10 ottobre 2020

Il vestaglione di Bagnai


Unreal City, 10 ottobre 2020

Alberto Bagnai si sta accorgendo, pian piano, della realtà.
Non di quella oggettiva, gnoseologicamente rilevante, netta e filosofica, bensì di quella vischiosa, meschina, mediocre, luciferina; che induce allo sbalordimento, indi alla rassegnazione disperante, le anime migliori.

Un blog è uno dei modi per esternare (o espettorare, secondo le multiformi varietà dello spirito) il proprio sé, l’inconscio (più o meno in-conscio) sentimento o di superiorità o di inadeguatezza o di fallimento nella vita quotidiana.

Bagnai, attraverso il blog, con un misto di albagia, lepidezza e arroganza, ha costruito un affascinante Golem del suo pensiero; mentre, probabilmente, tentava vago i tasti del clavicembalo: un pizzico di ennui a colare sulla plebaglia in ascolto; d’altra parte è giusto così: i migliori danno il tempo, o i tempi; gli altri remano.

Purtroppo il digitale ha questo difetto: i capi, o coloro che raggiungono la visibilità, o la popolarità apparente (oh, quanto apparente!) non provengono, per merito (un qualsiasi tipo di merito: virilità, bellezza, forza, astuzia), dalla plebaglia, da cui si distinguono, o dal fiore dell’aristocrazia (che una volta era plebaglia, ovviamente); i migliori del digitale sono figurine imposte dal digitale stesso, che interagiscono con i trucchi del digitale, sfruttandolo vogliosamente (facebook, twitter ...): per questo vengono riconosciuti esclusivamente dal web e da simili ectoplasmi del web; finché, ahiloro, la turba lurca e stracciona li accerchia e allora si rendono conto dell'impossibilità d'ogni agire.

Io stesso, come accennai in non so più quale post, faccio parte di tale consesso. Mi considero, inoltre, un traditore; così come l'Inca Garcilaso de la Vega scrisse in spagnolo (la lingua dei dominatori) la storia del proprio popolo trucidato, così Alceste si serve della lingua dei dominatori (google) per tradurre in versi prosaici il massacro di ciò che amava. E, tuttavia, a differenza dei molti, ho almeno contezza di tale inganno, e lo soffro; perseguo in esso solo per voglia di cronaca: per l’ansia di documentare, più a me stesso che ad altri, lo sfacelo; si può morire in un ansimo di fierezza.

A Bagnai, però, manca tale scetticismo di fondo; egli vanta qualche ambizione: accademica? No, siamo più dalle parti della vendetta contro l’accademia. Della volontà di umiliarla, l’accademia, o dileggiarla, con l’imposizione di una intelligenza viva e callida (accademia in senso lato, ovvio: chiamiamola istituzione intellettuale). La scelta di adire la carriera politica di questo si nutre; e, parimenti, di una fallace sicurezza (quella di manipolare o sobillare parte della politica) e di un calcolo erroneo (credere che parte della plebaglia sia disposta a seguirlo). Entrambi i corni dell’illusione, fallace sicurezza e calcolo erroneo, derivano dalla sopravvalutazione del proprio ruolo digitale, come detto sopra. In realtà, nella realtà sordida e lutulenta del Ventunesimo Secolo, un capo, un duce, un ecista, infatti, deve spostare carne; id est: muovere i fegati e le coratelle, instillare odio, intercettare segrete pulsioni del sentimento popolare; sacrificare; e mentire o meglio: trasmutare in utopia la verità. I bit, i bit ... cosa sono i bit ...

Esaminiamo la fallace sicurezza. La partitica non la si smuove, né la si orienta o manipola o influenza; i comunisti avevano dalla loro una delle rarissime ideologie vincenti degli ultimi duecento anni: grazie a tale utopia sono riusciti a infiltrare lo Stato Italiano sino a prenderne possesso nei gangli amministrativi più lucrosi. Poi hanno ovviamente  pagato pegno poiché di comunisti e di socialisti non ce n’è rimasto più nessuno a parte un blocco repellente di sindacalisti neghittosi e di fannulloni assortiti che assicura comunque il controllo di larghe fette della struttura statale. Ma ci sono voluti un’ideologia di massa e cento anni. Ma Bagnai? Cosa vorrebbe influenzare? Si son letti troppi aneddoti sugli uomini ombra, sui cortigiani più potenti del re e su Madame de Pompadour. Bagnai non riuscirebbe a far cambiare idea nemmeno all’assessore di Pizzighettone di Sotto, figuriamoci. Lo status di cui gode (interviste, comparsate, risatine) è sostanziato esclusivamente dal cinismo del partito cui ha scelto di appartenere ... il marketing spingeva per le manfrine sulla devoluzione dall’Europa (passata l’epoca della devoluzione dall’Italia e del profumo Dur) e lui, cinicamente, è stato ritenuto perfetto quale uomo immagine ... Salvini, peraltro, uno dei suoi maggiori sponsor, l’Europa ormai la anela (come è sempre stato, altro che scontro con l'anima realista di Giorgetti) ... lontani i bollenti spiriti, l’uscita dall’euro assomiglia ogni giorno che passa a un balocco usato ... tanto che di quel blocco populista che faceva tremar il continente (Grillo, Meloni, Salvini) non resta che cenere e odor di spetezzi.

Di Salvini non dirò nulla: rileggete Il grasso da tagliare.

