Decifrare il passato (e il presente)

Racconti e improvvisazioni

Novità sconsigliate ai puri di cuore

29 gennaio 2019

Galeotto fu il canotto


Roma, 29 gennaio 2019

A queste latitudini ci si è occupati spesso della sedicente sinistra.
La sinistra l'ho inquadrata in un processo storico di progressivo immiserimento: dal socialismo del pane sino alla rarefazione dei diritti civili. I diritti civili, non sostanziati dal pane, infatti, sono quello che sono: niente (o prese per i fondelli).
Il protagonista della liquefazione della sinistra è il sinistrato.
Il sinistrato è diviso fra Jekyll e Hyde.
Jekyll, l'idealista, persegue il diritto civile, cascame ridicolo e parodico dell'antico socialismo.
Hyde, l'occulto, anela i denari, gli agi e le prebende che l'indotto dell'attuazione di quel diritto gli riserva.
Esempio.
Il diritto alla libertà di espressione degenera, ridicolo, nel diritto all'amore libero (LGBT).
Il sinistro Jekyll reclama con forza e a suon di periodiche pagliacciate (Gay Pride) tale istanza (in una democrazia permissiva, si badi).
Hyde passa all'incasso grazie ai finanziamenti a questa e quell'altra lobby e associazione (nata dall'oggi al domani) dove tali diritti vengono, presumibilmente, adorati, analizzati, laccati, tatuati, scarnevalati, declinati, introiettati, permanentati.

La destra, tuttavia, non è da meno.
Forse è ancor peggiore della sinistra.
Come possa gente come Meloni e compagnia rappresentare il cuore duro e puro della tradizione italiana non è dato sapere. In verità: perché la Meloni è considerata di destra? Nessuno lo sa.


Aborto, divorzio, gerarchia militare, fede, onore: non ho mai sentito un destro, a parte le dichiarazioni di circostanza per circonvenire il proprio elettore micco, parlare di abolizione delle leggi sessantottine su divorzio, aborto, chiusura del servizio militare, secolarizzazione spirituale et cetera.
E pensare che il destro elettore ha passato venticinque anni di vita a votare (dico: votare!) Silvio Berlusconi, ex goliarda, ex massone, ex nightclubber. Per carità, io gli voglio bene al Silvio poiché rimane pur sempre un tipo guascone e frizzantino, ma la destra! Stiamo scherzando? Con tutto l'ameno codazzo: igieniste dentali, circoli di spogliarelliste, divorziati e divorziandi, gerriscotti, bancarottieri, sospingitori esterni di associazioni profit meridionali. E poi Silvio! E si ricandida! E l'elettore di destra lo vuol votare! Ancora!

Ma le foto, signori, le foto ...
La foto di Alemanno, del Poletti presidente delle Coop, dei piddini, di Casamonica, tutti insieme in uno scatto: e la gente, davanti a questo, all'outing da fumetto della concordia partitocratica, si dilania!
Dopo questo! Maledetta sinistra! Maledetti fascisti!
Qui ci si scompiscia, signori, a fronte di una stolidità diffusa quanto imbarazzante dell'Italico medio. I vecchi sono vecchi oramai, rimbambiti o sfiduciati, e i giovani (dai cinquanta in giù, mica minorenni) li raggiri col gioco delle tre campanelle!
E si continua, nonostante la realtà ti sbatta in faccia il panno bagnato dell'evidenza ogni cinque minuti.
La Prestigiacomo, sorcina di destra, pilota il canotto di paillettes politicamente corrette verso i perseguitati della Sea Watch!
E dietro: un tizio di LEU, un partito che nemmeno esiste più, e uno di +Europa, la summa del mondo al contrario, il più feroce e antipopolare grumo di antiitalianità dell'arco costituzionale.

La Prestigiacomo, un passato di battaglie radicali, milita in Forza Italia, il partito anticomunista per eccellenza. Com'è possibile? Semplice, Berlusconi può pilotare il partito, infrangere conflitti d'interessi, entrare alla Consob, uscire, elevare peana a Dell'Utri, interferire, insultare magistrati, gozzovigliare con le olgettine. Quando c'è da dettare la linea mondialista, però, è il pannellismo a comandare inderogabile. Della Vedova, il superlaico, è il dominus, non altri. Della Vedova, il cui grande elettore è il cattolico Tabacci: ognuno mediti tale busillis.

L'attualità mi ripugna, come detto.
Lasciarsi invischiare da tali fatterelli è vizioso se non si evidenziano le tendenze secolari.
Si rischia, è successo ad alcuni, di tifare il governo Berlusconi e, caduto Berlusconi, il governo Tremonti; se non il governo Bertolaso.
Si comprenda: Berlusconi e Prodi sono i soldatini che combattono ognuno per il proprio esercito, ma, quando il Padrone tuona, entrambi la pensano allo stesso modo.

Non si tira indietro Martina. Egli guarda negli occhi i migranti e deduce: "Sono minorenni perseguitati!". L'occhio clinico di Martina, inabile ad accorgersi delle mutilazioni degli edili che lavorano in nero, stavolta è un microscopio Zeiss: vede ferite e cicatrici, cauterizzazioni e persecuzioni: la lacrima scende salsa lungo la gota barbuta mentre egli espira - la sa a memoria - la filastrocca del piagnisteo al giornalista amico. Spente le lampade dell'indignazione, l'eroe si riaccascia sui velluti per un pisolino ristoratore.

