22 marzo 2020

L'invenzione di un'epidemia [Giorgio Agamben]


Traggo dalla rubrica "La Voce", curata dal filosofo Giorgio Agamben presso il sito della casa editoriale Quodlibet (https://www.quodlibet.it/giorgio-agamben-l-invenzione-di-un-epidemia), tali interessanti notazioni datate 26 febbraio. Rincarate, per chi voglia controllare, da un ulteriore articolo dell'11 marzo (https://www.quodlibet.it/giorgio-agamben-contagio)

Giorgio Agamben

Di fronte alle frenetiche, irrazionali e del tutto immotivate misure di emergenza per una supposta epidemia dovuta al virus corona, occorre partire dalle dichiarazioni del CNR, secondo le quali non solo "non c’è un'epidemia di SARS-CoV2 in Italia", ma comunque "l’infezione, dai dati epidemiologici oggi disponibili su decine di migliaia di casi, causa sintomi lievi/moderati (una specie di influenza) nell’80-90% dei casi. Nel 10-15% può svilupparsi una polmonite, il cui decorso è però benigno in assoluta maggioranza. Si calcola che solo il 4% dei pazienti richieda ricovero in terapia intensiva".
Se questa è la situazione reale, perché i media e le autorità si adoperano per diffondere un clima di panico, provocando un vero e proprio stato di eccezione, con gravi limitazioni dei movimenti e una sospensione del normale funzionamento delle condizioni di vita e di lavoro in intere regioni?
Due fattori possono concorrere a spiegare un comportamento così sproporzionato. Innanzitutto si manifesta ancora una volta la tendenza crescente a usare lo stato di eccezione come paradigma normale di governo. Il decreto-legge subito approvato dal governo "per ragioni di igiene e di sicurezza pubblica" si risolve infatti in una vera e propria militarizzazione "dei comuni e delle aree nei quali risulta positiva almeno una persona per la quale non si conosce la fonte di trasmissione o comunque nei quali vi è un caso non riconducibile ad una persona proveniente da un’area già interessata dal contagio di virus". Una formula così vaga e indeterminata permetterà di estendere rapidamente lo stato di eccezione in tutte le regioni, poiché è quasi impossibile che degli altri casi non si si verifichino altrove. Si considerino le gravi limitazioni della libertà previste dal decreto: a) divieto di allontanamento dal comune o dall’area interessata da parte di tutti gli individui comunque presenti nel comune o nell’area; b) divieto di accesso al comune o all’area interessata; c) sospensione di manifestazioni o iniziative di qualsiasi natura, di eventi e di ogni forma di riunione in un luogo pubblico o privato, anche di carattere culturale, ludico, sportivo e religioso, anche se svolti in luoghi chiusi aperti al pubblico; d) sospensione dei servizi educativi dell’infanzia e delle scuole di ogni ordine e grado, nonché della frequenza delle attività scolastiche e di formazione superiore, salvo le attività formative svolte a distanza; e) sospensione dei servizi di apertura al pubblico dei musei e degli altri istituti e luoghi della cultura di cui all’articolo 101 del codice dei beni culturali e del paesaggio, di cui al decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42, nonché l’efficacia delle disposizioni regolamentari sull’accesso libero e gratuito a tali istituti e luoghi; f) sospensione di ogni viaggio d’istruzione, sia sul territorio nazionale sia estero; g) sospensione delle procedure concorsuali e delle attività degli uffici pubblici, fatta salva l’erogazione dei servizi essenziali e di pubblica utilità; h) applicazione della misura della quarantena con sorveglianza attiva fra gli individui che hanno avuto contatti stretti con casi confermati di malattia infettiva diffusa.
La sproporzione di fronte a quella che secondo il CNR è una normale influenza, non molto dissimile da quelle ogni anno ricorrenti, salta agli occhi. Si direbbe che esaurito il terrorismo come causa di provvedimenti d’eccezione, l’invenzione di un’epidemia possa offrire il pretesto ideale per ampliarli oltre ogni limite.
L’altro fattore, non meno inquietante, è lo stato di paura che in questi anni si è evidentemente diffuso nelle coscienze degli individui e che si traduce in un vero e proprio bisogno di stati di panico collettivo, al quale l’epidemia offre ancora una volta il pretesto ideale. Così, in un perverso circolo vizioso, la limitazione della libertà imposta dai governi viene accettata in nome di un desiderio di sicurezza che è stato indotto dagli stessi governi che ora intervengono per soddisfarlo.