Il calcolo erroneo, invece, è un peccato ancor più grave. Davvero si credeva che diecimila minchioni disposti a cicalare su qualche grafico potessero trasformarsi in legione d’attacco? La risposta è no; no; e poi no. Non solo all’atto pratico questi Keynes digitali sono stati cancellati dal virus della imminente responsabilità, ma han dato prova, ritrovatisi a dover agire, di una irresistibile voglia d’escapismo (l’apocalittica poltrona ...).
Per tacere del livello medio delle truppe legaiole sotto l’Arno. Qui Bagnai dev’essere sinceramente inorridito. Si racconta che Fabio Capello, prima che il presidente della AS ROMA Franco Sensi gli comprasse Gabriel Omar Batistuta e altri pezzi grossi indebitandosi a vita, fosse assai scontento del roster della squadra. In un pomeriggio domenicale, dopo la sconfitta, sibilò, pressappoco: “Perché non ho sostituito nessuno? Mi sono girato verso la panchina e ho trovato il nulla”. Così deve sentirsi, oggi, Alberto Bagnai. Semianalfabeti, grassatori, citrulli e qualche ricasco di Forza Italia saturano le liste romane del partito rivoluzionario di Salvini ... poco, insomma, per discettare di squilibri macroeconomici.

Ma sto tacendo dell’errore degli errori ... credere, cioè, che la verità rechi la libertà ... Dio, quale mistificazione ... persino il fondatore della Cristianità parlava tramite parabole ... e invece qui, mercé un graficuzzo (ecco la verità!), si vuole muovere all’assalto della Bastiglia gente che non sa caricare una fionda ...

Per l’ex sovvertitore delle regole europee, incistato (si cambia da dentro!) nell’ex partito che voleva distruggere l’Unione Europea (da dentro!), il futuro si biforca. O ritorna all’insegnamento e al blog, un tantino sfiatato stavolta, oppure si acconcia sulla poltrona ... non quella parlamentare o senatoriale, ovviamente, ma quella che Giorgio Forattini disegnò sotto le terga borghesi di Enrico Berlinguer in una vignetta storica: Berlinguer, in vestagliona e ciabatte, sorbisce un buon tè nel proprio salottino; i canti dei metalmeccanici che sfilano per le vie riescono, purtroppo, a filtrare attraverso i vetri della finestra, infastidendolo ... sic transit gloria Marxis ...

Ma non vorrei dare l'impressione di parlar male di Alberto Bagnai. Mai oserei poiché rispetto sempre l'intelligenza. Il succo di quanto dico si condensa in questo ... che non è un appello, ma la stringata sintesi di cinque anni di amichevoli chiacchiere digitali: la democrazia elettiva è finita ... la democrazia in sé trascolora in Qualcosa d'Altro ... la libertà, l'autentica libertà, che si nutre nei divieti e di una ferrea disciplina, la conseguiremo, quindi, solo vivendo in modi inaspettati ciò che ci resta da vivere come esseri umani. 

L'elogio della vita al contrario ... solo questo vale.

35 commenti :

  1. Ma anche tu lo vedi intristito?
    Io ho sempre la sensazione, guardandolo, che gli rimorda dentro qualcosa.
    Un giorno, con rabbia repressa, fece un discorso (per altro giustissimo e raro in linea di principio) in cui disse: "io sono obbediente"; intendeva "leale al capo", pur mal sopportandone molti aspetti.
    Secondo me Bagnai sta soffrendo.

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  2. Proprio perché molto intelligente è anche molto combatturo e non credo che ilsuo problema sia la "poltrona", è un'accusa troppo grillina, c'è dell'altro.

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    1. Sono certo che soffre ... la poltrona ovviamente non è quella remunerativa, da scaldasedia ... ma la poltrona che si regala a chi "è servito" per riverniciare il partito e a cui han dato il "ben servito" ... di solito accade così a meno che la vittima non abbia un sussulto e vuoti il sacco ritornando ala sua vita pre-partitica.

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  3. Forse lo farà, per qualche ragione mi è sempre sembrato, in profondità, coerente o comunque "senziente".

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  4. Buonasera, l'analisi è corretta, sebbene troppo severa. Mi spiego: chi segue il blog di A. Bagnai (io dal 2011) sa bene che siamo distantissimi da quello che potrebbe essere un percorso di rinascita del paese. Lo sa, per primo, lo stesso Bagnai che non manca nelle sue "dirette" di "giustificarsi": che volete da me? siamo opposizione, non abbiamo i numeri, se mai ce li darete, allora forse...Prendiamo il buono dove si può trovare: il blog di Bagnai ha inciso, ha offerto a molti consapevolezze in antitesi alla narrazione dominante. Ha sbagliato a "buttarsi in bolidiga"? forse sì, so per esperienza personale che il sistema non si cambia da dentro, ma - chiedo ad Alceste - come si cambia, allora?!

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    1. Non si cambia con la democrazia elettiva: è impossibile.
      Non si gioca a carte, semmai si rovescia il tavolo.
      Però, in assenza di democrazia, occorre la carne per rovesciare il tavolo e noi di carne non ne abbiamo più. Siamo incorporei, digitali. Ergo, è impossibile, anche da tale versante, il cambiamento.
      In un cul de sac possiamo solo ritardare, creare zone sospese in cui il potere non abbia impero.

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  5. La rinuncia pesa, non é sempre utile, ma raramente é banale... eludere e dileggiare, processare addirittura, ogni rinuncia, senza tentare non dico di comprenderla, ma almeno di soppesarla, é il male del secolo.

    Basti vedere come é stata trattata l'ultima dimissione di un ministro. Per fare un esempio banale.

    Del resto se sono 12 anni che parliamo delle stesse cose e stiamo dove stiamo, forse qualcosa si é toppato. Tutti.

    Su Bagnai: un mio amico dieci anni fa mi disse "Cosa ride?".