C'è il micco elettore che si satolla di parole d'ordine e agita la matita copiativa a comando.
Il figuro politico, un gradino sopra il micco, pasciuto e ricattabile, che si prepara agli incassi.
Il direttore d'orchestra, ancor più su, che dirige a bacchetta il politico per scopi che nemmeno l'astuto politico sospetta, figuriamoci il micco elettore.

A Viterbo, secondo statistiche ufficiose, metà degli abitanti del centro (13000) sono immigrati!
Strepitoso! Lo ripeto: a Viterbo, una delle province più reazionarie d'Italia!
E sapete cosa si sta cucinando lì? Un futuro sindaco leghista!
La filiera dei coglioni è completa.
Prima si incassa popolando il centro di ogni risma possibile, tanto che alle otto di sera sembra di stare a Dacca o Kinshasa; quindi ci si prepara a rimarginare la ferita facendo il grugno duro. Furibondo il vorticare delle matite copiative! Cara sinistra, adesso ti facciamo vedere noi! Ma la sinistra ha già incassato il suo, ora ronferà all'opposizione dieci anni, che gli frega? Ma la patria (viterbese) è salva, ci sta il castigamatti salviniano, possiamo dormire tranquilli.
E il circolo continua.
Grazie anche al M5S che, invece di scombinare tutto, si tira da parte ottenendo, grazie a figuri mediocrissimi, il 6%!
Sissignori, avete capito bene: mentre a livello nazionale il Movimento veleggiava al 32% lì ci si limitava al 6%, per non disturbare la catena fordiana dei gonzi e dei gargarozzoni.

Ogni tanto mi vado a riguardare quella foto e convengo, con logica meschina, che l'unica soluzione sia il disprezzo del non voto.
Una maggioranza oscura e risentita che mormora nel buio, mai illuminata da riflettori.
Almeno questo!

Una volta l'Italiano era intelligente.
Se aveva studiato.
Persino gli illetterati, però, comprendevano le sfumature dell'inganno.
Li si poteva dominare, i cafoni, taglieggiare, ma il padrone davanti ai loro sguardi era sempre in mutande ideologiche.
Ora, però, l'Italiano beve tutto. Non solo alla bettola dell'informazione, ma persino al distributore automatico di sapienza da quaranta centesimi: il web. D'altra parte se cento milioni di esseri umani giocano a Fortnite tutta la notte perché non credere alle più colossali panzane?
Oggi abbiamo i filomigranti e abbiamo i controfilomigranti e pure i razzisti: il cerchio dell'arco costituzionale è completo: votate! Meglio di così ...

Ora vi suggerisco il nome di un razzista vero, uno coi fiocchi: Alceste.
Sì, è vero, sono razzista.
Questo segreto ha talmente logorato i miei nervi che non posso più inghiottire bile: devo vomitarla.
Sono razzista.
Credo di appartenere a una razza a parte e le altre, perciò, non mi piacciono.
Mi danno fastidio.
Sono in vena di ammissioni.
Non sopporto più l'inglese. La calata americana. Il birignao londinese. È così. Anche un banale "You're welcome!" mi disgusta sin nel profondo dell'animo. I sociologi, i letterati, gli psicologi, i politologi col nomignolo angloamericano e il labbro arricciato da Yale mi nauseano: e chi li cita? Mi fa schifo pure lui. Come si possano prendere sul serio questi faciloni non lo so. "Si legga Rorty!"; ma io preferisco leggere l'elenco del telefono! Non mente l'elenco del telefono, coi cognomi incasellati l'uno sull'altro. E le Pagine Gialle, poi, come non ammirarle, esempio mirabile e commovente di bassa entropia!
E poi non sopporto i neri. I negri sì, i neri no. Per tacere di quelli "di colore". Gli Africani sì, i negri d'Africa, quelli che combattevano per l'Africa. Il nero saccarinico da esportazione no. Il nero democratico da salotto, il pechinese polcor, da esporre sempre, in ogni telefilm, film, sceneggiato come la pubblicità occulta del whisky nei thriller anni Settanta. Il nero ce lo ficcano ovunque, con foga anacronistica: nelle guerre di Troia, nelle guerre stellari, in Svezia, al Polo Sud, accanto a Leonardo da Vinci. È il prezzemolo del mondo, come l'ebreo, la supervittima. Il nero da We are the world, il nero del Cristo migrante, il nero che fa simpatia sulla spiaggia, il nero dei film del PD con gli attori buoni del PD: lo prenderai a legnate.
Gli omosessuali sì, i gay no. Gli omosessuali non li ha inventati il movimento di liberazione di Milk, né Lady Gaga e nemmeno Vladimir Luxuria. I gay da salotto che urlacchiano quanto sono perseguitati (in una democrazia che pare un bordello a cielo aperto)

Consideriamo sotto nuova luce la vecchia barzelletta: "Era ebreo, negro, gay, ladro, assassino, pervertito e drogato, e ce l'avrebbe pure fatta se non fosse stato irrimediabilmente pazzo".  Dopo pochi decenni ce l'ha fatta di sicuro tanto che le categorie succitate dominano incontrastate l'immaginario occidentale.

