28 giugno 2017

Il mondo al contrario


Pubblicato il 24 febbraio 2017 

Gli Ebrei sono il popolo più considerevole della storia mondiale perché essi, posti davanti alla questione se essere o non essere, hanno scelto … l’essere a ogni costo: questo costo fu la falsificazione di ogni natura, di ogni naturalezza, di ogni realtà, dell’intero mondo interiore non meno che dell’esteriore. Essi si trincerano contro tutte le condizioni alle quali, fino a quel momento, a un popolo era possibile vivere, era consentito vivere: crearono, estraendola da sé stessi, un’antitesi concettuale alle condizioni naturali, – in maniera irreversibile essi hanno, nell’ordine, rovesciato la religione, il culto, la morale, la storia, la psicologia nella contraddizione ai loro valori naturali“.

Sono alcune considerazioni di Friedrich Nietzsche tratte da L’Anticristo. Il filosofo va alle radici della décadence cristiana e le ritrova nello snaturamento di valori operato dalla teologia ebraica: “Il prete svaluta, dissacra la natura …“, si inventa cioè un mondo al contrario dove l’antico ordine (di cui l’istinto vitale, la bellezza e la morale erano i fondamenti) viene sovvertito e sostituito da un nuovo ordine assolutamente irreale, antinaturale, piccino, risentito, compassionevole sino all’idiozia.
Tale décadence, inoltre è solo una recita, avverte Nietzsche, “solo un mezzo: questa specie d’uomini ha un interesse vitale nel rendere malato il genere umano e nel capovolgere in un significato esiziale per la vita e denigratorio per il mondo i concetti di ‘buono’ e ‘cattivo’, di ‘vero’ e ‘falso’ …“.
Invertire le coordinate vitali dell’esistenza: questo l’assalto al cielo tentato dalla Globalizzazione.