    Sul digitale e le sue chimere...concordo molto.

    Però anche i migliori ci cascano. Per migliori non intendo il succitato.

    Tu, Alceste, non hai mai cercato i favori del pubblico. Quindi non ti riguarda.





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  6. Un giudizio molto, troppo severo, per chi ha il merito di avere aperto gli occhi ad alcune migliaia di persone, e di avere portato in Parlamento una parola di verità sull'"Europa", dopo decenni di retorica fasulla sul 'sogno europeo'. E' poco? Certo, e concordo sulla inadeguatezza della compagine parlamentare del centro destra, tanto che sentendo i discorsi di Bagnai in Aula viene da pensare a un fuoriclasse che giochi in una squadra insieme a dieci modesti calciatori di serie B: magari può fare qualche numero spettacolare, ma ovviamente la partita da solo non la vince.

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    1. Ritengo (l'ho detto in ogni salsa) che sia totalmente inefficace "far aprire gli occhi" o "dire la verità". Occorre far puntare gli occhi in una direzione per ottenere il risultato: tutto qua. Per ottenere il risultato egli si è imbarcato con individui che vogliono remare da tutt'altra parte. E questo si è verificato perché egli crede nella democrazia elettiva. Ma la democrazia elettiva è una trappola che ti fa girare in tondo all'infinito. Bisogna creare miti, utopie e ricercare uomini che possano "muovere la carne" cioé gli istinti, i sentimenti, l'odio.

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    2. Se non sbaglio queste sono le “illusioni” di Leopardi.

      La ragione è nemica d’ogni grandezza; la ragione è nemica della natura; la natura è grande, la ragione è piccola. Voglio dire che un uomo tanto meno o tanto piú difficilmente sarà grande, quanto piú sarà dominato dalla ragione; ché pochi possono esser grandi; e nelle arti e nella poesia forse nessuno, se non sono dominati dalle illusioni. Questo viene che quelle cose che noi chiamiamo grandi, per esempio un’impresa, d’ordinario sono fuori dell’ordine, e consistono in un certo disordine; ora questo disordine è condannato dalla ragione. Esempio: l’impresa d’Alessandro: tutta illusione.

      la fine delle repubbliche e della libertà, parte l'avarizia, la lussuria e l'ignavia. Ora queste non sono madri ma sorelle di quell'effetto di cui parliamo. E questo e quelle derivano dai progressi della ragione e della civiltà, e dalla mancanza o indebolimento delle illusioni, senza le quali non ci sarà quasi mai grandezza di pensieri nè forza e impeto e ardore d'animo, nè grandi azioni che per lo più sono pazzie. Quando ognuno è bene illuminato in vece dei diletti e dei beni vani come sono la gloria l'amor della patria la libertà ec. ec. cerca i solidi cioè i piaceri carnali osceni [22]ec. in somma terrestri, cerca l'utile suo proprio sia consistente nel danaro o altro, diventa egoista necessariamente, nè si vuol sacrificare per sostanze immaginarie nè comprometter se per gli altri nè mettere a ripentaglio un bene maggiore come la vita le sostanze ec. per un minore, come la lode ec. (lasciamo stare che la civiltà fa gli uomini tutti simili gli uni agli altri, togliendo e perseguitando la singolarità, e distribuendo i lumi e le qualità buone non accresce la massa, ma la sparte, sì che ridotta in piccole porzioni fa piccoli effetti.) Quindi l'avarizia, la lussuria e l'ignavia, e da queste la barbarie che vien dopo l'eccesso dell'incivilimento. E però non c'è dubbio che i progressi della ragione e lo spegnimento delle illusioni producono la barbarie, e un popolo oltremodo illuminato non diventa mica civilissimo, come sognano i filosofi del nostro tempo, la Staël ec. ma barbaro; al che noi c'incamminiamo a gran passi e quasi siamo arrivati. La più gran nemica della barbarie non è la ragione ma la natura: (seguìta però a dovere) essa ci somministra le illusioni che quando sono nel loro punto fanno un popolo veramente civile, e certo nessuno chiamerà barbari i Romani combattenti i Cartaginesi, nè i Greci alle Termopile, quantunque quel tempo fosse pieno di ardentissime illusioni, e pochissimo filosofico presso ambedue i popoli.

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    3. Per Enrico:

      Sì Enrico, è un passo del Leopardi fra i tanti meravigliosi che ci ha dato. Notare la nettezza della prosa che diviene nettezza del dire. L'illusione dona la vita, indubbiamente. Ma non bisogna confondere l'opposto dell'illusione con la pura razionalità. L'opposto "dell'illusione che vivifica" è il Nichilismo. Ci son stati popoli religiosi in equilibrio con un sapere razionale, a esempio.
      La perdita delle illusioni, la vita divenuta arida, reificata, l'ho sempre messa in relazione con un moto inarrestabile di regressione universale. E tale regressione (morale, concettuale ... e della razionalità) si inscrive in una più generale tendenza del cosmo alla dissoluzione cioè all'entropia massima. Perché l'umanità non dovrebbe seguire il de-corso di una galassia? Perché dovremmo sopravvivere a processi che annientano stelle, pianeti, sistemi solari oltre alla volgare materia inorganica? L'organico e l'inorganico cadono sotto l'imperio delle leggi fisiche ... Se Dio è il Tutto allora uno degli attributi divini, il maggiore, non potrebbe essere la Seconda Legge della Termodinamica? Perché l'eroismo come sentimento non dovrebbe dissolversi seguendo leggi precise, fisiche, immutabili? In tal senso la dissoluzione, quale peccato, invece di essere derubricata a rudimentale credo d'una lontana religione mediorientale, assumerebbe contorni diversi, assai attuali, eterni. Da questo punto di vista l'umanità non sarebbe che una minuscola bolla di definizione e resistenza (katechon) in un fiume cosmico dominato dalla distruzione. E chi accende un lume nella notte, o scolpisce un torso, o dipinge, o scrive un libro si pone quale autentico eroe in contrasto col nichilismo e colla dissoluzione poiché crea una sacca di senso all'interno della corsa inevitabile all'Insensato e all'Informe. L'unica Etica è questa. Questo stesso blog, questa stessa nota a te rivolta è un gesto che potremmo definire eroico poiché de-finisce contro il Caos, Azathoth.