Le femmine sì, le donne no. Le femmine son sempre esistite, le donne le donne le donne ... sono un'invenzione del mondo al contrario, come i gay e i neri e altri barboncini della lacrima ...
Vegetariani sì, vegani no. Plutarco era un vegetariano, un vegano è un fanatico da tre palle un soldo. Non lo sopporto, lui e i suoi pallidi ravanelli.
I bambini sì, il mocciosame no. I bambini son sempre esistiti, possedevano il loro mondo di senso, inespugnabile, millenario, universale; ora il mocciosame scimmiotta l'adulto, petulante, cretino, pervertito pure lui. A dieci anni si sente inadeguato in tutto, non sa più chi è, se maschio lo fanno giocare con le bambole e con un tizio dal nome ominoso, Vladimiro Guadagno, se femmina le inculcano le follie più tendenziose sul riscatto donnesco: liquidi, rincoglioniti dagli psicofarmaci, a disagio col 7x8, illetterati, confusi, smaliziati prima di superare i dodici anni, introversi e viziosi, nel capriccio e nell'arroganza, già preparati a subire consenzienti la vaselina delle future leggi pederastiche.

L'omosessuale, il matto, la strega, il malato e il deforme sono sempre stati con noi. Separati da noi. Sublimati, derisi, santificati, perseguitati, sterminati oppure oggetto di pietà. Un qualsiasi citrullo d'una qualsiasi ONG crede che la pietà sia stata inventata da lui o nei suoi pressi: non sa che egli è, invece, in un mondo capovolto, solo l'ultima ruota del carro della regressione. La sanità veniva preservata proprio dalle barriere, da ruoli definiti, ancestrali, cristallini. Per distruggere l'antico si è dovuto spettacolarizzare l'omosessuale, il matto, la strega, il malato e il deforme, renderli centrali grazie a un doloso vittimismo e usarli, mercé una nuovissima e(ste)tica, per giudicare in negativo ciò che fu eminente, bello, normale, ricco, antico, accettato. Il progressismo, che si crede progressivo, ha solo ridotto in cenere ogni tentativo di senso. Ora, finalmente, il potere può dominare un'umanità priva di linguaggi, morali, comportamenti.

Il quarantenne Ludovico il Moro quasi ci rimette la buccia per la giovanissima Cecilia Gallerani. Troppi coiti e palpitazioni frementi per la bella puta. Cecilia è timidamente fascinosa, ottima cortigiana; parla latino, ama le arti; comprende, perciò, il genio soffuso di Leonardo mentre questi la ritrae, lento e paziente, con l'ermellino in grembo. Quanti anni ha? Quattordici? Sedici? Come Giulietta Capuleti. Quando impera la tradizione non v'è peccato. Ma questo non va bene al Mondo Nuovo che avanza. E allora si procede al dissolvimento: maledetto Ludovico il Moro, maledetti indiani e le loro spose bambine (sessantenne giace con una decenne: la bimba muore dissanguata! Quante fregnacce di tal genere abbiamo letto?), maledetti maschi, retrogradi, profanatori, assassini d'innocenza, sciovinisti! Viva la libertà, viva il femminismo!

Una domanda: le ragazzine da webcam che si infilano un palo nel culo per farsi pagare in moneta digitale? No, caro razzista, questa è libertà d'espressione. Le abbiamo, infatti, liberate! Dal fardello sciovinista della tradizione! Certo, libertà, come la pedofilia e l'incesto prossimo venturi.
Libertà, signori: anzitutto, libertà.
Un altro busillis per voi!
La libertà di farsi scopare da un cane, vogliamo mettere.
Le donne liberate, scandalizzate a corrente alternata, felici, realizzate, piene; e però nevrotiche, infelici, imbottite di droghe.
Volete un altro busillis?
Viva i bambini! Ma quali? I mocciosi travestiti, edaci, consumatori, mostri, carnevaleschi, rimbambiti. Viva i bambini liberi! E i neonati a fettine? A fettine dal terzo, quarto, quinto, nono mese. Al decimo mese e non ne parliamo più! Ma no, perché quelli contrastano con la libertà coartata dallo sciovinismo ... l'utero è mio ... non sono bambini ... sono pezzi di carne non senzienti ... mi hanno violentata ... era distratto, il porco! I bambini ... i bambini ... ma quali?

Da leggersi: Lameduck, Hitlery's baby

Il postmoderno è lubricamente infarcito di tali busillis, di queste continue contraddizioni che, in quanto contraddizioni, nessuno sa spiegare. E questo perché? Per il rigetto della logica solare. Se più non valgono i principi basilari del linguaggio tutto vale (sequitur quodlibet) in un carnevale senza direzioni. E poi, più decisivo, perché le contraddizioni, ineliminabili, si sciolgono nel potere alogico e amorale dove vigono la Sopraffazione e la mancanza di Libertà, spacciate falsamente, spudoratamente, per democrazia e libertà: la Monarchia Universalis è coincidentia oppositorum.

In una foresta, la più nera, Alceste ti può tirar fuori: pozze umide, licheni, rami spezzati, versi nel buio, afrori improvvisi, grotte, bacche rutilanti e funghi mostruosi. Tutto gli parla in quel labirinto, terrorizzante e meraviglioso! Si può morire, lì, ma la morte è amica. La morte ciberà alberi e foglie. Non si tema nulla! Persino l'ultimo degli insetti, il rospo più repellente e bavoso ha il proprio ruolo.
Nel deserto, no. Nel deserto, senza vento e sole, privo di ombre e segreti, igienico come una sala operatoria, lì diventi solo un prigioniero. In piena libertà.

