07 giugno 2019

Figli di Noa


Roma, 7 giugno 2019

Son tutte belle le suicide dell’Occidente. La tecnica è la medesima. Quando una ragazza o una donna divengono “simboli” internazionali (personae, icone da propaganda) dobbiamo porci, da veri porci, di fronte all’ennesimo ballon d’essai, tale semplice domanda: “Questa ragazza, questa donna esiste o non esiste?”.
Altri busillis sono inutili. A dirla tutta anche tale interrogazione è, per me, assolutamente oziosa. Che esista o meno una parthenos bionda, in Olanda, che risponde al nome di Noa Pothoven è, infatti, inessenziale.
Ciò che residua nell’immaginario spirituale del mondo, nonostante le menzogne, le mezze verità, il ciarlare inconsulto: questo è, invece, essenziale.
E cosa residua? Questo: l’essere umano ha da essere libero, totalmente e senza restrizioni. Per affermarsi. Su chi? Su nessuno. Deve solo affermare la propria inconcussa libertà. Qualunque cosa resista a tale dispiegamento della libertà individuale è da censurare, sia esso uno Stato, un capo religioso, un blogger, un ente qualsivoglia latore di una morale, pur pallida.
L’essere umano del Novus Ordo è libero.
Tale la Menzogna nel guscio del mondo a venire.
L’essere umano è libero di perseguire la propria volontà, infinitamente libera.
Tale libertà non ha confini, limiti o freni, a meno che non intacchi la volontà di altri individui. E, però, a ben vedere, mai li intaccherà poiché la libertà assoluta perseguita dai novelli esserini del futuro rassomiglia alla libertà dei bimbetti guidati dal pifferaio di Hamelin.
Stiamo arrivando, gradatamente, all’umanità da gregge. Il gregge segue il caprone più fetente vestito a festa e ogni pecora ha la netta convinzione d’essere arbitra delle proprie scelte.
Uccidersi a diciassette anni significa essere liberi.
Non uccidersi in ossequio a un testo religioso (Vangelo? Torah?) invece è una regressione.
La deriva è inarrestabile e travolgerà tutto. Nella luce del progresso e della libertà.
La parola libertà è un inganno, ovviamente.
Libertà vo cercando ch’è sì cara”: in tal caso la libertà è quella reale poiché compressa dal limite, dalla regola, dal tiranno. Senza limite, regola e tiranno la libertà degenera per lasciare il posto alla poltiglia. Il potere domina sulla poltiglia. Per questo motivo vi insegnano a disprezzare i codici, le confraternite, i comandamenti: perché, attraverso l’affermazione del limite, del no trespassing, si diviene qualcosa. Senza limite si diviene tutto, cioè niente, ritornando nella pania di un indifferenziato da cui poi è impossibile uscire.
Essere ricchi: cos’è la ricchezza d’animo se non osservanza del limite? Io sono ciò che il limite definisce. Ma se aboliamo tale cippo miliario lentamente trascoloriamo nell’indistinto, nel fungibile.
Noa esiste? Non esiste? Le menzogne, inevitabili, fanno propendere per il no. La storia sembra incredibile, facilona, da imbonitori. E però funziona. Il simbolo è stato creato; il Golem del Nulla vanta una ulteriore epifania che addenterà, volenti o nolenti, i cuori di ognuno.
L’apocalisse da cubicolo è avanzata di un passo.
Inutile cianciare con gli esserini. “Noa è  libera di fare ciò che vuole! Libera libera libera!”. I fanatici in tunichetta verde o rosa sono ormai lanciati verso l’autodistruzione. La cronaca degli ultimi trent’anni sembra un’allucinazione infernale. Ci stiamo “liberando” di millenni al ritmo dello spritz.
E sembrano tutti felici.
La felicità a portata di mano.
Prima di farsi saltare le cervella si è felici, evidentemente.
Il cammino nella felicità è studiato passo passo dal Potere; anticipato dapprima negli angiporti della dissoluzione (bordelli, manicomi, aule da dissezione), poi reso più familiare da figurine simboliche, quindi lentamente recato alla normalizzazione. Oggi i pervertiti polimorfi, gli ebefrenici, i ritardati, i cretini, gli analfabeti, una volta rinchiusi nelle cerchie del dissenso, rappresentano il sale della Terra.
Una lenta opera di propaganda ci ha convinti, evidentemente, che un film pornografico sia l’essenza dell’amore e Jaufré Rudel un imbecille. Col risultato di disimparare l’amore e gettarci nel maelström del depressivo mercato della copula. A quale prezzo? Il prezzo è che non si ama più nessuno, nemmeno i propri figli; eppure ci si illude di amare. Ma l’amore si nutre di censure, vincoli, divieti. Oggi chi ama più davvero una ragazza, un ragazzo, una moglie? Ci si intrattiene, forse. Il troppo facile imputridisce il cuore: una verità indefettibile. “Per aspera ad astra”, “per aspera ad veritatem”. Gli ostacoli, la prova, il cimento. Ci si contenta di stelline di strass. La vita, una volta complicata da prove, cimenti, ostacoli, errori, divenuta oggi troppo facile, scivola nell’indifferenza. Vivere o non vivere ci è in-differente. Deprivati della ricchezza donata dal limite, diamo indietro il bene più prezioso come un carapace essiccato. Vivere, non vivere. A che pro? Si rinuncia. Suicidarsi in poltrona, suicidarsi nelle macchine del dottor Nitschke, esaurire sé stessi in un andirivieni nichilista (“I measured my life with coffee spoons”), lasciarsi morire: questa è la libertà che si è conquistata. L’essere umano non tollera la propria immagine allo specchio. Si fa schifo. Cos’è questo pallido ectoplasma? A cosa servo? Quale la mia funzione? Datemi rumore! Voglio il chiasso! Il frastuono ridanciano mi salvi! Il trapestio vacanziero rechi un balsamo! Un nepente mi stordisca! Il buio mi avvolga per sempre!

