello showbiz.
Resta pur vero il detto che, se la merda fosse oro, i poveri non avrebbero le chiappe.

5 commenti:

  1. Era il 12 Maggio 1977, quasi un anniversario
    stavo a letto con un febbrone; per ingannare il tempo ascoltavo da una neonata radio locale la cronaca della manifestazione di piazza in cui venne uccisa Giorgiana Masi;
    ad un certo punto cercai qualcos'altro e mi imbattei in una trasmissione
    a cui partecipava Cicciolina: il nulla, una tizia che chiamava tutti cicciolini
    e aggiungeva qualche frase sconclusionata, e tutti lì a telefonare per farsi
    chiamare cicciolini; un'illuminazione improvvisa e capii che nell'eros la
    fantasia ha un ruolo fondamentale; decisi allora che potevo avere a mia disposizione tutte le donne del mondo, nude e disponibili a mostrarsi senza neanche chiedere,se avessi scelto come oggetto delle mie fantasie erotiche il loro naso.
    Ho preso seriamente in considerazione anche l'orecchio ma è più facile che, le perfide, lo nascondano con una ciocca, un ricciolo.
    E poi la decisiva superiorità del naso sull'orecchio: ha due buchi.

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  2. Quest'articolo mi fa troppo dolore... La mia infanzia... popolata da porno su carta... l'odore di quella carta... Li trovavi dappertutto... Cicciolina la Dea: la mia Dea... Tutto era cosi' normale: sara' stata Cicciolina a rovinarmi?
    Certo, Cicciolina non si dedicava ai cavalli, ma agli asinelli si. I tristi e brutti asinelli...
    Basta! Oltre non posso rimembrar... Troppo dolor...

    Uguccione Copernico Kavod, inventore del Razzosupercazzola alimentato a metanoduro, l'unico vettore spaziale in grado di penetrare l'atmosfera pelosa di Venere (secondo l'Agenzia Spaziale di Poggibonsi)

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  3. Poliscriba mi sembra che playboy fosse in Mano ad un ebreo e se guarda e gira un po per internet trovera di tutto e di piu su quel popolo di depravati vedi digitate " gli ebrei controllano LA pornografia" mi stupirei se non lo facessero controllano tutto banche media holliwood Borse ecc , per non parlare del Talmud libro abominevole dove e' consentito ogni devienza sessuale piu Degradante anche su minori in puberta, LA pornografia non avrebbe ragione di esistere se le donne Italiane fossero meno esose pretenziose ghignose e inculente ma purtoppo lo sono e allora che si becchino I negri noti gentleman pieni di Smancerie

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  4. Conosco la storia della pornografia made in USA, la pornovalley, per intenderci. Sul fatto che sia una questione solo ebraica, ci andrei piano. Non lo dico per difendere un Hefner e affini che hanno sicuramente speculato finanziariamente, e radicalmente cercato di cambiare il pensiero e l'atteggiamento delle masse nei confronti della sessualità, depotenziandone l'aspetto di relazione, rafforzandone quello esclusivamente ludico-trasgressivo-edonistico. Non voglio scomodare il solito ciarlare di cristianità sessuofobica vs ebraismo talmudista prosatanico che aizza il polimorfismo sessuale, l'abortismo e altre deviazioni dal "naturale" svolgersi dei comportamenti erotici e non ho scritto normale svolgersi, perchè sulla normativa relativa al pudore se n'è già scritto a profusione nei roventi anni della contestazione hippy. Ma il porno, etimo di origine greca, se non hindi, ha natali pregiudaici, ed evidentemente risale ai riti orgiastici propiziatori di fertilità e coesione di piccoli gruppi sociali(il dionisiaco) Divieti relativi all'incesto, alla poliandria e alla poligamia, sono sintomi di evoluzioni o involuzioni, secondo alcuni, di controllo sociale che si è stabilito con il progressivo abbandono della vita nomade-sciamanico-politeista a vantaggio di quella sedentaria agricolo-letteraria-monoteista. Ma il discorso qui esonderebbe oltre l'umana sopportazione dei lettori del blog, anche in merito alla sessuomachia tra opposti... e qui mi taccio per non turbare anime innocenti.

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  5. Gli americani sono il popolo più bigotto della storia, lo dice Rocco Siffredi. Secondo me ha ragione.

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