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    4. Sono argomenti profondi che destano meraviglia ed un po’ atterriscono. Continuerò a seguirla con profondo piacere. A Leopardi mi ci sono riavvicinato solo dopo la scuola. Ricordo ancora quando andai in visita alla sua casa, con la mia classe. Anche io allora mi feci una risata sullo “sciocco gobbetto” sepolto sotto i libri. Come si può infatti apprezzare Leopardi, in un ambiente meschino e miserabile come la scuola italiana? Fu solo dopo, quando mi avviai ad uno studio profondo dell’opera sua, quando riuscii ad intravedere solo un barlume della sua grandezza, che capii e mi vergognai profondamente. Poi andai a chiedergli scusa direttamente a Napoli.

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  7. Bagnai... ormai un clavicembalo ben stemperato.

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  8. Buongiorno sig. Alceste,

    è vero quanto Lei dice: il sistema democratico rappresentativo oggigiorno ha il compito dello specchietto per le allodole. Attira a sé tutte quelle posizioni magari estreme ma non eversive, di certo plausibili, che possono trasformarsi in movimenti d'opinione e quindi in voti alla prossima - prossima in quanto vicina - elezione. Si parla qui di Bagnai ma ci sono stati altri soggetti sensibili alle tematiche monetarie e alle storture UE (me ne ricordo uno in particolare, dei tempi in cui si cominciava a disquisire di monete alternative, almeno 10 o 12 anni fa, che finì per candidarsi con una di quelle escrescenze partitiche di sinistra) in buona fede attratti dalla luce della ribalta, che hanno tardi scoperto di essere finiti in una trappola. L'errore sta nel credere che un'idea antisistemica, ardita perché banalmente non allineata - non rientrante nel programma di ipnosi permanente - prima ancora che rivoluzionaria, possa divenire maggioritaria grazie all'amplificatore del partito nazionale. Ma i partiti oggi sono dei pollai a batteria dove il singolo pollo non distingue la sua voce dalle altre, per quanto essa possa apparire come un faro nelle tenebre tempestose! E comunque il pollaio ha un padrone, mica comandano i pennuti. Sebbene autorevole, il pensiero di Bagnai nel partito è subalterno: non è il verbo della Lega. Il megafono riservato all’individuo Bagnai è quello, non infimo ma sempre modesto, della comparsata in tv e delle innumerevoli bandierine sospese nella galassia del web - che bucano né più né meno che quelle fiondate palestinesi al carro armato -, ma con l’aggravante che il singolo parlamentare non può ripetere ossessivamente il proprio mantra antieuropeo in ogni circostanza, come si fa sul blog o nei convegni plenari nel pescarese, poiché le camere e la politica hanno la loro tabella di marcia in cui il senatore è iscritto e soprattutto perché altrimenti i media lo depennano. Che fare allora? Come dice Lei, sig. Alceste, creare nicchie ove il potere non può arrivare, nel breve. Nel lungo, forse lunghissimo, attendere il nuovo messia, l’uomo forte - forte perché capace di rendere la verità accettabile e condivisibile, cioè virale - che parli alla carne, ossia ai “fegati e le coratelle” (queste ultime comprendendo pure il cuore, se non erro), che ci strappi alla sudditanza per riconsegnarci alla militanza: qualcuno crede che sia possibile ritornare a vivere a colpi di tastiera? Non credo. Purtroppo per far sì che si possa parlare alla carne occorre che il destinatario delle prediche abbia più niente da perdere e si senta tradito, altrimenti il messaggio si arresterà al cervello, che è oggi un organo che funziona più per calcolo - disposto quindi a credere alla storia più convincente - piuttosto che per istinto, facendo propria la storia più essenziale. Temo anche io che noi tutti internauti qui siamo in fondo dei meticci come “El Inca” che Lei ha nominato, per metà figli del tempo che abbiamo solo potuto intuire e rimpiangere, per l’altra metà figli dell’impero corrente, che ci ha imposto il nome, il cognome, ci ha dato il pane - tanto pane - e di cui parliamo la lingua. Ma il nostro “dialetto”, a cui forse rimanda anche l’Agamben del post precedente, siamo sicuri di averlo proprio dimenticato?



    P.S. La ringrazio per avermi ringraziato di un gesto davvero modesto e ancora per aver dedicato un post allo scritto di Agamben da me linkato.

