26 luglio 2018

L’Olocausto in soffitta (segnali dal Mondo Nuovo)


Roma, 26 luglio 2018

Mark Zuckerberg: “Sono ebreo, e c’è un gruppo di persone che nega sia avvenuto l’Olocausto … lo trovo profondamente offensivo. Non penso, però, che la nostra piattaforma debba eliminarle. Penso ci siano cose su cui molte persone hanno opinioni non corrette, non credo che sbaglino intenzionalmente”. 

Tali parole non giungono inaspettate.
L’umanità sta lentamente, un po’ dolorosamente, mutando le prospettive morali più profonde: dall’Antico Ordine al Nuovo. Non si tratta di togliere o censurare, però, ma di osservare diversamente. Mutano gli sguardi, non le cose. Lo stesso oggetto di prima, ma visto con altre gradazioni, colori, prospettive. Anamorfosi. Un guazzabuglio di forme incomprensibili, tramite un medium (una superficie riflettente, di solito), assume un senso completamente nuovo. E viceversa: ciò che costituiva un senso ultimo, definitivo, antico, perde il proprio status di comprensione per perdersi nell’indifferenziato.

L'informe si definisce, ciò che è sempre stato definito diviene indifferenziato.
Tale evoluzione non è, tuttavia, naturale, bensì voluta dal Potere tramite un progressivo slittamento dello sguardo interiore. Talvolta ho parlato di precessione morale. Il nostro panorama etico cambia impercettibilmente, un giorno dopo l’altro, una disfatta dopo l’altra, sino a situarci, senza che ce se ne renda conto, in un mondo assolutamente alieno. Guardate cosa è accaduto in soli trent’anni …
I diritti civili hanno invaso protervamente la scena sino a sostituirsi a quelli materiali; le piccinerie dell’edonismo da formicaio hanno risucchiato ogni speranza o anelito; legioni di giovani senz’arte né parte popolano le nazioni; la filantropia e il socialismo sono stati mutati in un’empatia superficiale da hippie digitali. Un fenomeno più evidente nei Paesi sviluppati poiché la trasformazione mai è disgiunta dalla tecnologia e dall’usura più raffinate. 

Per inverare tale gigantesco processo storico, assolutamente incredibile per velocità e audacia, il Potere è costretto (o vuole) lasciare sul campo alcune vittime. L’Olocausto sarà una di queste. La funzione della “più terribile tragedia del mondo” è esaurita. E con essa l’esercito di servitori a lei devota, dalla letteratura al cinema alla storiografia al piagnisteo generale. I “six millions dead” non tirano più, insomma. La nuova umanità delle storie sui cacciatori di nazisti, delle vittime, dei numeri stampigliati sui polsi non sa che farsene. E neanche il potere sa più che farsene poiché, ormai, possiede nuove armi di seduzione e di coercizione per concretare l’Utopia Maxima: la conquista della Terra, dalla Patagonia all’Alaska, dal Portogallo alla Siberia per mezzo di whatsapp universali d’amore, di bontà, di pace. I “sei milioni” son troppo divisivi, logori; e poi, parliamoci chiaro, perché un indiano, un indonesiano o un cinese (che rappresentano la metà della platea da imbonire in futuro) dovrebbe subire il ricatto del cappottino rosso di Spielberg? Gliene frega assai a Singh o a Liao della sofferenza nelle famiglie Coen e Spizzichino! Democrazia, pace, libertà e McDonalds’, queste le nuove parole d’ordine espettorate dalle buccine della propaganda: il Nuovo Mondo, la Gerusalemme Terrestre deve apparire sgargiante, multicolore, un bell’inganno, rassicurante, libertaria: un luogo di vacanze, insomma, una stanza senza più pareti morali (sono oscurantiste!), un chiassoso paese dei balocchi sessuali (incesto, poligamia, pedofilia: cum grano salis, ovviamente; e nuovi nomi: poliamore, a esempio), ridanciano, sempre sotto euforia indotta, buono per i click continuati che sostituiranno sapere, università e scuole.