30 commenti :

  1. Dice bene nell'ultimo paragafo, lo stato di paura viene dalla mancanza di punti di riferimento, di autorità morali: si dà del tu ai vecchi che vestono in jeans e le scarpe da ginnastica, solo vent'anni fa stavano tutti in mocassini, gli anziani col cappello da baseball li si vedeva solo in tv dall'America e facevano un po' pena, ora è la normalità. I capiufficio pretendono gli si dia del tu ecc ecc. Mancano riferimenti alti anche su internet e social media dove i riferimenti sono bassi, al livello dell'utente stesso, sono gli altri utenti, a pari livello di autorevolezza.

    Per fuggire dall'incomodo di non ricevere dall'alto un modello di ordine del mondo sufficientemente strutturato, e quindi di doversi prendere la responsabilità delle proprie azioni e dei propri progetti, l'individuo postmoderno anela gli imperativi straordinari del governo annunciati dai mezzobusti televisivi costoro gli unici autorevoli che gli è rimasta in questa poltiglia liquida di mondo alla Baumann.

    Sto leggendo il libro del maresciallo Rommel "Fanteria all'attacco" scritto nel '37 sulle sue azioni al fronte nella I guerra mondiale: è istruttivo, deve prendere molte decisioni di vita o di morte su due piedi: ecco là un gruppo di soldati francesi dall'altro lato della strada appena svoltato l'angolo: siamo in inferiorità numerica, ma abbiamo il fattore sorpresa, che faccio, do l'ordine di attacco o ci ritiriamo alla chetichella? Sospende per un paio di righe la cronaca incalzante del fatto d'arme e si trattiene nello spazio prezioso di quelle due righe a descrivere il suo processo decisionale. Alla fine di ogni paragrafo stila considerazioni critiche su cosa avrebbe potuto essere migliorato, e con sufficienza enumera le contromosse i nemici avrebbero dovuto prendere per fermare le sue azioni tutte finora coronate da successo.
    Un libro del genere è altamente istruttivo, il concepimento, l'ordine di preparazione, e l'azione stessa vengono descritti metodicamente e il libro si sostanzia in un susseguersi meccanico di queste tre fasi, un vero antidoto a Bauman o Vattimo e alla passività a cui il loro pensiero debole ci riduce.

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    1. Complimenti Barabba,
      i vecchi in scarpe da tennis e mutande che affollano le agenzie di viaggio, poco prima di sparire in un ricovero da 3000 al mese, sono il vero emblema della nostra società. E anche il cancro.

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  2. C'e'solo un organizzazione in grado di potere essere presente ovunque in un modo così capillare ed e'la massoneria difatti il motto dei massoni e' " ordo ab chao" tradotto L'ORDINE SI OTTIENE CREANDO IL CAOS, i massoni sono ovunque lavorano segretamente in ogni settore della societa', con le loro Loggie sono gli esecutori d'ordini seguono le direttive del Ghetto le direttive che vengono dall'alto e cioe'dal Popolo Eletto il popolo Sacerdote gli ebrei che caso strano nelle grandi epidemie passate Furono sempre i primi ad essere additati quali untori e avvelenatori di pozzi, e'sempre stato così la massoneria e'sempre dietro a tutto dalla rivoluzione francese alla breccia di porta pia ecc ecc i nostri non sono media liberi ma media di regime massonico TV quotidiani RAI presidente Foa giudeo ... ecc i vari conte salvini e politici vari ancor prima di essere politici sono massoni che rispondono a ordini occulti Avete visto come e'stato facile far precipitare il mondo nel caos, i politici si sono fatti da parte alla svelta con sta pseudo influenza hanno perfino riesumato l'esercito italiano così striminzito e abbacchiato ridicolo a vedersi e vedrete che non lo ritireranno tanto facilmente almeno in Italia, l'unica arma che avete e'la disobbedienza civile non farvi tirare via le libertà'quello che state subendo e' un colpo di stato difatti conte ha chiesto pieni poteri e vedrete che se va avanti così si presenterà in TV con a fianco i generali delle forze armate, ho fatto l'oracolo