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    1. Sono d'accordo con quanto dici. Vorrei aggiungere due modeste note:

      1. Dobbiamo cominciare ad accettare l'idea (assolutamente inaccettabile!) che la libertà e persino la felicità "non" siano dei frutti inevitabili e spontanei dell'albero della democrazia elettiva. E che la "democrazia" "non" passi necessariamente per le elezioni. Si può essere liberi e persino felici come contadini d'un feudatario. Dicono: si era sottomessi. E allora? Sottomessi a cosa? Ora si è meno sottomessi? Lorsignori han dato un'occhiatina al nuovo sistema digitale SPID? O, se son casual, al telefilm "Person of Interest"? Quale libertà esercitiamo, oggi? Quella di assecondare degli psicopatici, ve lo dico io. Provate a essere liberi, finirete in galera o al manicomio, in un mondo che sta abolendo galere e manicomi. Per gli uomini liberi quelli saranno sempre aperti, lo garantisco.
      2. Gli uomini forti ... a cosa pensiamo quando parliamo di uomini forti? Craxi, Mussolini, Che Guevara, Hitler ... a chi? Ma tali uomini forti, che sapevan ben parlare al cuore, erano tali o le circostanze li hanno creati? Hitler era già Hitler nel 1915 oppure è stato plasmato dalle circostanze (la guerra, un gruppo di seguaci, alcune pulsioni seguite a Weimar)? Se la Germania avesse concluso un armistizio onorevole nel 1918 vi sarebbe stato quello stesso Hitler? Quegli stessi Tedeschi riuniti nelle birrerie di Monaco?
      Gli uomini che ci servono son quelli che riescono a intercettare lo Spirito dei Tempi, quelli che se ne nutrono sino a divenire magnificenti. Ci sarà ancora un Italiano capace di tale miracolo? Io ne dubito. Vedremo.

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    2. Va beh allora torno!
      così vediamo se vi riesco a dare una mano visto il guaio in cui vi siete cacciati da sciagurati
      con questa banda di sodomiti comunisti grillini ,
      purtroppo non sono un maschio alfa a voi vi ci vuole quello e' incredibile come un popolo considerato così maschio e virile come quello italiano si possa essere fatto fregare da fessi per una cialtronata simile studiata male attuata male e giustificata ancor peggio, farvi guidare da una banda di busoni del Sud mah!
      e pensare che qui da me gli stranieri che incontro li squadro come dei pezzenti sotto tutti i punti di vista immaginabili, non dovreste avere il senso di superiorità ma di realtà eccellete in tutto moda auto cibo arte mortacci vostra cosa volete di più di eredita'dai vostri antenati pure la bellezza ? Beh li anche li non c'e'gara almeno per quanto mi riguarda voi invece vi sentite in uno stato d*inferiorita' patologico perfino davanti ad un albanese,
      ho paura che abbia ragione Papa XI quando parlava di provvidenza" e'stata la provvidenza a darci Benito mussolini " a volere l' arrivo di quello di Predappio vediamo se la Provvidenza vi vorrà dare qualcuno che lo pareggi

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    3. La democrazia elettiva è quello che è... Un surrogato della democrazia diretta, quella ateniese, quella di cui dissertavano i teorici anarchici un tempo. La democrazia elettiva è quella che aborriva Rousseau, che non funziona e forse non ha mai funzionato. Che tutti noi popolo si corra verso il tramonto definitivo col sorriso e tenendo alti i vessilli della libertà, della democrazia e del benessere, lo considero anche io il capolavoro dei nostri dominatori. Concordo quando Lei dice che i bit sono poca cosa e anzi il web è un efficace deterrente del dissidio, in quanto induce a dissentire da casa, condividendo le proprie idee con degli sconosciuti opportunamente distanti e persino consegnando volontariamente il proprio dissenso scritto al Big Brother Google, ossia, di fatto, non dissentendo o peggio convogliando il dissenso verso l'immancabile "manifestazione" (valvola di sfogo finale che palesa al mondo reale i dissidenti così come il corpo umano rivela i tramestii dell'intestino attraverso una flatulenza), o come nel caso trattato nel post in oggetto, verso un partito (flatulenza meno gassosa, certo... Riconosco la solidità del sistema partitico).
      Per quanto riguarda l'uomo forte a cui mi riferivo, lo ho definito nella stessa frase anche come "messia", proprio per significare quanto sia utopico il concetto: certo che non potrà che essere figlio delle circostanze... È arduo che le circostanze necessarie possano crearsi in questo paese troppo vecchio che è l'Italia, lo so. Ma lo scoglio peggiore ancorché attraente è che la posta in gioco epocale non è più solo il potere. È in gioco qui la sopravvivenza e i giocatori non hanno armi pari: l'elite ha in mano un quinto asso che può consentirle un salto decisivo verso una nuova esistenza, il restante 99% è pellerossa destinato all'appassimento a fuoco lento. Come si fa a negare che vi siano elementi sufficienti per una possibile narrazione diversa, per costruire una reazione, posto che ognuno di noi qui o si considera elite e lo è davvero, oppure è fottuto? Dov'è nascosta l'avanguardia che un secolo fa si condensava nelle birrerie? Son domande che faccio a me stesso, anzitutto, sia chiaro.

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    4. Per Unknown da parte di barabba:

      "L'uomo forte è in America ed è uno WASP

      https://www.youtube.com/watch?v=p8REfG3M8MQ

      Notare il tizio con l'elmetto in platea all'istante 1:42".

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    5. Spencer, certo. Ma la grana è che proviene dal Massachusetts. Io mi riconosco meglio con gente del Montefeltro, della Lomellina, della Tuscia o della Romagna. Dici che mi piace troppo sognare?

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    6. Per Unknown da parte di Barabba:

      "Caro Unknown,
      in Italia c'è la mentalità dei granchi nel secchio: se uno tenta di arrampicarsi fuori gli altri lo riacchiappano da sotto e lo ritirano giu. La mediocrità è imposta.
      Da noi una figura titanica di intellettuale militante com è Spencer (titanico sì, basta controllare che vita che fa e quante gliene hanno tirate contro) se magari c'era un secolo fa con futuristi e fascisti, adesso è impossibile da riproporre, la mediocrità è imposta e non è facile acquisire la tempra, serve una vita di scontri. Mussolini da giovane faceva a coltellate...
      Anche tra le frange più movimentiste vige la dicotomia tra gesuiti (intelletto senza volontà, sono tanti, chiaccherano ma sono insipidi ad es. il redattore di primato nazionale) e imbecilli (il contrario, volontà senza intelletto, i coatti alla Paolo di Canio). Uno che coniugasse le due cose sarebbe malvisto (pensiamo a un Marco Mori ad esempio) da ambedue i fenotipi antropologici".