Il Mondo Nuovo sarà rutilante: basta con la depressione da Tom Segev e Anna Frank! A meno che pure la vecchia Anna non decida a mettersi al passo coi tempi: provvidenziale, in tal senso, la scoperta di nuove paginette del diario (sembrerà strano, ma in settant’anni di smaneggiamenti nessuno aveva fatto caso a quella carta marroncina che ricopriva gli inediti: quando si dice la disattenzione) … brevi e inaspettate rivelazioni cartacee ove l’adolescente olandese si dimostra assai porcellina … in linea coi tempi nuovi … rapidi a venire … Anna Frank che intitola un capitolo Materie sessuali … terno sulla ruota di Amsterdam! Anna che parla di mignotte e dello zio frou frou! … Anna che parla del delizioso su e giù! … Tombola! … Anna che racconta barzellette! Nientemeno! E su chi? Sulla Wehrmacht! Giusto per far sembrare simpatici pure i crucchi che, da invasori sanguinari, per queste vie accorte, trascolorano, con naturalezza, in uno sbarazzino tono caciarone da Sturmtruppen …

Basta con l’Olocausto, i forni, le docce, le gite scolastiche in Polonia, i vagoni piombati, gli scheletri ammassati, Simon Wiesenthal, Il maratoneta, le tiritere sui paralumi in pelle umana, non se ne può più! Sono poco cool, depressivi, diciamo; Zuckerberg, che ha messo su un’aziendina niente male, lo sa: tali cupezze nuoccion agli affari; anche gli antisemiti, i negazionisti, potranno ciarlare la loro … 

Intanto nella tenuta di Kauai, Zucko riceve Carlo Mattogno ...