28 commenti:

  1. Tanto di cappello Alceste. Questa destra (?) e questa sinistra (?) sono l'approdo terminale della reincarnazione di forme umane mediocri o malvage in forme infime. Possibile scendere piu' addentro al nulla? Difficile. Nelle "Avventure di Gordon Pym" di Poe, il protagonista va verso il nulla. Anche la Prestigiacomo, col suo canotto scortato a vista, si avventurava, senza rendersene conto, verso il nulla.
    Proprio oggi il mio monologo interiore pensava ai milioni di italiani che hanno difeso i confini della patria dall'invasione austro-ungarica cento anni fa. In centinaia di migliaia sono morti e centinaia di migliaia ne hanno sbudellati di austriaci. Il nemico invasore era bianco, europeo, cristiano. Eppure sul Piave, fiume sacro alla Patria, i nostri nonni bloccarono l'avanzata e lo ricacciarono a casa sua a colpi di cannonate, baionetta e shrapnel. Gli arditi (a cui uno dei miei avi appartenne) assaltavano le trincee nemiche di notte, armati di cotello, mazze e bombe a mano, spesso scannandosi tra loro: di notte il nemico aveva la stessa faccia dell'amico. Quanti italiani sono morti orrendamente per difendere la nostra Patria, e quante donne, madri, figlie e sorelle violentate nell'avanzata del nemico. Oggi la nostra Patria bellissima e' svenduta, e' preda di papponi, di laidi figuri, di ladri di bambini, di baldracche lerce, di pennivendoli senza onore. Che bello se, durante l'avanzata intrepida in canotto, lo spirito di Poe fosse arrivato e questi, evocando il Dio degli uragani e dei mostri abissali, avesse generato un immane Maelstrom cannibale, nelle cui fauci le ridicole maschere del potere, la ridicola diciotti, i ridicoli migranti negri fossero tutti inghiottiti una volta per sempre in un colpo solo! Una segnale dal Divino che l'Uomo puo' ancora sperare... invece niente!
    Dall'altro lato di questa tristissima palude che chiamano mare od oceano, la satanica New York ha finalmente partorito: chissa' da quanto preparava "il lieto evento" la citta' capitale del mondo. Com'e' strano questo accanimento contro la vita, contro i nascituri, gli infanti. Pizzagate? Noo... Tutta propaganda... Pero' dato che ci siamo meglio depenalizzare l'infanticidio, il crimine piu' aborrito da Cristo. Non si sa mai.
    Tra tutti gli scrittori, Poe e' quello che mi sovviene quando sento che tutto e' perduto.
    L'altro giorno su youtube ho scovato un video, di qualche anno fa, che documentava la scoperta, fatta a Los Angeles in un parcheggio per container, di un container zeppo di feti umani, abortiti tra la 24° e la 30° settimana. 17.000 in tutto. Massacrati, come e' ovvio nella pratica. Alcuni abbastanza integri. Sembra che a Los Angeles arrivi (o parta) un container di questi ogni due settimane. Basta digitare "Plant Parenthood" e l'inferno, sotto forma di diritti della "donna" ti si spalanchera' sotto i piedi.
    La rinuncia al divino, la rinuncia alla difesa dei Sacri Confini Patrii, la rinuncia a ribellarci agli sciacalli del finto potere derivato, ci rende simili a quei poveri aborti nel container. Il regno di Satana sta avanzando a velocita' folle: il mancato Maelstrom ne e' la prova! Infine come non citare le parole del Papa che si preoccupa, che i nostri figli ricevano una giusta educazione sessuale? Testuali: "...Il sesso è un dono di Dio per amare, non è una cuccagna... anche se qualcuno lo usa per guadagnare soldi o per sfruttare altre persone: questo è un altro problema"... "occorre fare una educazione sessuale che sia oggettiva, senza colonizzazione ideologica. Se si fa un'educazione sessuale piena di ideologia, allora si distrugge una persona...".
    Dio, batti un colpo se ci sei: ormai e' ora!
    Anonimo R

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    1. Purtroppo è così.
      Non so se il Pizzagate sia vero o meno, ma nulla cambia, siamo in piena era Crowley, l'Arcinemico. Nulla cambia se si è atei o credenti.