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    7. L'uomo o l'ideale di uomo a cui qui si anela deve proprio nascere in questo contesto di mala tempora e di infirmi animi, non un attimo prima e nemmeno dopo. Formiamolo! Evocarlo e basta, concordo, non serve. I coatti? Se lo sono veramente, servono, se invece sono imbecilli... Be... abbondano ovunque, son come l'azoto nell'aria che respiriamo: che ci vuoi fa'?

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  9. HO UN IMMENSO INFINITO FEROCE BISOGNO DI ODIO !!!

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  10. In guerra si può fare un errore grave sottovalutare il nemico ma se ne può fare anche uno più grave non sapere chi e'il nemico,
    certo che fino a quando i vostri controinformatori da morfina non vi fanno fischiare le orecchie a furia di dirvelo il nome del Nemico voi non esistete neanche non si e'mai visto un esercito che va in guerra senza sapere contro chi si va !
    se non si sa nulla dell esercito contro cui si combatte tanto vale coricarsi a mo di rudere in salotto fare la muffa e amen
    io lo so e non manco mai di dirlo che e'la rete criminale bancaria ebraica mondiale aiutata dalle varie massonerie Quando si e'sotto attacco esterno e interno bisogna guardare tutti con sospetto e'normale diffidare di tutti ed è proprio cio 'che sta avvenendo, nascono le spie si parla di tradimento proprio come quando si e' in uno stato di Guerra , trovare un capo adesso e'impossibile ci vuole tempo per crescerlo,
    un capo mica e'l'emergenza del momento a crearlo piuttosto allora
    e'piu semplice e sbrigativo seguire il vecchio noto espediente del Chiamare in Aiuto magari un ex Regnante o qualcuno dall'esterno magari un nobile insomma qualcuno che dia prestigio
    , essendo gli italiani un popolo di esterofili accetterebbero di buon grado sottostare a qualche Uomo forte italiano di rango elevato che viene da fuori, la buonanima di Predappio diceva sempre "deve ancora nascere colui che mi pio sostituire" non e'facile trovarlo anche perche'il lavoro delle destre e delle sinistre e'proprio unicamente quello di nascondervelo, e'l'unico loro scopo sono pagati solo per quello nascondervi Il Capo L'autocrate illuminato il catalizzatore che racchiude lo spirito di tutti gli italiani il Boss che tutti vogliono, su 60 milioni non posso credere che non ci sia c'e'c'e'

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  11. Lei alceste assieme ai suoi utenti avete perso la bussola siete anime buone anche lei che si crede più riflessivo e'figlio di questa costituzione riconosce la costituzione riconosce i partiti riconosce questa nazione nata dal tradimento e dalla farsa di un referendum taroccato dove avrebbe dovuto vincere la monarchia,
    l'unica cosa che vi ha permesso di reggervi in piedi a voi italiani e'il Vostro Genio
    ma tutto ha una fine e ora come ora il vostro genio gira a vuoto basta vedere in Faccia Zingaretti Bellanova azzolina vien voglia di stracciare il Passaporto!
    vi siete retti su delle fondamenta sballate come la moneta di occupazione ma cosa si può pretendere da uno stato nato sbagliato,
    il Bagnai il Fico la contessa Casalino ecc sono tutte persone che dovrebbero ringraziare questo stato di cose in altri tempi per loro c*era il confino vedi "una giornata particolare" io che non Conoscevo Fico la prima volta che l'ho sentito parlare ho avuto le traveggole mi sono dovuto reggere alla sedia,
    ho avuto un coccolone un mancamento! come pure Bagnai tutto manieroso ossequioso criptico allusivo sia nello scrivere che nel comunicare pare solange mamma mia se sono queste le menti sottili che vi dovrebbero salvare meglio una bella cintura di castita' di ferro e poi vedere pure Roma in mano A Marino, mah!
    Vi hanno demolito a tappe! non c'e'da stupirsi se questi apprezzano e recitano a loro modo in quel teatro che e'il parlamento, l'unica cosa sensata che potete fare e'augurarvi che i negri facciano alla svelta nel darvi il colpo di grazia finale occupando tutto prima le strade poi le case e poi le istituzioni, dileguatevi la partita e'persa, firmato il cane di mustafa'

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  12. Gianluca dei Masti, ma tu che sei stato e non sei più un macho italico, possibile che non potevi stare nel sozzo stivale a emulare le gesta del fu di Predappio? Ma quanti ne devo ancora sentire sbraitare dall'estero contro gli italiani? stè pecore, o volpi, i primi a fuggire e a non ritornare se non per mangiare bene una settimana all'anno. Se devo imputarmi qualcosa, come italiana, è che non sarei capace neanche di finire con contegno. E poi sti' negri di cui tutti si riempiono la bocca: quasi tutti maschi in età riproduttiva, che però non possono riprodursi. Passerà una generazione due se non arrivano le loro femmine con chi si accoppieranno? Con le bianche? Io tutto sto' meticciato non lo vedo e soprattutto non lo vedo proprio là dove c'è più mescolanza. SI fanno le loro enclave ed escludono lo straniero... NOI!. Ci stupreranno tutte? Per questo l'acquisto della pillola abortiva non ha più bisogno del visto medico?