Dican quel che gli pare, suvvia … qui si è liberi e libertari … non si ha più bisogno di antagonisti o censori … Lei, a esempio, caro Mattogno, non ha dimostrato, con un bel cumulo di dati e sottili acribie filologiche, che ad Auschwitz c’erano piscine ricreative? Che la - presunta! - tomba di quattro milioni d’ebrei non serviva a sterminare, ma solo alla detenzione? E questo ben venga, professore! Una piscina? E perché non due, tre, dieci! Gliele concedo! Un luna park, magari! … può chiamarmi Mark, certo … gradisce un drink? Certo, le piscine sono un bel problema … noi siamo libertari, che diamine! … se Lei la pensa così ne ha tutto il diritto … i Sonderkommando? Benissimo, ci vanno benissimo .. scriva scriva … no, questo no, non possiamo finanziarla ora … ci vuole ancora una certa cautela … in seguito si vedrà … mai dire mai! … qualche ferita residua è ancora aperta … in via di cicatrizzazione, però … lasci andare gli ultimi sopravvissuti … questione di pochi anni … Lei non sa quanto possa essere rompiscatole un sopravvissuto alla Shoah … strepita come diecimila trombette dell’indignazione! … sicuro che non voglia un cicchetto? È così rinfrescante … si accomodi sulla sdraio, prego … Rachel, ci prepari due mojito … questa storia delle piscine … mi ha sempre messo in sospetto … pure a me che sono circonciso da quel dì … non che me ne intenda di queste storie, eh … noiose, noiose … roba da chiodi … da chiodi europei … io sono nato a White Plains, New York! A che pro? Morti ne son morti tanti di ebrei, lo riconosce anche Lei … accapigliarci su tali questioncelle … nel 2018! Si rende conto che Blade runner è ambientato nel 2019? … e io devo ancora combattere tali battaglie? … a un anno da Blade runner! … non ne vale la pena, dai … prego, si serva da sé … bello il posto, vero? Grazie, Rachel, non ci serve altro per ora … dicevo: la vita è bella, noi non ce l’abbiamo con nessuno, poi … anzi, vogliamo che ognuno partecipi alla festa della vita … Faurisson? Certo anche lui … un suo amico? Queste storie di forni, avvelenamenti, impiccagioni … me lo lasci dire, hanno perso un po’ di smalto hollywoodiano … Steven è bravissimo, ma i dinosauri danno meno guai e ci si fa sopra una cresta di miliardi … Obersturmführer … Untersturmführer … Hauptsturmführer … che noia, ragazzi … per carità, solo a pronunciarli mi viene un cerchio alla testa che non Le dico … lasciamo le spiacevolezze agli storici della storia passata … qui di storia non ne vogliamo più! Abbiamo tutto, sole, cibo, divertimento … donnine … o ragazzetti, in casi particolari … ah ah ah … lei mi capisce, non che i finocchi mi diano fastidio … lo dico da ebreo … anzi sono un moltiplicatore degli affari, come le Femen … basta non averle tra i piedi in casa … ah ah ah … godiamoci questa, di piscina … le malinconie, le malinconie, il livore, l’odio … ah, professore, Lei non sa quanto io abbia in uggia tali scontri da dolore alla cistifellea … l’armonia ci vuole, il tenersi per mano … la condivisione … l’esistenza ha già troppi crucci … ottimo il mojito … pace, pace … ci vuole … altro che steccati … Lei ha tutti i diritti di scrivere ciò che scrive, avrà il suo pubblico, non lo nego … quanti? mille, duemila utenti …? Io un paio di miliardi … ah ah ah … spaventevole, vero? Di cosa avrei paura? Di un amico come Lei? Ma quale antisemitismo! Vediamo, anzi, i suoi sforzi come un arricchimento al dibattito … si sorprende del libro che sto leggendo? Ma allora Lei non capisce ancora l’essenza della nostra spiritualità … il libro: Memorie di un fascista di Philippe Rebatet … edizioni Settimo Sigillo … me l’ha spedito Alceste … sottolineato e tradotto … mi piace il pezzo in cui Céline va a trovare i collaborazionisti francesi fuggiti in Germania con il gatto Bébert che fa capolino da un tascapane … un gatto parigino immune da ogni sorpresa … che sagome! Non si deve stupire, nessuno si abbia più a stupire … si digerisce tutto, prima o poi, nell’ecumenismo … e come faccio a non essere ecumenico con due miliardi di utenti? … Cèline, Rebatet, Drumont, Brasillach, La Rochelle … acqua passata … altro che primo emendamento! amici, ormai … amici, le dico! … e poi, lo confesso, non sopporto più i filosionisti convinti … che barba, quale monocromia intellettuale … riconosco che molti di loro, poi, hanno esagerato … gli dai il dito e si prendono il braccio … e che braccio! … mai lasciare troppo guinzaglio ai cani da abbaiamento … troppo invasivi, gonfi di sicumera … adesso dovremo ridimensionarli … li si riunisca e li si indottrini per bene! L’ho sempre detto! Ogni limite ha una pazienza, e che diavolo! Ogni spetezzo sull’Olocausto un premio! Era troppo, era troppo, mi creda … scordiamoci il passato … il passato deve passare o ci resta sullo stomaco … mi creda, lo stomaco è l’unico organo in grado di decidere per il meglio … ah ah ah … dimentichiamo … nel rispetto di ogni posizione, nevvero? Tutti hanno diritto a dire tutto … Freedom and Peace, questa la parola d’ordine del Mondo Nuovo … Schlagwort, come Lei m’insegna … una carta di debito, i pop corn, le vacanze, l’olotelevisione … ecco la realizzazione piena … dodici miliardi di esserini in pace con sé stessi e gli altri … svago e patatine, ce n’è per tutti … ci pensiamo noi … economia, democrazia, tecnologia, devono essere gestite da personale accorto, professionale e ben remunerato … aristocratico, in un certo senso … un senso che provvederemo a definire … altrimenti si rischia di nuovo la sciagura … nazionalismi, irredentismi, religioni, arte, monumenti … facciamola finita con tale pericoloso ciarpame foriero di trincee e sparatorie ideologiche! E poi, guardi, basta con il sapere! Rende infelici, non vedo perché lo si debba spalmare su tutti … ci vuole un controllo oculatissimo della conoscenza … indirizzata al bene dell’umanità ... e concentrata in poche mani fedeli … se c’è una cosa che mi dà fastidio è sapere troppo … a che serve, mi dico … non conoscere, questa la via! Lasciamo il fardello a un gruppo selezionato … che se la vedano loro coi mal di testa … sempre a spaccare il capello in centoquarantaquattromila … l’umanità liberata, professore, mi capisce? Liberata dalle preoccupazioni, in poltrona, finalmente, dopo i massacri di centomila anni … pane e svago, per ognuno … come si diceva al college: titties and beer! ah ah ah … e l’amore, professore … ci ha mai pensato? … l’amore per l’umanità, per i diversi, per le bestiole … non crede che l’amore e la pace siano i motori del mondo? Del resto, delle cose difficili, se ne occupino gli altri … guerre, sangue, spoliazioni … e tutto perché ci si incaponiva a restare fedeli a una morale folle, impossibile da soddisfare … ma ora il Mondo Nuovo è alle porte … senza limiti … come un orizzonte privo d’alberi … nemmeno un arbusto, un sassetto! … sì, la vita è breve … e non c’è un dio dall’altra parte … accontentiamoci del nostro orticello … non pensiamo più! E finiamola con tali plumbee riflessioni … aria, aria! … via verso gli spazi inesplorati del futuro nell’Enterprise del Brave New World … a volte mi sento Kirk, altre Spock … ebrei pure quelli, certo, ma di conio universale … sceriffi della democrazia intergalattica! giusta! … l’Enterprise non colonizza tanto per colonizzare, ma in nome del Bene! … i sionisti e i rabbini, invece, quanto sono pesanti … grevi ... sono la nostra spina nel fianco … sempre lì, la giustizia, il sangue, l’Ebreo Eterna Vittima … i Maccabei, Abramo, Ester … con quelle barbe pendule … haken a tsheinik! A volte me le puntano addosso, le barbe … la sinagoga del ghetto di Varsavia, le persecuzioni, le origini, le stradine di Praga … tutto bene, tutto bene … li finanzio, anche … grande Israele, Theodor Herzl … ora basta, però … anche loro si acconcino … pure Netanyahu … troppo old style … urtanti, isterici, ostici … troppo petulanti e adunchi per l’umanità che andiamo costituendo … sa chi vedrei bene come Presidente d’Israele? Natalie Portman … ma sì, carina, fresca, ancor giovane, ma non fatua, di concezione immacolata … una graziosa ebrea dei tempi nuovi, popolare e determinata … senza ingombri, senza Auschwitz … e donna … libera, quindi … in quanto donna … non trova che le donne siano il ricettacolo della libertà della pace e della serenità? Sì, Natalie sarebbe la svolta perfetta … con lei ogni muro cadrebbe … Palestina e Persia rifluirebbero nella nuova Gerusalemme terrestre … assieme all’Europa alle Americhe all’Africa alla Russia (non ha visto il McDonalds’ di Mosca su Trip Advisor?) … presto alla Cina … questa la speranza, la vita è così breve, così breve … il Mondo Nuovo … vedo che ha gustato il mojito … un altro! basta divisioni … il sol dell’avvenire … a portata di mano, di qualunque mano … il Mondo Nuovo … spero Lei voglia farne parte, professore …