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    1. dovrebbero mandare il conte che dici te all'inter e prendere il conte dell'inter che quando allenava l'italia l'ha fatta arrivare in finale agli europei, chissà che non gli riesca un exploit del genere anche in politica... un'italia grintosa di infaticabili corridori con un'enfasi sul collettivo

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  3. Ho appena letto questo:

    "Coronavirus, le nuove regole del governo: freno allo sport all'aperto e spostamenti verso seconde case"
    "Vietato ogni spostamento verso abitazioni diverse da quella principale, comprese le seconde case utilizzate per vacanza."

    Ahahah ma che ti fa una seconda casa vuota, ti aggredisce col virus o col fantasma che la abita?! E se uno ci vuole andare per ampliare la distanza dai suoi familiari ed isolarsi meglio come consigliate-obbligate di fare?! Ahahah ma prendetevele pure ste seconde case, imbroglioni da gioco delle tre carte!

    Altra notizia: il virus ha anche preferenze politiche: in Malesia c'e' stato quel che la mia amica definisce un colpo di stato (nessuno lo ha votato, ma si e' insediato) il 29 febbraio, secondo le sue parole: "Prima di cio', prima del colpo, era tutto a posto. Il numero di casi era fisso a 19 casi, e tutti i casi erano stati curati. La maggioranza dei casi erano in realta' di cinesi dalla Cina. Non eravamo contenti del fatto che la Cina permettesse ai suoi cittadini di andare in giro per il mondo a quel tempo. Il nostro ministro della salute dal precedente governo aveva fatto un ottimo lavoro nel controllo della diffusione del virus (NB: senza alcuna restrizione). Singapore stava leggermente peggio, sempre a causa dei cinesi provenienti dalla Cina.
    Poi improvvisamente "some dramas happened". Il governo e' cambiato nel giro di una notte. Da quel momento la diffusione del virus e' divenuta incontrollabile..."
    Continua a lungo la sua spiegazione, ora per brevita' dico solo che poi tal governo ha fatto lo stesso "errore" dell'Italia: dichiarare le restrizioni e lasciare che tutti fuggissero verso i luoghi natii per poi dire che il virus era ovunque e chiudere l'intera popolazione a chiave.

    Saluti,
    Ise

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    1. Se non lo si è ancora capito non lo si capisce più.
      E come si chiama l'Al Tampone della Malesia?

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    2. Cara Ise, molto interessante il "curioso" fenomeno malese, dimostra a mio avviso quanto la politica determini più di tanti sedicenti esperti.
      Quando nei ministeri c'erano Politici e la maiuscola non è casuale, le cose andavano meglio, poi sono arrivati i tecnici, gli economisti, i medici, gli avvocati, i sindacalisti, ed è iniziato il disastro.
      Ieri durante la mia corsetta mattutina delle ore 6am, rispettando la prescrizione dei 200 metri, voluta dal venditore di padelle Zaia, sono stato insultato due volte.
      Prima da un tizio che in auto da solo portava mascherina e guanti e poi da una tizia dal balcone.
      Affacciandosi alla finestra vedo un disperato che corre sul terrazzo, facendo su e giù in due metri.
      Personalmente questa faccenda ha fugato quegli ultimi residui di speranza che ancora albergavano in me.
      Settant'anni di auto a rate, vacanza alle Seychelles, infradito e il "tu" sessantottino dispensato ecumenicamente a tutti, siano le cause di questa Caporetto morale.
      Il virus non c'entra niente, è l'incapacità di vivere, ammalarsi e morire decentemente, a mio avviso misura di una civiltà.
      Una conoscente ha la figlia sedicenne chiusa in camera da due settimane, si scrivono su Whatsapp per "comunicare".
      Credo non occorra aggiungere altro.
      Un caro saluto