E voi pensate che il Potere voglia la guerra?
La guerra rimetterebbe in gioco le conquiste che ci hanno portato a Noa, la bestiolina esangue e pronta a essere macellata in nome del progresso! Con quegli occhioni sgranati dentro il Nulla! Un puntolino oscuro, infinitesimo, nel pieno del petto che risucchia ogni gioia entro l’orizzonte desertico degli eventi. Noa è implosa su sé stessa annegando nella propria infinita libertà. Senza compagni, amici, consorelle, dei, favole, le apparenze belle e la luce di Atena a vegliare quello sguardo esausto di fissare il deserto. Childhood's end

Ma quale guerra!
La pace ci vuole, sempre più pace! L’Eden ci vuole, un mondo su cui camminare mano nella mano e, dove, sfiniti, accasciarsi, sotto un albero invitante e dormire, mille anni, lasciarsi andare, paghi, annientati dalla pace, né uomini né cose. Restare lì, come pietre, ormai pietra o pianta: cosa importa!

Le pozze protozoiche ci reclamano. Sciogliersi in una broda tiepida e galleggiare sino a spegnere la volontà. Essere tutto, rinnegare tutto. Quale utopia! Chiudere gli occhi. Finalmente. Mortalmente stanchi. Stanchi di affrontare i limiti, gli ostacoli, i cimenti. Divenire parassiti, poi licheni, quindi nulla. Non è invitante il suicidio?

27 commenti :

  1. A cosa serve il Regolamento Ue 2016/679, noto come GDPR (General Data Protection Regulation) se non a proteggere supercazzole come questa? Dopo Greta angelo dell" ecologia, (parola ormai divenuta sinistra che nasconde nel 90% fini da guerra ibrida), ecco Noa angelo della morte.

    Io ci ho intravisto il seguente messaggio: vecchio
    mondo malato,(occidente) debole, pedofilo, codardo devi morire.
    Una psiop uscita da qualche centro studi delle solite truppe cammellate che qualcuno in passato chiamava
    SIM (stato imperialista delle multinazionali).

    Pino

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  2. C'è qualcuno che sa dirmi come mai ogni qualvolta scrivo dal cellulare la formattazione del
    testo risulta una schifezza?