26 commenti :

  1. La soluzione finale per i palestinesi e' vicina nel gulag di Gaza, quindi come distrarre la massa ebete? Magari tornando a soffiare sul fuoco dell'ormai stantio olocausto... Juve-milan, negazionisti e anti-negazionisti... Quante trasmissioni sul calcio con "giornalisti/esperti a la page" modello Mughini o trasmissioni tipo "La storia (non) siamo noi" con il fratello di Mario Mieli si potranno fare dando voce ai negazionisti? Si potra' anche ridar lustro al "terrore fascista" che si ripresenta subdolo con i neonazinegazionisti ecc. ecc. ecc.... E tanti professoroni in tv a parlare, e tanta massa ebete a discettare sui "social". Mentre i palestinesi saranno tutti macellati nella totale indifferenza degli ebeti. Poi a chi tocchera'? In fondo questa e' l'ennesima versione della sempre identica strategia: cortine fumogene ovunque, tutto e il contrario di tutto, cosi' nessuno ci capisce piu' un cazzo! Tanto, anche se capisse, cosa potrebbe concretamente fare? Protestare magari? Facciamo le persone serie: l'umanita' adora spettegolare, farsi ingannare e guardare bei film (o partitone del cuore) sgranocchiando pop corn e bevendo birre o diet-coke. Buon TSO a tutti. (Un caro saluto a tutti). Anonimo di nome R

    RispondiElimina
    Risposte
    1. La questione palestinese si risolverà. Dagli tempo di rimuovere i sionisti più pazzi.