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    3. Sono autista di autobus e dal inizio di questa storia non ho mai messo guanti o mascherina.Principalmente perchè non voglio partecipare a questa farsa e poi perchè, se anche fosse vero , piuttosto che campare cosi o avere bisogno del vaccino miracoloso allora preferisco crepare .Comunque ieri una signora ,che sembrava un chirurgo appena uscito dalla camera operatoria mi ha chiesto in maniera inquisitoria come mai non indossassi le dovute protezioni.Ho risposto perchè ero consapevole che ogni mascherina che usavo io era una mascherina in meno per un infermiere o barelliere in prima linea...è andata via felice come una pasqua

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    4. Caro Marco,

      nelle situazioni di Sars e tsunami in cui mi trovai ci furono diverse limitazioni: di movimento, di consumo di elettricita' e di benzina, di attenzione alla provenienza del cibo ecc., insomma un bel tribolare per mesi. Eppure di quel tribolare poco o niente ricordo. Resta invece vivida la memoria delle persone incapaci di mantenere quel minimo di dignita', desiderose solo di sfogare le loro paure e frustrazioni sugli altri a costo della piu’ minima umanita’.
      Quando esce per la corsa del mattino provi anche lei a scattare foto e fare video delle persone che la insultano; in futuro potrebbero essere testimonianze molto istruttive (attenzione pero’ alle reazioni violente!).

      Ormai sono giunta alla conclusione che questo virus ha un periodo d’incubazione che va dai 14 giorni agli 80 anni, quindi ad occhio e croce posso affermare con quasi certezza che moriro’ di Coccolonevirus; solo sul quando non ho certezza, perche’ dipende da quando esso decidera’ di rispondere alle sollecitazioni o alle minacce di Al tampone. Concordo con lei che il virus non c'entra niente.

      Tenga duro, un caro saluto a lei,
      Ise

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    5. Caro Alceste,

      Lo AL Tampone della Malesia sembra sia questo:
      https://asia.nikkei.com/Politics/Malaysia-in-transition/Malaysia-s-new-prime-minister-Muhyiddin-I-m-not-a-traitor

      Ne approfitto per lasciare altri estratti istruttivi del racconto della mia amica, che stamane ero di fretta:
      "Il presente governo malese non e' in grado di far fronte al problema. Hanno annunciato le restrizioni di movimento dandoci solo un giorno per prepararci. Molti non sapevano cosa fare. Qualcuno voleva tornare nel loro villaggio di origine per stare con le famiglie, e sono stati criticati per aver fatto cio'. Ma molti di loro non potevano permettersi di vivere in una grande citta' senza lavorare, quindi che dovevano fare?
      Agli studenti nei college e nelle universita' fu detto che le scuole avrebbero chiuso per 14 giorni. I dormitori pure chiudevano, quindi sono dovuti correre alle stazioni dei bus o dei treni per comprare i biglietti, creando ulteriori folle e accalcamenti presso le stazioni. Allora il Ministro dell'Educazione deve aver pensato: oh e' stato uno sbaglio, avremmo dovuto farli stare nei dormitori e non permettere loro di uscire. Quindi il governo ha annunciato che potevano stare nei dormitori nonostante il decreto di restrizione dei movimenti, WTF!
      Noi siamo vicini a Singapore. Nella Malesia del sud molti residenti lavorano a Singapore durante il giorno e tornano nelle loro case in Malesia la sera. Il governo ha annunciato che i malesi che lasciano la Malesia per qualsiasi ragione non posso rientrare nel paese se non dopo 14 giorni di isolamento. Le persone che lavoravano a Singapore hanno dovuto decidere nel giro di una notte se restare a Singapore o cercare un accordo coi datori di lavoro che permettesse loro di lavorare da casa. Oppure son stati costretti a prendere l'anno sabbatico. C'e' stato un accalcamento incredibile al confine con Singapore il 17 marzo, il giorno prima che il decreto di restrizione di movimento entrasse in vigore. [e mi manda foto del panico e accalcamento al confine con Singapore: a occhio e croce una distanza di sicurezza di 3 mm c'era.]"

