25 settembre 2018

La misantropia vietata dalla democrazia


Il Poliscriba

Andarmene, dunque, senza lasciare traccia. Questo mi è parso essenziale. La gente, se ne fosse poi occupata, doveva concludere a una definitiva irreperibilità. Meglio, a un misterioso annichilamento, un dissolvimento nel nulla.

da Dissipatio Humani Generis di Guido Morselli

Mi è sempre parso intelligente colui che rigetta il mondo o la mondanità, non per scopi dichiaratamente superiori, metafisici, iperuranici sentieri, ma per asilo coatto nel ventre abominevole del Leviatano sociale.
Ho sempre sentito un lieve disgusto, poi tramutato in nausea col passare degli anni, in mal di mare o mal d’essere, all’ascolto di sproloqui sulle proprie magagne: quello sciorinare microanalisi autolesioniste per il piacere narcisista di essere al centro di qualcosa, che non è scena, ribalta, palco, ma profluvio di inconsistenza spirituale dinanzi a un pubblico di ombre.
In questi giorni infausti, scopro tra le macerie di quella che fu la letteratura italiana, la luminosa essenza suicida di Guido Morselli, un uomo autore della sua esistenza ai margini della contabilità degli atti che si possono affastellare nel magazzino della coscienza, ad uso della toponomastica, per abuso di concretezza e di ricordi di ipotetici posteri che non si conosceranno mai.

Infatti, questo gigante, affetto, suo malgrado, da nanismo letterario indotto dai poteri editoriali, sottoscrive in calce, a chiosa del suo testamento, quella dissipazione del genere umano che non paventa, che scruta e accetta come compresenza e comorbilità della sua sana misantropia:

"Quanto alla precisione contabile, devo dire che la mia vita psichica è povera. Anche nel senso della semplicità, della elementarità. Si presta alla ragioneria: le frustrazioni inconsce e i pathos viscerali, i mali oscuri che connoterebbero l'uomo moderno, io, devo confessarlo, non me li trovo".

Una metonimia, la sua, del vivere del proprio suicidio, iniziato ben prima della sua realizzazione, che avverrà alcuni mesi dopo la stesura della Dissipatio:

"La verità è, che chi manca un suicidio, lo fa (Durkheim qui non ci arriva) illudendosi che esista una terza via, e invece tertium non datur"

Mentre scorro le righe del romanzo (riduttivo definirlo tale) e ne suggo il midollo, mi accorgo che questa democrazia aleatoria altro non è che un pessimo collante per fratture di corpi cadenti.
La democrazia, ottimista di per sé, quindi imbecille, vieta la misantropia:

"Per conto mio, da monade intellettuale senza aperture né impegni, non mi ponevo la questione, al contrario: rendevo tacito omaggio alla bonomia borghese (imbottita d'egoismo, foderata d'ottimismo, trapunta di nazionalismo), grazie alla quale le paludi sociali si cambiano in azzurri laghetti alpestri".

Da una certa angolazione giusnaturalista, il diritto, romano per eccellenza, impalcatura repubblicana quanto imperiale, retoricamente antidemocratica, concedeva più spazio al crogiolarsi nella propria natura ipotrofica, che non questo corporativismo del nulla eretto sul contratto sociale (la palude), antiamicale, meno serio di quanto non lo fossero state, per secoli, semplici strette di mano a suggello di patti.
Morselli si domanda se allo scomparire improvviso dell’umanità il mondo si completi o resti menomato:

"La fine del mondo? Uno degli scherzi dell'antropocentrismo: descrivere la fine della specie come implicante la morte della natura vegetale e animale, la fine stessa della Terra. La caduta dei cieli. Non esiste escatologia che non consideri la permanenza dell'uomo come essenziale alla permanenza delle cose. Si ammette che le cose possano cominciare prima, ma non che possano finire dopo di noi. Il vecchio Montaigne, sedicente agnostico, si schierava coi dogmatici, coi teologi : 'Ainsi fera la mort de toutes choses notre mort'. Andiamo, sapienti e presuntuosi, vi davate troppa importanza. Il mondo non è mai stato così vivo, come oggi che una certa razza di bipedi ha smesso di frequentarlo. Non è mai stato così pulito, luccicante, allegro".