      Elimina
  2. L'hai fatto apposta a mettere i puntolini di sospensione tanto cari a Louis Ferdinand Destouches al secolo Céline? :-)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Confesso che mi vengono spontanei ... la primogenitura è di Destouches, certo. Sono un maniaco della punteggiatura, però ... un cultore del punto e virgola.

      Elimina
  3. Leggendo il bel pezzo mi è venuto alla mente il trittico di un profetico Hieronymus Bosh “il giardino delle delizie”. Attualmente tutti ci troviamo nella pala di destra. È tutto mischiato, senza orizzonte, nel caos più assoluto, ansiogeno, in mezzo a elementi “spettacolari” senza senso, senza via di fuga.
    https://www.analisidellopera.it/giardino-delle-delizie-hieronymus-bosch/

    RispondiElimina
    Risposte
    1. In realtà, se indovini la chiave di volta, tutto il caos appare finalizzato con estrema intelligenza.
      Il dipinto è spettacolare, comunque.

      Elimina
  4. Bel pezzo.
    Ipotesi fantascientifica: missili atomici russi su Israele, distruzione totale.
    A quel punto salta tutto il banco. In Italia sarebbe il caos con milioni di negri, islamici, zingari ed extracomunitari assortiti a saccheggiare, depredare violentare e distruggere tutto.
    Alceste nel caso ce l'avresti un fucile da prestarmi?!?

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Il potere ragiona in guanti felpatissimi. Ma quali missili!
      La doppietta del nonno va bene?

      Elimina
  5. Niente missili,per carita'....!
    la differenza tra le pallottole e le supposte e'una sola: le prime fanno ognuna il proprio buco, mentre le seconde entrano tutte dal medesimo.

    RispondiElimina
  6. Secondo me Zuckerberg naviga a braccio diminuiscono gli utili e cambia le regole, gli importa una storia dei grandi disegni e delle nostre piccole paranoie

    RispondiElimina
  7. https://youtu.be/87J5DakAY7k

    RispondiElimina
  8. https://www.byoblu.com/2018/07/26/perche-ci-portano-allo-scontro-con-il-mondo-arabo-don-curzio-nitoglia/

    RispondiElimina
  9. Tutto già previsto, tutto già scritto.
    Già qualcuno, nel primo quarto del XX secolo, ha descritto l'intero fenomeno. E costui ricordando un'alta personalità apparsa circa 2000 anni prima diceva che l'unica cosa che può salvarci è LA CONOSCENZA sinonimo di VERITA'.

    RispondiElimina
  10. Sono stato un pò al mare, oggi; ormai, il disgusto ha lasciato il posto a un dolore sordo infinito silenzioso; il popolo abbandonato, vinto, che osserva lei nei saloni delle p.a. oppure alle casse dei supermercati, si trasforma sulla spiaggia in qualcosa di metafisico, di veramente morelliano: una dissipatio h.g. quasi totalmente completata. Non riuscirò mai a capire come questa massa di persone abbia a volte qualche sussulto di dignità, voti in un certo modo, preferisca determinate cose.

    RispondiElimina
  11. Per Giuseppe:

    A volte mi sorprendo a pensare che questa apocalissi italiana sia, per noi osservatori, un privilegio.
    Chi ha mai visto prima un'apocalisse in diretta?