      Un caro saluto,
      Ise

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    6. Non sono errori purtroppo bensì precise strategie per il caos.
      Chissà da dove han tirato fuori questo tizio.

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    7. Per Sostanco:
      Hai dato la risposta giusta.
      Quando sei alle strette una buona spruzzata di politicamente corretto e ne esci da eroe.

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  4. La paura è un sentimento che provano tutti gli esseri umani; personalmente sono sempre stata una paurosa nella vita, non patologica, come alcune madri, ma quando un figlio, appassionato delle due ruote, già gravemente infortunato, ha voglia ancora di mettersi ai cancelletti di partenza di una gara di motocross, io posso solo pregare il Signore che me lo rimandi a casa tutto intero. Il motocross, a tutti i livelli, causa più morti e infortunati della moto GP, perché l’impatto della ricaduta dopo un salto è devastante. L’anno scorso nelle piste di motocross del Norditalia sono morti, in allenamento, diversi ragazzi giovani, magari per inesperienza. Eppure questi crossisti sono sempre lì, ai cancelletti di partenza, per darsi battaglia. Sembrano dei cavalieri di altri tempi, anche se questo loro ardore si limita al gioco della moto, non è incanalato ad un fine più alto.
    Io osservo le mie paure e capisco che la paura non risparmia nessuno, ma questo sentimento ancestrale, sul quale stanno facendo leva in questi giorni per sottomettere le persone, non deve essere generato da boccaloneria, altrimenti, fra un po’, ci vorranno far credere che gli asini volano.
    Anna

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    1. La paura serve a mantenere in vita.
      La si può interpretare positivamente o no.
      Anche chi si getta col paracadute o la tuta alare prova il "brivido della paura": per sentirsi vivo in una società di morti. Questo atteggiamento, però, è di sconfitta: si trovano occasioni pretestuose per avere paura e fronteggiare l'accidia morale.
      Diverso è il caso di chi prova paura in un mondo ostile. Anch'io, nelle campagne più remote, in una notte invernale, vicino a una fonte impetuosa, ho provato paura.
      Poi c'è la fede, qualunque fede: chi ha fede non ha paura poiché è già eterno.

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    2. Giusto, le Sue osservazioni mi sembrano le correzioni/integrazioni di un maestro con la penna rossa.
      Anna

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  5. Spesso si parla in questo blog del decadimento dell'Italia e del suo popolo, da cui consegue anche la follia odierna. Vi riporto una frase di Orwell che ho letto da poco:" Un popolo che elegge corrotti, impostori, ladri e traditori, non è vittima! È complice!".
    Io non li ho votati, pertanto ho la coscienza un po' più pulita. Non che sia servito a molto...

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  6. fede in che cosa? La Natura come diceva Leopardi è una stronza grande chimica e grande artista, ma stronza. Infatti da Lei hanno copiato il d'io solo maschio sgozzatore di Agnelli grandi e piccoli. Gente che tiene il suo D'Io in croce anche se dice che è risorto è fuori di testa. E' onnisciente e non capisce niente, è onnipotente e non fa un baffo, è onnipresente e rompe gli zebedei...va va là e lì e pure laggiù...e c'è gente che se la beve...questi sono i nostri nemici principali.