Basta sostituire col termine “democratico” o “progressista” o “PolCor” la parola “irreale” e si avrà la formula del più gigantesco tentativo di sradicamento culturale mai tentato: un venerato pantheon di valori “PolCor” che sostituisce il vecchio ordine, unico ostacolo al potere assoluto.
Come gli Ebrei rinnegarono sé stessi dando vita, secondo Nietzsche, al Cristianesimo, oggi si nega l’Occidente (la cultura occidentale nel suo complesso) per instaurare il Politicamente Corretto, ovvero una struttura senza alcun attinenza con la natura, la realtà, la morale, la logica e la tradizione dei millenni scorsi: un mondo virtuale di bontà infinita, compassione pelosa, inesistente, falso, minimale, deleterio, che viene introiettato a forza e produce un’umanità psicotica, belante, servile, sommamente idiota.
Il PolCor è un mezzo, non un fine.
Il PolCor agisce in parallelo con la dominazione finanziaria: ne è il braccio ideologico e psicologico.
Il PolCor ha, per ora, un unico obiettivo: la dissoluzione dell’Occidente, quello aristotelico, solare, forte, logico, l’unico autentico ostacolo alla dominazione mondiale delle anime.
In nessun altra porzione d’umanità batte un così possente cuore di cultura e storia tale da opporsi a questo disegno ciclopico.
Se l’Occidente cade è finita.
Il PolCor agisce in modo semplicissimo: con l’inversione dei ruoli e del sentimento naturale. La mia citazione preferita è sempre quella delle streghe del Macbeth: "Il bello è brutto e il brutto è bello": questo è il PolCor in un guscio di noce.
Tutto ciò che prima era logico, naturale, consequenziale, bello (non in senso assoluto, beninteso, ma quale distillato d’una tradizione, quella occidentale appunto) è considerato, ora, brutto, obsoleto, ridicolo, razzista, antidemocratico, cattivo; e viceversa.
L’attacco è portato avanti su più livelli, in ogni campo: l’obiettivo è detronizzare il vecchio e instaurare il nuovo innaturale che, col tempo e la coercizione, verrà assimilato e considerato naturale. A quel punto non ci sarà più nulla da fare.
Questo piano d’azione, facile, spietato, sistematico e immane allo stesso tempo, è già in fase avanzata.
L’indistinzione e l’inversione sessuale, il via libera alle perversioni (la pederastia e la pedofilia sono alle porte), l’omosessualità come valore, la pazzia come valore, la provocazione dell’orrido postmoderno in luogo dell’arte, la globalizzazione oltranzista, la stupidità e l’ignoranza come valore, l’illogico come valore: questo il sabba delle streghe in cui siamo costretti a danzare.
La devastazione del passato, delle scuole e delle università, la parcellizzazione del sapere, lo scientismo ottuso, la lenta pauperizzazione, il dilagare del virtuale in luogo del tangibile, la sparizione dei commerci, l’ecologismo isterico, l’estinzione del lavoro, l’individualismo spacciato per libertà, l’annientamento delle comunità, la sussunzione delle industrie e dell’agricoltura nelle multinazionali: ecco il “progresso”, ecco la “democrazia”: termini nobili e innocenti ormai snaturati sino a incarnarsi nell’opposto della democrazia e del progresso.
Credere che Marina Abramovich sia un’artista o che Frank Geary sia un architetto o che Los Angeles sia una città significa vivere in un mondo alternativo e rovesciato: il perfetto contrario del giusto. L’Occidente deve tornare a essere ciò che è sempre stato, coi terrori e le grandezze, occorre riguadagnare la normalità, il buon senso, la profondità storica che ci riallaccia ai nostri veri antenati; bisogna riconquistare il tertium non datur della logica, che il “no” sia un “no” e il “sì” un “sì”; riconoscere, una volta per tutte, che il “nulla di troppo” e il “conosci te stesso” non sono proverbi o motti, bensì ammonimenti alle soglie del nichilismo.
Occorre gettare alle ortiche la destra e la sinistra, questi formidabili inciampi, e divenire felicemente reazionari … ovvero, in un mondo al contrario come lo delinea oggi il PolCor, gioiosamente rivoluzionari … Pasolini, che scriveva da un’altra epoca, già presentiva tutto: la sinistra comunista deve appropriarsi di parte dell’ideologia di destra, diceva. I sessantottini, i “nuovi filosofi” del nulla che comunisti non erano di sicuro, ma goliardi PolCor, ovviamente dissentivano, tra champagne e molotov.
La reazione, che sarà una bella rivoluzione, si compone di atti minimi. Molti di noi li rigetteranno: cosa dice questo? Questa piccineria, tale sciocchezza, dovrebbe contribuire a salvarci? Sì, solo un’etica quotidiana ci salverà. Persino rivendicare la calligrafia diverrà rivoluzionario. Il rigetto della pornografia e della libertà come devianza lo sarà. Richiedere l’abbattimento di aborti come La Chiesa di Foligno di Fuksas lo sarà. Ogni tentativo del PolCor di instaurare un regno dell’incontrario dovrà essere rintuzzato. Dare sulla voce alla pletora di maestrine che lavano il cervello ai ragazzini con le scemenze sull’identità di genere lo sarà. Salvaguardare un affresco, un’epigrafe, un camminamento medioevale, persino un sasso o un tronco secolare lo sarà. Rifiutare in massa il regime hollywoodiano, le sciocchezze dei Grammy, degli Oscar e tutto lo squallido caravanserraglio dell’avanspettacolo parafiliaco. Non abbonarsi alle piattaforme dei telefilm. Rifiutare la droga. Disinstallare WhatsApp (lo,so, è dura …). Rifiutare le Ong, i Telethon, la lacrima sul migrante. Non comprare alcun tipo di giornale (questa è facile). Creare biblioteche. Respirare aria pura. Leggere libri buoni, chiari, classici (Maupassant, Orazio, Simenon) dove anche l’interiorità più oscura risalta alla luce della compostezza. Non aver timore di affermare che Basaglia e la pletora di libertari suoi pari erano pericolosi eversori e che la normalità esiste: per il semplice fatto che, senza la normalità, non esisterebbe nemmeno il fascino dell’anormale e del diverso. Il diverso va considerato diverso, altro dalla comunità, e non la norma, appunto (e il diverso andrà rispettato nella sua conclamata diversità). Negare le “conquiste” radicali dei Settanta. Rigettare in gola al salmone Pannella le sue ultime vociferazioni: “Tranquilli, abbiamo vinto …“; questo sarebbe davvero “il progresso”. Ricondurre l’Occidente nell’antico covile della razionalità, in cui A=A, questo sarà rivoluzionario: e per far ciò, come detto, occorrono fior di reazionari … Trump che cancella i “diritti” dei transgender è un reazionario che fa la rivoluzione. Ma come, siamo alle soglie della Terza Guerra, e questo perde tempo con tali sciocchezze? Forse è il suo atto politico più importante … nessuno sceglie i tempi in cui vivere, né le battaglie e nemmeno il modo in cui vanno intraprese. Il catalogo è questo. O le si combatte oppure no.