    RispondiElimina
  12. Cronache dall’antItalia:
    per motivi vari, che non sto qui a sciorinare, mi ritrovo a consultare i documenti dei concorsi per accedere alle scuole della guardia di finanza (marescialli, ufficiali, cadetti, ecc.). Tra le tracce dei temi da svolgere per l’ammissione alle suddette scuole, ho trovato alcune perle che voglio condividere con voi misantropi: “L’immigrazione è spesso avvertita come un problema più che come una opportunità di crescita culturale ed economica. Il candidato esponga le sue considerazioni sulle conseguenze socio-economiche del fenomeno e sulle possibilità di una corretta integrazione.”; “La Costituzione italiana prevede che il nostro pensiero possa essere manifestato liberamente attraverso la parola, lo scritto o altri mezzi di diffusione.
    Il candidato esprima le proprie considerazioni sull’uso dei mezzi di comunicazione digitale ed, in particolare, dei social network, riflettendo sulla opportunità del rispetto di alcune limitazioni, in alternativa ad una libertà assoluta e incondizionata.”; “Il fenomeno migratorio che sta coinvolgendo l’Europa sembra sia percepito da alcuni governi e da buona parte dei cittadini solo come un problema di sicurezza da risolvere con sbarramenti e muri. In proposito, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha affermato: “I tempi che ci aspettano sono carichi di sfide, di prospettive e anche, come sempre, di incognite. Il vento della globalizzazione soffia con forza crescente, e non saranno muri o barriere a fermarlo”. Da parte sua, anche Papa Francesco ha sottolineato: “Dove c’è un muro c’è chiusura di cuore: servono ponti, non muri”.
    Il candidato esponga il suo pensiero sul fenomeno e sulle possibili azioni da intraprendere per gestire al meglio l’emergenza.”. come potete notare il bacillo politicamente corretto ha infestato anche quelle parti della società che, da che mondo e mondo, dovrebbero essere i bastioni del conservatorismo: le forze armate. A suon di sessantottismo e piagnucolii, anche le forze armate si sono appecoronate ai “mercati”, alla “globalizzazione” e ai “profughi”. Questo è sicuramente l’ultimo atto. Compulsando le graduatorie degli ammessi alle scuole militari si iniziano di già a notare i primi butungu, amhed e mu’ammar. Una volta che i “nuovi italiani” avranno occupato una certa percentuale di posti della burocrazia italica (parassitaria o non), allora non sarà più possibile tornare indietro, poiché il peso “sociale” che avranno sarà troppo “importante”.

    RispondiElimina
  13. Ovviamente non sto cercando di dire che i “new italians” non meritino di occupare tali posti (meritocrazia, che splendido concetto! Ma che cosa significa? Vuol dire semplicemente adeguarsi alla forma infischiandosene del senso. Chi è che “merita” di occupare un posto, svolgere un determinato compito? Chi si adegua totalmente alla logica dominante; colui che non fa domande, ma esegue incondizionatamente), sto solo cercando di far comprendere che forse si è perso il senso, il significato dell’esistenza di certe istituzioni. Un africano che entra in una scuola militare, che studia filosofia o architettura all’università, sarà obbligatoriamente una persona staccata, insensibile al senso profondo di ciò che impara (poiché lo studio a ciò si limiterà, a un imparare mnemonicamente e acriticamente delle sciocchezze scritte su libri), poiché non potrà identificarsi con ciò che “studia”, sapendo di non appartenere alla cultura che tali opere ha generato. E così si formeranno militari sempre pronti a battere i tacchi, animati dal prussianesimo più cupo e bieco (quello che nasce dalla bramosia della paga mensile), ad eseguire gli ordini che verranno loro imposti dai vari enti sovrannazionali (nato, onu, eurogendfor e altre organizzazioni “protettrici dei diritti umani”); si creeranno architetti capaci di costruire come un Fuscaz (non è un errore di battitura), anche perché quello sarà l’unico “stile” loro insegnato; si indottrineranno “filosofi” capaci di partorire ideologie genderistiche che finalmente libereranno l’uomo dall’oscurantismo e dalla sua cultura bigotta. E forse, fra qualche decennio, inizieranno a distorcere la storia, convincendo gli indigeni italici che, in realtà, l’Italia è sempre stata piena di africani. “incredibile! È stato ritrovato un busto di un imperatore romano di origine africana!” e tireranno fuori un bel busto dai tratti africani, con cranio allungato, labbra sporgenti e naso schiacciato. Andranno nella cappella Sistina a colorare di nero la pelle delle figure rappresentate. Sostituiranno la statua del bersagliere a porta pia con un negrone. Si scoprirà che in realtà Garibaldi era un negro. Solo i “cattivi” della storia rimarranno bianchi: Nerone, Luigi XIV, Mussolini, Hitler, ecc. In Inghilterra hanno già iniziato (ah! Il progressismo dei paesi nordici!) a fare i cartoni animati in cui i legionari romani erano africani e le famiglie meticcie (https://www.google.it/search?q=cartone+animato+inglese+soldati+romani+neri&source=lnms&tbm=isch&sa=X&ved=0ahUKEwiB_pOJgb_cAhVHxhoKHXBoB8kQ_AUICigB&biw=1366&bih=631#imgrc=K2G5BegyIypYfM: ) e film in cui Achille, l’eroe greco per antonomasia, è negro (https://www.google.it/search?hl=it&tbm=isch&source=hp&biw=1366&bih=631&ei=5OxaW_GnMITIaJmmgvgB&q=achille+nero&oq=achille+nero&gs_l=img.3..0l2j0i24k1.1574.5407.0.5824.12.9.0.3.3.0.99.720.8.8.0....0...1ac.1.64.img..1.11.739...0i30k1j0i5i30k1.0.oe9QFjCtEOw#imgrc=cPSGC23RpPU-2M:).
    Riguardo all’articolo, non sono totalmente d’accordo. Difficilmente alcuni pilastri fondanti del novus ordo verranno negati. Piuttosto li si farà cadere nell’oblio, lentamente. Su questi sitarelli come feisbuc, si realizza la vera libertà di parola: ognuno può dire quello che vuole; ognuno può propalare a piene mani la propria demenza. E se qualcuno oserà dire qualcosa di non conforme, le sue parole verranno soffocate dall’idiozia generale. Saluti,
    Enrico Barra.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Non negati, ma ricompresi in un ordine superiore. Le cupezze e il vittimismo vanno superati. Da tal punto di vista sono ottimista su Gaza. I nuovi israeliani si addolciranno secondo i dettami PolCor. Sul resto sono d’accordo: ci aspettano non Italiani, tecnici neutri e neutrali al soldo del potere ecumenico. Queste nullità son già al lavoro: basti vedere il balletto cazzo al vento agli Uffizi ... sono castrati del futuro, senza radici, apolidi.
      Ciò che mi rattrista davvero: la scomparsa totale della destra, una tragedia antropologica mai vista.