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    2. Caro Alceste,
      Grazie per questo breve ed efficace nuovo dizionario del mondo al contrario, perfetta sintesi della distopia democratica e libertaria. Pensa se ne facessi un dizionario illustrato cosa ne verrebbe fuori, arte postmoderna per miliardari di sicuro.
      E grazie per aver menzionato il post di Barbara Tampieri, perfetto anche quello, da una blogger che stimo molto (ma non essendo sufficientemente multitasking il mio commentare si ferma al blog di Alceste cui sono affezionata... Galeotto fu il canotto in tal caso veramente, in quanto a pochi mesi di ritorno dalla mia 'Viterbo' con meta' degli abitanti colorati cercavo un approdo ai miei pensieri 'razzisti', indecisi tra la vecchia autocensura alla Hyde e l'outing carnevalesco e volutamente provocatorio alla Jekyll... la normalita' ormai e' bannata).
      E cosi' stiamo semanticamente scivolando nei peggiori gironi infernali, ed anche sintatticamente, intere frasi e periodi han perso la vecchia logica che legava insieme le parole, qual'e' la causa e quale la conseguenza, o i periodi ipotetici della realta', possibilita' o irrealta'... tutto stravolto.
      I neri, i migranti, col loro esodo bubbonico, sono il nuovo popolo eletto. Ci insegneranno cone vivere, come disse una vestale. Insieme a loro tutte le altre categorie da te citate.
      Il dolore piu' grande non e' vedere il degrado della politica o di chi e' al potere, quanto quello delle persone comuni, degli amici, dei parenti, fino ai bambini, il simbolo dell'innocenza, da noi impunemente violata.
      Questo pero' mi porta a non smettere di lottare, anche se donchisciottamente e a testa in giu' nell'Upside-Down World.
      Un caro saluto,
      Ise

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    3. Verrà anche il tempo dei popoli eletti: diventeranno dannati.
      Sono puri mezzi di propaganda: oggi va di moda il nero vittima come, quando serviva, c'era l'arabo cattivo. Che fine ha fatto l'arabo cattivo? Sono figurine d'un film ...
      Al bar Schenardi aspetto due amici viterbesi ... Vengono dalla periferia, da Santa Barbara ... il centro, come San Faustino, è appaltato all'Africa ... tutto questo a Viterbo ... e nemmeno ce ne siamo accorti di tale processo ...

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    4. Caro Alceste, cio' a cui assistiamo e' la battaglia finale descritta nella Bibbia. Siamo veramente di fronte alla guerra piu' atroce che la razza bianca, il popolo di Javeh, abbia mai combartuto. Non sono un credente speciale, anzi. Se dovessi etichettarmi direi che sono uno gnostico, ovvero un nemico del Cristo rivelato. Non e' cosi' per fortuna, nonostante tutti i miei sforzi. Il punto e' che, la razza che sta dietro a Crowley e di cui il figuro e' un mero pupazzo, ha agito nei secoli sovvertendo e mal interptetando, ovviamente a nostro danno, le scritture bibliche, CELANDO A NOI, RAZZA BIANCA, CHI VERAMENTE SIAMO E DA DOVE VENIAMO. Da qui, per esempio, i vari Biglino. Il mio paradigma e' totalmente cambiato il giirno che ho trovato una sconvolgente chiave di lettura della Bibbia che da a questo testo una forza e attualita' incredibili. La battaglia dell'oggi e' a livello sia spirituale che materiale. Senza queste due livelli la reazione e la resistenza sono impossibili. La "razza nemica" (pero' anche Biglino la delinea abbastanza bene in uno dei suoi passaggi, per poi deviare l'attenziine dell'audience verso "gli alieni") ha sempre operato per sovvertire la Bibbia ed il cristianesimo, RECIDENDO LA NOSTRA COSCIENZA COME POPOLO, CELANDO A NOI LA NOSTRA VERA STORIA. Non e' un caso se questi stronzi abbiano sovvertito tutti i dettami biblici ed evangelici, ed ora, con il termine "razzista", tentino di camuffare la loro vera satanica azione, che e' la DISTRUZIONE DELLA RAZZA BIANCA, la LORO ARCINEMICA e, al contempo, PERSEGUANO LA PRESERVAZIONE INTEGRA DELLA LORO RAZZA. La nostra ignoranza e stupidita' li fa vincere giorno dopo giorno. Ma non hanno ancora vinto! E basta aprire gli occhi. Gli africani sui barconi sono semplicemente gli arnesi con cui questi demoni cercano di assestarci il colpo finale: per questo i loro lacche', i loro camerieri ridicoli prendono gommoni, si stracciano le vesti, diventano pazzi e schiumanti di rabbia se umqualcuno blocca, cosciente o incosciente, i loro piani di sovversione razziale. Ai vari Martina, Prestigiacomo, Papa Francesco, Soros, Mattarella ecc non frega una beata mazza dei destini di un branco di negri semianalfabeti vaganti nel Mediterraneo. Peo' questi poveracci sono fondamentali perche' SONO TANTI E SONO DI RAZZA E RELIGIONE OPPOSTA ALLA NOSTRA, QUINDI PERFETTI PER DISTRUGGERCI COME UNITA' DI POPOLO, CULTURA E SPIRITO. Per noi, la battaglia e' per la vita o la morte. I negri sono solo usati: come nel 600 e 700 gli africani venivano compravenduti, ed il mercato degli schiavi (cosa che pochissimi sanno) era tutto nelle "loro" mani, oggi, sempre "loro", con la loro ONU e ONG ce li recapitano come bombe razziali.
      Sara' durissima ma il primo passo e' aprire gli occhi su chi noi veramente siamo. La Bibbia ed il Vangelo sono la chiave di volta. Ve lo dice uno che finira', di sicuro, dritto dritto all'inferno!
      Un caro saluto ai cristiani di tutti i colori, e un saluto particolare a tutti coloro di razza bianca adamitica. Anche a quelli non completamente di pura razza adamitica, ma che hanno scelto da che parte stare.
      Anonimo R

      Ps: che pensieri sovversivi, vero? Per fortuna che c'e' la liberta' di pensiero e di espressione...