    Pino

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  3. https://youtu.be/3AzF7kECw2c

    Emmo buttate l'occhi su sto videazzo...
    Uguccione dalle Bande Nere Nere sempre meno Azzurre e mai mai rosa, rosse, arancioni e soprattutto arcobaleno o polculcor (colore indefinibile nel suo sfumare verso l'ibrido genderfriendly tendente al buco carne marron, tinta tinello marron)

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  4. Poi l'annuncio dato su instagram cazzo. Che schifo di civiltà. ho letto il commento di una filosofa la Lanfranco che ringraziava Noa perché non aveva accettato la cultura dello stupro, mi pare. Mi pare soltanto che siamo un branco di vecchi vanitosi incapaci di sentire alcunché. Per i ragazzi sarà l'inferno . Grazie alceste per questo post io sono riuscita a a mettere in fila solo una sequela di bestemmie. Serena

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  5. Come per la gretina che è evidente sia una costruzione per bevitori di liquami, la storia della “eutanasia” poi corretta in “suicidio” causa strupro infantile, non m'ha “afferrato”. E' sicuramente “propaganda” perché i “ragazzi” si uccidano. Evidentemente è divenuto pericoloso fare il bullismo di gruppo e spingere giù dalle finestre compagni di scuola, magari fatti ubriacare o drogati per ammazzarli più facilmente. Ci lasciano anche la firma. Ricordate il ragazzo con i calzoncini e le scarpe APPOGGIATI vicino al corpo morto? Io non posso dimenticare quanto ci facciano stupidi questi criminali. E siccome NON sono affatto inclune al PER DONO, mi voglio vendicare, con mia personale strategia: ateismo, veganesimo, rifiuto della competizione, autarchia, il massimo utile col minimo sforzo, il Conto della Serva.

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  6. Queste notizie date in pasto alla massa, ne' piu' gravi ne' meno gravi delle tante altre del passato, dimenticate nel tempo di un click. Parole e immagini per scolpire l'inconscio e la schizofrenia tra il come dovrebbe essere il mondo e il come invece appare, tra il nobile ideale della liberta' e la sua goffa messa in pratica (o meglio, messa in scena), per confondere e allontanare la speranza.
    Non credo in chi dice che bisogna aprire gli occhi alla gente con la controinformazione. Ancora parole ed immagini da cui farci catturare e dividere senza scampo.
    Bisognerebbe invece agire secondo canoni diversi da quelli propagandati e dare cosi' l'esempio vivente. Ed in primis agire insieme, in solidarieta'. Come le consorterie, nel senso buono.
    Bisognerebbe disconnettersi dalla realta' deprimente vendutaci dai media e connetterci tra noi. Finche' si resta al livello della sol(it)a indignazione e autocommiserazione non si avanza di un millimetro.

    Alceste: "La felicità a portata di mano.
    Prima di farsi saltare le cervella si è felici, evidentemente."
    La felicita' e' un altro miraggio inspiegabile di cui ci siamo fatti portatori: ambire alla felicita' personale come unico obiettivo. Ma come si puo' quando tutti intorno annegano nella depressione, nella dissoluzione, nel decadimento? Non si spiega come si possa essere felici con tale disastro intorno.
    Realizzato che tale "sogno" (sic!) e' improponibile e affatto auspicabile, come si fa a non averne di altri decenti se non migliori?
    Ise

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    1. Cara Ise,
      quanto vero ciò che dici! E quanto inutile… Non si avanza di un millimetro e non si avanzerà certo guardando sempre nello specchietto retrovisore. Il media che utilizziamo, poi, ci disumanizza elettrificandoci. Siamo condannati alla incomunicabilità, pure tra affini. Tante chiacchere ma ciò che rende Antropos l'uomo sono solo i fatti, la realtà dei nostri Io spendibile con gli Altri.
      Uno sguardo e un abbraccio valgono più di mille Commedie. Si arriva a capirlo dopo aver letto e riletto diecimila tomi.
      La felicità? E' il primo "diritto" riconosciuto all'individuo dalla Costituzione americana. Ci pensi? Una parola totalmente priva di significato. Le conseguenze erano inevitabili.
      Ciao, Loris.
      PS. Si accettano volentieri idee riguardo a sogni decenti e migliori (senza ironia nessuna).

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    2. Cara "nipote" e caro Loris,
      se proprio devo essere sincero non ho mai sperimentato problemi di "incomunicabilità" con nessuno: uno spiraglio sono sempre riuscito a trovarlo e questo aspetto del mio "essere" mi ha certamente molto facilitato nel lavoro! Per la felicità invece, il discorso è un pò più complicato ma, per quanto mi riguarda, posso riassumerlo nei versi di Pascoli: "Un punto!... così passeggero, che in vero passò non raggiunto, ma bello così, che molto ero felice, felice, quel punto!".
      Un abbraccio a te Ise, dallo "zio", e un caro saluto a Loris.
      Hermannus Contractus

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    3. Per Loris:
      purtroppo questo mezzo e' cosi', proprio per come e' fatto, sovente non permette la reciproca comprensione, bisogna metterlo in conto e armarsi di doppia dose di pazienza quando lo si usa. Non siamo condannati alla incomunicabilita', se c'e' buona volonta' da entrambe le parti se ne viene a capo.