      Elimina
  14. Bisogna pensare che questo non è per tutti, io stesso rigetto il ragionamento, ha un problema: fila.
    Tento di difendermi: ok hai indovinato l'utopia del potere, e non è poco, ma ce un elemento che è la natura che non è per niente lineare e per niente democratico...e se un giorno volesse ricordare ai bannon zuckeberg etc o ai loro posteri chi è che comanda davvero buonanotte al secchio, tutti. Per me la natura è dio, prima o poi verrà il suo castigo per i nostri peccati.
    Fino a quel momento ha ragione alceste...

    Per Enrico Barra:
    Sconvolgente...
    Questo la dice lunga sul vero ruolo presidenziale, sul governo ombra composto e sostenuto da e per tutto il famoso patriziato italiano di cui spesso qui si parla e sulle sperimentazioni che stanno avvenendo in Italia...un governo legittimo che non è stato (da subito) in grado di decidere automomamente, direi un fenomeno quasi unico, se si parlasse seriamente ci sarebbe da chiedersi che poteri ha, di fatto, questo governo, se ogni decisione deve essere discussa mediaticamente.

    Sitka




    RispondiElimina
  15. Leggete questa "notizia" del
    giornale sefardita "La Stampa",
    leggete i commenti.
    Chi sono gli spacciatori di fake
    news? Chi semina odio?

    John D.D.G.

    RispondiElimina
  16. Quando cominci ad arruolare i barbari tra le file del tuo esercito è l'inizio della fine. I barbari che dovevano difendere i confini dell'impero romano dalle invasioni degli altri barbari non mi pare siano stati una buona idea.

    RispondiElimina
  17. Per Sitka:

    Magari avessi ragione ...

    Per Anonimo delle 08.08:

    Si arruolarono i barbari poiché i Romani più non costituivano la base dell'esercito. Inevitabile il seguito.