10 commenti :

  1. Tempo fa ho assistito ad un concerto di Brahms: due ore di agonia. E pensare che di solito mi piace ascoltare la musica classica, ma questa volta è stato un supplizio. Mi sembrava una cosa senza cuore né anima (infatti ho pensato dentro di me che fosse roba da giudei). Quando sono tornato a casa ho guardato chi fosse Brahms. Riporto la prima frase testuale di Wikipedia alla voce Brahms:"Il critico musicale Eduard Hanslick, contemporaneo del compositore, indicò in Brahms l'antagonista della "musica avveniristica" wagneriana".
    Brahms in contrasto con Wagner. Il cattivo Wagner, l'antisemita Wagner...
    Avevo indovinato!
    Non ne posso più di questo politicamente corretto Polcor. Ti vogliono far credere il contrario della verità. Il fatto è che il sottoscritto quando sente puzza di stronzate comincia ad avere mal di pancia. E' un fatto fisico, il mio corpo sta male di fronte all'innaturale idiozia polcor. Loro vorrebbero farti credere che il cielo è verde e l'erba azzurra , ma io non ce la faccio. Che vadano a fanculo!
    A volte spero che arrivi un nuovo Salvatore, un nuovo Gesù Cristo, ma questa volta tosto e incazzato che faccia un pulito generale che nemmeno Mastrolindo. Qualcuno che spazi via tutto il merdaio polcor e restituisca dignità a questa bistrattata umanità italica in primis (si sono italiano e penso prima al mio paese e al diavolo a chi non piace).
    Caro Alceste ti autorizzo a mentirmi, dimmi che qualcuno arriverà, che farà tabula rasa di tutta l'idiozia polcor piddinens e non solo. Anche se non ci credi, ma in qualcosa bisogna pur sperare. D'altronde cosa ci resta?!

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  2. Non so chi arriverá.
    Una cosa è sicura: di questo passo l'Italia scomparirà, e piuttosto in fretta. Pochi decenni.
    A meno di non credere che un senegalese o un algerino si mettano a restaurare gli affreschi medioevali o a inginocchiarsi a San Pietro. Stiamo allevando i nostri naturali distruttori e li stiamo allevando secondo l'etica al contrario che ci hanno instillato.
    Insomma scompariremo sentendoci tanto buoni. Un capolavoro.
    L'unica via per uscirne è non avere pietà di nessuno.
    A cominciare da se stessi.
    Bisogna istigare all'odio che non è nient'altro che istinto di conservazione (ma, secondo l'etica al contrario, è odio).