      Le notizie e i mezzi d'informazione che le diffondono tendono a robotizzare chi li usa, inducono indignazione o approvazione a comando senza che ce ne accorgiamo, come disse Alceste citando McLuhan: il medium e' il messaggio. Indignazione e approvazione che poi mancano quando invece servirebbero, nella realta', come quando qualcuno vicino a noi subisce una palese ingiustizia (tutti zitti), o qualcuno si sacrifica per gli altri (in tal caso e' visto come un povero idiota), tanto per fare esempi banali.

      Alla felicita' e' preferibile la contentezza, per chi si contiene e si accontenta, che tanto il segreto e' sempre li'.
      "Sogni" decenti ce ne sono sempre secondo me, poi a ognuno il suo. C'e' l'Imitatio Christi suggerita da Alceste, il piu' semplice (mica tanto) cercare sempre di migliorarsi, il cercare di vedere quel che ci succede come un'opportunita' per mettersi alla prova, o anche, per restare in tema di prove ardue ma che rendono contenti: cercare di mettere in pratica comportamenti coerenti col nostro pensiero, tutto il resto, il bello e il brutto, il felice e l'infelice, e' mancia!

      Per "zio" Hermannus C.:
      mi sei mancato, fatti sentire piu' spesso, c'e' sempre bisogno delle tue perle di saggezza!

      Un caro saluto a entrambi,
      Ise

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    4. PS: dimenticavo di evidenziare l'indignazione e il disprezzo che mancano anche verso chi diffonde tali notizie, le seleziona, da' loro un certo taglio che non puo' non suscitare empatia, e magari le mette anche accanto alla notizia o alla pubblicita' che so, dell'apertura di successo di un McDonald al centro di Milano, senza rispetto ne' per la sventurata protagonista ne' per i lettori.
      Ise

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  7. Si sta girando attorno al problema.
    I nemici dell'Italia e degli italiani sono tre (tutti gli altri sono collaterali a questi tre):
    1) il PD
    2) l'Unione Europea
    3) la BCE ed il sistema bancario internazionale.

    Il Greg ci vede chiarissimo. O si affrontano questi tre nemici o e' meglio chiudere baracca e andare a giocare a bocce bevendo spuma.
    Il Greg mi sta simpatico...

    https://youtu.be/0-iTVjiSUIU

    Antoine Deborde, introduzione al saggio evoliano: "Eravamo tre nemici al bar"

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  8. Ah ah ah: "il 90% degli italiani sono inutili".

    https://youtu.be/6Ug4CP0pqc4

    Grandissimo Greg (Greg for President).

    Antoine Deborde

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  9. Mi è capitato di presenziare all' inaugurazione di una mostra d'arte contemporanea, al di là della bruttezza delle opere esposte sono rimasto allibito dalla presentazione della curatrice....che nel giro di cinque minuti ha tirato in ballo l'inquinamento, l'incidente della nave da crociera e la violenza sulla donna.
    Siamo circondati da una coltre rassicurante di bolsa banalità con un orizzonte di piccolo cabotaggio perché incapaci di prospettive diverse.
    Per fortuna a pochi passi c'è la Chiesa dei Carmini con le magnifiche tele di Cima da Conegliano, Jacopo Tintoretto, Palma il giovane, Lorenzo Lotto e tanti capolavori a testimoniare la grandezza di una stagione unica della storia dell' uomo.
    Una società che anela il fascino morboso della morte, l'informe e il deforme, è destinata alla dissoluzione....libertà assoluta al di fuori delle leggi della natura ma non al miope totalitarismo della comunità che con fanatico entusiasmo vuole  riscrivere le suddette leggi, imponendo il nuovo mondo, la neochiesa, l'inversione dei fattori.
    Un conoscente mi dice:"hai visto....con la storia di Noa (nomen omen) vogliono attaccare l'eutanasia, si torna al medioevo"...poveretti, non hanno capito chi è il nemico, non capiscono il gioco perverso che sta dietro all'artificiosità di queste operazioni.
    Caro Alceste, si aprono finestre e il vento è troppo forte; il katechon ovvero la civiltà occidentale rimane la nostra stella polare, l'articolo del Poliscriba, il confronto dei suoi lettori e la capacità individuale di sopravvivere a questi miasmi....ma anche le belle lettere, impegnarsi nello scrivere correttamente, l'etica di un lavoro ben fatto.
    L'altra settimana ho portato a sistemare la bicicletta da un signore di 88 anni che abita nel mio quartiere....ha sempre fatto questo nella vita e ha trattato il mio caso con meticolosità e accuratezza d'altri tempi.
    Ecco per me ciò che ci trattiene dalla disfatta è proprio questo