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    1. Pensavo che i nemici fossero quelli che ti denunciano perché hai la tosse e non ti fai guardare, o perché ti fai una passeggiata (questi sì che di cose se ne bevono!).
      Io, se fossi Dio, mi farei grasse risate; chi è causa del suo mal...

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    2. Neanche l'ora d'aria ti permettono.

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  7. Ho visto il futuro
    Gente con il culo rotto e la schiena a pezzi e i muscoli delle gambe atrofizzate, coppie scoppiate, occhi rossi per eccessivo streaming, blogger che piangono perchè non possono vedere la/o figlioletto/a e vederlo solo su Skype però il giorno prima scrivevano IORESTOACASA.
    Aumento di persone in sovrappesso
    Fatturati aumentati per l'E commerce e servizi streaming.
    Aumento della noia
    Rigetto di Internet
    Ma questa non è vita, vedere ragazzini che non possono studiare con i coetanei, le vecchie e le donne che non possono dire più le cattiverie in cartoleria, i vecchi che si fanno il tour dei bar per i quarti di vino, gli scanfatiche, i negri che chiedono monetine al discount, la mignotta sudamerica in strada, quello era vita e mi mancano e non so come di faccia a dire state in prigione, adesso capisco Assange e per non finire in galera mentirò sempre.

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  8. Caro Alceste, ti faccio dono dell'ultimo post Facebook del tuo emerito concittadino Christian Raimo, che tra le tante attività è anche assessore alla Cultura del III Municipio. Sarebbe potuto benissimo essere un personaggio di Jean Raspail : " Siamo cresciuti immersi nell'ideologia paternalista, di maschi bianchi, benestanti, che si credevano onnipotenti. E ora ci rendiamo conto che questo paternalismo non è utile nemmeno ai padri: agli Edipo rovesciati, ai Crono che divorano i figli, agli Anchise che li schiacciano mentre questi cercano di portarli in salvo.
    Quello che accade a questi padri è che rischiano di restare soli, come una generazione che non ha saputo scegliersi per tempo gli eredi, lasciare il passo. È un quadro che dobbiamo mettere ancora a fuoco. Ma è impressionante come i giorni della pandemia ci stiano lasciando una serie di immagini quasi disumane nella loro innaturalità. Le bare senza funerale, ragazzi che all’improvviso si riversano nelle case di famiglia e infettano i loro genitori anziani. Questi maschi anziani ci sono sembrati per la prima volta tutti insieme così deboli. E ne abbiamo pietà più che timore, un'infinita pietà per loro che sono fragili come e più di noi."

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    1. Certo, uno dei due coglioni che si fa soffiar via l'appartamento dagli indiani (in Raspail).

      Ma dietro le parole di Raimo si nasconde altro. E passo a spiegarlo.
      La generazione di Raimo che, poi è anche la mia, guarda al "padre", maschio, bianco, onnipotente, con ambivalenza: da una parte lo ama e prova terrore alla sua dipartita perché il maschio nuovo, meticcio, polcorretto e assai poco onnipotente è micco all'ennesima potenza oppure ha le pezze al culo e il padre rappresenta l'ultio suo appiglio.
      Dall'altra lo odia, in nome proprio del politicamente corretto che si può permettere poiché la sua parte politica (polcorretta) gli permette lo stipendio da assessore alla Cultura del III Municipio di Roma. Oppure perché il maschio bianco e onnipotente gli ha lasciato tre affitti, o il conto in banca florido etc etc
      Ritroverai questa ambivalenza in ogni cinquantenne o nei pressi. Mutatis mutandis.