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  3. Magnifico articolo: aggiungo solo che a me è venuto in mente leggendolo quanto è stato fatto con il pensiero e la vita del mondo classico, specie dopo il III secolo: un assassinio pianificato del mondo pagano, grande, anzi immenso nelle sue conquiste spirituali e filosofiche, e la sua sostituzione col dogma mendace, la gerarchia immonda di preti e diaconi, l’abolizione dl pensiero stesso in nome dei ‘poveri di spirito’, il rogo di infinite testimonianze storiche e letterarie per fare tabula rasa di tutto: deus vult. Oggi è lo stesso…la mano anche ?

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  4. La scomparsa del mondo pagano era, forse, inevitabile. Fu un delitto imperfetto poiché le categorie filosofiche classiche furono poi recuperate per dare ordine alla nascente sensibilità. Oggi noi viviamo in un'epoca d'angoscia e trapasso. Le mani sono le stesse? La tecnica è sicuramente la stessa, quindi ... Non ci aspetta, però, un nuovo mondo, bensì il nulla.

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  5. Bellissimo articolo Alceste!…Anonimo, scusa ma hai detto delle sciocchezze madornali su Brahms. Ti sei annoiato semplicemente perché non ti piace Brahms, ti sfido a immergerti nella "Trilogia" di Wagner e poi ne riparliamo.

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  6. Buongiorno a tutti. Ho aperto da tempo gli occhi ed ho orrore per cio' che avanza. Inesorabile e da secoli! Guardatevi i cartoni dei Minions, ed avrete la chiave di lettura di come "noi" umanita' siamo visti dai "Controllori" (uso questo eufemismo), e non a torto. Personalmente dirigo un'azienda che porta avanti il "ideato da italiani e fatto in Italia da italiani (80%) e stranieri il resto. Niente contro lo straniero: da sempre le razze sono migrate e mischiate. Oggi pero' l'invasione progettata ed anticipata criminalmente (Libia) e' minaccia di sopravvivenza. Bene pertanto la ferocia ed il razzismo. Da tempo pratico arti marziali dove si insegna, tra l'altro, l'uso delle armi tradizionali. Evitare un colpo di machete o di coltello, entrare nella guardia dell'avversario, recidere la femorale... Questo dobbiamo insegnare ai nostri figli, oltre che l'italiano, ovviamente. Papa Francesco e la carovana dei "buoni"?... Un arto in cancrena va amputato! L'Italia ci appartiene, e senza Italia, il pianeta e' perduto. La terra va difesa palmo a palmo. L'identita' va difesa. Anonimo di nome R.

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  7. "Come gli Ebrei rinnegarono sé stessi dando vita, secondo Nietzsche, al Cristianesimo"
    Questa è una cosa che mi fa scervellare da mesi se non anni
    O è stato Dio o sono stati Essi, incredibile

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    1. Si tratta di genio della cultura ebrea: gettare nel campo dell'avversario l'innaturale. Perché operarono in tal senso dando vita al Cristianesimo? Per liberarsi dal giogo. Ammettiamo che sia vero: i loro calcoli furono tuttavia sbagliati poiché passarono gli ultimi tre secoli a distruggere la loro creatura, dall'Illuminismo in poi ... A mio avviso il Cristianesimo fu ben presto de-giudaizzato dagli influssi filosofici classici e divenne l'ultima koiné europea a dare senso all'Occidente. Oltre il Cristianesimo, si abbia fede o noi, c'è l'Abisso.

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    2. Il problema è che non si può essere Cristiani senza Credere, e non si può Credere se diamo per verosimile, anche solo minimamente, l'idea che siano stati Essi a creare Dio.

      Dovrei leggere la Somma Teologica pensando che i ragionamenti di Tommaso d'Aquino siano dei vaneggiamenti.

      P.S. Sì, o il Cristianesimo o l'Abisso... lo dimostrano anche queste mie elucubrazioni

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    3. Dio non si crea, si rivela. Se credi, se hai fede, queste esistazioni non hanno senso.

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Siate gentili ...