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  10. Segnalo questo attinente articolo di Marcello Veneziani:

    http://www.marcelloveneziani.com/articoli/soluzione-finale-per-leuropa/

    Pino

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    1. La teoria esposta nell'articolo e' condivisibile.
      Anche se tale cultura di morte ci viene trasmessa tramite i media e le loro news a tamburo battente da cui guai a sottrarsi eh, senno' di cosa parliamo con il collega di lavoro, della BCE? Di come si coltivano i pomodori autarchici? O di come crescere figli sani anche senza la cura a base di cannabis? Non sia mai. Ci stordiscono a colpi di news ormai, altro che naplam.

      Sono comunque sorpesa dal numero di foto recenti e in posa della ragazza. Considerando che era malata e in depressione. I genitori hanno dato il permesso di divulgarle, o non serve piu' per queste semplici formalita'-tipo la diffusione su scala global(sic)? O forse e' stato facebook che si venderebbe anche la mamma pur di diffondere info private. D'altronde e' proprio quella la sua mission.

      Non m'importa davvero, le mie sono solo domande al vento.
      Ise

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    2. Durante il fascismo la cronaca nera era vietata,
      mi sono sempre chiesto il perché, ed ora ho capito,
      troppo tardi...

      Pino

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    3. Oggi la cronaca nera, terrorismo compreso, e' hollywooduanamente sceneggiata. Per chi sa leggere tra le righe di tale kolossale invenzione (o immagina di saper leggere, mon Dieu) il testo, i deliri onirici, le smargiassate ecc. hanno del prodigioso! Ma quanto ci pigliano per il "derrier"! Bravi (con la "r" moscia alla francese)!
      Antoine Debord, pensiero tratto dal saggio: "L'uomo saggio al seggio elettorale olografico nel tempo della Kommissaria capo della Kommissione sugli abusi fantacinepolitici e pure di bilancio, della trama del banale".

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    4. Eccome se ci pigliano per il derrier!
      Senza contare che Noa o non Noa, legge o non legge, l'eutanasia o morte assistita esiste ed e' gia' di fatto applicata a tutti i livelli: sia agli anziani o a chiunque entra in un ospedale (in teoria per prolungare la vita, in pratica per sottoporsi a morte assistita), sia ai neonati, quelli randomly sfortunati che dopo una decina di vaccini iniziano il loro percorso di morte assistita.

      Un caro saluto,
      Ise

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  11. Usseglio, la mia amata Usseglio, dove al prezzo di un’ora di strada tortuosa e piena di strettoie ti puoi godere la montagna selvaggia, umile e maestosa di una volta, e non quella modaiola, tutta condomini e boutique. A Usseglio sono sepolti i miei genitori in un cimiterino fiabesco circondato da cime e pinete. Comprandosi la tomba lassù, mio padre ci fece un bel regalo, perché ci costrinse ad andare spesso in quel paese di favola, che purtroppo però si sta spopolando e rischia di restare senza negozi, ristoranti e alberghi. Ieri il titolare cinquantenne di uno di essi, ussegliese verace (è il figlio dell’ultima guida del luogo) mi diceva che era stanco per la troppa burocrazia che lo strangola. Lo so. I ristoranti sono oppressi da gabelle, incombenze burocratiche, registri da riempire, regolette da osservare, spesso cervellotiche. Ma non solo loro. Anni fa dovetti rinunciare alle squisite tomette del Chiaberto perché la donna che le faceva mi disse, magonata: «Basta, ho venduto le capre: non ce la facevo più, non è possibile dover riempire quattro registri per vendere un po’ di tomette». E il figlio della guida idem. L’ultima stangata? Mille euro all’anno per l’allarme salmonella, che a 1300 metri non c’è mai stata. Lì ci sono tanti salmonidi (le trote), ma la salmonella no. Eppure una società esterna gli deve analizzare ogni anno 8 punti-acqua: 100 euro ad analisi, più 200 per la relazione. E’ giusto? Arriveranno ad obbligare ogni esercizio a presentare ogni anno a sue spese una perizia statica sui muri, una tecnica sugli impianti e una fonica sui rumori? L’Italia annega nella crisi e i governi bucano il salvagente a chi cerca di nuotare.