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    2. Oggi risveglio angoscioso.
      Si blatera, con costrutto, di nuove minacce: capillare sorvolo di droni spia, app obbligatorie di geolocalizzazione personale, mega multe per violazione di regole incerte e contraddittorie, ulteriore militarizzazione del territorio.
      Non che non ce ne fossero già chiare avvisaglie nell'aria; ciò che preoccupa è la repentina accelerazione del distopico.
      Siamo pronti alla polizia cinese in Europa e a testa china.
      Questi inetti si rivelano capacissimi a maneggiare la ghigliottina giustizialista e paranoica.
      Mentre il Cielo sta cadendo sulla Terra, mi guardo intorno: dove sono i Diecimila?
      Ben distanziati e muniti di igienico bavaglio, incamminati verso il mattatoio o la carestia.
      Chi vivrà sarà felice nel loculo a rivedere qualche partita di beneficenza: infermieri e medici del corona VS nazionale italiana.
      Il CT Mancini l'ha già proposta…

      E se qualcuno ha ancora il coraggio di ridere...

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    3. Non puoi ridere, sei pazzo?
      Ecco dimostrata la forza della dittatura. Essa risiede nel conformismo dei sudditi. E questa è una dittatura ancor più devastante perché innaturale, senza radici ideologiche o tradizionali. Ne vedremo delle brutte.

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    4. E' pure peggio, puoi ridere solo se e quando lo dicono loro: quando canti sul terrazzo, o dici Andra' tutto bene, oppure, come i paramedici polacchi, quando cantano Ghostbuster in una situazione in cui io me ne starei seria e concentrata a fare il mio dovere per bene, per aiutare persone terrorizzate o malate; invece li' si puo' cantare in allegria, e noi possiamo/dobbiamo condividere quest'allegria. Oggi sul corriere "In esclusiva per Corriere.it il video-diario quotidiano dell’attrice comica Federica Cifola che racconta le gioie e i dolori di una famiglia costretta a vivere rinchiusa" https://video.corriere.it/cronaca/mammadisperata-quarantena-tutto-chiuso-anche-porte-bagno/986d91b4-6c2e-11ea-8403-94d97cb6fb9f
      Cosa si suppone facciano gli italiani vedendo questo video di un'attrice comica, ridere? Si, qui si puo' ridere, i 5 minuti di allegria del Grande Fratello.
      Per favore...
      Anche la mia amica ormai senza speranze ogni tanto fa battute a cui sono tenuta a ridere. Intanto i miei parenti mi riportano innumerevoli episodi di pura follia, con aumento di casi di Tso, "amici psicologi prevedono un'ecatombe"...per il virus? No, per le misure prese.
      E allora, permettetemi, io rido di quelli che ancora credono di risolvere la situazione limitando la liberta', la vita (e ci metto anche la morte e la malattia) degli altri, e distruggendo il loro paese, le loro citta', i loro rapporti, le loro famiglie, dulcis in fundo loro stessi. Ma, e' bene ripeterlo, date le premesse, era tutto prevedibile.
      La polizia cinese... auguri! Ora si che solo un meteorite puo' salvarci.
      Un caro saluto,
      Ise

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    5. A Hubei il popolo si è incazzato contro i militari... si mormora per un documento sanitario da esibire per spostamenti tra città. Si narra... appunto, non si dirà mai la verità di quello che è accaduto in Cina, accade ancora e accadrà a breve. Intanto vanno in onda su Uninettuno le lezioni sulla e-democracy, che dovrà essere applicata a breve su ogni nostro schermo digitale. Il vecchio programma massone di Grillo-Casaleggio, la digitalizzazione del voto e del Parlamento, il programma politico evoluto a 5G di Gelli. E andiamo avanti con il prossimo passo in profondità, nell'abisso.