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  2. Stupendo caro Alceste. Letro ascoltandomi in sottofondo i dozzinali 883 degli anni 90, dove ancora rimaneva una certa pulizia di pensiero. E quindi ci immoliamo? Sono anni che ci penso al
    beau geste.

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    1. Per il gesto estremo c'è tempo, il tempo di scappare per vivere decentemente e ostentare almeno il disprezzo.

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  3. Il sangue che ti sale a gli occhi e la rabbia per la miseria di questa classe politica, a volte ti fanno perdere di vista dettagli sublimi, tocchi di rara maestria che, galeotti, ti rappacificano l'anima. La maestria del mestiere si vede nei dettagli.
    "Galeotto fu il canotto" di Renato Zero mi era sfuggita: colpo da maestro Alceste, che si incastona come un diamante (nero) in questi deliri marittimi di privilegiati accattoni/e del transatlantico!
    Invidio i colpi da maestro!
    Anonimo R

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    1. Strano che ti sia sfuggito uno degli ultimi acuti surrealisti-trash del Renatone nazionale. Mi domando, però, quanto abbiano notato l'accenno. Solo i vecchiacci più attenti!

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    2. La pellaccia non mente mai. Magari, dati i neuroni persi per strada ed il vetusto profilo biofisico ci metto un po'. Ma quando colgo il genio nascosto tra le pieghe, la rasoiata mortale inparabile, la parodia dell'accatto dei mortuari gia' morti, il cuore mi diviene un presepe su cui brilla la stella cometa: e rinasce Gesu' bambino, Re tra il bue e l'asinello, tra le statuine dei pastori, di Gandi, di Pele', di Mussolini e financo Hitler! Concedi anche me un piccolo gancio gobbo caro Alceste: questo Natale a Napoli le statuine del presepe raffiguranti Mussolini ed Hitler si sprecavano! Segno dei tempi?
      Per mondare la mia rozza mancanza ricopiossi amanuensamente il testo galeotto: tale gesto antico (quello dell'ammanuense) lo dedico al canotto della algida Prestigiacomo...
      Anonimo R in letizia

      Galeotto fu il canotto

      Renato Zero

      Il cielo è azzurro
      il mare è blu
      Per la merendina, ci pensi tu
      Partiamo alle cinque? 
      Torniamo alle otto
      Affittiamo il canotto
      Affittiamoci un canotto 
      E prendiamo il largo 
      Verso il mare blu
      Oh, oh, oh, cara 
      Remo un po' io, remi un po' tu 
      Hai portato il gorgonzola 
      L'emmental, le uova
      Cioccolata e thè?

      Oh, oh, oh, cara
      Cosa farei senza di te
      Che idea
      Sospinti dall'alta marea 
      Che idea
      Senza la bussola, che idea
      E poi, due punti nell'oceano, noi

      Così vicini, ma lontani
      Nessuno tranne i pescecani, ahi
      Ehi, ma che fai? 
      Non sapevo soffrissi di vertigini 
      Ehi, non mi sbaglio, annegando stai
      Aiuto

      Lasciami, dai 
      Perché coinvolgermi
      Aiuto, aiuto, aiuto 
      Mentre vai giù
      Non rammento di te 
      Alcuna virtù
      Mentre vai giù
      Io mi sento su

      Via le tue mani dal canotto
      E vai sempre più sotto
      Non ti vedo già più
      Che strana donna eri tu

      Ah, ah, ah
      Affittammo quel canotto 
      E prendemmo il largo 
      Verso il mare blu
      Oh, oh, oh, cara 
      Adesso tu non ci sei più
      è finito il gorgonzola
      L'emmental, le uova
      Cioccolata e thè?

      Oh, oh, oh, cara
      È finita anche per te
      Colpa di quel canotto
      Sei sparita laggiù 
      Inghiottita dal blu
      Ah, ah, ah, ah, hm
      Cha, cha, cha
      Ah, ah, ah

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  4. È vero, la sinistra è riuscita a fare qualcosa che neanche il fascismo è stato capace di fare: far diventare razzisti gli italiani. Oggi c’è una tensione sociale altissima. A parte i fanatici dei “porti aperti come i nostri culi” dei centri sociali, l’italiano medio nutre un odio profondo verso gli africani. Anche se non è ancora pronto ad ammetterlo apertamente (il polcor ha ancora la sua presa), se gli si presentasse l’occasione di schierarsi con un razzista vero (alla Céline, alla Hitler), lo farebbe con piacere.

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    1. I due che hai citato, assieme a Franco, Petain, Mussolini e compagnia, tutti, avevano fatto la guerra. Di Maio e Salvini, compresi gli elettori, soprattutto i loro elettori, no. Se avessero sgobbato anche un solo anno in trincea parecchi sorcini ecumenici penderebbero dagli alberi da un bel po'.