La sua e la mia risposta, in linea con pensieri pessimisti già estrinsecati lunga la scala evolutiva della crisi dell’ontologia dopo l’avvento dell’ Involuzione Francese, è che l’assenza dell’uomo giustificherebbe finalmente la completezza di ogni teorema, anche quello di Godel, e metterebbe a tacere i logici, i filosofi, i propalatori di slogan pubblicitari o politici, che son la medesima cosa e la loro aristotelica sicumera:

"L'ideologia, oppio dei popoli, requiem; il consumismo, loro pane avvelenato, requiem; il dogma bugiardo 'Voi siete il prodotto della Produzione', requiem; il balordo e luttuoso grido di guerra, 'Politique d'abord', requiem; O genti, esulto per me ma anche per voi, o in vece vostra, visto che della liberazione non potete godere. Ma non che essa arrivi troppo tardi. La vostra schiavitù la volevate, ne eravate gli autori. E non poteva scomparire che con la vostra scomparsa".

La misantropia è la legittima difesa dell’uomo dall’uomo, contro questa declinazione della guerra in pacifismo delle coscienze, questa nonviolenza dissipante il virile, questo trastullarsi con meditazioni trascendentali che scambiano il ferro liquido per la spada. Cosa trattiene l’uomo dallo sparire per sempre? Quali forze? Di che intensità? Nessuna coercizione cosmica, nessun orientamento genetico alla sopravvivenza. Si tratta di minuzie, di debolezze edonistiche e sentimentali, di bieca burocrazia, di richiami al senso del dovere per la collettività più o meno estesa, dalla famiglia alla pace sul lavoro, del quotidiano andirivieni per quanto monotono o schiavistico sia, di rinunce odierne per benefici futuri, di sacrifici come tamerici sparse, di illusioni tremebonde e speranzose, di avarizia, di fobia, di dubbio, di atavica mancanza di
coraggio:

"A parte l'aggressione dei problemi irrisolti, c'è l'assedio delle piccole cose 'care'. Piccole cose familiari e vischiose, gli oggetti che ti riagguantano, e ognuno ha il suo modesto fascino prensile, tenace, è la foto fatta da te, incorniciata da te, della neve d'aprile sul tetto, il tappetino fìnto-buchara che ti sei regalato per Natale, la macchina da scrivere col foglio infilato sul rullo, il fanale da caccia a carburo che non ti serve ma sta così a posto in anticamera col suo rosso vivo, il long-playing con la sonata per piano di Albinoni".

L’eroe tragico, oggi come ieri, è solipsista, usato dai pavidi, deposto e ucciso dopo il suo sfruttamento; muore solo, all’interno del suo cubicolo, dimenticato, in stato di putrefazione avanzata con una cartella esattoriale tra le mani:

"La posta. Catena al piede, emblema categorico della routine. Garanzia della indefettibile presenza del mondo. La posta, avvisi di riunioni, mostre e conferenze, pubblicità spicciola, la rata bimestrale delle tasse (giugno- luglio), la compagnia di assicurazioni che manda un cartoncino a stampa : 'Lei compirà domani i 40 anni, i nostri voti migliori e un cordiale consiglio, provveda a ...'.

Se non mantieni il tuo proposito di farla finita con la commedia, perché non sei in grado di renderla divina come il Sommo Vate (il quale nella selva oscura deve aver meditato a lungo sulla possibilità di dare forfait), ti arrendi al falso buonismo di chi si sente in dovere di dirti che, se la tua strategia d’uscita non ha funzionato, è anche per merito loro ... bastardi mitomani ...:

"E ognuno col suo struggente appello, con la sua insidia: e vuole intrattenerti, legarti, si stupisce che tu abbia pensato di, tentato di ... Ma infine, se torni, ti dicono, se sei ancora qui, è stato anche per noi; e magari lo sanno che non è vero, ma bisogna pure che fingano di rallegrarsi".