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    1. Digitate"Giovanni preziosi i veri protocolli pdf " quando ho letto in questo testo profetico che " faremo in modo che i migliori di loro se ne vadano " mi ha dato uno schiaffo morale mi sono sentito preso in giro, pur non ritenendomi meglio degli altri anzi tuttalatro ho sempre pero'
      avuto come l'impressione di essere trattenuto in questi posti a forza come un incantesimo un sogno dal quale non ci si stacca più come una licenza militare che non puoi rifiutare come ho gia'detto qui altre volte questi qui, intendendo i circoncisi, usano la magia nera o qualcosa di simile esoterico cabalistico altrimenti non e', umanamente comprensibile quello che vi sta accadendo a voi da più di 8 mesi uno dei popoli dove ha sede la civiltà'più ingegnosa di sempre,
      poi vedere il Papa che non vuole mettersi assolutamente là mascherina mi fa pensare male mi fa pensare che ci sia una disputa invisibile in corso, mi sa tanto di vendetta servita fredda di piano per umiliarvi,
      ho letto "fratelli Tutti enciclica pdf" e questo Papa non e' per la Globalizzazione lo scrive chiaramente non vuole il meticciamento di tutte le razze vi indico anche il rigo se volete così quegli starnazzanti massoni della de mari galimberti e altri la smettono di lordare tutto cio'che riguarda il Papa

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    2. Per Flavia da parte di Barabba:

      "Molto interessanti e ben scritti i racconti brevi nel tuo blog "uomini donne ghiaccio lime" a cui si accede dal tuo profilo. L'ultimo post del 2011 è sorprendentemente attuale: già allora si parlava di sovranisti, e della Lega come partito di protesta sovranista! Giuro non ricordavo ..."

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    3. Grazie Barabba, in realtà i racconti non li ho scritti io, ma qualcuno che segue assiduamente questo blog, ma che, purtroppo, non ha più voglia di scrivere e di manifestarsi pubblicamente.
      Riferirò.

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    4. Sed Vaste per favore, basta balle su un Bergoglio immaginario, quello vero è questo https://www.ilfattoquotidiano.it/2020/10/21/papa-francesco-sono-favorevole-alle-unioni-civili-le-persone-omosessuali-hanno-diritto-a-una-famiglia/5974610/?fbclid=IwAR35Tg0wmlK-5bX4gTcBn9QPoZoXWMgXOAXG-ncSG3ocQz-fKbRACej_SkQ

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  13. Madame Flavia mi presento col mio vero nick dimentichi Gianluca e'per noia che lo uso,
    mi dispiace darle ragione ma ha ragione e difatti vengo qui per scaricare i sensi di colpa alceste e freeanimals sono come la dottoressa Melfi dovrei fin pagarli,
    purtroppo pero'devo dare ragione a malincuore all'alceste la partita e'chiusa vedevo "nic e pancho why friend" non ci sono parole ah ah ah! a parte il sottolineare che io non appartengo a quella razza lì di invertiti scherzi della natura ma poi ai voglia a difendere l'Italia con gente simile,
    Un consiglio si scelga il negretto che più le piace Flavia xche'il Futuro e'dei negri e dei musulmani,
    gli italiani sono solo un peso economico devono scomparire il più celermente possibile e nel modo più silenzioso,
    ormai ha vinto Il PD il partito che incita alla pedofilia mentre gli fa bordone il M5Stelle che incita all'omosessualita 'sono tutti culattoni i grillini E d' altra parte il governo giallo risso crea il Rosà un colore che si addice a questo governo,
    P.S. Flavia guardi che non sono ancora da pensione sono nella fascia di eta'di quelli che si dovrebbero vergognare per l'inazione dimostrata sarebbe bello incoraggiarvi a tenere l'umore alto ma quel Nic è pancho mi hanno assestato un colpo al fegato ahh ah ah micidiale

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    1. Mister Mark, non ho bisogno di negretti, nemmeno di bianchetti, forse di Rossini e Verdiani: sono sì, una madame un po' zerofolle, se le sorcina di più, e ho saputo soddisfare, nelle età consone ai miei cascami ormonali, i miei desiderata sessuali quanto mentali. Chissà forse vis a vis ci saremmo anche piaciuti e mischiati. Ho detto che bramerei finire, morire con contegno, piuttosto che sentirmi così come canticchiavi il fu Gaber:" Io non mi sento italiano, ma per fortuna o purtroppo lo sono..." Ad majora.

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  14. Ha visto alceste in thailandia che bordello! Io lo sapevo che questo nuovo re era stra stra maledettamente odiato
    pero'non pensavo che arrivassero a questi punti,per una mobilitazione generale del genere ci vuole del coraggio !?!?! Dovreste prendere esempio da loro gente in ciabatte che si scaglia contro Robocop in divisa antisommossa la'c'e' 'pure il reato di lesa maesta'e' un attimo per la polizia incriminare chiunque gli capiti sotto tiro,
    premetto che voi in Italia non potrete mai fare azioni del genere siete troppo vecchi troppo effemminati ci vuole sangue giovane fisici giovani per rintuzzare i colpi persone svelte che hanno voglia di cambiare le cose non solo a parole ma anche nei fatti, l'unica cosa che vi può salvare a voi italiani e'la fisicità '1 castellino di forza nuova se imbufalito può fare danni come 10 di loro però' siamo sempre li'... Manca il capo e io onestamente girovagando per il Web non lo vedo anche solo nel parlare i vari controinformatori mi danno l'idea di essere tutti dell'altra sponda non ce ne sta uno tosto che ti sa parlare da uomo forte duro con gli occhi spiritati come quello di Predappio bisognerebbe andare a disseppellire gente come rutilio sermonti, pio filippini ronconi ecc ecc

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    1. E qui Sed Vaste mi trovi d'accordo. Come donna osservo da decenni che di uomini e donne veramente imbufaliti non ne vedo. Vedo tanti tatoo sui culi, rifatton* e rifattin*, esserini come li definisce l'Alceste o il suo alter-ego Poliscriba. Io non ho niente da perdere se non una misera pensione, come una vecchia ranchera seduta sotto il patio non è detto che una fucilata (ho ancora il Franchi Condor H&H doppietta della buonanima di mio marito) non vada a segno. Io non ho mai avuto problemi a spennare fagiani e a tirare colli alle oche.