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  9. VIVERE IN UN PREQUEL.
    Le realtà non esiste, è una mistificazione creata dai media; fra cui, fondamentale, a mio giudizio, il cinema (Hollywood in primis).
    Come l'eccezionalmente predittivo film "contagion": dove un (corona?) virus passa da un pipistrello cinese ad un suino cinese poi ad un muso giallo che dà la mano alla zoccola Gwyneth che poi infetta tutto il pianeta!
    Tralascio l'evento pluto-massonico-demoniaco 201 http://www.centerforhealthsecurity.org/event201/ e rimango sul tema: il cinema.
    L'anno scorso vidi il film francese distopico "Ares", ebbene ora mi sembra di vivere il PREQUEL, giacché in "Ares" ci sono 16 milioni di disoccupati e\o morti di fame a Parigi con le psicopatiche aziende Big Pharma al governo del paese..ma nel film non si spiega affatto il perché si sia arrivati a quella distopica situazione.
    Ebbene l'odierna quotidianità mi ha dato la risposta.
    Ora siamo ne PREQUEL di "Ares".
    Niente candela al profumo della vagina della Gwyneth: solo una banale dittatura.
    Io sto comprando oro, morirò di fame lo stesso ma, perdonatemi, è un riflesso condizionato.
    Si salvi chi può.
    grazie per l'attenzione
    Un fedele lettore

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    1. Ricordo quel film.
      Le serie TV, massime quelle americane, sono il portavoce straordinario del Nuovo Ordine.
      Il film ARES non l'ho visto, ho fatto un post, tuttavia, su Essi vivono! Viviamo un prequel anche di quello.

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  10. CORONAVIRUS

    Il nemico invisibile, sei piedi di separazione, il bene comune, epidemia, pandemia, contagio,
    RESTATE TUTTI A CASA
    mascherine, intubati, polmoniti, bronchiti, raffreddori, corone, il re e’ nudo, freddo, febbre, isolamento, confino, stato d’emergenza, distanziamento sociale, solitudine, alimentari, farmacie, prima necesita’, coprifuoco, legge marziale, antagonisti, antivirali, antibiotici, anticorpi, antigeni, antisociali, emarginati, medici di frontiera, infermieri eroi, untori, trasgressori,
    STATEVENE A CASA
    militari, droni, applicazioni, medicazioni, mendicanti, quarantrena, anziani, i vecchi vanno via, i giovani sono gia’ vecchi, immunizzazioni, vaccini, autoimmuni, immunita’ di gregge, pastura, effetti collaterali, affetti spirituali, beni materiali, esperti, dottori, immunologi, immunodepressi, immunosoppressi, depressi, oppressi, menefreghisti, assenteisti, stakanovisti,
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    anonimi, atonici, catatonici, atomizzatti, liofilizzati, disidradati, asfissiati, congestione, digestione, assuefazione, domestici, bovini, ovini, caprini, il pane quotidiano, razione, reazione, sottomissione, censura, autocensura, controllo, autocontrollo, contollo sociale, interiorizzazione, docili, servizievoli, sudditi, sudisti, nordisti, incidenza, pazienza, paura, soppressione,
    RINCHIUDETEVI IN CASA
    misure speciali, poteri speciali, voi siete speciali, obbedire, tacere, non combattere, vinceremo, guerra, salute pubblica, prima linea, seconda fase, appiattimento della curva, iperbole, parabola, percentuale, asintomatici, ansiolitici, asmatici, decessi, declassificati, defecati, dannati, domati, dimenticati, non conteggiati, non contaggiati, assenti, consenti, attenti, attenuazione, degradazione, deprivazione, liberta’, etica sociale, bioetica, etologia, biologia, asfissia, malinconia, malattia, mamma mia, padri, padrini, padroni, mi perdoni, si figuri, non c’e’ di che’, perche’, domanda, risposta, l’esperto, maldestro, sinistro, sinistroide, anarcoide, ribelle, sulla pelle, guanti, maschere, carnevale, arsenale, rivolta, armati, disperati, vaccinati, latte vaccino, stalla, cella, prigione…avete capito?
    STATE ACCASA, STATE ACCASA, ACCASA, ACCASA, ACCASA….

    il fu rabal

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  11. OVER THE RAIMBOW... la stanno suonicchiando in tv ovunque, come sottofondo dei comici e attorucoli che ci dicono di STARE A CASA!!! E qualcuno sa che OVER THRAIBOW è un messaggio massonico in codice.

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Siate gentili ...