Coccolati dalla democrazia, avvinghiati al suo seno che spurga latte velenoso, apprendiamo l’arte della mimesi, del confonderci nella massa, nell’aderire al pensiero di massa, nel diffondere a nostra volta il grasso nutrimento dell’indifferenza per tutto e per tutti, esaltandoci come protagonisti da pochi secondi nel fluire di un tempo amputato di prospettive e reminiscenze.
Chiosa Morselli, che mi è sempre più affine, pagina dopo pagina:

"No, non sono comicamente Alceste le Misanthrope, sono, a intervalli, fobantropo, ho paura dell'uomo, come dei topi e delle zanzare, per il danno e il fastidio di cui è produttore inesausto. Questa non è l'unica, è una delle ragioni serie per cui tento di avere la solitudine; una solitudine (nei modesti limiti del possibile) genuina, ossia durevole e ad ampio raggio".

24 commenti :

  1. In una prospettiva esclusivamente materialistica, il tuo discorso, Poliscriba, che si riflette in quello di Morselli, non fa una grinza; la misantropia, il solipsismo, il suicidio sono tutti esiti necessari per colui che “vede” il mondo. Scelte da uomo.
    Tuttavia, come in ogni ragionamento umano, cambiata la premessa cambia il discorso. Per un integralista islamico l’atto di uccidersi e’ un martirio; per un vero Cristiano, il suicidio e’ inammissibile, bere fino in fondo l’amaro calice della vita terrena e’ il suo ineluttabile destino; per chiunque crede in un ordine superiore, in gerarchie divine, demoniache o ideologiche la morte, propria o del mondo ha un senso che va oltre quello quello della mera negazione.

    Ora io credo che la prospettiva materialistica sia alttrettanto arbitriaria, se non piu’ arbitraria, di quella Cristiana, mussulmana, satanista, massonica….ecc.ecc. e, come diceva il Belli l’unica cossa che s’e’ capito e’ che sso’ misteri
    Quello che si puo’ dire e’ che forse I veri cristiani, come i veri materiasti, I veri stoici o i veri comunisti stano mestamente abbandonando la scena, controfigure molli e irresolute danzano sui palchi inflazionati di un’epoca post-decadente, di mediocrita’ istituzionalizzata.
    Non so dire se questo abbia che fare con la democrazia, la quale del resto ha una storia antica, o con qualcosa di piu’ triviale, pernicioso e subdolo. Se veramente esiste la Monarchia Universale evocata da Alceste, e io credo che esista, allora questa fiacchezza non puo’ che venire da lei, e’ lei l’Avversario, dove c’e’ un avversario ci deve essere una lotta, e dove c’e’ lotta c’e’ vita.
    Un saluto

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  2. Un popolo, una razza, una vita. Questo il video (dura due minuti) di un bimbo giapponese, io mi sono commosso a vederlo pensando a loro che ancora esistono e a noi che non esistiamo più:
    https://www.youtube.com/watch?v=E4F98joi104