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  15. E poi mi voglio anche far portavoce dei vostri Avi, neanche sotto i lanzichenecchi nel loro sacco di roma durato 3 giorni si era vista una Roma così deserta,
    vi hanno portato alla Rovina turistica città come Roma Firenze Venezia città del Vaticano questo e'un crimine all'umanita,
    questo non e'stato opera di un virus questo e'stato opera di un piano premeditato diabolico fatto e studiato da qualche associazione a delinquere mondiale che non vi vuole solo falliti economicamente ma anche spiritualmente
    vi hanno Rovinato forse per sempre città che tutto il mondo vi invidiava per colpa di un influenza fatta passare per peste bubbonica,
    ma questi governanti sono il vostro nemico mortale non ci può essere dialogo con gente simile non ci può essere una lotta elettorale democratica,
    un danno d'immagine enorme che qualcuno dovrà pagare,
    per anni mi sono sentito rimproverare da stranieri di tutte le nazionalita' che mi dicevano di quanto fosse sbagliato venir via da voi devo dire che per un po ci ho creduto anch'io... Mi stavo cominciando a pentire non ho visto niente in italia poi però 'dopo quello che vi e' accaduto mi sono un po ' consolato e' brutto dirlo ma quello che state passando e'qualcosa che sfugge al l'intelletto e alla ragione umana

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  16. Commento di Barabba:

    Su Bagnai e la sua setta splendidamente scrive uno a cui perdoneremo chiamarsi David, so che chi copia&incolla collegamenti è noioso ma consiglio di leggere l'articolo, è corto.
    Si tratta di un'intervista a un ex-dipendente dell'associazione "asimmetrie" che il figuro ha messo in piedi chissà come, associazione che a chiacchiere "vive dei contributi dei sostenitori" (e su cui mi sono dilungato in passato, soprassiedo qui):

    https://www.ilfoglio.it/politica/2018/12/06/news/la-setta-dei-no-euro-227917/ :

    Estrapolo:

    "La comunità, spiega Bosco, “si è evoluta spontaneamente al punto di costituire una struttura piramidale simile al multilevel marketing di Herbalife. Ci sono i grandi guru fondatori (Borghi e Bagnai), una folta schiera di sotto-guru, piccoli guru influencer sui social, gli aspiranti tali e i nuovi adepti. Il nuovo adepto vede questa comunità e inizia a credere nel messaggio, quindi decide di diventare un diffusore (rivenditore) del messaggio (il prodotto) diffondendolo sui social. Se ha successo, acquisisce follower e viene rilanciato dai piccoli guru con retweet sempre più prestigiosi e può crescere fino a diventare lui stesso un piccolo guru social. Se il piccolo guru ha delle qualità più spendibili e riesce a creare contenuti, può puntare a diventare un vero e proprio sotto-guru in contatto diretto con i guru fondatori. Arrivati a questo punto si possono ottenere grandi soddisfazioni: scrivere su giornali e magazine online, pubblicare un libro, parlare a una conferenza e addirittura andare in televisione a ‘vendere’ in diretta i prodotti ‘venduti’ online”. Basti vedere, fuori dalla metafora di Herbalife, il popolo no-euro che oggi anima le trasmissioni televisive, a partire dall’onnipresente Antonio Maria Rinaldi. Tutti filo-leghisti, naturalmente, visto che Matteo Salvini si è dimostrato molto generoso nei confronti di Alberto Bagnai (senatore, presidente della commissione Finanze) e Claudio Borghi (deputato, presidente della commissione Bilancio)."

    In coda vorrei fare un'osservazione: tutti i vari complottisti e non-allineati danno sempre l'impressione di essere qualcuno che, insoddisfatto del proprio status, recrimina.
    Si dovrebbe fare più autocritica in questo senso. Le persone non badano al contenuto di verità del messaggio, ma pensano più al latore dello stesso. Sempre si sospettano motivazioni personali dietro i più nobili slanci idealistici.
    Ciccioni leghisti e professori ambiziosi e narcisisti ma relegati in provincia non ci fanno fare bella figura.
    Un Berlusconi che diceva nel 2009 che sarebbe convenuto uscire dall'euro, fu preso da Bruxelles più seriamente (apparte la solita stampa che letteralmente campava attribuendogli scandalo su scandalo) di tutta la banda attuale.

    Per altri versi, risalendo dal particolare (il problema locale dell'uscita dall'euro) all'universale (il problema di fondo), su questa falsariga si può citare Elon Musk col suo famoso tweet: "Who do you think *owns* the press? Hello."

    https://twitter.com/elonmusk/status/1000560049389907969?lang=en

    https://www.rt.com/business/428007-musk-media-anti-semitism-row/

    Non Sed Vaste, ma Elon Musk. Seguendo la logica popolare, che i latori del messaggio gli danno credibilità, qui non si tratta certo di una setta di frustrati. Qualcuno lassù legge Henry Ford...

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Siate gentili ...