    RispondiElimina
  18. Io non sono ottimista su Gaza. Gli amiconi non mollano la presa e ne' la molleranno. Il progetto e' chiarissimo e il popolo israeliano indottrinato ferocemente. Sti' giorni ho clienti australiani in visita: loro ci credono al "russiagate". Badate bene, si tratta di uomini d'affari, gente "con le palle". Ma l'umanita' che lavora onestamente e' idiota e cosi' facilmente buggerabile che uno neanche ci crede. Noi stiamo vivendo la fase terminale della morte del nostro Dio, ovvero della tradizione greco-romana-cristiana-imperiale. Certo, qualche sacca di resistenza sopravvivera', ma l'ordine tradizionale basato su un'entita' ultraterrena che ordinava l'agire, dal Re al piu' umile ciabattino, e' stato scientificamente distrutto. Una volta esisteva l'artigiano, geloso del suo lavoro. L'artigiano fu sostituito dall'operaio, entita' gia' staccata dalla sua opera. Oggi si chiama "occupato", o "non occupato", "esodato", "redditato di cittadinanza". Cito Julius Evola, Rivolta contro il mondo moderno:
    "...il secondo cardine di ogni organizzazione tradizionale e' - oltre il RITO e una Elite esponente della trascendenza- la FEDELTA'. E' questa forza che come un magnetismo stabilisce i contatti, crea una atmosfera psichica, propizia le comunicazioni, stabilizza le strutture, determina un sistema di coordinazione e di gravitazione fra i singoli elementi e fra essi il centro. Quando questo fluido, il quale in ultima analisi trae origine dalla liberta', dalla spontaneita' spirituale della personalita', viene meno, l'organismo tradizionale perde la sua elementare forza di coesione, vie si chiudono, sensi piu' sottili si atrofizzano, le parti si dissociano e si atomizzano -il che ha per conseguenza l'immediato ritirarsi delle forze dall'alto, che lasciano che gli uomini vadano dove vogliono, secondo il destino che la loro azione crea e che nessuna influenza superiore andra' piu' a modificare. Non altro e' il mistero della decadenza.".
    Un caro saluto a tutti. Anonimo di nome R

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Sono d’accordo. Su Gaza: si vedrà. Si continuerà a imbonire l’umanità coi diritti senza applicarli in casa propria?

      Elimina
  19. Anni orsono, prima dell'undici settembre, quindi qualche era antropologica fa, mi venne da pensare che il progetto Israele non era altro che un grande esperimento a cielo aperto: da una parte gli oppressori, armati di una ideologia iper-razzista, e di una feroce indifferenza verso le loro vittime; dall'altra gli oppressi, derubati della terra e delle case, rinchiusi in un gigantesco campo di concentramento, torturati e uccisi. Da un lato si voleva investigare quale fosse il limite di sopportazione del popolo degli oppressi; dall'altro si metteva alla prova la tempra morale del popolo degli oppressori, fino a che punto la loro struttura morale potesse tollerare le violenze degli sgherri da loro delegati alla protezione della comunità. Un esperimento di stress prolungato, 70 anni ormai, nel quale, apparentemente, ancora non si è raggiunto il punto di rottura. Ma è sempre un esperimento e prima o poi dovrà finire, e come logica vuole, "Israele" chiuderà i battenti, e il popolo eletto verrà sacrificato sull'altare cabalistico del "male necessario", non i suoi sacerdoti, né gli artefici occulti, ma solo il popolo d'Israele, che come e forse più di ogni altro popolo è carne da olocausto. I Palestinesi sono già stati abbondantemente sacrificati e, ahimè, non credo che la loro situazione possa migliorare.
    Netanyahu sta prendendo un po' troppo sul serio il progetto Israele, così come Trump l'idea Americana di Mondo, il che non può che accelerare i tempi della “soluzione finale”.
    La soluzione finale non sarà quella che prevede lo sterminio letterale dei popoli, ma come Alceste ripete continuamente, l’annientamento morale, culturale e sociale, il totale sradicamento, la cancellazione della memoria.
    Del resto a fare da corollario alla “libertà” di parola concessa dall’ebreo Zuckerberg ai negazionisti dell’Olocausto c’è la “libertà” di parola concessa agli apologeti della pedofilia (vedi qui: https://www.thegatewaypundit.com/2018/07/facebook-twitter-keep-pro-pedophile-posts-censor-declaration-of-independence/ ), i confini tra il bene e il male si dissolvono in nubi iridate, le verità di regime e quelle del buon senso e della tradizione si confondono nei torbidi flutti dell’indistinto.
    Il problema è che le forze della resistenza hanno campioni paradossali, Trump è grottesco, Netanyahu un criminale, Putin una sfinge, Salvini… mah!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Sono scettico sui nostri cosiddetti “amici”, ammesso che lo siano. Per il resto: il mondo è un esperimento. L’esperimento ha vari livelli, presto l’esperimento sionista cattivo terminerà ...

      Elimina

Siate gentili ...