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  3. Bisogna andare a fondo Nelle cose,il fondo LA radice di tutti I Mali e' LA grana se non c'e' giustizia davanti alla Grana ci saranno sempre dei musi lunghi musi lunghi di chi non CE l'ha e musi lunghi di chi non vuole perderla ,e' inutile rintronare il gregge di discorsi triti e ritriti ,e' l'esempio che bisogna dare se l'elite e I ricconi continuano ad aver privilegi e pensioni da leccarsi I baffi vitalizi ecc il' popolino sopratutto adesso che si vede I'll negro o il Beduino come vicino di casa comincia a essere stanco ,venerare il progresso non e' piu sufficente guardate dove vi ha portato il progresso parlate sempre di suicidio, piuttosto meglio far fuori l'elite corrotta il potere senza volto la finanza apolide di cui Fusaro si riempie il Buzzo di continuo e non dice mai chi sono sti sciagurati
    Arpagoni usurai truffatori arrivano dal fondo delle ere ( gli Ebrei) ,bisogna che ritroviate un po di slancio un po di voglia di Vincere! Oggi per esempio mi son fatto fare al MOA una Bella maglietta con LA stampa Della sv...ka un pavone ,sir sir sir ,ecco quel che ci vuole anche per voi qualcosa che vi ridia voglia di lottare

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  4. I giapponesi son stati "spianati" come popolo anche peggio di noi e dei russi. Lo capi' bene Mishima. I giapponesi hanno dimenticato i loro antenati samurai. Non cercano piu' la (passatemi il termine) fica. La temono. I giovani non fanno figli e si travestono da checche. Una casa in Giappone costa una follia e lavorano tutti 10 - 12 ore al giorno. Poi si schiantano con sake nei bar. I vecchi non riescono a sopravvivere e quindi rubano per farsi incarcerare. Le carceri sono diventate ospizi con reparti geriatrici. E' l'America bellezza. Tutto calcolato dal Padrone. A forza di pensare in piccolo, di ritrarsi nell'intimo, di contare noccioline, di portare il cane a fare i bisognini, di mandare emoticons, di accettare tutto placidamente, di rifiutare la sana violenza e il sangue, di rinunciare alla difesa del proprio territorio, di sopprimere la brama naturale di conquista, il cervello rimpicciolisce e non e' piu' in grado di elaborare strategie di guerra. Difensive o offensive. E si fa imbrogliare dall'ultimo imbonitore politico fabbricato ad arte. Il cervello regredisce a livello fetale in attesa che mamma Stato abortisca il proprio inutile cittadino segretamente comincia a tessere voluttuose e coglionesche ragnatele suicide. A tre giorni dalla misera pensione, ovvio.
    Bene ha fatto tale Morselli a togliersi dal mondo: era inutile. Se si perde il proprio centro semplicemente si rincretinisce. E da qualsiasi punto di vista tale condizione e' perdente. Il Padrone invece pensa in grande: dominio, conquista, inganno.
    Un grande don Curzio Nitoglia su Youtube commenta un libro fonamentale:

    ""Il Problema dell'Ora Presente" ~ Conferenza don Curzio Nitoglia, 22/1/2015"

    Un caro saluto.
    Anonimo di nome R

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  5. "Cosa trattiene l’uomo dallo sparire per sempre? Quali forze? Di che intensità? Nessuna coercizione cosmica, nessun orientamento genetico alla sopravvivenza."

    Su questo non sono molto d'accordo, i nostri geni sono pura memoria registrata nei secoli, millenni ecc. ai fini della sopravvivenza. Tante cose sono ancora un mistero, e l'uomo piu' di tutto lo e' per se stesso. Non ci e' dato sapere altro se non cammin facendo. E a me resta difficile concepire di spezzare tale cammino per mia scelta.

    Credo che il misantropo sia una persona estremamente sensibile e innamorata dell'umanita'. Molti misantropi sono degli egregi umanisti (questo blog lo dimostra). Ma forse proprio per questa spiccata sensibilita' alle prime delusioni e disillusioni scatta la difesa, o si libera di tanta sensibilita' per sopravvivere in compagnia degli psicopatici che a volte lo circondano, oppure si libera della compagnia degli uomini per mantenere pura la sua sensibilita' e il suo amore ideale.
    Saluti a tutti i misantropi, Ise