    Manlio Collino

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  12. Purtroppo ho letto quest'ultimo pezzo di Blondet:
    https://www.maurizioblondet.it/la-prossima-rivoluzione-il-genocidio-dei-bianchi-come-fine/

    Come siamo messi male, che isteria di massa da manicomio globale. Neanche immaginavo un tale schieramento di eserciti.
    Zucconi e Ezio Mauro, la Repubblica che presenziava quotidianamente sul tavolo di casa...che infezione putrescente per l'Italia.

    Poi per caso vedo foto del gay pride, di spaventosa volgarita' (tanto per cambiare), Asia Argento strafatta occhi indietro da indemoniata, degna comparsa di un film del padre. Neanche il set de "La terza madre" con le streghe che infestano Roma fa piu' paura in confronto a quel che e' il pride. Immagino gli etero chiusi in casa tremare dietro le tapparelle chiuse e le porte sprangate. Al prossimo pride saremo direttamente sul set di Sodoma e Gomorra, con l'apertura della caccia all'etero per divertirsi di piu'. Ma non c'e' problema perche' gli etero si rifaranno nella stagione dello straight pride.

    Chiamate l' esorcista!
    youmedia.fanpage.it/video/aa/XNQwy-Sw0-ByYSrA

    Ise

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    1. Questi sono avanti a noi di
      decenni, sanno quello che fanno e scavano come roditori quali sono, giorno
      dopo giorno, per farci cadere tutto sulla testa.
      La verità è che siamo ingannati fin dai banchi di scuola.

      Pino

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    2. Cara "nipote" Ise,
      qualche tempo fa citavi un aforisma di Flaiano (genio prematuramente sottrattoci!): 'Se non si è di sinistra a vent'anni e di destra a cinquanta, non si è capito niente della vita...". Il mio percorso, alla fine, è stato proprio questo! Ora sono negli ultimi centimetri del mio "nastro di Moebius" e se non altro ho potuto "godere" dei vari, istruttivi, Prides LGBT: chi lo avrebbe immaginato quando avevo 50 anni!?
      Ti auguro con affetto di vedere cose migliori quando ne avrai 80!
      Un abbraccio da "zio" Hermannus

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    3. Cari Pino e "zio" Hermannus C.,
      condivido i vostri pensieri.

      Avete visto il video dell'esorcista?
      Ebbene, 20 anni fa forse avrei detto che il sacerdote era il piu' ridicolo. Oggi pero' dico che i piu' ridicoli sono quei cittadini che gli urlano contro e intonano: scemo! Scemo!
      Credo che il nastro di Moebius per la mia generazione giri piu' velocemente, per le nuove generazioni poi, fa due o tre giri prima che se ne accorgano!

      Il video e' proprio simbolico: qualcuno lancia l'acqua "maledetta" della fontana sulla Bibbia (un tempo con l'acqua si benediceva), qualcun altro lascia cartelli con scritto "l'arte e' sacra", appoggiati sulla fontana demoniaca (e basta dare un'occhiata alle altre opere di Ontani per capire quanto e' sacr...ilego). Tutto perfetto, adorazione del male che diviene sacro e sberleffo del bene.
      Questo almeno quel che appare a me, come nella kermesse lgbt parade pride di che non si sa.

      Un caro saluto,
      Ise

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  13. Caro Alceste, ho pensato a te quando ieri la mia ex mi ha detto che domenica scorsa ha fatto un matrimonio farsesco con la sua amica del cuore al Festival dell'Amore, a Milano. A officiare il matrimonio burla gli speaker di radio DJ : La Pina, Diego e La Vale. Dal sito www.amica.it : " Torna a Milano nel weekend dal 7 al 9 giugno il Festival dell’Amore. Dopo il successo della prima edizione, la Triennale ospita di nuovo la kermesse che parla di amore, passione, grandi sentimenti. Lo scopo è di proporre diversi percorsi esperienziali attraverso attività multisensoriali che sviluppino la coscienza del sentimento Amore. Attraverso interviste, racconti, performance che coinvolgono il pubblico e installazioni sparse per gli spazi del museo, una lunga serie di personaggi famosi e professionisti ci raccontano l’amore in tutte le sue forme e declinazioni…." Insomma, so che ci sarebbe da piangere, ma non ho potuto fare a meno di ridere.