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    2. Caro Enrico, mi permetto di rettificare, senza intento politico o fazioso ma solo per amore della precisione, una sua affermazione imprecisa e purtroppo veicolata dalla propaganda post bellica: se ci fu un leader politico non razzista, quello fu proprio Hitler! Tra le file delle SS combatterono 31 (o 32 non ricordo) diverse etnie, tra cui un battaglione di africani e uno di indiani d'America, di nativi! Per non citare il corpo SS delle Sonderkommandos: i 150.000 soldati ebrei del terzo Reich, eliminati a fine conflitto per non interferire con la narrazione! In tantissime nazionalità si unirono ad Hitler. Questa è una verità scomoda. JSSE OWENS quando vinse alle olimpiadi in Germania venne salutato calorosamente dal Fuhrer, mentre il "democretico" Roswelt dedicò al campione di casa sua un gelido ricevimento. Si legga le memorie di Owens. Nel "mondo al contrario", facendo il contrario della narrazione ufficiale con buona probabilità si ristabilisce qualcosa che ha una certa attinenza con la verità.
      Quindi chi era Hitler?

      La verità mi fa male, lo so...
      La verità mi fa male, lo sai!

      Nessuno mi può giudicare, nemmeno tu
      (la verità ti fa male, lo so)
      Lo so che ho sbagliato una volta e non sbaglio più
      (la verità ti fa male, lo so)
      Dovresti pensare a me
      e stare più attento a te
      C'è già tanta gente che
      ce la su con me, chi lo sa perché?

      Ognuno ha il diritto di vivere come può
      (la verità ti fa male, lo so)
      Per questo una cosa mi piace e quell'altra no
      (la verità ti fa male, lo so)
      Se sono tornata a te,
      ti basta sapere che
      ho visto la differenza tra lui e te
      ed ho scelto te

      Se ho sbagliato un giorno ora capisco che
      l'ho pagata cara la verità,
      io ti chiedo scusa, e sai perché?
      Sta di casa qui la felicità.
      Molto, molto più di prima io t'amerò
      in confronto all'altro sei meglio tu
      e d'ora in avanti prometto che
      quel che ho fatto un dì non farò mai più

      Ognuno ha il diritto di vivere come può
      (la verità ti fa male, lo so)
      Per questo una cosa mi piace e quell'altra no
      (la verità ti fa male, lo so)
      Se sono tornata a te,
      ti basta sapere che
      ho visto la differenza tra lui e te
      ed ho scelto te
      Se ho sbagliato un giorno ora capisco che
      l'ho pagata cara la verità,
      io ti chiedo scusa, e sai perché?
      Sta di casa qui la felicità.
      Nessuno mi può giudicare, nemmeno tu!

      NESSUNO MI PUO' GIUDICARE
      Caterina Caselli

      Anonimo R

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    3. Ho superato da un pezzo "l'etica" del polcor e, d'altronde, la mia età mi assolve compassionevolmente da ogni riprovazione: tutt'al più potranno dire che ormai sono "rincojonito"! Dunque, caro Sig. Barra, sono totalmente d'accordo con Lei (detto da "uno che era comunista"!).

      Ad Alceste vorrei far sapere che quanto racconta di Viterbo, la città dove sono cresciuto e che non vedo da più di 15 anni, mi addolora oltre misura: ma c'è ancora, almeno, sul retro del "Gran Caffè Schenardi" quella saletta sede del Circolo Scacchistico Viterbese, dove mi imbucavo per sfuggire agli allenamenti di scherma?
      Invece di Renato Zero ignoro praticamente tutto: ma come già scrissi tempo fa, sia pure con riprovazione e scherno di qualche altro ospite del blog, non è mai stato il mio genere di musica. Però il testo, diligentemente ricopiato dall'amanuense R (chissà se "gli duole il pollice" come al vecchio Adso!) è divertente!

      Per Ise
      vorrei che fossi mia nipote: di quante cose potremmo parlare e come ci faremmo compagnia!

      Cari saluti a voi tutti
      Hermannus Contractus

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    4. Per evitare di infastidire il nostro anfitrione, non mi dilungherò con argomenti che non sono in linea con l’articolo pubblicato. Spesso tra i commenti ci si lascia andare a discorsi sofistici che degenerano in chiacchiericcio da bar.
      Per anonimo “R”: Conosco questi testi. Gli ebrei tra le forze armate tedesche erano i reduci della prima guerra mondiale ed i loro discendenti (l’arruolamento non era aperto a tutti). Riguardo alle SS “multirazziali” la invito ad approfondire l’argomento per evitare di prendere cantonate nel “distributore automatico di sapienza da quaranta centesimi”.
      Per Contractus ed Alceste: non capisco come possiate essere stati comunisti. Come avete fatto ad accettare tutte quelle sciocchezze sul materialismo storico? La predestinazione della classe operaia? L’abolizione della proprietà privata come panacea di tutti i mali e preludio all’instaurazione del paradiso terrestre? Lo avete fatto perché siete stati attirati dalle legittime rivendicazioni sociali delle classi (o meglio ceti) più deboli? Sia chiaro che in queste domanda non vuole esserci nessuna traccia di insolenza o offesa.
      Ancora per Alceste: cosa ne pensa di Ida Magli? Ha letto i suoi libri di critica all’UE? (critica che non verte su dissertazioni economiche, ma effettuata da punti di vista umanistico/antropologici).
      Saluti, EB.