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  6. Ad ogni modo, credo che non poteva esserci di meglio per la gloriosa Monarchia Universale che avere tanti uomini soli ed impauriti/sospettosi/detestantisi vicendevolmente per potersi realizzare in tutta la sua pienezza.
    La paura dell'uomo va sradicata, tante paure come tanti, tantissimi comportamenti violenti sono indotti. Ormai guardare un telegiornale e' come farsi un giro negli uffici di polizia criminale. Possibile che non ci sia altro da raccontare che cronaca nera e la follia di alcuni? Non ci credo.
    Ise

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  7. Mi permetto un'osservazione per anonimo di nome R. Se in Italia avessimo anche solo una delle innumerevoli catastrofi naturali che quasi quotidianamente avvengono in Giappone (terremoti, tsunami, eruzioni vulcaniche)sarebbe il caos più totale. In Giappone invece non succede quasi niente, come formichine si mettono in fila e affrontano la situazione, questo può accadere perché sono tutti gialli, tutti giapponesi alla stessa maniera. In Italia avremmo subito branchi di negri, magrebini, zingari ecc. dediti allo sciacallaggio, stupri, furti, rapine e violenze di ogni genere. Non parliamo degli Stati Uniti dove ogni volta che c'è un uragano devono intervenire l'esercito e la guardia nazionale per impedire ai diversamente bianchi di depredare ogni cosa che resta.

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  8. Ma misantropi lo siam tutti ,che Bella scoperta ! Tutti siamo individualisti egoisti fin dalla nascita e' nel latte materno ,e subito dopo ci viene insegnato nelle scuole I'll problema e' che davanti ad un invasione di energumeni E beduini selvaggia e senza Fine di queste Proporzioni l'inazione auto commiserations LA riflessione soon tutte perdite di tempo ,quando un branco di topi voraci cerca di Farsi spazio per entrare in casa vostra cosa fate rimanete con la porta aperta a riflettere ? Sono tutte ste riflessioni onaniste che ci portano dritte al suicidio ,sta gentaglia che viene da tutti I posti piu cenciosi Della Terra quando arriva non vuole Aspettare il suo turno vuole tutto e subito e per primo LA vostra grana , fine , della vostra cultura
    Michelangelo Dante I monumenti il cibo il vostro modo civile ecc non gliene fotte niente gli fa schifo tutto, bisogna pur reagire almeno a parole ad una situazione simile chissa che qualche puro ci stia ancora e che prenda coraggio per salvare gli Italiani

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  9. La faccenda e' politica. Politicamente parlando "Loro" hanno vinto. Punto. E' da migliaia di anni che lavorano alacremente e ben nascosti, ed ora controllano i cervelli. Tutti. Non siete cio' che siete, e da un pezzo! Questa mano e' loro e chissa' se ce ne sara' un'altra. L'umanita' e' sola, povera ed ebete, ed e' manovrata da marionette politiche tutte egualmente fasulle. La persona normale per bene neanche puo' concepire quanto viene trattata da animale da allevamento coglione, quanto viene manipolata: i "colti" piu' degli ignoranti, anche se agli ignoranti spetta un tozzo di pane ammuffito. Attraverso la democrazia, la cultura, la scienza, la religione. Il sistema e' tutto un immane show che nasconde all'umanita' tutto cio' che e' verita'. Non c'e' niente di vero. Chi si ribella viene fatto fuori, se serve mandando un avviso in maniera rumorosa, senno' suicidio, per esempio. Il Vaticano, l'ultimo bastione, e' gia' da tempo caduto. Secoli? Decenni? Quindi? Quindi non so. Un potere come quello che governa oggi questo mondo puo' essere combattuto solo dal potere spirituale che gli e' avversario: il cristianesimo. Il cristianesimo, religione durissima, in se ha le armi e la risposta spirituale.
    E lo dico da cristiano mediocrissimo senza farmi prendere dallo sconforto. Ci aspetta una feroce guerra di religione, oppure non ci aspettera' niente di diverso che salvinidimaiorenzigentilonilagruberconintervistaachivoletevoimagarialnuovocentrodesrailpartitodellasalma. Mi viene in mente il film "Apocalypse now" del grande Tinto Brass. Scherzo. Tinto Brass e la sua ossessione (il culo di KK) e il tenente Kurz, l'avevano ben capito.
    Stasera butta cosi', un po misoginamente. Un caro saluto ai giap, a charlie e al miracolo di KK.
    Anonimo di nome R