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  14. "Neanche immaginavo un tale schieramento di eserciti"

    Solo perché non è materia di tua competenza, gentile Ise.
    Altrimenti sarebbe nota anche a te la frase agghiacciante del famoso (e famigerato, per ogni persona di retto sentire) Rolihlahla Dalibhunga:

    "Il bianco deve essere completamente vinto e spazzato dalla faccia della terra prima di realizzare il mondo comunista"

    Frase pronunciata nell'ormai lontano 1983 e mai smentita.
    Ti chiederai chi fosse questo assatanato; ti dirò che probabilmente il suo vero nome non ti dice nulla, ma noto anche alle tue orecchie potrebbe invece risultare il nomignolo partigiano con cui lo idolatrano i suoi innumerevoli seguaci: Nelson Mandela.

    Non a caso cadono le foglie di Lorien, come non a caso i media occidentali si stanno riempiendo di pubblicità che deridono l'albus vir. Forse nel'estremo Levante non ne arriva l'eco, ma qui si può davvero toccare con mano la campagna d'odio in corso.

    Molto opportunamente il Direttore, che non è nato ieri, coglie però subito la falla del ragionamento dei "white priders": hanno introiettato la forma mentale del nemico, quindi hanno già perso.
    I loro progenitori - dai Sudisti ai Rhodesiani ai Portoghesi di Angola e Mozambico ai Paras d'Algeria - persero uguale, ma almeno a modo loro e senza calate di brache.
    Già gli Afrikaneers si compromisero. Noi abitanti della terra che un tempo fu Europa, però, davvero siamo inguardabili.

    Ciao.
    Luigi

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    1. Frase davvero agghiacciante dell'irriconoscibile Rolihlahla!

      No, qui in Oriente in effetti non arriva l'eco della campagna d'odio contro il bianco uomo, ma leggendo queste pagine la sento forte e chiara :).

      Il Direttore ha scritto il seguito al suo articolo: che dire, da vecchio anticomunista quale si definisce, per me e' una testimonianza preziosa, sia perche' vecchio che perche' anticomunista. Non fa altro che confermare e aggiungere tasselli al puzzle.

      Temo che gli inguardabili ormai siano tutti gli indoeuropei: l'altro giorno osservavo con un'amica dei turisti scendere da una crociera; oltre ai soliti cinesi stavolta vi era anche un numero consistente di indiani, sembra sia periodo di vacanze per loro. Mamma! Indiani ricchi che si permettono le vacanze in crociera. Mi fa la mia amica giapponese: non lo sapevi? Gli indiani sono cosi', se li guardi da dietro sembrano perfetti, gambe magre, spalle larghe... poi si girano di profilo e pop! Scopri la supertrippa pop-up che spunta senza permesso. Ma per me non era solo un fatto di trippa, e' che avevano proprio problemi a deambulare, non riuscivano a camminare normalmente! Davvero triste a guardarsi in persone di mezza eta'. Aspetto solo esteriore ma simbolicamente parlante.

      Un caro saluto,
      Ise

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  15. "Di che si tratta? Nel suo aspetto morale più comune, nichilismo è l'identificazione del bene, del giusto, del vero col proprio interesse. Nichilista è la diffusa intima convinzione che dietro tutte le fedi e dottrine in fondo non ci sia nulla di reale, e pertanto, in definitiva, solo importi e conti il successo. Nichilista è il sacrificarsi a una causa alla quale non si crede, facendo finta di crederci. Nichilista è l'esaltazione del coraggio e dell'eroismo, indipendentemente dalla causa a cui servono, equiparando così il sicario al martire. La stessa libertà può essere nichilista, la libertà che non sia a servizio della vita e e si tramuta in schiavitù, agitandosi per nulla, nel suicidio e nel delitto, come taluni eroi di Dostojevskji"

    Ignazio Silone "Uscita di sicurezza"

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Siate gentili ...