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    5. La parola "comunista", alemno in Italia, è ricca di sfumature.
      Talmente ricca che Gaber le dedicò una canzone in cui chiamava comunista il dritto e il rovescio, il bianoc e il nero.
      Io preferisco parlare di socialismo; il che non mi impedisce di affermare che l'iniziativa individuale e la proprietà privata sono essenziali allo sviluppo della società.
      Sono contradditorio?
      Certi liberisti alla Ayn Rand mi fanno orrore, al pari delle sciocchezze sulla dittatura del proletariato.
      Ida Magli l'ho letta, ma non mi ha convinto del tutto. Sempre migliore dell'Erinni Fallaci che, invece, ha capito pochissimo: d'altra parte era una giornalista.
      Chi ha ben compreso, oggi, il futuro governo mondiale zootecnico è Marco Della Luna (al netto delle teorie sul signoraggio che si possono condividere o meno). Anche Fusaro ha notevoli spunti: se la smettesse di fare il presenzialista sarebbe meglio, però.
      I miei autori di riferimento, comunque, sono tutti morti. E da un pezzo.

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  5. https://youtu.be/lM2lrY8ystk
    Alfa Giulia, Ferrari 488, Lamborghini Aventador | 2.000 CV nella Terra dei Motori

    Made in Katanga?
    Anonimo R

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  6. Per quanto riguarda l'articolo ineccepibile...Soprattutto la parte sui bambini giò smaliziati è una cosa che effettivamente ho notato e spaventa un pochino anche me, in alcuni casi devo dire sono impressionanti...L'ho notata e ascoltata la canzone...anche a me mancava... certo bisogna dire che il buon Renatone ha dipinto l'inizio del collasso con una certa maestria, non sono vecchio ma ricordo bene quegli anni: droga e edonismo mettevano la firma del male sul benessere acquisito e giravano autobus (nonchè treni) arancioni. Era molto amato in quella Roma. Nei suoi exploit più estremi però conservava ancora una certa ironia, oggi non esiste più quell'ironia, esiste al limite il sarcasmo, che è saccente scontato e soprattutto stancante.

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    1. Reanto Zero era un bel tipo. Aveva inventato questo suo modo di proporsi, un simpatico cattivo gusto, con testi un po' nonsense. Poi si è preso troppo sul serio ... è diventato mistico ... noiosetto, pure ...

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    2. Caspiterina dici bene
      ...tanto pe cambiare vero

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  7. Molto bello! potremmo definire questo pezzo, come il Manifesto dell'Antimodernità secondo l'Alceste.

    Inutile interrogarci sulle tendenze politiche di chi era a bordo di quel canotto: siamo ormai al partito trasversale, transnazionale, transpartitico, transgenico,interpolitico immigrazionista. Quello che usa l'humana pietas come arma di distruzione di massa contro tutti noi.
    Forza Squali! fate il vostro dovere.

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    1. Ma quella non è pietà Nessie, ma il suo contrario.
      La pietà dovremmo esercitarla noi, rettamente, assieme a tutti i sentimenti che ci hanno tolto.

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    2. Quando parlo di "pietà" come Arma di Distruzione di Massa, intendo riferirmi all'industria del Piagnisteo.

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    3. Certo. Ci tengo a differenziare e a fare il pedante su questo punto. La pietà e la giustizia non l'hanno inventata le ONG, bensì proprio noi.

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  8. Cari Alceste ed Hermannus,

    ho scritto in maniera ermetica dando adito a un fraintendimento. Non sono di Viterbo; con mia 'Viterbo' intendevo la mia cittadina che potrebbe benissimo essere Viterbo, come qualsiasi altro centro medievale italiano con meta' abitanti colorati.
    La mia origine e' al di la' dei monti, a nord-est rispetto a Viterbo. I miei borghi preferiti sono quelli intorno ai monti Sibillini: Montemonaco, Montefortino, Montefalcone...
    Un ramo della mia famiglia poi ha origini forestiere, tracciabili dal cognome. Provenivano da est, vennero in Italia dalla Macedonia dove si erano stanziati e cristianizzati. Quando i turchi invasero i Balcani, per i servigi resi nella lotta contro i turchi, fu loro donato un territorio nello stato pontificio. Il borgo in cui s'insediarono fu per molto abitato quasi solo da persone di tal cognome, si sposavano tra loro (finanche i miei nonni), complice l'isolamento del territorio.
    Insomma discendo in parte da profughi di mestiere, posso dire la mia!

    Chi si diverte a etichettare chi e' giustamente allarmato dall'attuale invasione e insiste nel considerarla una normale migrazione di persone per bene in cerca di miglior fortuna con solo il diritto di riceverla nei modi a noi noti, mi fa sorridere. Ma ride bene chi ride ultimo, quindi sono ben lieta di dare la precedenza.
    Come detto qui piu' volte, in Italia si sta compiendo, con l'inganno, una tratta illegale di uomini (i piu' destinati ad essere criminali coatti a vita) a discapito degli autoctoni, nel solo interesse di un piccolo gruppo.
    Chiunque puo' immaginare le conseguenze.
    Tutto il resto e' inganno-propaganda.

    Caro Hermannus, anche se non sono di Viterbo sono lieta di essere da te considerata come una nipote.

    Un caro saluto,
    Ise

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  9. The Beauty of America before Multiculturalism
    https://www.youtube.com/watch?v=LWdNNuuBb7w
    POSEIDON

    Anonimo R

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  10. Canotto Gonfiabile exursion 5 Napoli
    https://www.youtube.com/watch?v=LRmEeIv4s14

    Cerciello Famiglia non me ne voglia.
    Anonimo R

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Siate gentili ...