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  10. Ma e' il modo sfiancante inculatorio con cui dice le cose che lo frega quel povero prete e come lui Blondet e altri del Web scoglionanti ancor prima di cominciare ,nei video che fanno ci sta sempre un atmosfera da Intontimento generale e poi sembrano girati Come stessero andando a trovare il defunto ,una pena ... E questi soon I controinfirmatori che dovrebbero aiutarci a liberarci dalle Catene ? andiamo Bene , pure fusaro Nome omen 2 minuti e ti vien voglia di volare via parla come un robot ,disumanizzato , non CE ne sta uno coi coglioni che sappia riaccendere ravvivare, qualcuno che faccia sobbalzare gli spiriti degli italiani che sembrano elefanti incamminati verso l'ultima tappa.LA voglia l'intelligenza e LA cattiveria ci stanno , alcuni siti come Olodogma antimassoneria altervista non erano addomesticati, la loro chiusura ha permesso che il Regime
    Ebreo - Massonico continui l'infezione degli spiriti senza ostacoli

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  11. Caro Ettore,

    hai perfettamente ragione.
    Solo su un paio di cose sono meno ottimista di te: la battaglia 'a parole' sul web non serve, il web non e' affatto libero, anzi e' un gran bel trappolone.
    Salvare gli italiani sarebbe piu' facile se tutti gli italiani fossero concordi. Io invece vedo che per salvare gli italiani l'unico modo e' passare attraverso una guerra civile e combattere contro buona parte degli italiani stessi.
    Ciao, Ise

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  12. Sempre per Ettore,

    solo per fare esempi a me vicini, negli ultimi anni che sono tornata in Italia mi sono sentita dire da familiari e amici che sono diventata razzista (solo perche' ho constatato che non si possono 'accogliere' clandestini/criminali per farli elemosinare o spacciare qui anziche' da loro), che ho troppi pregiudizi contro i gay-scandalizzati (solo perche' durante una gita c'era una coppia gay e loro volevano spiegare a mio figlio ottenne che l'amore non ha confini! Ed io mi sono opposta perche' sono affari miei sul quando e soprattutto come far capire certe cose a mio figlio), poi ancora razzista perche' ho mancato di dare il penny all'energumeno davanti al supermercato.
    Poi mi son ritrovata al semaforo con il rom che vuole spalmare meglio lo sporco sui vetri dell'auto. Gli faccio gesti sbracciandomi per fargli capire che non voglio, siccome inizia a spruzzare l'acqua gli urlo NO finche' desiste, passa all'auto dietro, poi torna verso di me, si avvicina al mio finestrino e mi dice 'ti serve c...o nero a te', testuali parole, e va verso l'auto davanti. Volevo scendere e picchiarlo, ma avevo cose urgenti da fare. Mi ero anche fatta due calcoli, testimoni della rissa ne avevo, qualcuno avrebbe chiamato i carramba se non altro perche' la mia auto bloccava il traffico, e volevo vedere cosa avrebbero detto, chi era piu' razzista e irrispettoso. Questo invece e' normale, e' tollerabile, ci si fan quattro risate quando lo racconto.
    Ai finti buonisti senza cervello io preferisco di gran lunga i misantropi!
    Ise

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  13. Anonimo R,

    d'accordo con te. Quelle che oggi ci fan credere siano democrazia, cultura, scienza, religione, sono fuffa. E i loro rappresentanti dei gran fuffanti!
    Ise

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  14. La guerra in-civile,certo a colpi di smartphone!

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  15. LA ise ha I coglioni ,brava ,non si puo dire lo stesso di Tanti maschi Italiani che smanettano finche c'e' di parlare di cose futili degli sputasentenze da Tastiera incredibili sembrano Giove allo Specchio ,quando invece si tratta di parlare dei veri perververtitori depravatori degeneratori globali ( gli Ebrei e I Massoni con le loro loggie disseminate dappertutto) allora LA gola si Secca meglio parlare d'altro diventano tutti dei campioni Della liberta di pensiero ,naturalmente stando lontano mille miglia dai circoncisi,I vari bloggers mi Hanno sempre dato l'idea ma veramente di essere degli allevatori che portano giornalmente il cibo Da dare in pasto Al gregge ,che d'altronde si rivela un vero divoratore di Fieno ,mangia giu tutto se ne riempie il gozzo manda giu Le piu fetide fetenzie non e' mai sazio ,una bulimia d'informazione che lo rende felice lo fa sentire un Illuminato quando invece e'Solo allucinato

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  16. Caro Alceste,
    continuo a leggerti e ti trovo sempre condivisibile e per molti aspetti, magari anche etnici e culturali, affine. Però da un bel pò di tempo nei commenti riscontro un certo egocentrismo.E'diventato più raro trovare il Sig.Giuseppe (che al di là del tedio mi ha fornito qualche buon riferimento a testi non conosciuti o dimenticati!).Vedo invece sempre più spesso un "anonimo di nome R" (forse imprenditore brianzolo?) e un "Ettore SVA" (forse superstite della X MAS?) coi quali ho molti punti di disaccordo.
    Ma non ho voglia di mettermi a discettare, chiosare, puntualizzare e quant'altro. Il bello del web è che tutti possono dire tutto!
    Questa mia inconcludente osservazione è solo per ricordarti che, per ora, sono ancora vivo!
    Vale!
    Hermannus Contractus

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    1. E poi secondo me Hermannus, sotto sotto l'Alceste si diverte un sacco a leggere sto profluvio di commenti fuori posto ma non tanto.
      Risaluti!
      Anonimo di nome R

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  17. Hermannus:

    spero sempre che il prossimo si contenga ... difficile censurare ... occorre dare spazio a tutti e confidare nella temperanza.

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    1. Io vorrei dire a ettore sva, che mio padre erA un po' cosi, perche' tormentarsi della masnoneria e doppiezza della chiesa. Io ho stretto la mano a persone compromesse con il potere bancario e ho visto in un istante, anche prima di sapere, di non averci a che fare. Non si diventa traditori se si lascia andare chi ha gia' tradito, serena.

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  18. Caro Hermannus, perche' uno che agisce, conquista, dirige deve per forza di cose essere un "imprenditore brianzolo" alla Perego? In oriente la guerra e' ritenuta un'arte. Poi il "businness", per chi ne colga il lato tragicamente umano e feroce, insegna moltissimo di quello strano essere chiamato "uomo" e di quella cosa fasulla che viene spacciata per "storia". Per il resto, un mio avo fu un illustre pittore cinquecentesco in area veneta, e il cognome familiare data da prima dell'anno mille. Sono veneto, ma nelle mie vene scorre sangue samuraico e la una passione per la femmina, la letteratura, la fotografia, la geografia, l'astronomia e molto altro. L'essere accomunato ad Ettore Sva dei Manganelli mi fa tornare indietro ai tempi di scuola, dove i secchioni erano in prima fila, ed i piu' turbolenti in ultima: io ovviamente in ultimissima con i peggiori! Un caro saluto al tragico Perego e a tutti coloro che non contemplano il maestoso contrappunto della vita.
    Anonimo di nome R

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  19. La Cina: un gran bel rebus... Ci sono stato in Cina, 10 anni fa, una breve visita, tra Hong Kong e Guangzhou. Inoltre sono stato insieme ad una ragazza di Hong Kong per un breve periodo, 10 mesi circa, una pazza scatenata, troppo anche per me. Innanzitutto quello che salta all'occhio e' la sostanziale differenza tra i cinesi di Hong Kong e gli altri. la mia ragazza non nascondeva il suo disdegno, o forse meglio, disprezzo per i cinesi. Si sentiva diversa anche se parlava sia il cantonese che il mandarino. Ero li per un business un po assurdo; comprare capelli. Mi hanno fatto visitare una delle loro "fabbriche", tutto "meccanizzato" tramite braccia umane, nei sobborghi decadenti di Guangzhou. La cosa strana ma non troppo, era che il titolare di quella insolita impresa era un ebreo israeliano, un ragazzo giovane, sveglio, molto paraculo, e abbastanza bugiardo, con l'ufficio pieno di "segretarie". L'impresione, molto superficiale che ho avuto, e' che li si corre, si corre, per il denaro... punto. Con uun po piu' di stile a Honk Kong, in modo piu' rozzo e diretto in Cina. Tutto quello che e' istituzionale e' militarizzato, nel senso che diretto da uomini in uniformi che non lasciato il minimo spazio all'arbitrio individuale. Un esempio per tutti i treni. Si compra il biglietto con il posto assegnato, si aspetta tutti in un vasto androne e quando il treno viene annunciato si corre al al binario guidati da agenti con enormi cappelli, tipo generali dell'armata rossa, e in 5 minuti il treno e' pieno e si parte.
    Da l punto di vista storico, vorrei ricordare quello che ho letto in "Tragedy and Hope" di Carroll Quigley, professore di Alla Georgetown University, e mentore di quel fenomeno di Bill Clinton. Il libro narra la storia del mondo contemporaneo dall'inizio dell'800 dino al 1960. Sul capitolo che tratta della Cina, l'autore fa un interessante osservazione: la cultura contadina cinese sviluppatasi lungo diversi millenni all'ombra della dinastia di turno ha mantenuto la sua relativa autonomia e ha sviluppato un'artigianato estremamente raffinato fino a circa meta' dell'ottocento. Essendo la stagione agricola piuttosto breve nelle immense viscere del continente cinese, durante i lunghi mesi morti, gli agricoltori si dedicavano alla produzione di oggetti d'artigianato sia per uso comune che ornamentale. Molti di questi oggetti potevano essere considerati alla stregua di opere d'arte popolare. Con l'avvento dell'industrializzazione in Inghilterra, i trafficanti della corona britannica iniziarono quella che possiamo chiamare la prima globalizzazione: importarono le merchi industriali inglesi nel mercato indigeno cinese. In pochi decenni, i prodotti industriali inglesi soppiantarono i prodotti artigianali indigeni, distruggendo una tradizione millenaria e devastando irreparabilmente la struttura basilare del mondo Cinese, la cultura contadina. Non si sono piu' ripresi da allora e quello che vediamo ora e' esattamente l'opposto, la nemesi dell'occidente, merci economiche e sciatte invadono i nostri mercati e fanno piazza pulita di tutto, completando l'opera di distruzione della nostra tradizione artigianale> Non proprio di tutto, qualcosa sopravvive: l'industria del lusso, per un elite sempre piu' facoltosa e distante.

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  21. per Hermannus Contractus
    cerchi La madre, un breve racconto di uno scrittore russo poco conosciuto, in un piccolo libro edito da il melangolo intitolato Per non dimenticare -
    sicuramente anche nella lettura qualcuno potrà dire che i gusti sono diversi -
    io ho letto centinaia di romanzi - avevo quasi 6000 libri di cui anni fa mi sono privato - ritengo la letteratura russa superiore a tutte le altre - anche nelle sue sfaccettature minori - Izrail' Metter

    https://www.ibs.it/per-non-dimenticare-tre-racconti-libri-vintage-vari/e/5000000016987

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  22. e infiniti ringraziamenti per la citazione dell'altro giorno

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Siate gentili ...